LA BOTTEGA DELLA CRETA PIEVE DI CENTO (BO) VIA BASSA 16 - TEL. 3473185823 [email protected] www.labotteghadellacreta.com il mosquito informazione - cultura - spettacolo - sport LA BOTTEGA DELLA CRETA PIEVE DI CENTO (BO) VIA BASSA 16 - TEL. 3473185823 [email protected] www.labotteghadellacreta.com BIMESTRALE DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE, CULTURA E SPORT, DIRETTORE DANIELE BIANCARDI, REDAZIONE L. DAL POZZO, D. FRATTI, R. BAGNOLI, STAMPATO IN PROPRIO, AUT. TRIB. FE N. 13/96 DEL 3/7/1996 - N. 3 - ANNO II ARTE E MENZOGNA USCIAMO DAL CONFORMISMO CULTURALE L’ARTE È LA MENZOGNA CHE CI PERMETTE DI CONOSCERE LA VERITà di Nerone risi e confusione. Sono parole che sintetizzano il periodo che stiamo vivendo. Crisi economica, ma anche crisi di proposta culturale. Confusione non solo in ambiti che ben sappiamo, ma anche in campo culturale. Potremmo obiettare dicendo che c’è un’altra parola sintomatica: offerta. Sì, offerta di proposte. Troppa. Troppa, ma soprattutto unita da una vena di conformismo. Non lo troviamo solo in Tv. Sarebbe facile limitarsi a questo e demonizzare l’elettrodomestico più amato e diffuso. Lo troviamo nelle proposte di spettacolo che scimmiottano il già visto, lo troviamo nelle mostre che varie organizzazioni propongono in sedi che diventano poi punti di riferimento togliendo risorse che potrebbero andare altrove. C (segue all’interno) RITORNO ALLA TERRA MADRE la bottega della creta A Castel Maggiore (Sala “Pier Paolo Pasolini”, Piazza Amendola 1) da venerdì 26 a domenica 11 aprile (info: 051.6386812 - cultura@ comune.castel-maggiore.bo.it) l’Associazione “la Bottega della Creta”, nell’ambito delle attività della Consulta Culturale, presenta un’importante mostra didattica sui limiti dello sviluppo. Inaugurazione per le scuole: venerdì 26 marzo alle ore 10. Inaugurazione al pubblico: sabato 27 marzo alle ore 18. Orari: dal martedì al venerdì dalle 17 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Possibilità di visite guidate per le scuole: prenotazione presso il Servizio Giovani e Promozione Culturale - Tel. 051.6386812 - cultura@ comune.castel-maggiore.bo.it di Daniela Fratti A bbiamo sempre detto e lo riaffermiamo tuttora con forza e convinzione che “Il Mosquito” deve essere un giornale che parla di cultura, quella cultura che a volte rimane un po’ nascosta e trascurata dalle grandi testate, definita “di provincia” ma che di provinciale non ha nulla. Abbiamo sempre detto e ne siamo tutt’ora convinti che questo giornale deve essere oggettivo e critico quando serve, come il noto insetto deve essere pungente e fastidioso, perché è attraverso le critiche che si può migliorare. Ci siamo sempre ripromessi, di non parlare della politica nazionale per- ché, oggigiorno la politica non è più cultura ma una baraonda di privati interessi. Ma non possiamo rimanere indifferenti agli ultimi tagli fatti dal Ministro Bondi minacciando seriamente la vita di tanti, tantissimi teatri italiani, azionando in questo modo una scure sulla cultura. Non possiamo rimanere indifferenti alle parole che il Ministro Brunetta, ha lanciato con disprezzo verso il mondo dell’arte: invitando il collega Bondi a chiudere i rubinetti statali (come se non li avesse già chiusi per bene) ai “cineasti parassiti” afferma che “Accostare lo spettacolo alla cul- tura è un grande imbroglio.. lo Stato ha il dovere di finanziare la cultura, dalle biblioteche ai restauri, ma lo spettacolo è un’altra cosa. Perché finanziamo il cinema? Forse che finanziamo il piano bar o la discoteca?” Siamo i primi ad affermare che molto spesso il “fare cinema” viene inteso come “fare soldi” e non più come la settima arte ma, nel nostro paese, il cinema e i teatri oggi rappresentano un ampia offerta culturale che riflettono, come fa uno specchio, la vita di tutti i giorni; infatti il rapporto fra il cinema e la realtà oggigiorno è sempre più stretto, anzi strettissimo, perché con il cinema il reale viene riprodotto nel suo divenire, o meglio, nel suo probabile divenire. Il cinema soprattutto in Italia, riprende la vita analizzando e mostrandoci le sfaccettature che noi a volte non cogliamo vivendo, ma le troviamo nel cinema. Questo perché in Italia, con il Neorealismo, troviamo tre grandi teorici che hanno lasciato una grande impronta al mondo cinematografico con le loro diverse ideologie: Cesare Zavattini secondo cui lo spazio tra vita e spettacolo deve diventare praticamente nullo: “la guerra e la resistenza hanno insegnato ad apprezzare la ricchezza del reale e il valore dell’attualità: anche i cineasti devono far tesoro di questa lezione” (Casetti 2001, 527-528). (segue all’interno) JAZZ MUSIC “LA MUSICA PROIBITA” SPECIALE JAZZ: I LUOGHI DELLA MUSICA PIù AMATA NELLE NOSTRE PROVINCIE di Giuseppe Parmeggiani e Roberto Bagnoli a musica Jazz, da musica proibita, approda oggi al podio che le spetta, al primo posto a fianco della musica classica. Dal suo esordio ad oggi è passato ormai un secolo, nel quale si è evoluta e sfaccettata L in tutti i suoi generi. Come in altri paesi europei, del jazz si è avuto iniziale sentore in Italia durante la prima guerra mondiale attraverso la presenza di reparti dell’esercito statunitense: in quelle bande militari si poteva avvertire un’insolita musica, che comunicazione • coordinati grafici cataloghi • brossure • editoria soluzioni per la grafica e la stampa Via Borgomozzo 8 - Pieve di Cento - Bologna Tel. 051.686.14.05 - 339.85.88.163 [email protected] - www.bagnoli1920.it veniva allora definita «sincopata». Il maggiore impulso venne comunque anche in Italia, come in altri paesi, in coincidenza con la Swing Era della metà degli anni Trenta, e ne fu protagonista Gorni Kramer. (segue all’interno) NEL PROSSIMO NUMERO SPECIALE FILOSOFIA “BENEDETTO SPINOZA” a cura di Barbara Bini ARTE E MENZOGNA RIAPRE IL CINEMA DON ZUCCHINI TORNA LA RASSEGNA DEL MARTEDÌ A CENTO L’ARTE È LA MENZOGNA CHE CI PERMETTE DI CONOSCERE LA VERITà di Daniela Fratti [...] A lui si contrappone Guido Aristarco: “il vero realismo non nasce da una resa del cinema nei confronti della vita, ma da una capacità del primo di comprendere e riscrivere la seconda”. Ma chi unisce i pensieri di entrambi è Siegfried Kracauer che in “Teoria del film” (1960) sostiene” la vocazione del cinema è quella di registrare e rivelare il tessuto della realtà” Questo cinema che guarda con occhio critico e mette in mostra la realtà nel grande schermo, dopo queste affermazioni del responsabile della Pubblica Amministrazione, ci fa pensare che la politica di oggi vede la cultura come un ostacolo, un nemico da abbattere. Ma non solo il cinema è stato oggetto di queste parole, anche, consentiteci cari lettori e lettrici un ironico “strano!”, la stampa ha avuto la sua dose “ …anche i giornali devono andare sulle loro gambe.” Fare informazione oggi, soprattutto culturale, è difficile, è in atto da anni una crisi dell’editoria, siamo tra i paesi in Europa dove si legge meno, oggi c’è la televisione che ci presenta programmi patinati e telegiornali che ci portano in serie la stessa notizia facendo leva sugli aspetti più scabrosi o macabri evitando, in questo modo, di analizzarla veramente e, i lettori, o meglio definirli spettatori, non mettono in dubbio quello che la televisione dice (o non dice) perché guardare e ascoltare una notizia non è come leggerla, leggendola la si analizza, la si seziona in tante piccole parti e la si comprende, fino in fondo. Ed ecco perché tanta acredine, tanta paura verso la stampa, verso i giornali e verso la cultura: fanno pensare, aprono gli occhi alla realtà, cari lettori e care lettrici, siate più giornalisti... DIETRO IL MITO Martedì 16 Marzo, con grande gioia ha riaperto il cinema Don Zucchini a Cento, riesumando la rassegna del Martedì. Con la nascita dei Multisala i cinema “del centro” piano piano sono andati scomparendo, sorte toccata anche all’Odeon e all’Astra. Sono rimasto molto colpito dall’impegno che una giovane Associazione, chiamata Ferfilò, si è presa di riportare il cinema in centro storico e con esso tutto quel mondo che gira attorno ai piccoli cinema, capaci di suscitare forti emozioni, istituire luoghi di incontro e di aggregazione dove il pubblico, spettatore accorto e affamato di un cinema ormai dimenticato, può ritrovare la voglia di fermarsi per un momento a pensare su quello che sta accadendo, seguendo le trame molto spesso più attuali e veritiere oggi che in passato. Ne è l’esempio il primo film della rassegna: Il Grande Dittatore, dove, se mentre per utto il film si potevano udire bisbigli e sottofondi “mu- nisti attraverso gli sguardi, e quindi ci siamo chiesti se non fosse più utile per loro eliminarli completamente. E così è stato, tutta la storia si doveva far capire senza dialoghi per dar voce a Puccini, alla sua storia e alla sua musica. “E siccome dietro c’era un lavoro di ricerca, se bisognava far parlare dovevano essere i documenti e non gli attori”. Alcuni hanno paragonato il film ai quadri dei macchiaioli. La fotografia assume un ruolo importante nel film, è come se le scene fossero una serie di splendidi quadri che si susseguono a raccontarci il film. Qual è stato il lavoro di ricerca fotografico che avete svolto? Esatto, una delle fasi di lavoro di indagine storica dei ragazzi si è concentrata sulla ricerca iconografica di Torre del Lago. I ragazzi hanno raccolto molte fotografie d’epoca, scoprendo, successivamente, leggendo le varie biografie di Puccini, che a Torre del Lago esisteva un gruppo di pittori Macchiaioli, amici di Puccini, “Poveracci che molto spesso, regalavano i loro quadri ai contadini per un pezzo di pane o una minestra fumante” e sicco- me volevamo che il film rispecchiasse il più possibile l’ottocento, i ragazzi sono andati casa per casa a fotografare questi quadri, raccogliendo un centinaio di fotografie. Per cui tra le fotografie d’epoca e i quadri avevamo parecchio materiale sul quale lavorare, se aggiungiamo poi il lavoro sulla ritrattistica dell’ottocento svolto da Paola, “abbiamo fotografato più di 750 persone, per trovare gli attori che più rispecchiassero i soggetti dei dipinti”. Siamo riusciti a ricreare un mondo che oramai non esiste più, attraverso i colori, la ricostruzione del luogo e i personaggi che interpretano il film. Puccini e la fanciulla il film che rischiava di non essere realizzato... Si, pensa che il motivo per il quale il film rischiava di non essere realizzato, era perché avevamo dichiarato che sarebbe stato muto, e il ministero, nella persona del direttore, aveva detto “ Un film senza dialoghi non è un film”. Mah, il cinema non nasce muto? I vostri film sono spesso portatori di polemiche e anche questo ne ha scosse parecchie, avete dovuto anche difendervi dalla nipote di Puccini, Simonetta che vi aveva accusato di svelare un figlio segreto di Puccini? Beh, appunto tutti i nostri film sono portatori di polemiche, perché lavoriamo alla ricerca dell’esattezza dei fatti, sui documenti storici, e quando si lavora in questo modo si aprono gli armadi e si fanno uscire gli scheletri “E questa cosa dà IL FILM: PUCCINI E LA FANCIULLA di Luca Dal Pozzo I l cinema di Paolo Benvenuti è sicuramente un cinema di ricerca, un cinema impegnato, per chi lo realizza e per chi lo vede. E come tutti i suoi film anche Puccini e la Fanciulla, ha alle spalle anni di ricerca e di studi, realizzate con il contributo della scuola di cinema di Intolerance. In un momento dove le parole vengono usate a sproposito, abbiamo goduto di un film dove è il muto a fare da padrone e sono gli sguardi ad esprimere i pensieri. Da cosa nasce l’idea del muto come caratteristica del film? E’ iniziato come un esercizio di scrittura della sceneggiatura, e siccome le sceneggiature non sono dei romanzi ma , delle descrizioni di azioni, i dialoghi non erano importanti, bisogna poi anche dire che molto spesso i dialoghi sono a sproposito a volte basterebbe far parlare i protago di Luca Dal Pozzo sicali”, verso la fine il pubblico si è fermato rapito dalle splendide parole che Chaplin urla alle schiere di soldati, parole piene di pathos che suonavano come una sorta di ribellione dello stato attuale delle cose. Seguite con attenzione la rassegna del Martedì al cinema Don Zucchini di Cento in Via Guercino 27. fastidio”. Questo è il problema del nostro essere registi scomodi, perché disturbiamo, ricerchiamo e liberiamo i suddetti scheletri. Ma questo non ci scoraggia e quando vediamo il pathos che il pubblico ci trasmette alle proiezioni, veniamo largamente ricompensati del nostro duro lavoro. Mi sembra, ci sia una ricostruzione precisa delle canzoni e dei suoni… Si, per i suoni,bisogna distinguere due aspetti: il primo, quello che riguarda la musica, è stato curato personalmente da mia moglie Paola Baroni, co-atrice del film. La musica che sentiamo non è di Puccini: si tratta della riduzione pianistica di Carlo Carignani del 1912 da La Fanciulla del west. I canti popolari di area lucchese invece, trovati sempre da Paola con la collaborazione dell’Istituto Ernesto de Martino e di altri studiosi, rappresentano la cultura contadina dell’epoca. Il secondo aspetto da sottolineare riguarda invece il lavoro di Mirco Mencacci, il designer del suono. Mirco ha registrato i suoni del lago di Massaciuccoli. Quei suoni, una volta ripuliti dai rumori moderni e mixati con la presa diretta, hanno costituito una sorta di partitura che interagisce con la musica di pianoforte. Questo perchè i suoni naturali del lago di Massaciuccoli sono stati la fonte primaria dell’ispirazione di Giacomo Puccini. USCIAMO DAL CONFORMISMO CULTURALE L’amour pour le flipper au temps de “de Gaulle” di Nerone [...] Assistiamo così ad eventi che abili organizzatori, con intelligenti campagne di marketing, smistano in varie città veicolando un pubblico che mai metterebbe piede in un luogo deputato all’arte se non vi fosse indotto non solo dalle campagne pubblicitarie, ma da tutto un meccanismo che mettiamo per comodità sotto la voce “turismo culturale”. Li chiamerei forzati della cultura. Fa “in” andare a vedere la tal mostra piuttosto che la tal altra. Poi, si scopre che il pubblico così attento alla pittura modaiola non conosce la pinacoteca della propria città. Frotte di deportati del tempo libero affollano le mostre con sotto braccio la guida ai ristoranti, guardando le pitture o le sculture più famose e tralasciando il resto. Poi, cos’hai visto? Cos’hai capito? Beh, sempre meglio che fare altro, però occorre educare il pubblico a vedere anche il bello che abbiamo la fortuna di avere sotto casa. Masse di persone nello stesso luogo, si sa, inquinano. Due esempi. Andate al Louvre e vedere che davanti alla Monnalisa di Leonardo c’è più fila che a prendere il pane al supermercato, mentre pochi guardano gli altri tesori. Altro esempio. In una città a noi geograficamente vicina, fu organizzata una mostra all’interno della Pinacoteca dando risalto ad un autore di cui stabilmente vi erano opere esposte. Risultato. La mostra dedicata rasentò i duecentomila visitatori, nella routine si staccavano pochissimi biglietti. Mah! Torno al conformismo e alla crisi. In un momento di crisi, sintomatica di una crisi epocale, i fondi per la cultura dovrebbero raddoppiare e la proposta dovrebbe uscire dagli schemi. Non condannateci a vedere Van Gogh tutta la vita, ad ascoltare cantanti, pur bravi, che per un effimero istante diventano protagonisti per poi cadere, frustrati loro e avendo frustrato prima noi, nell’oblio. Concludo con altre due parole: impegno e varietà, se ancora è possibile dargli un senso. Penso che per le istituzioni ciò debba essere ancora vero e comunque negli obbiettivi del lavoro quotidiano. per polarizzare tutto ciò che di regolamentato e formalizzato risiede nella tradizione, per poi rompere con i codici classici e promuovere una sorta di rifondazione del linguaggio cinematografico riscoprendone le potenzialità espressive ed i processi di realizzazione. Soprattutto è per lui cruciale ridare vita allo sguardo critico dello spettatore, attivarne il ruolo creando film la cui struttura sia aperta, la prassi interpretativa varia e non conclusiva. Per liberare l’occhio di chi guarda Godard reinventa le regole di montaggio, trasgredisce le norme classiche di consequenzialità, come accade in Fino all’ultimo respiro (À bout de soufflé, 1960), sua opera d’esordio, dove afferma la nuova grammatica filmica facendo ampio uso di falsi raccordi, fermi di fotogramma, iterazioni, jump cut e sguardi in macchina, tutti accorgimenti considerati per lo più scorretti nelle istanze di continuità classiche. In questa stessa pellicola Godard porta la propria visione aldilà dei meri aspetti formali sconvolgendo le regole dei generi, creando un’opera dove tutto è permesso, inserendo continue citazioni di film e romanzi, facendo del clima di naturalezza ed improvvisazione respirati durante le riprese il cardine di tutta la struttura del film, intensa seppur fuggevole. Lo sapevate che? Ciascun Re delle carte da gioco rappresenta un grande Re della storia: - Picche: Davide - Cuori: Carlo Magno - Fiori: Alessandro il Grande - Denari: Giulio Cesare L’AMORE PER IL FLIPPER AI TEMPI DI CHARLES DE GAULLE Les Cousins, Dir. Claude Chabrol (1959) - Juliette Mayniel e Gerard Blain di Federica Tesini C osì nasce una nuova idea di cinema. Dovrà essere assolutamente immediata ed originale, tanto da divenire in tempo reale il manifesto di un’intera generazione che vive e respira il proprio cambiamento culturale, che insegue il distacco totale dalle inclinazioni moralizzatrici di una nazione in crisi. Dovrà poi adottare una propria “politica” ed applicarla con dedizione: rompere con le regole della retorica cinematografica classica che vede nell’artificiosità alterante del montaggio, che tanto piace all’industria hollywoodiana come a certi intellettuali russi, l’unico veicolo espressivo popolarmente accettabile. No, la nuova idea di cinema pretende che sia lo sguardo del regista-autore a tornare al centro dell’opera filmica; egli ne avrà il totale controllo, svilupperà il proprio linguaggio scenico dando vita ad un cinema personale, intellettualmente consapevole. Per fare ciò non dovrà esserci alcuna manipolazione, gli eventi drammatici saranno rappresentati nella loro continuità e durata reale, così che lo spettatore potrà cogliere liberamente l’essenza e l’ambiguità di ogni situazione. Si stravolgeranno i metodi produttivi mantenendo i costi bassi e velocizzando i tempi di realizzazione, uscendo dai teatri di posa, con troupe leggere e camere a mano per le riprese rigorosamente in esterno, nel mondo reale, per le strade, negli appartamenti di quei giovani in rapido rinnovamento. Una nuova generazione e nuova idea di cinema. Una nuova onda. Una Nouvelle Vague. E’ nel maggio del 1959 che François Truffaut vince il premio per la miglior regia al dodicesimo Festival di Cannes con I quattrocento colpi (Le quatre-cents coups) portando alla ribalta internazionale una pattuglia di giovani autori francesi promotori di un atteggiamento del tutto innovativo di fronte al cinema e che la stampa presto battezza Nouvelle Vague. Claude Chabrol, Pierre Kast, Jacques Rivette, Eric Rohmer, Jean-Luc Godard e appunto François Truffaut sono i protagonisti della “nuova onda”, per la cui formazione cinefila sarà fondamentale l’assidua frequentazione dei cineclub parigini e la florida collaborazione con la rivista cinematografica Cahiers du Cinéma, fondata nel 1951 da Jacques Doniol-Valcroze e André Bazin, il cui brillante lavoro critico e teorico contribuirà notevolmente alla costruzione di quella “politica degli autori” sopracitata che sarà formula imprescindibile nella redazione degli articoli prima e nel lavoro dietro la macchina da presa poi. «Frequentare i cineclub e la Cinémathèque era già pensare il cinema e pensare al cinema. Scrivere era già fare cinema, perché tra scrivere e girare c’è una differenza quantitativa, non qualitativa. … Come critico mi consideravo già un cineasta. … Mi considero come un saggista, faccio saggi in forma di romanzi o romanzi in forma di saggi: semplicemente li filmo invece di scriverli.» E’ Jean-Luc Godard che scrive della sua esperienza in un articolo del dicembre 1962 pubblicato sui Cahiers du Cinéma, proprio sul finire della fase Nouvelle Vague. A lui ed al suo cinema la Cineteca di Bologna dedica proprio in questi mesi un’ampia e scrupolosa retrospettiva, che va dai film che lo appassionarono in gioventù durante la riflessione critica ai Cahiers, fino all’attività dell’ultimo periodo tutt’ora caratterizzata da una continua opera di ricerca. Autore radicale, egli sfrutta la vasta conoscenza cinematografica acquisita Espedienti e tematiche che ricorrono spesso nell’opera dell’autore, radicalizzandosi sempre più con il passare degli anni. Così come all’esordio risultava imprescindibile e risolutivo riportare lo sguardo dell’autore al centro dell’opera, nel 1982 Godard ci dimostra con Passion che è tempo di rimettersi in discussione. Pur trattando della laboriosa lavorazione di un film sull’arte che è copia di se stessa e del suo regista che fa di tutto per sfuggire alle complicazioni della vita quotidiana rinchiudendosi nella totale dedizione al suo progetto, Passion ed il suo protagonista continuano a non poter sfuggire alle tracce di realtà che si insinuano sul set grazie alle comparse e a chi vi ha a che fare, riportando sempre e comunque l’obiettivo della macchina da presa a seguirne le vicissitudini, a riprendere il “di fuori”. A conti fatti, non è più il regista-protagonista con l’ossessione per il suo film e l’arte replicata a reggere le fila dell’opera, ma sono proprio i personaggi che lo circondano, avvinti dalla quotidianità, ad usurparne il ruolo. Di conseguenza il cinema non si riduce a mera rappresentazione di immagini copia della realtà, diviene bensì luogo in cui lo scorrere dell’esistenza è fattore essenziale, in cui l’universo che ci circonda è, in definitiva, il protagonista. JAZZ MUSIC “LA MUSICA PROIBITA” SPECIALE JAZZ: I LUOGHI DELLA MUSICA PIù AMATA NELLE NOSTRE PROVINCIE Venerdì, 9 Aprile Makinsènse Sabato, 10 Aprile Gino Sitson 4et Lunedì, 12 Aprile di Giuseppe Parmeggiani e Roberto Bagnoli [...] Solista di fisarmonica e geniale compositore, egli fece compiere al jazz in Italia un autentico salto di qualità. Dopo questi esordi pionieristici l’Italia ha conosciuto una regolare e diffusa vita musicale jazzistica solo a partire dagli anni Cinquanta. Tra il dopoguerra e gli anni Settanta, è maturata una generazione di musicisti che si è affermata sulla scena internazionale. Il pianista Giorgio Gaslini, tra i primi seguaci del bebop in Italia, è stato un attivo sperimentatore di tecniche e linguaggi diversi, inclusa l’improvvisazione free. Franco D’Andrea ed Enrico Pieranunzi si sono attestati sulla linea di un hard bop eclettico di altissimo livello, in equilibrio tra tradizione pianistica e ricerca. Il chitarrista Franco Cerri ha sviluppato un raffinato approccio cameristico ed è riuscito sempre a mantenere una certa distanza rispetto ai modelli prestabiliti. OFF - I Solisti della Massimo Urbani Ma i musicisti che hanno contribuito allo sviluppo del jazz italiano sono moltissimi e provenienti da esperienze molto diverse; si va da Enrico Rava (tromba) a Gianluigi Trovesi (sax); da Giancarlo Schiaffini (trombone) a Enrico Intra (pianoforte); da Gilberto Cuppini (batteria) a Eraldo Volonté (sax tenore); da Sante Palumbo (pianoforte) a Gaetano Liguori (pianoforte), a Bruno Tommaso (contrabbasso); da Gianni Coscia (fisarmonica) ad Armando Trovajoli (pianoforte). Tra i più giovani, vi è il trombettista Paolo Fresu, dotato di una sonorità morbida e caldissima, e, sempre alla tromba Bosso, e il pianista Stefano Bollani. Sulla linea fondamentale del bop, anzi risalendo fino alle origini parkeriane, si distinse in una carriera precoce ma purtroppo breve l’altosassofonista Massimo Urbani. Con questo numero inizia una serie di articoli sulla musica Jazz. Ci è sembrato doveroso parlarne considerando che la città di Bologna è, con la sua ricchezza di musicisti e di locali, una delle città più importanti del panorama jazzistico italiano assieme a Roma e Milano, senza tralasciare Ferrara che ospita uno dei locali Jazz più importanti e Cento con il suo giovane e attivo Jazz Club. Aldo Brizzi & Reis Sabato, 17 Aprile Lionel Loueke Trio Lunedì, 19 Aprile Nico Menci Roots Resident Trio Somethin’Else Special Big Band del Triennio Jazz I l 26 aprile 1977 il “Circolo Amici del Jazz” (che in seguito diverrà il Jazz Club Ferrara) iniziò la propria attività che fino ad oggi non ha mai subito alcuna interruzione. Tra le manifestazioni più prestigiose di questi trent’anni di attività sono da citare le numerose edizioni del Festival estivo di Comacchio, le fortunate Stagioni Invernali in collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara, il gemellaggio con l’orchestra della Carnegie Hall di New York, “Jazz D.O.C.” in collaborazione con la Provincia di Ferrara e “Jazz on the Sea” in terra Istriana. Rassegne animate da presenze prestigiose quali: Miles Davis, Ornette Coleman, Jackie McLean, João Gilberto, George Benson, McCoy Tyner, Wynton Marsalis, Elvin Jones, Michel Petrucciani, Mingus Big Band, Count Basie Big Band, Cedar Walton, Joe Henderson e tanti altri. Dal 1999 il Jazz Club, opera nella prestigiosa sede del Torrione San Giovanni (splendido bastione rinascimentale parte del complesso della cinta muraria della città) all’interno del quale, grazie al contributo del Comune di Ferrara, della Regione Emilia Romagna e di una fitta schiera di partners, i soci possono fruire di circa ottanta concerti annuali dai primi di ottobre a fine aprile. Venerdì, 26 Marzo Maria Pia De Vito 5et Sabato, 27 Marzo Maria Neckham 5et Lunedì, 29 Marzo Somethin’Else Special Manuzzi-Stuli Duo Venerdì, 2 Aprile Nick Myers 4et Sabato, 3 Aprile Gabriele Mirabassi Trio Today’s Jazz 6 Mahler Chamber Orchestra Venerdì, 16 Aprile Robert Bisha Solo Recital Venerdì, 23 Aprile Joe Locke 4et Sabato, 24 Aprile Puglisi-Cappellato Duo Plus Special Guest T.B.A. Lunedì, 26 Aprile Somethin’Else Special Infoline: (dalle ore 15:30) 339 7886261 Prenotazione cena: (dalle ore 15:30) 333 5077059 Ingresso Riservato ai Soci Affiliazione Endas Venerdì 26 e Sabato 27 Marzo Little Kellie And His Motherknuckers Domenica 28 Marzo Roberto Gatto “New” Quartet Lunedì 29 Marzo “Bossa & Beyond” Torrione San Giovanni Via Rampari di Belfiore 167 Ferrara tività musicale che nel corso degli anni ha portato la Cantina Bentivoglio ad essere riconosciuta internazionalmente come un vero e proprio tempio del jazz. Da qualche anno la rivista specializzata “Down Beat” annovera alla Cantina Bentivoglio tra i cento Jazz Club più importanti al mondo. del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara Venerdì, 30 Aprile Rosario Giuliani 4et formazioni e info: www.jazzclubferrara.com Roots 2009/2010 Plus Guests In Jam Martedì 30 Marzo Pasquale Morgante Quartetto Z Sp. Guest Silvia Mezzanotte Presentazione Cd “Volume 1” Mercoledì 31 Marzo Today’s Jazz 6 Bob Sheppard Quartet Giovedì 1 aprile Massimo Faraò Sicbaldi Trio Venerdì 2 e Sabato 3 Aprile Hammond Bandits Martedì 6 e Mercoledì 7 Aprile Filippo Mignatti Brushes Trio Giovedì 8 e Venerdì 9 Aprile Ragusa Venuto Quartet Domenica 11 Arile Festa di Strada del Bivio delle Arti con Roaring Emily Band Lunedì 12 Aprile Roots 2009/2010 Nico Menci Roots Resident Trio Plus Guests in Jam Martedì 13 e Mercoledì 14 Aprile Today’s Jazz 6 Joe Farnsworth Residency Giovedì 15 Aprile Today’s Jazz 6 Joe Locke Quartet Venerdì 16 e Sabato 17 Aprile Today’s Jazz 6 Joe Farnsworth Residency Lunedì 19 Aprile Roots 2009/2010 Nico Menci Roots Resident Trio Plus Guests In Jam Via Mascarella, 4/b - 40126 Bologna (Italy) Tel. 051.265416 Aperto Tutti i giorni dalle 20 alle 02 I l locale, con altri nomi e proprietà, esiste da oltre 50 anni. Iniziò l’attività come magazzino vini e fiaschetteria per poi essere destinato a magazzino di merci varie. Solo nel 1982 rinacque nella forma attuale, trasformato in osteria con cucina, anche se con un nome diverso dall’attuale e limitato alle sale prospicienti all’ingresso. Nel Maggio del 1987 l’attuale società di gestione rilevò le licenze e iniziò l’attività che continua ancora oggi ininterrotta. Nell’Ottobre del 1989 venne aperta la grande sala Musica, ricavata dalle cantine del cinquecentesco Palazzo Bentivoglio e fino ad allora usata come magazzino e cantina dell’osteria. In questa sala venne iniziata da subito quella at- Martedì 20 Aprile Walter Vitale Quartet Mercoledì 21 Aprile Matteo Zaccherini Trio Giovedì 22 Aprile Today’s Jazz 6 Flora Faja Italian Songbook Venerdì 23 Aprile Matteo Zaccherini Trio Lunedì 26 e Martedì 27 Aprile Today’s Jazz 6 Matteo Sabatini Ny Quintet Feat. Mike Moreno Mercoledì 28 Aprile Today’s Jazz 6 Rosario Giuliani International Quartet Mercoledì 28 e Giovedì 29 Aprile e Sabato 1 Maggio Pino De Fazio Combos formazioni e info: www.cantinabentivoglio.it Chez Baker Jazz Club Via Polese 7/a - Bologna - Tel. 051223795 S embra di stare in uno dei tanti club di cui è ricca New York. In realtà siamo nel centro storico di Bologna, quello con i portici più lunghi al mondo, al Chez Baker Jazz Club. Ma l’atmosfera è la stessa: grande passione e rispetto per il Jazz, con un cartellone di concerti che va da Ottobre a Maggio. In questi anni il Chez Baker ha ospitato jazzisti di livello internazionale, da Kenny Barron a James Moody, fino a Tommy Flanagan, oltre ai migliori musicisti italiani. La caratteristica del Chez Baker è di abbinare alla musica il dinner, sia nel basement, e quindi direttamente a contatto con chi suona, che nella sala tradizionale, per chi invece preferisca solo cenare o bere qualche drink. Così è possibile gustare una cucina tradizionale ma molto curata, ovviamente anche per il lunch. Altrettanta attenzione è riservata al concerto: la perfetta insonorizzazione, la capienza da vero club ed un ottimo impianto di amplificazione garantiscono l’ascolto migliore del Jazz, a contatto di pelle con i musicisti. È per questo che il Chez Baker è frequentato oltre che dai “jazzofili”, anche da musicisti come Lucio Dalla, Vinicio Capossela ed altri che ne apprezzano la particolare atmosfera. Non di rado capitano al Chez Baker anche personaggi dello spettacolo e della cultura, attratti da un club che a Bologna, e forse in Italia, è unico. Tra be-bop e tagliatelle, whisky e sangiovese, ognuno si trova a proprio agio nella dimensione ideale. Venerdì 26 Marzo Matteo Fraboni Quartet “Outrank” Sabato 27 Marzo Chiara Pancaldi Quintet Mercoledì 31 Marzo Chet Baker Resident Band formazioni e info: www.chez-baker.it di Enrico Malucelli l Cento Jazz Club è un’importante realtà associativa che opera nel campo della musica jazz. Dalla serata inaugurale, sabato 10 marzo 2007, si sono esibiti alcuni dei più bei nomi del panorama I jazzistico nazionale ed internazionale: Danilo Rea, Renato Sellani, Francesco Cafiso, Ray Mantilla, Fabrizio Bosso, la Dizzy Gillespie All Stars, John Taylor Marco Tamburini, Steve Turre, , Rachel Gould, Eliot Zigmund, Gianluca Petrella, Alberto Marsico. Ogni evento è stato un happening sia per la qualità delle proposte musicali, sia per il numero delle presenze considerando che si tratta di musica afroamericana che, in un certo senso, rischia di essere di nicchia. Tra le mission del club, appunto, c’è quella di veicolare la musica jazz negli opportuni modi e contesti proprio per sfrondarla da quegli stereotipi obsoleti che, spesso, sono di forte ostacolo alla diffusione larga e partecipata della musica sincopata. Il Cento Jazz Club conta numerosi iscritti, non ha una sede concertistica fissa, ragione per cui ogni evento viene collocato nel giusto contesto a seconda delle esigenze spettacolari. Le locations, comunque, sono sempre di alto livello e assicurano una degna cornice ai nostri concerti. Il Cento Jazz Club ha fondato una propria etichetta, la Centojazzclub Production, la cui finalità è quella di produrre, da una parte, incisioni di artisti italiani che si siano già particolarmente distinti nel mondo della musica jazz per qualità e per singolarità culturale, dall’altra nell’andare alla ricerca di quei “nuovi talenti”, importante fonte d’ ispirazione e di pensiero nella dialettica intrinseca del jazz. Riteniamo che questa azione costituisca una preziosa novità, in senso artistico e culturale, per il Club e un’intima soddisfazione per la fidelizzazione dei propri iscritti. Ad oggi sono 5 i Cd prodotti: Guglielmo Pagnozzi “Jazz Gang”, Gianni Cazzola 5et “Tribute To Art Blakey”, Marco Bovi – Eloisa Atti “Lullaby of myself”, Tamburini-Escoudé-Hall “Trans Europe Trio”, Zanotti-Alberghini-Trotta-Puglisi “Psaico Bop”. Il prodotto discografico di Gianni Cazzola è stato recensito sulla rivista specialista “Musica Jazz”, novembre 2008, così come il cd “Jazz Gang” di Pagnozzi. Il nostro club è citato, anche, nell’Annuario del Jazz 2008 edito dalla rivista di settore “Jazz it”. Oltre al cartellone concertistico, il jazz club ha organizzato dal 2008, le due edizioni del Cento Jazz Festival, una kermesse di musica di grande spessore e impatto sul pubblico con tre concerti serali a tema e isole musicali per le vie del centro storico negli angoli più suggestivi di Cento. L’attività del jazz club si estende all’eno-gastronomia allo scopo di valorizzare i ristoranti e i locali tipici del nostro territorio creando una piacevole sinergia tra cucina e musica. Il Consiglio direttivo è composto da: Enrico Malucelli, presidente, Maurizio Magri, vice presidente, Giorgio Cavicchi, segretario, Alessandro Guiaro, Vittorio Rimondi, Giberti Andrea, Alfio Conte. Info e concerti: www.centojazzclub.com in ascolto rubrica di musica proposta da IL MOSQUITO VALVES E POP IT giormente e rimangono le nostre basi fisse, ma siamo anche spinti verso un rock, sempre duro, più attuale, come Franz Ferdinand, Kasabian, Wombats, Muse, Them Crooked Vultures, Dead Weather, Killers e la lista potrebbe essere infinita perchè ascoltiamo veramente un casino di roba, senza dimenticare il caro nostro amato Blues. Avete già fatto qualche demo? di Cicoria on vi darò un opinione sul mondo dei Valves, forse non è il caso di spiegare ciò che non può essere spiegato, ma ascoltato, sentito, urlato. Perciò signori e signori sarà proprio il suddetto vivace complesso bolognese a raccontarsi tramite questa intervista. Buon appetito N Nome? Valves Chi suona cosa? Danio suona la chitarra il sintetizzatore e stona, Gabriele suona il basso con gli effettacci e Tomba suona la batteria. Quando e come vi siete formati? Ci siamo formati nel 2006, ma avevamo una formazione completamente diversa allora. Eravamo in 4, suonavamo Hard Rock e Rock’n’Roll puro e al basso c’erano Guido Fallani prima e Andrea Majo dopo. Io (Danio) non cantavo perchè alla voce c’era Alessandro Zaghi, con cui abbiamo collaborato molto per i primi testi, che ancora usiamo. Che genere fate? Se in Inghilterra fanno Brit pop noi facciamo Itpop. O meglio! Popit! Pop It! Diventeremo famosi per aver creato il Pop It, che funge anche da “Poppalo” . Scherzi a parte all’inzio, mi ripeto, facevamo Rock’n’Roll puro. Anzi, direi che abbiamo iniziato quasi come gruppo Blues. Facevamo cover di Muddy Waters, John Lee Hooker, Billie Holiday e poi abbiamo progredito come le band importanti degli anni ‘60: Yardbirds, Cream, Beatles (loro sempre e ovunque) Animals, e tutto il beat e hard blues possibile, per poi spingerci verso il primo hard rock con i Deep Purple, i Led Zeppelin, e arrivare agli Ac/dc e i Motorhead. Siamo sempre andati avanti verso quello che ci piaceva, ma con uno strano ordine cronologico. Ora noi (stupidamente?) ci definiamo Hard Rock moderno, perchè tutti i gruppi detti in precedenza ci ispirano mag- La nostra prima Demo, Blues For Jane, raccoglieva 5 Brani Hard Rock in Italiano. La demo nuova dovrà aspettare ma arriverà, anche perchè abbiamo veramente un sacco di pezzi e scegliere quelli da inserire nel cd è difficile. Dovrebbero essercene 5, si chiamerà Manicomio Criminale di Aversa e tratta interamente di follia e abbiamo intezione di farlo girare molto. Cosa pensate della musica in Italia e a Bologna? Riguardo all’Italia, il bel paese, è capace di grandi cose, ha grandi artisti, ha grandi argomenti di cui parlare. Noi siamo tra quelli, motivo per cui cantiamo in italiano, che credono di poter cambiare qualcosa con la musica o sicuramente far vedere di che pasta siamo fatti. Forse siamo solo illusi ma perchè non crederci? Lombroso, Morgan e Bluvertigo, I Cosi, Verdena, il Teatro degli orrori, Le Luci Della Centrale Elettrica...sono tanti gli artisti a cui dare valore, Fitness Forever, Le Strisce, ZEN CIRCUS e sottolineo Zen Circus. E poi perchè non tornare ai grandi classici? Dov’è quel genio moderno di Luigi Tenco? Dov’è Bindi? Dov’è la vera musica italiana? Perchè non riscopriamo Gaetano? Mentre di Bologna, che dire, una città che da troppo spazio alle cover band e alle serate acustiche e pochissima visibilità ai gruppi che hanno voglia di impegnarsi in elettrico. Ma a chi dare la colpa? Parlando dei gruppi l’ambiente non è dei migliori, un branco di gente che si da costantemente contro e si sparla dietro, invece di aiutarsi a vicenda che sarebbe la cosa migliore. La città abbonda troppo di punk band e hard core boy, e non credo ci sia nulla di interessante al di fuori di un gruppo che inizia con la O (ma non dico chi). Per il resto tanta gente se la tira e tanta altra molto brava non si impegna, per non parlare dei professionisti che vivono e frequentano bologna che ai gruppi emergenti si interessano la metà di 0. www.myspace.com/thevalvesbologna è il nostro space dove per ora ci sono voci stonate e chitarre incazzate. COSA FARE TRA LA NEBBIA E LE ZANZARE ARGELATO CASTELLO D’ARGILE Venerdì 30 aprile, ore 21 Sala dei Cento, in Piazza 2 Agosto Le proiezioni della Focale Le domeniche d’autore a Villa Beatrice InCanto: musicanti in scena ad Argile! Da Sabato 1 maggio a domenica 16 maggio Sala Pier Paolo Pasolini, p.zza Amendola 1 I figli del Reno Sabato 1 maggio inaugurazione, ore 17 Domenica 18 aprile, ore 16 “In Fedele” di Tiziana Bertacci Reading di Poesia e Musica con Rita Comelli, Claudio 48 & C. “…chiudi gli occhi e se puoi ascolta il tempo”. Nell’occasione esposizione di opere fotografiche di Tiziana Bertacci Domenica 9 maggio, ore 16 “La Mia Akragas. Quando i pali erano quadrati” di Dario Spagnoli. “un viaggio nel calcio degli anni settanta e nella provincia siciliana. Campi di sabbia e di terra e tifoserie bollenti…”. BENTIVOGLIO Centro Culturale Te.Ze. Continua la nona edizione di “InCanto. Musicanti in scena” organizzata dall’Associazione “Persephone” in collaborazione con il Festival “Atti Sonori” teatro musicale, la Provincia di Bologna ed il Comune di Castello d’Argile. Teatro Comunale di Argile Venerdì 16 aprile, ore 21 concerto di tango e musica sudamericana Tango Tres (D. D’Antonio. V. Veroli e S. Zalambani). Teatro Parr. di Mascarino Venerdì 7 maggio, ore 21 Fanfara Burek World Music Circuì musiche di strada: ritmi popolari e contaminazioni. Lo spettacolo con degustazioni enogastronomiche è organizzato in collaborazione con “Atti Sonori”. Per maggiori informazioni: tel. 051976978 - teatro@argile. provincia.bo.it - www.attisonori.it. Sabato 1 e Domenica 2 maggio, ore 8 Piazza Amendola Al mare in bicicletta Km 100 la 2 giorni, Km 140 la 3 giorni. Info: Tom 347.5093840 Domenica 9 maggio, ore 8,30 Piazza della Pace Bimbinbici 2010, Ed. Numero Undici Km 25 - Info: Salvatore 328.5682988 Domenica 16 maggio, ore 9 Piazza della Pace Gita all’oasi naturalistica di San Gherardo Ingresso: adulti 3€, bambini gratis. Km 45 - Info: Alessandro 333.4417495 Dal 28 maggio al 2 giugno L’europa in bici: la ciclovia del Danubio Sabato 17 aprile, ore 21 Compagnia Teatrale Il Temporale “L’incanto Verde (Al Baladur)” Museo della Civiltà Contadina San Marino di Bentivoglio - Via Sammarina 35 Domenica 18 aprile, ore 15 In collaborazione con la Coop. Soc. Anima L’orto Racconta Per bambini dai 3 ai 6 anni: la narrazione di una favola accompagnerà i bambini attraverso un’esperienza sensoriale per introdurli alla conoscenza degli ortaggi, il risultato finale sarà la preparazione di un minestrone Domenica 2 maggio, ore 16 Trasformiamo Il Latte Per bambini dai 6 ai 10 anni: laboratorio di trasformazione del latte vaccino in formaggio fresco, ricotta e burro. Al termine degustazione del formaggio Parmigiano Reggiano. Domenica 16 maggio, ore 16 In collaborazione con l’Associazione Gruppo della Stadura …tra I Fieni Allor Allor Falciati Visita guidata alla sezione del museo dedicata al podere, al prato e alla stalla. All’esterno esposizione di attrezzi della fienagione (la sganda), dimostrazione di trinciatura del fieno e preparazione della misclê. Domenica 30 maggio, ore 16 In collaborazione con CRA – Unità di Ricerca per la Frutticoltura (Forlì) La Frutta si conosce Mangiandola: La Fragola Degustazione guidata di diverse varietà di fragole per imparare a riconoscerle attraverso il confronto. La visita alla sezione espositiva darà al visitatore un quadro d’insieme dei metodi di coltivazione e conservazione della frutta. CASTEL MAGGIORE Domenica 28 marzo, ore 17,30 Piazza della Pace Minitour: Gioie e Dolori in Bicicletta Km 15 - Info: Andrea 333.8782713 Venerdì 9 aprile 2010, ore 21 Sala dei Cento, in Piazza 2 Agosto Le proiezioni della Focale Domenica 11 aprile 2010, ore 16,30 Teatro Biagi D’Antona, Via La Pira 54 Fantateatro “Biancaneve” Venerdì 16 aprile 2010, ore 21,15 Teatro Biagi D’Antona, Via La Pira 54 A proposito di tutte queste signore Venerdì 16 aprile 2010, ore 21 Sala dei Cento, in Piazza 2 Agosto Le proiezioni della Focale Domenica 18 aprile, ore 10-19 Corso Guercino Il mercatino delle cose antiche Martedì 20 aprile, ore 21 Teatro Giuseppe Borgatti Artecento Classica The Clan Dal 20 marzo al 9 maggio 2010 Rocca Le botteghe dei ricordi. Attività commerciali a Cento nel XIX e XX secolo fra storia e memoria. Mostra fotografica a cura di Mariateresa Alberti e Tonino Tirini. sabato, domenica e festivi 10-13 e 16.30-19.30 Sabato 27 marzo, ore 21 Santuario Beata Vergine della Rocca Tenebrae Factae Sunt “Donna de Paradiso” di Jacopone da Todi Lunedì 28 marzo, ore 17 Centro Pandurera Storia di Aladino e della lampada meravigliosa Biglietti: da 6€ a 7€ Giovedì 1 aprile, ore 21 Sala Zarri del Palazzo del Governatore Ciclo di Presentazione Libri: “Cento serate con l’auto- re” Alessandro Berselli presenta “Cattivo” Venerdì 9 aprile, ore 21 Centro Pandurera Romeo e Giulietta - storia di un amore dannato Musicalmente incanto Km 15 - Info: Andrea 333.8782713 Sabato 17 aprile, ore 21 Teatro Borgatti La Presidentesa Teatro dialettale Giovedì 29 aprile, ore 21 Centro Pandurera Voci dal cuore da chi voce non ha Giovedì 22 aprile, ore 21,15 Teatro Biagi D’Antona, Via La Pira 54 La festa della liberazione: Racconto di nuvole e di guerra Domenica 25 aprile, ore 15,30 Castel Maggiore piazza della Pace Minitour: Castel Maggiore, cronaca e storia La disegnatrice Disney Silvia Ziche presenta “Prove tecniche di megalomania” CENTO Giovedì 8 aprile, ore 21 Teatro Borgatti Pio’ t’l’ armesd e pjo’ la poza Venerdì 23 aprile, ore 21 Sala dei Cento, in Piazza 2 Agosto Le proiezioni della Focale Ciclo di Presentazione Libri “Cento serate con l’autore”. Mercoledì 21 aprile, ore 21 Centro Pandurera Django en Italie, lo show Musica jazz Domenica 18 aprile, ore 9 Piazza della Pace Minitour: La città di Budrio e le ocarine di terracotta Km 45 - Info: Stefano 349.4458828 Sabato 17 aprile, ore 21 Sala Zarri del Palazzo del Governatore Prenotazione obbligatoria. Km 205 totali Info: Maurizio 329.3553010, Tiziano 346.6468286 via E. Berlinguer, 7 Sabato 27 marzo, ore 21 Compagnia Teatrale Sterpi “Ultimo Spettacolo Al P.i.p.p.a” Venerdì 16 aprile, ore 21 Teatro Borgatti La Presidentesa Teatro dialettale Teatro dialettale. Biglietti: da 10€ a 17€ Venerdì 9 aprile, ore 21 Teatro Borgatti Pio’ t’l’ armesd e pjo’ la poza Teatro dialettale. Biglietti: da 10€ a 17€ Sabato 10 aprile, ore 21 Teatro Borgatti Pio’ t’l’ armesd e pjo’ la poza Teatro dialettale. Biglietti: da 10€ a 17€ Domenica 2 maggio, ore 17 Teatro Borgatti Il Pifferaio Magico Domenica 16 maggio, ore 10-19 Corso Guercino Il mercatino delle cose antiche PIEVE DI CENTO Sabato 27 marzo, ore 20,45 Domenica 28 marzo, ore 16 Teatro Comunale Alice Zeppilli A la Monda del Ris/Lo e Lia Domenica 4 aprile, ore 16 Teatro Comunale Alice Zeppilli A La Porta D’Asia Il teatro sullo schermo Sabato 10 aprile, ore 20,45 Domenica 11 aprile, ore 16 Teatro Comunale Alice Zeppilli Racconti di Violetta Canti e racconti da “La Traviata” di G. Verdi Domenica 11 aprile, ore 10 Piazza A.Costa Biciclettata di Primavera, festa di primavera con aquiloni in volo presso l’Agriturismo “La Bisana” che a tutti i partecipanti offrirà crescentine, ciambella e vino a partire dalle ore 15 Sabato 13 aprile, ore 19,30 Centro Anziani “Luigen” Spaghetti, parole e fantasia… Ciclo di presentazioni di libri per una INVIA IL PROGRAMMA DELLA TUA CITTÀ A: [email protected] dieta a base di letture. Che animale sei? di Paola Mastrocola ti, 53’, Italia, Prod. Arancia Film Mercoledì 14 aprile, ore 21,30 Teatro Comunale Alice Zeppilli “Willie Nile” Ingresso € 7,00 Martedì 18 maggio, ore 20,45 Teatro Comunale Alice Zeppilli Doct in Tour: Uso improprio, di Luca Gasparini, Alberto Masi, 71’, Italia, Prod. Vivo Fil Proiezioni di Documentari in Domenica 18 aprile Mercatini di primavera Fiori, piante, erbe, erboristeria, giardinaggio e suoi arredi ore 10 - Sala Dafni Carletti Convegno dell’Associazione Liutai Italiani ore 16 - Teatro Comunale “A. Zeppilli” S’an egh foss Regni nt al mèz Proiezione DVD per il 25° anniversario dell’attività artistica de I Commedianti Giovedì 22 aprile, ore 17,30 Cresco Leggendo “Ricette di Felix da tutto il mondo” con laboratorio di prepara- zione degli ingredienti per ricette di altri paesi Domenica 25 aprile Centro Storico Chi cerca trova Mercatino dell’antiquariato Sabato 1 maggio ore 9.30 Piazza Andrea Costa Biciclettata di Primavera sosta e pranzo presso l’Agriturismo “La Cascinetta” ore 13 Piazza Andrea Costa Pranzo della solidarietà a cura delle associazioni del Tavolo della Solidarietà e in collaborazione con Pro Loco pomeriggio gimcana per i bambini a cura della Società Ciclistica Centese Asta delle biciclette Domenica 2 maggio ore 15:00 Mercatini di primavera Arti libere, artigianato, hobbystica, opere dell’ingegno Martedì 4 maggio, ore 20,45 Teatro Comunale Alice Zeppilli Doct in Tour: La febbre del fare di Alessandro Rossi, Michele Mellara, 82’, Italia Proiezioni di Documentari in collaborazione con la Regione Emilia Romagna Domenica 9 maggio Sala Partecipanza Workshop Fotografico Corso arte-tempo libero Organizzato dal Circolo La Tendina ore 16 - Teatro Comunale Alice Zeppilli Una volta l’un per ‘na fola Il Teatro Sullo Schermo Martedì 11 maggio, ore 19,30 Centro Anziani “Luigen” Spaghetti, parole e fantasia… Ciclo di presentazioni di libri per una dieta a base di letture. “Nel Borgo” di Alba Piolanti ore 20,45 - Teatro Comunale A.Zeppilli Doct in Tour: Piazzati, di Giorgio Dirit- collaborazione con la Regione Emilia Romagna Giovedì 20 maggio, ore 17,30 Opera Pia Galuppi letture nel giardino Nati per leggere “Un colore tutto mio” Domenica 23 maggio Tutti ai musei del centopievese In collaborazione con il Comune di Cento. Visite guidate, video, mostre, laboratori didattici per bambini e altro Martedì 25 maggio, ore 20,45 Teatro Comunale Alice Zeppilli Doct in Tour: La voce Stratos, di Luciano D’Onofrio, Monica Affatato, 107’, Italia Proiezioni di Documentari in collaborazione LA SALUTE DELLE CELLULE GRIGIE di Amedeo Luigi Correggiari P arrebbe che studi scientifici ab- Circoli Scacchistici: biano dimostrato che per mante- BOLOGNA nere il cervello in buone condizioni A.D. Gruppo Scacchi Castellano ed a qualsiasi età, è necessario eser- Via S.Martino 42- Castel S.Pietro Terme (Bo) citarlo e che per questo fine due sono Tel. 051941019 - 3335930784 - [email protected] con la Regione Emilia Romagna i sistemi migliori: imparare una lin- A.S.D. Circolo Scacchi Imolese gua del tutto sconosciuta o giocare Via Tinti, 1 - 40026 Imola (Bo) a scacchi. Per la lingua segnaliamo Tel. 338 635577 - www.imolascacchi.it il giapponese o il turco, ma per chi Accademia Scacchistica Le Due Torri delle cellule in grigie nonLasisalute volesse cimentare questo Via Lenzi, 4/b - 40122 Bologna (Bo) 348 2584066 - www.accademiascacchistica.it (di Amedeo Luigi Correggiari) sforzo enorme proponiamo allora un Tel. Orari di apertura: Mar-Mer-Gio-Ven 14.30-23; Sabato 14.30-19 piccolo problema scacchistico tratto Lunedì 8 aprile, ore 20,45 Parrebbe che studi scientifici abbiano dimostrato che per mantenere il cervello in buone condizioni da una partita del grande giocatore Circolo Scacchi Sasso Marconi Cartiera, 6 - 40044 Sasso Marconi (Bo) visione del filmato “La Sconosciuta” di ed a qualsiasi età, è necessario esercitarlo e che per questo fine due sono Via i sistemi migliori: imparare russo e campione del mondo Tel. 051 845972 - [email protected] lingua libero). del tutto sconosciuta o giocare a scacchi. Per laMichail lingua segnaliamo il giapponese o il G. Tornatoreuna (ingresso Iniziativa Tal;cimentare inoltre dopo la soluzione del- proponiamo allora un piccolo ma perDolce chi non si volesse in questo sforzo enorme a cura della turco, casa famiglia Acqua lo stesso diamo circolirusso problema scacchistico tratto da una partita dell’elenco grande dei giocatore e campione del mondo FERRARA scacchistici vicini, dove coltivare Michail Tal; inoltre dopo la soluzione dellopiù stesso diamo l’elenco dei circoli scacchistici più vicini, A.D. Circolo Scacchistico Estense dove coltivare con assiduità con questo gioco questo appassionante, ottimo esercizio la salute assiduità gioco appassioVia Dellaper Resistenza, 34 - delle 44100 Ferrara (Fe) cosiddette cellule grigie. nante, ottimo esercizio per la salute Tel. 0532 242388 - [email protected] http://digilander.libero.it/gdido62/CSE delle cosiddette cellule grigie. SAN GIORGIO DI PIANO SAN PIETRO IN CASALE Io Riciclo… Ancora! Dal primo gennaio riparte l’iniziativa “Io Riciclo” arrivata ormai alla quarta edizione. Portando i rifiuti differenziati alla Stazione Ecologica si accumulano, fino al 31 dicembre 2010, i punti che porteranno alla graduatoria finale con premi ai primi mille classificati da 50 a 20 €. Sono stati modificati i punteggi attribuiti alle diverse tipologie di rifiuti, privilegiando i rifiuti che vengono raccolti solo nella Stazione Ecologica mentre sono stati ridotti i punti attribuiti a carta e plastica, che si raccolgono anche nei cassonetti stradali. Buona raccolta differenziata a tutti. Biblioteca Ragazzi La Grecia Viaggio al tempo di Sofocle A.D. 2008 Tal-Platonov (Dubna 1973) Orari di apertura: Mar 21-24; Ven 21-1; Sab 15-18.30; Dom 15-18 Tal-Platonov (Dubna 1973) Il bianco muove e vince Il bianco muove e vince Circolo Scacchistico Argenta Via Felino Campana, 2 - 44011 Argenta (Fe) Tel. 0532 802041 - [email protected] Orari di apertura: Sabato pomeriggio jklmnopq hQ-V_MODENA g%^A.D. Circolo Scacchi G.Lolli Cavour, 57 - 41032 Cavezzo (Mo) fP]Via Tel. 0535 21003 - www.lolliscacchi.it e#\Orari di apertura: Lunedì ore 20-24 Scacchi Formigine e Sassuolo dJ'[A.D. Via Battezzate, 70 - Corlo Di Formigine (Mo) 328/9336270 - [email protected] cQ-Q*ZTel. Orari di apertura: Ven 21-24; Dom 10.30-13 bJ PYSede Sassuolo (Ca’ Marta - Via Regina Pacis 116): Gio 20.30-24 S. G.Barbieri a*.XC. Via Caduti Senza Croce, 1 - Sassuolo (Mo) [email protected] Club 64 A.s.d. Soluzione Via Wiligelmo, 72 - 41124 Modena (Mo) Soluzione: Tel. 339 4513422 1) Dh6-Txg3 2) Ag6!!-Txg6, 3) fxg6-fxg6 4) Dxf8 matto. Lunedì 7 aprile, ore 18 Martedì 8 aprile, ore 19.15 Lunedì 14 aprile, ore 18 1) Dh6-Txg3 2) Ag6!!-Txg6, 3) fxg6-fxg6 4) Dxf8 matto. Venerdì 16 e Sabato 17 Aprile, ore 20,45 Teatro Comunale Alice Zeppilli A Teater “Quand al Dieval ag met al zampen” Proiezioni di Documentari in collaborazione con la Regione Emilia Romagna [email protected] - www.club64.it Orari: Mar - Gio 21-0.30 ; Sab 15.30-19 Viaggio riservato agli adulti accompagnati. Il viaggio può essere effettuato da un massimo di venti partecipanti. È necessaria la prenotazione telefonando al 051810658 Domenica 18 aprile 2010, ore 16,30 Asilo parr. “S. Luigi”, via Matteotti 2 Murmure Teatro “Souvenir” Teatro d’attore e pupazzi soluzioni per la grafica e la stampa [email protected] - www.bagnoli1920.it - tel. 0516861405 REPETITA... SIMONE CORTESI UN GIOVANE ARTISTA SI RACCONTA IL LIBRO PROPOSTO DA MOSQUITO Ma devo dire che ho iniziato a pensare al libro osservando mio marito, “non che avessi pensieri da serial killer su di lui”, ma essendo un grande appassionato di saggistica seriale mi sono incuriosita e ho cominciato a pensare quale fosse la causa del male e come si arriva ad esso. di Luca Dal Pozzo MARILÙ OLIVA, è l’autrice esordiente ospite di Mosquito. Per prima cosa il titolo: che significa Repetita? Repetita è un participio passato latino e significa, alla lettera: le cose ripetute. L’ho scelto come titolo perché il protagonista, Lorenzo Cerè, è anche un appassionato di storia ed è giunto alla tesi che la storia si ripeta. Per lui la parola Repetita è sinonimo di storia, intesa nella sua accezione più negativa ovvero una successione di epoche caratterizzate dalla ripetizione di soprusi, ingiustizie, meschinità. Iniziando a parlare di “Repetita”, vorremmo sapere: che cosa ti ha spinto a scrivere questo libro? Da sempre mi occupo di saggistica, sono insegnante di storia al Liceo e spesso mi trovo a scrivere su giornale e riviste. Un romanzo dai caratteri forti, a volte macabri cosa si deve aspettare il lettore? Si deve aspettare qualcosa di forte. L’angoscia che può scaturire è dovuta al fatto che il lettore avverte che le vicende raccontate possono accadere e, in parte, sono accadute e inoltre non dimentichiamoci il profondo sentimento di giustizia che involontariamente sentiamo negli omicidi commessi dal nostro amico seriale Quanto tempo hai impiegato alla stesura del romanzo? Bella domanda, in verità per scrivere il libro ho impiegato 7 mesi,”il tempo dovevo ritagliarlo tra il lavoro e la famiglia”, ma la cosa che ha allungato i tempi è senza dubbio l’attesa di una risposta dalla case editrici, che hanno tempi biblici, infatti ho dovuto aspettare due anni prima di avere una risposta. Puoi introdurci il personaggio tormentato di Lorenzo Cerè? LA.ME.GE di LANZONI UBER LAVORAZIONE LAMIERA TRANCIATURA E STAMPAGGIO PICCOLE E GRANDI SERIE SPECIALIZZATO IN ACCIAIO INOX www.lamege.it Lorenzo Cerè è una vittima, una persona sofferente, sociopatica, isolata. Lorenzo ha subìto violenze di ogni tipo, nell’infanzia, e per questo non conosce altro linguaggio che quello della violenza. Trova nella vendetta l’unico modo per ristabilire l’ordine delle cose e punire coloro che hanno abusato di lui durante tutta la vita. Non sa rapportarsi alle persone, tant’è vero che, con l’unica donna con cui vorrebbe instaurare qualcosa di importante, non sa come comportarsi. Lorenzo Cerè. Si differenzia dalla maggior parte degli altri killer per il suo livello culturale. É anche uno studioso di storia che riutilizza come giustificazione e come strumento dei suoi omicidi. È per questo motivo che fin dalle prime pagine si instaura un rapporto di empatia che ci permette di giustificare ,inconsciamente, i suoi crimini, non visti come omicidi brutali ma, piuttosto come giusta punizione a violenze perpetrate in passato su di lui. Lorenzo subisce abusi nell’infanzia e trova come unica soluzione l’omicidio seriale di chi ha rappresentato il male nella sua vita. Il male genera male. Esiste una via di fuga? Penso che l’unica via di fuga sia un’educazione diversa, più profonda, più sentita, all’altro. Un’educazione alla civiltà, al rispetto, alla consapevolezza di far parte di una comunità interaziale. Ma penso anche che questa sia una soluzione lontana anni luce dalla nostra società che è così ossessivamente votata all’individualismo. Quali sono i tuoi progetti futuri? Beh, a voi lo posso dire ho iniziato la stesura di Repetita 2, e poi si vedrà. il mosquito [email protected] - [email protected] Via Mascarino, 18 - PIEVE DI CENTO (BO) - TEL. 051975142 [email protected] www.ilmosquito.com Via G. Leopardi, 2 - CENTO (FE) Tel. 051.90.16.16 - www.effeti.it info e pubblicità: 328 55 40 228 M i chiamo Simone Cortesi, ho 24 anni il primo maggio, ho frequento il corso di fumetto dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e mi faccio la barba ancora una volta a settimana. Fresco fresco di Diploma, ho partecipato a diverse mostre in provincia e a Bologna, a Venezia e ad Amburgo, al termine di un workshop estivo di illustrazione. Amo il fumetto e il disegno in generale, che permette di esprimere sensazioni in maniera altrimenti impossibile. Cerco, nelle mie storie, di rappresentare un pò di quotidiano, di realtà. Mi piace pensare che un barbiere, sotto sotto, può essere un potenziale supereroe. Cerco uno stile vicino al realistico, con un occhio al grottesco e al caricaturale. Mi piace giocare a biliardino (in porta), il Crodino e i libri di Stefano Benni. Per questa piccola storia ho fatto riferimento ad articoli di giornali, usciti poco tempo fa, che ricordavano la strage alla scuola Diaz durante gli scontri del G8 di Genova. Non voglio fare lezioni o dare giudizi. Ho solo disegnato quello che poche righe di giornale mi hanno fatto provare. Una piccola storia di rabbia, voglia di vivere e prigioni. Elementi che ogni giorno si vivono, ogni giorno si cercano e combattono. La citazione è di una canzone degli Afterhours, ‘Il paese è reale’. Buon ascolto. Ma ora è tardi, vi saluto. Devo andare a farmi la barba. Per informazioni contattami su Facebook.