Giornata mondiale del risparmio: la BCC San Marzano di San Giuseppe nelle scuole con gli alunni La BCC San Marzano di San Giuseppe, già impegnata sul fronte scolastico con le iniziative “Le Olimpiadi della Conoscenza” e “Intercultura”, prenderà parte insieme alla Direzione Didattica dell’Istituto Comprensivo “Francesco Giacomo Pignatelli” di Grottaglie ad una serie di iniziative tese a favorire la conoscenza e l’importanza della corretta gestione del risparmio con i giovani studenti, che si svolgerà venerdì 31 ottobre in occasione della 90esima Edizione de “La Giornata Mondiale del Risparmio”. «La 90esima Giornata Mondiale del Risparmio – informa una nota della BCC San Marzano di San Giuseppe – rappresenta per noi un momento di confronto con le nuove generazioni, ma è anche un’occasione utile per fare il punto sulla complessa situazione finanziaria dell’Eurozona e dell’Italia in particolare. Il popolo italiano è da sempre il simbolo della formichina visto che in passato l’accumulo del risparmio privato è stata fra i più consistenti a livello europeo e addirittura mondiale. Le riserve domestiche hanno consentito di far fronte, sia pure fra non poche difficoltà, agli ultimi sette anni di crisi economica. E difatti già nell’ultimo scorcio del 2014 si avvertono i sintomi di un rallentamento dovuto più alla possibilità reale di risparmiare che alla disponibilità e propensione. La pesante disoccupazione (giovanile in particolare) fa sì che le famiglie abbiano difficoltà non solo a risparmiare, ma anche ad avere la necessità di attingere ai risparmi del passato. Il 2015 sarà un anno importante, ci auguriamo che il Pil possa ricominciare a crescere e di conseguenza la disoccupazione ad assorbirsi in modo tale che si possa innestare un nuovo percorso, un circolo virtuoso, fatto da lavoro e risparmio. Le principali banche italiane ed europee sono state sottoposte ad accurato esame (stress test) da parte della BCE che, con qualche eccezione, ha confermato la solidità degli istituti vigilati. Resta comunque alta l’attenzione da parte degli istituti di credito nei confronti dei risparmiatori ai quali, anche in un periodo di tassi bassi, bisogna assicurare una remunerazione adeguata per incentivare il risparmio, storicamente pilastro per le famiglie italiane assicurando una vecchiaia serena per molte generazioni. Tornando quindi a quanto avveniva solo pochi anni fa”. La Giornata Mondiale del Risparmio sarà celebrata a Grottaglie alle ore 11 presso Scuola Primaria Sant’Elia in Via don Minzoni. A rispondere alle domande degli alunni su tutto ciò che è economia, finanza e mondo bancario, a cominciare dal risparmio, sarà Franco Peluso il responsabile commerciale della BCC San Marzano di San Giuseppe , subito dopo il saluto istituzionale del dirigente scolastico Prof. Maurizio Fino e della Prof.ssa Loredana Carrieri, la quale presentando il progetto spiegherà il senso dell’iniziativa e della Giornata Mondiale del Risparmio. A margine degli interventi, si svolgerà la premiazione di un contest a tema. Tutti gli studenti hanno realizzato un elaborato grafico sul risparmio, le singole classi (gli stessi alunni) eleggeranno le opere vincitrici (una per classe). I giovani autori delle opere prescelte riceveranno un kit scuola donato dalla BCC San Marzano di San Giuseppe. Sarà Matera la Capitale della Cultura europea 2019 L’annuncio della designazione di Matera a Capitale europea della Cultura 2019 ha fatto esplodere la festa in piazza San Giovanni, nel pieno centro storico della Città dei Sassi, dove in migliaia si sono ritrovati davanti al maxischermo per assistere in diretta al verdetto. In tanti si stanno abbracciando e stanno sventolando le bandiere con il logo “Matera 2019″. Una città che nonostante sia senza aeroporto, praticamente senza linee ferroviarie, ha saputo conservare, custodire e valorizzare le proprie origini e la propria cultura. “La designazione di Matera è un esempio di civiltà e riscatto che da Matera e dal Sud arriva all’Europa“. Così il sindaco di Matera Salvatore Adduce. “Non stiamo più a pietire, ma a dare un contributo su come la cultura possa trasformare un territorio – ha detto visibilmente emozionato -. Non era un esito scontato, ma l’abbiamo raggiunto grazie al lavoro di tutti“. Matera è stata designata Capitale europea della cultura per il 2019, con sette voti su tredici. Il titolo, oltre all’Italia, sarà assegnato anche a Plovdiv in Bulgaria. Il verdetto è stato comunicato da Steve Green, presidente della Giuria di selezione composta da 13 membri (6 italiani e 7 stranieri) al Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che ha dato l’annuncio. Non vince solo Matera, capitale europea della cultura 2019: le cinque città finaliste ‘perdenti’, Siena, Ravenna, Lecce, Perugia-Assisi e Cagliari saranno capitali italiane della cultura nel 2015 e nel 2016. E’ l’orientamento – a quanto si apprende – emerso dalla riunione tra il ministro Franceschini e i sindaci delle diverse città al Collegio Romano prima della proclamazione. Un’ipotesi di lavoro – dovrà confermarla il Consiglio dei ministri – che punta a non disperdere il patrimonio costruito in questi mesi. LA DELUSIONE DELLE ALTRE CANDIDATE Matera ha avuto la meglio su una rosa di sei candidate che comprendeva anche Cagliari, Perugia-Assisi, Siena, Lecce e Ravenna. L’annuncio è stato fatto dal ministro Franceschini nella sede del dicastero di via del Collegio Romano assediata da delegazioni, giornalisti e fotografi. Grande delusione a Siena per le 400 persone che hanno atteso il verdetto per la Capitale Europea della cultura 2019. Al momento dell’annuncio, seguito in diretta da Roma con un maxi schermo, in molti hanno abbandonato subito la piazza. I pochi rimasti si sono lasciati andare anche alle lacrime. Presenti anche alcuni studenti materani che hanno esultato per la vittoria della loro città, invitando Siena a “non arrendersi“. Qualche lacrima nella sede della Fondazione che ha sostenuto la candidatura di Perugia a Capitale europea della cultura dopo l’annuncio della scelta di Matera. A Roma i vertici dell’organismo, diversi di coloro che hanno lavorato al progetto si sono ritrovati negli uffici nel centro del capoluogo umbro (dove è cominciata Eurochocolate, con le strade già affollate di turisti). Hanno seguito dai computer in streaming l’annuncio della città scelta. Alcuni si sono abbracciati mentre altri hanno preferito isolarsi davanti ai computer. Dopo l’annuncio i volti sono apparsi delusi. Alcuni hanno anche pianto. Nessuno ha voluto comunque commentare la scelta. Quando il ministro della Cultura ha pronunciato la parola Matera, tra gli oltre duecento che stavano seguendo in streaming la lettura del verdetto alla Galleria comunale, in fondo ai Giardini Pubblici di Cagliari, è calato il gelo. Durato quasi una frazione di secondo. Perché l’assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni, ha subito lanciato l’invito a un lungo applauso. Anche a Matera, la “rivale” che in un attimo ha mandato in frantumi i sogni cagliaritani di Capitale della cultura 2019. Ed è stata sempre Puggioni a consolare chi in lacrime si avvicinava per abbracciarla: “Basta facce depresse – ha urlato – abbiamo fatto un ottimo lavoro. E continueremo a farlo per dimostrare che in Europa nel 2019 ci siamo anche noi. Abbiamo tantissimi progetti, questa città è comunque viva“. E poi i complimenti ed i ringraziamenti quasi a uno a uno per chi ha partecipato alla lettura del verdetto in diretta. “Bravi i cittadini – ha detto Puggioni – l’Università, i Comuni che ci hanno aiutato. Siamo un territorio che cresce, un patrimonio inaudito. È stata l’esperienza più bella della mia vita. I sardi ci hanno sostenuto in massa nei sondaggi“. Matera? Nessuna polemica. “Sta lavorando a questo risultato– ha detto l’assessore – da sette anni. Complimenti a Matera“. Confindustria Ravenna ringrazia lo staff di Ravenna 2019, battuta da Matera come capitale della cultura, e chi ha sostenuto il lavora per la candidatura, improntati a una progettualità condivisa. Ma il Sindaco Fabrizio Matteucci dice: “Inutile girarci intorno, dirlo è compito mio: prevale la delusione per aver mancato l’obiettivo di un soffio. Ma possiamo essere sereni perché abbiamo fatto il nostro dovere. Il progetto ci ha fatto arrivare nella rosa delle finaliste: un successo“. Un esempio questo da seguire, per una città come Taranto che pur essendo stato la capitale della Magna Grecia è ormai diventata la capitale della disperazione, dell’inquinamento ambientale e di quello psicologico a causa di molta gente che sa solo lamentarsi e non riesce a costruire nulla di utile e produttivo. L’impegno di Matera parla per tutti. "Niente più' croci". Il pensiero di Cosimo Fornaro rivive nella città' In occasione dei 22 anni dalla scomparsa del professor Cosimo Fornaro, illustre poeta e collaboratore dello storico Corriere del Giorno, l’ Amministrazione Comunale di Taranto ha finalmente capito l’importanza della cultura, come ha ricordato Cisberto Zaccheo, Assessore alla Pubblica Istruzione, Università, Cultura, Beni Culturali, Turismo. Spettacolo. La serata si è svolta in un “salotto” con una scenografia essenziale che ha riportato all’idea della biblioteca di casa, costruita con grande gusto sul palco, dove si è ricordato il prof. Cosimo Fornaro con uno stile diverso, più essenziale. quella biblioteca di casa dove lo scrittore tarantino amava passare le sue ore per scrivere e studiare. Il momento più toccante ed emozionante della serata è stata la lettura, tra diverse poesie della raccolta “Penseri Sottovoce”, contenente la poesia “Non fate più croci” letta ed interpretata, quasi vissuta dall’attore Federico Passariello, che Fornaro scrisse qualche anno dopo l’ apertura dello stabilimento siderurgico dell’ Italsider (in pratica l’ Ilva di oggi ), con la quale il professore, illuminato, sembrava già immaginare le attuale vicissitudini e conseguenze. l’assessore Cisberto Zaccheo e Giuseppe Fornaro, figlio del poeta L’evento culturale, moderato dal giornalista Angelo Caputo, è nato da una idea di Giuseppe Fornaro, in occasione dei 22 anni dalla scomparsa di suo padre, ed è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale perché, come ha detto l’asessore Cisberto Zaccheo, “è importante ricordare figli illustri che hanno dato gloria e onore alla città” e manifesta l’intento del Comune di Taranto di percorrere un iter culturale affinchè la città possa ritrovare la propria autorevolezza culturale e venga conosciuta ed apprezzata, al di fuori dei propri confini territoriali. nonostante il particolare difficile momento di crisi occupazionale ed economica della città. Un manifestazione culturale, intelligente e di alto livello quella di ieri sera, in cui si sono avvicendati sul palco-salotto numerosi ed illustri rappresentanti della cultura tarantina. Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo hanno raccontato attraverso un’emozionante video documentario il percorso culturale del prof. Fornaro, accompagnati dall’ “Ensemble di musica” musicato e suonato egregiamente da Floriana Laporta alla chitarra, Alessandra Pulpito al flauto e Tiziana Toscano al violino. Per la manifestazione la casa editrice Scorpione ha ristampato “Pensieri sottovoce”, una raccolta di versi del prof. Cosimo Fornaro, che nel 1976 vinse il “Premio Viareggio” . La serata, oltre a ricordare la figura dell’amatissimo poeta e scrittore, ha cercato (con successo) di ringiovanire il concetto di “cultura” ed avvicinare le nuove generazioni non solo a dei momenti di ascolto, ma ad una partecipazione attiva, interessata, nonostante la serata non più calda di fine estate , alla presenza di un folto ed interessato pubblico che si è visivamente emozionato alla lettura di questo brano della poesia “Strappatemi il cuore cittadino, io voglio il mio cuore di fanciullo. Non m’inquinate il pane, lo so che devo morire, ma non piantate più croci in questo paese, piantate case di legno vi prego, col legno non fate più croci” emblematico perché simbolo di una sensibilità e dell’ attaccamento di Fornaro, un figlio di Taranto, alla sua propria terra, con un amore ed un rispetto per l’ambiente e la vita che purtroppo molti, troppi hanno calpestato. Visite guidate all'archeologia del Mar.Ta di Taranto Il Museo Nazionale Archeologico (Mar.Ta.) di Taranto ospita da ieri una serie di iniziative culturali per rendere ancora più piacevole ed interessante le visite alle ricche collezioni del percorso permanente. Il biglietto è stato fissato simbolicamente in un euro con cui sarà possibile non solo visitare il Museo dalle o8.30 alle ore 24, ma godere di sculture, oli e disegni di uno degli artisti più significativi del Novecento nella mostra Giacomo Manzù e le sue donne. A orari prefissati sarà inoltre dispobile il Teatro virtuale, che attraverso un filmato 3D, consente di scoprire alcune tombe monumentali non accessibili della necropoli ellenistico-romana. Sono previste visite guidate gratuite alle ore 17.30, 18.30, 20 e 22 a cura di personale tecnico della Soprintendenza. Il Museo di Taranto insieme con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di Melfi e della Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini a Roma, fa inoltre parte, dell’iniziativa “Note musealì” che nasce dall’intento di promuovere e di rendere vivo il museo, anche attraverso performances musicali, valorizzandone ulteriormente proprie le funzioni di contenitore culturale aperto a forme diversificate di espressione artistica . I concerti nei quattro musei, che fanno tutti parte del “Progetto Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno“, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Dipartimento per lo sviluppo e la Coesione Economica e attuato dall’Agenzia nazionale Invitalia, sono stati affidati all’Accademia di Santa Cecilia, una delle più antiche istituzioni musicali al mondo. Musica & champagne al Canneto Beach con i DN3 Sabato 20 settembre, presso il Club Canneto Beach di Leporano (Ta), si terrà un party sponsorizzato da una delle più grandi case produttrici di champagne legata al mondo delle feste e del lusso, che si svolgerà in due momenti. Nella prima parte della festa , alla quale si potrà accedere ritirando un apposito braccialetto, distribuito dagli organizzatori dell’evento, avrà inizio alle ore 21:30. Durante il suo svolgimento le hostess dell’azienda distribuiranno gadget brandizzati, si potranno mangiare gli spaghetti preparati e offerti gratuitamente dal ristorante del club e ci sarà l’esibizione live del gruppo elettro-jazz DN3. Il trio, composto dal trombettista Cesare Dell’Anna, dal dj Guido Nemola e dal pianista Mauro Tre, propone un sound unico e immediatamente riconoscibile, prodotto dell’incontro tra i suoni elettronici, realizzati dal vivo e dalle tessiture armoniche e melodiche di tromba e tastiere. “Questo progetto è nato una decina di anni fa – ha spiegato Dell’Anna – insieme al dj e produttore Daniele De Rossi, con il nome DD3, per accontentare tutte quelle location che hanno necessità di avere progetti potenti, ma che non possono permettersi di avere gruppi di dieci o dodici persone. Quindi abbiamo creato questa formazione dedita al free-jazz d’avanguardia su basi elettroniche, alla quale successivamente è subentrato il produttore Guido Nemola”. La musica dei DN3 è un elettro-jazz raffinatissimo e contemporaneo, proteso verso le nuove frontiere sonore. Questo risultato è frutto delle tre esperienze artistiche che differenziano i musicisti, i quali suonando insieme si fondono in un’alchimia di suoni e ritmi che trascinano ed emozionano. “Lo spettacolo ha inizio con dei brani stabiliti e prosegue all’insegna dell’improvvisazione pura e semplice, di base free-jazz con sonorità totalmente nuove. Tutto dipende dagli sguardi, dalla location e dal pubblico. Non abbiamo una scaletta ben definita”. Lo spettacolo, coinvolgente, sarà in continua trasformazione e si baserà sui brani di “And”, ultimo album prodotto, che è stato selezionato dallo staff di “Beatport” per la “Top 100 deep house”. “Buona parte del concerto sarà incentrata sui brani del nostro ultimo lavoro, – ha aggiunto Dell’Anna – più nuove tracce che abbiamo già in produzione per il futuro. ‘And’, prodotto dalla Irma Records e pubblicato nel maggio 2013, ha avuto riscontri abbastanza buoni. È stato apprezzato anche da molti djs internazionali, che ne stanno remixando alcune tracce”. Al termine di questa prima parte della serata, seguirà il djset, con ingresso aperto a tutti. In consolle si alterneranno Paolo Conte, Marcello Ferrarese, Guido Balzanelli e Alessandro Pisconti. I djs spazieranno dall’house all’elettronica, selezionando la più raffinata musica soulful, le hit del momento e gli intramontabili successi house. Francesca Pascale con Noemi Letizia: Faccia a faccia fra le "amichette" di Berlusconi in una pizzeria di Napoli Un incontro casuale, probabilmente. Fatto sta che l’attuale fidanzata di Silvio Berlusconi si è ritrovata a cena con Noemi Letizia, la ragazza che nell’aprile del 2009 festeggiò i suoi diciotto anni in un locale di Casoria, alla presenza dell’allora presidente del Consiglio. Una sorpresa per Francesca Pascale che, in visita a Napoli, si è concessa una pizza in un locale del lungomare. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, tra i commensali è spuntata colei che ha dato il la allo scandalo che ha coinvolto l’ex Cavaliere. Tutti ricorderanno quando in occasione del 18esimo anno della giovane, l’ex premier si lasciò ritrarre dai fotografi assieme ai parenti e ai camerieri del ristorante e donò a Noemi una collana d’oro impreziosita da un diamantino. La donna confessò poi in un’intervista di coltivare da tempo un “tenero rapporto confidenziale con il Papi“. Questo scatenò le ire di Veronica Lario all’allora consorte di Berlusconi, la quale scrisse una lettera al veleno in cui stigmatizzava duramente le belle donne candidate nel PdL, anche criticando il comportamento del marito, allora presidente del consiglio che accompagnato dalla intera scorta si recò a festeggiare il compimento della maggiore etá di Noemi Letizia, presso una discoteca ristorante di Casoria. Presentato il programma del Giovanni Paisiello Festival Presentato ufficialmente il programma del Giovanni Paisiello Festival, presso la dimora storica di “Arco Paisiello” il prestigioso centroeventi sito nel borgo antico di Taranto la manifestazione pugliese d’eccellenza della musica e della cultura dedicata al grande compositore tarantino del periodo tardo-barocco, giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione, in programma a Taranto dal 5 al 18 settembre 2014. Il musicologo Lorenzo Mattei, direttore artistico del festival, e Paolo Ruta, presidente degli Amici della Musica che organizzano la manifestazione, hanno illustrato al pubblico e alla stampa il programma della raffinata rassegna, segnalando come l’offerta musicale, che in questa edizione è particolarmente ricca, sia indirizzata alla valorizzazione del patrimonio della scuola appulonapoletana del ‘700, in cui la ricerca, il recupero e la revisione di partiture inedite possa costituire un importante banco di prova per nuove generazioni di interpreti, locali e nazionali. Il soprano Stefania BONFADELLI E’ apparso importante ritornare in questa prospettiva promuovere la vocalità settecentesca con due preziosi recital, dedicati ai grandi divi del XVIII secolo. Nel primo, Era la notte…, che inaugurerà il Festival il prossimo 5 settembre 2014, alle ore 21.00, l’affascinante e bravissimo soprano veronese Stefania Bonfadelli proporrà, insieme con Davide Delli Santi al cembalo, una serie di brani inediti del periodo barocco, volti a ricreare le suggestioni delle accademie settecentesche, anche nella successiva rilettura di autori italiani e ispanofoni a noi più vicini. Questo concerto prevede la partecipazione straordinaria del baritono Domenico Colajanni, vincitore del Premio “Bacco di Borboni” 2014, assegnatogli durante il recente Festival della Valle d’Itria. Sempre nel corso della serata del 5 settembre sarà anche assegnato il prestigioso “Premio Giovanni Paisiello Festival” 2014, riconoscimento attribuito annualmente a figure di studiosi, personalità dello spettacolo o istituzioni che abbiano contribuito alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale di Paisiello. L’integrale dei quartetti per archi di Giovanni Paisiello costituirà il secondo appuntamento del Festival, martedì 9 settembre, con l’ensemble Quartetto d’Archi “Il Partimento” guidato da Fabio Cafaro, curatore anche dell’edizione critica. Iniziata con i primi quattro, nella scorsa edizione del Giovanni Paisiello Festival, l’esecuzione integrale (e storicamente informata) si completa con questo concerto, in cui saranno proposti i Quartetti dal n. 5 al n. 9. Si tratta di autentici gioielli della musica da camera del secondo Settecento, in prima esecuzione assoluta in tempi moderni: una vera chicca da intenditori della buona musica. Domenico COLAIANNI La vocalità torna per la seconda volta protagonista con l’appuntamento intitolato Le soavi voci dei castrati, previsto per venerdì 12 settembre. Il grande sopranista Paolo Lopez trasporterà nel mondo dorato ma anche crudele degli “evirati cantori”, cui la prassi dell’epoca consentiva, a prezzo della menomazione fisica e psicologica, di mantenere una voce soavissima ma potente e luminosa. L’esibizione di Lopez vedrà il ricco sostegno dell’Orchestra Barocca La Confraternita dei Musici diretta da Cosimo Prontera al cembalo e offrirà una panoramica delle arie d’opera delle generazioni precedenti a quella di Paisiello, con brani di Händel, Leo, Vivaldi, Porpora, onde evidenziare rimandi e derivazioni. Quest’anno il Festival ha scelto di abbinare la consueta riflessione storica sulla cultura musicale del ‘700 ad uno spazio divulgativo e d’ascolto più piacevole per un pubblico “allargato”. In collaborazione con la rete dei Festival di musica antica in Puglia ReMAOP, saranno approfonditi gli aspetti compositivi e ricettivi legati all’idea di Oriente così come si configurò nel XVIII secolo, laddove tutto quello che si collocava ad est dell’Italia veniva siglato come ‘turcheria’. lunedì 15 settembre in Turcherie Barocche, la lezione-concerto proposta da Lorenzo Mattei , alle esemplificazioni estratte da incisioni discografiche si abbineranno alcune arie eseguite dal vivo (brani di Gluck, Haydn, Mozart, Grétry) dall’Ensemble Barocco Piccinni – ReMAOP, costituito dal soprano Valeria La Grotta e da Attilio Cantore al clavicembalo. Il direttore d’orchestra Giovanni Di Stefano Evento conclusivo e fiore all’occhiello del Festival Giovanni Paisiello 2014 sarà il ritorno alla produzione in forma scenica di un melodramma del compositore tarantino, lo squisito intermezzo a quattro voci La Semiramide in villa, in cui il pubblico potrà apprezzare quella variabilità dei registri stilistici che rese unica l’arte di Paisiello in Europa. Un trionfo di spirito parodistico e di dinamismo scenico e attoriale, messo in scena per la prima volta a Roma, Teatro Capranica (carnevale 1772) e qui rappresentato in prima assoluta in tempi moderni. Allestito, per il cast vocale, in collaborazione con il Festival della Valle d’Itria – Accademia di Belcanto “Rodolfo Celletti”, l’intermezzo vedrà il noto Maestro Giovanni Di Stefano – già collaboratore del Festival nel 2005 e ancora nel 2008, nonché vincitore del Premio Giovanni Paisiello Festival 2013 – alla direzione d’orchestra e Stefania Panighini alla regia, un’artista di grandi qualità che ha recentemente messo in scena, per il festival tarantino, Le Finte Contesse (2011). Nell’ambito del Festival 2014, non poteva mancare la consueta attenzione per gli aspetti iconografici e visuali suscitati dalla grande musica prodotta nella nostra regione. Durante il periodo della rassegna saranno infatti visitabili, presso il MUDI – Museo diocesano di Taranto, la mostra iconografica per ragazzi I Musicisti Pugliesi, curata da Angelo Pascual De Marzo dell’Associazione Culturale “I luoghi della musica”, con opere realizzate da Rosella Masotti Cianci in cartoncino e tecnica mista, in cui sono rappresentati i più importanti musicisti e compositori pugliesi del ‘700 e ‘800, e la mostra fotografica Istantanee W.I.P. Paisielliane, una rassegna insolita e “frizzante” di scatti di Carmine La Fratta, “fotografo da sempre”, effettuati spettacolo per spettacolo proprio durante l’edizione 2014 del Giovanni Paisiello festival: un vero work in progress sui concerti e gli spettacoli del Festival il cui valore artistico ed espressivo ci permetterà quasi di poter udire la musica e le parole che avevano incantato gli spettatori solo poche ora innanzi. Il Giovanni Paisiello festival, Premio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” con il sostegno della Direzione dello spettacolo dal vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonché della Regione Puglia, del Comune di Taranto e di Medimex; è membro di ReMAOP – Rete dei Festival di Musica Antica e Operistica di Puglia promossa da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per l’incentivazione del sistema musica. Tutti gli spettacoli del Festival si terranno presso l’incantevole chiostro del MUDI – Museo diocesano di Taranto, nel borgo antico della città, con inizio alle ore 21.00 precise, tranne la lezione concerto Turcherie Barocche, prevista per il 15 settembre prossimo, sempre alle ore 21.00 (ingresso su invito), presso il centro-eventi “Arco Paisiello”, in Arco Giovanni Paisiello n. 6, a Taranto. Il costo dei biglietti per i concerti è di € 10,00. Per l’opera La Semiramide in Villa il costo dei biglietto è di € 18 per la prima (17 settembre) e di € 13 per la replica (18 settembre). I ragazzi fino a 18 anni pagano € 5,00. Le prevendite a Taranto sono in corso presso la nuova sede degli Amici della Musica in via Toscana n. 22/A – tel. 099.7303972; presso Basile Strumenti Musicali in via Matteotti n° 14 – tel. 099.4526853; presso Box Office in via Nitti n° 106/a – tel. 099.4540763. Ulteriori informazioni sul concerto e sull’intera stagione sono disponibili sul sito www.amicidellamusicataranto.it. Il premio letterario nazionale di Calabria e Basilicata 2014 assegnato a Pierfranco Bruni La manifestazione, organizzata da Il Musagete- Istituto Culturale della Calabria,con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Villapiana, è giunta quest’anno alla quarta edizione. A Pierfranco Bruni è stato assegnato il premio alla cultura per la letteratura: “… per la sua continua e partecipata osservazione della sensibilità e realtà dell’uomo e per la sua professionale competenza e capacità di testimoniarle,come autore, in ogni loro modalità espressiva: poesia, narrativa, saggistica in un contesto nazionale e internazionale..”. Un riconoscimento che premia il suo lavoro di intellettuale e di ricercatore, sempre libero e profondamente legato ad un’idea completamente distante dalla cultura organica a schemi ideologici. Gli è stato assegnato l’importante Premio Letterario Nazionale di Calabria e Basilicata 2014, che si svolgerà sabato 30 agosto 2014, a Villapiana Centro (CS), al Palazzo Gentile. con inizio alle ore 20,30, si svolgerà la cerimonia di premiazione del Premio. Una intensa e costante attività nel campo delle culture ha sempre caratterizzato il viaggio umano e letterario di Pierfranco Bruni. I suoi studi, anche come storico della letteratura e come uno dei massimi esperti nel campo della ricerca sulle letterature del Mediterraneo, lo hanno portato a rivestire cariche istituzionali prestigiose. I suoi romanzi e le sue poesie sono ormai tradotte in diverse lingue. La carica dei 150 mila per la Notte della Taranta, la "Woodstock del Sud" Con gli antichi canti popolari della «Famiglia di Giovanni Avantaggiato», i cui cantanti hanno 90 anni, si è svolto ieri a Melpignano (Lecce) il Concertone della diciassettesima edizione de La Notte della Taranta, . Sul palco è salito il percussionista partenopeo Tony Esposito e poi Roberto Vecchioni, Antonella Ruggiero, Alessandro Mannarino e Fratelli Mancuso. E gli ospiti internazionali Bombino, il mandolinista Avi Avital, la cantante Lori Cotler e Glen Velez. La tradizione e lo spettacolo, il rito ed i rituali hanno creato un magico mix in questa festosa “Woodstock del Sud” che non ha tradito le aspettative degli habituè e dei turisti arrivati da ogni angolo del mondo, dalla Francia, Spagna, Germania, perfino dall’ Australia, da Roma, Bologna, Napoli, Cosenza, Trieste, pronti ad abbandonarsi per la Notte della Taranta e ballare al ritmo della terra pugliese. Le prime note sul palco, sono state quelle di Giovanni Avantaggiato (ha 91 anni) il più anziano “albero di canto”del Salento , nato e cresciuto a Corigliano d’Otranto, invitato a dare le prime sonorità col suo inseparabile organetto, accompagnato dalla moglie Angela, figli e nipoti tutti uniti nel viaggio musicale tra stornelli e canti “a parauce” . Dopo di lui la pizzica ha incrociato i ritmi del Mediterraneo con le sonorità musicali dei i salentini Petrameridie e il percussionista napoletano Tony Esposito. Quindi la voce coinvolgente di Antonio Castrignanò, con i brani del nuovo “Fomenta”, che ha fatto fare da “starter” del Concertone. Per chi no ha potuto parteciparvi, c’era su Twitter l’hashtag “#taranta2014“, mentre per i più tradizionalisti le dirette televisive integrali su Rai 5, condotta da Livio Beshir, e la diretta su Radio 2 Rai. «Sicuramente – ha detto Esposito all’Ansa – la Notte della Taranta, che rappresenta il rinascimento della musica popolare in Italia, ha bisogno di un rinnovamento. È esplosa bene però ora rischia di sedimentarsi. È importante che la Taranta e la pizzica incontrino il mondo e le altre culture». Per questo, ha aggiunto, «porto stasera sul palco questo tipo di operazione: ho esasperato l’elemento trans che già c’è nella pizzica, e poi farò un pezzo di Claudio Monteverdi, mescolando la musica classica con la musica popolare. Operazioni così, porteranno anche a un’apertura di mercato e la nascita di nuovo autori». Il vero spettacolo nello spettacolo è stato quello della piazza, della gente che ballava lanciando i tamburelli verso il cielo, i cori, il vino salentino e canti, un mix di sana follia e di musica che reso meravigliosa la notte sotto al palco, mentre nel backstage, puntualmente ambito ed affollatissimo , si è popolato dei soliti politicanti, accogliendo personaggi e volti noti in vacanza nel Salento. Una straordinaria consuetudine per questo meravigliosa raduno che da diciassette anni porta la Puglia Melpignano e il Salento al centro della scena musicale internazionale. Nel backstage è stato presentato il piatto «pizzicato», ambasciatore di Puglia per «Il cibo della Taranta» di Eataly di Oscar e Francesco Farinetti, in collaborazione con Fondazione Ndt e la Camera di Commercio di Lecce. Fra le curiosità anche un’ App, Folkture, realizzata assieme all’Università del Salento, finito il Concertone, “tutti a pulire” – come aveva auspicato il sindaco di Melpignano Ivan Stomeo – perché “la Notte della Taranta sia l’Ecofesta di Puglia». Letteralmente a ruba le nuove t-shirt ufficiali a tiratura limitata della Notte della Taranta 2014 la cui grafica è stata ideata dalla calligrafa Marta Lagna ed il motto “Fedeltà alla terra” ispirato alla filosofia di Nietszche per descrivere lo spirito del più importante festival di musica popolare d’Europa. Le magliette e le canotte sono state il gadget più ricercato del Concertone, insieme ai coloratissimi braccialetti solidali “Made in carcere”, il marchio creato da (a tiratura limitata) con il contributo delle detenute del Carcere di Lecce. Tutte conferme ed iniziative che il rilancio del Mezzogiorno, può e deve passare per le vie della cultura, dell’arte, del turismo ed attrarre investitori, capitali e turisti da tutto il mondo. E fare meno della politica. Guadagnandoci in dignità e progettualità. Scandalo nelle selezioni di Miss Italia in Calabria: foto hard in cambio del successo Molte, forse troppe ragazze sognano di entrare nel mondo dello spettacolo. Il successo, la fama e la gloria che la televisione, la moda ed il cinema agevolano, sono un richiamo molto pericoloso per tantissime ragazzine che si lanciano nei più svariati concorsi di bellezza e sfilate di moda in lungo e largo di tutta la penisola, nella speranza di poter un giorno entrare in contatto da qualche manager influente. Purtroppo la stragrande maggioranza non lo sono. Sempre più spesso viene detto alle aspiranti miss, veline, letterine o troniste o quant’altro offre il grande calderone dello showbusiness che la via per il successo passa inevitabilmente dal sesso: foto hard, prestazioni sessuali o video bollenti con imprenditori compiacenti che operano nel settore vengono “spacciati” come merce di scambio e passaggi obbligatori per raggiungere la popolarità ambita. Queste non sono l’allerta delle mamme allarmate o di moralisti benpensanti, ma purtroppo si tratta molto spesso della verità. Dalle pagine del quotidiano calabrese Il Garantista parte lo scandalo che coinvolge lo storico concorso di Miss Italia le cui selezioni si svolgono ogni anno a livello regionale. In Calabria, leggendo l’inchiesta svolta dal giornale diretto Sansonetti, il comitato regionale del celebre concorso per aspiranti miss ‘incoraggiava’ le fanciulle a spogliarsi per foto bollenti o addirittura a fidanzarsi con il patron di turno in cambio del superamento delle selezioni del concorso. I contatti del mittente, sempre secondo il Garantista, avvenivano su un numero di cellulare utilizzato formalmente ed “ufficialmente” dall’organizzazione di Miss Italia in Calabria. Quello che aveva sempre contraddistinto il concorso di Miss Italia erano state stata invece la purezza e integrità delle partecipanti. Si ricorderà che solo nel 1994 il concorso venne aperto alle donne sposate e alle mamme, anche in seguito allo strascico di polemiche successive alla vittoria della forlivese Mirca Viola (1987), poi squalificata perché sposata. Anche l‘età di partecipazione al concorso è stata via via aumentata: se infatti durante gli anni ’70 e ’80 si ebbero diverse miss minorenni (Anna Kanakis e Susanna Huckstep, le più giovani, vinsero il titolo a soli 15 anni), a partire dagli anni ’90 la presenza di ragazze adolescenti produsse diverse proteste da parte di movimenti e esponenti politici, tra cui una forte presa di posizione di alcuni esponenti della Lega Nord nel settembre 1994 che dopo la messa in onda della finale del concorso, proposero un disegno di legge per vietare alle minorenni la partecipazione ai concorsi di bellezza, causando una decisa replica di Mirigliani in difesa della manifestazione. Dall’edizione 2002 il regolamento venne comunque modificato, permettendo l’accesso al concorso solo alle ragazze che sarebbero state maggiorenni per la data della finale. Ma se il marcio parte dall’interno del comitato di Miss Italia bisogna chiedersi se non bisogna stilare anche un codice di comportamento per aspiranti selezionatori, che dimostrino di possedere integrità e correttezza, e che non abusino del loro ruolo per favori sessuali con ragazzine che potrebbero essere le loro figlie o nipoti. Ma invece molto spesso si pensa soltanto agli aspetti commerciali, cioè a quanti sponsors trovano, a quante serate “piazzano” ed organizzano, a quanti contributi da enti pubblici locali riescono a reperire. Ed ecco spiegato il perchè la RAI dalla scorsa edizione 2013 non trasmette più il concorso. Una ragione c’è sempre a tutto. Secondo quanto si legge in una notizia riportata anche dal sito del quotidiano online MNews.it, due ragazze di Paola, in provincia di Cosenza, e di Reggio Calabria avrebbero accusato il “patron” delle selezioni regionali Dante Zardi, che, pur dichiarandosi innocente, si è autosospeso.. Il tutto a poche ore dall’elezione di Miss Calabria: una proclamazione che avverrà, con ogni probabilità, in un clima di tensione che non sarà facile da stemperare. Vanessa, una tarantina a rappresentare la Puglia a Miss Italia Miss Puglia è Vanessa Malagnini, una ragazza 24enne nata a Taranto, che è stata eletta ieri sera Monopoli. Dai colori profondamente mediterranei, laureata in “Controllo di qualità dei prodotti per la salute”. La nuova miss che rappresenterà la Puglia alle prossimi finali di Miss Italia, condotta quest’anno da Simona Ventura e trasmessa televisivamente da La7, è stata eletta da una giuria composta da giornalisti,ed addetti ai lavori del mondo dello spettacolo, presieduta dalla detentrice del titolo, Giulia Arena. Capelli castani e occhi marroni, per un metro e 80 di altezza, Vanessa vorrebbe concludere la specialistica e svolgere un dottorato “possibilmente all’estero“. Nata a Taranto ma vive a Rimini per motivi universitari, lavorando nel frattempo anche come anche come hostess per fiere ed eventi, Vanessa ha deciso di partecipare a Miss Italia per “rompere la routine quotidiana – ha detto – e sperimentare cose nuove che facciano acquisire altre competenze“. Ritorna a Martina il Festival del Cabaret E’ in corso a Martina Franca, il Festival del Cabaret “Città di Martina Franca”, organizzata dall’ Associazione Sirio giunta alla sua 18° edizione, che si terrà a Palazzo Ducale ospitando fino a domenica 24 agosto i comici provenienti da ogni parte d’Italia. Nella serata d’apertura sul palcoscenico Andrea Perroni, comico romano, insieme ad Antonello Vannucci ed il gruppo pugliese emergente “Scemifreddi”, che hanno preso parte alla trasmissione “Colorado” su Italia 1 (Mediaset) . Riconfermata la conduzione di Mauro Pulpito che quest’anno verrà affiancato da Barbara Foria. La regia teatrale del Festival del Cabaret “Città di Martina Franca” è affidata a Fabiano Marti, che ne è anche autore con Alessandro Tagliente. Le scenografie sono firmate da Martino Carucci. Nel weekend, sabato 23 e domenica 24 agosto sul palcoscenico vi sarà Gene Gnocchi, che riceverà per l’occasione il premio alla carriera “Città di Martina Franca”, oltre a Bruce Ketta, Andrea Di Marco, Baz, Salvatore Gisonna e Dino Paradiso, quest’ultimo vincitore dell’ultima edizione 2003 del Festival “Città di Martina Franca”. Dodici i comici che si sfideranno a colpi di battute Durante la manifestazione : i “Quanta brava gente” (Taranto) Tommy Terrafino (Bari) e gli “Strambedue” (Bari), Antonio Montuori (Foggia), Francesco Arno (Cosenza), Stefano De Clemente (Napoli), Massimiliano Angioni (Como), Elvis e Benny Hoop (Milano), Lia Locatelli (Varese), Albert Huliselan Canepa (Cagliari), i “Wuozzucci” (Milano), i “Terzincomodi” (Roma), Giovanni Tagliente il patron organizzatore del Festival, è giustamente orgoglioso del ricco programma che la manifestazione propone al pubblico anche quest’anno : “La città di Martina Franca può essere orgogliosa di questa iniziativa, così come lo siamo noi organizzatori. La festa dovrà essere comune. Il traguardo va tagliato insieme. Siamo diventati grandi con l’abitudine di fare le cose in grande. E il Festival del Cabaret, nella festa dei suoi 18 anni, può fregiarsi di essere un’eccellenza non solo per la città di Martina Franca, ma anche per l’intero territorio nazionale”. I biglietti sono acquistabili in tutta Italia attraverso il circuito “Booking Show” (nelle abituali prevendite), ed online (www.bookingshow.it), ma anche direttamente recandosi presso il botteghino del Festival che sarà allestito in piazza Roma. Maggiori informazioni si possono ricevere visitando il sito www.festivaldelcabaret.com Epicentro mediterraneo, raccontare il mondo nuovo Questa sera martedì 19 Agosto, con inizio alle 21.0 nell’ambito della rassegna organizzata dallo “Yachting Club” di San Vito, in collaborazione con la BCC San Marzano di San Giuseppe, il noto giornalista tarantino Sandro Petrone del TG2-Rai ed Ilaria Guidantoni raccontano il Mediterraneo. Nell’incontro a due voci, accompagnate dalla cantautrice Iole Cerminara e dal pianista Francesco Sforza. Petrone e la Guidantoni racconteranno il Mediterraneo, mare culla di antiche civiltà, ma anche origine dei maggiori conflitti contemporanei . L’ ingresso è gratuito. Accoltella il compagno per gelosia, arrestata ex conduttrice Rai La giornalista e conduttrice Eleonora De Nardis è stata posta agli arresti domiciliari con l’accusa di lesioni personali per aver ferito Piero Lorusso, professore universitario e avvocato romano, talvolta ospite di trasmissioni televisive, compagno della De Nardis, colpendolo con un arma da taglio all’avambraccio sinistro. In casa c’erano i tre figli piccoli che la coppia aveva avuto da precedenti matrimoni. Pare che a far scoppiare la lite tra i due sia stato un messaggio ricevuto dal marito sul suo cellulare e intercettato dalla De Nardis. Il coltello è stato poi sequestrato dalla polizia nell’appartamento all’interno del quale si è svolto il ferimento, che la coppia aveva affittato nel borgo antico di Ostuni. A quanto accertato, sulla base delle testimonianze, si sarebbe udito un urlo provenire dall’interno dell’abitazione che si affaccia proprio nella zona in cui vi sono i tavolini del pub. Indagini in corso per accertare il movente dell’accaduto, da ricercare probabilmente in questioni personali. Tutto ciò è accaduto attorno all’una della scorsa notte in una abitazione del centro storico di Ostuni, nel brindisino, situato accanto ad un pub affollato. L’allarme è stato dato dall’uomo che, sanguinante, è sceso in strada e ha chiesto aiuto ai clienti del pub. Sul posto sono immediatamente intervenuti un’ambulanza del 118 ed i poliziotti del commissariato di Ostuni, che hanno subito contattato e relazionato il pm di turno del Tribunale di Brindisi, Milto Stefano De Nozza. Eleonora de Nardis nata a Roma il 13 febbraio del 1976, è laureata in Sociologia delle Relazioni Internazionali. Giornalista professionista dal 2001, ha lavorato come intervistatrice a Porta a Porta (Rai1), poi per due anni è stata inviata di Tg2 Costume & Società. Nel 2003 ha condotto una rubrica dedicata al gossip estivo e ha intervistato le grandi firme del giornalismo italiano per Uno Mattina Estate (Rai1). Nel 2005 ha condotto su Rai2 L’Italia dei porti ed ha lavorato contemporaneamente per Isoradio. È mamma di due maschietti. Ha vinto un’edizione del premio «Telegiornalista dell’anno». Risale infatti al 2005 l’ultimo contratto di Eleonora De Nardis con la Rai: a renderlo noto e precisarlo è la stessa azienda di Viale Mazzini, che in in comunicato stampa inviato alle agenzie di stampa, scrive . «In merito alla notizia dell’arresto della signora Eleonora De Nardis si precisa che le sue collaborazioni, per alcune trasmissioni e programmi Rai, si sono interrotte nel 2005. Infatti l’ultimo contratto con la De Nardis risale proprio all’anno 2005 per la testata Isoradio». Ecco gli artisti della tappa tarantina di RadioNorba "Battiti Live" Battiti Live concluderà per la prima volta a Taranto nella suggestiva Rotonda del Lungomare. il suo tour, domenica 17 agosto. Partito dal cuore della Basilicata lo scorso 20 luglio da Matera , il tour si è poi trasferito in Puglia, a Bari il 27 luglio e Gallipoli il 3 agosto, a Bisceglie il 10 agosto scorso, prima della festa-evento finale che si terrà nel capoluogo ionico, Lo show musicale sarà condotto dalla dj Roberta De Matthaeis insieme ad Alan Palmieri il direttore artistico della radio più seguita nel mezzogiorno.. È questa la novità principale della manifestazione giunta alla sua dodicesima edizione, realizzata con il patrocinio del Comune di Taranto e della Regione Puglia, in cui si esibiranno nella città di Taranto numerosi personaggi della musica italiana . Fra i nomi che hanno confermato la loro presenza a Taranto per l’ultima tappa del tour sono Gigi D’Alessio, Luca Carboni, Noemi , Gabry Ponte, Syria e Renzo Rubino, i Mondo Marcio, Otto Ohm, Boomdabash feat, Francesco Sarcina e la showgirl Raffaela Fico. Battiti Live sarà trasmesso in diretta nazionale ed internazionale sulle frequenze di Radionorba e in tv ai canali digitali di Telenorba 7 al canale 10 e Radionorba Tv al canale 19. Lo spettacolo inizierà alle ore 21. "Visionaria" la mostra personale di Loredana Ballo Sarà inaugurata mercoledì 20 Agosto alle ore 20,30 nello spazio espositivo di Via San Francesco De Geronimo, 53 a Grottaglie, sede dell’ Associazione Utòpia, la personale di Pittura VISIONARIA della giovane artista di origini grottagliesi Loredana Ballo. Previsto l’intervento dell’artista Pino La Cava, con la sua ”lettura partecipata di un documento”. Il progetto nasce dalla volontà di condurre un esercizio nel tentativo di tradurre con i mezzi della pittura ciò che si intende per “visione”. La mostra si rivela una sintesi e un punto d’ approdo temporaneo del cammino artistico e pittorico compiuto dalla pittrice Ballo, legato da sempre alla dialettica anima-corpo della figura femminile. Pur non essendoci motivi letterari, la lettura di libri scritti da una donna di origini arabe attua, nell’artista, un meccanismo di immaginazione molto forte e inevitabile, una sorta di automatismo psichico, un appuntamento immancabile dove si ritrovano i dettami dell’immaginario artistico e pittorico della Ballo. Spesso compariranno elementi presto riconducibili a questo mondo e cultura, di cui si serviranno le figurazioni artistiche, ma in quanto simboli spogliati del contenuto, dal momento che la pittrice intende condurre un discorso “visionario e di significanti” e non culturale e sociale. Il tono delle circa venti tele, di dimensioni e forme sovente sorprendenti, è sostanzialmente lirico, a tratti serioso. Un’ area sarà dedicata a piccole telette dal gusto trascendente, che sfociano, insolitamente per la più tipica produzione artistica della Ballo, nell’astratto. Intenzione del percorso pittorico è portare il fruitore in un cerchio di visione condivisa e di scambio di natura metafisica, evitando sovrastrutture e artifici, un tentativo di far vivere un’esperienza personale agli astanti, non semplicemente di tipo retinico. La mostra sarà aperta sino al 31 Agosto, tutti i giorni dalle ore 19,00 alle ore 22,30, mentre la domenica potrà essere visitata anche dalle ore 10,00 alle ore 12,30. Morto l’attore Robin Williams. Probabile suicidio: «Era depresso» Alle 11.55 del mattino (ora locale) di lunedì 11 agosto il servizio di emergenza 911 ha ricevuto una chiamata che chiedeva aiuto per un uomo incosciente e con difficoltà respiratorie. Quando i soccorsi sono arrivati nell’abitazione di Tiburon, vicino a San Francisco in California, Robin Williams l’attore di 63 anni, già premio Oscar era già morto. Non si conoscono ancora le cause del decesso su cui sta indagando la polizia di Los Angeles, ma l’ipotesi più vicina alla realtà al momento è il suicidio. Robin Williams sarebbe deceduto per asfissia, ma soltanto dopo l’autopsia si potrà dare una risposta certa. Secondo la tv di Oakland KTVU, che cita fonti vicine agli investigatori, l’attore si sarebbe impiccato ma al momento non ci sono ancora conferme ufficiali. La sua addetta stampa Mara Buxbaum. ha spiegato che Williams «Negli ultimi tempi combatteva con una grave depressione». Infatti l’attore aveva sofferto in passato anche la dipendenza da alcol e droghe ed era stato ricoverato diverse volte in rehab per curarsi. L’attore aveva trascorso un periodo in clinica per disintossicarsi anche la scorsa estate . La moglie Susan Schneider è stata l’ultima a vederlo vivo alle 22 di domenica. Nato a Chicago e cresciuto in Michigan a Bloomfield Hills, un sobborgo di Detroit, Robin Williams conquistò il piccolo schermo con la popolare serie `Mork & Mindy´, in cui interpretava un alieno umanoide arrivato sulla Terra dal pianeta Ork su un’astronave a forma di uovo. Da lì la sua ascesa quasi incontrastabile sul grande schermo, con quattro nomination all’Oscar e una statuetta vinta per migliore attore non protagonista nel 1998 con `Will Hunting-genio Ribelle´, film recitato accanto a Matt Damon. Mille personaggi di successo nei suoi film: da `Good Morning, Vietnam´ in cui interpretava Adrian Cronauer, un militare che lavorava come deejay per la radio dell’esercito statunitense, a `Risvegli´ con Robert De Niro, passando per `L’attimo fuggente´ e `Mrs Doubtfire´. Nel 1978 Williams ha sposato Valerie Velardi. Il suo matrimonio è durato dieci anni. Williams si sposa una seconda volta, nel 1989, con Marsha Graces, la tata del figlio nato dal primo matrimonio: la coppia ha due figli ma anche questa volta l’unione finisce in divorzio, con Graces che lo lascia per «divergenze non riconciliabili». Williams si sposa una terza volta con Susan Schneider. Il successo come attore coincide anche con l’inizio della dipendenza dalla cocaina: abitudine che condivideva con l’amico John Belushi. Pare fosse con lui la sera in cui morì per overdose. Fra i suoi migliori amici Christopher Reeve, il primo Superman, per il quale ha donato milioni di dollari alla ricerca. Il dolore della famiglia La famiglia ha diffuso un comunicato con una richiesta di rispettare la privacy. «Ho perso mio marito e il mio miglior amico. Il mondo ha perso uno degli artisti e delle persone più amate», ha scritto nella nota la moglie Susan Schneider, «Ho il cuore spezzato e speriamo che Robin venga ricordato non per la sua morte ma per gli innumerevoli momenti di gioia e riso che ha dato a milioni di persone». Robin Williams è stato protagonista di numerosi film, da «Good Morning Vietnam» a «L’attimo fuggente» a «Hook – Capitan Uncino» e «Mrs. Doubtfire», nel 1998 ha vinto un Oscar come miglior attore non protagonista per «Will Hunting – Genio Ribelle» diretto da Gus Van Sant e con la sceneggiatura di Matt Damon e Ben Affleck. Obama: «talento incommensurabile» Il presidente americano Barack Obama ha espresso il suo cordoglio alla famiglia: «Ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ha donato il suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno. La famiglia Obama esprime le proprie condoglianze alla famiglia di Robin». Il presidente Usa ha ricordato i numerosi ruoli ricoperti dall’attore, da «dottore a genio, da tata a presidente e tutto quello che c’è in mezzo». L’amore di Hollywood Una lunga coda per portare fiori e l’ultimo tributo a Williams. Sulla sua stella che gli è stata dedicata sulla Walk of Fame, a Los Angeles, molti fan si fermano e poggiano fiori in ricordo dell’attore scomparso. «Era un tesoro nazionale e un’anima bella» ha detto l’attrice Glen Close. «Era un comico genio e le nostre risate erano il fragore che lo sosteneva. Non posso credere che se ne sia andato» ricorda rattristato il regista Steve Spielberg. «Non ho mai conosciuto una persona più dolce, luminosa e premurosa di Robin. Il suo impegno, come artista, di farci ridere e renderci felici non è comparabile con quello di nessun altro. Ci ha amati tutti e noi lo abbiamo amato allo stesso modo». Così John Travolta, parlando della morte di Robin Williams. «Penso alla sua gentilezza e alla sua generosità. A com’era gentile con tutti quelli che volevano entrare in contatto con lui. E non poteva fare a meno di essere divertente ogni momento,. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di farti ridere. Ha fatto ridere tantissime troupe cinematografiche prima ancora del pubblico. Ha avuto un grande impatto nel mondo– ha dichiarato Ben Stiller che aveva recitato accanto a museo». «». Robin Williams nel film «Una notte al Donne di spettacolo, modelle e showgirl, avanti il prossimo..... Claudia Galanti e l’imprenditore miliardario francese Arnaud Mimran volevano sposarsi a settembre, come aveva annunciato qualche tempo fa la modella e showgirl paraguaiana più nota per la sua passione per i “selfies” che per la sua limitata carriera artistica. Nelle prime settimane di questa estate 2014, i due insieme a Formentera, non facevano che confermare passionalmente questo clima idilliaco di coppia, ideale annunciando di aver deciso di compiere questo passo. Anche perchè la Galanti ed il milionario Arnaud sono insieme ormai da anni ed hanno già messo al mondo la bellezza di tre figli. Proprio quando tutto sembrava andare alla perfezione, alcuni indizi circolati sui socialnetworks, hanno lasciato pensare che vi è forte aria di crisi fra i due. “Avete mai guardato qualcuno e pensato: accidenti, potresti tornare ad amarmi ancora?”, e ancora “Avete mai guardato qualcuno e pensato, accidenti, potresti tornare ad amarmi ancora?” ha commentato solo pochi giorni fa Claudia in una proprio immagine sul suo profilo Instagram . Tommaso Buti A incrinare l’idillio sarebbero state delle attenzioni riservate poche settimane fa a Claudia in una folle notte di Ibiza da Tommaso Buti un ristoratore toscano dal passato burrascoso, già arrestato e coinvolto in passato nella bancarotta della catena dei Fashion Caffè . Attenzioni chiaramente per niente passate inosservate dinnanzi agli occhi del compagno della Galanti. che ha scatenato una scazzottata in discoteca con il Buti. Il settimanale CHI, ha cercato di contattare i diretti interessati per raccogliere dei commenti sulla vicenda, senza riuscire però ad ottenere conferme né smentite. In compenso sembrano però arrivare delle pesanti conferme proprio dai profili della showgirl sui socialnetworks, dove da settimane non si vedono più nuove foto con il compagno, mentre in precedenza erano una costante, che sono state sostituite oggi da affermazioni come “L’amore non è sempre perfetto, l’amore non è una fiaba”. Ricordate Debbie Castaneda, la showgirl colombiana diventata consulente di Finmeccanica grazie alla sua amicizia con Silvio Berlusconi. ? Separatasi dal marito Marco Squattriti (ex marito di Afef Jnifen in Tronchetti Provera) avvocato radiato dall’albo ed attualmente latitante e ricercato dall’ Interpol , la Castaneda si è trasferita in America dove lavora come “p.r. ed immagine” per il ristorante di Giuseppe Cipriani a Miami Beach, ed in questo periodo anche ad Ibiza dove Cipriani ha aperto l’estate scorsa un ristorante. La colombiana è sempre in compagnia di Raffaella Zardo, che ha dei trascorsi in carcere per una storia di prostituzione nel mondo dello spettacolo e che recentemente in un’informativa della Questura di Milano è stata definita come la “maitresse” di un giro di escort d’alto bordo negli hotel di lusso. A completare il “trio” non poteva mancare Aida Yespica, le cui prestazioni intime sono finite in molti verbali ed intercettazioni sin dall’inchiesta su “Vallettopoli” per arrivare a quella dei “bunga- bunga” a Villa San Martino ad Arcore, casa Berlusconi. Estate tarantina. Un cartello deludente L’assessore al marketing territoriale del Comune di Taranto Francesco Cosa, ha illustrato nei giorni scorsi il calendario degli eventi artistici, culturali e sportivi che dovrebbero allietare le serate dei tarantini nei mesi di agosto e settembre. Una speranza molto difficile da raggiungere data la scarsezza di contenuti del calendario. Il 27 luglio, giorno di inaugurazione della rassegna estiva, si è svolta a Lama una manifestazione dal titolo “Estate insieme”, con sfilate e balli, dove sembrava in realtà di essere ad una una sagra di paese ! Il 28 luglio, in Villa Peripato si è esibita la cantante Simona Molinari, autorevole e capace jazzista; il 30 luglio si è dato spazio al teatro con una commedia di Eduardo De Filippo presso la Biblioteca Comunale Acclavio, in Piazzale Bestat. Oggi, si svolgerà il “Gran Prix Città di Taranto“, un evento sportivo che prevede la presenza di 100 atleti culturisti provenienti da fuori Taranto per promuovere ( ?) il culturismo, attività sempre più presente e coinvolta nelle operazioni anti-doping delle forze dell’ ordine in tutt’ Italia. Un evento, secondo noi, di cui la città di Taranto poteva tranquillamente fare a meno. «Fra le prossime iniziative – ha dichiarato l’assessore Cosa – ci sarà l’appuntamento con “L’Isola che vogliamo” e altre manifestazioni di carattere, ludico, ricreativo, sportivo e culturale. La rassegna estiva vuole promuovere e incentivare il marketing territoriale e il turismo a Taranto. E, proprio a tal proposito, – ha anticipato – sto preparando un sito internet (Taranto Promotion) che sarà pronto a breve e che si occuperà dello sviluppo e della promozione del territorio e del marketing a Taranto». Nessuna notizia però su questo sito . Quanto costerà, se è stato realizzato un bando pubblico, una gara fra creativi. Forse un pò più di trasparenza, competenza e professionalità non guasterebbe. Di turisti, nessuna traccia. Greggio: "Il Fisco mi ha chiesto un favore, come avrei potuto negarglielo?..." Il conduttore di “Striscia la Notizia” e i 20 milioni pagati: «Un tapiro a me? Non lo farei entrare». Il presentatore si è accordato con l’Agenzia delle entrate che gli contestava la residenza a Montecarlo Si pensava che Ezio Greggio fosse attapirato. Una settimana fa, era stato reso noto che il conduttore più amato di “Striscia la notizia” avrebbe pagato all’Agenzia delle Entrate 20 milioni di euro per mettersi in regola con il Fisco. Il suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, aveva però spiegato in una nota scritta che «L’accordo sottoscritto da Ezio Greggio con l’Agenzia delle Entrate riguarda una Società terza con sede all’estero» e dunque sarà questa società irlandese – che gestisce i diritti di immagine di Greggio – a versare «gli importi concordati, anche se non dovuti, al solo fine di evitare una annosa disputa». Greggio cos’è successo? «Come ha scritto proprio il Corriere io non devo pagare quella cifra né tantomeno devo mettermi in regola col Fisco: lo sono sempre stato. Lo ha anche detto recentemente una sentenza a mio favore». Il Fisco ha ipotizzato scorrettezze nei rapporti con la società irlandese, la «Wolf Pictures Ltd». «È la società che utilizza i miei diritti, e che da oltre vent’anni produce e distribuisce film all’estero. Il problema è nato sull’interpretazione di norme sulle ritenute che non dovrebbero essere applicate in Italia». Il popolo del web è molto duro: qualcuno non avrà mancato di dirle «proprio tu Ezio che in 25 anni di Striscia hai smascherato truffe e inganni, sei finito nei guai». Cosa ha provato? E cosa ha risposto, o cosa risponderebbe? «A dire il vero sono molto di più i messaggi di solidarietà che ho ricevuto. Ho la coscienza a posto». Ne ha parlato certamente con Antonio Ricci, suo grande amico e compagno di avventure televisive. «Ne abbiamo parlato quando mesi fa aveva letto la notizia su un giornale. L’ho tranquillizzato dicendogli che la mia residenza a Montecarlo era reale. E lui: “Peccato, speravo nell’arresto così potevo rinnovare il cast di Striscia”». E il signor Enzino? «So che ha fatto una serie di anatemi malefici con una sua amica fattucchiera su alcuni nomi di brave persone che ho conosciuto. Di solito funziona». Ma come ha vissuto tutta questa storia: con paura, imbarazzo, angoscia, rabbia, noncuranza? «Purtroppo questi sentimenti e queste sensazioni li ho provati per altro. In poco più di un mese ho perso mia madre, mio cognato e due carissimi amici». Ha mai avuto paura di perdere la sua immagine di persona perbene e di dover rinunciare alla conduzione di “Striscia”? «No anche perché sono certo di essere ricordato per le cose buone che ho fatto sia in tv che al cinema (tra l’altro i tre film con Mel Brooks). Quasi giornalmente ricevo messaggi di famiglie italiane che leggendo il mio nome sulle incubatrici che ho donato a circa 70 reparti di ospedali pediatrici italiani, mi manifestano la loro gratitudine ed il loro affetto. Le apparecchiature che la mia Associazione – che aiuta i bimbi nati prematuri – ha donato in vent’anni hanno salvato 11 mila bambini. Mi hanno telefonato tanti medici, infermieri, famiglie che ho aiutato contribuendo a salvare i loro figli e mi hanno detto “Lei è una persona per bene. Grazie per quello che fa”». Ora c’è ancora qualche pendenza da risolvere in mano alla sua legale, l’avvocato Giulia Bongiorno? «Io non ho pendenze, come diceva un pisano in piedi guardando la torre». Ai suoi figli cosa ha detto? «Guardi ai miei figli c’è poco da dire. Da bambini hanno fatto tutte le scuole a Monaco. Ora sono cresciuti: uno studia in una delle più prestigiose Università di Londra e l’altro ha un’azienda a Monaco che si occupa di risparmio energetico». Cosa le ha insegnato tutta questa vicenda? «Che non bisogna mai perdere la pazienza e la speranza». Lei che è un comico provi a trovare l’aspetto umoristico della storia. «C’è sicuramente. Quando lo trovo glielo farò sapere». A settembre tornerà a “Striscia”? «All’inizio dell’autunno sarò occupato su un progetto americano, molto ambizioso. Appena mi sarà possibile, come ho fatto negli anni scorsi, tornerò dietro al bancone». Il festival che lei organizza a Montecarlo va sempre a gonfie vele? «L’ultima edizione di quest’anno è stata forse la più bella e la più seguita. Abbiamo messo in gara tra loro le commedie che hanno avuto il maggior successo nei loro Paesi. Un Galà finale all’Auditorium col tutto esaurito che ha visto tra gli italiani presenti fra l’altro Checco Zalone e Siani». Altri progetti artistici? «Torno a far l’attore l’anno prossimo in un film drammatico che gireremo con ogni probabilità tra Slovenia ed Albania. Una storia che mi ha affascinato, mi vedrà tra i coproduttori con due società straniere». Senta il Fisco vuole anche vederci chiaro sulla sua residenza a Monaco che le ha permesso di vedere tassati i suoi redditi in misura molto minore che in Italia. «Intanto io ho sempre pagato tutte le imposte fino all’ultimo centesimo in Italia, lo dice anche la sentenza. Poi, Fisco e Tribunali hanno stabilito che ero regolarmente residente all’estero. In Italia al massimo lavoro 4 mesi l’anno. Non era una residenza fittizia: lì avevo casa, famiglia, interessi economici. A un certo punto mi hanno chiesto di pagare come se fossi residente in Italia e quando il Fisco con la gentilezza e il tatto che li contraddistingue ti chiede un favore…come fai a negarglielo?»