Musica,lanostravita Stiamoarrivando

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50 TAM TAM
CULTURA
IL DISCO
DEL MOMENTO
LANA DEL REY
ULTRAVIOLENCE
di Eugenio Marzotto
LamusaIndie
ricomincia
dalpopbarocco
Pelledocaw
[email protected]
Musica, lanostravita
Stiamoarrivando
aRockTargatoItalia!
F
Ma qualcosa c'è già anche in
un paio di pezzi che abbiamo
suonato al Bar Smeraldo.
E l’ispirazione per i brani?
Le ispirazioni vengono
sempre da storie di vita
vissute, come è stato per molti
lo è anche per noi. La rabbia
per una situazione personale,
la perdita, il raggiungimento
di un obiettivo importante,
un cuore infranto.
Per i Min.Amor una bella
occasione per farsi conoscere.
Testi in italiano: non è facile...
Sì! E siamo contentissimi, tra
l'altro è stato un colpo aprire
il giornale e vedere la nostra
faccia per la finale di Rock
Targato Italia, premio di
Vicenz@NetMusic nel quale
non speravamo proprio. È un
periodo, per la nostra band,
ricco di soddisfazioni, ci
faremo conoscere a Milano e
cercheremo di arrivare là con
una carica mai vista!
“Alternative rock” con
influenze punk, metal e folk.
Da dove arrivano?
Vero, ogni volta che sento un
pezzo rock per radio cantato
in italiano storco il naso;
spero che i nostri brani non
facciano lo stesso effetto... Ci
sono pochi artisti che
riescono a dare impatto con
testi nella nostra lingua. Ma
sono gruppi famosi solo
nell'area underground, che
rimangono spesso di nicchia.
Però se vuoi ascoltare rock
alternativo è li che devi
cercare.
Diciamo che sono i generi che
più hanno influenzato la
nostra scrittura dei pezzi. Per
punk intendiamo la corrente
inglese dei Clash e Sex Pistols,
come urlo generazionale e
acidità dei suoni. Parlare del
metal sarebbe troppo lungo,
invece, però come nomi
diremmo Pantera e Metallica,
ritmi dritti, ritmiche pestate e
riff da headbanging. Invece
sul folk c'è tutto un altro
discorso, perché ascoltando la
musica tradizionale francese,
e scozzese in primis, e poi
rumena e brasiliana ci sono
venute un sacco di idee che
stiamo tuttora organizzando.
Il vinile animerà i giovedì di luglio nel parco del
Castello di Schio. Si rinnova l'appuntamento
con “Time to play vinyl”, festival organizzato
grazie all'amore per la musica di Filippo Tazzer,
alle competenze artistiche di Valentina Nicoli e
all'apertura mentale di Roberto Barbieri,
gestore dello Skiosko. La line up prevede il 3
luglio Mirko Casalini (Nostra scena) di Firenze.
Il 10 toccherà ai Flying Machine, nati dalle
atmosfere visionarie di Native e dall'eclettismo
di Twice. Giovedì 17 spazio a Filippo Zenna di
Salerno in Kult. Il 24 da Torino Material di
Bounce FM. Il 31 gran serata conclusiva con i
Vicenza Vinyl Lovers: Max Casity (Option),
Granturismo (Paper recording) e il padrone di
casa Filippo Tazzer aka Soultaz.
Rey non è più solo la musicista
che ti lascia senza fiato per il fascinochesatrasmettere.Èdiventata donna. Ultraviolence è un discocheparladellesuetemibiliparanoie, un disco maledetto e sincero capace di rapire ma non al
primo ascolto. La musa dell’Indie
degli anni Zero torna all’antico, al
pop barocco e per nulla facile.
L'INTERVISTA
ra le band più
personali tra i venti
finalisti di
Vicenz@NetMusic
2014 c'erano senza dubbio i
Min.Amor. La loro musica ha
saputo andare ben oltre i
confini vicentini, tanto da
colpire anche Franco Sainini
di Divinazione Milano, che
organizza da oltre 25 anni
Rock Targato Italia.
TIMETOPLAYVINYL
SKIOSKO DISCHIO
SEDEDELLA FESTA
Non era una meteora la bella e
conturbanteLana. La cantautrice
americana dopo il primo disco da
7milionidicopieeoltrecentosettimane ai vertici delle playlist
mondiali ritorna con un disco più
sobrio che ostenta archi e tastiere come fossero penne con cui
scriveremelodieinunfogliobianco tutto da riempire. Lana Del
Un'estate di concerti?
Magari! Però abbiamo da
preparare due date
importantissime (oltre a Rock
Targato Italia anche un'altra,
molto grossa, a sorpresa).
Purtroppo al nostro livello di
notorietà i live te li devi
cercare da solo e sudare,
speriamo di finire l'anno in
bellezza, uno dei nostri sogni
sarebbe, appunto, essere
contattati per suonare. Vivere
con la nostra musica è il
nostro sogno.
Come vedete il panorama per
una rock band attualmente?
Dipende tutto da cosa si vuol
proporre. Sta tutta li la
percentuale di difficoltà che ti
arriva addosso. L'importante
è crederci sempre con tutte le
forze. Se non ci credi tu che
porti avanti il progetto non lo
faranno nemmeno gli altri.
Qui a Vicenza è molto
difficile, ce ne siamo accorti
stando fuori per suonare
anche per più giorni. È
impossibile a parole spiegare
il perché. Ma l'aria vicentina è
poco rock'n'roll. Comunque
un grazie gigantesco per chi
ancora dietro le quinte
giostra tutte le iniziative della
musica dal vivo a Vicenza.
Siete i nostri eroi!
Oggi l'indipendenza in ambito
musicale sembra essere più
una necessità che un credo.
Siete d'accordo?
È una necessità se vuoi
continuare a fare quello che
tu vuoi fare. Appena si viene a
contatto con il mondo delle
etichette e delle major si
prende realmente paura. E
allora a quel punto che fai?
Cerchi di rimanere fedele alla
tua idea di musica o ti vendi
per un pubblico annoiato e
ipnotizzato, che qualunque
cosa gli si propini vicina al
canone della moda del
momento, lo accetta e lo
venera? Noi abbiamo,
purtroppo o per fortuna, una
mentalità molto 70's.
Sogni nel cassetto?
Beh, sarebbe fare quattro
concerti a settimana, con
locali pieni di gente che fa la
fila per essere sotto al palco
ad urlare le tue canzoni. Solo
a pensarci fremiamo come
bambini la mattina di Natale.
La musica è la nostra vita!
Le Ali
GV14264
Laband dalvivo alBar Smeraldonell’ambito di Vicenz@NetMusic
Impresa di pulizie
IMin.Amor sarannoasettembrein finalea RockTargatoItalia
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ARTE
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TEATRO
Martedì 1 Luglio 2014
[email protected]
MUSICA
IL GIORNALE DI VICENZA
TAM TAM 51
IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 1 Luglio 2014
Il Liga torna in tour con uno spettacolo caratterizzato da un palco nuovo e molto molto rock.
Sarà allo stadio Euganeo di Padova il 12 luglio
prossimo. Il 26 novembre dell’anno scorso,a oltre 3 anni da “Arrivederci, Mostro!”, è uscito l’album“Mondovisione”,ilnuovoattesodiscodiineditidiLigabuechel’hatenutoincollatoalleclassifiche nazionali per settimane. Poi il tour che
vedrà al basso il vicentino Davide Pezzin che
dopo un duro “esame” è stato scelto da Liga.
Il12luglioil“muro
delsuono”all’Euganeo
èinMondovisione
di STEFANO ROSSI
RECENSIONI. Abbiamoascoltatolaprova omonimadelduo vicentino
Ibrevidiverbi, popgodibile
Maperché“alternative”?
Sono in due e acustici, ma
l’altro termine usato per
autodefinirsi mostra più di
qualche crepa concettuale
Filippo Bordignon
Progetto palindromo di Davide Sartore e Diego Ceccon,
Ibrevidiverbi hanno impropriamente adottato per il loro
esordio omonimo la definizione di “alternative acustic duo”.
Se resta innegabile la quantità
numerica e la strumentazione
adottata dai Nostri, sulla questione dell’alternatività sorgono dubbi sostanziali.
Rispetto a quale tipologia musicale il sound de Ibrevidiverbi sarebbe l’alternativa? Il termine viene solitamente impiegato per circoscrivere il rock
di matrice punk prodotto a
partire dalla seconda metà degli Anni ’80 attraverso etichette indipendenti.
Questo indefinibile sottogenere fu poi adottato da fenomeni
“mainstream” come il britpop
e il grunge, perdendo così la
sua origine “underground”. In
tutto ciò il songwriting del
duo non ci azzecca davvero,
consistendo in una formula
godibile e pop dalla prima all’ultima nota.
L’esempio più evidente è la
squisita “Fuori piove”, esercizio di stile che impiegando
semplici accordi di chitarra
acustica e un briciolo di ritmica spremuto da una loopstation confeziona un vero gioiellino da classifica.
Il brano espone in una lunghezza radiofonica ciò che un
qualsiasi produttore intenzionato a battere cassa vorrebbe
sentire nelle proprie orecchie
e cioè: interpretazione vocale
appassionata e vagamente debitrice alla timbrica dell’ultimo Cesare Cremonini; ritornello accattivante ma non sfacciatamente ruffiano; esecuzione di indubbia professionalità
e buon gusto. Roba buona per
sperare con una certa ragionevolezza di fare della propria
musica un lavoro a tempo pieno.
Quale rischio si corre? Quello
di finire con l’esagerare nel
playlist
idischidaascoltare
selezionatipervoi
Contattaci emandaci le tue segnalazioni:
[email protected]
FANTASTICIEROIPERED
EDSHEERAN
“X”
Pharrell Williams, Beastie
Boys, Adele, Katy Perry, Maroon5.Metteliinsiemeefateli collaborare al nuovo disco
del “rosso” Ed. Ne è uscito un
disco da milioni di copie dove
Sheeran riesce a dare il meglio con la sua interpretazioneecomposizionedeibrani.Il
suo secondo disco vale oro.
Voto: VVV
IL RITRATTO ELO STILEDI GRAY
DAVIDGRAY
MUTINEERS
Lacopertina
confezionamento del prodottino studiato nel dettaglio, pervenendo a esagerazioni semplificative che già fanno capolino nel brano “La tartaruga”: rime come “Sai la mia sete si è
spenta/con una granita alla
menta” o “Rilancia/con una
granita all’arancia”, più che pescare dalla perfezione stilistica del Lauzi omaggiato nel titolo, ricordano la furbesca ma
breve operazione commerciale di Valeria Rossi, colpevole
nel 2001 del tormentone “Tre
parole”.
Qualità generale: ................ 3 su 5
Tecnica: ................................. 3 su 5
Originalità: ...........................2 su 5
Arrivare dal mondo dell’elettronica e fare un disco coraggioso, perchè di quell’elettropo che riempie le radio e fa
vendere, alla fine ce n’è poca.
ÈunottimodiscoquellodiDavid Gray che mette in scena
chitarra, voce, piano e un dosato campionatore. David ha
stile e tanti dischi in testa.
Voto: VVVV
DaiVeronika?un addio aMik
Filippo Bordignon
Il 2014 è stato un anno durissimo per la rock band vicentina
Veronika?.
La tragica scomparsa del loro
batterista, compositore e arrangiatore Michele Bertezzolo all’indomani dalla pubblicazione dell’album “Doppio” ha
ovviamente provocato nei mu-
sicisti uno choc profondo per
la perdita di un grande amico
e collega.
“Abbiamo barcollato in tutte
le direzioni – ci ha raccontato
il cantante Luca Pettenon
–.Ognuno ha cercato a modo
proprio di leccarsi le ferite.
Non avevamo mai provato un
senso di vuoto così: lui era la
mente e da lui venivano le idee
maggiori che poi si sviluppavano”.
La maniera per metabolizzare
un lutto di tale entità è stata
così quella di organizzare, insieme agli amici del batterista,
il “Mik B Day", un evento fatto
di rock e di fratellanza, i cui ricavati sono stati devoluti in beneficenza in favore delle associazioni Admo e Raggio di Sole.
Il concerto collettivo pensato
con questi scopi si è svolto a
Zanè l’1 giugno scorso, potendo vantare un cartellone di
gruppi fortemente legati per
amicizia e scorribande musicali ai Veronika?, tra i quali
Tony la Muerte e Smako Acustico.
“La giornata è stata emozionante per tutti – ha commentato Pettenon – l'energia si tagliava a fette. I Veronika? han-
no chiuso la serata suonando
due canzoni e penso che tutti
noi ne abbiamo beneficiato
moralmente. Avevo dei sentimenti contrastanti a riguardo
ma quello che ricordo è di aver
pensato ‘allora ci riesco ancora, grazie a te Mik!’ ”.
Nel frattempo, spronati a non
mollare proprio da Silvia, la
moglie di Michele, il gruppo
ha contattato Luca, insegnante di batteria di uno dei figli di
Michele, il quale sta seguendo
i Veronika? per aiutarli a ritrovare l'energia.
La vicenda capitata alla band
e il loro tentativo di riprende-
Venerdì 4 Luglio 2014
Piccolaperla
VIAGGIO APARIGI,VIA SALENTO
APRÈSLACLASSE
RIUSCIREAVOLARE
Estate 2014, alzare il volume
in auto e spararvi questo
gruppo salentino che racconta le meraviglie mediterranee (donne comprese) con
unamiscellaneadisuonieironia.Dalloskaalreggae.Lostile è quello dei Le Négresses
Vertes, ma dentro c’è anche
Caparezza. Ganzi autentici.
VICENTINI. Il 1˚ giugno sièsvolto un concertomoltoparticolare, sentitoe condivisoda molti
Con il Mik B Day la band ha
salutato in musica il suo
batterista, la cui moglie li
ha poi spinti a continuare
Benecosì
Voto: VVV
Benecosì
ESISTENZIALISMO A NORDEST
SICKTAMBURO
SENZAVERGOGNA
Un’immaginedelMik BDay
re il discorso musicale con
uno spirito totalmente rinnovato dimostrano non tanto
che, come recita il celebre motto, “The show must goes on”
(“Lo spettacolo deve continuare”) ma, per dirla con le parole
di Neil Young “Il rock’n’roll
non potrà mai morire” e con
esso, aggiungiamo, tutti coloro che lo hanno vissuto con
passione e amore.
From Pordenone come i Tre
Allegri Ragazzi Morti e non è
un caso che in questo album i
Sick Tamburo tornino a collaborare con Toffolo & Co. Un
disco rock alternativo con inserti blues, un disco pieno di
energiacheparladisentimenti e vite normali da raccontare perchè diventano speciali.
Voto: VVV
Benecosì
In Collaborazione con:
&
Durante la manifestazione
ci sarà una dimostrazione
sportiva non competitiva
PIAZZA MARTIRI
DELLA
LIBERTÀ - MALO (VI)
É GRADITA LA PRESENZA IN MOTO
GU21892
Live
LIGABUE A PADOVA
GV09877
GV09712
IL CONCERTO
DA NON
PERDERE
IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 1 Luglio 2014
GV14217
52 TAM TAM
TAM TAM 53
IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 1 Luglio 2014
STORY
ELEPHANT
GV0983
6
IWhiteStripessieranoispirati
aunaconfezionedicaramelle
[email protected]
Bianco,rosso&nero
Unlookeun’estetica
copiatidallementine
GianMarcoMancassola
Circolano almeno sei versioni di questa copertina. Cambiano le pose, le smorfie, gli
accessori, persino gli abiti.
Ma non i colori: bianco, rosso e nero. A questo rigore
cromatico i White Stripes
hanno votato l’intera carriera. Tutti i dischi, ma anche i
videoclip, gli abiti di scena
nei concerti, i manifesti, le tshirt, i gadget: sempre e solo
rosso, bianco e nero. Figli di
quel garage rock che nel
sempre verde albero genealogico americano conta
band come gli Mc5 e i Jon
Spencer Blues Explosion, i
White Stripes sono stati i
più geniali interpreti di una
formula che negli Usa non
declina mai: guardarsi indietro per andare avanti, ravanare le radici per far germogliare the next big thing.
Abili nel cavalcare il revival vintage dei primi anni
Zero, non solo hanno avuto
l'ardire di registrare la loro
musica con vecchi strumenti analogici senza cedere alle lusinghe delle diavolerie
digitali, ma persino la faccia
di tolla di spacciarsi per fratelli sposi in piena era internet, quando le notizie viaggiano (esi verificano) alla velocità della luce: (ex) coniu-
gi sì, ma consanguinei proprio
no.Cisarebbe, invece,da credere alla versione che hanno offerto per spiegare quella ossessione cromatica: l’ispirazione
venne a Meg, la batterista, per
via della sua passione per un
certo tipo di mentine confezionate in pacchi bianchi, rossi e
neri. «Questa è probabilmente
la più potente combinazione
di colori di tutti i tempi - osservò Jack, voce e chitarra, intervistato da Rolling Stone - basti
pensare alla Coca-cola o alla
bandiera nazista. Questi colori
messi insieme provocano forti
reazioni nelle persone. Una
sposa nelsuo candido abito trasmette immediatamente una
sensazione di innocenza. Così
il rosso è rabbia, passione, sensualità. E il nero è l'assenza di
tutto questo».
Elephant è l'apoteosi di questo progetto artistico: l'album
della fama che proietta la band
sugli schermi di Mtv e nei festival di mezzo mondo, sospinti
dall'inno generazionale Seven
NationArmy. Ilrisultatoful'ultimapotente zampata rock prima del letargo che si trascina
fino ai giorni nostri. Nella cover vennero seminati tutti i tic
e le manie: dall’insistenza sul
numero 3 che compare in caratteri romani a una mazza da
cricket, dall'amplificatore stagionato alla corda legata al piede, dalle lacrime di Meg al te-
schio amletico fino ai gusci di
arachidi.
«Seprovate aguardareconattenzione l'immagine sulla copertina- svelòJack tratteggiando un autentico rebus - io e
Maggie formiamo le orecchie e
le zanne di una testa di elefante. Volevo che i nostri fan ne rimanessero ipnotizzati e che
magari dopo unpaio d'anni, alla cinquecentesima volta che
guardavano la fotografia, se ne
Correval’anno
uscissero fuori dicendo: ehi,
ma questa è una testa di elefante». Di quell’imperativo
estico, che li rese da subito
riconoscibili esportandoli
fuori dai circuiti underground, alla lunga i White
Stripes rimasero prigionieri
in una gabbia di varianti sul
tema che proprio come la
musica prodotta finì per
esaurire la vena creativa. •
© RIPRODUZIONERISERVATA
Da“SevenNationArmy” al “Po-po-po-po”
Cosìl’ultimogranderiff
diventainnodegliAzzurri
O 2003
NELSEGNODELMOSE
O
O
Vieneimmersain lagunala
primapietra delledighe mobili
chedevonosalvare Venezia
dall’acquaalta. La ribalta
spettaanchealteatro la
Fenice,rinato dalleceneri
dell’incendioche loha
distrutto.PierluigiCollina è
elettomigliorarbitro del
mondo.Derbyitalianonella
finaledi ChampionsLeaguea
Manchester:ilMilan hala
megliodela Juventusaicalci di
rigore.ValentinoRossi ela
Ferraricon Michael
Schumachersono iridati.
MichaelJordan escedi scena.
Dopo57 annidi esiliotornano
inItaliai Savoia.George W.
Bushaccendeilsemaforo
verde alla seconda guerradel
golfo:Saddam Husseinverràal
finecatturato,processato e
giustiziato.“Chicago”trionfa
allanotte degliOscar
superandola concorrenzadi
“GangsofNewYork” e“Il
Signoredeglianelli”.
Tuttoebbe origine duranteunnon
esattamentememorabile turno
dell’alloraCoppaUefatra Bruges
e Roma.Quandoi belgi andarono
asegnocon JavierPortillo, lo
speakerdellostadio intonò il
refraindi“SevenNation Army”per
celebrareil gol.Il manipolodi
tifosigiallorossial seguitodella
Magicanerestò folgorato,al
puntodarispondere per le rime
quandolaRomapareggiò con
SimonePe-pe-pe-pe-rotta.Erail
febbraio2006: pochigiorni dopo
dalpalcodiSanremoFrancesco
Tottisdoganòil nuovo innodelle
curve italianestonacchiando il
pezzopiùcelebre deiWhite
Stripescheapre l’album
“Elephant”:unriff per il quale Jack
Whitesi guadagnò l’ammirazione
diunmaestrocome loZeppelin
JimiPage,uno chequalche segno
nellastoriadelrock l’halasciato. I
mondialidicalcioinGermania
feceroilresto, trasformando il
girodichitarranella marcia
trionfaledegliAzzurri verso
IWhiteStripes inconcerto
Berlino.Inrealtà il discoè pieno
zeppodibluesincendiario
innervato inuno scheletrodi
citazionifolk,grunge, garage,
country.Èuna scossaelettrica
incessantechefrullae
trasformaunostandard di
BurtBacharach come“I Just
Dont’Know WhattoDo with
Myself”inuna calvalcatahard
rockincorniciatada una
sensualissimaKateMossin
biancoe nero chenelvideoclip
sidimena allalapdance. •
© RIPRODUZIONERISERVATA
VICENTINI. Dal gruppoun rock post-grungeben suonato,testardamente contrassegnato da temi dialta levatura
musica
TheRoadless, èenergica laloro“R-evolution”
GV09879
Hanno aperto i concerti
di James Taylor nel 2012 e
di Bob Dylan l’anno scorso
al Teatro Geox di Padova
Se, sul calare dei ’70, gli statunitensi Devo teorizzarono con
le loro canzoni il processo di
d-evoluzione della razza umana, 35 anni dopo il gruppo vicentino-veronese dei The Roa-
dless intitola il proprio nuovo
album “R-evolution”, identificando così in una qualche forma di rivoluzione sociale l’unico antidoto per riconsegnare
alla nostra specie la perduta dignità.
I Nostri ci provano non tanto
con una proposta musicale
particolarmente innovativa
ma con un rock post-grunge
ben suonato e testardamente
intenzionato a comunicare
messaggi di alta levatura. Il loro è un mood consistente ma
non pesante, alleggerito da
esecuzioni ben concertate (si
ascolti la fluida corposità di
“Fake”) e da buona capacità
compositiva. A stupire è la naturalezza con cui sono calzati i
più rodati cliché del rock tradizionale, sicché il bridge cade
esattamente dove te lo aspetti
e la batteria esplode nei ritornelli con la prevedibile arroganza che le conferirebbe buona parte dei batteristi sulla
piazza.
Il songbook dei The Roadless dovrebbe provocare l’acquolina in bocca a quei gestori
di locali preoccupati di scovare una band energizzante ma
non destabilizzante, di quelle
che non turbino la sete degli
avventori. Per gli amanti dei
“pedigree” certificati (ma spesso determinati dalla facilità di
assimilazione del prodotto discografico), si evidenziano alcune tappe nella carriera del
gruppo: i cinque musicisti
hanno vinto nel 2010 il Tregnano Rock Contest e aperto i concerti di James Taylor (2012) e
Bob Dylan (2013) al PalaGeox
di Padova. • F.B.
TheRoadless
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54 TAM TAM
IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 1 Luglio 2014
LA FEDELTÀ TI PREMIA
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TAM TAM 55
IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 1 Luglio 2014
VETRINA
DI EVENTI
TEATRO E
SPETTACOLI
GV09880
Locandissima
DA NON PERDERE
LaMedeadellaWolf
ispiralaMusso,
conCuscunàealtri
L'INTERVISTA
di ALESSANDRA AGOSTI
occupa. E questo nonostante
si rida, e molto.
Lettura filologica o
rivisitazione in chiave
moderna?
RobertoGiglio,regista di Ensemble VicenzaTeatro
ROBERTOGIGLIO
L’Ensembletorna
aCarloGoldoni
con“Ilgiocatore”
GV09879
TEATRO&ARTE
“
Non sarò io il primo che
abbia al pubblico
esposto in una
commedia il
giuocatore; ma tale
argomento è questo, che
meriterebbe essere con più e
più commedie in varie guise
trattato, fintanto che si
estirpasse il vizio che,
secondo me, lo credo il
peggiore di tutti”. Così
scriveva nel 1751 Carlo
Goldoni, presentando la sua
commedia “Il giuocatore”,
lavoro particolarmente
sentito dal Nostro, egli stesso
accanito frequentatore dei
tavoli da gioco. A 263 anni da
allora, quel vizio continua ad
essere un flagello privato e
sociale. Proprio per questo, e
meritoriamente, Roberto
Giglio ha pensato di
rispolverarla dal vasto
repertorio goldoniano del
quale la sua Ensemble
Vicenza Teatro è da tempo
appassionata portavoce. Il
debutto è fissato per
domenica 6 luglio a
Villabalzana. Poi, diverse
repliche anche nel Vicentino
e anche nella stagione
autunnale. Ne abbiamo
parlato insieme.
Quello del gioco è un tema di
triste attualità, non c’è
dubbio...
Sì, è un tema forte e
attualissimo. E non è il solo
trattato in questa commedia
dall’autore. Inoltre, come per
“L’Osteria della posta” che
abbiamo messo in scena
qualche stagione fa, anche in
questo caso si tratta di una
commedia molto poco
considerata, in passato e ai
giorni nostri, forse proprio
per il tema delicato di cui si
Ammetto che la tentazione è
stata forte, visto poi che il
tema attuale si sarebbe ben
prestato a un allestimento in
stile contemporaneo... ma poi
ho preferito restare su un
allestimento classico, con bei
costumi e una lingua appena
un po’ modernizzata: fin dal
titolo che sarà "Il giocatore" e
non "Il giuocatore". Tra
l’altro, nel pieghevole
pubblicheremo una parte
della lettera con la quale
l’autore presentava l’opera ad
un suo mecenate, il vicentino
Parmenione Trissino: una
curiosità interessante.
Sono diversi i motivi che rendono interessante l’evento “La città ha fondamenta sopra un misfatto” di Giuliana Musso, atteso sabato 12 luglio alle 21.20 al
Castello"TitoGobbi"(Ezzelini)a
Bassano del Grappa, nell’ambito
di Operaestate. Da un lato, il fatto che sul palco si ritroveranno
alcuni attori di particolare spic-
co della scena veneta e italiana,
dalla stessa Musso alla sua "sorella d’arte" Marta Cuscunà (ancheleiamatissima dalpubblico),
a Igi Meggiorin e altri. Dall’altro,
l’essere questo lavoro liberamente ispirato al provocatorio
“Medea. Voci” di Christa Wolf.
Sette attori su una scena che
promette grandi suggestioni.
DEBUTTO. AndreaDellai interprete eautore
Houdini,lamagia
ridonaal teatro
lasuameraviglia
Quali interventi sul testo?
Nella sostanza è rimasto
quello, salvo qualche
limatura - necessaria, per
evitare lentezze e ripetizioni e in generale una
semplificazione della lingua.
Ho anche giocato un po’ nel
finale, spostando una battuta
particolarmente divertente
proprio in chiusura. Il tutto in
un’ottica ben precisa:
salvaguardare la serietà dei
temi trattati (nel pieno
rispetto della volontà del
Goldoni), ma accentuando al
massimo i tanti elementi
comici, così da dare
all’insieme, anche d’intesa
con Artusi, come me
frequentatore della
commedia dell’arte, il ritmo e
la leggerezza tipici di quel
genere teatrale.
“Latraviata”
diVerdiper
unomaggio
albelcanto
Conlui ilmusicistaIan Lawrence
Mistrorigo,laregiadiCostalunga
GiuseppeVerdi
L’originale prevede sedici ruoli.
Vuoi quanti sarete?
Saremo in otto, con un paio di
doppi ruoli. Con me
(Pancrazio) ci saranno Marco
Artusi (Brighella), Leris
Zanon (Gandolfa), Andrea
Pilotto (Lelio), Claudio
Manuzzato (Pantalone),
Alessandro Bonollo
(Florindo), Katuscia Gastaldi
(Rosaura e Arlecchino) e Irma
Sinico (Rosaura e
Colombina). Avremo anche
qualche voce fuori campo,
utile per evocare alcune
situazioni.
CALDOGNO. 27 luglio
AndreaDellai, protagonistae autore deltestosuHoudini
Debutterà martedì 8 luglio nel
cortile del Teatro Mattarello
di Arzignano, per la tradizionale rassegna estiva, lo spettacolo “Volevo essere Houdini”,
con il giovane attore vicentino
Andrea Dellai e il pianista e
compositore Ian Lawrence Mistrorigo, drammaturgia dello
stesso Dellai e regia di Pino Costalunga.
All’interprete vicentino - che
il pubblico ha imparato ad apprezzare tra l’altro come componente di ExvUoto Teatro, in
lavori come “F.E.D.R.A.”, con
Antonia Bertagnon e la regia
di Tommaso Franchin - abbiamo chiesto qualche anticipazione sul suo nuovo impegno
teatrale. “L’idea - ci ha spiegato - è nata da una proposta lanciata da Mistrorigo, grande patito di Houdini, a Pino Costalunga e Glossa Teatro. A quel
punto mi sono messo a studiare il mondo del vaudeville, dei
circhi, dei baracconi di inizio
Novecento, che si è rivelato
estremamente interessante”.
Ne è nato un monologo, scritto appunto da Dellai e diretto
da Costalunga.
Calato in un ambiente che
l’attore non vuole (giustamente) rivelare, Dellai sarà sulla
scena affiancato da Mistrorigo, che suonerà e avrà un ruolo particolare. “La storia - continua Dellai - sarà quella di un
ragazzino nato a Budapest da
famiglia poverissima, che emigra a New York e vuole diventare qualcuno. Il racconto di
una grande volontà che può
portare a successi enormi; con
in più, come fil rouge, l’amore
per Bess, compagna di vita e di
lavoro”.
Un eroe romantico, Houdini.
Ma - precisa Dellai - “anche un
gran mascalzone" e “un uomo
schiavo del suo successo, da
alimentare continuamente,
per soddisfare un pubblico lunatico e insaziabile”. In più, lo
spettacolo è un invito a sognare: “Oggi il nostro teatro è ancorato alla realtà, mentre nel
primo ’900 la meraviglia era
parte fondamentale del teatro: il pubblico non voleva vedere qualcosa di interessante
ma di meraviglioso. Ecco, io
voglio riportare questa dimensione bellissima: se non ci dedichiamo momenti di sogno è
difficile andare avanti” • A.A.
Anche un appuntamento con
la lirica nel calendario della
manifestazione “Incontriamoci in Villa”, promosso nel parco di Villa Caldogno dalla Pro
Loco in collaborazione e con il
patrocinio di vari enti e partner.
Per quanto riguarda il “bel
canto”, domenica 27 luglio alle
21 si terrà un omaggio a Giuseppe Verdi, con “La Traviata
in forma di concerto". Nel ruolo di Violetta Valerì sarà impegnata Paola Burato, mentre
Paolo Restiotto vestirà i panni
di Alfredo Germont e Milo Buson quelli di suo padre Giorgio. Con Antonella Fioraso come voce narrante, sulla scena
saranno attivi anche il Coro
La Rocca, diretto dal M˚ Rossella Vicentini, il Complesso
Strumentale Città di Galzignano Terme e il Coro Arsamanda, diretto dal M˚ Pierangelo
Zoso. Maestro Concertatore
sarà Franco Buson.
Biglietti a 10 euro (ridotti
over 65 a 8). Info 345 9302084;
prolococaldogno@gmail.
com. Prevendite: Pro Loco Caldogno : Via Zanella, 4 a Caldogno (tel. 345 9302084 ). In caso di pioggia il concerto si svolgerà nelle barchesse del parco.
“Incontriamoci in Villa" inizierà il 12 luglio con la Compagnia di danza “Sinergie Contemporanee” di Paola Zamunaro. •
PROGRAMMAZIONE LUGLIO - DALLE ORE 21.30
Biglietto Intero ...... € 5,00
Biglietto Ridotto ... € 4,00
Prevendita presso la Segreteria della Società Generale di
Mutuo Soccorso in Corso Palladio, 176 Vicenza dal Lunedì
al Venerdì dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00
Per informazioni Tel. 0444 546078
Tessera 5 ingressi... € 20,00 www.odeonline.it - [email protected]
Mar
Mer
Gio
Ven
1
2
3
4
Sab 5
Dom 6
Lun 7
Mar 8
MALAVITA di Luc Besson.
LA PRIMA NEVE diAndrea Segre.
LAVITA DIADELE diAbdel Kechiche.
CAPTAIN PHILIPPS -ATTACCO IN MARE
APERTO di Paul Greengrass.
SOLEA CATINELLE di Gennaro Nunziante.
PRISONERS di DenisVilleneuve.
VENERE IN PELLICCIA di Roman Polanski.
L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO di G.Veronesi.
Mer 9 LA GABBIA DORATA di Diego Quemada-Diez.
Gio 10 GIOVANE E BELLA di François Ozon.
Ven 11 DON JON di Joseph Gordon-Levitt.
Sab 12 I SEGRETI DI OSAGE COUNTY di JohnWells [I].
Dom 13 ZORAN IL MIO NIPOTE SCEMO di M. Oleotto.
Lun 14 BLUE JASMINE di WoodyAllen.
Mar 15 IN SOLITARIO di Christophe Offenstein.
Mer 16 IL PASSATO diAsghar Farhadi.
Gio 17 I SOGNI SEGRETI
DI WALTER MITTY di Ben Stiller.
Ven 18 STILL LIFE di Uberto Pasolini.
Sab 19 FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO
di Chris Buck, Jennifer Lee [II].
Dom 20 PHILOMENA di Stephen Frears.
Lun 21 MOLIERE IN BICICLETTA di Philippe Le Guay.
Mar 22 AMERICAN HUSTLE di David O. Russell.
Mer 23 THE BUTLER - UN MAGGIORDOMO
ALLA CASA BIANCA di Lee Daniels.
Gio 24 IL CAPITALE UMANO di PaoloVirzì.
Ven 25 NEBRASKA diAlexander Payne.
Sab 26 BELLE & SEBASTIEN di NicolasVanier.
Dom 27 ALLACCIATE LE CINTURE di Ferzan Ozpetek.
Lun 28 A PROPOSITO DI DAVIS di Joel Coen, E. Coen.
Mar 29 DALLAS BUYERS CLUB di Jean-MarcVallée.
Mer 30 TUTTA COLPA DI FREUD di Paolo Genovese.
Gio 31 TUTTO SUA MADRE di Guillaume Gallienne.
GV14267
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno al Cinema Odeon, il servizio cassa rimarrà ai Chiostri di S. Corona
56 TAM TAM
IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 1 Luglio 2014
GV09881
STORIA
Binocolo
brevi
Con l’avvento del Cristianesimo come religione
dominante in Europa, l’attività teatrale - dopo i
fasti della Grecia classica e il graduale declino
dell’età romana - fu messa al bando, con tanto
di scomunica assicurata e processi dell’Inquisizioneperchilapraticasse.FupoilastessaChiesaafarlarinascere,grazieallesacrerappresentazioni (a destra). Ma i sacerdoti medievali si
fecero prendere la mano: contro gli eccessi intervenne Innocenzo III (a sin.) con un decretale.
QuandolaChiesa
scoprìilpiaceredifare
teatro:anchetroppo...
VERONA
ILFESTIVALDEDICATO
ASHAKESPEARE
SIAPRECON BATTISTON
Segnali
Amicieconoscenti, situazioniintime eambienti coltial volo
di
fumetto
JenusdiNazareth
NanGoldin,le sue immagini
pure
veroritrattod’una generazione orascopre
lapolitica italiana
Non c’è spazio per i sorrisi
di circostanza, ma volontà
di lasciare testimonianza
e memoria della vita reale
Giovanni Curtis
Nan Goldin nasce a Washington il 12 settembre 1953 da genitori ebrei della classe media,
di idee moderatamente liberali e progressiste. Il suo realismo è testimonianza e memoria di fatti, volti e persone entrate nella sua vita, ma è nello
stesso tempo sguardo sul mondo, molto più di un diario pubblico, l’immagine complessiva
di un’intera generazione
newyorkese. Si tratta della
scelta particolare di espressioni infrequenti, di foto che non
pubblicheremmo sul nostro
profilo social, foto “distratte”
perché apparentemente alla
sprovvista. Immagini pensose, nel momento in cui affiora,
meno controllato, un pensiero
“sfuggente”. Le espressioni dei
volti appaiono “vere”, prive del-
l’odioso sorriso di circostanza
presente negli scatti delle foto
ricordo. Goldin diviene così testimone della vita di queste
persone e il suo sguardo si trasforma in arte solo perché
esposto.
L’attaccamento al reale diviene nelle sue foto una battaglia
contro la morte, contro la sparizione della vita e della memoria. Il suo percorso tra giovani
e meno giovani, malati di Aids
e drogati, artisti e alcolizzati,
travestiti e prostitute, è un lungo album di ricordi spesso
estremi, ma che non testimoniano il gesto, bensì la condizione e il sentimento che quello stato porta con sé.
La Goldin fotografa persone
che conosce, foto di intimità,
come ha sottolineato Nicholas
Mirzoeff nel suo libro dedicato alla “cultura visuale”. I personaggi sanno di essere fotografati e le foto appartengono
tanto al fotografo quanto al
soggetto presente nello scatto.
L’artista riprende spesso comportamenti considerati tabù,
come il sesso e la malattia. In
Luca Ippoliti
NanGoldin: Joanae Auréle,New York 2001
tal senso il rapporto sessuale
viene visto come parte di una
relazione più ampia e complessa e non è mai usato un linguaggio pornografico o sensazionalistico: insomma anche
l’atto sessuale fotografato da
Goldin è più naturale dei baci
casti tra amanti, ma proprio
per questo più dirompente. I
luoghi dell’intimità, la camera
da letto o il bagno, sono i set
privilegiati e naturali in cui si
svolge la vita nell’obiettivo della Goldin. Questi luoghi favori-
scono situazioni di luce in cui
il colore acceso, crepuscolare,
oscuro o confuso, domina rispetto al b/n.
Dunque spezzoni di vita reale, simili alle immagini istantanee che tutti noi scattiamo,
ma senza il sorriso ipocrita
che spesso le accompagna,
quando ci viene da pensare a
quell’ironica e ingenua canzoncina degli anni ’30: “tout
va trés bien, Madame la Marquise”. •
© RIPRODUZIONERISERVATA
ARTE. Espostalacollezione diRichard eUlla Dreyfus-Best,dal ManierismoalSurrealismo
Lacasa-museo diPeggy Guggenheim
scrignodicapolavori senza tempo
ammirare lungo il percorso
espositivo, curato da Andreas
Beyer, che si snoda dal Medioevo a oggi, svelando “solo ai vostri occhi” il cuore pulsante di
un’incredibile collezione. Nell’arco di oltre trent’anni i coniugi Dreyfus-Best hanno selezionato i capolavori oggi esposti in laguna nel segno dell’ originalità e della qualità, e che si
contraddistinguono soprattutto per la loro natura di “artificio”: il risultato è un originale
Gabinetto moderno delle Cu-
riosità allestito a casa di Peggy. Il museo offre tutti i giorni
alle 15.30 visite guidate gratuite all’esposizione. Per informazioni: 041.2405440/419.
Potrebbe essere questa un’ottima occasione anche per visitare, prendendosi una pausa,
il rinnovato Peggy Guggenheim Café: una luminosissima
veranda affacciata sul giardino interno del museo, cuore
verde di quella che è stata per
oltre 30 anni la dimora di Peggy Guggenheim. •
AngeloCaroselli,“La strega”
PIANEZZE
ATEATROINCOLLINA
TEATROINSIEME
ETHEAMATEATRO
Prosegue a Pianezze, in
Piazza IV Novembre, Teatro in Collina. Sabato 12 luglio alle 21 Teatroinsieme di
Zugliano in “Che quarantotto in casa Ciabotto!", da
Amendola e Corbucci, regia
di Gabriella Loss (per Teatro Popolare Veneto); sabato 19 luglio “L'incredibile fuga di Claude e Margot (In fuga)” di Pierre Palmade e
Christophe Duthuron, con
Theama Teatro, regia di Piccoli e Genovese.
Lacopertinadelfumetto
Jenus,unMessia moltospeciale
di Spade. Verrà guidato verso
questo vero e proprio girone
infernale da un Dante Alighieri molto “stonato” e davvero
poco aulico. Il tutto è un goliardico pretesto per gettare uno
sguardo sarcastico sul mondo
della politica e metterne alla
berlina la retorica, frutto dell’influsso nefasto del Tergiverso (mai nome fu più azzeccato). La feroce irriverenza del
Messia di Don Alemanno, fumettista autodidatta, ha portato un po’ di sana e consapevole
follia nel mondo del fumetto,
strappandoci più di qualche liberatoria risata. E, di questi
tempi, non è davvero poco. •
BREGANZE
LATRAPPOLA:RISATE
AVILLA SAVARDO
FRAEREDITÀE DEBITI
La compagnia La Trappola
di Vicenza torna a proporre
una delle sue commedie
più divertenti, tutta giocata
sui toni della farsa. Si tratta
di “Una tonnellata di soldi”,
testo di Evans & Valentine
diretto da Alberto Bozzo,
che andrà in scena sabato 5
luglio alle 21 a Villa Savardo
di Breganze. Al centro della
vicenda, due simpatici spendaccioni e un’eredità non
così sicura.
GOLDONI
“LABUONAMADRE”
ATRESCHE CONCA
CONLARINGHIERA
Sabato 26 luglio a Tresché
Conca la compagnia La Ringhiera di Vicenza propone,
per la regia di Riccardo Perraro, “La buona madre”,
commedia di Carlo Goldoni. La storia ruota attorno
ad una vedova, che fa di tutto per sistemare al meglio il
figlio e la figlia, con nozze
adatte a garantire loro un
futuro sicuro. Nicoletto, in
particolare, piace a una vedovella benestante...
GV14270
Imperdibili alla Collezione
Peggy Guggenheim di Venezia
i tesori, mai rivelati al pubblico, della preziosa collezione di
Richard e Ulla Dreyfus-Best,
di Basilea, esposti in occasione della mostra Solo per i tuoi
occhi. Una collezione privata,
dal Manierismo al Surrealismo aperta fino al 31 agosto a
Palazzo Venier dei Leoni.
Böcklin, Brueghel il Vecchio,
De Chirico, Dalí, Ernst, Magritte, Ray, Warhol, sono solo alcuni degli artisti che si possono
Quello dei web comic - fumetti
concepiti inizialmente per
una fruizione digitale, che trovano uno sbocco nell’editoria
classica - è un fenomeno diffuso già da qualche anno, aiutato anche dal proliferare delle
possibilità (auto)promozionali rappresentate dai social
network. Jenus di Nazareth,
frutto dell’istrionico Don Alemanno, rappresenta uno dei
casi più emblematici: ha infatti spopolato in rete, principalmente su Facebook, con le sue
vignette (Pillole) altamente virali, conquistando uno sterminato numero di fan (oltre
180.000), fino a ottenere la
pubblicazione da parte di un
editore (Magic Press Edizioni). L’omonimo protagonista
della serie, Jenus, è la seconda
reincarnazione del Figlio di
Dio che però si discosta decisamente dal suo predecessore:
ha perso la memoria e di conseguenza cognizione del suo
ruolo e della sua missione. Agisce quindi come un Messia tutto particolare, cinico, sgarbato e politicamente molto scorretto che, in un delirio di citazioni pop, vive avventure surreali in cui suo padre, Dio, ha
le sembianze del cantante metal Ronnie James Dio.
Spinto da numeri che di questi tempi difficilmente si registrano nell’editoria a fumetti,
ora Don Alemanno concede il
bis con Apocalypse Rome
(Mondadori Comics, 96 pp.; 6
euro). Questa volta a fare da teatro alle sue scorribande sarà
nientedimeno che il Parlamento italiano, caduto sotto
un’influenza malefica a causa
di una faglia interdimensionale generata da un demoniaco
universo parallelo, il Tergiverso, che induce a comportamenti assurdi(?) i politici, capeggiati da un satanico Matteo Renzi che siede sul Trono
Prende il via con la prima
nazionale di “Lost in Cyprus sulle tracce di Otello”
la nuova edizione del Festival shakespeariano di scena al Teatro Romano di Verona. Dal 2 al 5 luglio, lo
spettacolo è diretto e interpretato da Giuseppe Battiston. A seguire, altre due prime:La dodicesima notte
con Carlo Cecchi (dal 16 al
19) e Il bugiardo di Goldoni,
con Maurizio Lastrico, regia di Valerio Binasco.
i weekend
di luglio
TORRI DI QUARTESOLO (VI) - VIA SAVONA, 20 - INFO: 346 1323824 / 328 2050014 / 340 8198285 ILNUOVOBLU.IT / FACEBOOK.COM/ILNUOVOBLU APERTO DAL MERCOLEDÌ ALLA DOMENICA
Martedì 1 Luglio 2014
TAM TAM 57
GV14266
IL GIORNALE DI VICENZA
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