EURINS S.R.L. [email protected] EURINS HAL - Sistema di acquisizione e configurazione delle centraline elettroniche mediante la linea K Obiettivo Lo scopo è realizzare un sistema compatto che permetta di accedere ai parametri di configurazione della centralina elettronica di gestione del cambio tipo Formula 1 a bordo delle nuove vetture Maserati, riuscendo automaticamente a effettuare alcune regolazioni, in base ad algoritmi di riferimento, finalizzate alla messa a punto pre-vendita. Soluzione E’ stato realizzato un piccolo personal computer, adatto a essere installato a bordo veicolo, nel quale eseguire un programma LabVIEW che implementa tutte le funzioni e i protocolli necessari a ottenere un sistema automatico di acquisizione e configurazione, minimizzando gli interventi dell’operatore a vantaggio dell’affidabilità e della ripetibilità. Introduzione La tradizione Maserati impone che le vetture consegnate ai clienti garantiscano la massima fruibilità delle prestazioni offrendo un alto livello di comfort. Ancora oggi vengono assemblate manualmente e collaudate una a una; risulta quindi evidente l’esigenza di sistemi di messa a punto automatici in grado di determinare le stesse regolazioni e garantire uniformità nelle caratteristiche di un prodotto che è quasi unico in ogni suo esemplare. L’obiettivo è l’ottimizzazione della dinamica di cambio marcia ottenendo il migliore compromesso tra efficacia e comfort, evitando un comportamento troppo brusco della vettura senza però determinare alcuno slittamento; il tipo di prodotto è infatti destinato a una clientela che va dall’appassionato che non disdegna una guida “corsaiola” alla distinta signora che guida nel traffico cittadino. Caratteristiche del sistema Recentemente le case automobilistiche più prestigiose hanno cominciato a introdurre nelle vetture di serie componenti derivati direttamente dalle competizioni sportive; questo si è verificato anche per la Maserati che propone un cambio elettronico di tipo Formula 1 con comandi al volante. Questo dispositivo è gestito da una centralina elettronica dedicata (ECU, Electronic Control Unit), a sua volta collegata con le altre ECU presenti a bordo (motore, ASR/ABS, ecc.). Mediante una linea di comunicazione bi-direzionale denominata K e conforme allo standard ISO9141 è possibile accedere ai parametri interni sia per leggerli che per modificarli; risulta quindi evidente che un software sviluppato ad-hoc permette di utilizzare una porta nata solo per la diagnostica come se fosse un potente acquisitore e contemporaneamente un dispositivo di “tuning”. La principale novità del sistema HAL è nella sua stessa natura: la sua applicazione è tradizionalmente tipica di dispositivi con hardware creato su misura e controllato da un firmware destinato a eseguire solo e sempre determinate operazioni, cioè essenzialmente strumenti chiusi e 1 EURINS S.R.L. [email protected] rigidi; il sistema HAL invece utilizza un’ architettura hardware di tipo computer industriale nel fattore di forma 3.5” con sistema operativo Windows 32 bit, ottenendo uno strumento aperto e completamente programmabile in LabVIEW a vantaggio dell’espandibilità e della facilità d’uso. Il sistema utilizza una porta seriale RS232 e un’apposita interfaccia di conversione dei livelli logici per collegarsi alla ECU. Quanto detto non può non fare pensare alla sostanziale differenza in termini di affidabilità tra i sistemi rigidi ma dedicati e quelli basati su PC; proprio a questo livello è risultata vincente la scelta di LabVIEW 6i come piattaforma di sviluppo del software per riuscire ad abbinare tutti i protocolli di comunicazione e gli algoritmi di calcolo con le procedure di configurazione automatica, gestione dei malfunzionamenti e attivazione delle relative contromisure che fanno la differenza tra un semplice strumento di misura e uno vero e proprio dispositivo di acquisizione e controllo “stand-alone”. Non bisogna poi sottovalutare l’importanza per la Maserati di avere un sistema intrinsecamente predisposto a essere ampliato per le future esigenze; l’investimento fatto nell’ hardware è infatti destinato a mostrare tutti i suoi vantaggi quando saranno necessari altri protocolli per altre vetture, oppure altri tipi di operazioni sui dati: l’architettura del sistema HAL permetterà infatti di limitare gli interventi al solo ambito software, a vantaggio di un costante aggiornamento di tutti i sistemi utilizzati e della continuità nelle procedure. Funzionamento del sistema All’interno della ECU dedicata al cambio elettronico vengono continuamente elaborati numerosi parametri provenienti da sensori e da algoritmi di calcolo; in particolare risultano critiche due grandezze: l’indice di degrado e il PIS (posizione inizio slittamento) della frizione. Il primo tiene conto dell’usura dei dischi della frizione e viene aggiornato in occasione degli spunti, cioè delle partenze da fermo della vettura; il secondo invece esprime una quantità relativa alla distanza tra i due dischi. E’ fondamentale capire come questi due parametri siano in relazione: aumentando l’usura della frizione occorre avvicinare i due dischi per avere uno spunto efficace e immune da slittamenti, evitando però di esagerare perché si otterrebbe un comportamento estremamente brusco da parte di una vettura con 400 cavalli di potenza. Ogni esemplare monta una frizione che non è mai identica alle altre; mentre per le normali vetture questo può tradursi in una diversa sensibilità di manovra da parte del guidatore, per queste auto è indispensabile uscire dalla linea di assemblaggio e collaudo con una configurazione pressoché perfetta. L’importanza data al cliente fa sì che ogni vettura sia provata da un collaudatore, ma l’aumento delle unità prodotte ogni giorno e l’esigenza di giudizi assolutamente oggettivi impone che gli stessi collaudatori si limitino a eseguire le corrette manovre di prova (cioè una successione di spunti alternati a fermate) mentre spetti a uno strumento decidere il valore ottimale del PIS in base al comportamento della frizione. Si è pertanto deciso di dotare ogni collaudatore di un sistema HAL; date le sue dimensioni ridotte (24 X 20 X 11 cm), il contenitore antiurto, la presenza di una comoda maniglia e la predisposizione a essere alimentato direttamente dalla batteria dell’auto con un basso consumo (minore di 2 A) l’installazione a bordo richiede solo pochi istanti e, una volta acceso, automaticamente attiva la comunicazione con la ECU ed è possibile controllare visivamente la qualità della connessione. A questo punto è sufficiente premere sul display dotato di touchscreen il pulsante “Auto SET” (visibile in figura 1) e iniziare la prevista successione di spunti: il software continuamente acquisisce, tra gli altri, l’indice di degrado della frizione, calcola il PIS 2 EURINS S.R.L. [email protected] ottimale e lo scrive dentro la ECU, determinando un comportamento leggermente diverso spunto dopo spunto e arrivando a convergere al valore ottimale. Soprattutto durante lo sviluppo delle nuove vetture non è raro che vengano modificati i criteri di elaborazione interna delle ECU, determinando così l’esigenza di un aggiornamento dell’algoritmo di calcolo del PIS nel sistema esterno di configurazione; nell’ottica di fornire uno strumento completamente configurabile senza essere costretti continuamente a cambiarne il codice di programmazione viene data la possibilità all’operatore di definire e memorizzare i coefficienti che caratterizzano l’algoritmo, oltre a potere eventualmente imporre manualmente un valore di PIS (“Manual SET” in figura 1) nel caso di prove anomale. Succede poi che un esemplare possa richiedere un particolare approfondimento dell’analisi dei sui parametri di funzionamento; ecco che il sistema HAL permette anche di essere utilizzato come dispositivo di acquisizione e visualizzazione di importanti grandezze quali i giri degli alberi del motore e del cambio, la coppia richiesta dal collaudatore, la velocità di spostamento e ancora l’indice di degrado della frizione (figura 2). Tipicamente è interessante capire come i due regimi degli alberi arrivino al punto di contatto (spunto) in base all’uso dell’acceleratore; il sistema è già predisposto, semplicemente premendo sul touch-screen il pulsante “START” (figura 2) per mettersi in attesa che la velocità diventi maggiore di zero (cioè che la vettura parta) per poi acquisire le suddette grandezze dalla ECU per un tempo impostabile e salvarle in un file in formato testo. Premendo il pulsante “VIEW” l’operatore può immediatamente rivedere i dati sia in formato numerico che grafico direttamente nello strumento, oppure mediante l’apposito programma di visualizzazione e analisi fornito con il sistema e installato in un computer da ufficio (figura 3). Un’altra caratteristica di HAL è infatti la presenza di una linea ethernet per la connessione alla rete locale; questo permette così di effettuare il “download” dei dati a vantaggio del mantenimento della memoria vuota nello strumento (comunque in grado di conservare molti giorni di prove) e dell’indipendenza tra l’esecuzione delle attività di bordo e l’analisi dei dati. Quest’ultima prevede la gestione di ogni singola curva in maniera indipendente o combinata con altre, potendo anche ingrandire porzioni del grafico totale, e la presenza di due cursori permette di effettuare calcoli sia assoluti che relativi; vale comunque la pena ricordare che i dati sono in formato testo tabulato per i comuni programmi di foglio di calcolo e quindi gestibili all’interno di numerosi altri sistemi di analisi. 3 EURINS S.R.L. [email protected] Conclusioni Adottando LabVIEW 6i come piattaforma di sviluppo è stato possibile utilizzare un’architettura hardware di tipo computer industriale laddove tipicamente sembrerebbe indispensabile scegliere soluzioni rigidamente vincolate all’applicazione sia come hardware che come firmware, senza rinunciare alle procedure di autodiagnosi e agli automatismi indispensabili per un utilizzo prettamente “stand-alone”. Il vantaggio è stato molteplice: si va dalla velocità di sviluppo del programma (soprattutto in fase di “debugging”) alla sua versatilità per attività diverse tra loro, dalla possibilità di fornire un’interfaccia utente su misura per le esigenze del cliente alla garanzia di disporre di un sistema sicuramente espandibile, arrivando fino alla gestione dei dati in maniera che, pur essendo di uso quotidiano nei computer che abbiamo sulla scrivania, risulta decisamente rivoluzionaria per uno strumento compatto nato per essere installato a bordo di veicoli. A questo proposito vale la pena accennare alla possibilità di integrare nel sistema un dispositivo di controllo remoto e teletrasmissione dei dati mediante linea GSM oppure radio, oltre all’espandibilità del programma di analisi dati a essere fruibile dall’intera intranet aziendale. 4 EURINS S.R.L. [email protected] Figura 1 - Pannello di regolazione del PIS (manuale o automatica) 5 EURINS S.R.L. [email protected] Figura 2 - Pannello di acquisizione parametri dalla ECU 6 EURINS S.R.L. [email protected] Figura 3 - Pannello di visualizzazione e analisi dei dati acquisiti 7