IL CiELADO Anno 11, numero 3-4, luglio-dicembre 2011 Organo Ufficiale della Unione Astrofili Tesino e Valsugana c/o Biblioteca Comunale di Castello Tesino Via Venezia 18 38059 Castello Tesino IN COPERTINA Il pianeta Giove ripreso col telescopio del Celado dall’Astronomo Michel Jacquesson il 25.09 2011, 04:33.8 UT CM I 75.7° CM II 119,9° CM III 64.0 . Editoriale Direttore: Redazione: Giancarlo Favero Maria Rita Baldi Pamela Ferretti Marina Campestrin Michele Miconi ANNO SOCIALE 2011 ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DIRETTIVO 2010-2012 Presidente: Vice-Presidente: Segretario: Tesoriere: Consiglieri: Claudio Costa Michele Miconi Maria Rita Baldi Renzo Müller Roberto Broccato Claudio Buffa Giacomo Comite Revisori Effettivi: Michele Alberti Marina Aru Franca Nalin Ermanno Dorigato Sergio Menguzzato Revisori Supplenti: DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO: Giancarlo Favero COMMISSIONI Edilizia: Informatica: Telescopio: Michele Miconi Roberto Broccato Giorgio Ferrai Michele Miconi Giancarlo Favero Michele Miconi SOMMARIO Editoriale Giove dal Celado I Pianeti interni nel 2012 I Pianeti superiori nel 2012 Ultimissime Il cielo invernale Osservazioni dal Celado Verbali 1 2 5 6 7 10 13 14 Cari Soci Anche quest’anno se ne sta ormai andando e ci stiamo avvicinando all’inverno. Essendo prossimi all’uscita del numero di dicembre del nostro giornalino, un po’ più sostanzioso dei precedenti non essendo andato in stampa il numero di settembre, vi aggiorno brevemente sull’attività svolta nell’ultimo semestre. In periodo estivo molto seguite sono state le conferenze svolte a Palazzo Gallo tenute dal professor Cesare Barbieri (Uno, mille, infiniti universi), da Giuseppe De Donà (L’avventura del calendario), dal professor Sergio Ortolani (Alla ricerca di nuove terre) e dal Direttore dell’osservatorio professor Giancarlo Favero (Il primo anno dell’Osservatorio Astronomico del Celado). Pubblico attento ed interessato composto sia da paesani che da turisti. L’attività dell’osservatorio in luglio ed agosto si è svolta per tre giorni alla settimana, il venerdì, sabato e domenica, con sempre numerosi visitatori ed a volte anche con doppio turno essendo gli ospiti troppo numerosi per salire tutti contemporaneamente in cupola. Un gran lavoro per il nostro Direttore, ma anche per coloro che lo hanno aiutato per la buona riuscita delle serate osservative: i componenti del Direttivo ed i soci Gastone Tacchetto, Pamela Ferretti e Marina Campestrin. A tutti un grazie di cuore per la loro collaborazione. Con la seconda settimana di settembre siamo ritornati alle consuete visite del sabato sera tranne alcune richieste particolari di alcuni gruppi. A fine settembre abbiamo avuto all’Osservatorio per una settimana l’astronomo francese Michel Jacquesson, grande appassionato e studioso di Giove che col nostro telescopio ha fatto delle foto stupende del pianeta, foto che troverete in questo numero e sul nostro sito, incappando, fortunato lui, in una settimana di cielo splendido. I suoi studi verranno pubblicati su numerose riviste scientifiche internazionali con grande e gratuita pubblicità per la nostra associazione e per l’Osservatorio. Il 12 ottobre abbiamo ospitato il Consiglio dei Sindaci della Bassa Valsugana e Tesino per una delle loro consuete riunioni mensili nella sala auditorium dell’Osservatorio con la partecipazione anche dell’assessore Provinciale all’urbanistica, enti locali e personale Mauro Gilmozzi. A loro ho portato il saluto della nostra 1 associazione, ho spiegato lo scopo dell’attività svolta all’Osservatorio Astronomico del Celado, ringraziandoli per la loro presenza. Un grazie particolare al nostro Sindaco Sisto Fattore che ha promosso questa riunione che ci fa conoscere in modo più approfondito anche in Valsugana. La serata è terminata con la consueta visita alla struttura, osservazione al telescopio e proiezione di filmati in sala video con domande dei presenti ed esaurienti risposte da parte del nostro Direttore prof. Giancarlo Favero. Anche per quest’inverno siamo stati contattati dall’APT per svolgere le ormai consuete osservazioni il martedì sera, ai turisti che partecipano all’iniziativa 99 settimane bianche a 99 euro; questo dal 13 dicembre fino al 3 aprile. Rimarranno fisse per il pubblico le serate di sabato con il costo del biglietto a 5 euro per gli adulti, 3 euro per i ragazzi dai 6 ai 18 anni; gratuita l’entrata per i minori di 6anni. Colgo l’occasione per augurare a tutti i soci, alle loro famiglie ed ai simpatizzanti, i più sinceri auguri di buone feste ed un felice anno nuovo, in attesa di vedervi numerosi all’Assemblea annuale del 2012. successivi.” Quella sera ho fatto alcune immagini ma il risultato era catastrofico. Un esempio : Il Presidente Claudio Costa La mia seconda volta all’Osservatorio del Celado Vedete la Macchia Rossa? No? Eppure si trova nella banda superiore, alla sinistra del meridiano centrale... Pazienza, la si vedrà meglio più avanti Michel Jacquesson, Reims, Francia Dopo un viaggio attraverso Francia, Germania e Austria sotto la pioggia (e anche la neve al valico del Brennero) siamo arrivati, io e mia moglie, all’osservatorio lunedì 19 settembre. Il tempo era già un po’ più bello che in Austria. Giancarlo mi disse che il tempo era stato cattivo la settimana precedente ma avrebbe dovuto migliorare. Ne approfittai per fare alcuni esperimenti allo scopo di trovare il migliore montaggio ottico per la mia camera e l’allungatore di focale (una Barlow). Avevo scelto il momento del mio soggiorno per potere osservare Giove dalle undici di sera alle sei di mattina, quindi coprire un’intera rotazione a notte.. Le osservazioni Martedì 20 Lunedì 19 L’indomani, la turbolenza era già più ridotta e Giove cominciava a rassomigliare a ... Giove e non a un pallone per i bambini come ieri: Lunedì sera, il cielo era chiaro ma la turbolenza atmosferica era furiosa. “Non ti preoccupare” mi disse Giancarlo, “è la conseguenza del passaggio della perturbazione della settimana scorsa, sarà meglio domani e ancora meglio nei giorni 2 La seconda notte la turbolenza si va riducendo. Mercoledì 21 Questa volta, mi sembrava di vedere sullo schermo un’immagine già elaborata e non Giove come era in realtà. Allora, non c’è da stupirsi se dopo il trattamento, le immagini mostrano molti dettagli del pianeta. Ecco la migliore immagine di quella notte: Adesso vedete la Macchia Rossa? Certo! Venerdì 23 Il cielo è coperto di nuvole. Posso dormire tutta la notte! E così, l’indomani, possiamo andare a Venezia, un luogo di cui siamo da tempo innamorati, e vedere amici che abitano vicino alla Serenissima. I nostri amici vogliono che stiamo da loro per la notte ma... il cielo è chiaro, quindi torniamo in Celado dopo la cena. È stata una buona decisione, l’atmosfera era ottima e ho potuto fare la migliore immagine del nostro soggiorno: Si vede qui l’importanza della turbolenza: questa immagine fu fatta nello stesso modo dell’immagine di lunedì. Giovedì 22 La stessa turbolenza delle notti precedenti sebbene di tanto in tanto un po’ di nebbia riducesse la chiarezza del pianeta sullo schermo. Ma niente di grave: Innumerevoli dettagli sono registrati in questa immagine di Giove, a riprova della bontà del telescopio dell’Osservatorio del Celado. 3 Domenica 25 Il cielo è chiaro ma dobbiamo partire domani e così non posso osservare tutta la notte. Faccio l’ultima immagine, ma la turbolenza è più importante delle altre sere. Lo si deduce facilmente perché questa immagine mostra la stessa longitudine dell’immagine precedente, ma con minore dettaglio: Si confronti questa immagine con la precedente. Una notte di osservazione Quanto descritto non significa che durante la notte l’osservatore faccia immagini senza interruzione. Un’immagine è il risultato del trattamento di un filmato (formato AVI) di circa 2 minuti. Ma un singolo filmato non è sufficiente quando la turbolenza è variabile. È meglio allora fare una serie di film (5-8) per scegliere il migliore dopo il trattamento. Giove ha un periodo di rotazione all’equatore di 9 ore e 50 minuti. Il movimento è di circa 36° in un’ora. Su un’immagine, i dettagli sono ben visibili 30° a sinistra e altrettanto a destra del meridiano centrale. Cioè, quando si ha un’immagine di buona qualità, la prossima può essere fatta solo quando il meridiano centrale è 60° più avanti, cioè circa 1 ora e 30 minuti dopo. Allora si può fare un’altra serie di film AVI e cosi via. L’intervallo fra due serie è molto utile per... dormire un po’! Dalla serie delle immagini di una notte si può fare un planisfero che presenta in un’occhiata l’aspetto dell’intero pianeta. (vedi immagine sopra) 4 Cambiamenti rapidi sul pianeta I PIANETI INTERNI NEL 2012 Di Giuseppe De Donà Immagini di alta qualità possono rivelare rapidi cambiamenti nelle nuvole del pianeta, come si è verificato qui sotto presso la Macchia Rossa. Le due immagini sono separate solo da un po’ più di un giorno (29 ore). Al ritorno a casa, avevo circa 700 GBite (miliardi di bite) di filmati AVI. Il trattamento di tutti questi film e la scelta delle immagini migliori mi hanno richiesto esattamente una settimana di lavoro! Ma il risultato ha valso la pena! Nel sito osservatoriodelcelado.net, alla voce “Foto”, si possono ammirare tutte le immagini ottenute dall’autore nel 2011 al nostro telescopio di 80 cm. Alla stessa voce si possono vedere una cinquantina di immagini di oggetti stellari (ammassi, nebulose, galassie) riprese da Giancarlo Favero con lo stesso telescopio e con la camera più sensibile, la SBIG ST10XME. Dopo la congiunzione superiore raggiunta il 16 agosto 2011, Venere ha lentamente aumentato la sua distanza angolare dal Sole rendendosi ben visibile nel cielo serale solo nel mese di dicembre. Nei primi mesi del 2012 la visibilità serale migliora ulteriormente fino al 4 aprile quando il pianeta, alla latitudine 42° N, tramonta quattro ore e otto minuti dopo il Sole. Dopo la massima elongazione serale il pianeta si avvia, stavolta velocemente, verso la congiunzione inferiore che raggiunge il 06 giugno in concomitanza col transito sul Sole. Poi, ancora assai velocemente, si rende visibile nel cielo del mattino. Il 15 agosto raggiunge la massima elongazione mattutina e circa un mese dopo, il 2 settembre, la migliore visibilità quando sorge quasi quattro ore prima del Sole. La differenza tra le due date è dovuta alle variazioni di declinazione di Venere nei confronti della declinazione solare, pure in continua variazione. L’elusivo Mercurio sarà invece, come sempre, difficile da vedere. La migliore visibilità serale coincide col solstizio estivo quando Mercurio tramonta un’ora e 38 minuti dopo il Sole, mentre nel cielo del mattino il periodo migliore avverrà il 4 dicembre col pianeta che sorge quasi due ore prima del Sole. Il grafico riportato sotto mostra la visibilità dei pianeti interni per l’anno 2012 nel modo, piuttosto singolare, che questo almanacco propone da alcuni anni. I calcoli sono eseguiti per una località posta a 42° di latitudine nord. In ascissa sono riportati i giorni dell’anno mentre in ordinata sono indicate le ore con cui Venere e Mercurio anticipano o seguono la levata o il tramonto del Sole. La linea dello zero simboleggia l’attimo in cui il Sole sorge o tramonta. Le curve poste sopra la linea dello zero segnano il tempo con cui i due pianeti interni precedono la levata del Sole. Viceversa, dalle curve poste sotto la linea dello zero si possono ricavare i tempi che intercorrono tra il tramonto del Sole e quello di Venere e Mercurio. Nel grafico sono anche indicate le date in cui i pianeti presentano la maggiore visibilità in termini di tempo rispetto alla levata o al tramonto del Sole. Dal grafico è anche possibile vedere quando si verificano le congiunzioni dei pianeti con il Sole. Quando la curva intercetta la linea dello zero passando dalla parte bassa a quella alta del grafico si ha la congiunzione inferiore, mentre quando il passaggio avviene dalla parte opposta il pianeta è in congiunzione superiore. 5 GRAFICO VISIBILITA' PIANETI INTERNI 2012 I PIANETI SUPERIORI NEL 2012 Di Giuseppe De Donà MARTE Nel 2011 abbiamo lasciato Marte nel Leone in moto diretto. Il 13 gennaio entra nella Vergine ma dopo pochi giorni diventa retrogrado e torna nel Leone nei primi giorni di febbraio. Va all’opposizione il 3 marzo, torna in moto diretto il 15 aprile e rientra nella costellazione della Vergine il 20 giugno. Poi, sempre in moto diretto, va in congiunzione con la brillante Spica il 13 agosto (1° 55’) e col vicino Saturno il 17 agosto (2° 54’), entra nella Bilancia il 5 settembre, nello Scorpione il 6 ottobre, in Ofiuco il 18 ottobre, nel Sagittario il 12 novembre. Infine, il giorno di Natale entra nel Capricorno dove, sempre in moto diretto, rimane fino alla fine dell’anno. GIOVE A capodanno ritroviamo Giove nei Pesci mentre si accinge a rientrare in Ariete, costellazione da cui era uscito retrogrado il 29 ottobre. Nei primi giornidi marzo viene affiancato da Venere col quale, per alcune sere è oggetto di alcuni aspetti spettacolari. Il 13 maggio, in concomitanza alla congiunzione col Sole, entra nel Toro. A metà luglio torna vicino a Venere divenuto nel frattempo retrogrado, e il 15 luglio, al mattino, è oggetto di una spettacolare occultazione da parte della Luna. Diventa retrogrado il 4 ottobre e va all’opposizione che raggiunge il 3 dicembre. Sempre nel Toro finisce l’anno in moto retrogrado. SATURNO Anche nel 2012 Saturno rimane quasi tutto l’anno nella Vergine, costellazione in cui era entrato nel mese di settembre del 2009. Inverte la marcia l’8 febbraio e va retrogrado all’opposizione con il Sole il 15 aprile. Nel mese di giugno inverte la marcia e torna con moto diretto il 26/6. Sempre nella Vergine va alla congiunzione col Sole il 25 ottobre, poi nei primi giorni di dicembre entra nella costellazione della Bilancia dove finisce l’anno. Il 27 novembre al mattino, Saturno è protagonista di una strettissima congiunzione con Venere. I due pianeti sorgeranno separati da soli 32 primi d’arco (0° 32’). URANO Anche nel 2012 Urano inizia e finisce l’anno nei Pesci, costellazione in cui era entrato nel 2009. Dopo la congiunzione col Sole del 24/3, nel mese di maggio entra nella Balena, dove rimane per 6 circa quattro mesi. Questa costellazione sfiora la linea dell’eclittica in prossimità della longitudine 7° e ogni tanto è attraversata dai pianeti e dalla Luna quando passano in quella zona. In questo periodo Urano inverte la marcia e retrogrado va all’opposizione il 29 settembre, qualche giorno dopo essere tornato nei Pesci. Il 13 dicembre torna nuovamente in moto diretto e finisce l’anno ancora nei Pesci. NETTUNO Il 25 gennaio del 2011 Nettuno è entrato nell’Acquario, costellazione che lo ospiterà fino al 2022. In congiunzione con il Sole il 19 febbraio, inverte la propria marcia il 5 giugno, raggiunge l’opposizione il 24 agosto e torna in moto diretto l’11 novembre. Il 13 gennaio Nettuno è protagonista di una bella congiunzione con Venere. I due pianeti saranno separati da soli 70 primi d’arco (1° 10’). Sonda Dawn La sonda è stata lanciata nel settembre del 2007 ed è entrata nell'orbita di Vesta nel luglio del 2011. PLUTONE Nel 2011 Plutone rimane tutto l’anno nella costellazione del Sagittario, dove era entrato nel dicembre del 2006 e dove rimarrà fino al 2023. Retrogrado dal 10 aprile, è in opposizione il 29 giugno, torna diretto il 17 settembre e si congiunge con il Sole il 30 dicembre. Anche nel 2012 Plutone è vicino alla stella SAO 161540, di magnitudine 6 circa. Ultimissime UNA NUOVA IMMAGINE DI VESTA DALLA SONDA SPAZIALE DAWN Cerere La missione della sonda Dawn (“alba” in italiano), lunga complessivamente 19.7 metri, è comprendere il ruolo dell'acqua e delle dimensioni nel determinare l'evoluzione dei pianeti. Per capirlo si è deciso di rivolgere lo sguardo verso i due asteroidi più massicci della fascia principale: Cerere e Vesta. Mentre il primo è molto primitivo e umido, il secondo è evoluto e secco. Fino al luglio del 2012 studierà la sua superficie, per poi ripartire alla volta di Cerere. Entrerà nell' orbita di quest'ultimo nel febbraio del 2015 e la sua missione terminerà nello stesso anno. 7 Una nuova immagine della sonda mostra una montagna tre volte più alta del monte Everest, situata nella regione polare sud di Vesta. La cima della montagna del polo sud, visibile nel centro dell'immagine, si erge per circa 13 miglia (22 chilometri) sopra l'altezza media del terreno circostante. In occasione del meeting annuale della Geological Society of America a Minneapolis i membri del team condivideranno le loro ipotesi sull'origine dei curiosi crateri di Vesta e discuteranno di ciò che la sonda ha visto finora. Un'altra imponente struttura è una grande scarpata, visibile sul lato destro dell' immagine, che delimita parte della depressione della regione polare sud. Gli scienziati della missione sono convinti che le caratteristiche presenti lungo la sua base siano il risultato di frane. L'immagine mostra la topografia della regione polare sud in prospettiva, tuttavia non rende l'idea della curvatura complessiva dell'asteroide. La risoluzione dell'immagine è di circa 300 metri per pixel, mentre la scala verticale è 1,5 volte quella orizzontale. Pamela Ferretti Vesta ACQUA IN UN DISCO DI FORMAZIONE PLANETARIA L’osservatorio spaziale Herschel dell’ESA ha trovato prove della presenza di vapor d’acqua proveniente da ghiaccio sui granelli di polvere nel disco attorno ad una giovane stella, rivelando una riserva nascosta di ghiaccio, per una quantità d’acqua pari a quella che sarebbe contenuta in migliaia dei nostri oceani. Tw Hydrae, una stella di circa 5-10 milioni di anni, e distante solo 176 anni luce, si trova nello stadio finale della sua formazione, ed è circondata da un disco di polveri e gas che potrebbero addensarsi a formare un intero sistema planetario. Si ritiene che gran parte dell’acqua della Terra provenga dalle comete ricche di ghiaccio che hanno bombardato il nostro pianeta durante e dopo la sua formazione. Recenti studi della cometa 103P/Hartley 2 effettuati col telescopio Herschel hanno fatto luce su come l’acqua possa esser giunta sulla Terra. Fino ad ora, tuttavia, non 8 si sapeva quasi niente sulle riserve di acqua nei dischi di formazione planetaria attorno ad altre stelle. Questa nuova scoperta è la prima nel suo genere ed è stata possibile grazie allo spettrometro a infrarossi HIFI (Heterodyne Instrument for the Far Infrared) di cui è dotato l’osservatorio Herschel. La presenza di vapore d’acqua, che si ritiene venga prodotto quando i grani di polvere ricoperti di ghiaccio vengono scaldati dalla radiazione UV interstellare, è stata rilevata in tutto il disco attorno a Tw Hydrae, e suggerisce l’esistenza di un notevole serbatoio di ghiaccio, anche se più debole del previsto. Questo ghiaccio potrebbe costituire una ricca riserva di acqua per ogni pianeta che si formerà attorno a questa giovane stella. "La scoperta di acqua attaccata ai granelli di polvere nel disco fa pensare ad eventi simili accaduti durante l’evoluzione del nostro Sistema Solare, dove nel corso di milioni di anni, grani di polvere si fusero per formare le comete ", spiega Michiel Hogerheijde della Leiden University nei Paesi Bassi, che ha condotto lo studio. “Riteniamo che queste comete siano diventate le fonti di acqua per i nostri pianeti”. Gli scienziati hanno effettuato delle simulazioni dettagliate, combinando i nuovi dati con precedenti osservazioni terrestri e alcuni dati del telescopio Spitzer della NASA. Da queste hanno poi calcolato le dimensioni dei serbatoi di ghiaccio nelle regioni di formazione planetaria. I loro risultati mostrano che la quantità totale di acqua nel disco intorno a TW Hydrae potrebbe riempire diverse migliaia dei nostri oceani. "Abbiamo già in programma di impiegare il telescopio Herschel per studiare altre regioni di formazione planetaria attorno ad altre tre stelle " afferma il Dott. Hogerheijde. "Pensiamo di ottenere risultati simili per quanto riguarda la presenza di acqua, ma poiché le nostre prossime osservazioni saranno di oggetti fino a tre volte più distanti, avremo bisogno di molte più ore di osservazione. " Questa ricerca apre nuove strade nella comprensione del ruolo dell'acqua nei dischi di formazione planetaria e offre agli scienziati un nuovo terreno di prova per indagare su come l’acqua sia giunta sul nostro pianeta. "Con il telescopio Herschel possiamo seguire il sentiero dell'acqua attraverso tutti i passaggi di formazione di stelle e pianeti", ha commentato Göran Pilbratt, responsabile scientifico dell’ Herschel all'ESA. "Qui stiamo studiando la 'materia prima' per la formazione dei pianeti, che è fondamentale per comprendere come si sono formati i sistemi planetari, quali il nostro Sistema Solare". Marina Campestrin A – Spectra 9 Il Cielo d’inverno Guardando il cielo verso la metà di Gennaio in prima serata si può osservare quasi allo Zenith (sopra alle nostre teste) la costellazione di Cassiopea, individuabile facilmente per la sua forma a W. Appena sotto di essa si trovano quattro stelle disposte ad arco, che formano la costellazione di Andromeda. Per trovare le stelle che rappresentano l'inizio e la fine di quest'ultima basta considerare i due lati esterni della W di Cassiopea e tracciarne delle linee di prolungamento. L'ultima sulla destra è una stella che appartiene sia ad Andromeda sia alla costellazione del Pegaso, costituita essenzialmente da un grosso quadrato. Appena sotto la costellazione di Andromeda, si trova invece Giove; all'apparenza può sembrare una stella gialla, ma osservandola meglio si vede come la sua luce non sia pulsante ma stabile e continua. Questa caratteristica ci deve far capire subito che non si tratta di una stella (che produce luce propria) ma di un pianeta (che riflette la luce del Sole). 10 costellazione si trovano anche le Pleiadi, un gruppo di stelle ( un ammasso aperto catalogato come M45) formato da sette stelle, visibile anche a occhio nudo. Sopra Cassiopea, guardando verso Nord, si trova il Cefeo; è composto da 5 stelle che formano una struttura simile ad una casetta con il tetto. Se si prolunga la cintura di Orione dalla parte opposta, si arriva alla stella più luminosa della volta celeste: Sirio (della costellazione del Cane Maggiore). Rivolgendo lo sguardo a Est, ossia appena sopra Orione, si trovano le costellazioni dei Gemelli e dell'Auriga. La prima ha due stelle luminose, che simboleggiano le teste dei due gemelli, una bianca (Castore) e l'altra arancione (Polluce). Accanto si trova l'Auriga, composta essenzialmente da tre stelle a forma di triangolo equilatero, la cui stella più brillante è Capella. Non solo Costellazioni LE PLEIADI Rivolgendo la sguardo a Sud-Est si individua con facilità un'altra luminosissima costellazione invernale: quella di Orione. E' costituita da quattro stelle poste agli angoli di un rettangolo, con al centro una fila di tre stelle, denominata cintura di Orione. Si può anche notare come la stella in alto a sinistra, chiamata Betelgeuse, sia arancione, di colore molto differente rispetto alle altre stelle della costellazione. Tracciando una linea lungo la cintura di Orione si arriva, se si prosegue nella direzione di Cassiopea (NW), nei pressi di una stella arancione ben visibile, di nome Aldebaran. E' la stella più luminosa del Toro; in questa Come sopra descritto, nella splendida costellazione zodiacale del Toro sono presenti due distinti gruppi di stelle, le Iadi, che formano una V sul muso dell’animale e le Pleiadi, un ammasso aperto contenente stelle prevalentemente di colore Blu-Bianco, relativamente vicino (circa 400 anni luce) e giovane (circa 100 milioni di anni) che vengono anche indicate nel catalogo redatto dall’astronomo Charles Messier come M45. Il gruppo è all’incirca posto all’altezza del collo del Toro forma uno splendido asterismo che, per luminosità e bellezza ben rivaleggia con le vicine e brillanti stelle di Orione. Visibili dalle serate di metà 11 agosto, raggiungono il culmine nel periodo di dicembre – gennaio per poi tramontare sempre più precocemente nelle serate precedenti la primavera. Il Gruppo, ad una visione telescopica risulta invece essere formato da alcune centinaia di stelle di diversa grandezza ma legate tra di loro gravitazionalmente e di comune origine. Tra di esse circondate meravigliose nubi a riflessione spiccano all’occhio dell’osservatore le stelle di maggior grandezza così ordinate in ordine di magnitudine: Alcione, Taigete, Elettra, Maia, Merope, Celeno, Asterope che formano il gruppo delle sette sorelle. Sono inoltre visibili Atlante e Pleione (rispettivamente madre e padre delle stesse). La mitologia Le Pleiadi, di cui noi, ad occhio nudo in possiamo osservare poco meno di una decina di stelle (ma il numero può variare a seconda della qualità della vista dell’osservatore e dalla bontà del luogo di osservazione. Tra di esse spiccano quelle che sin dall’antichità e nei diversi miti di numerose culture vengono indicate come le sette sorelle. Numerosi sono i miti che narrano questo gruppo di stelle. In uno di questi, di origine greca, le Pleiadi, prima di diventare stelle erano appunto sette sorelle. Queste erano destinate in spose agli dei ma una di esse Merope, decise invece di sposare un umano avendo da questo un figlio; Glauco. Divenuta anch’essa, come le sorelle una stella fu costretta a rimanere nascosta per la vergogna a causa della scelta fatta. Un altro mito racconta che le sette sorelle, mentre effettuavano un viaggio assieme al padre Pleione furono inseguite dal cacciatore Orione che le voleva possedere. Riuscite a fuggire al gigante queste le rincorse però ancora per lungo tempo sino a quando Zeus, impietosito, le trasformò in stelle. A cura di Michele Miconi e Pamela Ferretti (Tutte le Immagini del cielo del mese sono state prodotte con il Software freeware Stellarium). 12 Proponiamo un articolo tratto dal quotidiano “L’Adige” del giorno 12 dicembre 2011 a firma di Lorenzo Basso. UN OCCHIO ALLE STELLE DAI PRATI DEL TESINO Sono oltre un migliaio gli astrofili trentini e c’è chi ha studiato gli astri Deneb e Altair - Serena, come è nata la tua ricerca? Fin dalle medie ho coltivato una grande passione per l’astronomia, anche se, prima della laurea, non ho mai avuto modo di approfondire la tematica. Quando poi è venuto il momento di scegliere un argomento per la tesi, ho pensato di servirmi delle conoscenze di fisica per proporre uno studio sugli spettri (ovvero sulla scomposizione delle radiazioni elettromagnetiche provenienti da una sorgente luminosa), volgendo però lo sguardo alle stelle. - Per quale ragione hai scelto le stelle Deneb e Altair? Si tratta di due stelle luminose, visibili nella volta celeste del Trentino e su cui esiste una vasta letteratura scientifica. Questo mi permetteva di confrontare i dati della mia ricerca con quelli riportati sui testi di divulgazione. Mi sono inoltre servita anche di Vega, come termine di paragone per determinare delle lunghezze d’onda campione e correggere così l’aberrazione degli strumenti di cui disponevo. Confrontando poi gli spettri risultanti con i dati di un corpo nero (un oggetto ideale che assorbe tutte le radiazioni) ho determinato la temperatura astrale. Ne è emersa la composizione superficiale delle due stelle, fatte principalmente di idrogeno, magnesio, titanio, calcio, silicio e ferro. Una tra le realtà meno note del Trentino, che per le sue montagne si presta ad essere una delle migliori regioni di osservazione a livello nazionale, riguarda la presenza di una considerevole comunità di astrofili. Al momento si parla di circa mille dilettanti, a cui si aggiungono un centinaio di persone che svolgono ricerca scientifica ad alti livelli, con amatori che arrivano da tutta Europa per scrutare il cielo e seguire il percorso degli astri. Da qualche anno, inoltre, è attivo un osservatorio permanente d’avanguardia, capace di catturare anche i più flebili raggi di luce provenienti da stelle lontanissime. Si tratta dell’osservatorio del Celado, un’istallazione posta sopra l’abitato di Castello Tesino e dotata di uno dei telescopi più sensibili d’Italia. Questa sua caratteristica, oltre a richiamare studiosi internazionali, ha permesso a Serena Vinciguerra di svolgere una complessa e particolareggiata analisi sulle emissioni luminose di alcune stelle osservabili - con adeguate strumentazioni – nel cielom d’inverno. I risultati sono stati poi minuziosamente riportati in una tesi di laurea intitolata: “Misure delle proprietà spettroscopiche delle stelle Deneb e Altair mediante spettrografo a reticolo”. - Quale consiglio daresti a chi volesse avvicinarsi all’astronomia Suggerirei di iniziare ad osservare la volta celeste senza alcun strumento, cercando di individuare le stelle più note. Generalmente in Trentino il cielo è più terso d’inverno, ma bisogna comunque prestare attenzione al vento (meglio se proveniente da sud) ed evitare le fonti luminose di disturbo, come quelle prodotte dagli abitati o, in montagna, dagli impianti sciistici. N.d.r. Nome: Serena Vinciguerra Età: 22 anni Provenienza: Pergine Corso di Studi: Laurea in fisica Titolo della tesi: Misure delle proprietà spettroscopiche delle stelle Deneb e Altair mediante spettrografo a reticolo Relatore: Aldo Fontana Voto: 110 Hobby: astronomia Aspettative per il futuro: sogna di fare la cosmonauta, ma si augura di continuare a tenere i piedi per terra e la testa fra le nuvole, sviluppando la ricerca scientifica sugli astri. 13 Verbali VERBALE N. 3/2011 Della seduta del Consiglio Direttivo UATV, riunitosi presso la Biblioteca Comunale di Castello Tesino, giovedì 1 settembre 2011 alle ore 20:30, per trattare il seguente Ordine del giorno: 1. 2. 3. 4. Comunicazioni del Presidente Relazione di Cassa Utilizzo Osservatorio Varie ed eventuali Presenti: Costa Claudio – Baldi Maria Rita – Muller Renzo – Miconi Michele – Broccato Roberto -Buffa Claudio. Assente giustificato: Comite Giacomo. 1. Comunicazioni del Presidente: è stato sistemato il cardine del cancello all’entrata dell’Osservatorio che aveva ceduto probabilmente per vibrazioni dovute all’uso. Sono stati sistemati canali più adeguati alla dispersione dell’acqua piovana al posto degli attuali; è stata posizionata sopra il portone d’ingresso una tettoia protettiva (m 4 X 1,80). E’ da seguire il discorso di sistemazione dell’erogazione dell’acqua, mediante sistema adeguato di pompe nell’impianto a valle, al fine di non rimanere senza tale erogazione, come accaduto un paio di volte nel corso dell’estate. Viene letta la risposta della Provincia di TN in merito alla ns. domanda di iscrizione al registro delle associazioni di promozione sociale. Ci vengono richieste modifiche statutarie per l’adeguamento alle clausole previste dalla legge n. 383 del 2000. Poiché tali modifiche necessitano di una complessa revisione dello statuto dell’UATV con necessità di atto notarile che sarà sicuramente oneroso, dopo averne discusso ampiamente, il CD delibera di attendere la conclusione dell’anno in corso per capire quale bilancio risulterà a carico dell’UATV dopo la variazione della tipologia fiscale adottata dalla ns. Associazione con l’attribuzione della partita IVA. Sentiremo il parere del Commercialista. Sono da esaminare alcune fatture relative ad utenze dell’Osservatorio di prossima scadenza: -Gabo Gas: controllata l’esattezza della fattura e delle relative letture fatte a contatore, si delibera il pagamento. -Daldoss Service: per il contratto con la ditta Daldoss per l’assistenza e manutenzione dell’ascensore, pur ritenendo che dovrebbe essere il Comune ad assumerne la titolarità, si conviene di chiedere all’Amministrazione stessa di elargirci un congruo contributo per far fronte alle spese relative a tale servizio. -Elettricità: è stato a suo tempo (aprile 2011) compilato il modulo di contratto, ma a tutt’oggi non è stata inviata nessuna fattura a debito ns. -Tecnodata: si delibera di dar corso al pagamento semestrale dell’utenza internet. Il CD prende atto e approva. 2. Relazione di Cassa: presenti il tesoriere e la segretaria, si comunica la situazione di Cassa alla data odierna che vede un saldo a ns. credito del c/c Cassa Rurale di circa 1.000,00 euro effettivi dopo che si sarà provveduto al pagamento delle fatture summenzionate in scadenza prossima, vantando ancora un credito da parte del Sistema Bibliotecario Lagorai di 500,00 euro netti per le conferenze dell’estate. Continua l’assistenza dello studio Pentadati di Telve per quanto riguarda la gestione fiscale dell’associazione. 3. Utilizzo Osservatorio: Visto il messaggio inviato dal Direttore dell’Osservatorio, prof. Giancarlo Favero ai membri del CD che recita: Nuovo programma serate: presentazione, osservazione al telescopio, descrizione costellazioni. In caso di nuvole, anche solo tracce, si annulla la serata. Prego non derogare., il CD si interroga sul possibile svolgimento delle serate all’Osservatorio cercando di soddisfare la domanda senza nel contempo ridurla, per l’annullamento delle serate medesime. Il CD alla fine concorda di organizzare un incontro tra CD, Direttore dell’Osservatorio e gli utenti che prestano la loro collaborazione nello svolgimento delle visite, per discutere sul problema e fissare delle alternative che possano permettere la continuazione dell’attività senza creare problemi pratici di gestione delle stesse e ai visitatori che potrebbero trovarsi ad effettuare un’uscita a vuoto. Il CD approva. 4. Varie ed eventuali: nessun altro argomento viene trattato, la seduta è conclusa alle ore 22:30. Il Segretario Maria Rita Baldi Il Presidente Claudio Costa 14 VERBALE N. 4/2011 Della seduta del Consiglio Direttivo UATV, riunitosi presso la Biblioteca Comunale di Castello Tesino, giovedì 20 settembre 2011 e mercoledì 28 settembre alle ore 20:30, per trattare il seguente effettivi dopo che aver provveduto al pagamento delle fatture in scadenza, vantando ancora un credito da parte del Sistema Bibliotecario Lagorai di 500,00 euro netti per le conferenze dell’estate. Il CD prende atto. Ordine del giorno: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Comunicazioni del Presidente (5‰, accordo con APT per stagione inverno 2011/2012, Sindaci Valsugana e Tesino-visita il 4/10) Relazione di Cassa (fattura Trenta) Noleggio Osservatorio (M. Jacquesson) Regolamento Osservatorio da proporre e concordare col Direttore Nuovi depliants promozionali Varie ed eventuali Presenti: Costa Claudio – Baldi Maria Rita – Muller Renzo – Miconi Michele – Broccato Roberto -Buffa Claudio (seduta dd.20.09). Presente il Direttore dell’Osservatorio, Giancarlo Favero (seduta dd. 28.09). prof. Assente giustificato in entrambe le sedute: Comite Giacomo. Assente giustificato alla seduta dd.28.09: Buffa Claudio. 1. Comunicazioni del Presidente: viene chiarita, presente il Direttore dell’Osservatorio, la questione relativa al punto 3 del CD u.s. dell’01.09 in relazione alle visite all’Osservatorio che per il prossimo futuro si articoleranno secondo quanto indicato dal Direttore e cioè: presentazione, osservazione al telescopio, descrizione costellazioni. In caso di nuvole, anche solo tracce, si annulla l’osservazione al telescopio, rimanendo peraltro invariata la consueta scaletta, completando la serata, per chi lo vuole, con la possibilità di partecipare ad un conclusivo momento di domande e risposte in aula conferenze. Il Presidente comunica inoltre di essere stato contattato dall’APT Valsugana per concordare un programma di attività del tipo svolto lo scorso inverno, da inserire nel pacchetto di promozione per l’inverno 2011-2012. Precisa inoltre che la visita dei Sindaci della Valle è spostata dal 4 all’11 di ottobre p.v. Il CD prende atto. 3. Noleggio Osservatorio: l’astronomo Michel Jacquesson ha noleggiato l’Osservatorio per una settimana completa, svolgendo attività di ricerca sul pianeta Giove, di cui ci farà avere documentazione appropriata. Ha espresso grande compiacimento per la validità della struttura e della strumentazione che ha potuto utilizzare. Il CD prende atto. 4. Regolamento Osservatorio da proporre e concordare col Direttore: presente anche il Direttore dell’Osservatorio, viene riesaminato il Regolamento dell’Osservatorio. Sono state effettuate alcune modifiche per una ottimale gestione, che saranno sottoposte a ratifica alla prossima Assemblea dei Soci. Il CD approva 5. Nuovi depliants promozionali: visto l’esaurimento delle scorte, viene concordato di stampare nuovi depliants promozionali sui quali saranno apportate alcune modifiche di aggiornamento, per una lettura immediata ed esaustiva. 6. Varie ed eventuali: sarà redatto un nuovo numero del giornalino dell’UATV. Nessun altro argomento viene trattato, la seduta è conclusa alle ore 22:30. Il Segretario Maria Rita Baldi Il Presidente Claudio Costa 2. Relazione di Cassa: presenti il tesoriere e la segretaria, si comunica la situazione di Cassa alla data odierna che vede un saldo a ns. credito del c/c Cassa Rurale di circa 1.000,00 euro 15