PARCO NATURALE REGIONALE DI MONTEMARCELLO – MAGRA RINNOVO PIANO DI CONTROLLO E GESTIONE DEL CINGHIALE FINO A GIUGNO 2014 Agosto 2012 INDICE Premessa pag:3 Inquadramento territoriale pag:5 Resoconto stagione di caccia 2011-2012 pag:6 Riduzione numerica e dissuasione tramite abbattimenti nell’ambito dell’attività di controllo 2011 pag:6 Le attività di monitoraggio 2011 pag:9 Danni e disaggi provocati dal cinghiale pag:13 Attuazione degli indirizzi stabiliti nel precedente aggiornamento al piano di controllo pag:14 Conclusioni pag:15 2 PREMESSA Il presente aggiornamento è limitato all’adeguamento della quota di capi da abbattere nel corso degli interventi di controllo nel territorio del Parco, rimanendo confermati gli indirizzi e gli altri provvedimenti dei precedenti aggiornamenti, già licenziati con pareri positivi ISPRA. I principi e le informazioni alla base dell’attuale impostazione nel controllo e nella gestione generale della specie nel territorio del Parco possono essere rinvenuti nei DOCUMENTI TECNICI di seguito elencati: 1. PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE NEL PARCO MONTEMARCELLO-MAGRA (MACCHIO 2004, PP 15). 2. ANALISI DEI DANNI PER LE RICHIESTE DI RISARCIMENTO DEI DANNI PROVOCATI DAL CINGHIALE NELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA NELL’ANNO 2001 (MACCHIO 2004, PP 15). 3. PIANO PER LA GESTIONE DEL CINGHIALE NEL PARCO MONTEMARCELLO-MAGRA – FASE B (MACCHIO 2004, PP 10). 4. REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DELLE POPOLAZIONI DI CINGHIALE NEL PARCO MONTEMARCELLO-MAGRA (MACCHIO 2004, PP 10). 5. PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA – PIANIFICAZIONE FAUNISTICA PARTE 1 – ASPETTI NORMATIVI ED ANALISI AMBIENTALE GENERALE (MACCHIO 2005, PP 185). 6. PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA – PIANIFICAZIONE FAUNISTICA PARTE 2 – ANALISI AMBIENTALE DELLE SINGOLE UNITA’ TERRITORIALI (MACCHIO 2005, PP 467). 7. ANALISI ESPLORATIVA DELLA STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE DI CINGHIALE E VALUTAZIONE DELL’AFFIDABILITÀ DEI DATI PERVENUTI DAI CACCIATORI – PROVINCIA DELLA SPEZIA, STAGIONE DI CACCIA AL CINGHIALE 2003-2004 (MACCHIO 2005, PP 40). 8. CONSISTENZA, STRUTTURA E DINAMICA DELLA POPOLAZIONE PROVINCIALE DI CINGHIALE - ANALISI FINALIZZATA ALLA DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI ABBATTIBILI /parte 1 – PROVINCIA DI SPEZIA, ANNATE 2003-2004 E 2004-2005 (MACCHIO 2005, PP 29). 9. CONSISTENZA, STRUTTURA E DINAMICA DELLA POPOLAZIONE PROVINCIALE DI CINGHIALE - ANALISI FINALIZZATA ALLE STIME NUMERICHE DEI NUCLEI DI CINGHIALI PRESENTI NEI SINGOLI COMPRENSORI ED AL MIGLIORAMENTO DELLE INFORMAZIONI UTILI ALLA GESTIONE DELLA SPECIE – PROVINCIA DI SPEZIA, ANNATE 2003-2004 E 2004-2005 (MACCHIO 2005, PP 97); 10. PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA – ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE FINALIZZATA ALLA RIDUZIONE DEI DANNI E DEI DISAGI PROVOCATI DAL CINGHIALE / PRIMA RELAZIONE (MACCHIO 2005, PP 23). 11. CONSISTENZA, STRUTTURA E DINAMICA DELLA POPOLAZIONE PROVINCIALE DI CINGHIALE – ANALISI FINALIZZATA ALLA DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI ABBATTIBILI – PROVINCIA DI SPEZIA, ANNATA 2005-2006 (MACCHIO 2006, PP 102); 12. PARCO MONTEMARCELLO-MAGRA – PRIMO AGGIORNAMENTO AL PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE (MACCHIO 2006, PP 28). 13. PARCO DI MONTEMARCELLO-MAGRA – ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE FINALIZZATA ALLA RIDUZIONE DEI DANNI E DEI DISAGI PROVOCATI DAL CINGHIALE / SECONDA RELAZIONE (MACCHIO 2006, PP 7). 14. CONSISTENZA, STRUTTURA E DINAMICA DELLA POPOLAZIONE PROVINCIALE DI CINGHIALE – ANALISI FINALIZZATA ALLA DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI ABBATTIBILI PER LA STAGIONE VENATORIA 2007-2008 (MACCHIO 2007, PP 156); 3 15. PARCO MONTEMARCELLO-MAGRA – SECONDO AGGIORNAMENTO AL PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE (MACCHIO 2007, PP 15). 16. CONSISTENZA, STRUTTURA E DINAMICA DELLA POPOLAZIONE PROVINCIALE DI CINGHIALE – ANALISI FINALIZZATA ALLA DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI ABBATTIBILI PER LA STAGIONE VENATORIA 2008-2009 (MACCHIO 2008, PP 114). 17. PARCO MONTEMARCELLO-MAGRA – TERZO AGGIORNAMENTO AL PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE (MACCHIO 2008, PP 23). 18. CONSISTENZA, STRUTTURA E DINAMICA DELLA POPOLAZIONE PROVINCIALE DI CINGHIALE – ANALISI FINALIZZATA ALLA DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI ABBATTIBILI PER LA STAGIONE VENATORIA 2009-2010 (MACCHIO 2009, PP 158). 19. RISARCIMENTI PER DANNI PROVOCATI DALLA FAUNA SELVATICA ANNO 2008 – DISTRIBUZIONE SPAZIO-TEMPORALE DELL’IMPATTO DEL CINGHIALE E USO DEL SUOLO NELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA (MACCHIO 2009, PP 118). 20. PARCO MONTEMARCELLO-MAGRA – REVISIONE AL QUARTO AGGIORNAMENTO AL PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE (MACCHIO 2009, PP 34). 21. STIMA DELL’ABBONDANZA DEL CINGHIALE TRAMITE DATI DI CATTURA-MARCATURARICATTURA O AVVISTAMENTO – PROMONTORIO DEL CAPRIONE E COMPRENSORIO “H” / TRIENNIO 2006-2008 (MACCHIO 2009, PP 146). 22. CONSISTENZA, STRUTTURA E DINAMICA DELLA POPOLAZIONE PROVINCIALE DI CINGHIALE – ANALISI FINALIZZATA ALLA DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI ABBATTIBILI PER LA STAGIONE VENATORIA 2010-2011 (MACCHIO 2010, PP 158). 23. PARCO NATURALE REGIONALE MONTEMARCELLO-MAGRA: REVISIONE AL PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE STAGIONE 2010-2011 (MACCHIO, PP 14). 24. PARCO NATURALE REGIONALE MONTEMARCELLO-MAGRA: REVISIONE AL PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE STAGIONE 2011-2012 (MACCHIO, PP 16). 4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il Parco di Montemarcello Magra racchiude un territorio di circa 4.320 ettari che si distribuisce lungo una porzione rilevante della Provincia della Spezia. Esso comprende l’insieme delle colline che dividono le acque sud orientali del Golfo della Spezia dalla pianura della Magra, il promontorio del Monte Caprione, il tratto di fiume Magra che scorre in territorio ligure ed il basso e medio corso del suo principale affluente, il Vara, dal torrente Gottero fino alla confluenza con la Magra, in corrispondenza degli abitati di Ceparana (Bolano) e Santo Stefano di Magra. L’area protetta si compone di due sub sistemi chiaramente distinti: il macrosistema di Montemarcello, costituito dal promontorio del Caprione che divide il Golfo della Spezia dalla Piana di Luni e che da Arcola e Bocca di Magra si spinge verso il mare fino a Punta Bianca (Ameglia) e Tellaro (Lerici), ed il sistema fluviale Magra-Vara, che comprende il corso del Vara da Ponte Santa Margherita (Carro) alla confluenza con la Magra e la Magra fino alla foce. L'area fluviale protetta forma una fascia che segue il corso dell’alveo e che, pertanto, si presenta piuttosto stretta in corrispondenza del fiume Vara e più ampia in corrispondenza della Magra. Relativamente all'ambiente fluviale, si rileva che, mentre il Vara scorre in un territorio prevalentemente boscoso e si presenta ancor ben conservato, il tratto spezzino della Magra dà origine ad una vasta piana intensamente coltivata e sfruttata per insediamenti industriali e abitativi. L'ambiente collinare del Parco è costituito dai due versanti opposti del promontorio del Caprione, con caratteristiche ambientali nettamente differenti. Quello rivolto al mare si presenta roccioso e con una linea di costa frastagliata, ed è caratterizzato da gariga, 5 macchia mediterranea, lecceta e pineta a pino d'Aleppo; il versante sul fiume Magra degrada invece più dolcemente verso la pianura, ed è caratterizzato da una copertura a Pino marittimo e boschi di caducifoglie. La conformazione del Parco consente una gestione più articolata del Cinghiale solamente nella porzione collinare, caratterizzata da una forma relativamente compatta e da un discreto isolamento rispetto alla restante parte del territorio provinciale. Relativamente alla stretta fascia fluviale, invece, non possono essere realisticamente ipotizzate strategie di gestione che vadano a incidere significativamente sui parametri delle (meta) popolazioni. In questa fascia, quindi, l’approccio generale è quello di governare esclusivamente le situazioni puntiformi potenzialmente più esposte ai danni ed ai disagi. RESOCONTO STAGIONE DI CACCIA 2012-2013 Per il resoconto e l’analisi dei dati relativi all’attività venatoria nel comprensorio di caccia al cinghiale “I” si rimanda all’allegato “Analisi della popolazione di cinghiali attraverso i dati di prelievo” che forma parte integrante e sostanziale del presente aggiornamento. RIDUZIONE NUMERICA E DISSUASIONE TRAMITE ABBATTIMENTI NELL’AMBITO DELL’ATTIVITA’ DI CONTROLLO 2011 Da gennaio 2011 a giugno 2012 sono stati effettuati complessivamente 44 interventi (contro i 60 dell’anno precedente), dei quali 18 all’aspetto (contro 29 del 2010) e 26 in girata (31 nel 2010), per un totale di 51 capi (63 nel 2010). Gli interventi all’Aspetto hanno avuto una durata media di 2h 12’ con 2-4 partecipanti, media = 2.50 (nel 2010 le medie furono di 2h39’ e 2.43 partecipanti), ed hanno consentito l’abbattimento di 4 animali, ovvero 0.22 in media per uscita (contro 10 del 2010, con media di abbattimenti per uscita pari a 0,33) e l’avvistamento di 18 animali, per una media di 1 a uscita (70 nel 2010, pari a 2.33 a uscita), mentre per quelli in Girata le medie sono state di 4h34’ di durata, con 14.73 partecipanti, 1.92 conduttori, portando a 47 abbattimenti (media per uscita = 1.80) e 212 avvistamenti (media = 8,15 per uscita); mentre nel 2010 i valori medi per la girata furono di 15,80 partecipanti, 1,90 conduttori, portando a 53 abbattimenti (media per uscita = 1,77) e 204 avvistamenti (media per uscita pari a 6.80). Nell’ambito dell’attività di controllo sono stati abbattuti 5 animali marcati ed uno con foro auricolare ma senza marca. Seguono i grafici esplicativi del numero di interventi (complessivi o suddivisi per Aspetto, Girata, mese, comune) effettuati nel 2011: 6 L. C al ic e al Sa Ve nt o zz an o an o St ef Le ig no v Co r Bo ric i o la n la Ar co Am eg lio 35 30 25 20 15 10 5 0 lia N° CAPI ABBATTIMENTI PER COMUNE GEN 2011 - GIU 2012 N° INTERVENTI ATTIVITA' DI CONTROLLO PER COMUNE GEN 2011 - GIU 2012 30 25 20 15 10 5 0 G A Ameglia G A Arcola G A Bolano G A Calice al Cornoviglio 7 G A Lerici G A Santo Stefano G A Vezzano L. ATTIVITA' DI CONTROLLO MENSILE PER COMUNE GEN 2011 GIU 2012 10 9 N° INTERVENT 8 7 6 5 4 3 2 1 gen11 lug-11 ago-11 set-11 ott- nov11 11 dic-11 mag-12 Lerici Arcola Lerici Arcola Lerici Bolano Ameglia Lerici Lerici Vezzano L. Lerici Ameglia Calice al C. Vezzano L. Arcola Vezzano L. Santo S. Lerici Bolano Lerici 0 giu-12 In blu gli interventi eseguiti con la tecnica dell’aspetto in rosso quelli eseguiti con la tecnica della girata. 8 LE ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO 2011 Il monitoraggio notturno alle altane è stato eseguito dal personale dell’Ente in collaborazione con la Polizia Provinciale Sezione Faunistica coadiuvato dai cacciatori regolarmente abilitati al controllo numerico della popolazione di cinghiali all’interno dell’area protetta. Le attività di monitoraggio sono partite il giorno 30.06.2011 e sono terminate in data 25.09.2011 per un numero complessivo di uscite pari a 26. Il numero complessivo di animali catturati e marcati è stato pari a 97 capi con una media di 3,7 capi marcati ad uscita. LOCALIZZAZIONE ALTANE DI OSSERVAZIONE Monte Rocchetta (Lerici) Orto Botanico (Ameglia) Monti Branzi (Lerici) Brugnato (Brugnato) Totale N° USCITE = N° SCHEDE COMPILATE N° animali catturati 8 9 ( di cui 2 incomplete) 7 2 26 29 38 23 7 97 Per l’analisi dei dati relativi all’attività sopra descritta si rimanda al documento tecnico “Stima dell’abbondanza del cinghiale tramite dati di cattura-marcatura- ricattura o avvistamento” - PROMONTORIO DEL CAPRIONE E COMPRENSORIO “H” / TRIENNIO 2006-2008 (MACCHIO 2009, PP 146), tali dati saranno aggiornati con quelli acquisiti nel triennio 2009/2011. Il foraggiamento a fini dissuasivi nell’estate 2011 è partito il giorno 1.06.11 ed è terminato il 15.9.11 ad eccezione del Punto di foraggaimento di Brugnato , partito il 24.06.11 e fermato il 30.8.11. I punti di foraggiamento sono stati 4 nelle località di Monte Murlo ( Orto botanico) Comune di Ameglia, Monti Branzi Comune di Lerici, Monte Rocchetta Comune di Lerici e Brugnato Comune di Brugnato. Nell’estate 2011 è stato fermato il punto di foraggiamento della Località Punta Bianca in Comune di Ameglia ed è stato sostituito con quello di Monte Rocchetta in Comune di Lerici a seguito di segnalazioni. Sono state compilate un totale di 352 schede suddivise per i 4 punti di foraggiamento come sotto riportato, ciascuna scheda corrisponde ad una verifica ed eventuale distribuzione di acqua e cibo da parte dell’operatore: FORAGGIAMENTO DISSUASIVO 2011 LOCALIZZAZIONE PUNTI DI N° SCHEDE COMPILATE FORRAGGIAMENTO 1 Orto botanico ( Ameglia) 102 3 Monti Branzi ( Lerici) 89 4 Brugnato ( Brugnato) 53 5 M.Rocchetta ( Lerici) 108 Totale 352 9 Quantitativi di cibo distribuiti per punto di foraggiamento nell’anno 2011 2000 1800 1600 1400 1200 kg cibo 1000 distribuiti 800 600 400 200 0 ROCCHTTA ORTO B. M.BRANZI BRUGNATO Mais Kg Pane Kg Frutta Kg Verdura Kg Punti foraggiamento Attività di foraggiamento dissuasivo comparata agli anni passati: FORAGGIAMENTO DISSUASIVO LOCALIZZAZIONE PUNTI DI N° SCHEDE COMPILATE FORAGGIAMENTO 2007 2008 2009 2010 Orto botanico (Ameglia) Rocchetta (Lerici) Loc. Corticchia (Beverino) Punta Bianca (Ameglia) Monti Branzi (Lerici) Brugnato (Brugnato) Totale 129 39 115 120 99 / 502 122 / 120 119 122 118 601 10 157 / / 109 150 104 520 102 70 / 97 95 74 438 2011 102 108 / / 89 53 352 Foraggiamento 2007-2011 150 2009 Brugnato (Brugnato) 0 Monti Branzi (Lerici) 2008 Punta Bianca (Ameglia) 50 Loc. Corticchia (Beverino) 2007 Rocchetta (Lerici) 100 Orto botanico (Ameglia) n° schede 200 2010 2011 Località Come si evince dalla tabella e dal grafico sopra riportati i punti di foraggiamento dal 2007 ad oggi sono stati accesi e spenti a seconda delle necessità essendo una attività sperimentale. Il progetto sperimentale in atto nel Parco sul foraggiamento dissuasivo descritto nel documento tecnico “ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE FINALIZZATA ALLA RIDUZIONE DEI DANNI E DEI DISAGI PROVOCATI DAL CINGHIALE- PRIMA e SECONDA RELAZIONE”, prevede l’interruzione annuale a rotazione di ciascuno dei punti previsti, in modo da poterne verificare la reale efficacia in termini di riduzione dei danni e dei disagi. Dai grafici e tabelle sopra riportate si evince che i Punti di Monte Murlo Comune di Ameglia e Monti Branzi Comune di Lerici non sono mai strati sospesi. Al fine di valutare la reale efficacia del sistema di foragiameno dissuasivo, considerato che a 6 anni dall’avvio della sperimentazione si rende necessario verificare la reale funzionalità del sistema si considera utile sospendere l’attività di foraggiamento dissuasivo in tutti i punti al fine di stabilirne la reale efficacia. Durante tale sospensione si provvederà ad elaborare i dati raccolti mettendoli in relazione al numero di segnalazioni e di richieste di intervento pervenute durante il periodo di foraggiamento stesso. Tecnica di monitoraggio con fototrappole Nell’ambito del monitoraggio sono state utilizzate 6 fototrappole, di cui 4 di proprietà dell’Ente Parco e 2 in dotazione e di proprietà del Parco Regionale di Porto Venere. Il periodo di monitoraggio è andato dal 13.1.11.al 22.3.11. Si specifica che nell’ambito del monitoraggio sono state rubate due fototrappole. Il Parco ha successivamente acquistato n° 3 apparecchi. Pertanto ad oggi sono disponibili n° 5 fototrappole di proprietà. Di seguito si riportano i risultati ottenuti dalla verifica delle immagini scattate in 8 giorni di monitoraggio in punti ricadenti sul promontorio del Caprione situati sui transetti o nelle immediate vicinanze. 11 Specie fotografata o filmata Cinghiale (Sus scrofa L.) Gatto ( Felis cauts L.) Tasso ( Meles meles L.) Volpe ( Vulpes vulpes L.) N° animali Giorni monitoraggio 8 82 2 3 2 N° fototrappole usate 6 Il monitoraggio al transetto La metodologia di monitoraggio ha seguito le stesse modalità degli anni precedenti. L’attività è stata integrata con l’attività di monitoraggio con le fototrappole. Tale approccio risulta utile anche per tarare i risultati ottenuti dai rilevatori su tracce. Nel 2011 si sono effettuate meno uscite ma si è cercato di coordinare le stesse al fine di effettuare letture simultanee su tutti i transetti. La lettura sincronizzata dei passaggi degli ungulati ha permesso di avere una fotografia sul territorio tracciato ed eliminare l’errore dei doppi conteggi. Si specifica che il transetto Zanego - Ameglia è stato sospeso a causa di frana e conseguente ordinanza sindacale che ne dichiarava l’inagibilità . Di seguito dettaglio dell’attività 2011 1 2 3 4 MONITORAGGIO N° E LOCALIZZAZIONE TRANSETTI Barbazzano direzione Portesone – Sentiero 3 (Lerici) Barbazzano direzione Punta Maramozza – sentiero 3 (Lerici) Zanego direzione Portesone – Sentiero 3 (Lerici) Zanego direzione Ameglia – Sentiero 2b (Ameglia) Totale AL TRANSETTO N° SCHEDE COMPILATE 1° semestre 01.01.10 – 30.06.10 = 7 2° semestre 1.07.10 – 31.12.10 = 0 1° semestre 01.01.10 – 30.06.10 = 5 2° semestre 1.07.10 – 31.12.10 =0 1° semestre 01.01.10 – 30.06.10 = 8 2° semestre 1.07.10 – 31.12.10 = 0 Sentiero chiuso causa frana Di seguito si riporta il raffronto dei dati. MONITORAGGIO AL TRANSETTO N° E LOCALIZZAZIONE TRANSETTI Barbazzano direzione Portesone – sentiero n° 3 (Lerici) Barbazzano direzione Punta 2 Maramozza – sentiero n° 3 (Lerici) Zanego direzione Portesone – 3 sentiero n° 3 (Lerici) Zanego (Lerici) direzione Ameglia 4 – sentiero 2b Totale 1 N° SCHEDE COMPILATE 2006 e 2008 2007 2009 2010 2011 39 16 18 18 7 66 30 8 6 5 13 14 13 6 8 1 12 10 6 0 119 72 49 46 20 12 Per l’analisi dei dati relativi all’attività sopra descritta ed un miglior inquadramento dell’attività stessa si rimanda al documento tecnico “Parco di Montemarcello - Magra – Revisione al quarto aggiornamento al Piano di controllo del cinghiale” – ( MACCHIO 2009, PP 34) relativo al triennio 2006-2008. Nel corso del presente aggiornamento si provvederà a definire ed implementare i dati acquisiti con la tecnica di monitoraggio descritta. DANNI E DISAGI PROVOCATI DAL CINGHIALE PREVENZIONE DANNI Al settembre 2011 risultano inoltrate alla Provincia della Spezia 8 denunce per danni all’agricoltura (3 a uva, 3 gran turco, 1 avena, 1 vigna) provocati dai cinghiali nel territorio del Parco, per un totale corrisposto di 1.552,35 euro. Si evince che delle 8 richieste di risarcimento danni che 2 sono state fatte in Comune di Beverino, 3 in Comune di Follo, 1 in Comune di Vezzano Ligure e 2 in Comune di Calice al Cornoviglio. Nel 2011 sono pervenute complessive 15 richieste di intervento per danni e disagi provocati dal Cinghiale all’interno dell’area protetta, di cui: • • • • • • Ameglia =2; Calice al Cornoviglio = 3; Follo = 3; Lerici = 5; S.Stefano Magra = 1; Vezzano Ligure = 1; Di cui 2 nel mese di marzo, 1 a luglio, 9 ad agosto, 2 a settembre ed 1 a dicembre. Si sottolinea che nel presente aggiornamento si sono riportate esclusivamente le richieste di intervento pervenute agli uffici Provinciali e/o all’Ufficio dell’Ente Parco interne all’area protetta a differenza del precedente aggiornamento nel quale non si era fatta distinzione tra segnalazioni interne ed esterne, ma si erano riportate tutte le segnalazioni pervenute dai comuni ricadenti nel territorio del Parco. Di seguito si riportano i dati relativi alle richieste di contributi pervenute agli uffici provinciali relativi alla prevenzione dei danni nel territorio ricadente in area Parco: Comune Data nota richiesta contributo – Rilascio N.O. Provinciale Tipo intervento ( Rete-Pastore) Contributo massimo concesso. Contributi liquidati al 30 giugno 2011 Lerici 14.3.11 Prot 0014429 17.11.11 prot 0062455 19.1.12 prot 0003399 8.3.12 Pastore elettrico Rete metallica 630,00 € 630,00 960,00 Non liquidato 630,00 Non liquidato 960,00 Non liquidato Vezzano Ligure Arcola Vezzano Ligure Pastore elettrico Rete metallica 13 Ameglia Arcola Arcola prot 0013577 14.4.12 prot 0022309 20.6.2012 prot 0035381 20.6.12 prot 0035337 Rete metallica 960,00 Non liquidato Pastore elettrico Pastore elettrico 630,00 Non liquidato 630,00 Non liquidato 5.400,00 Si specifica che fino al presente aggiornamento non era stato possibile distinguere il risarcimento danni all’agricoltura erogato all’interno dell’area Parco ma era stato indicato il contributo richiesto dai Comuni ricadenti in area parco, considerando l’intera superficie Comunale. I dati più precisi permetteranno una stima più puntuale delle richieste di intervento e dei contributi erogati. Il conferimento da parte della Provincia di dati più puntuali denota un miglioramento nella gestione della popolazione di cinghiale ed un miglior coordinamento tra gli Enti preposti. ATTUAZIONE DEGLI INDIRIZZI STABILITI NEL PRECEDENTE AGGIORNAMENTO AL PIANO DI CONTROLLO • • • • • • Sono state effettuate azioni di controllo tali da favorire la fuoriuscita di animali dall'area protetta verso l'area contigua in corrispondenza delle giornate di caccia; Nelle prescrizioni erogate dal Parco in occasione di pareri relativi ad attività che prevedono l'utilizzo di armi da fuoco (caccia, controllo, addestramento cani) è stata inclusa la raccomandazione di utilizzare munizioni prive di piombo; Nell'attività di controllo al cinghiale all'interno del territorio del Parco, il personale provinciale, ha regolarmente utilizzato munizioni prive di piombo ed è stato sempre raccomandato l’utilizzo delle munizioni alternative da parte dei coadiutori al controllo; Sono stati eseguiti i monitoraggi previsti dal Piano di controllo; Il Parco ha implementato il numero di fototrappole ad oggi a disposizione al fine di poter avviare un monitoraggio standardizzato; Il Parco ha rinnovato il Protocollo di Intesa per la gestione integrata del patrimonio faunistico con la Provincia della Spezia ed il Parco di Naturale Regionale di Porto Venere al fine di attuare una gestione coordinata e unitaria nel territorio provinciale. 14 AGGIORNAMENTI AL PIANO DI CONTROLLO Salvo che per il punto I (scadenza del presente aggiornamento), gli indirizzi e le prescrizioni che seguono sono i medesimi dei precedenti aggiornamenti al piano già licenziati positivamente dall’ISPRA con parare prot N°0026001 del 05.08.2011: A. Escludere , all’interno dell’area Parco, l’utilizzo di munizioni al piombo ed avviare una azione di convincimento presso gli altri organismi che hanno compiti in materia (Provincia, Ambito Territoriale Caccia) di fare altrettanto all’esterno dell’area Parco; B. In considerazione dei dati rilevati alla stima della popolazione insistente sul promontorio del Caprione, si stabilisce di mantenere il contingente prelevabile in operazioni di controllo nell’area parco del promontorio del Caprione a 60 individui, come già definito nel precedente aggiornamento. Una quota significativa del contingente stabilito per il controllo dovrà essere realizzata in concomitanza con la stagione venatoria 2012-2013 e 2013-2014, in interventi finalizzati soprattutto a spingere e/o a far permanere i cinghiali nell’area contigua durante le giornate di caccia. C. Sulla base: 1) del numero di zone potenzialmente vulnerabili al cinghiale, alla loro estensione e perimetro; 2) all’intervallo di tempo (8-10 decadi circa) in cui tali zone possono dover essere difese (DOC.TEC. N. 2/2004, N. 5/2005); 3) al perimetro e alla superficie della frazione di area protetta considerata; 4) alla densità della specie stimata tramite i dati dell’ultima stagione venatoria (DOC.TEC.22/2010); si stabilisce in 40 cinghiali il contingente prelevabile a fini dissuasivi all’interno del territorio del Parco a monte di Piana Batolla. Tale quota (comprensiva del numero di individui da destinare all’addestramento dei cani nei recinti autorizzati , di cui al Punto G), essendo finalizzata alla dissuasione e non alla riduzione numerica, potrà essere raggiunta soltanto in caso di necessità. D. Una volta raggiunti i quantitativi riportati nei punti B e C, si prevede un’eventuale, ulteriore quota di 30 animali abbattibili, da perseguire esclusivamente nel caso in cui la densità della specie e/o la pressione della stessa sulle aree abitate e coltivate o sui muretti a secco permanesse ancora a livelli elevati. Tale eventualità dovrà essere tecnicamente documentata con dati oggettivi da personale qualificato, e l’avvio degli abbattimenti dovrà comunque essere preventivamente sottoposto ad uno specifico provvedimento del Ente Parco. E. Si mantiene come ZONA DI ERADICAZIONE DEL CINGHIALE tutta la porzione fluviale del Parco a valle del viadotto di Piana Batolla. In questo settore del Parco gli abbattimenti dovranno essere realizzati nel modo più efficiente possibile e senza limitazioni del numero di capi per singolo intervento. 15 F. Consentire gli interventi di controllo in girata, limitatamente alle aree fluviali (ed in particolare nella fascia di eradicazione), anche durante l’estate, (con l’esclusione delle zone intensamente frequentate da escursionisti o altri fruitori). G. Ampliare le opportunità di addestramento degli ausiliari alla caccia riservando annualmente 10 cinghiali vivi da destinare a recinti regolarmente autorizzati allo scopo. H. Mantenere ed implementare l’attività di rilievo con fototrappole , integrandola con l’attività di rilievo sulla rete di transetti, per monitorare abbondanza, ritmi di spostamento e struttura di popolazione nei diversi contesti del Parco. Predisporre il sistema di cattura e marcaggio dei cinghiali presso i recinti di cattura del Parco in modo da ottenere almeno una morfometria e/o il peso dei capi marcati e rilasciati (informazione utile alla definizione di life tables per classi di peso o età stimata finalizzate alla Population Viability Analysis, tramite la quale poter operare previsioni più affidabili circa l’evoluzione della popolazione negli anni). Le informazioni derivanti da tale monitoraggio potranno essere utilizzate anche per la verifica dei risultati conseguiti dall’attività di controllo. I. Considerato che negli ultimi 2 anni il contingente prelevabile a fini dissuasivi è rimasto invariato si reputa, in via sperimentale, di dare una valenza biennale al presente aggiornamento, salvo l’insorgere di particolari condizioni e/o di rilevanti modifiche evidenziate dai dati del monitoraggio. Si stabilisce, pertanto, che il successivo aggiornamento al Piano di Controllo avvenga entro il mese di giugno del 2014, eventualmente prorogabile per cause eccezionali (e solamente qualora il contingente non sia stato ancora raggiunto), al mese di luglio dello stesso anno. A tale riguardo gli enti aderenti al Protocollo d’Intesa devono fornire entro il mese di marzo i dati già informatizzati su fogli elettronici (Access o Excel) relativi a: a) stagione di caccia; b) controllo cinghiale, c) richieste di intervento; d) richieste di risarcimento danni. J. Almeno per le zone di caccia al cinghiale, interamente o parzialmente incluse nelle AREE CONTIGUE al Parco, si rendono necessarie le seguenti misure: • • • • fissare a 10 il numero massimo di cani utilizzabili contemporaneamente da ciascuna squadra nelle singole braccate effettuate in ogni giornata di caccia; rendere obbligatoria l’applicazione della fascetta numerata inamovibile al garretto dei capi appena abbattuti; fissare a 20 il numero minimo di cacciatori presenti ai punti di presa affinché sia consentito il regolare avvio dell’attività di caccia al Cinghiale, Provvedere all’esclusione dell’utilizzo di munizioni al piombo durante l’attività venatoria. 16