L’associazione TicinoBands presenta Evento TicinoBands & Bikers (TBB) Questo evento è il nostro “cavallo di battaglia”, la nostra vetrina principale. Serve in primis a far esibire le giovani bands non più all’interno di locali, ma su un palco all’aria aperta davanti a più di 1.000 persone. L’anno passato (2014) le bands coinvolte nella due giorni sono state 13, tra le quali come ospite principale abbiamo avuto l’onore di proporre i Nomadi, con la loro unica data su suolo elvetico. Da quattro anni a questa parte l’evento si è svolto in quel di Taverne, dove abbiamo stabilito un ottimo rapporto con la municipalità, il servizio di Polizia locale e non da ultimo con i residenti, senza incorrer in nessun tipo di lamentela. TicinoBands & Bikers (TBB) 2015 – Live in Bellinzona Il fine settimana del 11 e 12 settembre 2015, in quel di Bellinzona, si terrà la 6a edizione del festival, dove confidiamo di raggiungere il target di 5.000 spettatori. Quali bands di traino da affiancare ai nostri gruppi ticinesi abbiamo in agenda dei gruppi rinomati a livello internazionale. Quale orario di fine musica per venerdì 11 settembre è prevista la mezzanotte, mentre per il sabato un’oretta in più, protraendo la musica sino alle 01:00. Il costo del biglietto di entrata giornaliero è di soli 5 CHF, al fine di garantire un’ottima affluenza di pubblico. Foto Programma dell’evento Venerdì 11 settembre · 19:30 – 20:15 Mother’s Milk · 20:15 – 20:45 Jam Session / Karaoke · 20:45 – 22:15 Vasco Jam · 22:15 – 22:45 Jam Session / Karaoke · 22:45 – 24:00 Uppercut in orchestra Sabato 12 settembre · 16:15 – 17:00 Wild goes smashed · 17:00 – 17:30 Jam Session / Karaoke · 17:30 – 18:15 Brain Freeze · 18:15 – 18:45 Jam Session / Karaoke · 18:45 – 19:30 Mesa Bed and Breakfast · 19:30 – 20:00 Jam Session / Karaoke · 20:00 – 21:00 The Hot Wood · 21:00 – 21:30 Jam Session / Karaoke · 21:30 – 22:30 Trenincorsa · 22:30 – 23:00 Jam Session / Karaoke · 23:00 – 01:00 Modena City Ramblers Località Il rock Festival avrà luogo a Bellinzona, presso l’ex campo d’aviazione. Biografie gruppi coinvolti Modena City Ramblers I Modena City Ramblers nascono nel 1991 come gruppo di folk irlandese, innamorati della musica e delle tradizioni dell’isola di Smeraldo. Dopo lo storico demo-tape Combat folk (MCR 1993), nel 1994 esce il primo album Riportando tutto a casa: piccolo e raro caso d’immediato successo a livello underground. E' un disco con cui i Ramblers rivendicano un’identità meticcia, fatta di Irlanda ed Emilia, dei racconti sulla Resistenza e degli anni ‘60, di viaggi e di lotte. Nel 1996 arriva nei negozi il secondo lavoro: La grande famiglia. Il suono comincia a cambiare e il folk (fin dall'inizio suonato con attitudine punk) a indurirsi, contaminandosi con il rock. Il terzo capitolo discografico esce nel 1997: Terra e libertà. Album fortemente influenzato dai viaggi nel continente latino-americano, dalla lettura e dalla frequentazione di molti scrittori di quelle terre. Il combat folk si arricchisce di suggestioni letterarie, di suoni più elettrici e di collaborazioni di prestigio con Bob Geldof, Paolo Rossi, Paco Taibo II e Luis Sepulveda. Nel 1999 il gruppo pubblica Fuori campo, nelle sue canzoni convivono i suoni del folk irlandese degli esordi e la nuova ricerca espressiva più “contaminata”. Fuori campo viene pubblicato anche in Giappone. Dalle piazze italiane ai piccoli club delle Asturie e della Catalogna, dai campi Saharawi nel deserto con esibizioni solidali, dalla Bolivia al Sudafrica all’interno d’importanti festival, i Modena City Ramblers macinano km e impegni, proponendosi come fenomeno non solo italiano. Nel febbraio 2002 esce Radio Rebelde, nelle sue tracce il punk, l’elettronica, il dub, il reggae, i ritmi africani, latini e balcanici s’inseriscono sull’originaria base folk-popolare in maniera personale e innovativa. Nello stesso anno il gruppo inaugura una propria etichetta di produzione discografica: la Modena City Records. L’album Viva la vida, muera la muerte! arriva nei negozi nel Gennaio 2004, prodotto da Max Casacci dei Subsonica. Diventerà disco d’oro, superando le cinquantamila copie vendute, mentre la canzone “Ebano” vincerà il prestigioso premio “Amnesty – Voci per la libertà”, come esempio di brano impegnato nell’ambito delle tematiche dei diritti umani. Alla fine del 2005, arriva l’abbandono del cantante Stefano “Cisco” Bellotti: dopo 14 anni di concerti, dischi, viaggi e incredibili soddisfazioni. Cisco compie una scelta che è figlia soprattutto di esigenze personali ed è compiuta con grande serenità e senza dissapori. I nuovi elementi – che colmano il vuoto vocale – provengono dalla cerchia di amici e compagni di strada dei Ramblers: Davide “Dudu” Morandi, cantante dei conterranei “Mocogno Rovers”, e prima presenza femminile stabile nel gruppo, la cantante e attrice Betty Vezzani, che però se ne andrà dopo 3 anni (la decisione è dettata da scelte di vita strettamente personali). Negli ultimi 10 anni hanno prodotto altri 8 album, tra cui il nuovissimo Tracce clandestine. Si dice che quando un gruppo o un cantante solista produce un album cover, l’ispirazione sia giunta alla frutta. Ma per le Tracce clandestine non è affatto così. Manu Chau, Mano Negra, Pogues, Les Negresses Verts, Bruce Springsteen, The Clash sono i nomi che si rincorrono tra gli autori delle 15 canzoni che caratterizzano l’ultima fatica dei combat rockers emiliani che hanno deciso di rendere omaggio alle loro fonti di ispirazione musicale. Si tratta di canzoni spesso eseguite dal vivo e mai incise su disco. Dopo aver chiuso il tour per i vent’anni di attività, i Ramblers si sono chiusi in studio e hanno detto di aver suonato come ragazzini in una sala prove. Certo i ragazzini nell’emulare i loro cantanti preferiti non hanno alle spalle la professionalità e l’esperienza di chi da vent’anni calca i palcoscenici dell’Italia e d’Europa, tuttavia, la genuinità che si respira in alcune tracce, fa capire che i ragazzi si sono divertiti e parecchio. E le sorprese non mancano come nel caso di The ghost of Tom Joad di Bruce Springsteen, mentre si hanno meravigliose conferme con If I should fall from grace with God dei Pogues. Del resto gli album di cover, quando sono ben riusciti sono dei very e propri omaggi soprattutto se gli arrangiamenti sono caratterizzati dallo stile di chi esegue. E in quanto a lezioni di stile i Ramblers non sono secondi a nessuno. I Modena City Ramblers si confermano dunque una delle certezze del panorama folk-rock italiano, sono stati in grado nell’arco di vent’anni di far innamorare più di una generazione di appassionati e soprattutto, sono stati in grado di non piegarsi su loro stessi evitando di diventare, come qualcuno aveva ipotizzato ai tempi della dipartita di Cisco. Tracce clandestine è un ottimo lavoro, che non sfigura accanto agli album storici della band modernese. Trenincorsa Nascono nell'ottobre 2001 da un’idea di Matteo Carassini, voce e chitarra acustica, che nel giro di qualche mese riunisce il primo nucleo del gruppo: il fisarmonicista Giovanni Bruno e il percussionista Fabio Ferrari. Durante il primo "Festival della musica di Mantova" (2003) incontrano la Toast Records nella persona di Giulio Tedeschi, con cui inizia una collaborazione a livello nazionale e verso l'Europa del Nord. Con questa etichetta il gruppo affronta la prima esperienza discografica nel 2004, un mini CDdi pezzi inediti, molto scarno ma diretto e sanguigno. L'anno seguente replicano in studio con un album tributo al 60esimo anniversario della Resistenza. Nel 2006 la band prende finalmente la forma quasi definitiva con l’ingresso di un bassista di talento come Ilario Longhi, un formidabile chitarrista come Claudio Noseda e un batterista, che cambierà negli anni fino all'arrivo definitivo dell'affidabile "Pulce" (Giuseppe Gigliola). Escono quindi altri 2 album con la Toast: "La Danza dei sogni" (2007) e "Verso casa" (2010). Partecipano ad Area Sanremo e si proclamano vincitori della Sezione SanremoDoc (dedicata alle canzoni in dialetto) con il brano "Primavera". Incidono la canzone/inno "Varés" dedicata al Varese calcio, che verrà ripetutamente diffusa allo stadio durante le partite di campionato. Nel 2012 esce il molto apprezzato album "Abracadabra" sotto l’etichetta "Latlantide", con cui nel dicembre 2013 esce un mini-cd "natalizio" dal titolo "Un alter Natal". Entra intanto nella band l'ultimo e definitivo "vagone": l’eclettico tastierista/chitarrista Simone Iovenitti. Innumerevoli i concerti che li portano in tutta Italia, nella vicina Svizzera, in Slovenia e in Francia. Attivi nei maggiori club live, negli eventi open air, ma anche in teatro con lo spettacolo "Luoghi dentro", nato dall’incontro delle proprie canzoni con il libro "Petali nel vento" di Nadir Fieni. Molto importanti le collaborazioni, nei propri dischi, ma anche dal vivo. Da citare quelle con il cantautore lombardo Davide Van de Sfroos, Nanni Svampa , Enrico "Erriquez" Greppi (Bandabardò), Tonino Carotone, Cesareo (Elio e le Storie tese), Roberto Gualdi e Paola Folli. Vasco JAM La band “Vasco Jam” nasce nell’anno 1984 e fu in assoluto la prima “cover band” del mitico Vasco Rossi che in quei anni andava affermandosi sempre più. Un gruppo agli albori composto da 5 amici con una tecnica musicale lontana da quella odierna ma già grintosa e con le idee in chiaro e che in quell’anno parteciparono ad un concorso musicale a livello Svizzero assaporandosi la prima vittoria della carriera. Caricati da quel successo la Band iniziò ad aggiungere brani al repertorio e a perfezionarsi iniziando una lunghissima serie di concerti nel nostro Cantone, in Svizzera e in Italia, attirando concerto dopo concerto un pubblico sempre più numeroso. Negli anni ad avvenire la formazione del gruppo subì innumerevoli cambiamenti di musicisti annoverandone più di una trentina fino agli anni odierni delineando definitivamente la notorietà del gruppo che ad ogni apparizione riesce a proporre uno spettacolo Rock grintoso e di alta fattura ( o statura o…) presenziando a tutti gli appuntamenti più importanti del panorama musicale. Uppercut in orchestra Mettete sullo stesso palco 5 musicisti rock e 4 maestri di musica classica e avrete l’affascinante versione “IN ORCHESTRA” del repertorio hard rock e metal degli UPPERCUT! Un vero viaggio tra i brani storici del repertorio rock più duro, rivisitati e riarrangiati per lasciar spazio ad un quartetto d’archi compost da 2 violini, viola e violoncello. Nothing Else Matters, November Rain, Walk, Toxicity, Comfortably Numb sono alcuni dei brani che acquisteranno nuove sonorità e potenza grazie all’unione di due mondi sulla carta lontani, ma che sul palco sanno trovare l’intesa perfetta. Uno spettacolo intriso di sudore, violenza, energia, ma che sa essere allo stesso tempo assolutamente raffinato. Brain Freeze Nascono nel dicembre 2009 come band pop-punk che si ispira alla corrente americana. Conosciuti per la loro allegria ed energia, nei primi 2 anni e mezzo di attività contano oltre 30 concerti, una demo e un album. Hanno un repertorio di una quindicina di pezzi interamente realizzati da loro stessi. Il gruppo ha partecipato alla prima edizione di Showtime e a due edizioni di Palco ai Giovani. La band ora gira a pieni regimi ed è sempre alla ricerca di ispirazione e di nuove esperienze. Wild goes smashed I Wild goes Smashed nascono nel 2009 formati da Atto (originariamente al basso), Ivan e Coch. Dopo una lunga serie di concerti sul territorio nazionale e la registrazione di un album intitolato "I caught a bat", nel 2012 decidono di separarsi. Ivan e Coch continuano un progetto parallelo al quale si aggiunge Dado e con cui si esibiscono con un genere Nu-Metal. Dopo due anni capiscono che il genere non era quello giusto per loro e decidono di tornare sui loro passi ricominciando con il Punk-rock. Ad inizio del 2015 contattano Atto che, entusiasta della notizia decide di riunirsi alla band questa volta con le spoglie di chitarrista e cantante. Con la nuova formazione decidono di registrare un nuovo EP chiamato "Back to the origins” di prossima uscita. Mesa Bed & Breakfast I Mesa B&B nascono ufficialmente nel febbraio 2014 in una cantina di Arzo. Tre amici si riuniscono con l’idea di passare una serata ricordando le vecchie esperienze musicali di ciascuno di loro (Neurockers, BCS, Blend71). Ma l’impulso di riprendere in mano gli strumenti è troppo forte e quella stessa sera, prende forma quella che sarà in seguito la prima canzone della band nascente: “Mary and the Monkey”. Lo scopo essenziale era uno: divertirsi. Poi inaspettatamente a fine estate 2014 viene proposto loro di esibirsi per un primo concerto live, aprendo di fatto la serata ai Make Plain. Una serata rivelatasi un successo. Musica e testi originali che sono un filo conduttore ed uniscono i vari stili musicali, rendono le canzoni un marchio decifrabile dei Mesa B&B. Mother’s Milk Nati dalla passione per i Red Hot Chili Peppers, Marco Aricci (basso) e Armando Errico (chitarra) Massimo Pascaretta (batteria) fondano la band nel 2003 (originariamente Anthym). Alla ricerca di un cantante, purtroppo mai trovato, i tre fondano altri gruppi, sia insieme che separatamente, mettendo da parte il progetto RHCP cover. Ma nell'aprile 2012, in occasione del Musicalbar di Biasca, Armando e Marco incontrano Steve Lanzetti (batteria) e scoprono di avere la passione per i RHCP. Subito si ha voglia di provare a rimettere la band, e Steve contatta Luca Lambertini che accetta anche lui di entrare a far parte come cantante della cover band. Ora stanno finendo di preparare una ventina di brani per poter fare la nostra serata.