ROSA DI NATALE (ELLEBORO) SPONTANEA E COLTIVATA Al genere Helleborus appartengono diverse specie, alcune crescono spontanee anche in Trentino e fanno parte della flora protetta. Sono anche coltivate in vaso. Hanno in comune una naturale rusticità e la presenza nella pianta di principi tossici. riacee e di un bel verde intenso, appartengono alla famiglia delle Ranuncolacee e contengono alcune sostanze molto tossiche che possono produrre irritazioni e ulcerazioni sulla pelle, nonché morte (dal Greco Ellèboros che significa cibo mortale) se ingerite. Per questo dalla Roma dei Cesari fino al Medio Evo gli Helleborus vennero usati nella produzione di pozioni mortali. Come avviene per molti veleni, i principi tossici contenuti negli Ellebori possono, in di UMBERTO VIOLA Centro per lAssistenza Tecnica ISMAA piccole dosi, trovare un utile impiego nella medicina ufficiale. A queste piante nellantichità si attribuivano proprietà medicamentose contro la pazzia. Nel passato la città di Anticyra, nel Golfo di Corinto, ebbe fama e ricchezza solo perché vi si trovavano queste particolari piante, e molti malati vi si recavano per curarsi. Questi avvertimenti non vogliono mettere sotto una luce funerea il suo bellissimo fiore che va rispettato ed ammirato, ricordando che in na- TERRA TRENTINA S i sentono spesso confondere le stelle di Natale (Euphorbia Pulcherrima) con le Rose di Natale (Helleborus Niger), fiori decisamente diversi che condividono solo, e in parte, lepoca di fioritura. La stella di Natale è diventata, da poco, il fiore simbolo delle Festività Natalizie, ed è una pianta esotica originaria dal Messico. Lormai meno famosa Rosa di Natale è invece un fiore spontaneo dei nostri boschi, che nei microclimi più favorevoli inizia a mostrare i primi fiori nel periodo Natalizio. Il genere Helleborus è originario dellarea Mediterranea, della Turchia e del Caucaso, e comprende una ventina di specie. Cinque di queste sono presenti anche in Italia e sono: Helleborus Niger, Helleborus Phoetidus, Helleborus Viridis, Helleborus Bocconei e Helleborus Odorus. Le prime tre specie sono presenti anche in Provincia di Trento. Gli Ellebori sono piante facilmente riconoscibili per le loro grandi foglie palmate, co- n LA NOSTRA FLORA Un fiore poco apprezzato, ma da valorizzare Fioritura di Helleborus Niger (Elleboro nero). 37 LA NOSTRA FLORA TERRA TRENTINA 38 tura esistono piante ben più pericolose e che spesso troviamo nei nostri giardini e sui nostri balconi. Tutti gli Ellebori se strofinati emanano un odore decisamente sgradevole che li rendono poco appetibili a successive confidenze. I cultori del linguaggio dei fiori devono prestare molta attenzione perché lElleboro simboleggia la calunnia, nel passato recente questa pianta trovò impiego in Europa anche per esorcismi e fatture. Chi già possiede qualche Elleboro in giardino sa che queste piante non necessitano di particolari cure culturali, sono rustiche ed in situazioni normali non conoscono malattie, amano le scarpate ombrose e umide dei nostri giardini e prediligono i terreni calcarei ricchi di humus, inoltre si prestano anche ad essere coltivate in vaso. Gli Ellebori si propagano sia per divisione dei cespi che per seme, ma in questo caso per ottenere piante fiorite possono trascorrere anche 4 anni. Solo gli Ellebori Neri che allietano i nostri boschi con il loro caratteristico grande fiore bianco sfumato di rosa, sono caratterizzati da una fioritura talmente precoce che non è raro vederli sbucare dalle chiazze di neve con le quali spesso si mimetizzano. Questa loro precocità di fioritura ha fatto nascere intorno ad essi diverse leggende, diffuse nei Paesi Nordici, legate alla tradizione cristiana del Natale. LElleboro Nero è una pianta erbacea perenne caratterizzata da un grosso rizoma nerastro molto velenoso, cresce spontaneo nei boschi montani e sub-montani delle Alpi e degli Appennini, esige un substrato calcareo ed eccezionalmente lo si può trovare fin ai 1.850 m. di altitudine. La sottospecie Macranthus Fioritura di Helleborus Phoetidus. manifesta fiori più grandi e perfettamente bianchi. LHelleborus Niger rientra nelle specie considerate protette dalla Legge Regionale 28 Giugno 1962 n. 10, ma ancor più che la Legge mi auguro che sia il buon senso che conduca a rispettare questi delicatissimi fiori che vanno apprezzati solo nel loro ambiente naturale. Un particolare accenno merita anche lHelleborus Foetidus che si trova facilmente nei boschi del Trentino Meridionale. È una pianta abbastanza vistosa con un fusto robusto e ramificato alto fino ad un metro. Linfiorescenza è composta da numerosi fiori penduli verdastri con una bordatura rossastra e di diametro raramente superiore ai 3 cm. Normalmente fiorisce da Gennaio a Marzo ed è abbastanza comune solo nel Trentino Sud Occidentale (Bassa Valle del Sarca-Giudicarie inferiori). I fiori apparentemente insignificanti se osservati da vicino e con attenzione possono sorprendere per la loro singolare bellezza. Ovviamente anche questa specie è velenosa. LHelleborus Viridis cresce ai margini dei boschi, è meno frequente dei due precedenti e si trova nel Trentino Meridionale, viene detto anche Erba Nocca e deve il suo nome al colore verde brillante dei suoi fiori. Alcune specie di Ellebori vengono anche coltivati dai Floricoltori. Storicamente la pianta non ha avuto grande diffusione commerciale a causa dei suoi fiori invernali poco appariscenti ed ancor più per il suo fogliame velenoso. Oggi con la crescente domanda di piante perenni è cresciuta anche la domanda di Helleborus. Gli Ellebori vengono propagati normalmente da seme, questo metodo è risultato il migliore a livello commerciale anche se è riservato agli specialisti del settore per le notevoli difficoltà tecniche che si incontrano per ottenerne la germinazione. La specie comunemente più coltivata è lArgutifolius (sin. H. Corsicus), ma anche lElleboro Nero trova spazio nelle nostre coltivazioni. La germinazione dei semi dellElleboro richiede tecniche particolari e tempi abbastanza lunghi. Il ph del terriccio dovrà essere mantenuto sopra il 6,5 e bisogna essere molto cauti con limpiego dei fertilizzanti. Si stanno ormai per produrre piantine di Elleboro con una grande varietà di colori dei fiori. È quindi auspicabile che questo Nostrano messaggero di Natale trovi sempre più spazio nelle nostre case e nei nostri giardini.