Giornata mondiale del risparmio: la BCC San

Giornata mondiale del risparmio: la
BCC San Marzano di San Giuseppe
nelle scuole con gli alunni
La BCC San Marzano di San Giuseppe, già impegnata sul fronte
scolastico con le iniziative “Le Olimpiadi della Conoscenza” e
“Intercultura”, prenderà parte insieme alla Direzione Didattica
dell’Istituto Comprensivo “Francesco Giacomo Pignatelli” di Grottaglie
ad una serie di iniziative tese a favorire la conoscenza e
l’importanza della corretta gestione del risparmio con i giovani
studenti, che si svolgerà venerdì 31 ottobre in occasione della
90esima Edizione de “La Giornata Mondiale del Risparmio”.
«La 90esima Giornata Mondiale del Risparmio – informa una nota della
BCC San Marzano di San Giuseppe – rappresenta per noi un momento di
confronto con le nuove generazioni, ma è anche un’occasione utile per
fare il punto sulla complessa situazione finanziaria dell’Eurozona e
dell’Italia in particolare. Il popolo italiano è da sempre il simbolo
della formichina visto che in passato l’accumulo del risparmio privato
è stata fra i più consistenti a livello europeo e addirittura
mondiale. Le riserve domestiche hanno consentito di far fronte, sia
pure fra non poche difficoltà, agli ultimi sette anni di crisi
economica. E difatti già nell’ultimo scorcio del 2014 si avvertono i
sintomi di un rallentamento dovuto più alla possibilità reale di
risparmiare che alla disponibilità e propensione. La pesante
disoccupazione (giovanile in particolare) fa sì che le famiglie
abbiano difficoltà non solo a risparmiare, ma anche ad avere la
necessità di attingere ai risparmi del passato. Il 2015 sarà un anno
importante, ci auguriamo che il Pil possa ricominciare a crescere e di
conseguenza la disoccupazione ad assorbirsi in modo tale che si possa
innestare un nuovo percorso, un circolo virtuoso, fatto da lavoro e
risparmio. Le principali banche italiane ed europee sono state
sottoposte ad accurato esame (stress test) da parte della BCE che, con
qualche eccezione, ha confermato la solidità degli istituti vigilati.
Resta comunque alta l’attenzione da parte degli istituti di credito
nei confronti dei risparmiatori ai quali, anche in un periodo di tassi
bassi, bisogna assicurare una remunerazione adeguata per incentivare
il risparmio, storicamente pilastro per le famiglie italiane
assicurando una vecchiaia serena per molte generazioni. Tornando
quindi a quanto avveniva solo pochi anni fa”.
La Giornata Mondiale del Risparmio sarà celebrata a Grottaglie
alle
ore 11 presso Scuola Primaria Sant’Elia in Via don Minzoni. A
rispondere alle domande degli alunni su tutto ciò che è economia,
finanza e mondo bancario, a cominciare dal risparmio, sarà Franco
Peluso il responsabile commerciale della BCC San Marzano di San
Giuseppe , subito dopo il saluto istituzionale del dirigente
scolastico Prof. Maurizio Fino e della Prof.ssa Loredana Carrieri, la
quale presentando il progetto spiegherà il senso dell’iniziativa e
della Giornata Mondiale del Risparmio. A margine degli interventi, si
svolgerà la premiazione di un contest a tema. Tutti gli studenti hanno
realizzato un elaborato grafico sul risparmio, le singole classi (gli
stessi alunni) eleggeranno le opere vincitrici (una per classe). I
giovani autori delle opere prescelte riceveranno un kit scuola donato
dalla BCC San Marzano di San Giuseppe.
Sarà Matera la Capitale della
Cultura europea 2019
L’annuncio della designazione di Matera a Capitale europea della
Cultura 2019 ha fatto esplodere la festa in piazza San Giovanni, nel
pieno centro storico della Città dei Sassi, dove in migliaia si sono
ritrovati davanti al maxischermo per assistere in diretta al verdetto.
In tanti si stanno abbracciando e stanno sventolando le bandiere con
il logo “Matera 2019″. Una città che nonostante sia senza aeroporto,
praticamente senza linee ferroviarie, ha saputo conservare, custodire
e valorizzare le proprie origini e la propria cultura.
“La designazione di Matera è un esempio di civiltà e riscatto che da
Matera e dal Sud arriva all’Europa“. Così il sindaco di Matera
Salvatore Adduce. “Non stiamo più a pietire, ma a dare un contributo
su come la cultura possa trasformare un territorio – ha detto
visibilmente emozionato -. Non era un esito scontato, ma l’abbiamo
raggiunto grazie al lavoro di tutti“.
Matera è stata designata Capitale europea della cultura per il
2019, con sette voti su tredici. Il titolo, oltre all’Italia, sarà
assegnato anche a Plovdiv in Bulgaria. Il verdetto è stato comunicato
da Steve Green, presidente della Giuria di selezione composta da 13
membri (6 italiani e 7 stranieri) al Ministro dei Beni e delle
Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che ha dato
l’annuncio.
Non vince solo Matera, capitale europea della cultura 2019: le cinque
città finaliste ‘perdenti’, Siena, Ravenna, Lecce, Perugia-Assisi e
Cagliari saranno capitali italiane della cultura nel 2015 e nel 2016.
E’ l’orientamento – a quanto si apprende – emerso dalla riunione tra
il ministro Franceschini e i sindaci delle diverse città al Collegio
Romano prima della proclamazione. Un’ipotesi di lavoro – dovrà
confermarla il Consiglio dei ministri – che punta a non disperdere il
patrimonio costruito in questi mesi.
LA DELUSIONE DELLE ALTRE CANDIDATE
Matera ha avuto la meglio su una rosa di sei candidate che comprendeva
anche Cagliari, Perugia-Assisi, Siena, Lecce e Ravenna. L’annuncio è
stato fatto dal ministro Franceschini nella sede del dicastero di via
del Collegio Romano assediata da delegazioni, giornalisti e fotografi.
Grande delusione a Siena per le 400 persone che hanno atteso il
verdetto per la Capitale Europea della cultura 2019. Al momento
dell’annuncio, seguito in diretta da Roma con un maxi schermo, in
molti hanno abbandonato subito la piazza. I pochi rimasti si sono
lasciati andare anche alle lacrime. Presenti anche alcuni studenti
materani che hanno esultato per la vittoria della loro città,
invitando Siena a “non arrendersi“.
Qualche lacrima nella sede della Fondazione che ha sostenuto la
candidatura di Perugia a Capitale europea della cultura dopo
l’annuncio della scelta di Matera. A Roma i vertici dell’organismo,
diversi di coloro che hanno lavorato al progetto si sono ritrovati
negli uffici nel centro del capoluogo umbro (dove è cominciata
Eurochocolate, con le strade già affollate di turisti). Hanno seguito
dai computer in streaming l’annuncio della città scelta. Alcuni si
sono abbracciati mentre altri hanno preferito isolarsi davanti ai
computer. Dopo l’annuncio i volti sono apparsi delusi. Alcuni hanno
anche pianto. Nessuno ha voluto comunque commentare la scelta.
Quando il ministro della Cultura ha pronunciato la parola Matera, tra
gli oltre duecento che stavano seguendo in streaming la lettura del
verdetto alla Galleria comunale, in fondo ai Giardini Pubblici
di Cagliari, è calato il gelo. Durato quasi una frazione di secondo.
Perché l’assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni, ha subito
lanciato l’invito a un lungo applauso. Anche a Matera, la “rivale” che
in un attimo ha mandato in frantumi i sogni cagliaritani di Capitale
della cultura 2019. Ed è stata sempre Puggioni a consolare chi in
lacrime si avvicinava per abbracciarla: “Basta facce depresse – ha
urlato – abbiamo fatto un ottimo lavoro. E continueremo a farlo per
dimostrare che in Europa nel 2019 ci siamo anche noi. Abbiamo
tantissimi progetti, questa città è comunque viva“. E poi i
complimenti ed i ringraziamenti quasi a uno a uno per chi ha
partecipato alla lettura del verdetto in diretta. “Bravi i cittadini –
ha detto Puggioni – l’Università, i Comuni che ci hanno aiutato. Siamo
un territorio che cresce, un patrimonio inaudito. È stata l’esperienza
più bella della mia vita. I sardi ci hanno sostenuto in massa nei
sondaggi“. Matera? Nessuna polemica. “Sta lavorando a questo
risultato– ha detto l’assessore – da sette anni. Complimenti a
Matera“.
Confindustria Ravenna ringrazia lo staff di Ravenna 2019, battuta da
Matera come capitale della cultura, e chi ha sostenuto il lavora per
la candidatura, improntati a una progettualità condivisa. Ma il
Sindaco Fabrizio Matteucci dice: “Inutile girarci intorno, dirlo è
compito mio: prevale la delusione per aver mancato l’obiettivo di un
soffio. Ma possiamo essere sereni perché abbiamo fatto il nostro
dovere. Il progetto ci ha fatto arrivare nella rosa delle finaliste:
un successo“.
Un esempio questo da seguire, per una città come Taranto che pur
essendo stato la capitale della Magna Grecia è ormai diventata la
capitale della disperazione, dell’inquinamento ambientale e di quello
psicologico a causa di molta gente che sa solo lamentarsi e non riesce
a costruire nulla di utile e produttivo. L’impegno di Matera parla
per tutti.
"Niente più' croci". Il pensiero di
Cosimo Fornaro rivive nella città'
In occasione dei 22 anni dalla scomparsa del professor Cosimo Fornaro,
illustre poeta e collaboratore dello storico Corriere del Giorno, l’
Amministrazione Comunale di Taranto ha finalmente capito l’importanza
della cultura, come ha ricordato Cisberto Zaccheo, Assessore alla
Pubblica Istruzione, Università, Cultura, Beni Culturali, Turismo.
Spettacolo.
La serata si è svolta in un “salotto” con una scenografia
essenziale che ha riportato all’idea della biblioteca di casa,
costruita con grande gusto sul palco, dove si è ricordato il prof.
Cosimo Fornaro con uno stile diverso, più essenziale. quella
biblioteca di casa dove lo scrittore tarantino amava passare le sue
ore per scrivere e studiare. Il momento più toccante ed
emozionante della serata è stata la lettura, tra diverse poesie della
raccolta “Penseri Sottovoce”, contenente la poesia “Non fate più
croci” letta ed interpretata, quasi vissuta dall’attore Federico
Passariello, che Fornaro scrisse qualche anno dopo l’ apertura dello
stabilimento siderurgico dell’ Italsider (in pratica l’ Ilva di oggi
), con la quale il professore, illuminato, sembrava già immaginare le
attuale vicissitudini e conseguenze.
l’assessore Cisberto Zaccheo e Giuseppe
Fornaro, figlio del poeta
L’evento culturale, moderato dal giornalista Angelo Caputo, è nato da
una idea di
Giuseppe Fornaro, in occasione dei 22 anni dalla
scomparsa di suo padre, ed è stato fortemente voluto
dall’amministrazione
comunale
perché,
come
ha
detto
l’asessore Cisberto Zaccheo, “è importante ricordare figli illustri
che hanno dato gloria e onore alla città” e manifesta l’intento del
Comune di Taranto di percorrere un iter culturale affinchè la città
possa ritrovare la propria autorevolezza culturale e venga conosciuta
ed apprezzata, al di fuori dei propri confini territoriali. nonostante
il particolare difficile momento di crisi occupazionale ed economica
della città.
Un manifestazione culturale, intelligente e di alto livello quella di
ieri sera, in cui si sono avvicendati sul palco-salotto numerosi ed
illustri rappresentanti della cultura tarantina. Pierfranco Bruni e
Marilena Cavallo
hanno raccontato attraverso un’emozionante video
documentario il percorso culturale del prof. Fornaro, accompagnati
dall’ “Ensemble di musica” musicato e suonato egregiamente da Floriana
Laporta alla chitarra, Alessandra Pulpito al flauto e
Tiziana
Toscano al violino.
Per la manifestazione la casa editrice Scorpione ha ristampato
“Pensieri sottovoce”, una raccolta di versi del prof. Cosimo Fornaro,
che nel 1976 vinse il “Premio Viareggio” . La serata, oltre a
ricordare la figura dell’amatissimo poeta e scrittore, ha cercato (con
successo) di ringiovanire il concetto di “cultura” ed avvicinare le
nuove generazioni non solo a dei momenti di ascolto, ma ad una
partecipazione attiva, interessata, nonostante la serata non più calda
di
fine
estate
,
alla
presenza
di
un
folto
ed
interessato pubblico che si è visivamente emozionato alla lettura di
questo brano della poesia “Strappatemi il cuore cittadino, io voglio
il mio cuore di fanciullo. Non m’inquinate il pane, lo so che devo
morire, ma non piantate più croci in questo paese, piantate case di
legno vi prego, col legno non fate più croci” emblematico perché
simbolo di una sensibilità e dell’ attaccamento di Fornaro, un figlio
di Taranto, alla sua propria terra, con un amore ed un rispetto per
l’ambiente e la vita che purtroppo molti, troppi hanno calpestato.
Visite guidate all'archeologia del
Mar.Ta di Taranto
Il Museo Nazionale Archeologico (Mar.Ta.) di Taranto ospita da
ieri una serie di iniziative culturali per rendere ancora più
piacevole ed interessante le visite alle ricche collezioni del
percorso permanente. Il biglietto è stato fissato simbolicamente in un
euro con cui sarà possibile non solo visitare il Museo dalle o8.30
alle ore 24, ma godere di sculture, oli e disegni di uno degli artisti
più significativi del Novecento nella mostra Giacomo Manzù e le sue
donne. A orari prefissati sarà inoltre dispobile il Teatro virtuale,
che attraverso un filmato 3D, consente di scoprire alcune tombe
monumentali non accessibili della necropoli ellenistico-romana. Sono
previste visite guidate gratuite alle ore 17.30, 18.30, 20 e 22 a cura
di personale tecnico della Soprintendenza.
Il Museo di Taranto insieme con il Museo Archeologico Nazionale di
Napoli, di Melfi e della Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo
Barberini a Roma, fa inoltre parte, dell’iniziativa “Note musealì”
che nasce dall’intento di promuovere e di rendere vivo il museo, anche
attraverso performances musicali, valorizzandone ulteriormente
proprie le funzioni di contenitore culturale aperto a forme
diversificate di espressione artistica .
I concerti nei quattro musei, che fanno tutti parte del “Progetto Poli
museali di eccellenza nel Mezzogiorno“, promosso dal Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Dipartimento per
lo sviluppo e la Coesione Economica e attuato dall’Agenzia nazionale
Invitalia, sono stati affidati all’Accademia di Santa Cecilia, una
delle più antiche istituzioni musicali al mondo.
Musica & champagne al Canneto Beach
con i DN3
Sabato 20 settembre, presso il Club Canneto Beach di Leporano (Ta),
si terrà un party sponsorizzato da una delle più grandi case
produttrici di champagne legata al mondo delle feste e del lusso, che
si svolgerà in due momenti. Nella prima parte della festa , alla quale
si potrà accedere ritirando un apposito braccialetto, distribuito
dagli organizzatori dell’evento, avrà inizio alle ore 21:30. Durante
il suo svolgimento le hostess dell’azienda distribuiranno gadget
brandizzati, si potranno mangiare gli spaghetti preparati e offerti
gratuitamente dal ristorante del club e ci sarà l’esibizione live del
gruppo elettro-jazz DN3.
Il trio, composto dal trombettista Cesare Dell’Anna, dal dj Guido
Nemola e dal pianista Mauro Tre, propone un sound unico e
immediatamente riconoscibile, prodotto dell’incontro tra i suoni
elettronici, realizzati dal vivo e dalle tessiture armoniche e
melodiche di tromba e tastiere. “Questo progetto è nato una decina di
anni fa – ha spiegato Dell’Anna – insieme al dj e produttore Daniele
De Rossi, con il nome DD3, per accontentare tutte quelle location che
hanno necessità di avere progetti potenti, ma che non possono
permettersi di avere gruppi di dieci o dodici persone. Quindi abbiamo
creato questa formazione dedita al free-jazz d’avanguardia su basi
elettroniche, alla quale successivamente è subentrato il produttore
Guido Nemola”.
La musica dei DN3 è un elettro-jazz raffinatissimo e contemporaneo,
proteso verso le nuove frontiere sonore. Questo risultato è frutto
delle tre esperienze artistiche che differenziano i musicisti, i quali
suonando insieme si fondono in un’alchimia di suoni e ritmi che
trascinano ed emozionano. “Lo spettacolo ha inizio con dei brani
stabiliti e prosegue all’insegna dell’improvvisazione pura e semplice,
di base free-jazz con sonorità totalmente nuove. Tutto dipende dagli
sguardi, dalla location e dal pubblico. Non abbiamo una scaletta ben
definita”. Lo spettacolo, coinvolgente, sarà in continua
trasformazione e si baserà sui brani di “And”, ultimo album prodotto,
che è stato selezionato dallo staff di “Beatport” per la “Top 100 deep
house”.
“Buona parte del concerto sarà incentrata sui brani del nostro ultimo
lavoro, – ha aggiunto Dell’Anna – più nuove tracce che abbiamo già
in produzione per il futuro. ‘And’, prodotto dalla Irma Records e
pubblicato nel maggio 2013, ha avuto riscontri abbastanza buoni. È
stato apprezzato anche da molti djs internazionali, che ne stanno
remixando alcune tracce”. Al termine di questa prima parte della
serata, seguirà il djset, con ingresso aperto a tutti. In consolle si
alterneranno Paolo Conte, Marcello Ferrarese, Guido Balzanelli e
Alessandro Pisconti. I djs spazieranno dall’house all’elettronica,
selezionando la più raffinata musica soulful, le hit del momento e gli
intramontabili successi house.
Francesca Pascale con Noemi
Letizia: Faccia a faccia fra le
"amichette" di Berlusconi in una
pizzeria di Napoli
Un incontro casuale, probabilmente. Fatto sta che l’attuale fidanzata
di Silvio Berlusconi si è ritrovata a cena con Noemi Letizia, la
ragazza che nell’aprile del 2009 festeggiò i suoi diciotto anni in un
locale di Casoria, alla presenza dell’allora presidente del Consiglio.
Una sorpresa per Francesca Pascale che, in visita a Napoli, si è
concessa una pizza in un locale del lungomare.
Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, tra i commensali è spuntata
colei che ha dato il la allo scandalo che ha coinvolto l’ex Cavaliere.
Tutti ricorderanno quando in occasione del 18esimo anno della giovane,
l’ex premier si lasciò ritrarre dai fotografi assieme ai parenti e ai
camerieri del ristorante e donò a Noemi una collana d’oro impreziosita
da un diamantino. La donna confessò poi in un’intervista di coltivare
da tempo un “tenero rapporto confidenziale con il Papi“.
Questo scatenò le ire di Veronica Lario all’allora consorte di
Berlusconi, la quale scrisse una lettera al veleno in cui
stigmatizzava duramente le belle donne candidate nel PdL, anche
criticando il comportamento del marito, allora presidente del
consiglio che accompagnato dalla intera scorta si recò a festeggiare
il compimento della maggiore etá di Noemi Letizia, presso una
discoteca ristorante di Casoria.
Presentato il programma del
Giovanni Paisiello Festival
Presentato ufficialmente il programma del Giovanni Paisiello Festival,
presso la dimora storica di “Arco Paisiello” il prestigioso centroeventi sito nel borgo antico di Taranto la manifestazione pugliese
d’eccellenza della musica e della cultura
dedicata al grande
compositore tarantino del periodo tardo-barocco, giunge quest’anno
alla sua dodicesima edizione, in programma a Taranto dal 5 al 18
settembre 2014.
Il musicologo Lorenzo Mattei, direttore artistico del festival, e
Paolo Ruta, presidente degli Amici della Musica che organizzano la
manifestazione, hanno illustrato al pubblico e alla stampa il
programma della raffinata rassegna, segnalando come l’offerta
musicale, che in questa edizione è particolarmente ricca, sia
indirizzata alla valorizzazione del patrimonio della scuola appulonapoletana del ‘700, in cui la ricerca, il recupero e la revisione di
partiture inedite possa costituire un importante banco di prova per
nuove generazioni di interpreti, locali e nazionali.
Il soprano Stefania
BONFADELLI
E’ apparso importante ritornare in questa prospettiva promuovere la
vocalità settecentesca con due preziosi recital, dedicati ai grandi
divi del XVIII secolo. Nel primo, Era la notte…, che inaugurerà il
Festival il prossimo 5 settembre 2014, alle ore 21.00, l’affascinante
e bravissimo soprano veronese Stefania Bonfadelli proporrà, insieme
con Davide Delli Santi al cembalo, una serie di brani inediti del
periodo barocco, volti a ricreare le suggestioni delle accademie
settecentesche, anche nella successiva rilettura di autori italiani e
ispanofoni a noi più vicini. Questo concerto prevede la partecipazione
straordinaria del baritono Domenico Colajanni, vincitore del Premio
“Bacco di Borboni” 2014, assegnatogli durante il recente Festival
della Valle d’Itria. Sempre nel corso della serata del 5 settembre
sarà anche assegnato il prestigioso “Premio Giovanni Paisiello
Festival” 2014, riconoscimento attribuito annualmente a figure di
studiosi, personalità dello spettacolo o istituzioni che abbiano
contribuito alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale
di Paisiello.
L’integrale dei quartetti per archi di Giovanni Paisiello costituirà
il secondo appuntamento del Festival, martedì 9 settembre, con
l’ensemble Quartetto d’Archi “Il Partimento” guidato da Fabio Cafaro,
curatore anche dell’edizione critica.
Iniziata con i primi quattro, nella scorsa edizione del Giovanni
Paisiello Festival, l’esecuzione integrale (e storicamente informata)
si completa con questo concerto, in cui saranno proposti i Quartetti
dal n. 5 al n. 9. Si tratta di autentici gioielli della musica da
camera del secondo Settecento, in prima esecuzione assoluta in tempi
moderni: una vera chicca da intenditori della buona musica.
Domenico COLAIANNI
La vocalità torna per la seconda volta protagonista con l’appuntamento
intitolato Le soavi voci dei castrati, previsto per venerdì 12
settembre. Il grande sopranista Paolo Lopez trasporterà nel mondo
dorato ma anche crudele degli “evirati cantori”, cui la prassi
dell’epoca consentiva, a prezzo della menomazione fisica e
psicologica, di mantenere una voce soavissima ma potente e luminosa.
L’esibizione di Lopez vedrà il ricco sostegno dell’Orchestra Barocca
La Confraternita dei Musici diretta da Cosimo Prontera al cembalo e
offrirà una panoramica delle arie d’opera delle generazioni precedenti
a quella di Paisiello, con brani di Händel, Leo, Vivaldi, Porpora,
onde evidenziare rimandi e derivazioni.
Quest’anno il Festival ha scelto di abbinare la consueta riflessione
storica sulla cultura musicale del ‘700 ad uno spazio divulgativo e
d’ascolto più piacevole per un pubblico “allargato”. In collaborazione
con la rete dei Festival di musica antica in Puglia ReMAOP, saranno
approfonditi gli aspetti compositivi e ricettivi legati all’idea di
Oriente così come si configurò nel XVIII secolo, laddove tutto quello
che si collocava ad est dell’Italia veniva siglato come ‘turcheria’.
lunedì 15 settembre in Turcherie Barocche, la lezione-concerto
proposta da Lorenzo Mattei , alle esemplificazioni estratte da
incisioni discografiche si abbineranno alcune arie eseguite dal vivo
(brani di Gluck, Haydn, Mozart, Grétry) dall’Ensemble Barocco Piccinni
– ReMAOP, costituito dal soprano Valeria La Grotta e da Attilio
Cantore al clavicembalo.
Il direttore d’orchestra Giovanni Di Stefano
Evento conclusivo e fiore all’occhiello del Festival Giovanni
Paisiello 2014 sarà il ritorno alla produzione in forma scenica di un
melodramma del compositore tarantino, lo squisito intermezzo a quattro
voci La Semiramide in villa, in cui il pubblico potrà apprezzare
quella variabilità dei registri stilistici che rese unica l’arte di
Paisiello in Europa. Un trionfo di spirito parodistico e di dinamismo
scenico e attoriale, messo in scena per la prima volta a Roma, Teatro
Capranica (carnevale 1772) e qui rappresentato in prima assoluta in
tempi moderni. Allestito, per il cast vocale, in collaborazione con il
Festival della Valle d’Itria – Accademia di Belcanto “Rodolfo
Celletti”, l’intermezzo vedrà il noto Maestro Giovanni Di Stefano –
già collaboratore del Festival nel 2005 e ancora nel 2008, nonché
vincitore del Premio Giovanni Paisiello Festival 2013 – alla direzione
d’orchestra e Stefania Panighini alla regia, un’artista di grandi
qualità che ha recentemente messo in scena, per il festival tarantino,
Le Finte Contesse (2011).
Nell’ambito del Festival 2014, non poteva mancare la consueta
attenzione per gli aspetti iconografici e visuali suscitati dalla
grande musica prodotta nella nostra regione.
Durante il periodo della rassegna saranno infatti visitabili, presso
il MUDI – Museo diocesano di Taranto, la mostra iconografica per
ragazzi I Musicisti Pugliesi, curata da Angelo Pascual De Marzo
dell’Associazione Culturale “I luoghi della musica”, con opere
realizzate da Rosella Masotti Cianci in cartoncino e tecnica mista, in
cui sono rappresentati i più importanti musicisti e compositori
pugliesi del ‘700 e ‘800, e la mostra fotografica Istantanee W.I.P.
Paisielliane, una rassegna insolita e “frizzante” di scatti di Carmine
La Fratta, “fotografo da sempre”, effettuati spettacolo per spettacolo
proprio durante l’edizione 2014 del Giovanni Paisiello festival: un
vero work in progress sui concerti e gli spettacoli del Festival il
cui valore artistico ed espressivo ci permetterà quasi di poter udire
la musica e le parole che avevano incantato gli spettatori solo poche
ora innanzi.
Il Giovanni Paisiello festival, Premio del Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, è organizzato dagli Amici della Musica
“Arcangelo Speranza” con il sostegno della Direzione dello spettacolo
dal vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonché
della Regione Puglia, del Comune di Taranto e di Medimex; è membro di
ReMAOP – Rete dei Festival di Musica Antica e Operistica di Puglia
promossa da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per
l’incentivazione del sistema musica.
Tutti gli spettacoli del Festival si terranno presso l’incantevole
chiostro del MUDI – Museo diocesano di Taranto, nel borgo antico della
città, con inizio alle ore 21.00 precise, tranne la lezione concerto
Turcherie Barocche, prevista per il 15 settembre prossimo, sempre alle
ore 21.00 (ingresso su invito), presso il centro-eventi “Arco
Paisiello”, in Arco Giovanni Paisiello n. 6, a Taranto.
Il costo dei biglietti per i concerti è di € 10,00. Per l’opera La
Semiramide in Villa il costo dei biglietto è di € 18 per la prima (17
settembre) e di € 13 per la replica (18 settembre). I ragazzi fino a
18 anni pagano € 5,00. Le prevendite a Taranto sono in corso presso
la nuova sede degli Amici della Musica in via Toscana n. 22/A – tel.
099.7303972; presso Basile Strumenti Musicali in via Matteotti n° 14 –
tel. 099.4526853; presso Box Office in via Nitti n° 106/a – tel.
099.4540763.
Ulteriori informazioni sul concerto e sull’intera stagione sono
disponibili sul sito www.amicidellamusicataranto.it.
Il premio letterario nazionale di
Calabria e Basilicata 2014
assegnato a Pierfranco Bruni
La manifestazione, organizzata da Il Musagete- Istituto Culturale
della Calabria,con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di
Villapiana, è giunta quest’anno alla quarta edizione.
A Pierfranco Bruni è stato assegnato il premio alla cultura per la
letteratura: “… per la sua continua e partecipata osservazione della
sensibilità e realtà dell’uomo e per la sua professionale competenza e
capacità di testimoniarle,come autore, in ogni loro modalità
espressiva: poesia, narrativa, saggistica in un contesto nazionale e
internazionale..”. Un riconoscimento che premia il suo lavoro di
intellettuale e di ricercatore, sempre libero e profondamente legato
ad un’idea completamente distante dalla cultura organica a schemi
ideologici.
Gli è stato assegnato l’importante Premio Letterario Nazionale di
Calabria e Basilicata 2014, che si svolgerà sabato 30 agosto 2014, a
Villapiana Centro (CS), al Palazzo Gentile. con inizio alle ore 20,30,
si svolgerà la cerimonia di premiazione del Premio.
Una intensa e costante attività nel campo delle culture ha sempre
caratterizzato il viaggio umano e letterario di Pierfranco Bruni. I
suoi studi, anche come storico della letteratura e come uno dei
massimi esperti nel campo della ricerca sulle letterature del
Mediterraneo, lo hanno portato a rivestire cariche istituzionali
prestigiose. I suoi romanzi e le sue poesie sono ormai tradotte in
diverse lingue.
La carica dei 150 mila per la Notte
della Taranta, la "Woodstock del
Sud"
Con gli antichi canti popolari della «Famiglia di Giovanni
Avantaggiato», i cui cantanti hanno 90 anni, si è svolto ieri a
Melpignano (Lecce) il Concertone della diciassettesima edizione de La
Notte della Taranta, . Sul palco è salito il percussionista partenopeo
Tony Esposito e poi Roberto Vecchioni, Antonella Ruggiero, Alessandro
Mannarino e Fratelli Mancuso. E gli ospiti internazionali Bombino, il
mandolinista Avi Avital, la cantante Lori Cotler e Glen Velez.
La tradizione e lo spettacolo, il rito ed i rituali hanno creato un
magico mix in questa festosa “Woodstock del Sud” che non ha tradito le
aspettative degli habituè e dei turisti arrivati da ogni angolo del
mondo, dalla Francia, Spagna, Germania, perfino dall’ Australia,
da Roma, Bologna, Napoli, Cosenza, Trieste,
pronti ad abbandonarsi
per la Notte della Taranta e ballare al ritmo della terra pugliese.
Le prime note sul palco, sono state quelle di Giovanni
Avantaggiato (ha 91 anni) il più anziano “albero di canto”del Salento
, nato e cresciuto a Corigliano d’Otranto, invitato a dare le prime
sonorità col suo inseparabile organetto, accompagnato dalla moglie
Angela, figli e nipoti tutti uniti nel viaggio musicale tra stornelli
e canti “a parauce” . Dopo di lui la pizzica ha incrociato i ritmi
del Mediterraneo con le sonorità musicali dei i salentini Petrameridie
e il percussionista napoletano Tony Esposito. Quindi la voce
coinvolgente di Antonio Castrignanò, con i brani del nuovo “Fomenta”,
che ha fatto fare da “starter” del Concertone.
Per chi no ha potuto parteciparvi, c’era su Twitter l’hashtag
“#taranta2014“, mentre per i più tradizionalisti le dirette televisive
integrali su Rai 5, condotta da Livio Beshir, e la diretta su Radio 2
Rai.
«Sicuramente – ha detto Esposito all’Ansa – la Notte della Taranta,
che rappresenta il rinascimento della musica popolare in Italia, ha
bisogno di un rinnovamento. È esplosa bene però ora rischia di
sedimentarsi. È importante che la Taranta e la pizzica incontrino il
mondo e le altre culture». Per questo, ha aggiunto, «porto stasera sul
palco questo tipo di operazione: ho esasperato l’elemento trans che
già c’è nella pizzica, e poi farò un pezzo di Claudio Monteverdi,
mescolando la musica classica con la musica popolare. Operazioni così,
porteranno anche a un’apertura di mercato e la nascita di nuovo
autori».
Il vero spettacolo nello spettacolo è stato quello della piazza, della
gente che ballava lanciando i tamburelli verso il cielo, i cori, il
vino salentino e canti, un mix di sana follia e di musica che reso
meravigliosa la notte sotto al palco, mentre nel backstage,
puntualmente ambito ed affollatissimo , si è popolato dei soliti
politicanti,
accogliendo personaggi e volti noti in vacanza nel
Salento. Una straordinaria consuetudine per questo meravigliosa raduno
che da diciassette anni porta la Puglia Melpignano e il Salento al
centro della scena musicale internazionale.
Nel backstage è stato presentato il piatto «pizzicato», ambasciatore
di Puglia per «Il cibo della Taranta» di Eataly di Oscar e Francesco
Farinetti, in collaborazione con Fondazione Ndt e la Camera di
Commercio di Lecce. Fra le curiosità anche un’
App, Folkture,
realizzata assieme all’Università del Salento, finito il Concertone,
“tutti a pulire” – come aveva auspicato il sindaco di Melpignano Ivan
Stomeo – perché “la Notte della Taranta sia l’Ecofesta di Puglia».
Letteralmente a ruba le nuove t-shirt ufficiali a tiratura limitata
della Notte della Taranta 2014 la cui grafica è stata ideata dalla
calligrafa Marta Lagna ed il motto “Fedeltà alla terra” ispirato alla
filosofia di Nietszche per descrivere lo spirito del più importante
festival di musica popolare d’Europa. Le magliette e le canotte sono
state il gadget più ricercato del Concertone, insieme ai coloratissimi
braccialetti solidali “Made in carcere”, il marchio creato da (a
tiratura limitata) con il contributo delle detenute del Carcere di
Lecce.
Tutte conferme ed iniziative che il rilancio del Mezzogiorno, può e
deve passare per le vie della cultura, dell’arte, del turismo ed
attrarre investitori, capitali e turisti da tutto il mondo. E fare
meno della politica. Guadagnandoci in dignità e progettualità.
Scandalo nelle selezioni di Miss
Italia in Calabria: foto hard in
cambio del successo
Molte, forse troppe ragazze sognano di entrare nel mondo dello
spettacolo. Il successo, la fama e la gloria che la televisione,
la moda ed il cinema agevolano, sono un richiamo molto pericoloso per
tantissime ragazzine che si lanciano nei più svariati concorsi di
bellezza e sfilate di moda in lungo e largo di tutta la penisola,
nella speranza di poter un giorno entrare in contatto da qualche
manager influente. Purtroppo la stragrande maggioranza non lo sono.
Sempre più spesso viene detto alle aspiranti miss, veline, letterine o
troniste o quant’altro offre il grande calderone dello
showbusiness che la via per il successo passa inevitabilmente
dal sesso: foto hard, prestazioni sessuali o video bollenti con
imprenditori compiacenti che operano nel settore vengono “spacciati”
come merce di scambio e passaggi obbligatori per raggiungere la
popolarità ambita. Queste non sono l’allerta delle mamme allarmate o
di moralisti benpensanti, ma purtroppo si tratta molto spesso della
verità. Dalle pagine del quotidiano calabrese Il Garantista parte lo
scandalo che coinvolge lo storico concorso di Miss Italia le cui
selezioni si svolgono ogni anno a livello regionale.
In Calabria, leggendo l’inchiesta svolta dal giornale
diretto Sansonetti, il comitato regionale del celebre concorso per
aspiranti miss ‘incoraggiava’ le fanciulle a spogliarsi per foto
bollenti o addirittura a fidanzarsi con il patron di turno in cambio
del superamento delle selezioni del concorso. I contatti del mittente,
sempre secondo il Garantista, avvenivano su un numero di cellulare
utilizzato formalmente ed “ufficialmente” dall’organizzazione di Miss
Italia in Calabria.
Quello che aveva sempre contraddistinto il concorso di Miss
Italia erano state stata invece la purezza e integrità delle
partecipanti. Si ricorderà che solo nel 1994 il concorso venne aperto
alle donne sposate e alle mamme, anche in seguito allo strascico di
polemiche successive alla vittoria della forlivese Mirca Viola (1987),
poi squalificata perché sposata. Anche l‘età di partecipazione al
concorso è stata via via aumentata: se infatti durante gli anni ’70 e
’80 si ebbero diverse miss minorenni (Anna Kanakis e Susanna Huckstep,
le più giovani, vinsero il titolo a soli 15 anni), a partire dagli
anni ’90 la presenza di ragazze adolescenti produsse diverse proteste
da parte di movimenti e esponenti politici, tra cui una forte presa di
posizione di alcuni esponenti della Lega Nord nel settembre 1994 che
dopo la messa in onda della finale del concorso, proposero un disegno
di legge per vietare alle minorenni la partecipazione ai concorsi di
bellezza, causando una decisa replica di Mirigliani in difesa della
manifestazione. Dall’edizione 2002 il regolamento venne comunque
modificato, permettendo l’accesso al concorso solo alle ragazze che
sarebbero state maggiorenni per la data della finale.
Ma se il marcio parte dall’interno del comitato di Miss Italia bisogna
chiedersi se non bisogna stilare anche un codice di comportamento per
aspiranti selezionatori, che dimostrino di possedere integrità e
correttezza, e che non abusino del loro ruolo per favori sessuali con
ragazzine che potrebbero essere le loro figlie o nipoti. Ma invece
molto spesso si pensa soltanto agli aspetti commerciali, cioè a quanti
sponsors trovano, a quante serate “piazzano” ed organizzano, a quanti
contributi da enti pubblici locali riescono a reperire. Ed ecco
spiegato il perchè la RAI dalla scorsa edizione 2013 non trasmette più
il concorso. Una ragione c’è sempre a tutto.
Secondo quanto si legge in una notizia riportata anche dal sito del
quotidiano online MNews.it, due ragazze di Paola, in provincia di
Cosenza, e di Reggio Calabria avrebbero accusato il “patron” delle
selezioni regionali Dante Zardi, che, pur dichiarandosi innocente, si
è autosospeso.. Il tutto a poche ore dall’elezione di Miss Calabria:
una proclamazione che avverrà, con ogni probabilità, in un clima di
tensione che non sarà facile da stemperare.
Vanessa, una tarantina a
rappresentare la Puglia a Miss
Italia
Miss Puglia è Vanessa Malagnini,
una ragazza 24enne nata a
Taranto,
che è stata eletta ieri sera Monopoli. Dai colori
profondamente mediterranei, laureata
in “Controllo di qualità dei
prodotti per la salute”.
La nuova miss che rappresenterà la Puglia
alle prossimi finali di Miss Italia, condotta quest’anno da Simona
Ventura e trasmessa televisivamente da La7, è stata eletta da una
giuria composta da giornalisti,ed addetti ai lavori del mondo dello
spettacolo, presieduta dalla detentrice del titolo, Giulia Arena.
Capelli castani e occhi marroni, per un metro e 80 di altezza,
Vanessa vorrebbe concludere la specialistica e svolgere un dottorato
“possibilmente all’estero“.
Nata a Taranto ma vive a Rimini per motivi universitari, lavorando nel
frattempo anche come
anche come hostess per fiere ed eventi,
Vanessa ha deciso di partecipare a Miss Italia per “rompere la routine
quotidiana – ha detto – e sperimentare cose nuove che facciano
acquisire altre competenze“.
Ritorna a Martina il Festival del
Cabaret
E’ in corso a Martina Franca, il
Festival del Cabaret “Città di
Martina Franca”, organizzata dall’ Associazione Sirio giunta alla
sua 18° edizione, che si terrà a Palazzo Ducale ospitando fino a
domenica 24 agosto i comici provenienti da ogni parte d’Italia. Nella
serata d’apertura sul palcoscenico Andrea Perroni, comico romano,
insieme ad Antonello Vannucci ed il gruppo pugliese emergente
“Scemifreddi”, che hanno preso parte alla trasmissione “Colorado” su
Italia 1 (Mediaset) .
Riconfermata la conduzione di Mauro
Pulpito che quest’anno verrà affiancato da Barbara Foria. La regia
teatrale del Festival del Cabaret “Città di Martina Franca” è affidata
a Fabiano Marti, che ne è anche autore con Alessandro Tagliente. Le
scenografie sono firmate da Martino Carucci.
Nel
weekend,
sabato
23
e
domenica
24
agosto
sul
palcoscenico vi sarà Gene Gnocchi, che riceverà per l’occasione il
premio alla carriera “Città di Martina Franca”, oltre a Bruce Ketta,
Andrea Di Marco, Baz, Salvatore Gisonna e Dino Paradiso, quest’ultimo
vincitore dell’ultima edizione 2003 del Festival “Città di Martina
Franca”.
Dodici i comici che si sfideranno a colpi di battute Durante la
manifestazione : i “Quanta brava gente” (Taranto) Tommy Terrafino
(Bari) e gli “Strambedue” (Bari),
Antonio Montuori (Foggia),
Francesco Arno (Cosenza), Stefano De Clemente (Napoli), Massimiliano
Angioni (Como), Elvis e Benny Hoop (Milano), Lia Locatelli (Varese),
Albert Huliselan Canepa (Cagliari), i “Wuozzucci” (Milano), i
“Terzincomodi” (Roma),
Giovanni
Tagliente
il
patron
organizzatore del Festival, è giustamente orgoglioso del ricco
programma che la manifestazione propone al pubblico anche quest’anno :
“La città di Martina Franca può essere orgogliosa di questa
iniziativa, così come lo siamo noi organizzatori. La festa dovrà
essere comune. Il traguardo va tagliato insieme. Siamo diventati
grandi con l’abitudine di fare le cose in grande. E il Festival del
Cabaret, nella festa dei suoi 18 anni, può fregiarsi di essere
un’eccellenza non solo per la città di Martina Franca, ma anche per
l’intero territorio nazionale”.
I biglietti sono acquistabili in tutta Italia attraverso il circuito
“Booking Show” (nelle
abituali prevendite), ed online
(www.bookingshow.it), ma anche
direttamente recandosi presso il
botteghino del Festival che sarà allestito in piazza Roma. Maggiori
informazioni
si
possono
ricevere
visitando
il
sito
www.festivaldelcabaret.com
Epicentro mediterraneo, raccontare
il mondo nuovo
Questa sera martedì 19 Agosto, con inizio alle 21.0 nell’ambito della
rassegna organizzata dallo “Yachting Club” di San Vito, in
collaborazione con la BCC San Marzano di San Giuseppe, il noto
giornalista tarantino
Sandro Petrone
del TG2-Rai ed Ilaria
Guidantoni raccontano il Mediterraneo.
Nell’incontro a due voci,
accompagnate dalla cantautrice Iole Cerminara e dal pianista Francesco
Sforza.
Petrone e la Guidantoni racconteranno il Mediterraneo, mare culla di
antiche civiltà, ma anche origine dei maggiori conflitti contemporanei
. L’ ingresso è gratuito.
Accoltella il compagno per gelosia,
arrestata ex conduttrice Rai
La giornalista e conduttrice Eleonora De Nardis è stata posta agli
arresti domiciliari con l’accusa di lesioni personali per aver ferito
Piero Lorusso, professore universitario e avvocato romano, talvolta
ospite di trasmissioni televisive, compagno della De
Nardis, colpendolo con un arma da taglio all’avambraccio sinistro. In
casa c’erano i tre figli piccoli che la coppia aveva avuto da
precedenti matrimoni. Pare che a far scoppiare la lite tra i due sia
stato un messaggio ricevuto dal marito sul suo cellulare e
intercettato dalla De Nardis.
Il coltello è stato poi sequestrato dalla polizia nell’appartamento
all’interno del quale si è svolto il ferimento, che la coppia aveva
affittato nel borgo antico di Ostuni. A quanto accertato, sulla base
delle testimonianze, si sarebbe udito un urlo provenire dall’interno
dell’abitazione che si affaccia proprio nella zona in cui vi sono i
tavolini del pub. Indagini in corso per accertare il movente
dell’accaduto, da ricercare probabilmente in questioni personali.
Tutto ciò è accaduto attorno all’una della scorsa notte in una
abitazione del centro storico di Ostuni, nel brindisino, situato
accanto ad un pub affollato. L’allarme è stato dato dall’uomo che,
sanguinante, è sceso in strada e ha chiesto aiuto ai clienti del pub.
Sul posto sono immediatamente intervenuti un’ambulanza del 118 ed i
poliziotti del commissariato di Ostuni, che hanno subito contattato e
relazionato il pm di turno del Tribunale di Brindisi, Milto Stefano De
Nozza.
Eleonora de Nardis nata a Roma il 13 febbraio del 1976, è laureata in
Sociologia delle Relazioni Internazionali. Giornalista professionista
dal 2001, ha lavorato come intervistatrice a Porta a Porta (Rai1), poi
per due anni è stata inviata di Tg2 Costume & Società. Nel 2003 ha
condotto una rubrica dedicata al gossip estivo e ha intervistato le
grandi firme del giornalismo italiano per Uno Mattina Estate (Rai1).
Nel 2005 ha condotto su Rai2 L’Italia dei porti ed ha lavorato
contemporaneamente per Isoradio. È mamma di due maschietti. Ha vinto
un’edizione del premio «Telegiornalista dell’anno».
Risale infatti al 2005 l’ultimo contratto di Eleonora De Nardis con la
Rai: a renderlo noto e precisarlo è la stessa azienda di Viale
Mazzini, che in in comunicato stampa inviato alle agenzie di stampa,
scrive . «In merito alla notizia dell’arresto della signora Eleonora
De Nardis si precisa che le sue collaborazioni, per alcune
trasmissioni e programmi Rai, si sono interrotte nel 2005. Infatti
l’ultimo contratto con la De Nardis risale proprio all’anno 2005 per
la testata Isoradio».
Ecco gli artisti della tappa
tarantina di RadioNorba "Battiti
Live"
Battiti Live concluderà per la prima volta a Taranto nella suggestiva
Rotonda del Lungomare. il suo tour, domenica 17 agosto. Partito dal
cuore della Basilicata lo scorso 20 luglio da Matera , il tour si è
poi trasferito in Puglia, a Bari il 27 luglio e Gallipoli il 3
agosto, a Bisceglie il 10 agosto scorso, prima della festa-evento
finale che si terrà nel capoluogo ionico, Lo show musicale sarà
condotto dalla dj Roberta De Matthaeis insieme ad Alan
Palmieri il direttore artistico della radio più seguita nel
mezzogiorno..
È questa la novità principale della manifestazione giunta alla
sua dodicesima edizione, realizzata con il patrocinio del Comune di
Taranto e della Regione Puglia, in cui si esibiranno nella città di
Taranto numerosi personaggi della musica italiana . Fra i nomi che
hanno confermato la loro presenza a Taranto per l’ultima tappa del
tour sono Gigi D’Alessio, Luca Carboni, Noemi , Gabry Ponte, Syria e
Renzo Rubino, i
Mondo Marcio, Otto Ohm, Boomdabash feat, Francesco
Sarcina e la showgirl Raffaela Fico.
Battiti Live sarà trasmesso in diretta nazionale ed internazionale
sulle frequenze di Radionorba e in tv ai canali digitali di Telenorba
7 al canale 10 e Radionorba Tv al canale 19. Lo spettacolo
inizierà alle ore 21.
"Visionaria" la mostra personale di
Loredana Ballo
Sarà inaugurata mercoledì 20 Agosto alle ore 20,30 nello spazio
espositivo di Via San Francesco De Geronimo, 53 a Grottaglie, sede
dell’ Associazione Utòpia, la personale di Pittura VISIONARIA della
giovane artista di origini grottagliesi Loredana Ballo. Previsto
l’intervento dell’artista Pino La Cava, con la sua ”lettura
partecipata di un documento”.
Il progetto nasce dalla volontà di condurre un esercizio nel tentativo
di tradurre con i mezzi della pittura ciò che si intende per
“visione”. La mostra si rivela una sintesi e un punto d’ approdo
temporaneo del cammino artistico e pittorico compiuto dalla pittrice
Ballo, legato da sempre alla dialettica anima-corpo della figura
femminile. Pur non essendoci motivi letterari, la lettura di libri
scritti da una donna di origini arabe attua, nell’artista, un
meccanismo di immaginazione molto forte e inevitabile, una sorta di
automatismo psichico, un appuntamento immancabile dove si ritrovano i
dettami dell’immaginario artistico e pittorico della Ballo.
Spesso compariranno elementi presto riconducibili a questo mondo e
cultura, di cui si serviranno le figurazioni artistiche, ma in quanto
simboli spogliati del contenuto, dal momento che la pittrice intende
condurre un discorso “visionario e di significanti” e non culturale e
sociale. Il tono delle circa venti tele, di dimensioni e forme sovente
sorprendenti, è sostanzialmente lirico, a tratti serioso. Un’ area
sarà dedicata a piccole telette dal gusto trascendente, che sfociano,
insolitamente per la più tipica produzione artistica della Ballo,
nell’astratto.
Intenzione del percorso pittorico è portare il
fruitore in un cerchio di visione condivisa e di scambio di natura
metafisica, evitando sovrastrutture e artifici, un tentativo di far
vivere un’esperienza personale agli astanti, non semplicemente di tipo
retinico.
La mostra sarà aperta sino al 31 Agosto, tutti i giorni dalle ore
19,00 alle ore 22,30, mentre la domenica potrà essere visitata anche
dalle ore 10,00 alle ore 12,30.
Morto l’attore Robin Williams.
Probabile suicidio: «Era depresso»
Alle 11.55 del mattino (ora locale) di lunedì 11 agosto il servizio di
emergenza 911 ha ricevuto una chiamata che chiedeva aiuto per un uomo
incosciente e con difficoltà respiratorie. Quando i soccorsi sono
arrivati nell’abitazione di Tiburon, vicino a San Francisco in
California, Robin Williams
l’attore di 63 anni, già premio Oscar era
già morto. Non si conoscono ancora le cause del decesso su cui sta
indagando la polizia di Los Angeles, ma l’ipotesi più vicina alla
realtà al momento è il suicidio. Robin Williams sarebbe deceduto per
asfissia, ma soltanto dopo l’autopsia si potrà dare una risposta
certa. Secondo la tv di Oakland KTVU, che cita fonti vicine agli
investigatori, l’attore si sarebbe impiccato ma al momento non ci sono
ancora conferme ufficiali.
La sua addetta stampa Mara Buxbaum. ha spiegato che Williams «Negli
ultimi tempi combatteva con una grave depressione». Infatti l’attore
aveva sofferto in passato anche la dipendenza da alcol e droghe ed
era stato ricoverato diverse volte in rehab per curarsi. L’attore
aveva trascorso un periodo in clinica per disintossicarsi anche la
scorsa estate . La moglie Susan Schneider è stata l’ultima a vederlo
vivo alle 22 di domenica.
Nato a Chicago e cresciuto in Michigan a Bloomfield Hills, un sobborgo
di Detroit, Robin Williams conquistò il piccolo schermo con la
popolare serie `Mork & Mindy´, in cui interpretava un alieno umanoide
arrivato sulla Terra dal pianeta Ork su un’astronave a forma di uovo.
Da lì la sua ascesa quasi incontrastabile sul grande schermo, con
quattro nomination all’Oscar e una statuetta vinta per migliore attore
non protagonista nel 1998 con `Will Hunting-genio Ribelle´, film
recitato accanto a Matt Damon. Mille personaggi di successo nei suoi
film: da `Good Morning, Vietnam´ in cui interpretava Adrian Cronauer,
un militare che lavorava come deejay per la radio dell’esercito
statunitense, a `Risvegli´ con Robert De Niro, passando per `L’attimo
fuggente´ e `Mrs Doubtfire´.
Nel 1978 Williams ha sposato Valerie Velardi. Il suo matrimonio è
durato dieci anni. Williams si sposa una seconda volta, nel 1989, con
Marsha Graces, la tata del figlio nato dal primo matrimonio: la coppia
ha due figli ma anche questa volta l’unione finisce in divorzio, con
Graces che lo lascia per «divergenze non riconciliabili». Williams si
sposa una terza volta con Susan Schneider. Il successo come attore
coincide anche con l’inizio della dipendenza dalla cocaina: abitudine
che condivideva con l’amico John Belushi. Pare fosse con lui la sera
in cui morì per overdose. Fra i suoi migliori amici Christopher Reeve,
il primo Superman, per il quale ha donato milioni di dollari alla
ricerca.
Il dolore della famiglia
La famiglia ha diffuso un comunicato con una richiesta di rispettare
la privacy. «Ho perso mio marito e il mio miglior amico. Il mondo ha
perso uno degli artisti e delle persone più amate», ha scritto nella
nota la moglie Susan Schneider, «Ho il cuore spezzato e speriamo che
Robin venga ricordato non per la sua morte ma per gli innumerevoli
momenti di gioia e riso che ha dato a milioni di persone». Robin
Williams è stato protagonista di numerosi film, da «Good Morning
Vietnam» a «L’attimo fuggente» a «Hook – Capitan Uncino» e «Mrs.
Doubtfire»,
nel 1998 ha vinto un Oscar
come miglior attore non
protagonista per «Will Hunting – Genio Ribelle» diretto da Gus Van
Sant e con la sceneggiatura di Matt Damon e Ben Affleck.
Obama: «talento incommensurabile»
Il presidente americano Barack Obama ha espresso il suo cordoglio
alla famiglia: «Ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ha donato il
suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno. La famiglia
Obama esprime le proprie condoglianze alla famiglia di Robin». Il
presidente Usa ha ricordato i numerosi ruoli ricoperti dall’attore, da
«dottore a genio, da tata a presidente e tutto quello che c’è in
mezzo».
L’amore di Hollywood
Una lunga coda per portare fiori e l’ultimo tributo a Williams. Sulla
sua stella che gli è stata dedicata sulla Walk of Fame, a Los Angeles,
molti fan si fermano e poggiano fiori in ricordo dell’attore
scomparso. «Era un tesoro nazionale e un’anima bella» ha
detto l’attrice Glen Close. «Era un comico genio e le nostre risate
erano il fragore che lo sosteneva. Non posso credere che se ne sia
andato» ricorda rattristato il regista Steve Spielberg. «Non ho mai
conosciuto una persona più dolce, luminosa e premurosa di Robin. Il
suo impegno, come artista, di farci ridere e renderci felici non è
comparabile con quello di nessun altro. Ci ha amati tutti e noi lo
abbiamo amato allo stesso modo». Così John Travolta, parlando della
morte di Robin Williams. «Penso alla sua gentilezza e alla sua
generosità. A com’era gentile con tutti quelli che volevano entrare in
contatto con lui. E non poteva fare a meno di essere divertente ogni
momento,. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di farti ridere. Ha fatto
ridere tantissime troupe cinematografiche prima ancora del pubblico.
Ha avuto un grande impatto nel mondo– ha dichiarato Ben Stiller che
aveva recitato accanto a
museo». «».
Robin Williams nel film «Una notte al
Donne di spettacolo, modelle e
showgirl, avanti il prossimo.....
Claudia Galanti e l’imprenditore miliardario francese Arnaud Mimran
volevano sposarsi a settembre, come aveva annunciato qualche tempo fa
la modella e showgirl paraguaiana più nota per la sua passione per i
“selfies” che per la sua limitata carriera artistica. Nelle prime
settimane di questa estate 2014, i due insieme a Formentera, non
facevano che confermare passionalmente questo clima idilliaco
di coppia, ideale annunciando di aver deciso di compiere questo passo.
Anche perchè la Galanti ed il milionario Arnaud sono insieme ormai da
anni ed hanno già messo al mondo la bellezza di tre figli.
Proprio quando tutto sembrava andare alla perfezione, alcuni indizi
circolati sui socialnetworks, hanno lasciato pensare che vi è forte
aria di crisi fra i due. “Avete mai guardato qualcuno e pensato:
accidenti, potresti tornare ad amarmi ancora?”, e ancora “Avete mai
guardato qualcuno e pensato, accidenti, potresti tornare ad amarmi
ancora?” ha commentato solo pochi giorni fa Claudia in una proprio
immagine sul suo profilo Instagram .
Tommaso Buti
A incrinare l’idillio sarebbero state delle attenzioni riservate
poche settimane fa a Claudia in una folle notte di Ibiza da Tommaso
Buti un ristoratore toscano dal passato burrascoso, già arrestato e
coinvolto in passato nella bancarotta della catena dei Fashion Caffè .
Attenzioni chiaramente per niente passate inosservate dinnanzi
agli occhi del compagno della Galanti. che ha scatenato una
scazzottata in discoteca con il Buti. Il settimanale CHI, ha cercato
di contattare i diretti interessati per raccogliere dei commenti sulla
vicenda, senza riuscire però ad ottenere conferme né smentite. In
compenso sembrano però arrivare delle pesanti conferme proprio dai
profili della showgirl sui socialnetworks, dove da settimane non si
vedono più nuove foto con il compagno, mentre in precedenza erano una
costante, che sono state
sostituite oggi da affermazioni come
“L’amore non è sempre perfetto, l’amore non è una fiaba”.
Ricordate Debbie Castaneda,
la showgirl colombiana diventata consulente di Finmeccanica grazie
alla sua amicizia con Silvio Berlusconi. ? Separatasi dal marito Marco
Squattriti (ex marito di Afef Jnifen in Tronchetti Provera) avvocato
radiato dall’albo ed attualmente latitante e ricercato dall’ Interpol
, la Castaneda si è trasferita in America dove lavora come “p.r. ed
immagine” per il ristorante di Giuseppe Cipriani a Miami Beach, ed in
questo periodo anche ad Ibiza dove Cipriani ha aperto l’estate scorsa
un ristorante. La colombiana è sempre in compagnia di Raffaella
Zardo, che ha dei trascorsi in carcere per una storia di prostituzione
nel mondo dello spettacolo e che recentemente in un’informativa della
Questura di Milano è stata definita come la “maitresse” di un giro di
escort d’alto bordo negli hotel di lusso.
A completare il “trio” non poteva mancare Aida Yespica, le cui
prestazioni intime sono finite in molti verbali ed intercettazioni sin
dall’inchiesta su “Vallettopoli” per arrivare a quella dei “bunga-
bunga” a Villa San Martino ad Arcore, casa Berlusconi.
Estate tarantina. Un cartello
deludente
L’assessore al marketing territoriale del Comune di Taranto Francesco
Cosa, ha illustrato nei giorni scorsi il calendario degli eventi
artistici, culturali e sportivi che dovrebbero allietare le serate dei
tarantini nei mesi di agosto e settembre. Una speranza molto difficile
da raggiungere data la scarsezza di contenuti del calendario.
Il 27 luglio, giorno di inaugurazione della rassegna estiva, si è
svolta a Lama una manifestazione dal titolo “Estate insieme”, con
sfilate e balli, dove sembrava in realtà di essere ad una una sagra di
paese ! Il 28 luglio, in Villa Peripato si è esibita la cantante
Simona Molinari, autorevole e capace jazzista; il 30 luglio si è dato
spazio al teatro con una commedia di Eduardo De Filippo presso la
Biblioteca Comunale Acclavio, in Piazzale Bestat.
Oggi, si svolgerà il “Gran Prix Città di Taranto“, un evento sportivo
che prevede la presenza di 100 atleti culturisti provenienti da fuori
Taranto per
promuovere ( ?)
il culturismo, attività sempre più
presente e coinvolta nelle operazioni anti-doping delle forze dell’
ordine in tutt’ Italia. Un evento, secondo noi, di cui la città di
Taranto poteva tranquillamente fare a meno.
«Fra le prossime iniziative – ha dichiarato l’assessore Cosa – ci sarà
l’appuntamento con “L’Isola che vogliamo” e altre manifestazioni di
carattere, ludico, ricreativo, sportivo e culturale. La rassegna
estiva vuole promuovere e incentivare il marketing territoriale e il
turismo a Taranto. E, proprio a tal proposito, – ha anticipato – sto
preparando un sito internet (Taranto Promotion) che sarà pronto a
breve e che si occuperà dello sviluppo e della promozione del
territorio e del marketing a Taranto».
Nessuna notizia però su questo sito . Quanto costerà, se è stato
realizzato un bando pubblico, una gara fra creativi. Forse un pò più
di trasparenza, competenza e professionalità non guasterebbe. Di
turisti, nessuna traccia.
Greggio: "Il Fisco mi ha chiesto un
favore, come avrei potuto
negarglielo?..."
Il conduttore di “Striscia
la Notizia” e i 20 milioni pagati: «Un tapiro a me? Non lo farei
entrare». Il presentatore si è accordato con l’Agenzia delle entrate
che gli contestava la residenza a Montecarlo
Si pensava che Ezio Greggio fosse attapirato. Una settimana fa, era
stato reso noto che il conduttore più amato di “Striscia la notizia”
avrebbe pagato all’Agenzia delle Entrate 20 milioni di euro per
mettersi in regola con il Fisco. Il suo legale, l’avvocato Giulia
Bongiorno, aveva però spiegato in una nota scritta che «L’accordo
sottoscritto da Ezio Greggio con l’Agenzia delle Entrate riguarda una
Società terza con sede all’estero» e dunque sarà questa società
irlandese – che gestisce i diritti di immagine di Greggio – a versare
«gli importi concordati, anche se non dovuti, al solo fine di evitare
una annosa disputa».
Greggio cos’è successo?
«Come ha scritto proprio il Corriere io non devo pagare quella cifra
né tantomeno devo mettermi in regola col Fisco: lo sono sempre stato.
Lo ha anche detto recentemente una sentenza a mio favore».
Il Fisco ha ipotizzato scorrettezze nei rapporti con la società
irlandese, la «Wolf Pictures Ltd».
«È la società che utilizza i miei diritti, e che da oltre vent’anni
produce e distribuisce film all’estero. Il problema è nato
sull’interpretazione di norme sulle ritenute che non dovrebbero essere
applicate in Italia».
Il popolo del web è molto duro: qualcuno non avrà mancato di dirle
«proprio tu Ezio che in 25 anni di Striscia hai smascherato truffe e
inganni, sei finito nei guai». Cosa ha provato? E cosa ha risposto, o
cosa risponderebbe?
«A dire il vero sono molto di più i messaggi di solidarietà che ho
ricevuto. Ho la coscienza a posto».
Ne ha parlato certamente con Antonio Ricci, suo grande amico e
compagno di avventure televisive.
«Ne abbiamo parlato quando mesi fa aveva letto la notizia su un
giornale. L’ho tranquillizzato dicendogli che la mia residenza a
Montecarlo era reale. E lui: “Peccato, speravo nell’arresto così
potevo rinnovare il cast di Striscia”».
E il signor Enzino?
«So che ha fatto una serie di anatemi malefici con una sua amica
fattucchiera su alcuni nomi di brave persone che ho conosciuto. Di
solito funziona».
Ma come ha vissuto tutta questa storia: con paura, imbarazzo,
angoscia, rabbia, noncuranza?
«Purtroppo questi sentimenti e queste sensazioni li ho provati per
altro. In poco più di un mese ho perso mia madre, mio cognato e due
carissimi amici».
Ha mai avuto paura di perdere la sua immagine di persona perbene e di
dover rinunciare alla conduzione di “Striscia”?
«No anche perché sono certo di essere ricordato per le cose buone che
ho fatto sia in tv che al cinema (tra l’altro i tre film con Mel
Brooks). Quasi giornalmente ricevo messaggi di famiglie italiane che
leggendo il mio nome sulle incubatrici che ho donato a circa 70
reparti di ospedali pediatrici italiani, mi manifestano la loro
gratitudine ed il loro affetto. Le apparecchiature che la mia
Associazione – che aiuta i bimbi nati prematuri – ha donato in
vent’anni hanno salvato 11 mila bambini. Mi hanno telefonato tanti
medici, infermieri, famiglie che ho aiutato contribuendo a salvare i
loro figli e mi hanno detto “Lei è una persona per bene. Grazie per
quello che fa”».
Ora c’è ancora qualche pendenza da risolvere in mano alla sua legale,
l’avvocato Giulia Bongiorno?
«Io non ho pendenze, come diceva un pisano in piedi guardando la
torre».
Ai suoi figli cosa ha detto?
«Guardi ai miei figli c’è poco da dire. Da bambini hanno fatto tutte
le scuole a Monaco. Ora sono cresciuti: uno studia in una delle più
prestigiose Università di Londra e l’altro ha un’azienda a Monaco che
si occupa di risparmio energetico».
Cosa le ha insegnato tutta questa vicenda?
«Che non bisogna mai perdere la pazienza e la speranza».
Lei che è un comico provi a trovare l’aspetto umoristico della storia.
«C’è sicuramente. Quando lo trovo glielo farò sapere».
A settembre tornerà a “Striscia”?
«All’inizio dell’autunno sarò occupato su un progetto americano, molto
ambizioso. Appena mi sarà possibile, come ho fatto negli anni scorsi,
tornerò dietro al bancone».
Il festival che lei organizza a Montecarlo va sempre a gonfie vele?
«L’ultima edizione di quest’anno è stata forse la più bella e la più
seguita. Abbiamo messo in gara tra loro le commedie che hanno avuto il
maggior successo nei loro Paesi. Un Galà finale all’Auditorium col
tutto esaurito che ha visto tra gli italiani presenti fra l’altro
Checco Zalone e Siani».
Altri progetti artistici?
«Torno a far l’attore l’anno prossimo in un film drammatico che
gireremo con ogni probabilità tra Slovenia ed Albania. Una storia che
mi ha affascinato, mi vedrà tra i coproduttori con due società
straniere».
Senta il Fisco vuole anche vederci chiaro sulla sua residenza a Monaco
che le ha permesso di vedere tassati i suoi redditi in misura molto
minore che in Italia.
«Intanto io ho sempre pagato tutte le imposte fino all’ultimo
centesimo in Italia, lo dice anche la sentenza. Poi, Fisco e Tribunali
hanno stabilito che ero regolarmente residente all’estero. In Italia
al massimo lavoro 4 mesi l’anno. Non era una residenza fittizia: lì
avevo casa, famiglia, interessi economici. A un certo punto mi hanno
chiesto di pagare come se fossi residente in Italia e quando il Fisco
con la gentilezza e il tatto che li contraddistingue ti chiede un
favore…come fai a negarglielo?»