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APOPHIS
(il serpente)
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Cari Amici,
chi è costui? Apophis era il nome di una delle
tantissime antiche divinitá egiziane, a forma di
serpente; precisamente era il dio della
DISTRUZIONE.
Ai nostri giorni è il nome dato ad un asteroide
che alla velocitá di circa 45.000 chilometri
all‟ora, nella sua traiettoria attorno alla Terra,
perde quota e si sta avvicinando
pericolosamente. Questo asteroide è un
piccolo corpo celeste che ha un diametro di
200 metri (altri dicono 320 metri) per cui
l‟eventuale impatto col nostro Pianeta
libererebbe una energia spaventosa. Si pensi
che l‟asteroide caduto a Tunguska (in Siberia)
nel 1908 distrusse 80 milioni di alberi
lasciando traccia su 2.150 chilometri quadrati
nella disabitata Siberia. E aveva solo 30 metri
di diametro.
Gli scienziati di tutto il mondo affermano che
se ció dovesse accadere, l‟asteroide si
schianterebbe sulla Terra, Domenica 13 Aprile
2036, Festa di Pasqua di Risurrezione, alle ore
14,20 (ora italiana) in una zona compresa tra
l‟Arabia e il Giappone, o tra il Madagascar e
la Nuova Guinea, o in Siberia. Ma potrebbe
anche finire nell‟oceano Pacifico, tra la
California e le Hawaii. Molti pezzi potrebbero
cadere anche nell‟Oceano Atlantico
creando un enorme tsunami, distruggendo
coste e zone interne. Le probabilità che
accada sono incerte: l‟Ente Spaziale
Americano (NASA) aveva detto in un primo
momento che le probabilità sono 1 su 45.000;
invece secondo le formule matematiche di un
piccolo genio, Nico Marquardt, 13 anni, di
Postdam, in Germania, la Nasa ha sbagliato, e
non di poco, le sue previsioni; secondo lui la
probabilità d‟impatto è 1 su 450 e non 1 su 45
mila. La Nasa, in un primo momento, gli ha
dato ragione ammettendo il grossolano quanto
imbarazzante errore (poi ha cambiato
versione, probabilmente per non riconoscere
la figuraccia davanti al mondo e per non
suscitare paura nell‟umanitá) . Le probabilità
(anche 1 su 45.000) sembrano poche, ma non
si sa mai!
Il pericoloso asteroide, dal diametro di 320 3
5
metri, pesa 200 miliardi di tonnellate ed è
fatto di iridio (metallo molto duro) e ferro.
“Nello scontro con la Terra si libererebbe
l‟energia di 65 mila bombe atomiche simile
a quella che distrusse Hiroshima nel 1945.
Morirebbero milioni di persone; una fitta
polvere coprirebbe il cielo per anni; un
gigantesco tsunami scaturito nell‟Oceano
allagherebbe parti della Terra”, ha raccontato
Nico al giornale.
Ma una certezza sulle probabilità che il
gigantesco asteroide cada sulla Terra si avrà
solo nel 2029, quando passerà a soli 32.500
km dal nostro pianeta e si potrá studiare
meglio la sua traiettoria.
Non è la prima volta che la terra è colpita da
meteoriti. Gli scienziati ne calcolano circa
500 all‟anno; ma si tratta di meteoriti di
piccole dimensioni, che si bruciano
nell‟atmosfera o che cadono nel mare. Quasi
nessuno se ne accorge.. Uno molto grande,
invece, si scontrò con la Terra circa 65
milioni di anni fa, quando la specie umana
ancora non c‟era. Era un meteorite di circa
10 chilometri di circonferenza, caduto nella
penisola di Yucatan (Messico) che formó un
cratere di circa 180 chilometri di diametro,
cratere di Chicxulub. In quella occasione
scomparve circa il 75% delle specie che
vivevano sul nostro pianeta, tra cui tutti i
Dinosauri (Dinosauro vuol dire “formidabile
rettile”).
Ecco un disegno dell’impatto del meteorite con la
Terra, avvenuto 65 milioni di anni fa.
Oggi, naturalmente tutte le grandi potenze
mondiali, si stanno dando da fare per evitare
sulla Terra una catastrofe di dimensioni
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terribili. E per questo l‟America sta preparando
un suo progetto che prevede una piccola
astronave comandata da terra che segua da
vicino Apophis per tre anni in modo da calcolare
con precisione il percorso che compierà il
grande sasso e prendere eventuali
provvedimenti. Il vero problema del passaggio
di Apophis non è tanto l‟andata nel 2029 ma il
ritorno previsto nel 2036. Ritorno che dovrebbe
essere ancora più ravvicinato a noi rispetto
all‟andata ma che soprattutto non è così
facilmente prevedibile proprio a causa della
deviazione che la traiettoria subirà in occasione
del primo avvicinamento terrestre.
Anche i russi stanno preparando un progetto per
affrontare il corpo celeste. Il progetto russo
prevede una sonda che si avvicina all‟asteroide e
devia la sua rotta mettendo in salvo il pianeta.
«È in gioco la vita delle persone, dicono i Russi;
non possiamo sederci ad aspettare con le mani in
mano, dobbiamo costruire un sistema che ci
permetta di evitare la collisione, anche se costerà
milioni di dollari».
Dopo americani e russi arrivano, e c‟era da
aspettarselo, anche i cinesi. I cinesi studiano
qualcosa di più sofisticato, anche se l‟obiettivo
rimane sempre quello di modificare il percorso
evitando che incroci la Terra. Essi propongono
un veicolo spaziale dotato di una vela solare, la
quale, spinta dalla pressione della radiazione del
sole, andrebbe alla fine a schiantarsi su Aphofis
con una velocità d‟impatto di 90 chilometri al
secondo; quanto basta per provocare appunto
uno spostamento di rotta, anche se la sonda è di
piccole dimensioni.
Che bello! Tutti uniti contro l'asteroide
minaccioso, che provocherebbe milioni di
morti.
Non sarebbe anche bellissimo unirsi tutti
insieme, scienziati, economisti, politici,
capitalisti americani, russi, cinesi, giapponesi,
indiani, europei…, ecc ., per liberare la Terra dai
reali pericoli (guerre, violenza, fame, ingiustizie,
malattie, distruzione di foreste, avvelenamenti
atmosferici, inquinamenti vari) che ogni anno
provocano milioni di morti e scempio del
pianeta, piú di quanto farebbe un asteroide?
Un caro saluto
D. Mimmo
5
Singen:
FESTA DI S. ANTONIO,
uno deI piú grandi
e popolari
AMMINISTRATORI
DELEGATI
DEI DONI DI DIO
5
5
6
7
Rendere piú significativi
i rapporti d‘amore:
Suggerimenti dati da molti mariti
alle loro mogli
1) Qualche volta manifesta una certa
aggressivitá.
2) Sii creativa.
3) Non vergognarti di comunicare cosa
apprezzi.
4) Renditi attraente quando é l„ora di
andare a letto. Indossa qualche cosa di
diverso dalle camicie da notte o dai
pigiami o da…altro di tutti i giorni.
5) Fa„ qualcosa che attiri la mia
attenzione; gli uomini sono facilmente
attratti dagli stimoli visivi.
6) Esprímiti piú apertamente in merito al
rapporto; comunica la tua disponibilitá ad
esso, quando i preliminari avranno
costituito uno stimolo sufficiente.
7) Vieni a letto prima.
8) Di sera, non farmi sentire in colpa per le
contraddizioni o per certi atteggiamenti
che ho manifestato durante il giorno (ad
es., perché non sono stato abbastanza
affettuoso, o perché ho gridato contro di
te…)
9) Cerca di tenere in maggiore
considerazione le mie necessitá e i miei
desideri di uomo.
10) Manifesta disponibilitá al rapporto
d„amore in momenti diversi dalla sera.
11) A volte prolunga la durata del rapporto
d„amore.
12) Partecipa al rapporto con maggiore
pienezza e libertá; sii piú disponibile.
13) Mostra maggior desiderio e cerca di
comprendere che le carezze e i preliminari
sono importanti per me, quanto lo sono per
te.
14) Non conservare irritazione per le
piccole contrarietá legate alla vita di ogni
giorno.
15) Rilassiamoci insieme almeno una volta
alla settimana.
16) Non fare sempre la preziosa.
17) Libera la mente dalle preoccupazioni
per il passato e per il futuro e pensa di piú
alla realtà del momento: l‟amore.
18) Non cercare di fingere un piacere che
non provi.
19 Non cercare di punirmi, negandomi i
rapporti d‟amore o compiendoli
malvolentieri.
20) Trattami come un amante.
Mariti e mogli
non possono agire
secondo
le proprie idee personali
e contemporaneamente
vivere l‘esperienza
di un matrimonio felice
8
Suggerimenti dati da molte mogli
ai loro mariti
1) Manifesta maggiore affetto e attenzione
nei miei confronti durante la giornata;
quando torni a casa baciami sul collo.
2) Dedica piú tempo ai preliminari; l‟amore,
il gioco e le osservazioni romantiche sono
importanti.
3) Proponi il rapporto d‟amore in vari
momenti della giornata, non solo di sera,
quando siamo stanchi.
4) Manifesta maggiore comprensione nei
miei confronti quando sto veramente male.
5) Prendi tu l‟iniziativa, invece di aspettare
che sia io a fare il primo passo.
6) Accettami come sono; accettami anche
quando vedi i miei lati peggiori.
7) Qualche volta dimmi che mi ami in
circostanze diverse da quelle in cui siamo a
letto; a volte teléfonami solo per dire “ti
amo”. Non vergognarti di dire che mi ami di
fronte ad altre persone.
8) Mentre sono sotto la doccia metti musica
dolce.
9) Onora Cristo come capo della nostra casa.
10) Sii dolce e affettuoso almeno un‟ora
prima che compiamo l‟atto d‟amore.
11) Aiutami a sentirmi romanticamente
attraente a livello fisico facendomi spesso
dei complimenti.
9
12) Dimmi cosa gradisci, e quando 9
provi piacere, comunicamelo; esprimi
piú apertamente i tuoi desideri e sii piú
disponibile alla condivisione con me.
13) Cerca di non concludere troppo
rapidamente l‟atto d‟amore.
14) Prega con me manifestando i tuoi
problemi e i tuoi successi; permettimi
di esprimerti le mie necessità.
15) Apprezza la bellezza della natura e
condividi questa gioia con me.
16) Assumiti maggiori responsabilità
nella cura della casa (o dei figli), in
modo che io possa rilassarmi e
trascorrere una parte piú consistente
della serata con te.
17) Sii paziente con me; non
ridicolizzare i tempi lunghi di cui ho
bisogno per raggiungere il massimo
del piacere d‟amore.
18) Non considerare i rapporti d‟amore
come una abitudine; fa‟ in modo che
ogni occasione e ogni volta sia una
nuova esperienza. Non permettere che
l‟amore diventi noioso, come puó
accadere compiendo sempre le stesse
azioni negli stessi posti; proponi modi
nuovi e luoghi nuovi.
19) Non cercare mai di avere rapporti
d‟amore con me quando hai sentimenti
negativi nei miei confronti o quando
sai che qualcosa non va bene tra noi:
facciamo in modo che prima torni
l‟armonia, in modo che i rapporti
possano essere effettivamente atti di
amore.
20) Qualche volta, dimmi qualcosa di
bello di fronte ad altre persone.
CREDIAMO
PENSIAMO
ABBIAMO DECISO:
QUESTO É
IL LINGUAGGIO
DELL‘UNITÁ!
10
M.P, un poliziotto di Napoli, in servizio alla
sezione Narcotici partenopea, viene inviato
in missione in un Paese del nord Europa per
partecipare alla cattura di un trafficante di
droga; uno di quelli veramente pericolosi
perché riempiono di “neve bianca” i rioni
ghetto di Scampía e Secondigliano,
guadagnando cifre da capogiro e facendo la
bella vita tra Bogotà, Montecarlo e Nizza.
La soffiata che arriva nella Questura di
Napoli è precisa e dettagliata. Occorre fare
presto. Preparare le carte, avvisare i ministeri
competenti, chiedere le autorizzazioni
necessarie e... via. Ma è sera, ormai, gli uffici
sono chiusi e non è più possibile aspettare. Il
trafficante potrebbe sfuggire. Così il
poliziotto M. P., senza pensarci troppo,
noleggia privatamente e con la sua carta di
credito personale una Volvo e comincia la
caccia al camorrista. L'operazione,
autorizzata dalla Direzione distrettuale
antimafia di Napoli e appoggiata dalla
Direzione centrale antidroga di Roma, si
conclude con l'arresto del criminale e con il
sequestro di 100 chili di droga destinati al
mercato italiano.
Anziché una medaglia al valore o una
promozione per meriti straordinari, ecco
l'imprevisto: all'altezza del Cantone dei
Grigioni, in Svizzera, il poliziotto
napoletano, cacciatore di camorristi viene
fotografato dagli autovelox perché ha
superato di 39 chilometri il limite di velocità
(119 km/h invece di 80). Passano due mesi, e
a casa del poliziotto si presentano i
carabinieri con un avviso di garanzia e la
convocazione in caserma: la magistratura
svizzera ha chiesto, tramite rogatoria
internazionale, che il conducente dell'auto
che ha turbato la tranquillità del Paese del
cioccolato venga identificato e processato
(perché in Svizzera, patria del segreto
bancario e dei riciclatori professionisti di
soldi sporchi non c'è multa o vigile o santo
che tenga: se premi sull‟acceleratore si
finisce in galera).
11
Il poliziotto cerca di spiegare come può, ai
giudici, le sue ragioni, ma la legge svizzera su
certe cose è inflessibile: non fa differenza tra chi
preme al massimo perché è ubriaco e chi, invece,
sta partecipando a un blitz antidroga. Bisogna
punirlo, punto e basta. D'altronde, gli uffici
giudiziari di Como e Milano sanno bene quanto i
loro colleghi svizzeri ci tengano all'osservanza
del loro codice della strada: ogni anno ci sono
decine e decine di casi simili che arrivano sulle
scrivanie dei magistrati lombardi, con tutto il
lavoro e i costi del caso, a carico dei contribuenti
italiani.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere non può
far altro che mettere a disposizione
dell'inflessibile Cantone dei Grigioni un pubblico
ministero e tutto il resto, polizia giudiziaria
compresa, per interrogare e definire la posizione
giudiziaria del poliziotto. Naturalmente le
istituzioni italiane non muovono un dito per
difenderlo, così dallo stipendio privato del
poliziotto, che non è certamente da conto in
Svizzera, se ne vanno via i primi soldi per
ingaggiare l'avvocato e per le carte bollate.
Qualche giorno fa, preciso come un orologio
svizzero, arriva il decreto di condanna firmato
dal giudice svizzero Claudio Riedi: il poliziotto
napoletano è condannato a 1.050 euro di multa e
a 5 giorni di «lavori socialmente utili» da farsi in
Svizzera.
Cosa possa essere più “socialmente utile”
dell'arresto di un trafficante di droga e del
sequestro di 100 chili di “roba”, però, é difficile
capirlo.
Forse spalare la neve?
Forse portare le mucche al pascolo?
In qualsiasi altro posto del mondo, l'arresto di un
pericoloso trafficante di droga sarebbe
considerato un «lavoro socialmente utile». Il
poliziotto sarebbe stato un eroe e magari avrebbe
anche ricevuto una medaglia!
In Svizzera no!
Si finisce sotto processo e si è condannato, per
aver premuto sull‟acceleratore, mentre inseguiva
un pericoloso criminale ricercatissimo in tutto il
mondo!
12
La nostra Terra, nello spazio celeste, danza
velocissima (come una bellissima danzatrice
sul ghiaccio, che fa delle girovolte attorno a se
stessa), senza che noi ce ne accorgiamo.
Nell‟universo stellare è tutta una danza
perfettissima. La nostra bellissima Terra gira su
stessa alla strepitosa velocità di 1.670
chilometri circa all‟ora e in 24 ore fa 40.076
chilometri circa, tanto quanto è la sua
circonferenza all‟Equatore.
Sembrerebbe, quindi, che ogni giorno noi
ritorniamo sempre nello stesso punto!
Sembrerebbe…, ma non è cosí. Noi non
ritorniamo mai nello stesso punto dello spazio;
noi siamo come su un bolide che corre oltre
300 volte piú veloce della Ferrari in gara; la
Terra corre alla strepitosa velocitá di oltre
100.000 chilometri all‟ora. Sí, perché la T erra,
oltre a girare attorno a sé, contemporaneamente
gira attorno al Sole alla straordinaria velocitá di
109.073 chilometri all‟ora d‟estate (quando
siamo piú vicini al Sole) e a 105.448 chilometri
all‟ora d‟inverno (quando stiamo piú lontani
dal Sole). La Terra, nonostante la sua
eccezionale velocitá ci mette 1 anno (365
giorni) per girare attorno al Sole, tanto è g
rande il nostro simpatico Sole; e gira cosí
veloce, pur essendo a circa 150 milioni di
chilometri lontana dal Sole.
Ma, almeno, dopo un anno ritorniamo nello 13
stesso punto da cui siamo partiti?
Neppure! E perché? Perché il Sole non sta
fermo; anche esso, non solo gira attorno a se
stesso in 30 giorni, ma gira anche attorno alla
sua e nostra Galassia (che si chiama “Via
Lattea”); e per girare attorno alla “Via
“Lattea”, il nostro Sole ci mette dai 225 ai 250
milioni di anni, girando alla allucinante
velocitá di 828.000 chilometri all‟ora e
trascinandosi dietro la nostra piccola Terra e gli
altri pianeti solari (9 in tutto). Qualcuno
potrebbe dire; “Ma almeno dopo 250 milioni
di anni ritorniamo allo stesso punto? No, no, e
sempre no…, perché la nostra Galassia (“Via
Lattea”), mentre gira attorno a se stessa, gira
anche attorno ad altre piú grandi Galassie a una
velocitá ancora piú pazzesca!
Tutta la realtà è in movimento; noi siamo
in…viaggio. Verso dove? E chi lo sa?
Perché allora sembra che tutto sia fermo?
È una illusione! Sembra che tutto sia fermo
perché tutto è in movimento e non avendo
punti fermi di riferimento, esterni al
movimento stesso, sembra che tutto stia fermo.
In realtà siamo continuamente in viaggio!
La VIA LATTEA
posizione del Sole (in giallo, con la Terra e gli
altri pianeti, invisibili) nella Via Lattea. Il Sole
dista 26.000 anni luce dal centro della Via
Lattea.
14
Dal CIELO
una lezione di UMILTÀ
Le dimensioni dei PIANETI e delle STELLE
in una GALASSIA SCONFINATA:
la nostra bellissima „VIA LATTEA“
(con un diametro di circa 100.000 anni luce):
15
Le dimensioni
del Sole (Ø
1.390.000 km)
rispetto ai
pianeti. In
questa
immagine sono
messi a
confronto i
pianeti del
Sistema Solare
e il Sole, la nostra stella. Tra le altre Stelle, il Sole è classificato come
stella "nella media". In effetti si tratta di una stella media in tutto: sia
per dimensioni, che per luminosità, che per temperatura, che per etá.
Le dimensioni della Terra (diametro Ø 12.756 km) rispetto a
Venere (Ø 12.104 km), Marte (Ø 6.794 km), Mercurio (Ø 4.880
km) e Plutone (Ø 2.274 km). Attenzione: la nostra Luna ha un
diametro di 3.476 km, dunque è più grande di Plutone e più
piccola di Mercurio.
È stato detto: Un extraterrestre appena arrivato sulla Terra,
esaminando le informazioni che diamo ai nostri bambini in
televisione, alla radio, nei film, sui quotidiani, nelle riviste,
nei fumetti e in molti libri, potrebbe facilmente concludere
che siamo proprio bravi ad insegnare loro la violenza, lo
stupro, la crudeltà, la superstizione, la credulità e il
consumismo. E si chiederà come mai non insegniamo la
Scienza che infonde tanta conoscenza, tanta speranza, tanta
umiltà e tanta gratitudine al Creatore?
In questa immagine sono confrontate le dimensioni di tutti i
pianeti del Sistema Solare. Giove, Saturno, Urano e Nettuno
sono pianeti gassosi: La loro composizione è simile a quella
delle stelle e se Giove fosse stato 10 o 20 volte più massiccio
probabilmente nel nostro cielo sarebbero brillati due soli.
È stato detto: Un extraterrestre che cercasse dei terrestri
intelligenti avrebbe una possibilità su mille di trovarli,
mentre se andasse a cercare gli stupidi terrestri ne
troverebbe 99 su 100.
Qui vediamo confrontate le dimensioni del Sole e di alcune altre stelle tra
quelle più vicine al nostro Sistema Solare. In questa scala Giove è un puntino
e la Terra è invisibile. Alpha Centauri è la stella più vicina al sole, dista 4,5
anni luce. Sirio, stella quasi quattro volte più grande del nostro Sole, dista da
esso 8,6 anni luce; Polluce dista da noi circa 34 anni luce e il suo diametro è
circa 10 volte quello del Sole. Arturo dista circa 37 anni luce.
Il suo diametro è circa quaranta volte quello del Sole.
Sembra tanto, ma ancora non abbiamo visto niente...
Qui sono confrontate le dimensioni delle stelle della sezione precedente e
alcune di quelle più grandi. In questa scala il Sole è un puntino. Rigel è una
stella distante 773 anni luce. Deneb è una stella grande circa 200 volte il
nostro Sole, è a una distanza di circa 3200 anni luce da esso. Betelgeuse è
una stella che dista da noi 427 anni luce. Anche Antares è una stella
dal diametro oltre 500 volte più grande di quello del Sole e distante da noi
circa 520 anni luce. Se le stelle in questa sezione fossero tutte alla stessa
distanza, la più luminosa sarebbe Deneb (265.000 volte più luminosa del
Sole), seguita da Rigel (40.000 volte) ,Antares (11.000 volte) e Betelgeuse
(9700 volte piú luminosa del Sole). Antares e Betelgeuse sono stelle davvero
enormi, ma non sono le più grandi tra quelle conosciute della nostra
galassia. Si ipotizza che VY Canis Majoris (distante circa 5000 anni luce)
possa avere un diametro circa 2000 volte più grande di quello del Sole.
16
Un Ispettore ministeriale fa una visita a sorpresa in un
liceo che é abbastanza famoso e conosciuto. Inizia
a interrogare:
„Come ti chiami?
„Rossi!“.
„Chi ha preso la Bastiglia?“
E l„alunno: „Io no, lo giuro, signor Ispettore“.
Deluso e indignato, l„Ispettore va dal suo
professore: „Sa cosa mi ha risposto un suo alunno
sulla presa della Bastiglia? Che non era stato lui“.
„A chi l‘ha chiesto?“
„A Rossi“.
„Beh, se l‘ha detto lui é vero, signor Ispettore,
Rossi non dice mai bugie!“.
Superindignato, l„Ispettore ministeriale va dal
preside, superagitato: „Ma é mai possibile che in
3a C non sappiano chi ha preso la Bastiglia“.
E il preside tutto premuroso: Mi scusi, signor
Ispettore, non si arrabbi! Rimedieremo! Mi dica,
quanto costa sta‘ Bastiglia?“
(a proposito: tu sai cos„é la Bastiglia?)
„Papá, é vero che una mela al giorno toglie il medico
di torno?
„Certo, Pierino“.
„Allora dammi una mela, presto! Ho appena rotto
il vetro della macchina del dottore“.
Un carabiniere arresta un malvivente, gli mette le
manette e lo porta in carcere. Mentre camminano,
peró, si mette a piovere. „Maresciá, dice il
malvivente, toglietemi le manette che vado a
prendere l„ombrello!“
„Mi credi proprio scemo? Tieni un attimo la
pistola che lo vado a prendere io“.
Fra carabinieri: „Controlla le frecce“
„Perché? Non usiamo piú le pistole?“
Servizio Pastorale
a cura della
Missione Cattolica Italiana
Villingen
n. 13
Settembre 2011
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