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Comune di Loano
Assessorato alla Cultura
e al Turismo
Musica sacra dalle origini ai giorni nostri
LOANO
PALAZZO DORIA - CHIESA DI SANT’AGOSTINO
DAL
11 MAGGIO AL 22 GIUGNO 2006
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L'edizione 2006 della rassegna Universo Musica costituisce un evento, ricco di novità,
poiché abbandona la strada principale seguita in questi anni lungo il percorso tracciato
dalla storia della musica classica per concedersi una tappa alla scoperta della musica sacra.
Il motivo di questa divagazione è da ricercarsi nell’opportunità offerta dal Raduno delle
Confraternite Liguri, ospitato a Loano in occasione della cinquantesima edizione.
E’ nato così il desiderio di dare testimonianza della ricchezza e della versatilità
della produzione musicale ispirata al sacro.
La rassegna dal titolo “Le ragioni dell’anima” si articola su cinque concerti
e propone una varietà di repertori musicali che talvolta sono il risultato di un lavoro di studio
e di ricerca e in altri casi sono il frutto di originali interpretazioni contemporanee del tema del
“Sacro”. I concerti saranno preceduti da un’introduzione all’ascolto del musicologo Flavio
Menardi Noguera, che presenterà il tema musicale della rassegna. Inoltre in occasione del
concerto di Ambrogio Sparagna nel pomeriggio si svolgerà l’incontro seminario dal titolo
“Ricerca e innovazione nel nuovo Folk Revival”. L’incontro con il maestro Sparagna e il
professor Felice Liperi, docente del D.A.M.S. di Imperia, rappresenta un’anteprima del
“Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale Italiana”, che si svolge nel
mese di luglio nella nostra città..
I primi due concerti si svolgeranno nella Chiesa di Sant’Agostino e gli altri tre nella splendida
cornice del chiostro.
Vi auguriamo un piacevole ascolto.
L’Assessore alla Cultura e al Turismo
Nicoletta Marconi
Il Sindaco
Angelo Vaccarezza
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C O N F E R E N Z E
Giovedì 11 maggio
Venerdì 9 giugno
Palazzo Doria - ore 17.30
Chiostro S. Agostino - ore 17.30
Ricerca e innovazione nel nuovo folk revival
Introduzione all’ascolto della musica sacra
dalle origini ai giorni nostri.
Relatore
FLAVIO MENARDI NOGUERA, musicologo
Incontro – seminario
con il Maestro AMBROGIO SPARAGNA
(musicista e ricercatore)
e il Prof. FELICE LIPERI
(docente di Sociologia dei Processi Culturali
della Facoltà di Lettere e Filosofia - D.A.M.S. Imperia)
C O N C E R T I
C H I E S A
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S A N T ’ A G O S T I N O
-
L O A N O
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Venerdì 12 maggio
Giovedì 25 maggio
Venerdì 9 giugno
Venerdì 16 giugno
Giovedì 22 giugno
I CORI
DI CERIANA:
ARS
ANTIQUA
AMBROGIO
SPARAGNA:
CALEDONIAN
COMPANION
Il Coro della Valle,
Il Coro delle
Mamme Canterine,
la Compagnia
del Sacco
“Roma, l’Oriente,
l’Africa e la Francia:
la nascita del canto
sacro della Chiesa di
Occidente”
“Salve Regina”
VINCENZO
ZITELLO
QUARTET
“Civiltà Celesti”
INGRESSO LIBERO
“L’arpa:
le sacre corde
dei celti”
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Venerdì 12 maggio 2006
Programma
COMPAGNIA SACCO
Miserere – Salmo 50 di David Santa Caterina
L’assoluta fedeltà alle tradizioni ci è testimoniata dalla spontanea spiritualità e dalla
massiccia partecipazione dei cerianaschi alle feste religiose, dalle quali è nato un
filone di canti tradizionali inesauribile per varietà musicale e melodica. Il miserere
della Settimana Santa è intonato da un “secondo” il baritono, al quale si sovrappone
ben presto una voce di primo e il sostegno dei possenti bassi del coro.
Stabat Mater Visitazione
Tipico esempio di antichissimo brano a tre voci di Ceriana, si rifa al testo di Jacopone
da Todi, è eseguito durante i riti della Settimana Santa dalla Confraternita degli
Azzurri. Da rimarcare l’accompagnamento dei bassi di bordone.
Miserere della Misericordia
Lauda da Madona
Antichissima lode cerianasca, composta di ben 42 strofe: è una sorta di sacra
rappresentazione, con parti date all’Angelo e parti date alla fanciulla per raccontare
la nascita di Maria. E’ eseguita tradizionalmente sul sagrato del santuario nei giorni
della festa della Madonna della Villa (8 settembre).
MAMME CANTERINE
Loda o Alma: Vecchio canto della Congregazione delle Figlie di Maria ora cantata
I CORI DI CERIANA
Maria la Bambinèla: Questa antica lauda potrebbe essere la prima che i
cerianaschi hanno cantato alla Madonna, dopo la costruzione nel 1218 del Santuario
della Villa. Oggi si canta nella processione “aux flambeaux” dal paese al Santuario il
giorno 6 settembre di ogni anno.
Quasi Cedrus: E’ la terza lezione dell’Ufficio della Beata Vergine Maria, cantato
un tempo dalle Figlie di Maria, eseguita ora dalla comunità cerianasca in occasione
delle feste mariane. Il canto è preceduto da un versetto la cui intonazione appare
legata agli stilemi del canto gregoriano. Poi appare il basso di bordone a mettere in
risalto le frasi delle voci soliste.
Quare de Vulva: Nona lezione dell’Ufficio dei Defunti, eseguita nella vigilia del
2 Novembre in parrocchia da coro misto. L’Ufficio dei morti viene inoltre eseguito ogni
qualvolta un confratello o una consorella delle confraternite lo domandi, in suffragio
di un familiare defunto.
CORO DELLA VALLE
Miserere della Visitazione
Alma Contempla (Confraternita dei Rossi)
L’Alma Contempla è un’antica lode cerianasca eseguita dalle confraternite durante le
celebrazioni della Settimana Santa: il testo, come una sacra rappresentazione vuole
testimoniare la partecipazione dei fedeli alla sofferenza di Cristo.
Miserere di Santa Marta
dalle “Madri Cristiane” nella processione del Corpus Domini.
Stabat Mater di Santa Caterina
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Il Coro della Valle, il Coro delle Mamme Canterine, la Compagnia del Sacco
La tradizione canora di Ceriana è nota in tutto il mondo grazie ai Cori e
all’originalissimo repertorio di canzoni che donne, uomini, bambini si
tramandano di generazione in generazione.
La tradizione musicale di Ceriana pone le sue radici nel medioevo ed è
strettamente legata al culto di Maria. Al 1200, epoca di fondazione della
prima “Chiesetta Rustica” della Villa, si fa risalire la composizione
dell’antichissima lauda “Maria, a bambinèla”, primo di una lunga serie
di testi musicati, destinati all’invocazione della Madre di Gesù. La
vocazione della gente di Ceriana che si identifica e si riconosce nella
tradizione musicale è testimoniata dall’attività dei Cori, della Compagnia
Teatrale e delle altre associazioni che sono parte integrante della vita
stessa del paese.
Il Coro della Valle è nato nel 1960 come coro alpino diretto da Nino
Perretti. Svolge un’opera di valorizzazione dei canti ponentini, con una
particolare attenzione al repertorio cerianasco, sacro e profano. E’ un coro
maschile, composto da 21 elementi diretti da Angelo Caviglia, che ha
inciso alcuni album ed eseguito numerosi concerti in Europa. Molto
proficua la collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Esegue
canti tradizionali in forme polifoniche a quattro e cinque voci con
accompagnamento strumentale (chitarra, contrabbasso).
Il Coro delle Mamme Canterine è composto da 14 donne che
interpretano un vasto repertorio di antichi canti ponentini e di canzoni
cerianasche eseguito a tre voci con accompagnamento di chitarra.
L’attività trentennale del coro, ha consentito di promuovere in molte parti
d’Italia e d’Europa la bellezza dei canti di Ceriana. L’esecuzione delle
laude e degli antichi inni dell’ufficio latino e l’interpretazione delle
poesie di Antonio Crespi è una delle proposte che rende le “mamme”
custodi essenziali del repertorio musicale cerianese.
La Compagnia Sacco è nata nel 1926 su iniziativa di un gruppo di amici
e cantori legati alle tradizioni del paese. Nell’arco dei suoi “quasi” 80
anni di storia, ha volato nei cieli di mezzo mondo, ha eseguito numerosi
concerti allo scopo di far conoscere la bellezza del canto di Ceriana. La
storia della “Sacco” si apre ufficialmente con l’esordio al Piccolo Teatro
di Milano del 1966/67 per Ronconi e Streheler in occasione di una
grande rassegna di canto tradizionale. Da quel lontano 1966, il coro non
ha più smesso di viaggiare e di portare la sua musica in tutto il mondo.
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Giovedì 25 maggio 2006
“Roma, l’Oriente, l’Africa e la Francia:
la nascita del canto sacro della Chiesa di Occidente”
Gruppo vocale Ars Antiqua
diretto dal Maestro Guido Milanese
Il programma propone una serie di brani che spaziano dalla Grecia
antica, alla tarda antichità, al Medioevo, esplorando le diverse tradizioni
"Foto Leoni - Genova"
ARS ANTIQUA
della musica sacra cristiana, dalla Grecia, alla Spagna sotto il dominio
islamico, alla Francia, all'Italia, fino all'unificazione romano-franca
chiamata normalmente "canto gregoriano" e alle prime testimonianze
scritte del canto a più voci. Le esecuzioni musicali sono intervallate dalla
lettura di testi antichi e medievali appartenenti alla stessa area culturale
delle musiche eseguite.
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“Roma, l’Oriente, l’Africa e la Francia: la nascita del canto sacro della Chiesa di Occidente”
ARS ANTIQUA
Il Gruppo vocale Ars Antiqua, diretto dal Maestro Guido Milanese, si
dedica allo studio e all'esecuzione della musica di epoca medievale e
umanistica. Il repertorio comprende canto gregoriano, ambrosiano e
altri repertori monodici (beneventano, ispanico, romano antico); musica
medievale sacra e profana (tropi e sequenze, inni, repertori profani,
monodici e polifonici); composizioni polifoniche medievali e
quattrocentesche. Tra i titoli di particolare interesse: il Ludus Danielis
(circa 1160), il più importante esempio di teatro sacro medievale; la
Messe de Nostre Dame di Machaut; la realizzazione di liturgie complete
nei vari repertori.
Il gruppo ha tenuto concerti in numerosissime località di tutta Italia (ad
es. Festival dei Due Mondi a Spoleto, Festival di Musica Antica di
Trento, Fondazione Cini di Venezia, Fondazione Guido d'Arezzo),
proponendo una esecuzione del canto gregoriano e degli altri repertori
tardoantichi e medievali aggiornata ai più recenti sviluppi della ricerca
storica e musicologica.
Guido Milanese è studioso di canto gregoriano e insegna attualmente
all'Università Cattolica di Milano e Brescia. Gli interessi di ricerca
attuali del direttore sono la tecnica di composizione del Gregoriano, il
rapporto tra Gregoriano e storia liturgica, il rapporto tra Gregoriano e
cultura linguistica latina.
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Venerdì 9 giugno 2006
ore 17.30 - Conferenza
“Ricerca e innovazione nel nuovo folk revival”
Incontro – seminario
con il Maestro Ambrogio Sparagna (musicista e ricercatore)
e il Prof. Felice Liperi (docente di Sociologia dei Processi Culturali
della Facoltà di Lettere e Filosofia - D.A.M.S. Imperia)
L’incontro-seminario rappresenta un’anticipazione del “Premio nazionale
Città di Loano per la musica tradizionale italiana”, giunto quest’anno alla
seconda edizione. Il premio, nato con l’intento di promuovere e
valorizzare la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice
italiana, pone l’attenzione sulle proposte musicali che intrecciano la
ricerca, il recupero e la valorizzazione della cultura musicale più antica
e tradizionale - quella cioè che era motivo di aggregazione nelle feste
religiose o di altra natura - con la nuova interpretazione della musica
popolare - quella cioè che ha subito contaminazioni etniche e l’influenza
di nuove sonorità strumentali.
Le premiazioni avverranno nell’ambito del festival “Suoni della
Tradizione” in programma a fine luglio 2006.
“Premio nazionale
Città di Loano
per la musica
tradizionale italiana”
AMBROGIO SPARAGNA
ore 21.00 - Concerto
“Salve Regina”
Cantata per Solisti, Quintetto Vocale e Piccolo Ensemble Strumentale
di Ambrogio Sparagna
con
Ambrogio Sparagna - organetto, direttore
Quinta Aumentata - gruppo vocale
Erasmo Treglia - ghironda, ciaramella, violino
Originale proposta dedicata alla figura di Maria nella tradizione popolare.
Una scelta artistica imperniata sul repertorio musicale liturgico e
paraliturgico di carattere popolare - nella forma solista e polifonica e
orchestrale - per raccontare una serie di “canti sacri” utilizzando le forme
della musica contadina in particolare dell’area dell’Italia Centrale.
Un viaggio nella nostra memoria musicale realizzato con l'ausilio anche
di nuove composizioni ispirate alla tradizione italiana di cui Ambrogio
Sparagna ne è autore ed eccezionale interprete. Un piccolo ensemble
strumentale, un quintetto vocale polifonico e tanti
strumenti musicali della nostra tradizione per uno
spettacolo da ascoltare, da vedere, da vivere.
Repertorio: Odi, Canti per la Vergine, Canti narrativi
ed agiografici.
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“Salve Regina”
AMBROGIO SPARAGNA
Musicista ed Etnomusicologo Maranola (LT) 1957
Figlio di musicisti tradizionali di Maranola (LT), studia Etnomusicologia
all'Università di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose
campagne di rilevamento sulla musica popolare italiana. Nel 1976 dà vita
alla prima scuola di musica popolare contadina in Italia presso il Circolo
Gianni Bosio di Roma dove nel 1984 fonda la Bosio Big Band, un'originale
orchestra d'organetti con cui nel 1988
mette in scena Trillillì, Storie di magici
organetti ed altre meraviglie, un'opera
"folk" che utilizza la favola come
espediente narrativo. Nel 1995 pubblica
l'album Invito e compone La via dei Romei.
L'opera, che ha fra i suoi protagonisti
Francesco De Gregori nel ruolo di
cantastorie, viene accolta con ampi
consensi al Grand Prix Italia '96.
Per il bicentenario della nascita di
Giacomo Leopardi compone la cantata Un
canto s'udia pe' li sentieri, trasmessa in
diretta Rai per le celebrazioni
leopardiane. Per il Giubileo compone una Messa popolare per soli, coro,
assemblea, orchestra d'archi e strumenti popolari che viene presentata a
Ravenna e a Roma nella Chiesa di S. Ignazio. Nell'Aprile del 2001 è ospite
con la Bosio Big Band dei Concerti di Radio Tre dalla Sala Paolina del
Quirinale e pubblica l'album Vorrei Ballare. A dicembre mette in scena Voi
ch'amate una sacra rappresentazione per attori, soli, coro e orchestra di
strumenti popolari. Nell'estate del 2002 compone con Giovanni Lindo
Ferretti Attaranta, Tradizione/Tradimento e nella primavera del 2003, su
commissione della Regione Basilicata, Passaggio alla città, un'originale
cantata su testi di Rocco Scotellaro.
Nell'inverno del 2003 compone con Lindo Ferretti l'oratorio sacro Litania
che viene presentato in diretta radiofonica dalla
Cappella Paolina del Quirinale. Nell'estate 2004
e del 2005 è Maestro concertatore della Notte
della Taranta dove per l'occasione fonda una
grande orchestra di sessanta elementi composta
da strumenti popolari, con cui dà vita ad uno
straordinario spettacolo di canti e musiche
tradizionali del Salento a cui partecipano in
qualità di ospiti anche Franco Battiato, Gianna
Nannini, Francesco Di Giacomo, Giovanna
Marini, Francesco De Gregori, Piero Pelù e
Giovanni Lindo Ferretti. Contemporaneamente
pubblica il suo decimo album dal titolo Ambrogio
Sparagna dove riveste un inedito ruolo di
cantastorie. Ha inoltre al suo attivo un'intensa attività concertistica
internazionale realizzata periodicamente in numerosi paesi europei ed
extraeuropei; un'ampia esperienza di didatta e la pubblicazione di numerosi
saggi sulla musica popolare italiana.
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Venerdì 16 giugno 2006
“Civiltà Celesti”
con
Vincenzo Zitello - arpa e voce
Franco Parravicini - chitarre
Federico Sanesi - percussioni, batteria
Fausto Tagliabue - vibrafono, tromba
Civiltà Celesti è un progetto che nasce alcuni anni fa, quando a Vincenzo
Zitello, il più grande arpista europeo, viene commissionata dal Vaticano
la musica per una nuova versione dell'Ave Maria. Quest'esperienza, che
culminò con la presentazione dell'inno al Pontefice nella Basilica di
Loreto, fece sì che Zitello approfondisse la lezione del passato fino a
rinnovare l'ideazione della musica sacra creando un moderno stile aperto
a inedite soluzioni armoniche. Servendosi della collaborazione di grandi
musicisti come Stefano Melone, Franco Parravicini, Federico Sanesi,
Zitello concretizza l'idea di musicare alcune tra le preghiere più alte della
tradizione cristiana.
Le luminose parole del Pater Noster, dell'Ave Maria, dell'Agnus Dei, del
Kyrie Eleison vengono riproposte con un'originale formula espressiva, con
armonie volutamente semplici, anche se solo apparentemente, e con
melodie che hanno la sintesi e la sobrietà dell'essenziale.
La ricerca di nuove sonorità svolta con maestria da Stefano Melone, che
tra l'altro è anche autore di alcuni momenti musicali tra cui la bellissima
Mater Iubilaei, scelta dal Pontefice come inno mariano del Giubileo
2000, ha impreziosito questo percorso tra le ampie valli e le alte
VINCENZO ZITELLO QUARTET
montagne della Liturgia ecclesiastica. Un concerto che è un meraviglioso
e indimenticabile viaggio attraverso la sacralità e la spiritualità dei
popoli.
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“Civiltà Celesti”
VINCENZO ZITELLO
Compositore, arpista, sperimentatore e ricercatore concertista: queste
sono le entità della creatività poliedrica e della personalità artistica di
Vincenzo Zitello, primo divulgatore ed arpista d'arpa celtica in Italia.
Nel 1974 Franco Battiato lo vuole con se nella formazione del gruppo
"Il Telaio Magnetico".
Dagli esordi sperimentali e progressivi, approda all'arpa celtica nel
1976 dopo otto anni di studi classici come violinista e flautista. Studia
frequentando stage di cultura e musica Bretone tenuti al "Ti Kendal'h"
con Dominig Bouchaud e Mariannig Larc'hantec.
Nel 1980 si perfeziona con Alan Stivell dedicandosi allo studio della
musica strumentale e vocale celtica e bardica.
In perfetta simbiosi con la sua poetica e la memoria del suo strumento
ne ha consacrato per primo in Italia un intero album nel 1987 "Et Vice
Versa" interamente suonato all'arpa Bardica.
Nello stesso anno partecipa al disco di Ivano Fossati "La Pianta del Te"
ed alla sua tournèe.
Nel 1988 inizia la registrazione del suo secondo album "Kerygma"
(Sony Music) presentato al "Premio Tenco" a Sanremo.
Nel 1990 "Kerigma" viene pubblicato in USA, Canada, Australia con
il titolo "Euphonia".
Partecipa alla rappresentazione teatrale della tragedia greca di Eschilo
"I Persiani" con musiche di Franco Battiato al teatro greco di Siracusa.
Dal 1991 al 1993 collabora ai dischi di Ivano Fossati "Discanto",
"Lindberg" partecipando alle tournée del cantautore ligure e alla
registrazione di due lives "Buontempo" e "Carte da decifrare".
Nel 1994 viene pubblicato il suo terzo album "La Via" e presentato con
una tournée in Italia, Svizzera, Germania.
Nel 1995 scrive le musiche per lo spettacolo teatrale "The Beat
Generation" ed in occasione del tributo a Fernanda Pivano accompagna
il poeta Allen Ginsberg in un suo reading.
Nel Settembre 1995 compone per le Edizioni Paoline un'"Ave Maria"
che presenta dal vivo, con la cantante Rossana Casale, a Loreto, alla
presenza del Papa.
Nell'autunno 1995 partecipa a specials televisivi a favore dell'umanità
per l'O.N.U. e l'U.N.E.S.C.O. in Italia e in Svizzera.
Nel 1996, esegue il "Magnificat", cantato da Tosca, al Teatro
dell'Opera di Roma in occasione dell'apertura del Giubileo e collabora
con Alice componendo per il CD "Exi" il brano intitolato "Isole". Nel
1998 realizza e pubblica il CD intitolato "Aforismi d'Arpa".
Nella Pasqua del 2000 Famiglia Cristiana pubblica 200.000 copie del
CD "Musica Caeli" concerto per il Giubileo che contiene sette brani di
musica sacra composta da Zitello.
Nell'aprile del 2001 pubblica per l'etichetta Felmay il CD Live
"Concerto" del Trio di Vincenzo Zitello. Nel 2005 esce “Solo” per la
Fairylands Records, l'album che consacra la piena maturità artistica di
questo grande Maestro dell'Arpa.
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Giovedì 22 giugno 2006
“L’arpa: le sacre corde dei Celti”
con
Elena Spotti - arpa irlandese
Fabio Rinaudo - uilleann pipes, whistles
Daniele Caronna – violino, chitarra
L’arpa è da sempre lo strumento simbolo dell’Irlanda e con il suo suono
evoca atmosfere antiche avvolte dalla leggenda. Legata da sempre alla
figura del bardo ed alla sacralità delle religioni celtiche, l’antico
strumento, presente sia in Scozia sia in Irlanda, ha nel suo antico
repertorio struggenti arie e antiche melodie che conducono l’ascoltatore
alla scoperta di un universo musicale affascinante e sorprendente.
Il programma comprende brani tratti dal repertorio di arie, danze e
lamentations scozzesi ed irlandesi del periodo compreso fra il ‘600 ed il
‘700. Tra i vari compositori che hanno caratterizzato la vita musicale
dell’epoca spiccano, per l’originalità delle loro composizioni e per la
notorietà acquisita, il compositore e violinista scozzese William Marshall
e Turlough o’Carolan, leggendario arpista irlandese ed ultimo esponente
dell’antica cultura gaelica.
Il patrimonio della musica tradizionale irlandese e scozzese ha raggiunto
la sua forma attuale nel XVIII secolo per opera di un gran numero di
violinisti, arpisti e suonatori di cornamusa, molti dei quali rimasti
CALEDONIAN COMPANION
anonimi. Essi utilizzarono come base musicale sia il repertorio
proveniente dal continente europeo, legato alle mode ed ai gusti della
cultura barocca, sia il repertorio più antico, legato alle leggendarie figure
dei bardi, nel quale operarono modifiche al ritmo, alle strutture
melodiche ed alla forma complessiva.
Questa musica, frutto della creatività di una società fondamentalmente
rurale, si è tramandata principalmente per via orale, il che spiega
l’impossibilità, a volte, di giungere a definizioni storiche precise di nomi,
luoghi e periodi. Come in tutte le tradizioni di questo tipo, uno stesso
brano ha subito nel tempo rimaneggiamenti e arricchimenti, dato che ogni
esecutore è chiamato a “personalizzare” la musica che esegue.
Il fatto che questa tradizione sia prettamente solistica ha inoltre
determinato una certa prevalenza della melodia sull’armonia; sebbene
spesso il solista venga accompagnato da altri esecutori, che arricchiscono
il discorso armonico e ritmico, la sua esecuzione è di per sé un’entità
completa.
Caratteristica fondamentale della musica scoto-irlandese è il fatto che
ancora oggi, diversamente da quanto avviene nella maggior parte delle
tradizioni popolari occidentali, il repertorio venga continuamente
ampliato attraverso la composizione di nuovi brani; ciò testimonia non
solo la validità, ma anche la stabilità di questo linguaggio musicale e la
sua non comune capacità di adattarsi a diversi contesti storico-sociali.
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“L’arpa: le sacre corde dei Celti”
CALEDONIAN COMPANION
Caledonian Companion si è esibita con successo in Italia, Svizzera e
Germania ed ha effettuato registrazioni radiofoniche per la Radio
Televisione della Svizzera Italiana e per Radio Capodistria.
Alcuni dei membri del gruppo appartengono inoltre alla formazione
Birkin Tree, una delle band italiane più note nell’ambito della musica
tradizionale irlandese, con all’attivo centinaia di concerti in Italia e tre
tournée in Irlanda, ospite di noti Festival. I singoli musicisti svolgono
da molti anni attività concertistica e si sono esibiti in Italia, Irlanda.
Francia, Spagna, Olanda. Belgio, Germania, Scozia, Austria, Svizzera
ed Inghilterra. Hanno inoltre registrato per le seguenti Radio
Televisioni Nazionali: Rte Irlanda, Wdr tedesca, Rtsi Svizzera, Rai
Italia, Bbc Inghilterra. Bbc Wales, Rnb Belgio. I componenti hanno
all’attivo diverse incisioni discografiche e passaggi televisivi sulle reti
Rai I Rai 2 Rai 3 Italia 1, Tele +, Tmc 2, Rtsi, Tmc, Bbc England.
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Organizzazione: Comune di Loano - Ufficio Cultura
Promozione - Ufficio Stampa - Progetto Grafico: I.C.S. Idee per la Comunicazione e lo Spettacolo - Finale Ligure · Stampa: www.litografiabacchetta.it