Il club des Haschischins
IL CLUB DES HASCHISCHINS
di Chris Bennett, Lynn Osburn, Judy Osburn
Traduzione a cura di Franco Casalone
L’utilizzo della canapa (come modificatore di coscienza N.d.T) in Europa rimase piuttosto
segreto fino all'avvento di un gruppo risalente alla metà del diciannovesimo secolo, l’elite
facente parte del “Club Des Haschischins”, un nome inspirato dal nomignolo dato agli Ismailiti
utilizzatori di hascisc. I membri del club si sarebbero riuniti una volta al mese agghindati con
turbanti e pugnali.
“Il principe degli Assassini” andava da membro a membro offrendo una cucchiaiata di hascisc
con l'asserzione “Questo sarà preso per farvi condividere il Paradiso”. Questo gruppo esclusivo
comprendeva alcuni degli artisti ed autori più famosi e creativi di quel tempo (Dumas, Hugo
Gautier, Baudelaire, De Nerval, Balzac ecc.) e fu fondato dal Dott. J. Moreau, un esperto sugli
effetti dell’hascisc:
“Ci sono due maniere di esistenza —due modi di vita— dati all’uomo,” commentò Moreau. “Il
primo è il risultato della nostra comunicazione col mondo esterno, con l'universo. Il secondo è
null’altro che la riflessione del sé ed è alimentato dalle sue singole fonti interne. Il sogno è una
terra di mezzo dove la vita esterna finisce e la vita interna comincia.” Con l'aiuto dell’hascisc, lui
sentì che chiunque sarebbe potuto entrare in questa terra di mezzo a suo piacimento. —E.
Abel, Marihuana: The first Twelve Thousand Years.
I lavori pubblicati dei membri del Club des Hasciscins ora sono considerati dei classici. Questi
componimenti celebrano la dignità e la libertà dell'individuo. La maggior parte dei membri del
Club des Hasciscins avevano approfondite conoscenze esoteriche e molti di loro scrissero
profusamente sull’hascisc. Dumas inserì nel suo Conte di Monte Cristo un incontro con il
mangiatore di hascisc “Sinbad il marinaio”, basandosi sul racconto di Hasan I-Sabah degli
Assassini.
Il membro del Club Gerard De Nerval (1808–1855) usò la parola “supernaturalist” per
descrivere quello che noi moderni chiamiamo "hjgh” nel seguente estratto, ristampato nel The
Book of Grass:
E da quando Lei ha avuto l’ardire di citare uno dei sonetti, composto nello stato fantastico che i
tedeschi chiamano “supernaturalist,” Lei deve sentirli tutti; Lei li troverà alla fine del volume.
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Loro non sono più oscuri delle metafisiche di Hegel o il “Memorabilia” di Swedenborg, e
perderebbero fascino se fossero spiegati, se tali cose fossero possibili.
De Nerval è apparso inizialmente sulla scena letteraria francese con una traduzione brillante del
Faust. Il suo commentario su quest’opera rivelò la sua vasta conoscenza ed esperienza con
l'occulto. Nel suo romanzo classico, Viaggio in Oriente, De Nerval dedicò un capitolo intero
all’hascisc nella storia del Califfo Hakim, una storia ambientata nel decimo secolo che a sua
detta gli fu riferita da uno Sceicco Druzo chiamato Saide-Eshayrazy. La storia è su un
musulmano potente, il Califfo Hakim, che aveva l'abitudine di visitare la città, travestito come un
cittadino comune. In una di queste visite lui entra in una caverna che è frequentata da membri
di fede Sabea, ed è aiutato da un giovane, Yousouf, che introduce il riluttante Califfo all’hascisc
dicendogli:
“Questa scatola contiene il paradiso promesso dal Suo profeta ed i suoi credenti. Se Lei non
avesse così tanti scrupoli, io potrei metterLa presto nelle braccia di Houris senza farLa passare
sul ponte di Alsirat.” [1]
Dopo l'ingestione della pasta sacra, il Califfo Hakim dice al suo nuovo amico, “l’Hascisc ti rende
uguale a Dio.” Nel racconto di De Nerval, fu detto che i due amici si incontrarono in numerose
occasioni per godere insieme dell’hascisc. E come ci dice Viaggio in Oriente, le loro esperienze
inclusero dosi visionarie:
Quando furono entrambi inebriati profondamente dall’hascisc qualche cosa strano accadde: i
due amici entrarono in una particolare comunione delle idee ed impressioni. Yousouf immaginò
che il suo compagno, calciando la terra che non era degna della sua gloria, volò in alto su verso
i cieli e, prendendolo per la mano, lo portò via nello spazio tra le stelle turbinose e le brillanti
meraviglie della Via Lattea. Pallido ma incoronato da un anello luminoso, Saturno aumentò in
dimensioni mentre si avvicinava, seguito da sette lune nate in conseguenza della sua rapida
corsa . Poi... ma chi potrebbe riferire quello che accadde quando loro giunsero a questa casa
divina dei loro sogni? La lingua umana può riferire solamente esperienze conformi alla nostra
natura, e noi dobbiamo tenere presente che quando i due amici conversavano fra loro in questo
sogno celestiale, anche i nomi con i quali si chiamavano l’un l’altro non erano più nomi
conosciuti sulla terra.
Alla fine del racconto De Nerval fa dire al suo personaggio, lo Sceicco Saide-Eshayrazy, che gli
insegnamenti del Califfo Hakim furono i fondamenti della setta segreta alla quale lui appartiene,
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i misteriosi Druzi.
Charles Baudelaire, contemporaneo di De Nerval e suo consocio del Club des Hasciscins,
commentò gli effetti dell’hascisc:
A volte la personalità scompare. Quella concentrazione sull'esterno che è il marchio che
contraddistingue tutti i grandi poeti ed maestri commedianti, cresce e domina la vostra
prospettiva. Diventate un albero frustato dal vento, intrattenendo piacevolmente ogni natura con
la vostra musica organica. Ora vi muovete senza forma nell'immensità di un cielo azzurro.
—Charles Baudelaire (1821–1867), Les Paradis Artificieals
Noi sappiamo che i membri del Club des Haschischins di Parigi erano consapevoli dei
riferimenti esoterici sulla canapa fatti da Rabelais, perchè uno dei loro membri più importanti,
Theophile Gautier (1811-1872), ne fece riferimenti ermetici descrivendo le sue visioni con
l’hascisc: “Che facce bizzarramente contorte. Che addomi enormi con le follie del
Pantagruelione. Tutti i sogni del Pantagruelione passarono attraverso la mia fantasia.” Gautier
fece anche dei commenti molto interessanti sugli effetti dell’hascisc: “Io ero in questa fase
benedetta dell’hascisc che gli Orientali chiamano ‘Kief.' Non potrei sentire più il mio corpo; i
collegamenti tra materia e spirito furono interrotti; io mi mossi soltanto per mia volontà in
un'atmosfera che non fece resistenza. Io immagino che le anime si comportano in questo modo nel mondo in cui andiamo dopo la morte.”
La prima referenza storica conosciuta dei fenomeni noti come “contact high” accadde ad una
riunione del Club des Hasciscins. Il “contact high” si dice che avvenga, quando una persona
prova gli effetti della sostanza essendo semplicemente alla presenza di un gruppo di persone
che hanno consumato l'erba. L'incidente del Club des Hasciscins ebbe luogo quando una
donna fu invasa da uno strano sentirsi mentre serviva caffè a questo gruppo di personalità
potenti, dopo che loro avevano ingerito lo smeraldo del Dott. Moreau, la pasta verde di hascisc.
Lei lasciò cadere il suo carrello di bibite, e corse via dalla stanza. Più tardi fu calmata dai suoi
colleghi di lavoro.
Un altro sperimentatore con questa erba misteriosa era il poeta belga Artur Rimbaud
(1854–1891) che scrisse il poema seguente mentre era sotto l'influsso dell’hascisc:
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Il Tempo degli Assassini
Oh mio Bene! Oh mio Ideale! Fanfara atroce che non mi fa perdere il mio l'equilibrio!
Fantastico sostegno! Hurrà per il lavoro meraviglioso ed il corpo meraviglioso; per questa
iniziazione! Esso comincia tra le risate di bambini ed anche finirà là. Questo veleno rimarrà
nelle nostre vene, anche quando—la fanfara cambiando la sua
tonalità—noi saremo ritornati alla vecchia mancanza di armonia. Ma ora ci fece—così degno di
queste torture—ferventemente richiamo che la promessa sovrumana ha fatto al nostro corpo ed
anima alla loro creazione. Ci permetta di richiamare questa promessa—questa pazzia!
Eleganza, Scienza, Violenza! A noi fu fatta promessa che l'Albero di Conoscenza dovrebbe
essere seppellito nell'ombra, che le rispettabilità tiranniche dovrebbero essere deportate in
ordine che il nostro amore puro dovrebbe essere appagato. Cominciò con certe avversioni, e
finì—noi che non siamo capace di capire l'eternità al momento—con una confusione di profumi,
risata di bambini, la discrezione di schiavi, austerità di vergini paurose di cose terrene ed
esseri—santo sia tu tenuto dalla memoria di quella sera! Cominciò con ogni genere di rozzezza;
finì con angeli di fiamma e ghiaccio. Piccola sera
dell'ebbrezza, benedetta sia Lei! Regola e metodo, noi siamo i Suoi campioni! Noi non
dimentichiamo come la notte scorsa Lei glorificò ogni uno di noi, giovane e vecchio. Noi
abbiamo la fede nel Suo veleno. Noi sappiamo come sacrificare la nostra vita intera ogni
giorno. Il tempo degli Assassini è qui!
La famosa mistica russa del 19 secolo, viaggiatrice attraverso il mondo, femminista,
cofondatrice della Società Teosofica, ed autore dei classici di occultismo Isis Svelata e La
Dottrina Segreta, Helena Petrova Blavatsky (1831-1891) è anche ritenuta essere stata una
consumatrice di canapa:
Lei [la Blavatsky] scrisse, qualche volta sotto l'influenza dell’hascisc, molti libri pieni di sapere
Esoterico, specialmente grazie ai sistemi di pensiero indù e buddisti e portò alla pubblica
conoscenza nell'Ovest dei concetti come karma, prana, kundalini, yoga e
reincarnazione.”—Benjamin Walker, Tantrismo: I suoi Principi Segreti e Pratiche
A.L. Rawson, uno stretto amico della Blavatsky per più di quaranta anni, affermò a proposito
della sua relazione con la canapa:
Lei aveva provato l’hashish in Cairo con successo, e indulse nuovamente in questa esperienza
in questa città sotto l’attenzione di me stesso e del Dott. Edward Sutton Smith che aveva avuto
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una grande esperienza con questa medicina fra i suoi pazienti a Monte Libano, in Siria. Lei
disse: “l’Hashish moltiplica la vita di una persona per mille volte. Le mie esperienze sono così
reali come se fossero eventi all'ordine del giorno della vita attuale. Ah! Io ho la spiegazione. È
un ricordo delle mie prime esiste, delle mie incarnazioni precedenti. È una medicina
meravigliosa e fa luce su un mistero profondo.” [2]
Il dottor Ronald K. Siegel menziona altri esperimenti con l’hascisc scientificamente condotti nel
19º secolo nel suo libro Ebbrezza:
Mentre Gautier ed i suoi colleghi letterari stavano esplorando i romanzi di questi sentimenti, un
altro piccolo gruppo di francesi stava usando dosi di hascisc dieci volte più grandi per seguire il
viaggio estatico dell'anima fuori del corpo nel mondo spirituale. Sotto la tutela dello
psicofarmacologo Luigi-Alphonse Cahagnet, questi soggetti documentarono visioni di morte e la
vita ultraterrena, esperienze identiche a quelle note come “esperienze pre-morte”. L'esperienza
tipica cominciava con lo sperimentatore portato fuori dal tempo in uno stato di calma sacra. Un
sentimento di pace e benessere catturò l'anima nel momento e laseparò dal corpo, poi la
sospinse verso un brillante momento di felicità suprema.
Alcuni soggetti trovarono impossibile descrivere tutto quello che accadde; altri descrissero una
revisione panoramica delle loro vite, incontri con spiriti passati, musica celestiale, e visioni e
pensieri profondi.
Immagini geometricamente scolpite presentano temi di importanza cosmica. La parata di forme
attraverso l'occhio della mente è così veloce che i cherubini si squagliano in gargoyle, poi una
cripta del proprio corpo. Le forme geometriche blu diventano cattedrali torreggianti riempite con
la luce bianca dell'Essere Universale. Le visioni evaporarono.
Un simile racconto di esperienza fuori-dal-corpo risalente a circa lo stesso periodo è dato da
Lord Dunsany:
Era il periodo che io ottenni l’hascisc dallo zingaro che he ne aveva una quantità che non
desiderava. Letteralmente porta una persona fuori di sé. È come avere le ali. Tu piombi su
paesi distanti e negli altri mondi. Una volta io trovai il segreto dell'universo. Ho dimenticato
quale fosse, ma io so che il Creatore non prende la Creazione seriamente, perchè io ricordo
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che lui sedeva nello Spazio con tutto il Suo lavoro di fronte a lui e rideva. Io ho visto cose
incredibili in mondi terribili. Siccome è la vostra immaginazione che vi ha portato fin là, così è
solamente con la vostra immaginazione che potete tornare indietro. Una volta fuori nell'etere io
incontrai uno spirito vagante in cerca di preda che era appartenuto ad un uomo che le medicine
avevano ucciso cento anni fa; e lui mi condusse in una regione che io non avevo mai
immaginato; ci spingemmo veloci oltre le Pleiadi, ed io non potevo immaginare la strada per il
ritorno. Ed incontrai una forma grigia ed enorme che era lo spirito di alcune grandi persone,
forse di una stella intera ed io l'implorai per mostrarmi il cammino verso casa. Questi si arrestò
accanto a me come un vento improvviso, e indicò un punto, e, parlando piuttosto leggermente,
chiese a me se io discernessi una certa piccola luce, ed io vidi a fatica una lontana stella. Poi mi disse “Quello è il Sistema Solare,” e si lanciò in modo tremendo verso quella direzione. Ed in
qualche modo io immaginai la mia via per il ritorno, e giusto in tempo, perchè il mio corpo si
stava già irrigidendo su una sedia nella mia stanza; ed il fuoco era andato fuori e tutto era
freddo, ed io dovetti muovere ogni dito uno alla volta, e c'erano in loro spille ed aghi, e sentivo
dolori terribili nelle unghie, che cominciarono a sgelare; e finalmente io potei muovere un
braccio e raggiungere un campanello, e per molto tempo nessuno venne perché ognuno era a
letto. Ma finalmente un uomo apparve, e quello trovò un dottore; e lui disse era avvelenamento
da hascisc, ma sarebbe andato tutto bene se io non avessi incontrato quello spirito vagante in
cerca di preda.[3]
L’esperienza di Dusany di vedere il Creatore che ride sulla Creazione è ricordata in qualche
modo nei commenti seguenti fatti da un altro inglese, Aleister Crowley che fu conosciuto anche
sperimentare con dosi visionarie di hascisc:
Se la creazione possedesse uno scopo, (non lo possiede) lo avrebbe soltanto per fare
dell’hascisc che dia il massimo effetto e faccia giocare il gioco più santo, Shemhamphorash!
—Aleister Crowley, Il Libro delle Bugie (1913)[4]
Lo scalatore di montagne britannico, mago e cabalista, Aleister Crowley, (1875-1947), fu
influenzato dalle esperienze registrate negli scritti usciti dal Club dell’Hascisc di Parigi, così
come da quelli di Rabelais. Infatti Crowley rese il più grande ossequio a Rabelais, usando le
sue parole magiche, “Thelema,” e la legge, “Fai come vuoi,” dal Gargantua di Rabelais. Gli
scritti di Crowley mostrano che lui era anche più che familiare con le potenti proprietà mistiche
riscontrabili nella canapa:
Attraverso i secoli noi troviamo continuamente questa storia. Spogliata dei suoi incidenti
cronologici e locali, di solito arriva a questo—lo scrittore vuole riferirsi ad un giovane, un
cercatore della Saggezza nascosta che, in una circostanza o un altra, incontra un adepto;
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questo giovane, dopo diverse prove ottiene dall'adepto suddetto, con le buone o con le cattive,
una certa medicina misteriosa o pozione, col risultato (almeno) di aprire l’entrata dell'altro
mondo. Questa pozione fu identificata con l'Elisir Vitae degli Alchimisti fisici, o con una delle
loro “tinture” più probabilmente la “tintura bianca”, la quale trasforma il metallo vile (percezione
normale della vita) in argento (concezione poetica). —A. Crowley, “la Psicologia dell’Hascisc”
Crowley sentì che lui aveva trovato questa sostanza nell’hascisc, e andò oltre con l’affermare in
“La Psicologia dell’Hascisc:”
...se non l'Albero della Vita, almeno di quell’altro Albero, sosia e cattivo e mortale... No! perchè
io sono del partito del serpente; La Conoscenza è un bene, il prezzo non importa. Tale piccola
frutta, poi come ho potuto raccogliere dal suo seno autunnale (semplici bacche immature, lo
confesso!) Io mi affretto a proporre ai miei amici. Ed affinché l'austerità di tale dea non sia
profanata dal minimo vestigio di adornamento io faccio in fretta a rinunciare a qualunque tipo di
oro o di gioielleria di discorso io possa possedere, per chiedere, con il mio seno sinistro nudo,
senza timidezza o avventatezza, nel suotempio la mia ricompensa sperata: la pelle dell'agnello
di un cuore pulito, il distintivo della semplice verità e grembiule dell'Innocenza. Per tenere
questo scritto all'interno di limiti, io posso premettere che la preparazione e le proprietà della
Cannabis indica possono essere studiate negli specifici trattati farmaceutici, tuttavia siccome
questa medicina è più potente psicologicamente che fisicamente, tutti i suoi resoconti
strettamente medici, per quanto finora io ne sono consapevole, sono stati fin qui incompleti ed
ingannevoli. Le informazioni ricavate dagli studi brillanti da Baudelaire, insuperato per l'acume e
l'imparzialità, e Ludlow, contaminato dall’ammirazione per de Quincey ed i sentimentalisti sono
più profonde e più chiare... Questa era la mia ipotesi: Forse l’hascisc è la medicina che “allenta
le travi dell'anima,” ma in se stesso non è né buono né cattivo. Forse, come pensa Baudelaire,
“semplicemente esagera e distorce l’uomo naturale ed il suo umore del momento.” L’interezza
dell'introspezione meravigliosa di Ludlow mi sembrò fortificare questo suggerimento. Bene,
quindi lasciatemi vedere se dapprima esaltandomi misticamente e continuando le mie
invocazioni, mentre la medicina dissolse la matrice della mia Anima di diamante, quel diamante
non manifesti, limpido e scintillante, una radianza “non del Sole, né della Luna, né delle Stelle;”
ed io ricordai chiaramente, poi, che questa ebbrezza cerimoniale costituisce il rituale supremo
di tutte le religioni. —A. Crowley, “La Psicologia dell’Hascisc”
Crowley visse quello che sentì essere il suo esperimento di maggior trasmutazione mentre era
sotto l’influenza dell’hascisc. Lui si riferì alternativamente a questo come la “Visione dell'Astro
Sponge (spugna)” e la “Visione di Pasequay.” Nella visione Crowley divenne una stella nello
spazio tra le altre stelle, ed è da questa visione che lui dichiarò un delle sue massime più
famose “Ogni uomo e donna è una stella”.
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Per un periodo di approssimativamente trenta anni dopo “La Psicologia dell’Hascisc” si
trovarono solamente alcune sparse citazioni sull’hascisc negli scritti di Crowley, ma lui rimandò
spesso i lettori a quel componimento del 1907. Nel 1920 disse: “L'azione dell’hascisc è varia
come la vita stessa e sembra essere determinata quasi completamente dalla volontà o umore
dell''assassino', e questo all'interno dei limiti della sua forma mentale e morale! Io posso trovare
visioni fantastiche, o il potere di analizzare la mente, o l'esaltazione spirituale, o eccitazione
sessuale di vari generi, o fame vorace, o vigore dell'immaginazione, qualunque cosa mi piaccia,
assolutamente a volontà, con una dose minuta dell'estratto di Parke-Davis (estratto fluido- olio
di hascisc- venduto in farmacia negli Usa fino agli anni ’30).[5] Questo è semplicemente perché
io ho scoperto la teoria e ho perfezionato la pratica dello strumento.”
Crowley iniziò il famoso scrittore di fantascienza H.G. Wells ai misteri dell’hascisc, ed Il filosofo
e pioniere psichedelico Aldous Huxley all'esperienza visionaria con il peyote in una camera di
albergo di Berlino.[6]
La maggior parte, anche se non tutti, degli occultisti Occidentali che hanno assunto un
atteggiamento favorevole verso l'uso di sostanze che alterano la coscienza, sono stati
influenzati da Aleister Crowley. L'allucinogeno favorito di Crowley era la mescalina che lui disse
di avere portato per primo in Europa; certamente l'incluse fra gli
ingredienti della 'tazza amorosa' che amministrò ai partecipanti nei “Riti di Eleusis“ che lui
celebrò nella Londra Edwardiana, mentre uno dei primi discepoli di Crowley—quasi certamente
l'unico uomo che sia giocava un Country Cricket di prima categoria sia aveva invocato il dio
Thoth-Hermes ad aspetto visibile—mi disse che, nella Berlino pre-Hitler, Crowley diede mescal
fra gli altri al giovane Aldous Huxley.
Non c'è nessuna notizia che Crowley abbia mai usato l’Amanita muscaria, l’agarico delle
mosche, ma c’è qualche sottile evidenza che abbia potuto conoscere le sue proprietà di
alterare la coscienza. L'evidenza in oggetto è uno dei dipinti di Crowley, usato come il
frontespizio del Vol. III del suo periodico L'Equinozio. Sullo sfondo del dipinto è ritratta una
donna danzante in estasi; in primo piano vediamo un albero morto, da un ramo del quale un
cadavere è sospeso per il collo—un simbolo comune della transizione da uno stato di coscienza
ad un altro. Da dietro all’albero si intravede uno spirito ghignante della natura, fermo a guardia
su quelle che piuttosto chiaramente sono sia la varietà più comune che quella dorata, più rara,
di Amanita. Allo spirito è stata dato l’aspetto di C.G. Jones, un chimico e studente di
farmacologia che presentò Crowley al “Golden Down”.
Sembra almeno possibile che da questo si può dedurre che Jones conosceva le proprietà
dell’Amanita ed aveva presentato Crowley a loro (i membri del club “Golden Down”). Non
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esiste, sfortunatamente, nessuna notizia delle esperienze di Crowley con sostanze durante il
periodo dal 1898 al 1911, quando i due uomini furono strettamente vicini. Se Jones fosse stato
un partecipante in questi esperimenti, come lo era, piuttosto certamente, Alan Bennett del
“Golden Dawn”, è possibile che la sua curiosità riguardo agli allucinogeni fosse sorta dalle sue
letture di letteratura alchimistica e magica, delle quali era un appassionato studioso—ci sono
passaggi in lavori come The Magus (1801) e Theatrum Chemicum Brittanicum (1652), nei quali
io penso si riferisca a procedimenti per estrarre allucinogeni da piante e da sostanze animali.
—Francis King, The Origins of Tantra, Drugs and Western Occultism
Crowley non scrisse più nulla sull’hascisc fino alla fine degli anni trenta ed al completamento dei
suoi libri Il Libro della Saggezza o della Follia ed Il Libro di Thoth - il Tarocco degli egiziani. Un
capitolo intitolato “De Herbo Sanctisimo Aribico, L'Erba più Santa degli arabi” appare in
entrambi questi libri. In il Libro di Thoth questa composizione poetica e cabalistica appare a
pagina 123 (c'è là un scherzo Cabalistico).
La Kabala, chiamata anche Qabala e Cabala, è un libro giudaico di simbolismi, esoterico e
complicato, che tratta della creazione e dell'evoluzione dell’umanità. I Kabalisti credevano di
essere i possessori della conoscenza che ha spiegato la discesa dello spirito e la sua
involuzione nella materia, e di conseguenza (questa conoscenza) è la chiave per l'evoluzione e
la liberazione. Per la sua base la Kabala ha un simbolo chiamato “l'albero della vita,” che
consiste di dieci cerchi, considerati le dieci Sephiroth. (Una delle sephiroth, la conoscenza è la
sephirah invisibile e non è dipinta nei diagrammi.) Si dice che le Sephiroth rappresentino
emanazioni attuali di Dio e traguardi per l'aspirante. Sono connesse da 22 percorsi che sono i
collegamenti soggettivi tra le Sephiroth. Questi percorsi si riferiscono agli stati di mente che
collegano le Sephiroth. Si pensa che ogni cosa nella Creazione sia un emanazione delle dieci
diverse Sephiroth.
Ogni Sephiroth ha un colore, pianeta metallo, profumo pianta, ecc., nella lingua della Cabala
una parola che descrive ogni emanazione da una singola sephiroth, può essere scambiata con
un'altra parola per nascondere il significato al non iniziato, un esperto deve acquisire l'abilità di
tradurre questo codice delle classificazioni per capire il significato ignoto del testo. Una sola
parola in un documento Cabalistico può raccontare una storia intera. In un articolo che
originalmente è apparso nel luglio 1981, pubblicato da High Times “Cabala: Assaggiando il
Frutto Proibito dell'Albero della Vita,” l’autore Robert Anton Wilson fa commenti sulle
somiglianze tra la canapa ed il metodo cabalistico di pensiero:
“la Cabala, come la droga, è un tentativo intenzionale di andare oltre al cervello sinistro e
lineare e permettere ai contenuti del cervello destro olistico di allagare il campo di coscienza.
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Quando state camminando per la strada ed ogni targa sembra parte di una comunicazione
continua—un resoconto senza fine—state pensando come un Cabalista teoretico e molto
avanzato. (Altrimenti siete esageratamente stonati.)” [7]
Nel paragrafo direttamente riferito a il “De Herbo Sanctisimo Aribico, L'Erba più Santa degli
arabi” in Il Libro di Thoth di Crowley, c’è un anagramma, Alcofribas Nasier, che riscritto si legge
come Francois Rabelais. Il pezzo esoterico seguente, che abbiamo estratto dall'inizio di questa
composizione occulta e classica è scritto nella lingua del Cabala.
Ricorda, O mio Figlio, la Favola degli ebrei che loro portarono dalla città di Babilonia, che
racconta come Nebuchadnezzar il grande re, essendo afflitto nello Spirito, si allontanò dagli
uomini per il tempo di sette anni, mangiando erba come avrebbe fatto un Bue. Ora questo Bue
è la lettera Aleph, ed è quell’Atu di Thoth il cui numero è Zero, ed il cui Nome è Maat, la Verità o
Maut, l'Avvoltoio la madre-del-tutto, essendo un'immagine della nostra signora Nuit ma è anche
stato chiamato lo sciocco, che è Parsifal “der reine Thor,”[8] e allo stesso modo ci si riferisce a
colui che cammina nella via del Tao. Lui è anche Harpocrates, il bambino Horus[9] che
cammina sul Leone e sul Dragone; ovvero, lui è in unione con la sua natura segreta. O mio
Figlio, la vigilia di Pasqua venne su di me lo Spirito (a dirmi) che io dovrei mangiare anche
l'Erba degli Arabi, e per la virtù magica di quest’erba vedere quello che potrebbe essere stato
messo per l’Illuminazione dei miei occhi. Quindi adesso non posso parlare di questo, vedendo
che comprende il Mistero della Trascendenza del Tempo, così che in Un'ora della nostra Misura
Terrestre io collezionai il Raccolto di un Eone, e in dieci vite io non potei dichiararlo... Un uomo
deve essere
per prima cosa un Iniziato, e esperto nella nostra Legge, prima che possa usare questo
metodo. Perché è una Implicazione della nostra Illuminazione Segreta, riguardo all'Universo e a
come la sua Natura è assolutamente Perfezione. —A. Crowley, “Sull'Erba più Santa degli
arabi.”
Crowley affermò nel precedente paragrafo, “un uomo deve essere un Iniziato prima, e
conoscere la nostra Legge, prima di poter usare questo metodo.” Crowley qui si riferisce all’
iniziazione nell'AA , un gruppo segreto i cui membri sembrano avere una relazione simbiotica
col più famoso “Ordine dei Templari di Oriente” (OTO), del quale fu nominato capo supremo di
tutte le attività in lingua Inglese dell’Ordine dopo la sua iniziazione nel 1912, e poi Frater
Superior mondiale nel 1922.[10] l'OTO e l'AA dicevano di
essere in possesso di una conoscenza segreta risalente al tempo dei Cavalieri Templari
medievali che, come Francois Rabelais, furono perseguitati dalla Chiesa Cattolica Romana. È
stato anche affermato in documenti ufficiali dell’OTO sia scritti da, o sotto la soprintendenza di
Crowley, che l'OTO è stato fondato da Mansur El Hallaj, un Santo Sufi medievale. [11] I segreti
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custoditi dall'OTO sono di tale importanza, che si dice che ai nuovi membri che vengono iniziati
nel gruppo venga messo un coltello contro alle loro gole, con un avvertimento atroce riguardo
alla loro rivelazione.[12]
Kenneth Grant, uno dei successori di Crowley nell'OTO affermò nel suo libro The Magic
Revival che Crowley identificò il cuore della sua corrente magica con una particolare Stella.
Nella tradizione Occulta, questa stella è “il sole dietro al sole” il Dio ignoto, l'astro Sirio. La
stessa stella che è stata collegata alle tradizioni Egiziane, Africane e Zoroastriane (e Hindu
N.d.T.) riguardo alla canapa. (È interessante il fatto che anche l’occultista “high”
contemporaneo, Robert Anton Wilson si è riferito alla stella Sirio come la fonte della sua
ispirazione).
Ulteriori referenze criptiche alla canapa possono essere trovate nel “Liber VII, Il Libro di Lapis
Lazuli” di Crowley. [13] Crowley scrisse che questo lavoro frutto di ispirazione era “…le Parole
di Nascita di un Maestro del Tempio”. Nel capitolo due di “Il Libro di Lapis Lazuli,” Crowley
scrisse: Io sono un grande Gargantuano; l’intera galassia non è null’altro che l’anello di fumo del mio incenso; brucia le Tue erbe Strane, O Dio!
La forte influenza delle scritture di Rabelais e la filosofia riguardo al lavoro di Crowley sono già
state oggetto di discussione e considerando che il nome del padre del gigante Pantagruel era
Gargantua, che stavolta è la parola radice per Gargantuan, Crowley usò evidentemente questo
termine come tributo al grande Pantagruelionista. Crowley affermò nel “Liber VII, Il Libro di
Lapis Lazuli” che l'uso del numerale romano VII nel titolo “si Riferisce ai 7 capitoli ed al fatto che
il numero 7 è particolarmente appropriato al soggetto del Libro.” Comincia il capitolo VII del libro
detto con:
Dal bruciare dell'incenso la Parola fu rivelata, e dalla medicina distante. O nutrimento e miele e
olio! O bella bandiera della luna che lei appende fuori nel centro di beatitudine! Questi allentano
i bendaggi del cadavere; questi slegano i piedi di Osiride, così che il Dio fiammeggiante può
andare infuriato attraverso il firmamento con la sua lancia fantastica. [14]
Si arriva alla comprensione, dal passaggio precedente e dall’asserzione di Crowley: “Questa
era la mia ipotesi: forse l’hascisc è la medicina che ‘allenta le travi dell'anima... '” [15] insieme al
suo uso del termine Gargantuan, che l'incenso al quale si è riferito era una preparazione di
canapa.
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Il club des Haschischins
Lo stile criptico del Sufi Attar nel “La Conferenza degli Uccelli” si dice che abbia ispirato il
“Linguaggio Verde,” un codice criptico usato in numerosi scritti alchimistici. Non
sorprendentemente Fulcanelli, un uomo considerato da alcuni per essere l'ultimo dei Maestri
Alchimisti, si riferì agli Alchimisti europei come “arabi di strada” e usò la Lingua Verde nelle sue
scritture.
Aleister Crowley aveva un interesse profondo per l’alchimia e per il pensiero arabo. Comparate
questo estratto criptico dalla sua composizione La Psicologia dell’Hascisc:
“imbrigliando alla nostra macchina trionfale l'aquila bianca ed il Leone Verde noi
viaggiamo al nostro agio sul Percorso del Camaleonte”, con l'asserzione seguente di
Fulcanelli: “è chiamato l'uovo del filosofo ed il leone verde.” Fulcanelli cita
l'alchimista del quindicesimo secolo, Ser George Ripley: “I Filosofi lo chiamano il
Leone Verde. È il mezzo o il significato di congiunzione delle tinture tra il sole e luna.” [16]
Fulcanelli chiama anche questa stessa sostanza vetriolo verde, Erba di Saturno e la Pietra
Vegetale e cita Arnold di Villanova per spiegare la ragione per così molti
nomi: “Le nostre acque prendono il nome delle foglie di tutti gli alberi, degli alberi stessi e di ogni
cosa di colore verde, allo scopo di fuorviare lo sciocco.” Un antico manoscritto del 15° secolo
Le Tres Precieux don de Dieu, mostra “un matraccio di vetro, per metà riempito con liquido
verde, ed aggiunge che l'arte intera è basata soltanto sull'acquisizione di questo leone verde e
che il suo nome indica il suo colore”. [17]
Ricordate che Fulcanelli era familiarizzato con lo stile cabalistico di Rabelais e probabilmente
sapeva che i suoi riferimenti erano sulla canapa.
Secondo la leggenda Fulcanelli diede il suo manoscritto alchimistico al suo
apprendista, Canseliet, prima di scomparire per completare la tappa finale de “il grande
lavoro,” volendo dire che lui stava per ottenere la Pietra Filosofale. Si dice che
Canseliet l'abbia pubblicato come richiesto dal suo padrone, e poi continuò a tentare la
creazione della Pietra Filosofale, un atto che lui non ha portato mai a termine. Canseliet affermò
che Fulcanelli lo contattò molti anni dopo che lui era scomparso. Canseliet disse che lui fu
sorpreso di trovare suo padrone notevolmente più giovane d’aspetto di quando lo aveva visto
l’ultima volta alcuni anni prima. Le leggende che circondano il misterioso Fulcanelli sono ancora
vive oggigiorno.
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Un possibile chiarimento per questo enigma può essere trovato in Robert Ambelain, Jean-Julien
Champagne, alias Fulcanelli: Dossier Fulcanelli.[18] Ambelain raccolse evidenze che
suggeriscono che l'illustratore del Le Mystere des Cathederales di Fulcanelli, un certo
Jean-Julien Champagne, scrisse lui stesso il libro e lo pubblicò sotto uno pseudonimo,
Fulcanelli. Champagne era bene versato in letteratura alchimistica ed occulta e fu conosciuto
per i suoi scherzi pratici ed elaborati.[19]
Interessantemente, lui fu ritenuto avere avuto un incenso magico, di origine ignota ma
conosciuto come l’“Incenso dei Rosa-croce.” Fu anche ipotizzato che avesse praticato l'arte
della proiezione astrale, un atto a lungo associato dalle tradizioni occulte con gli effetti della
canapa.[20]
Anche il famoso Poeta irlandese ed Occultista W.B. Yeats (1865–1939), sperimentò con
l’hascisc. Yeats incontrò, e fu pesantemente influenzato da H.B. Blavatsky, così come fu un
membro del famoso gruppo occulto “the Golden Dawn”, che contò fra i suoi membri Dion
Fortune A.E. Waite ed Aleister Crowley.[21] Yeats fece commenti sulle sue esperienze con
l’hascisc in “The Trembling of the Veil” (1926):
Io prendo l’hascisc con dei seguaci del mistico del 18º secolo Saint Martin. All’una di mattina,
mentre noi stiamo parlando animatamente, ed alcuni stanno ballando, bussano alla finestra
provvista d'imposte; noi la apriamo e tre signore entrano, la moglie di un uomo di lettere che
pensava di non trovare nessuno se non un confederato, e le due giovani sorelle di suo marito
che lei portò segretamente a quelle danze malfamate. Lei è molto confusa nel vederci, ma
come guarda dall’uno all’altro capisce che noi abbiamo preso della medicina, e ride; scoperti nel
nostro sogno, noi sappiamo vagamente che lei è scandalosa secondo il nostro codice e tutti i
codici, ma le sorridiamo benevolmente e ridiamo.
Yeats fu introdotto agli scritti dei membri del Club dell’Hascisc dall’amico e compagno, il poeta
Arthur Symons (1865–1945) che ci lasciò il seguente componimento mistico:
Dietro alla porta, oltre la luce
chi è che aspetta laggiù nella notte?
Quando lui sarà entrato starà in piedi,
imponendo con la sua mano silenziosa
Della cosa silenziosa sulla notte.
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Vedi l'immagine della mia paura.
O che non sorga, non si muova, non venga vicino!
Quel momento, quando girasti la tua faccia
Un demone sembrò saltare attraverso lo spazio;
Il suo gesto mi strangolò con paura.
Ed ancora io sono signore di tutti,
E questo magnifico mondo coraggioso,
Velato in una così variabile nebbia
Può essere rosa o ametista,
Mi esige per signore di tutti!
Chi disse il mondo non è altro che un umore
Nel pensiero eterno di Dio?
Io so, sebbene sembra reale
(è) Il fantasma di un sogno di hascisch
In quell'insonnia che è Dio
—Arturo Symons (1865-1945)
Algernon Blackwood (1869-1951) era ancora un altro mistico che sperimentò con l’hascisc.
Anche se adesso poco conosciuto, durante la sua vita fu un autore di novelle piuttosto famoso.
Blackwood aveva una conoscenza enorme delle cose magiche ed occulte, e spesso incorporò
queste informazioni nei suoi libri di narrativa. Lui affermò che aveva “la convinzione assoluta
che gli insegnamenti e le teorie nei miei libri erano veri”. Blackwood rivelò la sua conoscenza
dell’hascisc in una novella, A Psychical Invasion.[22] La storia è su un giovane scrittore, che
dopo avere sperimentato con una grande dose di estratto di canapa indiana, si trova aperto
all'attacco di forze malevole che non capisce. Il giovane scrittore è costretto a contattare un
misterioso Dott. Silence, l'eroe della storia, per essere aiutato a risolvere il suo dilemma
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paranormale. Il Dott. Silence fa i commenti seguenti al giovane scrittore riguardo la sua
condizione:
Io so solamente da quello che io osservo in Lei, e dai suoi [della canapa] effetti su me. Lei è in
una condizione psichica sorprendente. Certe porzioni della Sua atmosfera stanno vibrando ad
una più grande frequenza che altri. Questo è l'effetto di una sostanza, ma di nessuna sostanza
comune... Se la frequenza più alta di vibrazioni si diffonderà tutto intorno, Lei diverrà, è chiaro,
in modo permanente conoscitore di un mondo più grande di quello che Lei normalmente
conosce. Se, d'altra parte, la parte che sta vibrando rapidamente ridiscende alla solita più bassa
frequenza, Lei perderà queste percezioni, all’occasione aumentate, che adesso ha.
Il Dott. Silence commenta più avanti nel racconto sugli “effetti della medicina (l’hascisc)
nell'alterare la percezione di tempo e spazio”.
Un'altra famosa mistica donna che guadagnò dalla sua esperienza con l’hascisc è Alexandra
David Neel. In Forbidden Journey l’autore B.M. Foster diede un resoconto della sua iniziazione
ai poteri mistici dell’hascisc da un guru noto come Sri Ananda
Saraswati:
I seguaci di questo guru popolare fanno grande uso di sostanze, in modo particolare hascisc
nordafricano allo scopo di ottenere visioni durante viaggi astrali. Qui Alexandra, sperando in una
rivelazione, fumò una sigaretta di hascisc. Lei scrisse di questo in "il Sortilegio", sebbene lei si
fosse travestita come “un giovane curioso” e scrisse in terza persona. Il giovane vide se
stesso—o piuttosto il suo sosia astrale—“nel vestibolo della casa dei sui genitori al crepuscolo,
il vestibolo e gradini avvolti in una luce oscura. Il viaggiatore fantasma fu afferrato da una
sensazione spaventosamente oppressiva, debolezza, un'agonia sia fisica che mentale.” Lui
temè che una volta che se fosse entrato sarebbe stato fatto prigioniero, un robot, ed un “orrore
violento” di questo fato lo svegliò dal sogno. La sua—di lui o di lei—decisione non potè più
essere posticipata. “Quella stessa sera il giovane arrivò ad un porto, dove alcuni giorni più tardi,
andò via per l'Oriente.”
Anche George Gurdjieff (1877–1949) il famoso Mistico russo, sperimentò l’hascisc. Gurdjieff
apprese la conoscenza degli effetti unici della cannabis sulla psiche umana mentre passava il
tempo studiando in numerose scuole di Sufi e ordini Dervisci in Persia, Turchia orientale e a
Bokhara. Gurdjieff usò l’hascisc in esperimenti con alcuni dei suoi alunni per dimostrare il
risveglio delle essenze delle persone. Gurdjieff, e suo “amico fedele di tutti gli amici,” Soloviev,
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studiarono insieme sotto un gruppo di Sufi affiliato agli Ismailiti. Gurdjieff afferma che durante
questo periodo Soloviev divenne un esperto in medicina orientale, medicina tibetana “e lui era
anche il più grande specialista del mondo nella conoscenza dell’oppio e dell’hascisc sulla
psiche e sull’organismo dell’uomo.” [23]
Un alunno ben conosciuto di Gurdjief, P.D. Ouspensky, registrò quel che Gurdjief gli disse:
Il “l'uomo-macchina” con il quale tutto dipende dalle influenze esterne, con il quale tutto accade
che ora è uno ed il prossimo momento un altro, ed il prossimo momento un terzo, non ha futuro
di alcun genere; è seppellito e quello è tutto. La polvere ritorna alla polvere. Questo è il suo
destino. Per essere in grado di parlare di alcun genere di vita futura ci deve essere una certa
cristallizzazione, una certa fusione delle qualità interne dell’uomo, una certa indipendenza dalle
influenze esterne. Se c'è qualcosa in un uomo capace resistere alle influenze esterne, poi
proprio questa stessa cosa può essere capace resistere alla morte del corpo fisico.[24]
Gurdjief disse ai suoi studenti che l’essere immortale per l’uomo non era una qualità
inerente alla nascita, ma che era una cosa che doveva essere imparata. Come l’autore
Kenneth Raynor Johnson notò:
Lui disse che i tre più sistemi comunemente noti mirati al raggiungere questa qualità erano:
Il Modo del Fachiro, che implica una tortura lunga e molto dolorosa del corpo. Ma questa via
lascia le facoltà intellettuali sottosviluppate, insieme alle considerazioni fisiche, nello sviluppare
la volontà fisica.
Il Modo del Monaco—la via della fede, del digiuno, della meditazione, ed il fuoco del forte
sentimento religioso e dell’abnegazione. Ma in questo metodo, mentre i sentimenti possono
essere consacrati in un'unità, il corpo fisico e le facoltà della ragione sono trascurate.
Il Modo dello Yoghi, la via della conoscenza, della mente. Ma anche lo Yoghi lascia il suo corpo
e le sue emozioni impropriamente sviluppati.
Gurdjieff, perciò postulò un quarto Modo che chiamò anche il Modo dell'Uomo Astuto.
Consisteva nel lavorare simultaneamente sul corpo, la mente e le emozioni. Non richiese il
ritirarsi dalla società degli altri tre sistemi. Nel quarto Modo, l'aspirante non dovrebbe fare niente
che non capisca—eccetto su una base sperimentale sotto la guida di un insegnante. Disse
Gurdjief: “Un uomo che segue la quarta via conosce abbastanza certamente di quali sostanze
lui ha bisogno per i suoi scopi, e che queste stanze possono essere prodotte all'interno del
corpo da un mese di sofferenza fisica, da una settimana di sforzo emotivo, o da un giorno di
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esercizi mentali—ed anche, che (queste sostanze) possono essere introdotte nell'organismo da
fuori, se si sa come farlo. E così, invece di passare un giorno intero in esercizi come lo yoghi,
una settimana in preghiera come il monaco, o un mese in auto-tortura come il fachiro, lui
semplicemente prepara ed ingoia una piccola pillola che contiene tutte le sostanze che lui vuole
e, senza perdita di tempo, ottiene così il risultato richiesto”. [25]—Kenneth Rayner Johnson, The
Fulcanelli Phenomenon
Oggi, noi troviamo ancora lo spirito dell'alchimia vivo, nei lavori di studiosi come
Alexander ed Ann Shulgin, Timothy Leary, Ram Dass, Albert Hofmann, Richard Evans
Schultes, Terence McKenna, Stanislof Grof, Nina Grabioa, Suszanne Budapest e molti, molti
altri. Inoltre, come il grande Francois Rabelais predisse pressocché 500 anni prima, l'uso di
canapa ha condotto alla riscoperta dell’uso religioso di droghe psichedeliche potenti e i prodotti
fatti ad arte (alchimistici) di pozioni di enteogeni anche più potenti. E la tempesta dal cielo [26]
ancora una volta è una possibilità reale, disponibile a più persone che mai prima, conducendo
ad un intera nuova visuale riguardo al detto dei proibizionisti che “la marijuana conduce a
droghe più forti”. [27]
Ora, come il secondo millennio dominato dalla mentalità di stato-Cristiano si avvicina
alla sua fine, la tecno-religione della Scienza regna suprema; Dio è un affare di
preghiere di scuola alla domenica mentre la Scienza è divenuta il risolutore dei problemi
cosmico e mitologico. È stato scritto nel ventesimo secolo che “Dio è morto.” Se questo è vero,
Dio si è unito agli dei e alle dee nella Mondo sotterraneo; tutti che attendono la rinascita nel
tecno-universo, dove anche l'evoluzione culturale è troppo lenta. Perchè là la scienza
Risvegliata, applicata alla religione, crea una nuova e virtuale casa Iperborea agli dei e alle dee
del cyberspazio: Algoritmi, Frattali, Punti fluttuanti, Pixel ed Altri. Sebbene la religione sembra
cambiare con evoluzione culturale ed umana attraverso i millenni, il Grande Mistero ai lati
dell’Inizio e della Fine resta per ispirarci, come fece con i nostri lontani antenati, al Grande
Risveglio dell'Esperienza Religiosa ed umana.
La magia è la funzione del Misterioso
Misterioso è il Modo dell'Ignoto
Ignoto è il Seme dell'Infinità
L'infinità è l'Embrione del Caos manifesto
Il Caos per funzionare è Magia
—Lynn Osburn
NOTE
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[1] nel Corano, il ponte di Alsirat è quello che porta dall’Inferno al Cielo.
[41] Al giorno d’oggi la società Teosofica nega che l’hascisc abbia avuto alcuna grande
influenza sulla vita della Blavatsky, ammettendo che lei abbia potuto sperimentarlo
in gioventù, ma questo soltanto come aneddoto. Ma numerosi autori ben conosciuti, come
Benjamin Walker ed il molto rispettato scrittore inglese Colin Wilson, pensavano che il suo uso
di canapa era abbastanza rilevante da avere fatto commenti su questa circostanza. I Teosofi
danno un paio di commenti negativi verso l’hascisc che la Blavatsky ha usato verso la fine della
sua vita, quando la sua salute si era deteriorata dal fumare continuamente sigarette, e si trovò
infelicemente circondata da scandali. Molte persone hanno dato la colpa ad una sostanza per i
loro insuccessi personali, e la cannabis è semplicemente un capro espiatorio come altri.
Siccome molti di noi hanno esperimentato, pochi sembrano ipocriti come il tossicodipendente
riavveduto. I Teosofi sfidano anche la legittimità di A.L. Rawson, suggerendo che le sue
affermazioni siano sospette. Il fatto è che A.L. Rawson era uno dei pochi amici per tutta la vita
avuti dalla Blavatski, e lei stessa confermò la veridicità del suo carattere. In Isis Unveiled la
Blavatsky fa i commenti seguenti sul suo buon amico ed associato, A.L. Rawson: “Fuori dell'Est
abbiamo incontrato un iniziato (ed uno soltanto) che, per delle ragioni meglio conosciute da lui
stesso, non faccia segreto della sua iniziazione nella Fratellanza del Libano. È il viaggiatore
dotto ed artista, Professore A.L. Rawson, della Città di New York. Questo gentiluomo ha
passato molti anni nell'Est, visitato quattro volte la Palestina, e ha viaggiato alla Mecca. È sicuro
dire che ha una collezione senza prezzo di fatti sugli inizi della Chiesa cristiana, che nessuno,
se non uno che ha avuto libero accesso a ricettacoli proibiti al viaggiatore ordinario, avrebbe
potuto raccogliere.” La Blavatsky prosegue col citare l’iniziazione di Rawson in una setta che
reclama una conoscenza segreta riguardo alle radici del Cristianesimo, i Drusi di Monte Libano.
Edward Burman fece la seguente affermazione riguardo ai Drusi in The Assassins: “La loro [dei
Drusi] fede li rende in molti modi la più vicina, fra le sette radicali degli Ismailiti, agli Hashishins”.
Nel suo Viaggio in Oriente, De Nerval cita lo sceicco dei Drusi, “I Druzi sono stati comparati ai
Pitagorici, agli Esseni, ed agli Gnostici, mentre alcuni studiosi affermano che i Cavalieri
Templari usarono molte delle loro idee, e che i Rosacroce e i Massoni hanno fatto lo stesso
oggi”.
[3] dal The Connoisseur’s Handbook of Marijuana, W.D. Drake, 1971.
[4] lo Shemhamphorash si riferisce alle 72 sillabe che si reputa Mosè abbia usato per produrre
la sua "magia."
[5] una preparazione farmaceutica e popolare di estratto di canapa al tempo di
Crowley.
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[6] “The Dope, Sex and Magick of Aleister Crowley,” David Dalton, High Times Greatest Hits,
San Martin‘s Press, 1994, p. 50.
[7] High Times, luglio, 1981, ristampati in High Times Greatest Hits: Twenty Years of Smoke in
Your Face, San Martin‘s Press, 1994).
[8] Parsifal è l'eroe del mito del Graal.
[9] si riferisce alla formula occulta e sacra di Isis-Osiris-Horus, e l'Eone di Horus del quale noi
siamo ancora nella fase iniziale.
[10] James Wasserman, Art and Symbols of the Occult.
[11] R. A. ! Wilson, Cosmic Trigger.
[12] sfortunatamente, può essere che l'OTO sia decaduto da un gruppo di alti iniziati in un altro
culto staccatosi dalla base. Tom Lyttle, redattore di Psychedelic Monographs and Essaysi, ha
commentato il suo coinvolgimento precedente con questo gruppo
Massonico moderno:
“Io conosco ancora persone con quell’idea, ma io persi interessi molto tempo fa. Loro cercarono
di attirare molti psicopatici e bizzari come anche persone veramente ispirate. Per esempio a
quel tempo fui coinvolto con uno dei membri più alti, il loro “ispettore generale” chiamato Jim
Greb, che fu legato alla Luciferian Society e al Partito Nazista americano. Il capo dell'ordine a
quel tempo era un Maggiore dell’esercito in pensione chiamato Grady McMurty (Hymenaeus
Alfa) che era un alcolizzato e vendeva i gradi più alti e le iniziazioni in cambio di prestazioni
sessuali. La dirigente della loggia con la quale io sono stato coinvolto era una rivenditrice di
cocaina e da allora ha trascorso molto tempo in prigione... (c’erano) soprattutto molti delinquenti
in età minorile”. C'è un'osservanza più severa verso pratiche più pure, non con sostanze, come
quelle del 1993… che prevede il mandar FUORI chi si droga”. (Da un'intervista in Crash
Collisions, 1993)
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[13] “il lapis lazuli era la pietra di cielo blu apprezzata per il suo potere di dare
rinascita.” (B. Walker, The Woman’s Enciclopedia of Myts and Secrets).
[14] Liber VII Liber Liberi Vel Lapidis Lazuli, Adumbratio Kabbalae AEgyptiorum Sub Figura VII ,
ristampato in The Holy Books of Thelema (Samuele Weiser, Inc).
[15] da “The Psycology of Hascisc”
[16] Fulcanelli, Le Mystere des Cathederales.
[17] Idid p. 145.
[18] Les Cahier de la Tour Saint-Jacques, N.ro 9, Parigi, 1962, estratti e sinossi ristampate in Il
Fenomeno Fulcanelli, Kenneth Rayner Johnson.
[19] “Champagne persuase una volta un giovane e ingenuo seguace che il primo passo
essenziale in alchimia era fornirsi di un approvvigionamento abbondante di carbone, pronto per
quando il forno fosse acceso e avesse dovuto essere mantenuto caldo per un lungo periodo.
Pungolato da Champagne, il povero giovane portò sacco dopo sacco il carbone su fino alla sua
stanza, fino a che ci fu soltanto spazio per coricarsi e dormire. Poi, quando fu tempo di
applicare il fuoco alla sua operazione proposta, Champagne prese da parte il giovane e lo
avvisò seriamente che non solo la ricerca della Pietra Filosofale fosse una ricerca pericolosa,
ma anche vana—lasciando lo studente quasi impossibilitato ad entrare nella sua abitazione per
il suo approvvigionamento massiccio di carbone e, senza dubbio, in bolletta”. (Kenneth Rayner
Johnson, Il Fenomeno Fulcanelli, narrando una storia riferita da un socio di Champagne,
chiamato Boucher).
[20] in Tecniques of High Magic (Destiny Books,, 1976) gli autori Francis King e Stefan Skinner
elencano il seguente unguento di proiezione Astrale popolarizzato nei 1890: Lanolina—5 once;
Hashish—1 oncia; fiori di Canapa—1 manciata; fiori di papavero da oppio—1 manciata;
Elleboro—1/2manciata.
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[21] il leader dell'Alba Dorata, MacGregor Mathers portò Crowley in tribunale in un tentativo di
impedirgli di pubblicare i segreti dell'ordine, che Crowley rivelò in seguito nei molti libri che
scrisse.
[22] ristampato in Il Club des Hasciscins, Pietro Haining.
[23] G. Gurdjieff, Incontri Con Uomini Straordinari.
[24] P.D. Ouspensky, In Sear! ch of the Miracolous (Routledge Kegan & Paul, 1950), ristampato
in The Fulcanelli Phenomenon.
[25] originalmente pubblicato in P.D. Ouspensky, In Search of the Miracolous (Routledge
& Kegan Paul, 1950).
[26] termine usato da G.R.S Mead nel 1900 per descrivere il misticismo Gnostico.
[27] chiaramente i proibizionisti raggruppano le sostanze che danno dipendenza fisica ed
inibitori della conoscenza come cocaina, anfetamine ed eroina insieme agli enteogeni
psichedelici, potenti esaltatori della conoscenza, come LSD, mescalina e psilocibina —spesso
le sanzioni per possesso di piccole quantità di droghe psichedeliche sono più severe delle
sanzioni penali per possesso di droghe che creano dipendenza e sono inibitori della
conoscenza.
fonte: www.wipeoutlifestyle.com
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