GR AS EXTRA numero 150 GRATIS ONLINE ogni mese supplemento digitale di AT IS 70 + on lin PAGINE! IN QUEST O NUMERO A UDIOPHILEsound AUDIOPHILE sound n.150 COVER STORY GIRADISCHI TECHNICS parte 2 suggerimenti per il tweaking ESCLUSIVA! ALLEGATO AD AS 150 : CD REFERENCE RECORDINGS e AS EXTRA Il supplemento digitale consigli e altri articoli sull fate click per andare direttamente all’articolo Cover Story / AS EXTRA 150 Giradischi Technics 1200 >18 click Parte 2 dell’articolo di Vincenzo Fratello. In questa parte: il tweaking AS numero 150 in edicola & online click per l’anteprima di Audiophile sound CD AUD 150 allegato ad AS 150 Fatti tecnici click DMM ( Direct Metal Mastering) > 48 Accessori click MrSpeakers: Cuffie Ether e Ether C > 35 Hardware click Dan D’Agostino parla di futuri prodotti > 39 ASCOLTO STREAMING Guida all’ascolto del CD allegato al n. 150 di ‘Audiophile sound’ con esempi musicali da ascoltare in streaming... > 12 (AUD 150) click CD AUD 150 di Audiophilesound a nostra rivista online > CD allegato click CD allegato ad Audiophile sound n. 150 Dance With Me su Reference Recordings: Guida all’ascolto con esempi musicali > 12 sommario... I Dischi per un’ isola deserta Vinile click DMM (Direct Metal Mastering: Vincenzo Fratello speiga il processo > 31 Accessori click MrSpeakers: Cuffie Ether e Ether C > 35 Hardware / Intervista click Dan D’Agostino parla dei futuri progetti dell’azienda > 39 Enrico Pieranunzi Boulez dirige Berio Misha Alperin Stravinsky Quale Incisione click Schubert: La Sinfonia n. 8 Proponiamo le versioni più interessanti > 40 ARTICOLI DAL PASSATO click Dal Numero 131 di AS EXTRA: Tech Das: Ken Kessler passa in rassegna i Giradischi Air Force One> 46 Angolo Tecnico click I diodi nelle rete elettriche non lineari, parte 7 > 55 The Latest click Le ultime novità jazz, rock, pop > 58 AS EXTRA online è pubblicato da Audiophile sound per l’acquisto di copie cartacee di arretrati di Audiophile sound per l’acquisto di spazi pubblicitarie su AS EXTRA tel: 392 089 72 64 43 mail: [email protected] Haydn DISCHI PER UN’ISOLA DESERTA CD non classico click Enrico Pieranunzi e Marc Johnson: As Never Before su Cam Jazz > 61 CD classico click Pierre Boulez dirige Berio su Apex > 63 CD non classico click Misha Alperin: Her First Dance su ECM > 65 LP classico click Stravinsky con Antal Dorati su Speakers Corner > 67 SACD classico click Haydn con Sigiswald Kuijken su Accent > 71 AUDIOPHILE sound è disponibile: - edizione cartacea con CD fisico: acquistatela in edicola o online CLICCA - edizione elettronica: download pdf rivista + download CD in risoluzione compact disc CLICCA - edizione elettronica: download pdf rivista SENZA CD CLICCA CLICK PER ANDARE ALL’ONLINE SHOP numero150 con CD allegato REFERENCE RECORDINGS AUDIOPHILE sound PER COMPRARE Audiophile sound n. 150 con CD allegato versioni fisico o digitale CLICCA QUI PER PRENOTARE Audiophile sound PRESSO IL TUO EDICOLANTE PER ABBONAMENTI Audiophile sound CLICCA QUI senza obbligo di pagamento anticipato Basta comunciarci l’indirizzo dell’edicolante: [email protected] A S EXTRA IL SUPPLEMENTO DI A UDIOPHILE SOUND SUPPLEMENTO DI AUDIOPHILE SOUND DI NUMERO 150 numero corrente in edicola & online: n.150 G R AT U I T A & I N T E R AT T I V A ESCE OGNI MESE CONTEMPORANEAMENTE A A UDIOPHILE SOUND C ONTENUTI - articoli, commenti, interviste che completano i contenuti pubblicati su Audiophile Sound - in più: recensioni, incontri, consigli pratici, dischi ‘da isola deserta’ C ONTENUTI MULTIMEDIALI - AS EXTRA è interattiva: quindi, collegamenti e link per accedere a ulteriori informazioni, video, brani musicali, ecc. E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA: LE PAROLE/C OMMANDO>>> - CLICK : un ‘click’ nel ‘sommario’vi porterà all’articolo desiderato CLICK : un click’ negli articoli vi farà accedere ai contenuti multimediali - > SOMMARIO in fondo ad ogni pagina: cliccandoci sopra ritornerai automaticamente al sommario. pagina attiva - extra in alto della pagina indica che ci sono dei contenuti multimediale sulla pagina: per accedere ai contenuti multimediale basta cliccare sul link interattivo che si trova nel box grigio nella parte sinistra inferiore della pagina e indicato con la parole CLICCA QUI - me ssaggio pr omo zionale: le pagine con sfondo verde sono messaggi promozionali; CLICCA QUI indica che la pagina è interattiva indica che una pagina publicitaria è interattiva: basta cliccare sopra per accedere alle informazioni multimediali BENVENUTI A EXTRA ! Audiophile sound n. 150 per anteprima AS 150 & CD allegato CLICK in fo p age > SOMMARIO Le recensioni di prodotti hardware: fatte con l’ascolto di musica IL VERO TEST!! Tutte le nostre recensioni hardware sono fatte ascoltando CD, SACD, LP, BLU RAY, LIQUID MUSIC: un vero test per un prodotto hi fi! ti puoi fidare... PRODOTTI HARDWARE RECENSITI SU Audiophile sound Nel numero 150 COVER STORY: Reference Recordings: Analisi tecnica di 6 CD Sonus faber: Diffusori Venere Signature Triangle: Diffusori Elara LN07 D’Agostino: Amplificatore Master Power Classic Stereo Denon: USB DA-300 AVM: Pre phono Inspiration P 1.2 MrSpeakers: Cuffie Ether & Ether C Merging Technologies: DAC HAPI Audion: Preamplificatore Premier phono stage MM AUDIOFILIA: nuova rubrica - questo mese: I CAVI Nel numero 149 COVER STORY: Klimo: Giradischi Stern Audio Research: Amplificatore GSi75 KR Audio: Model P130 Métronome: DAC C8+ Stein: Testina Avventurin 6 Decca (London): Riflessioni di Pierre Bolduc sulla testina MrSpeakers: Cuffie Ether Duevel: Diffusori Venus Sublima: Testina AT-95S Shelter: Testina 301 II Testine Confronto: Confronto tra 3 testine INDICE DEI PRODOTTI HARDWARE RECENSITI SU Audiophile sound INDICE (parte 1): numeri 128-147 (ottobre 2013-novembre 2015) CLICK per consultare l’indice AUDIOPHILEsound: e è FA CILE : basterà fare un CLICK sul link che ti verrà spedito per email è VE ti arriverà dell’edizione c NUMERO CORRENTE edizione digitale op zione 1 DOWNLOAD, rivista in pdf & CD in download CD res a solo 5,90 euro CLICCA QUI op zione 2 DOWNLOAD, di solo rivista in pdf (senza CD) a solo 3,90 euro CLICCA QUI PER ABBONAMENTI E NUMERO CORRENTE IN VERSIONE DIGITA www.audiofileshop.com email [email protected] tel 3928 edizioni d i g i t a l i EL OCE : à a casa prima cartacea in edicola è C ONVENIENTE : perché costa molto meno ABBONAMENTO edizione digitale op zione 1 OFFERTA SPECIALE!! ABBONAMENTO ANNUALE 10 12 NUMERI della rivista con CD AUDIOPHILE ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf & 1 CD in download CD res a solo 39 euro op zione 2 ABBONAMENTO ANNUALE 10 12 NUMERI della rivista senza CD ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf a solo 24 euro CLICCA QUI PER COMPRARE UN ABBONAMENT O 4 ALE: 8506715 ABBONARSI conviene... CD allegato AS 150 guida all’ascolto ‘musicale’ CD ALLEGATO AD AS 150 nuova rubrica!! “DANCE WITH ME” Il sound di Reference Recordings: 9 registrazioni essenziali CD allegato: reference recordings Per conoscere meglio questo disco, in questa nuova rubrica potete leggere la guida all’a sc olt o e ascoltare degli esempi musicali, che sono stati Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali da ascoltare in streaming CLICCATE QUI: Questo link vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare... sq n questo ‘Invito alla danza’, tutte le tracce sono tratte da fanta- I tasie, sogni ad occhi aperti in chi si lascia coinvolgere dal mondo stiche registrazioni della Reference Recordings, l'etichetta dei suoni. Da qui la scelta di questi nove brani, alcuni celeberrimi, discografica americana che rappresenta un preciso punto di altri meno, ma tutti in grado di esaltare al meglio il concetto del riferimento per ogni audiofilo che si rispetti. Questo perché ogni ritmo veloce e sfrenato e di quello lento e sognante che la musica, brano vuole essere uno stimolo, una riflessione di come l'arte attraverso la danza, riesce a creare. musicale riesce a esprimere il concetto fondamentale del ritmo attraverso il genere della danza. Non dimentichiamo che il ritmo esprime il tempo musicale e che la musica è fondamentalmente track 1 Franz Liszt - Mephisto Walz N. 1 (versione orchestrale) espressione del tempo e di come esso viene scandito dal ritmo, Liszt fu sempre attratto e affascinato dalla figura di Faust, ossia dal veloce o lento che sia. sapiente che, pur di ottenere la conoscenza totale della scienza, è Ed è proprio quello che vuole dimostrare questo CD il quale, oltre disposto addirittura a vendere la propria anima al diavolo. Questo a rappresentare una gioia poiché in fondo il compositore e pianista magiaro vide in se stes- per le orecchie per via della so un altro Faust, bramoso di conquistare la conoscenza e la straordinaria qualità della padronanza assolute della musica. Ma oltre alla figura del Faust, per sapere di più... presa del suono, permette Liszt fu sedotto anche da quella di Mefistofele, il maligno che rie- www. referencerecordings.com all'ascoltatore di compren- sce ad avere l'anima dello scienziato senza scrupoli, al quale dedi- dere come il ritmo, di cui il cò ben quattro Mephisto-Walzer per pianoforte, i primi due dei Reference Recordings Distribuzione/Italia www.soundandmusic.com genere della danza musicale incarna l'espressione ideale, sia così importante per generare emozioni, fan- 12 extra > SOMMARIO quali ebbero anche una versione per orchestra. Il primo di questi quattro valzer, dedicato a Karl Tausig, lo straordinario pianista che fu l'allievo preferito di Liszt, è il più noto e fu composto tra il 1859 e il 1861. Per elaborare questa pagina Liszt prese spunto dal CD allegato AS 150 Faust del poeta austriaco Nikolaus Lenau, descrivendo l'episodio tico s q00.42 - 01.16 e fa capire meglio all'ascoltatore come Faust della danza al villaggio, come recita il sottotitolo (Der Tanz in der resti affascinato dalla casta e ingenua fanciulla. Doifschenke). Il testo letterario racconta che Faust e Mefistofele, passando presso un villaggio dove c'è una festa in corso, sono track 4 attratti dalla musica; il diavolo invita Faust a danzare e strappando Emmanuel Chabrier - Habanera il violino dalle mani del musicista, inizia a suonare un diabolico val- Nel 1882 Emmanuel Chabrier, con la famiglia, trascorse un lungo zer, sulle note del quale Faust si allontana nel bosco danzando periodo di vacanza in Spagna, dove rimase ammaliato dalla natu- senza respiro. La versione orchestrale di questa pagina aumenta a ra, dai costumi e dai temi musicali popolari locali. Tornato a Parigi, dismisura la dimensione infernale del ritmo impresso dal violino di il ricordo di quella vacanza diede spunto per la composizione di Mefistofele, con la sezione degli archi s q01.00 - 01.18 e quella s q01.57 - 02.10 che rendono sempre più frenetico il vor- alcune pagine celebri, come il brano Habanera, composto nel 1885 dei fiati sia per orchestra, sia per pianoforte. La Habanera è una danza tice ritmico al quale l'ascoltatore non sa resistere, proprio come d'origine cubana che si è diffusa specialmente in Spagna e che Faust, anche se non mancano nella parte centrale del brano melodicamente assomiglia al tango, basato su ritmi lenti e sensua- momenti di melanconica contemplazione s q03.02 - 04.01. li, come dimostra la pagina di Chabrier s q00.08 - 00.41, che pro- track 2 Claude Debussy - Prélude à l'après-midi d'un faune Il poema sinfonico Prélude à l'après-midi d'un faune fu ispirato a degli alberi affacciati sul mare, illuminato dai raggi della luna, mentre un uomo osserva una donna danzare languidamente s q01.02 - 01.39. Debussy da una poesia di Stephane Mallarmé e composto tra il 1892 e il 1894. Il brano, al suo debutto, avvenuto nello stesso 1894, track 5 ottenne un grandissimo successo, anche se non mancarono delle Ottorino Respighi - Ballata delle Gnomidi critiche da parte di alcuni docenti del Conservatorio, tanto è vero (I tempo - Allegro vivace) che uno di questi professori proferì la celebre frase “C'est une Pochi conoscono questa pagina, anche perché non molto eseguita sauce sans lièvre” (è una salsa senza lepre), in quanto nel preludio nelle sale concertistiche e ancor meno registrata negli studi disco- non ci sarebbero un tema e uno sviluppo tematico, ma soltanto grafici e forse ciò dipende dal fatto che ci sono pochi brani nella un'indefinibile e continua modulazione della frase melodica data storia della musica altrettanto intrisi di sangue e di violenza come dal flauto s q00.02 - 00.37, ripresa e ampliata magicamente dall'orchestra s q01.46 - 02.29, che crea un suono che fluttua nell'aria s q01.03 - 01.29, dando vita a un ritmo trasognato, in questo poema sinfonico, che Respighi compose tra il 1919 e il impalpabile. cui due gnomidi torturano e uccidono brutalmente il marito che ave- 1920. Ispirato all'omonima poesia di Carlo Clausetti, in questo lavoro suddiviso in quattro parti viene evocata una terrificante scena in vano condiviso in una prima notte di nozze infernale, al termine track 3 Hector Berlioz - Ballet des sylphes (da La damnation de Faust) della quale la vittima viene gettata da uno strapiombo, dando luogo a una danza infernale s q00.40 - 01.05 che vede protagonista Anche Berlioz rimase affascinato dalla figura faustiana, alla quale tutto il popolo degli gnomi. Ovviamente, tutta la sfrenata fantasia e volle dedicare una leggenda drammatica in quattro parti per soli, la straordinaria capacità di forgiare colori orchestrali di Respighi coro e orchestra, La damnation de Faust, composta tra il 1845 e trova in questo tema la materia adatta per dare vita a una compo- l'anno successivo. Tre brani di quest'opera, la Marche Hongroise sizione palpitante e fantasmagorica s q01.10 - 01.43. (Marcia ungherese), il Ballet des sylphes (Danza delle silfidi) e il Menuet des folles (Minuetto dei folletti) vengono occasionalmente eseguiti come un trittico orchestrale. Il Ballet des sylphes si trova nella settima scena della seconda parte dell'opera lirica e si svolge ai margini di un boschetto sulla sponda dell'Elba, con Mefistofele che invita Faust ad adagiarsi tra i fiori. Quest'ultimo si addormenta mentre un coro di gnomi e di silfidi lo conduce in sogno in un luogo popolato da coppie di amanti. Tra questi compare Margherita, di cui, subito catturato dalla sua ingenua bellezza, Faust si innamora. Mefistofele e il coro danzante degli spiriti dell'aria cullano dolcemente il sonno di Faust, finché questi si dileguano e Faust si risveglia invocando a gran voce il nome della fanciulla amata. Il tema della danza, sotto le sembianze ritmiche di un valzer espresso dalla sezione degli archi s q00.02 - 00.25, ha il potere di risultare ipno- PER SAPERNE DI PIÙ DANCE WITH ME CD REFERENCE RECORDINGS AUD 150 Potete leggere delle recensioni su alcune novità CD della Reference Recordings sul numero 150 di Audiophile sound. Il CD Dance With Me è allegato al n. 150, in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o in vresione digitale. Andate a: www.audiofilemusic.com / products > SOMMARIO extra 13 CD allegato: l reference recordings fuma di limoni e di sole, di una brezza leggera che sfiora la cima CD allegato AS 150 track 6 track 8 Erik Satie - Gymnopédie n. 1 Georges Bizet - Gallop: Le Bal (from Jeux d'Enfants) Ci sono pochi brani come quello di Satie che riescono a risultare Si torna a ritmi più frenetici grazie al Gallop, un ballo particolarmen- ipnotici fin dal loro primo ascolto. Le tre Gimnopedie furono compo- te in voga nei primissimi decenni dell'Ottocento, soprattutto in ste dal musicista francese nel 1888 per pianoforte e il loro nome Francia, e che anticipa la polka s q00.13 - 00.40. Il termine viene prende spunto dall'antica e omonima festa spartana, durante la proprio dal verbo francese galoper, ossia galoppare, che la dice quale si svolgeva la ‘gimnopedia’, ossia una danza processuale lunga sul ritmo indiavolato di questa danza, che Bizet utilizza per fatta da efebi nudi, seguita da canti ed esercizi ginnici con un chia- concludere i dodici pezzi per pianoforte a quattro mani che fanno ro significato spirituale e sacrale. Nelle intenzioni di Satie, la prima parte di Jeux d'Enfants, raccolta scritta nel 1871. Lo stesso compo- delle tre Gymnopédies (la più conosciuta), si trasforma in un malin- sitore orchestrò in seguito cinque di questi brani tra cui, appunto, conico tema rarefatto s q00.02 - 00.42, reso ancora più ammalian- questo trascinante Gallop che a livello orchstrale rende meglio te dalla versione per chitarra e flauto l'idea di un ballo che trasuda felicità da tutti i pori s q00.53 - 01.52. s q01.05 - 01.50. track 7 track 9 Léo Delibes - Sylvia (Pizzicato) Pëtr Il'ic Tchaikovsky - Capriccio italiano Quella che segue è una delle pagine più delicate e deliziose di tutta Tchaikovsky iniziò a comporre questo celebre brano orchestrale a la musica per balletto, tratta da Sylvia, ambientata in uno scenario Roma nel 1880, dopo aver assistito ai festeggiamenti carnevale- CD allegato: reference recordings arcadico, che Delibes scrisse nel 1875. Il brano del Pizzicato, che schi, dando vita a una pagina che rappresenta un'esaltazione dei nella partitura originale ha il titolo di Divertissement: Pizzicati, pren- temi musicali popolari italiani, ricca di melodia s q04.58 - 06.13, di de il titolo dal suono pizzicato degli archi s q00.14 - 00.44 ed è di passione, di “carezzevole calura”, come scrisse lo stesso musicista una leggerezza unica e rende bene il senso del ritmo non solo in russo alla sua mecenate, la ricca vedova Nadezda von Meck. Ecco, senso musicale, ma anche per ciò che riguarda i movimenti e i gesti allora, che il Capriccio italiano si trasforma in una caleodoscopica dei ballerini. parata di ritmi mediterranei, che raggiungono l'apice negli echi di una tarantella s q11.44 - 12.32 che porta alla conclusione la com- posizione in un irresistibile crescendo, culminante in un Prestissimo pirotecnico s q14.37 - 15.51, un vero e proprio tripudio di colori orchestrali. Andrea Bedetti 14 extra > SOMMARIO ! CVLD 267 VELUT LUNA TORNA A RENDERE OMAGGIO ALLA GRANDE CANZONE NAPOLETANA ANCORA CON LA STRAORDINARIA VOCE DI ROSELLA CAPORALE CHE SI ESIBISCE IN TRIO CON STEFANIA TODESCO AL PIANOFORTE E VALENTINA TODESCO AL VIOLONCELLO I GRANDI CLASSICI RIPROPOSTI CON ARRANGIAMENTI NUOVI E INEDITI APPOSITAMENTE REALIZZATI DA STEFANIA TODESCO La danza / ‘Sto core mio / Canto delle lavandaie del Vomero / Funiculì Funiculà Fenesta Vascia / Ninna Nanna d’argiento / La tarantella / ‘Na jurnata ‘e sole I te vurria vasà / Luna Saracena / Era de Maggio / Dicitencelle vuie / Lo Guarracino www.velutluna.it www.hdtracks.com A UDIOPHILE sound Per leggere l’articolo sull’amplificatore integrato MK2240 della Galactron CLICCA QUI HARDWARE GIRADISCHI TECHNICS Giradischi 1200 “Non è il miglior giradischi mai costruito e non è il giradischi che suona meglio al mondo... Qualunque sia il vostro impianto di riproduzione, qualunque sia la vostra testina, qualunque siano i vostri gusti musicali e il ‘tipo’ di vinili che preferite (dalla super-consumata stampa originale dei primi anni della stereofonia, fino a un 200 grammi inciso a 45 giri/minuto) il 1200 vi offre - a un costo del tutto ragionevole - la possibilità di ascoltarli ‘almeno correttamente’... VINCENZO FRATELLO ” technics 1200 Nel numero 149 di AS EXTRA Vincenzo Fratello ha presentato la prima parte di quest’articolo sul giradischi Technics. Su questo numero, la seconda e ultima parte: IL TWEAKING DEL 1200 18 extra > SOMMARIO extra HARDWARE GIRADISCHI pagina attiva “...spendere oculatamente una cifra anche vicina al suo prezzo in tweaking, trasforma questo giradischi già ‘interessante’ in una vera e propria ‘macchina da guerra’ in grado di impensierire concorrenti espressamente dedicati agli audiofili e di prezzo alcune volte superiore... Alcune modifiche o aggiunte di accessori (caso classico è la coppia mat-clamp nel caso dei giradischi) apportano miglioramenti significativi sul 90% dei componenti sui quali sono effettuati. In qualche caso, data la grandissima diffusione del prodotto, sono sviluppati da molte aziende, accessori ‘dedicati’ che facilitano il tweaking e danno luogo a risultati certi perché sperimentati... VINCENZO FRATELLO miei 25 anni di uso del 1200 - ho personalmente verificato come TWEAKING ‘molto interessanti’. mi su componenti piuttosto economici e sui quali la spesa non vale- Q Indipendentemente dal piano sul quale appoggerete il giradischi, va certamente il risultato ottenuto. Capita inoltre che il costo delle regalategli una base in marmo o in pietra piuttosto pesante. modifiche supera il costo iniziale del componente sul quale sono Personalmente ho sperimentato la pietra serena. Lo spessore della state effettuate. mia base è 5cm. Il peso supera abbondantemente i 20 Kg: non sce- Alcune modifiche o aggiunte di accessori (caso classico è la coppia gliete spessori inferiori. mat-clamp nel caso dei giradischi) apportano miglioramenti significa- Il ‘tappeto’ di rumore di fondo si riduce e - soprattutto - sembra (non tivi sul 90% dei componenti sui quali sono effettuati. l'ho misurato!) avere uno spettro di frequenze più spostato verso le In qualche caso, data la grandissima diffusione del prodotto, sono basse frequenze e quindi meno fastidioso. uello delle modifiche e/o dei miglioramenti è un argomento piuttosto delicato. La mia idea in proposito è che occorrono 1.BASE DI APPOGGIO sviluppati da molte aziende, accessori ‘dedicati’ che facilitano il twea- 2.PIEDINI king e danno luogo a risultati certi perché sperimentati. Infine ci sono componenti (piuttosto rari) che di base sono già dei campioni nel rapporto prezzo/prestazioni e che con limitate modifiche I piedini in dotazione esercitano piuttosto bene la loro funzione di iso- diventano quasi imbattibili. lamento. Tuttavia se adottate una base in pietra e nella vostra instal- Il 1200 è certamente uno di questi e - data la sua diffusione - molte lazione non avete problemi di rientro acustico, potete sostituirli con aziende hanno sviluppato accessori a esso dedicati. In definitiva dei piedini in legno. Io mi sono fatto realizzare 4 cilindri di diametro spendere oculatamente una cifra anche vicina al suo prezzo in twea- 20 mm ed alti 25 mm in ulivo massello. Se non lo trovate, potete king, trasforma questo giradischi già ‘interessante’ in una vera e pro- sostituirlo con del faggio massello. Ricordate che state affidando pria ‘macchina da guerra’ in grado di impensierire concorrenti espres- l'isolamento completamente alla base in pietra e che dovrete regola- samente dedicati agli audiofili e di prezzo alcune volte superiore. re l'orizzontalità del giradischi ponendo al disotto dei piedini dei Non arriverò a suggerirvi di sostituire il braccio in dotazione con uno foglietti di carta. Operazione piuttosto scomoda ma assolutamente SME o altri di livello simile modifica peraltro già ‘disponibile’ (vedi foto necessaria per il buon funzionamento di qualsiasi giradischi. 1, 2); … anche perché il braccio di serie non è affatto male (articola- Questa modifica consente di ottenere una maggiore definizione e zione nella foto 3), ma tutta una serie di interventi che - nel corso dei focalizzazione del risultato sonoro. Attenzione però, se nel vostro foto 1: Dettaglio di un braccetto Rega sul 1200 foto 2: Un 1200 con costosissimi Mat e Clamp in rame della ditta Micro, oltre al braccetto Rega foto 3: L'articolazione del braccio si serie del 1200 pagina attiva CLICCA QUI per vedere una presentazione presentazione inteinterattiva della Technics Technics delle specifiche tecniche > SOMMARIO extra 19 technics 1200 molta cautela ed equilibrio. Ho visto spesso interventi estre- HARDWARE GIRADISCHI foto 4: Anelli di Sorbothane Audioquest ambiente il solo isolamento della base non dovesse essere sufficiente, provate a usare degli anelli di Sorbothane (foto 4 gli Audioquest originali in Sorbothane). Sceglieteli piuttosto rigidi. Il miglioramento è un po’ inferiore e resta il problema della scomodità di regolazione dell'orizzontalità, ma eviterete comunque guai peggiori dovuti a fenomeni di acoustic feedback. technics 1200 3.SHELL PORTATESTINA Uno dei vantaggi di un braccetto dotato di shell rimovibile a standard EIA (o SME …) come quello del 1200 è che, oltre a consentirvi di cambiare rapidamente la testina, vi consente di scegliere materiale e massa più adeguati alla testina che desiderate utilizzare. Prima di tutto sfatiamo una delle tante leggende metropolitane. Il sistema di fissaggio di una shell rimovibile standard NON riduce in maniera significativa la rigidezza complessiva del braccetto Chi sostiene il contrario non ha conoscenza adeguate di meccanica per affrontare questo argomento o... si occupa di marketing. Detto questo, esistono shell standard di massa, materiali e forme foto 5: Shell Clearaudio Stability molto variabili. Se la vostra testina è ad alta cedevolezza, scegliete una shell di massa ridotta. Se desiderate usare una MC con peso di lettura superiore al grammo e mezzo (bassa cedevolezza), scegliete una shell di massa più elevata. Vi suggerisco di dare un'occhiata al catalogo Audio Technica. Ci sono shell di altissima qualità da 13, 15 e 18 grammi. Altre, un po’ meno rigide, ancora più leggere. Guardate cosa propone Clearaudio. La sua shell si chiama ‘Stability’’ (foto 5). Un discorso diverso meritano le shell in legno. Sono oggetti praticamente privi di risonanze in banda audio ed oltre, con conseguenze positive sull'ascolto, qualunque sia la testina. Ma sono piuttosto costose. La migliore che io conosca è la Yamamoto in Ebano (foto 6), di prezzo intorno ai 150 euro. Se disponete di una testina di altissima classe, provatene una. Ancora una volta il 1200 vi consente questi esperimenti perché: a) il suo braccetto è di massa ‘media’; b) l'articolazione (verticale e orizzontale) è su cuscinetti di alta precisione (attrito inferiore a 7 mg!), soluzione tecnica che consente la maggiore ‘compatibilità’ possibile al contrario di altre; c) in dotazione c'è un pesetto aggiuntivo che si avvita dietro al contrappeso standard che è utilissimo per bilanciare insiemi testinashell più pesanti; d) il braccetto è regolabile in altezza con estrema semplicità e c'è alla sua base perfino una scala che vi consente di memorizzare l'altezza ottimale per ognuna delle combinazioni testina-shell che userete. 4.‘PAGLIUZZE’ (CAVI TESTINA-SHELL) foto 6: Shell Yamamoto in ebano 20 extra > SOMMARIO Le ‘pagliuzze’ sono quei 4 cavetti che collegano la testina alla shell. Nonostante la loro lunghezza molto piccola, sono di estrema importanza perché il segnale che scorre dentro di loro è di tensione bassa (o bassissima nel caso di testine MC). Dunque qualsiasi cambiamento ha un impatto sensibile sul risultato sonoro. Personalmente non sono particolarmente amante dell'argento rispetto al rame come conduttore. Tuttavia in questo caso la mia esperienza è che utilizzando delle ‘pagliuzze’ in argento si ottiene un piccolo miglioramento nella nitidezza e pulizia del risultato. Ce ne sono della HARDWARE GIRADISCHI Ortofon (foto 8) e di altre aziende. Il mio suggerimento è - almeno in questo caso - di evitare soluzioni fatte in proprio. La sola saldatura dei connettori alle due estremità è così delicata che vale la pena di comprarle realizzate professionalmente. In generale vale lo stesso discorso già fatto per le shell: se avete una testina di classe, provate. In ogni caso l'uso di ‘pagliuzze’ di buona qualità, anche in rame, offre un piccolo miglioramento. Tra quelle in commercio, le Audio Technica sono abbastanza economiche ma di qualità. Se usate shell dello stesso produttore, le ‘pagliuzze’ in dotazioni sono le stesse vendute separatamente come accessorio dunque non dovete sostituirle. Infine le Cardas (foto 9) hanno connettori eccellenti, ma si pagano. foto 9: ‘Pagliuzze’ Cardas al preamplificatore. Sostituendoli è possibile, usando una misura appena più lunga (bastano pochi cm), saldarli direttamente a delle prese RCA femmine da pannello applicate alla base. Questa aggiunta consente di sperimentare cavi esterni diversi. Ottimi sono i cavi da cablaggio Cardas e gli Audio Note: di entrambi ho positiva esperienza diretta. I Van den Hul godono di un'ottima reputazione anche se -personalmente - non li ho utilizzati e, come sempre, ci sono molte altre opzioni. Personalmente non amo cavi in argento anche se in alcune installazioni possono dare risultati eccellenti. Forse perché ‘correggono’ con la loro colorazione altre colorazioni presenti. Per questo upgrade rivolgetevi esclusivamente a professionisti competenti altrimenti lasciate perdere. 5.CABLAGGIO INTERNO DEL BRACCETTO Premesso che il cablaggio interno di serie non è poi così male (cosa che si scopre proprio confrontandolo con un cablaggio eseguito con cavi specifici di alto livello), la sua sostituzione consente un altro tweaking, cioè di applicare alla base dei connettori RCA sulla base del giradischi senza che il collegamento avvenga attraverso la basetta standard, cioè senza aumentare le interruzioni del cavo lungo il percorso dalla testina fino al pre fono. Nel 1200 i cavi interni del braccio sono saldati su una basetta di circuito stampato dalla quale parte il cavo esterno per il collegamento foto 10: Supporto KAB per portare le connessioni all'esterno del 1200 6.CONNETTORI RCA ESTERNI E CAVO DI COLLEGAMENTO GIRADISCHI-PRE La sostituzione del cavo per il collegamento al pre fono fornito in dotazione al giradischi è - probabilmente - la singola modifica ‘elettrica’ che consente il miglioramento più significativo. Se state utilizzando il vostro 1200 con il cavo di serie, in realtà non ne avete ancora scoperto tutte le potenzialità. Prima di tutto dovete scegliere se - con l'occasione - aggiungere anche delle prese RCA oppure se collegarvi direttamente alla basetta di circuito stampato interna, semplicemente rimuovendo il cavo di serie e saldando quello che avete scelto. Da parte mia il suggerimento è di non aggiungere le prese RCA esterne, a meno che non vogliate contemporaneamente sostituire anche il cablaggio interno del braccio. In quest'ultimo caso, collegate come detto direttamente il cavo di cablaggio interno alle prese RCA che aggiungete e potete - dall'esterno - sperimentare con tranquillità tutti i cavi phono che vorrete (La soluzione dello specialista americano Kabusa, foto 10). Anche in questo caso vi confesso la mia personale preferenza che è per i cavi phono Furutech (e per i connettori RCA della stessa casa). Esperienze molto positive ho avuto con Cardas, Audio Note e Kimber Cable. Se non avete un budget sufficiente a nessuno di essi, vi suggerisco i cavi Audio Technica, da comprare in Giappone tramite ebay, perché per quanto ne so non sono esportati. > SOMMARIO extra 21 technics 1200 foto 8: ‘Pagliuzze’ Ortofon HARDWARE GIRADISCHI foto 12: Mat in sorbothane Audioquest foto 11: Mat in sughero 7.MAT technics 1200 Il mat in dotazione NON è affatto male. Quindi se volete sostituirlo dovete sapere bene a che tipo di cambiamento andate incontro, per evitare delusioni e spreco di denaro. Inoltre tenete presente che la scelta del mat è legata a doppio filo a quella della clamp. Se non intendete usare una clamp, scegliete un mat in sughero. Potete ‘modularne’ l'effetto scegliendone lo spessore. Il minimo necessario è tra 1 e 1,5 mm. Quel che succede è che scoprirete improvvisamente un pizzico in più di dinamica e una leggera riduzione del rumore di fondo. Controindicazioni non ce ne sono. Se aumentate lo spessore del mat di sughero, direi che il massimo è 3 mm, migliora ulteriormente la riduzione del rumore ma perdete un filo del guadagno in dinamica. Se intendete usare una clamp, avete più scelte: a) Sughero (effetto come descritto con in più un aumento della definizione e della precisione del suono, propria dell'uso della clamp in generale, soprattutto nel caso di dischi non perfettamente piani, cioè almeno un 20% della vostra amata collezione) (vedi foto 11); b) Pelle naturale. In questo caso potete nuovamente ‘modulare’ l'effetto con lo spessore e con la finitura superficiale della pelle. Dalla pelle perfettamente liscia e sottile (intorno al millimetro), fino a pelle con una superficie irregolare e intorno ai 2mm di spessore. Nel primo caso, usando anche la clamp, avete forse il massimo di precisione e dettaglio. Aumenta il micro contrasto ma vi avverto, non per tutti - e non con tutti gli impianti e tutti i dischi - la sensazione è piacevole. Per alcune orecchie è un allontanamento della musica e un avvicinamento all'hifi (intesa come esaltazione di dettagli che dal vivo non si percepiscono nello stesso modo). Nel caso di spessore maggiore e di una certa rugosità della superficie, l'incremento di micro contrasto è meno sensibile ed il miglioramento si accentra su una riduzione del tappeto di rumore. c) Sorbothane. Ormai piuttosto difficile da trovare il mat originale Audioquest (vedi foto 12) realizzato con questo materiale. Usandolo insieme a una clamp adatta (vedi il punto successivo) è la soluzione che consente la massima riduzione del rumore e di ogni eventuale disturbo di natura meccanica, oltre a migliorare significativamente il tracking di dischi anche pesantemente ondulati (a parità di tutto il 22 extra > SOMMARIO resto). Unica controindicazione è una leggera riduzione del contrasto. Se potete sopportarla, silenziosità e capacità di tracking vi ripagheranno certamente. d) Feltro. Un mat in feltro di ottima qualità del tipo usato dai DJ, è il mat che offre il massimo di definizione e precisione consentite dal giradischi e dalla testina in uso. Aumenta leggermente il rumore perché non c'e filtro alle vibrazioni del motore, anche se nei casi migliori - come il 1200 - si rimane comunque in limiti assolutamente accettabili. Ricordate di incollarlo al piatto con del nastro biadesivo, visto che l'uso che ne farete non è quello dei DJ. e) Ancora una volta Clearaudio propone una sua ‘idea’. Il mat Harmonicer è in vinile (vedi foto 13), come i dischi. L'ho provato ed è interessante anche se non il mio preferito. 8.CLAMP È mia opinione che l'uso congiunto di una clamp e di un mat, bene accoppiati tra di loro e con il giradischi in uso, dia dei vantaggi significativi con qualsiasi giradischi. Le clamp appartengono a due grandi foto 13: Mat Harmonicer in vinile della Clearaudio #%''&$&'%& & $$%!&&'%!''!#'"&&'"&&$&'' HARDWARE GIRADISCHI foto 15: Clamp Audio Technica AT-618 foto 14: Clamp Stabilizer della Thorens technics 1200 famiglie, quelle ‘a gravità’, che esercitano la loro funzione grazie al loro peso, e quelle che esercitando un attrito sul perno, spingono verso il basso il disco. Queste ultime sono piuttosto leggere. Per il 1200 - come per tutti i trazione diretta dei quali ho avuto esperienza - la soluzione migliore è quella di utilizzare una clamp a gravità. Il peso ottimale della clamp in questo caso è compreso tra i 300 e i 500 grammi. Pesi inferiori ne limitano l'efficacia, pesi maggiori possono, a lungo andare, danneggiare il motore, senza nessun miglioramento del risultato. In questo caso i due prodotti più adatti sono lo Stabilizer Thorens (foto 14) e quello Audio Technica AT-618 (foto 15). Per la loro accurata realizzazione non risuonano, si accoppiano bene con la superficie del disco, hanno il giusto peso. 9.ALIMENTAZIONE La scheda di alimentazione del 1200 è posizionata nella parte centrale della base, vicino alla circuitazione di controllo e regolazione. Per quanto non mi risultino lamentele per la sua ‘adeguatezza’, neanche da parte dei DJ che con il loro lavoro stressano oltre ogni ragionevolezza il motore (e quindi l'alimentazione) dei 1200, uno specialista statunitense del 1200 (Kabusa) ha realizzato un super alimentatore esterno che gode di un'ottima reputazione. Non l'ho mai adottato per il mio giradischi personale anche se mi è capitato di vederlo in azione nell' impianto di un conoscente. Non posso dire di aver notato una sua specifica influenza sul suono, ma non posso neanche escluderla. foto 16: Un 1200 con cover della base in verde 24 extra > SOMMARIO 10. VARIE Se avete un 1200 e non la conoscete ancora, visitate la sezione dedicata al 1200 del sito www.kabusa.com. Troverete l'interessante super alimentatore esterno (PS-1200 GX) al prezzo di 289 $, più spedizione e spese di importazione (vedi punto precedente). Un sistema di smorzamento delle vibrazioni del braccio (Tonearm fluid damping system) a 149,95 $, realizzato tutto in alluminio, tramite una paletta che si fissa al braccio e che la rotazione dello stesso verso il centro del disco fa muovere in una vaschetta di silicone. Un sistema per spegnere la luce dello stroboscopio, evitando i disturbi da essa generati (Strobe disabler) a 49,95 $. Oltre a basi in legno, contrappesi aggiuntivi o smorzatori, piedini di isolamento, cavo Cardas per re-wiring del braccio, connettori RCA Cardas, kit per aggiungere la velocità di 78 giri, ‘pagliuzze’ tra le quali le Cardas, varie shell ecc. Se poi siete un amante delle personalizzazioni estetiche, date uno sguardo alle foto 16 e 17. Con il 1200 potete divertirvi anche in questo modo. I CLONI Cosa suggerire al lettore che non può permettersi l'acquisto dell' SL1200G e - meno che mai - del Gran Class SL-1200 GAE ma interessato a entrare in possesso oggi di un 1200 di versione precedente? Il mondo è ovviamente pieno di 1200 usati. Posso solo consigliarvi di foto 17: Anello di sfondo dello strobo in verde HARDWARE GIRADISCHI foto 18: in versione ‘orange’ technics 1200 foto 19: Versione GLT ‘dorata’ del 2004 cercare una versione MK-II, possibilmente di produzione recente, sappiamo infatti che è stata prodotta fino alla fine, cioè fino a al 2010. Da evitare assolutamente esemplari usati in discoteca (o professionalmente). Se volete investire qualcosa in più, vi consiglio di cercare il modello MK5G che - oltre a incorporare le migliorie già descritte - è a mio parere di estetica molto ‘aggiornata’ rispetto ai tantissimi ‘cloni’ ancora presenti sul mercato. La prima versione ‘dorata’, la LTD del 1997, è praticamente introvabile. Non mi è mai capitato di vederne una pur essendo un frequentatore abbastanza assiduo di ebay e di altri siti di vendita di prodotti audio usati. La seconda versione ‘dorata’, la GLT del 2004 (vedi foto 19), si riesce a trovare ma a prezzo da amatore: 1.000 euro sono pochi per un esemplare in buone condizioni, dovete stanziare anche 1.500 euro per sperare di entrarne in possesso e, per quanto mi riguarda, non ne vale assolutamente la pena. Decisamente più consigliabile comprare un MK-II e applicare qualche tweaking in più. Una chicca. Mi sono trovato anch'io a dover comprare qualche anno > SOMMARIO extra 25 HARDWARE GIRADISCHI fa un 1200 per mio uso. Date le quotazioni dell'usato e l'incertezza sulla data di costruzione e sulle condizioni, mi sono indirizzato verso un ‘cugino stretto’, l'SL-1800 MK-II (vedi foto 20). Infatti la serie 1600 MK-II (automatico), 1700 MK-II (semi-automatico) e 1800 MK-II (manuale) sono praticamente degli SL-1200 con la regolazione di velocità sul frontale (invece che con lo slide a destra del piatto) e - per di più - dotati di una ‘sospensione’ per l'isolamento dalle vibrazioni ambientali. Inoltre sono stati prodotti tra il 1979 ed il 1981, cioè sono la famiglia più ‘recente’ di giradischi davvero simili al 1200 prodotta dalla Technics, e di solito non sono stati utilizzati in ambiente professionale. Cosa dire dei cloni? È mia opinione che nessuno dei cosiddetti ‘cloni’ del 1200 sia - per uso audiofilo - assimilabile. A questa affermazione ci sono oggi due eccezioni degne di nota. Il Pioneer PL-X1000 (vedi foto 21), presentato nel 2014, che è - allo stesso tempo - il clone ‘più lontano’ e ‘più vicino’ al 1200. Più lonta- foto 22: Audio Technica AT LP-5 foto 21: Pioneer PL-X 1000 no perché ha un motore e un controllo di tecnologia più aggiornata, ha una base ancora più performante in termini di isolamento dalle vibrazioni, è il prodotto di un'azienda - la Pioneer - con proprie specifiche e notevolissime tradizioni in ambito hi-fi (e professionali), ha un braccetto di qualità confrontabile a quello del 1200. Più vicino perché è l'unico tra tutti i prodotti presenti sul mercato che - ve lo assicuro - ha un feeling molto vicino a quello di un SL-1200, in particolare alla versione MK5G del 1200, quella più recente e aggiornata. Se ne entra in possesso con circa 650 euro e li vale tutti. L' Audio Technica AT LP-5 (vedi foto 22), presentato quest'anno. Chiariamo che l'LP-5 non è un clone del 1200. La casa ha già in produzione due giradischi che possono essere catalogati come ‘cloni’. L' LP-5, al contrario, è un trazione diretta che si rivolge agli audiofili e non ai DJ e al professionale. Basta pensare che è privo di controllo della velocità (e di stroboscopio). Non ho ancora avuto modo di fare la sua conoscenza, tuttavia conoscendo bene la serietà e le capacità dell'azienda Audio Technica non ho nessun dubbio sulle sue capacità in termini funzionali e sonori. Il braccio, sagomato a ‘J’ proprio come storici modelli della stessa casa (non a ‘S’) sembra piuttosto interessante. Purtroppo non ha la regolazione dell'altezza che riduce la sua universalità e la sua semplicità di regolazione. Tuttavia se potete fare a meno di questo (in realtà non tutti hanno decine di testine disponibili) e dello stroboscopio, potete entrarne in possesso con circa 450 euro. L'aspetto estetico è ‘da puristi’ e non ‘da professionisti’, quindi a voi la scelta. Vincenzo Fratello Alle pagine 28-29 il quadro completo delle versioni prodotte dalla Technics Potete leggere la prima parte di questo articolo su AS EXTRA 149 CLICK > SOMMARIO extra 27 technics 1200 foto 20: Technics SL 1800 MK-II HARDWARE GIRADISCHI foto 10: Technics: quadro completo delle versioni prodotte technics 1200 28 extra > SOMMARIO technics 1200 HARDWARE GIRADISCHI > SOMMARIO extra 29 Il nastro... per un suono magnetico Cerchi un registratore a bobine? Contattami per capire qual’è la macchina ideale per te. PIERRE BOLDUC Da noi ampia scelta di apparecchi professionali e semiprofessionali, revisionati e garantiti da SI Audio e sempre al giusto prezzo. per informazioni telefonate: PIERRE BOLDUC 089 72.64.43 cell. 392 85.06.715 email: [email protected] fatti tecnici IL PROCESSO DMM Direct Metal Mastering Vincenzo Fratello spiega il processo... urante la lunga vita del disco in vinile sono stati introdotti D peggiori una superficie a ‘buccia d'arancia’). alcuni interessanti miglioramenti al processo tradizionale Con il DMM il degrado qualitativo dovuto all'aumento di rumore di ‘3 steps’. Uno dei più significativi, sia perché consente una fondo tra la ‘mother’ in rame e il disco in vinile può essere limitato radicale riduzione delle fasi del processo produttivo, sia perché a 2 dB, nei casi migliori. Per un confronto, il processo produttivo apporta sensibili miglioramenti alla qualità finale del disco è il standard con l'incisione di lacca in acetato su supporto di allumi- ‘Direct Metal Mastering’ o DMM introdotto da una joint-venture di nio, comporta un decadimento medio del rapporto S/N tra la due aziende tedesche leader per qualità nei rispettivi settori: La ‘mother’ e il disco in vinile di 5-6 dB. Una differenza che si com- Teldec (Telefunken-Decca) e la Neumann. menta da sola. Il processo di produzione DMM inizia con l'incisione diretta di uno Un altro significativo vantaggio del processo DMM è nell'assenza strato metallico di 100 micron metro di rame microcristallino depo- dell'effetto bounce back (rimbalzo al passaggio dello stilo di inci- sto su una base di acciaio ad alta gradazione. Il risultato di que- sione) delle pareti del solco che si verifica per la morbidezza del- sto processo è un master di rame chiamato ‘mother’. Il master può l'acetato costituente le lacche che limita la risposta in frequenza, la essere controllato con una normale testina MM o MC montata su stabilità della fase del segnale e la velocità di risposta ai transien- un braccetto standard e amplificata da un normale stadio phono. ti. Anche l'effetto di ‘print thru’ cioè il disturbo creato da segnali forti Nel caso di produzioni numericamente limitate (come quelle in uso adiacenti - sia precedenti (post-echo) che successivi (pre-echo) - oggi per edizioni speciali), dalla ‘mother’ così ottenuta si possono sui segnali di livello più basso è ridotto dall'uso di un materiale rigi- ricavare direttamente gli stamper per realizzare il disco. Nel caso do come il rame al posto della morbida lacca. di numeri produttivi molto elevati, si ritorna tornio di incisione DMM al processo ‘3 steps’ ricavando dal master dei positivi in questo caso denominati ‘son’, dai quali si possono realizzare gli stamper per la produzione. In ogni caso la ‘mother’ in rame non richiede, al contrario della lacca, il delicato processo di deposizione spray di argento, fonte certa di incremento del rumore per l'inevitabile intrusione nell'argento spruzzato di una certa quantità di particelle estranee. Esattamente quello che succede quando con una bomboletta di vernice si colora una qualunque superficie: la polvere è sempre irrimediabilmente attratta e genera antiestetiche irregolarità (puntini e nei casi > SOMMARIO extra 31 DMM tornio di incisione DMM fatti tecnici “...realizzare l'incisione su un materiale molto più rigido della lacca come il rame, consente un controllo della distanza tra i solchi (pitch) molto più accurato, quindi una più precisa ed estesa risposta in frequenza...” La testa di incisione DMM, sviluppata dalla Neumann per i torni VMS80 e VMS82, lavora vibrando alla frequenza ultrasonica di 60 Khz e consente una risposta in frequenza più estesa verso le alte frequenze rispetto alle teste d'incisione usate per la lacca. Infine realizzare l'incisione su un materiale molto più rigido della lacca come il rame, consente un controllo della distanza tra i solchi (pitch) molto più accurato, quindi una più precisa ed estesa risposta in frequenza e - particolare non trascurabile - un uso più efficiente dello spazio disponibile sul disco, cioè un aumento della durata possibile del programma inciso. Un ultimo dettaglio indicativo dell'attenzione dedicata alla definizione dell'intero processo DMM. L'uso del marchio DMM impone che la sezione del disco segua un profilo particolare, leggermente a cuneo con il vertice (la parte di spessore più sottile) al centro del dei difetti del processo di stampaggio del vinile, che l'area riservata ai solchi sia - in realtà - perfettamente piatta. La tecnica DMM è dunque perfetta? Non ha contro-indicazioni? In realtà c'è una difficoltà introdotta dall'uso del rame al posto della lacca. L'angolo d'incisione della testa del tornio non è più nullo come nel caso della testa usata per le lacche, mentre le testine fonografiche che leggeranno i dischi DMM, hanno sempre lo stilo angolato tra i 15° ed i 22,5° rispetto alla superficie del solco. Per evitare alterazioni della linearità nella lettura dunque, per incidere in DMM occorre compensare elettronicamente questa differenza meccanica, introducendo nella catena un circuito appositamente sviluppato. Concludo con una curiosità. Secondo le mie informazioni non esistono più produttori in grado di adoperare questa tecnologia produttiva al di fuori dell'Europa e anche qui da noi ne sono rimasti 5 o 6. LP… AD ALTA VELOCITA': 45 GIRI Ricordiamo che se si deve incidere un segnale a frequenza di 1515Khz, la sua lunghezza d'onda (e quindi la ‘lunghezza’ dell'incisione corrispondente sul solco) è di circa 14/1000 di mm sui solchi più interni del disco. Se invece incidiamo il nostro LP a 45 giri/minuto invece di 331/3 lo spazio a disposizione per il segnale aumenta proporzionalmente e diventa circa 19/1000 di mm (lo spazio a disposizione per incidere il segnale aumenta del 35%). Inoltre sappiamo che - a parità di tutte le altre condizioni - il rapporto segnale/rumore di un vinile che gira a 45 giri/minuto è ‘potenzialmente’ di circa 3 dB più alto dello stesso vinile che gira a velocità di 331/3 . La disponibilità di uno spazio maggiore per contenere le stesse informazioni consente inoltre di ridurre la distorsione, di incidere ad un livello medio più alto, di facilitare il tracciamento della testina. L'incisione delle frequenze più basse all'ascolto sembra - se pos- all'incremento della velocità a 45 giri. Il fenomeno è certamente legato alla percezione piuttosto evidente di una maggiore energia delle basse frequenze insieme ad una migliore articolazione delle stesse. Un risultato più vicino all'ascolto della musica dal vivo. In generale il difficile compito dello stilo di incisione risulta facilitato in tutti i suoi aspetti e quindi è svolto con maggior precisione e rispetto del contenuto del nastro master. Del resto, riferendoci a una grandezza utilizzata in radiotecnica già da prima dell'avvento delle tecnologie digitali, ogni ‘canale di trasmissione’ ha una sua capacità in termini di ‘densità dell'informazione’ che può attraversarlo senza degradazione. Se immaginiamo l'intero sistema, dalla produzione alla riproduzione del disco in vinile come un canale di trasmissione con una capacità in termini di densità di informazione sufficiente a non degradare il segnale, usando una velocità di 33 1/3, il risultato complessivo migliorerà sensibilmente passando a 45 giri/minuto perché la densità - a parità di tutto il resto - risulterà ridotta del 35%. Vincenzo Fratello POSTSCRIPT Uno dei titoli degli LP di THE VINYL COLLECTION (LP 180gr.) è stato realizzato con il processo DMM: Mendelssohn: Sinfonia ‘Italiana’ e Schumann: Sinfonia n. 4 Philharmonia Orchesta, Otto Klemperer, dir RISTAMPA dell’originale EMI/Columbia SAX 2398 LP TVC 004 180gr. Prezzo: 15,90 euro Per acquistarlo online: CLICCA QUI oppure tel: 039 392.85.06.715 (Pierre Bolduc) sibile - avvantaggiarsi maggiormente rispetto alle attese legate extra 33 DMM disco. Questo accorgimento serve ad ottenere, correggendo uno accessori MR SPEAKERS CUFFIE ETHER & ETHER C “... ‘Ether’: secondo il costruttore, un nome un po' magico che si adatta alla qualità dell'oggetto di spaziosità e di silenzio tra un suono e l'altro...” VINCENZO FRATELLO I Dunque - dice il costruttore - è un nome un po' magico che si adat- tempo”. va - probabilmente - dalla velocità di risposta del trasduttore che - dichiarazione molto interessante che riassume in tre punti gli obiettivi del progetto delle cuffie Ethel: suono eccellente, più confortevole dei modelli di cuffie pre-esistenti, design “senza Quando tiro fuori dall'imballo i due oggetti che l'editore mi ha chiesto di ascoltare nello stesso periodo anche per verificarne le differenze, devo dire che la finitura del prodotto è di alto livello e che i materiali utilizzati sono eccellenti, anche se non so dire se il loro design è definibile come “senza tempo”. Le ‘inforco’ subito, partendo dalla versione chiusa (la ‘C’) e mi accorgo che entrambe sono piuttosto confortevoli per essere delle cuffie così importanti. Last, but not least, per quanto riguarda il suono eccellente, beh! comprate Audiophile Sound n.150 in edicola. In questo numero trovate il risultato di un approfondito e inten- ta alla qualità dell'oggetto di spaziosità e silenzio tra un suono e l'altro. Condivido senz'altro la notevole ricostruzione dello spazio e il senso di silenzio tra le note offerto dalle sorelle Ether. Esso derial termine di ogni suono - si ferma immediatamente consentendo di apprezzare il silenzio. Il silenzio è una componente di importanza spesso trascurata nell'ascolto della musica. E' come lo sfondo in un quadro o in una fotografia: meglio è lo sfondo, maggiormente è messo in evidenza il soggetto principale (la musica) che si riesce ad apprezzare molto di più quando ci sono il giusto contrasto e il giusto rapporto tra le due componenti. E' interessante parlare delle differenze riscontrate tra la versione aperta e quella chiusa delle Ether. Infatti le due cuffie usano lo stesso trasduttore, lo stesso archetto e materiale della stessa qualità (come detto piuttosto alta). Dunque è un'occasione per verifi- so - questa volta avevo solo una settimana di tempo - ascolto. Vi anticipo soltanto che sono oggetti che vale davvero la pena di valutare con attenzione se si è alla ricerca di una cuffia di alto livello. Entrambe le cuffie usano il trasduttore VPlanar che il costruttore ha brevettato. La particolarità è che si tratta di un diaframma ‘plissettato’ perché in questo modo le distorsioni risultano ridotte rispetto a un normale diaframma a superficie piana. Simpatica la spiegazione sul nome dato alle cuffie: ‘Ether’ in italiano corrisponde a ‘etere’. Etere era il nome dato dagli scienziati del diciannovesimo secolo alla ‘materia’ che secondo loro riempiva lo spazio tra un corpo celeste e l'altro perché non riuscivano a concepire la stessa esistenza del vuoto. > SOMMARIO extra 35 cuffie ether l testo sulla home page del sito del costruttore inizia con una accessori care se molte di quelle che io chiamo ‘leggende metropolitane’ sul fio’, ma semplicemente leggermente più presente che nella realtà. suono delle cuffie aperte e delle cuffie chiuse hanno fondamento. Il triangolo, come le altre piccole percussioni non riescono ad Dirò subito che le differenze ci sono e sono - per quanto piccole - essere perfettamente… eterei. chiaramente udibili per tutti gli ascoltatori. Naturalmente è neces- Metto via la ‘C’ e passo rapidamente ad ascoltare lo stesso vinile sario che lo stadio di amplificazione usato sia di livello adeguato con la versione aperta. Lo spazio è ancora più ampio (in larghez- alle Ether (cioè piuttosto alto) e un confronto ravvicinato, preferi- za) di prima. I fiati e gli archi sono appena appena meno evidenti bilmente con software di buon livello e un programma preferibil- rispetto a prima anche se - preferire l'una o l'altra interpretazione mente di musica sinfonica. - a questi livelli di accuratezza è davvero una questione di gusti. Chi mi segue sa quanto apprezzi alcuni delle ristampe di LP della Una differenza più importante è nella profondità che ora c'è e - “Vinyl Collection” realizzate da Audiophile sound. E non per piag- davvero - si avvicina a quella ottenibile con l'ascolto tramite una geria o acquiescenza, ma perché si tratta davvero di registrazio- coppia di eccellenti diffusori. Anche quel piccolo gonfiore del ni eseguite magistralmente basso è ora scomparso e, forse a spese di qualche hertz in meno e di vinile prodotto con di profondità, la riproduzione, per esempio, dei colpi di grancassa MrSpeakers Cuffie Ether grande cura. Riferendoci a o dei pizzicati dei violoncelli è, in una parola, ‘giusta’. C'è una cosa Karajan in Paris (LP The che si perde rispetto alla ‘C’ ed è una sensazione, di risoluzione Vinyl Collection TVC 005), leggermente inferiore a prima. Parlo di sensazione perché in que- Distribuzione Portento Audio inizio l'ascolto con la ver- sto caso la differenza è minima, anche se un leggerissimo velo è sione ‘C’ delle cuffie e la stato aggiunto. www. portentoaudio.it CLICK ricostruzione spaziale dei In generale, entrambe le sorelle sono cuffie che garantiscono una Berliner formazione piacevolissima riproduzione. Lontanissime dal suono ‘monitor’ - completa è decisamente per non dire tagliente - di altre cuffie usate, ahimè beniamine dei buona. A parte una leggera nostri ragazzi. Per altro, consultate AS. Vincenzo Fratello in sensazione di chiusura mo ascoltando una cuffia, l'immagine è davvero ampia, almeno nella direzione della larghezza. In particolare la posizione esatta PER SAPERNE DI PIÙ delle sezioni dell'orchestra è facilmente riconoscibile e - in partico- MR SPEAKERS CUFFIE ETHER lare - si distingue la posizione del primo violino (e degli altri violi- Leggete l’articolo e impressioni di ascolto di Vincenzo Fratello sul numero 150 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. ni) un po' a sinistra del direttore, da quella dei violoncelli, un po' spostati sulla destra. I fiati sono più indietro come devono e, sia il corno francese che i tromboni sono esattamente dove mi aspetto che siano. Quello che manca è un po' la profondità della scena che - come accennato - purtroppo ci ricorda che stiamo ascoltando una cuffia. Il basso, almeno nella riproduzione di programmi di cuffie ether dello spazio che - rispetto ai migliori diffusori - ci fa capire che stia- Andate a: www.audiofileshop.com musica sinfonica è appena accentuato, non posso affermare ‘gon- THE VINYL 1 LP: Collection 15,90 euro www.audiofileshop.com tel: 089 72 64 43 cell: 392 85 06 715 CLICK PER LP TVC 005 LP TVC 005 180gr audiophile remastering tutti i titoli della SERIE II già disponibili > SOMMARIO extra 37 Ri vendi t or eescl usi vo Di st r i bui t oi nI t al i ada dan d’agostino DAN D’AGOSTINO PARLA DEI NUOVI PIANI PER L’AZIENDA KEN KESSLER / HI FI NEWS C on il Classic Stereo che è un allontanamento dai modelli Master Power Classic Stereo Momentum, presentato nello stesso anno nel quale è presentato lo stadio phono Momentum. L'ancora giovane dan d’agostino marchio si espande verticalmente e lateralmente. Dan ci ha detto "Recentemente abbiamo annunciato l'amplificatore monofonico Momentum M400, che è un aggiornamento significativo dell'amplificatore originale Momentum. La potenza di uscita è stata aumentata a 400W, dagli originali 300W. La spina dorsale dell'incremento è il nuovo trasformatore da 1800VA super silenzioso che è il 20% più grande dell'originale. "Accoppiato a questa sorgente di potenza più grande è il nuovo stadio driver complementare e un aggiornato stadio d'uscita. Il nuovo stadio driver raddoppia quasi la corrente di pilotaggi necessaria a massimizzare il migliorato stadio d'uscita che lo segue. Questo riceve questo pilotaggio incrementato e amplifica il guadagno a circuito aperto di un fattore due. Il risultato è un suono che è più ricco, più autoritario ed espansivo". Per i proprietari del Momentum, un'ulteriore buona notizia è lo streamer e l'amplificatore per cuffia Momentum, entrambi in arrivo. "Sto ancora lavorando su Helios", ha detto Dan, "al CES sveleremo il primo prodotto della serie Progression. Esso sarà un ampli- Master Power Classic Stereo - back ficatore monofonico molto potente che ha molti spunti estetici ed elementi circuitali della serie Momentum. Esso avrà un prezzo tra la serie Master power e il Dan D’Agostino Distribuzione range Momentum. I nostri piani Audio Natali immediati comprendono un pre- www.audionatali.com amplificatore mono e uno stereo CLICK della serie Progression e un amplificatore 'lifestyle' ". Ken Kessler / Hi Fi News PER SAPERNE DI PIÙ DAN D’AGOSTINO MASTER POWER CLASSIC STEREO Leggete l’articolo di Ken Kessler sul numero 150 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. Andate a: www.audiofileshop.com > SOMMARIO extra 39 quale incisione? SCHUBERT Sinfonia n.8 “Incompiuta” Andrea Bedetti sceglie 7 versioni quale incisione: schubert el mondo dell'arte un capolavoro incompiuto ha il potere di N nia sembra trasformarsi in una tragedia verdiana, senza però che la affascinare maggiormente proprio in virtù della sua incompiu- visione d'insieme perda i connotati fedeli e tradizionali del capolavo- tezza. Si pensi alla Pietà Rondanini di Michelangelo e, nel ro schubertiano. caso della musica colta, all'Ottava Sinfonia di Schubert, conosciuta Va da sé che la NBC Symphony asseconda il direttore italiano come proprio con l'appellativo di “Incompiuta” (in tedesco Unvollendete). meglio non potrebbe essere (ascoltate l'ansia che trasmette il fraseg- La storia ci insegna che con questa sua opera Schubert cercò di gio dei violini!). Immancabile. dare una risposta alla domanda che ogni compositore si poneva di fronte al corpus sinfonico di Beethoven, ossia: ‘Chi potrà fare qualcosa di più, dopo Beethoven?’. HERBERT VON KARAJAN Brahms & Schubert su CD EMI L'Ottava Sinfonia, in ciò (iniziata nel 1822), anche se rimasta Da un gigante dell'interpretazione a un altro, speculare nelle diversità ‘Incompiuta’, con i primi due tempi completati e l'abbozzo dello rispetto al primo, ossia Herbert von Karajan. Almeno due le registrazio- Scherzo, con le pochissime battute del Trio, rappresenta la migliore ni da ricordare del direttore salisburghese: la prima meno conosciuta, risposta, in quanto con questo capolavoro il compositore austriaco quella del 1955 con la Philharmonia Orchestra, la seconda, che appar- raccolse il testimone del sommo genio di Bonn e volle indicare un tiene al ciclo dell'integrale schubertiana registrata tra il 1975 e il 1978 altro cammino, un altro sentiero capace di condurre l'ascoltatore nel con i Berliner Philharmoniker, sempre per la EMI. Se nella prima cuore della poetica schubertiana, all'interno del suo nucleo di deso- Karajan ha voluto far sprigionare dalla partitura la tensione emotiva, la lazione e di confidenza con la morte, tra vagheggiamenti onirici e dimensione del conflitto umano di questa pagina, senza per questo far rifugio nella memoria, che si alternano allo schiudersi improvviso di venire meno la ‘bellezza’ del suo inconfondible suono (confrontate la angosciosi abissi, frutto della paura dell'uomo di fronte alla ineluttabilità del proprio destino. La discografia di questo meraviglioso capolavoro, ovviamente, è a dir poco immensa e da essa, per ciò che riguarda le registrazioni che possono essere considerate ‘immancabili’ nella discoteca di ogni appassionato, possono essere estrapolate sei esecuzioni. ARTURO TOSCANINI Schubert & Mendelssohn su CD RCA Si incomincia, e non potrebbe essere altrimenti, con la celeberrima registrazione che Arturo Toscanini effettuò nel 1950 con la fedele NBC Symphony Orchestra per la RCA. Se da un punto di vista tecnico il suono non è propriamente il massimo, con un dettaglio assai povero che vede stemperare le varie sezioni orchestrali, soprattutto quando gli archi e i legni dialogano, e con una dinamica che lascia a desiderare in fatto di naturalezza e di velocità, l'aspetto artistico è da mozzare il fiato. Se volete ascoltare un'"Incompiuta" nella quale predomina il senso di lotta e di tragedia che investe l'uomo, dovete indirizzarvi su questa incisione e su quella di Mravinsky (di cui dirò poi). Attraverso il proverbiale incedere ritmico, la lettura di Toscanini trasuda dramma e tensione da tutti i pori, al punto che sotto la sua bacchetta la sinfo- 40 extra > SOMMARIO differenza abissale del timbro dei violini rispetto a Toscanini), nella seconda registrazione, la tensione si stempera in un placido mare apollineo, dal quale Karajan attinge una profonda musicalità, esaltando la cantabilità della sinfonia, stupendamente assecondato dai Berliner quale incisione? Philharmoniker che danno vita a un flusso timbrico continuo, inesauribi- fornire all'iniziale Allegro moderato e al seguente Andante con moto. le, una linea unica pregna di mille sfumature e rivoli timbrici. A livello Ebbene, tra i pochissimi ad aver posto una grandissima attenzione a tecnico entrambe le registrazioni vantano una cattura del suono più che tale equilibrio formale vi è sicuramente il direttore inglese, capace di buono, con la seconda che denota una leggera pulizia in più per ciò che discernere i due mondi contrastanti dati dagli altrettanti movimenti riguarda la focalizzazione del dettaglio e l'immagine sonora della com- senza per questo creare uno squilibrio, una frattura formale tra essi. pagine orchestrale fissata al centro, a debita profondità. Vi è in questa interpretazione una conseguenza logica, un porre il suono in modo che il secondo tempo sia una necessaria continuazione BRUNO WALTER Schubert & Mahler su CD Orfeo d'Or del primo, dando vita a un flusso di intenti e di significati che comprendono tutta la sinfonia e non proponendola a blocchi distinti nel tentativo Facciamo un passo indietro e torniamo al 1950, quando il 2 ottobre di di esasperarne il significato. quell'anno a Monaco Bruno Walter diresse alla testa della Bayerisches Tecnicamente, la registrazione della BBC Legends è senza infamia e Staatsorchester proprio l'Incompiuta, oltre a uno dei suoi cavalli di bat- senza lode, con un suono sufficientemente discreto per permettere di taglia, la Sinfonia “Titano” di Mahler. Chi si aspetta da questa lettura uno cogliere le sfumature orchestrali. ruolo subalterno rispetto al destino, quasi un'accettazione ‘cristiana’ del CARLOS KLEIBER fato, resterà indubbiamente sorpreso dalla carica espressiva e dalla Schubert su CD Deutsche Grammophon scelta dei tempi fatta da Walter, che sono molto più veloci rispetto alle Carlos Kleiber, si sa, aveva un repertorio che definire limitato è dir poco. esecuzioni che farà anni dopo, soprattutto quella effettuata con la New Fortunatamente, tra quelle sinfonie da lui privilegiate vi fu anche York Philharmonic Orchestra. Con questo non si vuole dire che la lettu- l'Incompiuta, che si concretizzò nella registrazione per la DG nel 1978, ra del 1950 sia tellurica, ‘pagana’, simbolo dell'uomo che si ribella alle unitamente alla Terza. Sia ben chiaro, l'approccio di Kleiber potrà far leggi del fato, ma è indubbio che, anche grazie a quella meravigliosa storcere il naso ai puristi che non potrebbero gradire la sua propensio- ‘macchina da guerra’ che è la compagine monacense, questa esecuzio- ne a estremizzare le dinamiche, ossia rendendo pianissimo i pp e for- ne fa vibrare ogni muscolo e nervo sonoro della partitura. Nella rimaste- tissimo i ff, ma la lettura proposta dal figlio di Erich Kleiber se non rispet- rizzazione fatta nel 2002 dalla Orfeo, c'è stato un buon lavoro di pulizia ta le proporzioni, come fa Barbirolli, tende ad aprire la porta ad una e di miglioramento del suono monofonico, a tutto vantaggio della dina- drammaticità ‘eroica’, facendo capire all'ascoltatore come il sinfonismo mica e del'equilibrio tonale, che permettono un ascolto sufficientemen- schubertiano sia debitore, per certi versi, di quello beethoveniano. te discreto anche dal punto di vista audiofilo. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, tra il vinile del 1979 e la masterizzazione effettuata per la serie “The Originals” è da privilegiare que- SIR JOHN BARBIROLLI Schubert & Mozart su CD BBC st'ultima, in quanto riesce a limitare il problema cronico delle registra- Un altro attento interprete dell'Incompiuta è stato certamente Sir John patina di sporcizia che tende a sfuocare sia la dinamica, sia il dettaglio. zioni effettuate dai tecnici della DG negli anni Settanta, ossia quella Barbirolli, il quale, anche se preferì, almeno a livello discografico, la tevole registrazione, effettuata in studio nel 1965, dell'Ottava Sinfonia EVGHENY MRAVINSKY Schubert, Wagner & Weber su CD Mravinsky Live Edition alla testa della Hallé Orchestra. Uno dei problemi che pone quest'ope- Un altro sommo interprete, capace di offrire un'impronta fondamentale ra sinfonica è dato sicuramente dalla difficoltà degli equilibri e delle pro- di questa sinfonia è stato sicuramente il leggendario Evgenij Mravinskij porzioni da dare per via della sua incompiutezza e del bilanciamento da che ebbe modo di registrare quattro volte l'Incompiuta. Particolare Nona sinfonia schubertiana, la famosa “Grande”, ha lasciato un'incan- > SOMMARIO extra 41 quale incisione: schubert Schubert pacato, nel quale l'uomo prende coscienza e accetta il suo quale incisione? quale incisione: schubert degna di nota è la registrazione effettuata nel 1977 dal vivo a Tokyo, stupenda integrale schumanniana), per far comprendere meglio i mec- nella quale, sulla scia della lettura toscaniniana, il grande direttore canismi compositivi. Così questa Incompiuta, attraverso i suoi metodici russo porta in scena una parabola tragica, contraddistinta da un fraseg- e, allo stesso tempo, lussureggianti colori ci fa capire meglio il suo gio tagliente come una katana, con un senso di angoscia che avvilup- influsso poi dato alla Grande, con Harnoncourt che evidenzia meglio pa l'ascoltatore, il quale viene catapultato in un universo sonoro nel certo timbri, soprattutto nei fiati, senza cadere nella magniloquenza e quale viene bandita ogni speranza. Con Mravinsky l'uomo viene getta- nella vuota retorica di un suono fine a se stesso, anche se le proporzio- to in pasto al destino, con il direttore stesso che lo spinge verso di esso ni di cui si è accennato sopra vengono naturalmente a cadere, con il e alla fine dell'ascolto si resta attoniti, smarriti, confusi da tanta impla- direttore austriaco e la compagine olandese che sembrano usare una cabilità. Buono il suono ottenuto dall'etichetta giapponese con una lente di ingrandimento sonora. Il suono risulta essere oltremodo "digi- ripresa che mette in evidenza un ottimo palcoscenico sonoro capace di tale" nella sua freddezza numerica, cosa che si nota soprattutto negli ricreare l'evento live e la tensione palpitante espressa dalla compagine alti, sia negli archi, sia nei fiati. Andrea Bedetti orchestrale, oltre a una dinamica che esalta la freddezza e la desolaDiscografia selezionata selezionata zione della lettura di Mravinsky. Schubert / Mendelssohn: Sinfonie nn. 5, 8, 9 / Sinfonie 4, 5. NIKOLAUS HARNONCOURT Schubert su CD Teldec NBC Symphony Orchestra, Arturo Toscanini Da ultimo non si può dimenticare la particolare e stimolante lettura fatta Schubert / Brahms: Sinfonia n. 8/ Sinfonia n. 2 nel 1992 da Nikolaus Harnoncourt, che ci ha purtroppo lasciato poche Philharmonia Orchestra, Herbert von Karajan settimane fa, alla testa della Concertgebouw di Amsterdam, quando CD EMI Classics 3886892 fece capire che una certa prospettiva filologica poteva essere applica- Schubert: Sinfonie nn. 8, 9 ta anche nel cuore del romanticismo (come testimonia, tra l'altro, la sua Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan CD RCA 74321 59480 (2 CD) CD EMI Classics 7243 5 66105 2 1 Schubert / Mahler: Sinfonia n. 8 / Sinfonia n. 1 Bayerisches Staatsorchester, Bruno Walter CD Orfeo d'Or C562021B Schubert / Mozart: Sinfonia nn. 5, 8 / Sinofnia n. 40 Hallé Orchestra, Sir John Barbirolli CD BBC Legends BBCL 4120-2 (2 CD) Schubert: Sinfonie nn. 3, 8 Wiener Philharmoniker, Carlos Kleiber CD DG 449745-2 Schubert / Webver / Wagner: Sinfonia n. 8 / Oberon / Lohengrin; Tannhäuser Orchestra Filarmonica di Leningrado, Evgenij Mravinsky CD Altus ALT053 Schubert: Le Sinfonie Royal Concertgebouw Orchestra, Nikolaus Harnoncourt 4CD Teldec 4509-91184-2 (4 CD) 42 extra > SOMMARIO MASSAGE DISC Un procedimento di rodaggio per componenti audio contattare: FRANCESCO PICCIONE tel: 347. 506..45.80 sito: www.massagedisc.com CLICCA QUI PER VEDERE L’ELENCO COMPLETO (COMPRESO L’ELENCO IN QUESTA PAGINA) DI OLTRE 600 PRODOTTI DI USATO, EX DEMO & OCCASIONI OFFERTI DALLA AUDIO PLUS dagli archivi articolo originalmente pubblicato su AS EXTRA N.131 TechDAS Giradischi Air Force One nagra d “Quale sia la cosa che potrebbe fornire un'ulteriore riduzione di prezzo, è da vedere; i due Air Force sembrano già altrettanto 'snelli' per quanto il progetto lo possa permettere. Si può sospettare una mancanza di volontà nel sacrificare una delle sospensioni pneumatiche o un elemento del cuscinetto d'aria, ma magari un modello più piccolo con una sola base del braccio e uno stabilizzatore? Mah...” KEN KESSLER / HI FI NEWS techDAS uando un'azienda è contemporaneamente un importante Q distributore e un produttore, la sua reputazione nel proprio paese è diversa, rispetto a quella di cui gode all'estero. Visitando la mostra High End a Tokyo lo scorso novembre, mi sono reso conto che la Stella Inc., casa madre della TechDAS, è considerata prima di tutto un distributore di primaria importanza; rappresenta marchi come Wilson-Benesch, Einstein, Constellation, Vivid Audio, Brinkmann, Graham, Devialet e tanti altri, in quello che dev'essere uno dei mercati più esigenti al mondo. 46 extra > SOMMARIO Nishikawa-san spiega la lavorazione del giradischi Air Force Two In basso: Un primo avvistamento dell'Air Force Two; questo è in fase di rodaggio, dotato di un braccio Graham Phantom. dagli archivi Air Force One smontato Ciò naturalmente non riguarda noi, fuori dal Giappone. Piuttosto anni '80 l'apice della progettazione giapponese di giradischi, conosciamo l'azienda perché TechDAS è la responsabile di uno soprattutto con modelli come il DQX -1000, in grado di accogliere dei prodotti più chiacchierati degli ultimi dieci anni: il pregevole tre bracci, e l'eccezionale SX-8000 II, che rappresenta certamente giradischi Air Force One. Si è insinuato fra noi in modo clandesti- il nonno dell'Air Force One, con il suo alloggiamento esterno del no, esposto staticamente all'High End Show di Monaco di Baviera motore e la massiccia costruzione. nel 2012, prima di arrivarci in prova l'anno scorso. In poche parole Nishikawa-san entrò alla Stax nel 1966, sua prima esperienza nel- esso ha riscritto le regole per i giradischi high-end, grazie alla sua l'industria dell'audio. Vi rimase per 10 anni progettando cuffie elet- combinazione di tecnica e costruzione. trostatiche, compresa la SR-3. La sua carriera ebbe un cambia- Conoscere le sue origini, tuttavia, ci aiuta a capire che questo suc- mento di direzione con la progettazione di bracci, uno dei quali fu cesso quasi istantaneo, ha avuto 30 anni o più di gestazione. Il suo l'Infinity Black Widow; probabilmente il primo a utilizzare la fibra di team di progettazione, che comprende il consigliere tecnico carbonio, nonché un mezzo straordinario per accogliere le testine Harutoshi Kunugi, il direttore tecnico Toyoda Keiji e il direttore ad alta cedevolezza. Quando Nishikawa-san entrò a far parte della generale dell'azienda Hideaki Nishikawa, condivide un passato Micro Seiki, fu nominato responsabile dell'Ufficio Tecnico, poi comune: la Micro-Seiki. Sebbene sia un marchio del quale i cin- Direttore della divisione sonora. Le sue mansioni comprendevano quantenni si ricordano meglio, la Micro-Seiki rappresentò negli lo sviluppo delle cuffie elettrostatiche, la progettazione di bracci e - Vista posteriore dell'Air Force Two; si può vedere l'ingresso per i tubi dell'aria e la vista completa del braccio SME serie V da 12 pollici > SOMMARIO extra 47 techDAS “TechDAS è la responsabile di uno dei prodotti più chiacchierati degli ultimi dieci anni: il pregevole giradischi Air Force One. Si è insinuato fra noi in modo clandestino, esposto staticamente all'High End Show di Monaco di Baviera nel 2012, prima di arrivarci in prova l'anno scorso. In poche parole esso ha riscritto le regole per i giradischi high-end, grazie alla sua combinazione di tecnica e costruzione”. dagli archivi Air Force One senza il piatto techDAS portentosamente - il lavoro sui giradischi a cuscino d'aria e ad perso tempo nel creare l'Air Force Two. Sorprendentemente, il uno stabilizzatore tramite aspirazione. Egli rimase alla Micro suo prezzo è circa un terzo di quello dell'Air Force One. È sem- Seiki per 12 anni, dichiarando ad HiFi News: "Il prodotto rap- pre stata l'intenzione dei progettisti, quella di creare un deriva- presentativo di quel periodo fu il giradischi SX-8000II con cusci- to meno costoso del loro modello di riferimento, pur mantenen- no d'aria e sistema di aspirazione. In realtà l'Air Force One è un do tutte le caratteristiche essenziali. Anche le prestazioni si condensato delle tecnologie dell'SX - 8000II". I suoi colleghi di avvicinano molto a quelle dell'One, sebbene gli ascoltatori esi- quel periodo fanno ora parte del gruppo TechDAS / Stella. genti potranno sentire un basso leggermente più profondo e silenzi più netti dal giradischi più costoso. Il fattore chiave per TechDAS è un marchio proprio di Stella Inc. che si distingue ottenere la riduzione dei costi necessaria è stato un cambia- dalle gamme importate. Tutta la pianificazione e lo sviluppo per mento fondamentale nel processo di fabbricazione. TechDAS è gestita dalla Stella Inc. La lunga esperienza di quest'ultima nell'audio high-end (vedi riquadro nella pagina accan- Il principale telaio superiore dell'Air Force One è formato da to) come distributrice, ha ispirato l'obiettivo di produrre prodotti metallo tagliato e lavorato a macchina per creare il 'corpo', audio high-end superiori, di respiro mondiale. Incoraggiata dal- mentre nell'Air Force Two la sezione principale è prodotta in l'entusiastica risposta per l'Air Force One, l'azienda non ha alluminio con tecniche di precisione nella fusione del metallo. Lo stampo del telaio per l'Air Force Two, che mostra le aperture per quattro pilastri, in basso a sinistra. 48 extra > SOMMARIO dagli archivi L’ HIGH END IN GIAPPONE Yasuo Nakanishi fu, senza dubbio, il Padrino dell'audio high-end in piccole, Giappone. Per oltre trent’anni egli scoprì e fece prosperare marchi mente... un'azienda denominata Quintessence, anch'essa con cin- alle prime armi, coltivandoli a tal punto che potessero godere di una que o sei persone. La cosa divertente è che i loro prodotti erano reputazione a livello mondiale. Attraverso la sua società R.F. costruiti molto male. L'estetica era tremenda. (Lunga pausa) Però Enterprises, Yasuo distribuì alcuni dei più grandi nomi nell'audio. suonavano bene." (Ride). Negli anni '70 la sua azienda gestiva marchi come Audio Research, "Mark Levinson fu determinante per stabilire il concetto di high end SAE, Beveridge e Electro Research. Negli anni '80, la R.F. (alta gamma) nel corso degli anni Settanta. E poi si dedicò ai finali Enterprises fu il distributore giapponese di Krell, Apogee, Studer / di potenza, di tipo piuttosto insolito. L'ML2 era un amplificatore di Revox, Jadis e Cello. Negli anni '90 furono aggiunti al gruppo potenza molto piccolo, ma suonava bene ed era molto costoso. l'Acoustic Energy, Audio Alchemy e VAC. Fu fondata una seconda Mark ed io continuavamo a parlare di nuovi prodotti, progetti e cose azienda, Stellavox Japan, Inc. nel 1989 per distribuire Goldmund, varie. Egli si recava in Giappone molto spesso a quel tempo. Martin-Logan, Magnepan e altri. Ma ciò che fece decollare il suc- Arrivati alla fine degli anni '70, avevamo una serie di modelli diver- cesso della R.F. Enterprises, e quindi la nascita dell'high end in si, tra cui amplificatori finali e crossover; prodotti che in realtà crea- Giappone, fu la scoperta di Yasuo dei sistemi audio Mark Levinson rono questo genere che chiamiamo high end. A quel tempo, natu- nel 1974. ralmente, nessuno parlava di alta gamma. In un'intervista nel 1996 Yasuo spiegò: "Volevo importare prodotti "Quando facevo l'importatore / distributore in Giappone per i pro- che avessero un'anima, per introdurli nel mercato giapponese. Nei duttori d'oltreoceano, volevo non solo importare i loro prodotti per primissimi tempi della SAE, c'erano meno di cinque persone a lavo- venderli sul mercato giapponese, ma anche cercare di tradurre la rare lì a Los Angeles. Giovani freschi di università che cercavano di filosofia dei costruttori e le loro idee, o diventare un ponte tra i pro- realizzare amplificatori davvero belli, cuocendo i trasformatori nel duttori e gli utenti finali dei loro prodotti. A volte sento che il lavoro forno della cucina. SAE a quel tempo produceva solo finali di di un importatore / distributore non è diverso da quello di un mer- potenza. cante d'arte. Nel periodo in cui i pittori Impressionisti si stavano dif- Non fu facile all'inizio. "C'erano fattori economici. Anche SAE dove- fondendo in Francia, alcuni commercianti li aiutavano, anche quan- va essere venduta a prezzi alti, molto più alti rispetto ai prodotti do erano del tutto sconosciuti. Quando iniziammo a gestire i pro- giapponesi. Ma come oggi, gli hobbisti e appassionati giapponesi, dotti delle nuove aziende produttrici di apparecchiature audio, non relativamente alla quantità di soldi che guadagnano, sono molto più avevamo assolutamente idea se esse avrebbero fatto prodotti suf- interessati a queste cose rispetto a persone di altri paesi. So anche ficientemente validi o addirittura se sarebbero durate. Alcune si che prima della guerra, il Giappone era un paese veramente pove- ingrandirono e diventarono aziende di successo. Alcune andarono ro, e tuttavia per Leica era il terzo mercato più grande al mondo. in bancarotta. Altre semplicemente scomparvero. "Ma di gran "Quelli erano i giorni in cui c'erano tanti cosiddetti 'produttori da lunga, Mark Levinson prima della Madrigal, fu la persona più garage' che venivano fuori dagli Stati Uniti. Aziende molto, molto influente nell'high end giapponese." e veramente sotto-capitalizzate. Vediamo, mi viene in > SOMMARIO extra 49 techDAS L'interno di uno dei gruppi di pompaggio d'aria 'TechDAS Air Force Module'; l'involucro misura 428 × 240 × 160 millimetri (LxPxA) e pesa 10kg. dagli archivi Il TechDAS Team: da sinistra: Technical Adviser Harutoshi Kunugi, Technical Manager Toyoda Keiji, CEO Hideaki Nishikawa, Export Manager Motofumi Hirata techDAS Ciò da solo rappresenta un cambiamento significativo nei costi di produce anche un sofisticato DAC, così come cavi e accessori, fabbricazione. uno stabilizzatore per disco e piedini d'isolamento per la base, Per mantenere le tecnologie cruciali della sospensione ad aria, per il posizionamento sotto le punte. Chiamato D-7 Supreme - o del cuscino ad aria e della tenuta mediante aspirazione, D-7i Supreme con ingresso digitale per iPod - il DAC è stato TechDAS ha realizzato progetti più attenti ai costi; una sospen- recentemente migliorato con la riprogettazione del sistema d'ali- sione pneumatica smorzata con olio, differenti pompe ad aria e mentazione e del cabinet, che TechDAS crede svolga un ruolo piedini. L'Air Force Two appoggia su quattro pilastri, mentre il importante nelle prestazioni complessive. Ironicamente, questo One ne utilizza tre. Il piatto da 10kg - di 9 kg più leggero rispet- è un sottoprodotto della loro lavorazione con il metallo nello svi- to a quello dell'Air Force One - è in alluminio solido lavorato a luppo dell'Air Force One; e potrebbe rappresentare la prima volta macchina. che un DAC sia stato influenzato da un giradischi. Utilizzando un telaio ibrido con struttura autoportante in alluminio In tutti gli altri aspetti l'Air Force Two è certamente il fratello e ottone per controllare la risonanza, l'unità principale è realizza- dell'One, anche se insolitamente le dimensioni sono leggermen- ta in alluminio solido e si appoggia su tre grandi piedi a punta in te più grandi. L'Air Force One ha una base di 600x450mm men- ottone. Due punte frontali sono direttamente collegate al trasfor- tre il Two ha bisogno di uno spazio di 685x452mm. Come il matore toroidale per rimuovere rapidamente tutte le minuscole modello One, l'Air Force Two può accogliere due bracci, uno da vibrazioni. TechDAS fornisce il convertitore con la propria base 9 o 10 pollici sulla base al lato destro, ed un secondo da 9, 10 o isolante di nuova concezione, in super duralluminio e DLC 12 pollici che può essere montato su una base opzionale nel lato (Diamond Like Carbon). Per l'elaborazione, il D-7 Supreme uti- posteriore sinistro. Il motore è esterno, come lo sono le unità di lizza un chip di conversione D/A Wolfson WM8741, che suppor- alimentazione e condensatore ad aria, ed offre le sofisticate elet- ta l'USB 192kHz/24 bit. Per quanto riguarda i sistemi operativi, troniche e schermo LCD dell'Air Force One, per un controllo esso lavora con la maggior parte delle versioni di Windows fino ultra-preciso della velocità con visualizzazione a due cifre deci- alla 7° , e con Mac da OSX 10.6 in poi. Nella forma del D-7i, l'uni- mali. tà consente l'ingresso digitale diretto da un iPod collegando il relativo cavo alla presa USB frontale. Questa funzione consente Anche se i giradischi sono gli ultimi - e chiaramente i più famosi all'utente di impiegare un iPod come lettore audio high-end. - prodotti dell'azienda, seguiti dalla testina TDC01 a bobina L'uscita pre variabile è inclusa come dotazione di serie, e con- mobile recentemente introdotta, la TechDAS da qualche anno sente al D-7 di funzionare da DAC / preampli, completo di ampli- 50 extra > SOMMARIO dagli archivi “La lavorazione mi ricordava, ebbene sì, la produzione di orologi, con un'attenzione senza compromessi al dettaglio, alla qualità e alla finitura. Se la risposta al modello Two sarà altrettanto positiva come per il One e la nuova testina troverà un suo pubblico, vi saranno altre testine e giradischi in vista. Sebbene Nishikawa-san non lo prometta, ho una sensazione subdola che un ‘Air Force Three’ nel prossimo futuro, potrebbe essere ancor meno costoso...” ficatore per cuffie d'alta qualità basato su una scheda dedicata e TechDAS, ho potuto osservare i primi Air Force Two in costruzio- dotato di presa jack 6,3mm. Il pannello frontale dispone anche di ne. La lavorazione mi ricordava, ebbene sì, la produzione di oro- manopola per selezionare le frequenze di campionamento. La sua logi, con un'attenzione senza compromessi al dettaglio, alla quali- dotazione di prese nel pannello posteriore comprende un ingres- tà e alla finitura. Se la risposta al modello Two sarà altrettanto so digitale ciascuno per: coassiale RCA, TOSLINK e USB, ed positiva come per il One e la nuova testina troverà un suo pubbli- un'uscita digitale RCA; tutti sono compatibili 192kHz/24bit. Le co, vi saranno altre testine e giradischi in vista. Sebbene uscite analogiche di livello Nishikawa-san non lo prometta, ho una sensazione subdola che TechDAS fisso comprendono sia le un "Air Force Three" nel prossimo futuro, potrebbe essere ancor RCA meno costoso. Distribuzione per l’Italia l'XLR bilanciato, con l'uscita single-ended che variabile solo RCA. C'è Perché questo è verosimile? Perché la Micro-Seiki produceva Audio Plus srl anche un ingresso BNC per giradischi in ogni fascia di prezzo. Poiché Nishikawa-san e il suo web: www.audioplushiend.it clock esterno. team rispettano e riveriscono la loro eredità alla Micro-Seiki, chi lo sa? Forse potrebbe anche prendere in considerazione la creazio- mail: [email protected] tel: 0735 593 969 Trascorrendo una giornata ne di un nuovissimo braccio Black Widow per il 21° secolo? Ken al Kessler / Hi Fi News quartier generale Modello TechDAS D-71/192DSD Precision Digital Interface > SOMMARIO extra 51 techDAS La nuovissima testina TDC- 01 a bobina mobile, con uscita da 0,45mV !! ! ! angolo tecnico I DIODI NELLE RETI ELETTRICHE NON LINEARI PARTE 7 ell'articolo precedente (AS EXTRA n. 147) partenente alla Supponendo costante Vin risulta che Vo è costante dato che anche serie relativa alla trattazione dei diodi nelle reti elettriche Vz risulta costante perché trattasi di diodo zener ideale. In queste con comportamento non lineare, è stato descritto un com- condizioni, le variazioni del carico inpongono una variazione della ponente largamente utilizzato, specie nei circuiti di alimentazione corrente di carico pari a una variazione della corrente che scorre laddove risulta necessario garantire una conosciuta o necessaria ne diodo zener, ma di segno inverso N stabilità della tensione al carico, nelle condizioni in cui il carico IRL = Iz stesso presenti un comportamento non costante, oppure si voglia- Ciò può essere considerato vero anche se il diodo zener è reale, no compensare le cadute di tensioni dovute alla corrente assorbi- ovvero, se in seria al diodo zener consideriamo al sua resistenza ta. Stiamo parlando del diodo zener, e uno dei circuiti nei quali svol- differenziale rz. Infatti si può ancora supporre costante I_Rs se le ge la funzione descritta è rappresentato dallo schema in alto della variazioni di Vin sono inferiori alle variazioni di Vo, e questo è vero pagina. supponendo Vin>2Vo (si evita volutamente la dimostrazione e si La tensione di uscita Vo può essere stabilizzata, cioè resa teorica- invita il lettore a prendere atto della considerazione). mente costante, sia rispetto alle variazione del valore del carico e Considerando il diodo zener reale la variazione della tensione al sia rispetto alle variazioni della tensione d'ingresso Vin. carico Vo risulta essere Stabilizzazione della tensione d'uscita Vo rispetto al carico Si nota subito che la bontà del circuito di stabilizzazione è dipen- Premessa: il diodo Zener, così come descritto per il diodo rettifica- dente dalla resistenza differenziale rz, la quale è una caratteristica tore, presenta una resistenza serie, denominata generalmente rz tipica del dispositivo preso in esame e che quindi varia da diodo a (non disegnata nello schema sopra riportato e posizionata in serie diodo. Sarà compito del progettista scegliere lo zener piu adegua- allo stesso zener) e rappresenta la resistenza differenziale della to, in funzione della performance che dovrà avere il circuito di sta- giunzione p-n, ovvero, la derivata della tensione rispetto alla cor- bilizzazione. rente della caratteristica inversa (ricordiamo che la caratteristica Nel prossimo articolo verrà descritto il comportamento della tensio- inversa è la curva Tensione-corrente quando il diodo zener è pola- ne d'uscita rispetto alle variazioni della tensione d'ingresso. Vo = rzIz = rzIRL rizzato inversamente – vedi articolo precedente: parte 6, nel numero 147 di AS EXTRA) Continua... Antonio Sese / Horn Amplifiers rz = dVz diz Semplificando, rz rappresenta il rapporto tra piccole variazioni di Vz e Iz. Supponendo il diodo zener ideale, detta resistenza è nulla, pertanto la tensione in uscita Vo è costan- Antonio Sese te non esistendo la caduta sulla rz. Ingegnere e fondatore: zener, in questo caso sarebbe infini- La caratteristica inversa del diodo ta e rappresentata da una linea Horn Audio Amplifiers parallela all'asse della corrente Iz. www.hornamplifiers.com La corrente che attraversa la resi- CLICK stenza Rs è data dalla IRs = Vin-Vo Rs > SOMMARIO extra 55 diodi non lineari - 7 Leggete le parti 1-6 sui numeri 141-147 di AS EXTRA, sempre disponibili online pagina i nt e rat tiva LATEST RELEASE LATEST RELEASE: Annunci delle novità di JAZZ, ROCK, POP... novità jazz, rock, pop... Leggete le recensioni delle novità su disco e in liquid su Audiophile sound BILL EVANS: SOME OTHER TIME - THE LOST SESSIONS CD Resonance (2 CD) Distr. www.amazon.com SONNY ROLLINS: HOLDING THE STAGE (ROAD SHOWS/4) CD Sony MP3 Distr. www.universalmusic.it 58 extra > SOMMARIO MILES DAVIS: EVERYTHING’S BEAUTIFUL YELLOWJACKETS: COHEARANCE CD Sony MP3 CD Mack Avenue - Distr. www.universalmusic.it Distr. www.ird.it LATEST RELEASE BARBER BACK IN BERLIN 1960 CD Lake Distr. www.amazon.com DEEP PURPLE: LONG BEACH 1976 CD, LP earMusic Distr. www.amazone.com CHET BAKER: THE ABSOLUTELY ESSENTIAL 3CD COLLECTION CD Big 3 Distr. www.amazon.com SANTANA IV CD Santana 1v Distr. www.amazon.com PER SAPERNE DI PIÙ novità jazz, rock, pop... NOVITÀ’ JAZZ, ROCK, POP, CLASSICO In Audiophile sound n.150 le novità in disco e liquid hi res recensite. Troverete recensioni di jazz, rock, pop, classico. ERIC CLAPTON: I STILL DO CD Polydor Distr. www.universalmusic.it DAVID BOWIE: CHANGESONEBOWIE LP unassigned Distr. www.amazon.com Acquistatelo online in versione cartacea o digitale. Andate a: www.audiofileshop.com > SOMMARIO extra 59 A UDIOPHILE sound Per leggere l’articolo sui diffusori MG 0.7 della Magneplanar CLICCA QUI CD NON CLASSICO 1 dischi per un’isola deserta Enrico Pieranunzi Marc Johnson AS NEVER BEFORE CAM JAZZ pera decisamente ispirata, questo As Never Before. Si tratta, del jazz più canonico. Marc Johnson, dal canto suo, inventa linee di infatti, di un lavoro realizzato da quattro musicisti, fra i miglio- contrabbasso morbide e vellutate, non prive di quelle melodie capa- ri in circolazione, alle prese con composizioni attraversate da ci di andare dritto al cuore. O un mood straordinariamente convincente. Non delude nemmeno l'aspetto tecnico di questo album, anche se Non c'è brano in scaletta che non risulti animato da un'autentica ispi- richiama alla mentre le migliori incisioni della ECM dell'ultimo perio- razione. Non è un disco di do. Discografia quattro solisti, come spesso Banditi i riverberi lunghi e il palcoscenico sonoro confuso, questa accade, ma il prodotto di una ENRICO PIERANUNZI, registrazione si distingue per l'apertura stereofonica e la pulizia. band organica e coesa. MARC JOHNSON. Kenny Wheeler ed Enrico Sound realistico, poche correzioni di studio, grande livello di dinami- AS NEVER BEFORE. Pieranunzi CD Cam Jazz PRM-7807-2 della loro rispettiva bravura, Joey Baron, Kenny Wheeler, oltre che conferma dello sta- Stereo, Studio recording. Bauer tus di autentici maestri. Il Studio (Ludwigsburg), 1 dicembre drumming di Joey Baron, 2004, Prod: Ermanno Basso. Eng: invece, conferisce al disco Johannes Wohlleben. un incedere contro corrente, www.amazon.com CLICK danno prova che spinge le composizioni fuori degli schemi consueti ca. Quest'ultima, assieme all'eccellente dettaglio, è garanzia di poter assaporare appieno le sfumature esecutive della tromba di Wheeler e il delicato lavoro sui piatti di Baron. Il pianoforte di Pieranunzi si presenta ben bilanciato (come tutta la registrazione, del resto), con bassi articolati e ben separati da quelli emessi dal contrabbasso di Johnson. In complesso, si tratta di una registrazione realmente audiophila, ma che si offre ad un pubblico esteso, vuoi per la piacevolezza dei contenuti artistici, vuoi per il sound gradevole e tutt'altro che affaticante. Simone Bardazzi > SOMMARIO extra 61 1. CD NON CLASSICO: PIERANUNZI 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! 2 dischi per un’isola deserta CD CLASSICO Berio SINFONIA ERATO uciano Berio è unanimemente riconosciuto come uno dei più gran- L struttura armonica dello Scherzo di Mahler. Senz'altro un colpo di genio di compositori del '900. Possiamo riconoscergli una grande origina- assoluto. Non si tratta della solita citazione musicale ma di una integra- lità compositiva che lo contraddistingue e lo innalza al di sopra della zione tra musiche diverse che vengono inglobate, rielaborate e digerite media dei suoi contemporanei. Una prova certa della sua grandezza all'interno di una composizione che rende unitario e coerente ciò che in sono le composizioni eseguite in questo disco. fondo è naturalmente differente. Si inizia con la Sinfonia per otto voci e orchestra. Composta di cinque Certamente musica non delle più facili da ascoltare ma musica moderna movimenti eseguiti in successio- che ha un suo senso musicale, ovvero non solo una accozzaglia di suoni ne, è caratterizzata da una dissonanti ma una idea sviluppata in un progetto di grande coerenza e seconda unitarietà. Discografia BERIO. SINFONIA POUR HUIT VOIX ET ORCHESTRE. EINDRUCKE. Regis Pasquier, violino, New Swingle Singers, Orchestre National de France, Pierre Boulez, dir. CD Apex 8573 89226 2 www.warnermusic.com CLICK parte dedicata alla memoria di Martin Luther King del quale si usano anche i testi. Inoltre viene usata con varie citazioni il quarto movimento della Seconda Sinfonia di Mahler. In questo richiamo al musicista boemo, vengono inserite richiami musicali da Bach a Schönberg, da Beethoven a Strauss, da Brahms a Stravinsky, da Berg a Ottima l'esecuzione e non potrebbe essere altrimenti, sotto la guida del grande Boulez. Dal punto di vista tecnico, si tratta di due registrazioni effettuate in luoghi diversi ma abbastanza equivalenti come suono. L'ambienza non è molta ma i timbri sono rispettati con buona approssimazione. La scena sonora è difficile da giudicare con questo genere di musica anche se i cantanti sono davanti all'orchestra la quale è leggermente arretrata ma con una discreta immagine. Il risultato finale è che musicisti e cantanti si distinguono bene l'uno dal- Webern non tralasciando Ravel l'altro con i giusti spazi fra di loro. La dinamica assolutamente efficace è integrati e rielaborati nella stessa la ciliegina sulla torta di una registrazione ben bilanciata. Livio Malpighi > SOMMARIO extra 63 2.CD CLASSICO: BERIO 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! La funzione di un cavo è quella di trasferire il segnale audio tra due elettroniche, l’espressione sonica delle elettroniche e il messaggio musicale presente sul supporto audio (disco, nastro, file ecc..) dipendono, quindi, dalla neutralità del conduttore. GC AUDIO produce solo cavi allo stato dell’arte. www.gcaudio.it +39 340 3186416 [email protected] 3 dischi per un’isola deserta CD NON CLASSICO extra Misha Alperin HER FIRST DANCE ECM isha Alperin, ucraino ma norvegese di adozione, quello che ha inciso un Concerto per solo pianoforte per la ECM, che dopo quell'icona del Koln Concert, non lo aveva concesso più a nessuno. Quello che fa del silenzio, la sua arte, la sua musica. Quello che è riuscito a rileggere la musica tradizionale russa nello stile di un jazz contemporaneo, privo di sbavature o forzature virtuosistiche. Quello che odia la musica senza pause. Ascoltarlo in questa sorta di concerto senza pubblico totalmente acustico, è un piacere raro per l'anima, bisogna lasciarsi andare al suo linguaggio che sarebbe riduttivo definire scarno, perché è più giusto definirlo essenziale ed efficace tanto è immediato il contatto che si stabilisce con l'ascoltatore. Misha Alperin sembra privilegiare la giusta armonia tra suoni e silenzio, anzi vi è proprio uno sforzo nel far nascere la musica dal silenzio, che si percepisce paradossalmente come una specie di rumore di fondo che accompagna e dona spessore alla musica. Riesce a far sì che il silenzio sia parte stessa della musica. È il potere dell'introspezione evocato con disarmante semplicità a farsi strada man mano che l'ascolto prosegue. Anche nell'unico brano veloce (Jump) non si ha mai la sensazione che Alperin ceda alla tentazione di strafare, preferisce la misura ed il senso del suono, all'effetto. Il pianista russo è accompagnato con discontinua ma preziosa presenza dagli ispirati Anja Lechner al violoncello e Arkady Shilkloper al flicorno MISHA ALPERIN e corno francese che danno HER FIRST DANCE il meglio di sé nella ispirata e Misha Alperin, piano, Anja a tratti struggente The Lechner, violoncello, Arkady Shilkloper, Russian Song, mentre per il french horn, flugelhorn. resto del disco sono come CD ECM 1995 1716742. degli sprazzi di luce (il flicorReg. Auditorio Radio Svizzera, no) o delle zone d'ombra (il Lugano, Luglio 2006. violoncello) che donano uno Prod:Manfred Eicher. Eng:Stefano straordinario effetto impresAmerio. sionistico alla tessitura armowww.ducalemusic.it nica di Alperin. Il tocco del CLICK pianista è sempre calibrato M Discografia pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare Her First Dance anche un minimo suono, ha un valore che spesso coincide con la presenza della vita, ma non c'è mai quel senso di tristezza che potrebbe appesantire l'ascolto, la tensione emotiva vira più sul versante della nostalgia e del contatto intimo con la propria anima. È una musica che esprime sempre e in ogni caso un amore per la vita nel suo significato più intimo per l'umano, e quindi non la vita di una città caotica e febbrile quanto piuttosto la vita interiore che rischiamo così facilmente di perdere, proprio assordati da quel caos che sembra oramai una costante nella vita moderna. Registrato nel luglio 2006 all'Auditoriumdella Radio Svizzera di Lugano, tecnicamente il CD colpisce subito per una ricostruzione scenica molto, molto ben sviluppata nelle tre dimensioni, con un assoluto rispetto delle dimensioni reali degli strumenti, che appaiono sul soundstage ben distanziati fra di loro e con il giusto spazio fra uno strumento e l'altro, una sensazione di scena sonora scolpita e realistica. Il bilanciamento tonale è molto curato e ciascuno dei tre strumenti risulta molto ben armonizzato con l'insieme, riuscendo sempre a far emergere le sonorità tipiche e la ricchezza armonica di ciascuno, senza strafare. Un suono bilanciato ma nel contempo dotato di impatto e di velocità. Il pianoforte, pur nel rispetto della scrittura e dell'esecuzione di Misha Alperin, non assume mai tonalità scure, notturne magari, ma non scure, ha un timbro lucido ed essenziale, che non stanca mai e che anzi affascina e conquista nota dopo nota per pulizia e nitidezza. È pur vero, a voler muovere una critica, che avrei desiderato un pizzico di respiro in più sul pianoforte e anche un maggiore dettaglio sulle armoniche delle fondamentali basse. I fiati (flicorno, corno francese) sono decisamente e facilissimamente riconoscibili nei loro abituali colori, e anche ben rappresentati nelle dimensioni specifiche, a volte straripano sul palcoscenico, ma sono convinto che è un effetto voluto e a mio avviso, ben riuscito, se pensiamo alla particolarità della location, che è quella di un Auditorio senza pubblico. Anzi, direi che una delle caratteristiche che maggiormente colpiscono di questo lavoro è proprio la sensazione di fluidità e dello scorrere dei suoni nella grande sala. Da ultimo il violoncello, con una ricchezza armonica veramente all'altezza delle potenzialità di questo strumento, e una presenza sulla scena tutt'altro che secondaria. Infine la dinamica, che pur attestandosi su buoni livelli non ci regala grandi escursioni. Francesco Pesavento > SOMMARIO extra 65 3: CD NON CLASSICO: ALPERIN 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / sul suono che vuole ottenere, lucido e accorato allo stesso tempo. CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Le immagini evocate vanno da alcune suggestioni della filmografia di Andrei Tarkovsky alle grigie e fredde distese russe, dove un suono, Il nostro target: ben 500 titoli !!! 4 dischi per un’isola deserta LP 33 CLASSICO Stravinsky SONG OF THE NIGHTINGALE, ecc SPEAKERS CORNER / MERCURY uesto è un disco meraviglioso: ben eseguito, interpretato ed Stravinsky. Il lavoro qui recensito è la suite che il compositore tras- eseguito in modo immaginativo con grande gusto e abilità. se in seguito da essa. Potrei riassumervi la storia, ma non potrei La maggior parte di voi conosce le tre classiche composizio- fare meglio delle note di Gene Bruck che evidenziano i punti salien- ni di Stravinsky, un must per tutti gli audiofili: la Sagra della ti della storia: “La prima sezione ritrae la corte dell'imperatore cine- Primavera, Petrouchka e L'Uccello di Fuoco, ma se volete conosce- se, con il suo palazzo, la bizzarra etichetta, le sue migliaia di lanter- re un altro lato del compositore russo, questo è il disco adatto, per- ne e campanelle che tintinnano nell'orchestra. Appare un usignolo ché metà di esso è dedicato a quelli che sono principalmente bril- grigio, rappresentato da una cadenza di flauto e poi dall'assolo del lanti pezzi per chiudere un concerto: rumorosi, eccentrici e diverten- violino delicatamente accompagnato da arpa, piano e celesta. La ti. Scherzo à la Russe, Fuochi d'artificio e Tango durano ciascuno corte è affascinata e imita l'uccello. Improvvisamente, arriva un usi- circa tre minuti e mezzo (i Quattro Studi per Orchestra sono divisi in gnolo meccanico brillantemente decorato, dono dell'imperatore del quattro brani distinti che durano nel complesso circa nove minuti e Giappone. La sua canzone è il grottesco lamento dell'ottavino, del mezzo), sono concepiti in modo leggero anche se scritti per un'or- flauto e dell'oboe. Eclissato, il vero uccello torna volando al pesca- chestra completa e usano colori timbrici esuberanti, un'effusione di tore che lo possiede. L'imperatore, ruggente di collera, rappresen- percussioni e parti per gli ottoni indiavolate. All'inizio vi sembrerà tato dai tromboni in sordina, nomina il giocattolo ‘Usignolo Imperiale pura cacofonia, ma presto capirete che ogni pezzo contiene motivi di Corte’. Inevitabilmente, il complesso meccanismo si rompe e l'im- e che la musica è veramente affascinante e accattivante. Siate peratore inizia ad agonizzare per il crepacuore. Si sentono sobri pazienti e riconoscerete anche temi che verranno sviluppati in timbri di morte, interrotti dai preparativi quasi gioiosi per il funerale seguito in Petrouchka e e dalla scelta del successore. Naturalmente, il vero usignolo torna, Q Discografia STRAVINSKY. THE SONG OF THE NIGHTINGALE. SCHERZO A LA RUSSE. FIREWORKS TANGO. FOUR ETUDES FOR ORCHESTRA. London Symphony Orchestra, Antal Dorati, dir. LP Speaker's Corner / Mercury LIving Presence SR 90387. LP 180g. Reg. Watford Town Hall, Londra, giugno 1964. Prod: Harold Lawrence. Eng: Robert Eberenz. www.soundandmusic.com CLICK nell'Uccello di Fuoco. La trasparenza della musica è meravigliosa e Dorati e la sua London Symphony Orchestra riescono a trarre ogni briciola degli spartiti con una chiarezza impressionante aiutati senza alcun dubbio dall'eccellente registrazione analogica di Robert Eberenz. La seconda facciata del disco è riservata a un solo pezzo, la colorita Canto dell'allodola, basata sull'omonima opera di inganna il Tristo Mietitore e l'imperatore guarisce, salutando chi lo piange con un gioioso ‘buongiorno’. L'uccello, invitato a rimanere per sempre, vola via, continuando a cantare per chiunque ne abbia bisogno. Questo genere di musica ha bisogno di una grande registrazione affinché il suo carattere sia riprodotto con la necessaria vivacità. Pensateci: se la ripresa è troppo da lontano, se le tessiture sono spesse, la risoluzione solo adeguata, allora i meravigliosi assoli e le linee di supporto non potranno mai essere riprodotte con la necessaria chiarezza ed impatto. Tutto suonerà pesante, lento, pomposo. Precisione, vitalità ritmica, punch, tutto ciò è necessario affinché la musica acquisisca vitalità. Fortunatamente, la Mercury ha prodotto un'immagine sonora incredibilmente trasparente che permette a ciascuna voce nell'orchestra di proiettarsi con il proprio carattere e la propria intensità. Dinamica molto buona, tutti trasparenti, nessuna congestione nei passaggi fff e un timbro stupendo degli amabili archi della London Symphony > SOMMARIO extra 67 4. LP CLASSICO: STRAVINSKY 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! dischi per un’isola deserta 1. LP CLASSICO: STRAVINSKY Orchestra contribuiscono a fare di questa registrazione una meravigliosa esperienza di ascolto. Tutte le composizioni sull'LP sono state trasferite su SACD nelle loro versioni originali a due e tre canali (Mercury SACD 470 643.2), ad eccezione dei Quattro Studi per Orchestra che, per quanto ne so, questo brano non è stato trasferito ancora su un formato in alta risoluzione. A proposito, l'SACD Mercury contiene la famosa registrazione di Dorati dell'Uccello di Fuoco. Ricordo che qualche anno fa, a una mostra a Lanciano, nella sala AudioGraffiti, ho fatto ascoltare questo SACD col trittico top dCS (meccanica, convertitore e clock) e l'ho confrontato con la riedizione Speakers Corner dell'Uccello di Fuoco che, come ho detto, è inclusa nello stesso SACD: neanche il trittico dCS riusciva a riprodurre il timbro degli archi che il front-end Basis estraeva dall'LP. Bisogna comunque dire che l'SACD suonava meno compresso e aveva un po' più di estensione nell'area dei bassi. Ho ottenuto gli stessi risultati con il mio front-end Yamamura e il lettore universale Nonsolomusica. Prendete l'LP e non l'SACD. Stessa cosa per l'Uccello di Fuoco. Secondo me, la copia originale dell'Uccello di Fuoco suona meglio della ristampa, ma dovete essere disposti a spendere dai 500 ai 1.000 euro per una stampa precoce FR. Anche in questo caso, scegliete la ristampa su vinile. Conclusione: l'incisione del disco sotto esame è ottima, non tutto è allo stesso livello della registrazione dell'Uccello di Fuoco (non c'è la stessa incredibile presenza, il soundstage straordinariamente scolpito e il punch dinamico dell'Uccello di Fuoco), ma l'eccellente trasparenza mi permette di dare a questo disco un'ottima votazione. Caldamente consigliato. Pierre Bolduc 68 extra > SOMMARIO Milano hi-fidelity 2016 evento audio hi-end, LP, CD, musica liquida, mostra mercato nuovo e usato, concerti info organizzazione: mr. Stefano Zaini http://www.milano-roma-hi-fidelity-audio-show.it [email protected] tel.fax. +39 0382 71428 cell. 338 2584737 20° edizione di hi-end audio & video Sabato 2 e Domenica 3 Aprile dalle h. 9,00 - 18,00 Centro Congressi Melià Hotel 5 stars Via Masaccio 19 - Milano Suono: AudioReview: ...Ci vuole coraggio e determinazione per portare avanti, sorretti fondamentalmente dalla passione (e credeteci questa volta non è retorica!), una manifestazione complessa, estremamente “verticale” e di nicchia come la “rassegna della sola alta fedeltà a due canali” che tutti ormai conosciamo... ...Per occuparsi oggi di “alta fedeltà” nel senso più tradizionale bisogna essere prima ancora che degli imprenditori dei grandi appassionati. Sembra banale dirlo, ma anche dietro le realizzazioni di “Sound Of The Valve” si coglie un entusiasmo che sconfina con l’eroismo. Non sarà Stefano Zaini a salvare il mondo della riproduzione sonora due canali di alta qualità, ma è indubbio che se questa passione contagiasse in pari modo più operatori, il nostro settore sarebbe ben più fecondo... Fedeltà del Suono: ...Questo è quello che recita il sito web di Stefano Zaini, mente, corpo e braccia dell’evento, ma la realtà è anche migliore, se possibile: dopo la morte ingloriosa del Top Audio, l’evento di Milano organizzato da Zaini sta prendendo lentamente il posto di quella che era l’ultima fiera nazionale del settore in Itali…anche la scelta dell’albergo lo dimostra, Avanti così!... AudioReview: ...Il sabato per qualche ora del mattino, si faticava a camminare e vedere ciò che era esposto sui tavolo espositivi, per tacere sulle salette strapiene!… ...Anche lo stand di AudioReview è sembrato di avere più successo del solito, sia coi CD che con le riviste, andate quasi esaurite già nella domenica mattina... Inser i t el inelvost r osi st emaperaggi unger e emozi onealpi acerei nf i ni t odel l aMusi ca. Unacompl et agammadimobi l i edaccessor icheabbi nano sol uzi onit ecnol ogi chei nnovat i ve adundesi gnchesoddi sf aogni esi genzadiar r edament o. Lamusi casil i ber adaogni r i sonanzaperespr i mer et ut t al a suapot enzael asuapassi one. Emet t onoMusi canot apernot a, accor dosuaccor do. Di nami ciet r aspar ent i ,vi t r aspor t anodal l asal ad' ascol t o sulpal cosceni co,nel l ost udi odi r egi st r azi one. Conl ' i mpat t oei lcoi nvol gi ment o chesol oungr andedi f f usor eèi n gr adodiespr i mer e. Nel l ashow r oom dpt r adepot r et et r ovar eancheunavast aof f er t adi usat oet ant ial t r imar chipr est i gi osi ,t r aiqual i : V i t u sA u d i o Gr aham ORIGIN LIVE Dp Trade:Show room i n CorsoSan Mauri zi o79,Tori no -Tel . :011501039 -www. dpt rade. i t-i nf o@dpt rade. i t SACD CLASSICO 5 dischi per un’isola deserta Haydn Concerti per clavicembalo ACCENT uijken è un nome che rappresenta sicuramente una garanzia in K da un liutaio tedesco e dedicatasi particolarmente alla musica del materia di interpretazione, sonorità e ricerca filologica intelli- XVII e XVIII secolo. Per essa hanno inciso nomi come René Jacobs, gente. E infatti Sigiswald Kuijken, che in questo bel disco con- Erik van Nevel, l'italiano Vittorio Ghielmi... Anch'essa una garanzia, certa La Petite Bande, non smentisce le aspettative. Il gruppo belga, dunque, come il nome Kuijken cui mi riferivo precedentemente. fondato nel 1972 dallo stesso Kuijken per una registrazione di Le Garante delle peculiarità di ogni strumento cercando di metterne in Bourgeois Gentilhomme di Lully, rappresenta oggi una delle forma- luce le caratteristiche salienti e la capacità di interazione con gli altri. zioni di riferimento in tutto il mondo per la musica da camera del Per esempio, nei due Concerti per cembalo e archi, appare notevole barocco italiano e classico. Questo è un disco assolutamente piace- il rapporto acustico tra le parti: il cembalo predomina perché predo- vole. L'ho già ascoltato decine di volte da quando l'ho messo su qual- mina la scrittura musicale per lo strumento, non perché è stato alte- che settimana fa (e io non sono un patito diHaydn...). Ma si fa ascol- rato l'equilibrio in fase di bilanciamento tonale. La naturalezza con tare! cui lo scintillio del pizzicato del plettro sulle corde del registro acuto La sonorità prima di tutto: estrema ricerca della raffinatezza e del- e la densità profonda del medesimo giù nelle ottave gravi è davvero l'equilibrio. Quattro violini, due viole, un contrabbasso, due oboi, due grande. La focalizzazione degli strumenti sempre chiarissima così corni, un fagotto, un cembalo; questa è la formazione qui impegna- come realistica la gamma dinamica dei due corni, degli oboi, e del ta nel restituirci un Haydn che davvero mostra tutta la sua lungimi- fagotto nel Divertimento in Fa maggiore. Il risultato è un'immagine ranza, afferrandoci in un'esperienza del tempo stesso fatta di cam- dai contorni definiti e, contemporaneamente, ricca dell'energia del- biamento e del relativo processo dando così alla musica quasi la l'ambiente, la chiesa, che ospita questa sessione di registrazione nostra stessa condizione di esseri viventi. Un Haydn che lascia pre- senza mai eccedere in aloni troppo riverberanti che, altrimenti, infi- sagire quanto di più alto, musicalmente parlando, sarebbe avvenuto cerebbero la preziosità degli intrecci contrap-puntistici, come pur- poco oltre con Mozart e Beethoven. troppo spesso accade. Una bella incisione sotto tutti gli aspetti. Ivano Un Haydn mostrato per quello che è. ‘Faro’ per il classicismo immi- Scavino Discografia HAYDN. CONCERTI PER CLAVICEMBALO. La Petite Bande, Sigiswald Kuijken. SACD Accent ACC24188 Doopsgezinde Kerk, Haarlem, Olanda. Ottobre 2006. Prod: Hanno Pfisterer. Eng: Bert van der Wolf. www.amazon.com CLICK nente e punto di riferimento assoluto per musica di ogni tempo che verrà. Kuijken e la sua Petite Bande restituiscono una lettura straordinariamente eufonica fatta di leggerezza ed energia vibrante, di intimismo e coinvolgimento dimostrando come sia l'autore che il suo interprete ben conoscano la potenza e l'energia che ogni strumento detiene. Rivolgendoci all’aspetto tecnico, c’è da dire che Accent Records è un'etichetta belga fondata nel 1978 > SOMMARIO extra 71 5. SACD CLASSICO: HAYDN 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!!