About BLUES
Le Origini del Blues
Il blues è nato e si è sviluppato in seguito alla schiavitù
delle comunità nere, nelle regioni del sud degli Stati Uniti;
è da considerarsi la manifestazione profana di un
sentimento, e di un dolore, che ha avuto un lungo,
inesorabile tracciato umano e civile, e ha ritrovato nella
parola poetica prima, nel canto e nell'accompagnamento in
una seconda fase la sua ampia e angosciosa possibilità di
espressione. La data di nascita dell'incontro tra
l'espressione poetica e musicale va collocata verso il 1870,
il che significa aspra denuncia di una vasta comunità di neri
che trova all'improvviso la forza e il coraggio di esprimere la propria angoscia in un
lamento di dolore, che si traduce talvolta in un impetuoso inno di guerra, in un
grido provocato dalla miseria, dal vuoto che è inconsciamente alle proprie spalle.
Accadde dopo il XVIII secolo che alcuni negrieri, possessori di colonie sulle coste
dell'Africa avviarono il trasporto di neri da vendere nei territori dell'America
dove era richiesta mano d'opera a basso costo e questa era
"offerta" dal mercato degli uomini di colore.
Si sviluppa così la grande migrazione forzata. Questo fenomeno
non ha solo carattere economico poiché nel momento in cui
verso il 1776 apparvero sui giornali i primi annunzi pubblicitari
che offrivano schiavi il problema assunse anche sembianze
politiche.
Pur essendo schiavi i neri insediati nel territorio della Louisiana
godevano di libertà maggiore di quanto non accadesse per coloro che erano giunti
nei possedimenti inglesi e puritani. Questo spiega perché i
primi blues, nei loro modi di espressione nacquero a New
Orleans e nei dintorni sulle rive del Missisipi dove potevano
continuare ad esprimere la loro spiritualità, le loro usanze e i
loro costumi.
Nel canto blues comunque persiste ancora la tristezza e il
dolore quotidiano che si tramuta in speranza di miglioria e si
esprime originariamente con canti accompagnati dal solo
battito delle mani e non dalla musica, conservando sempre il
caratteristico aspetto di poesia capace di esprimere una
condizione di desolato rammarico e di aspra nostalgia.
I blues cantano argomenti più disparati che nascono proprio dalla situazione di
schiavitù che è la base dell'ispirazione.
Il Blues dai '20 ai '40
I cantanti del blues classico fra gli anni '20-'40 erano spesso
accompagnati da un'orchestra, sono così da considerare i
precursori di tutta la musica americana. Un esempio fu Bessie
Smith che conobbe la gloria sino agli anni '20 grazie alla sua
potente voce da contralto che diede alla sua musica una
dimensione veramente drammatica. Il blues dei campi,
probabilmente nato nell'area del Delta del Mississippi, si
sviluppò in una maniera diversa nel Sud-west o nella Costa
orientale legato alle tradizioni musicali. Dal 1925 le compagnie
discografiche furono interessate dal settore. Vari sono gli stili che comparirono in
questo periodo:il Delta blues, il East coast, il Texas blues.
Gli Artisti più Rappresentativi:
W. C. Handy, Ma Rainey, Papa Charlie Jackson, Mamie Smith, Ida Cox, Bessie Smith,
Blind Blake, Sam Chatmon
Il Blues dai '40 ai '60
In seguito all'attività economica in relazione alla seconda
guerra mondiale un certo numero di uomini di colore
ottennero facilitazioni finanziarie che diedero loro accesso
alla classe media della società locale. La giornaliera ... degli
uomini del sud divenne sempre più intollerabile per loro e
nuove aspirazioni emersero nella loro musica che divenne
"elettrificata"
L'elettricità diede al Blues una seconda giovinezza. La
chitarra elettrica permise una moltiplicazione di sonorità e
una diversificazione di effetti sonori grazie in particolare a B.B. King di Memphis e
Muddy Waters di Chicago.
Comunque a Chicago e a Menphis è l'armonica che domina. Grazie ad un impianto di
amplificazione, Little Walters come Sonny Boy Williamson furono in grado di
competere con il sassofono.
Alla fine degli anni '50 il rinnovamento venne dal distretto occidentale di Chicago,
questo WEST SIDE SOUND fu espressione di un clima disperato ed opprimente.
Gli Artisti più Rappresentativi:
B.B. King, Buddy Guy, Muddy Waters, John Lee Hooker, Lightnin' Hopkins
Il Blues dai '60 agli '80
La situazione storica del periodo mette in evidenza le
divergenze che esistevano fra i bianchi e i neri. La cultura
nera però fu molto influente per quella bianca tanto da
creare un nuovo tipo di musica chiamata hillbilly music,
apprezzata dai giovani, proprio per le sue caratteristiche
di velocità e per il suo "vocabolario" preso dalla musica
nera. Alla fine degli anni sessanta, il blues non era una
forza dominante sul mercato commerciale, ma nessuno
faceva in modo che lo diventasse. Molti dei suoi musicisti si esibivano per un
pubblico più grande di quello che mai avevano avuto. Da allora in poi si è parlato più
o meno costantemente di blues con un ritorno al passato e un aumento di
popolarità ma non si è mai parlato della sua morte.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Albert King, Buddy Guy, Taj Mahal, Otis Rush, B.B. King
Il Blues dagli '80 a Oggi
Dopo il 1980 nel blues si sono verificati notevoli
cambiamenti che hanno fatto di questo periodo un
significativo punto di svolta nella storia della musica. Il
più grosso cambiamento è consistito probabilmente nella
"scoperta" del blues da parte di un pubblico cresciuto con
il Rock 'n' roll. Negli anni '80 non era difficile trovare
gruppi blues con un largo seguito in tutte le classi sociali.
Negli ultimi due decenni, inoltre, la scena musicale ha perso delle leggende del
blues che hanno contribuito a definire il linguaggio musicale, come Luther Allison,
Albert Collins, Jimmy Reed su tutti.
Tuttavia, negli ultimi anni, è apparsa una nuova generazione di talenti, giovani
musicisti capaci non solo di fare blues ma anche hard rock, country e addirittura
jazz. Influenzati dai loro grandi predecessori, essi lavorano all'interno della ricca
tradizione blues, infondendovi la loro personale ispirazione.
Oggi il blues è un grande business di cui fanno parte radio dedicate a questo tipo
di musica, locali, film, festival e dischi che vendono milioni di copie; in questo
periodo, vi sono artisti che hanno contribuito a rendere il blues una musica molto
più popolare di quanto non fosse immaginabile in precedenza.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Luther Allison, Albert Collins, Lighin' Slim, Jimmy Reed, B.B. King, Stevie Ray
Vaughan, Jimi Hendrix
Cos'è il Blues
La musica blues è la vera star di tutti i tempi. Tutti,
dai musicisti hard rock a quelli country, ai cantanti di
teatro, sono passati per il blues e hanno affermato con
un'espressione convinta di aver suonato questo tipo di
musica.
Ascoltando un brano di musica blues potete gustare
tutti i tipi di ingredienti musicali; ma come è possibile
sapere se si tratta di vero blues o di qualche cosa di
diverso?
Per capire che cos'è il blues bisogna prima capire che cosa non è, e, nel farlo,
sbarazzarsi anche di alcune idee preconcette.
Negli anni il blues è stato dipinto come una lenta e triste musica ricca di desolate
immagini di disperazione personale ("la mia ragazza mi ha lasciato, mi sento a
terra, e la mia vita non ha più senso"); più che una musica, un lamento.
Naturalmente, è tutto falso. Il blues è un mezzo di espressione di sé, una sorta di
catarsi, possiamo dire. Questo aiuterà a sollevare l'artista, e di conseguenza
l'ascoltatore, dalle pene della vita.
Come riconoscere il Blues
Ascoltando un brano, come si fa a sapere se si
tratta di blues? La risposta è "concentrandosi su
alcuni dei suoi elementi chiave".
Uno dei principali ingredienti del sound blues è il
beat (tempo, nel particolare significato di
attitudine ritmica). Anche nelle varianti acustiche
(opposte a quelle elettronicamente amplificate)
del blues è possibile notare un ritmo accentuato. La ragione è semplice, il blues è
sempre stato una sorta di danza, sia che il tempo fosse quello di uno strascicato
boogie o quello di uno stridulo blues lento.
Il secondo ingrediente chiave del blues è il canto. Fortemente radicato nella
tradizione dei gospel, il canto blues è colmo di vivide emozioni ed espressioni
autentiche rappresentate in modo diretto e onesto.
Non è facile dire come dovrebbe essere utilizzata la voce nel blues.
Il canto blues può essere dolce come quello di Bobby "Blue" Bland o
cattivo e minaccioso come quello di Howlin' Wolf, e si tratta sempre
di blues. Il canto blues non ha nulla a che fare con tonalità rotonde e
vellutate e con note perfettamente centrate, ma piuttosto con la
proiezione di emozioni genuine (dalla tristezza alla gioia e tutti gli
stati d'animo che stanno nel mezzo) direttamente in musica.
Un altro elemento del blues è la strumentazione. Come recitava un
vecchio detto, se un animale cammina e fa qua qua come un oca,
probabilmente è un'oca, così se un complesso blues appare e suona
come un complesso blues, probabilmente è un complesso blues. Nel
complesso del vostro Blues club locale non troverete violoncelli oboe e timpani, ma
chitarre, batterie, un'armonica e forse, se siete in Louisiana, una o due assi per
lavare.
Le frasi celebri del Blues
LeRoy Jones: "Ognuno cantava un blues differente, e ne
esistevano tanti. Erano i cantanti che determinavano come si
dovesse cantare. Il blues nacque come musica che si cantava
per le proprie esigenze - musica occasionale; questa fu la sua
forza e al contempo la sua debolezza".
Eric Burdon: El blues es poesía, amor, dolor, flamenco
Anonimo: Il blues è l'anima della musica, la fonte alla quale si torna sempre ad
abbeverarsi, motore e linfa vitale di ogni ispirazione".
Bill Dahl: The blues is as honest a musical form as it is uplifting. The blues is lifewith all its ups and downs intact.
B.B. King: "La prima volta che ho incontrato il blues fu quando
mi portarono qui su una nave. C'erano uomini su di me e molti
altri usavano la frusta ... adesso tutti vogliono sapere perchè
canto il blues ..."
Juke Boy Bonner: Lay down at night you don't know where you're goin' to sleep,
where on earth your next meal to meet, that make you a bluesman.
Peetie Wheatstraw: When a woman gets the blues she hangs her head and cries
but when a man gets the blues he kept a freight train and rides...
LeRoy Jones: Il nero come schiavo è una cosa, il nero come americano un'altra.
Ritengo che il blues e il nero americano siano nati contemporaneamente.
Paolo Ganz: Spesso, di notte, mi capita di restare a lungo affacciato alla finestra
ad osservare il ponte ferroviario che collega la mia città al resto del mondo e che
appare, nel buio, come una lunga linea luminosa sospesa sull'acqua. Tra quelle luci,
vicino ad una curva che fa sparire inesorabilmente l'ultimo vagone dei treni che se
ne vanno verso la terraferma, posso affermare con sicurezza di aver intravisto,
almeno un paio di volte, aggirarsi lo spirito del Blues...
Donne e Blues: La Differenza
Iniziando con "Crazy Blues" di Mamie Smith, la storia delle
registrazioni blues ha avuto origine con delle donne. Prima
dell'era jazz e della mania blues degli anni 20, la musica popolare
americana si esprimeva con un stile innaturale e stantio. Le
regine del blues, soprattutto le dive quali Bessie Smith e Ma
Rainey, hanno radicalmente trasformato questa musica
vocalizzandola con uno stile naturale e coinvolgente.
Le donne hanno avuto una predominante influenza sui processi
culturali allora in atto. Come fece notare William Barlow: "Le donne AfroAmericane hanno sempre avuto un ruolo cruciale nel mantenere e rivitalizzare la
tradizione nera."
Le popolarissime regine del blues riuscivano a
raccogliere masse ingenti nei numerosi circuiti teatrali
di Chicago, Philadelphia, Pittsburgh, Baltimora, Dallas,
Houston, Atlanta, etc., città del nord e del sud degli
USA.La maggior parte di queste regine provenivano da
realtà rurali e povere ma acquisirono popolarità nelle
grandi città.
Cantavano canzoni che avevano testi molto simili a quelli degli uomini, ma la loro
caratteristica "femminile" offriva uno slancio ed una partecipazione nettamente
superiore.
Donne e Blues: Le Leggendarie
Mamie Smith ha segnato il suo posto nella leggenda della musica americana
in quanto è stata la prima ad incidere un disco blues ("Crazy Blues" - 10
agosto 1920).
Furono vendute un milione di copie nei primi sei mesi e l'evento fece capire
alla case discografiche l'entità di questo possibile mercato.
Una donna che sapeva intrattenere con una voce femminile potente e
penetrante. A differenza dei classici comportamenti blues, Mamie girò come
ballerina con la compagnia dei Tutt-Whitney's Smart set appena adolescente
e cantò nei club di Harlem prima della I guerra mondiale.
Ma Rainey fu celebrata come la "madre del blues", si esibiva e
diffondeva la musica blues già da vent'anni. Il suo successo aprì la strada a
molte altre artiste, fra cui la sua protetta Bessie Smith.
Come interprete da vivo, era letteralmente elettrizzante. Le sue entrate in
palcoscenico sembravano delle enormi riproduzioni di Victrola, era
elegantemente avvolta in abiti lunghi arricchiti di perline, coperta di
diamanti artificiali e di voluminosi boa.
Quando era sul palco camminava altera, si fermava, posava per il pubblico,
rideva, gemeva, urlava. Cantava con una semplicità e una purezza che
conquistava gli ascoltatori.
Bessie Smith fu soprannominata "l'imperatrice del blues". Di tutte le
cantanti che incisero nel periodo dello splendore del blues classico
femminile, nessuno dimostrò un maggior talento o ebbe fama maggiore di
lei.
La profondità emotiva che metteva nelle canzoni, il suo impeccabile
tempismo e il suo senso del ritmo fecero di Bessie un modello di riferimento
per giudicare le altre cantanti blues.
Nel suo periodo d'oro, Bessie vendette più dischi e guadagnò più soldi di
qualsiasi altro artista blues, uomo o donna che fosse.
E' possibile ascoltare il suo influsso nei dischi di Billie Holiday, Janis Hoplin e anche oggi nella
musica del cantante rap-soul e bassista Me'Shell Ndege'Ocello.
Victoria Spivey iniziò a cantare giovanissima e spesso lavorò col
chitarrista Blind Lemon Jefferson. La sua prima incisione, "Black Snake
Blues" del 1926, fu un grande successo, e tre anni dopo sfondò nel cinema,
lavorando nel musical afro-americano della MGM dal titolo Halleluja.
Oltre ai suoi coinvolgenti spettacoli e alle meravigliose incisioni, la Spivey si
dimostrò una straordinaria compositrice e un'acuta donna d'affari. Il suo
fiuto per gli affari le permise di aprire, all'inizio degli anni '60, una propria
etichetta discografica, la Spivey Records, che produsse essenzialmente
musica blues.
Donne e Blues: Donne d'oggi
Bonnie Raitt Si tratti di un brano rock, di una melodia pop o della
più tenera delle ballate, Bonnie Raitt riesce a mettere il proprio
sigillo blues a tutto ciò che suona.
Il suo cantato è intenso e profondo e riesce sempre a far
apprezzare qualsiasi canzone senza dover ricorrere alla teatralità
vocale. Il suo modo di suonare la chitarra, specialmente con lo slide,
il senso del ritmo economico e forte e la perfetta intonazione sono
straordinari.
Bonnie iniziò a suonare la chitarra subito dopo i dieci anni e si immerse nel blues a
metà degli anni '60 mentra era nel college a Cambridge nel Massachusetts. Qui
cominciò a crearsi un nome lavorando nei caffè locali e nei bar folk del campus.
Marcia Ball è uno di quei talenti del blues a tre facce, che sanno
combinare una potente capacità di esecuzione al pianoforte, una
voce piena di musicalità e grande inventiva nello scrivere canzoni
mischiandole in una ricetta musicale carica di incisivi ritmi bayou.
Le incisioni di Marcia iniziarono nel 1984 con l'album d'esordio
Soulful Dress registrato per la Rounder Records. Fece seguire a
questo altri album di alto livello, come Hot Tamale Baby del 1986,
Gator Rhythms del 1989 e Let Me Play With Your Poodle del 1997.
Deborah Coleman è una delle più eccitanti esponenti della
scene blues odierna. Iniziò a suonare professionalmente all'età
di 15 anni, dapprima il basso e poi la chitarra, in numerosi
complessi rock e soul. Come cantante, autrice e chitarrista
mescola gli stili blues contemporanei con elementi di funk e
rock.
Nata a Portsmouth, in Virginia, iniziò a dilettarsi con la chitarra
all'età di soli 8 anni.
Il suo grande momento venne quando vinse il Blues Festival's National Amateur
Talent Search di Charleston. Nel 1994 pubblicò il suo album di debutto, Takin' A
Stand. Il suo secondo album, I Can't Lose, venne pubblicato nel 1997 dalla Blind
Pig.
Rory Block è specializzata nel blues acustico. Brava nel
riprodurre lo stile degli artisti del Delta del Mississipi come Son
House e Robert Johnson, la Block non è una semplice imitatrice,
ma è sempre in grado di porre il proprio personale tocco sulla
musica che esegue.
I suoi album l'hanno consacrata come una delle stelle più brillanti
nel firmamento della musica blues country contemporanea.
Rory Block continua a registrare e a fare concerti, sempre cercando di allargare le
proprie sonorità verso nuovi territori musicali.
Sarah Brown è una potenza della musica americana, bassista
consumata e elemento fondamentale per ogni sezione ritmica di cui
ha fatto parte.
E' una delle autrici più richieste dell'ambiente della musica blues e
R&B. Sarah è nata e cresciuta ad Ann Arbor, Michigan, e si è
interessata al blues dopo aver assistito ad un concerto di Buddy
Guy.
La sua prima incisione è una versione del 1971 del vecchio brano classico "Shake
'Em On Down".
Nel 1982, dopo una serie di concerti in Europa, suonando nel gruppo della leggenda
della chitarra J.B. Hutto, decise di dedicarsi alla propria carriera di solista e di
autrice.
Delta Blues
Lo stile Delta blues viene suonato acusticamente, proprio come
le prime registrazioni degli anni '20 e '30 che avvenivano con
chitarre a cassa armonica cava.
Un altro nome con il quale viene indicato questo stesso stile è
"Mississippi blues": entrambi fanno riferimento
al luogo d'origine di questo stile, ossia la fertile
zona della regione Delta dello stato del
Mississippi .
In un primo momento questo stile era eseguito da solisti che si
accompagnavano da sè con una chitarra acustica in sei corde.
Ritroviamo i primi complessi con il moderno blues elettrico e di
Chicago.
Infine c'è da dire che la profonda emozionalita che promana
questo stile deriva dall'utilizzo dell'elaborata tecnica finger-picking, quello delle
slide-guitars, accentuati ritmi boogie.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Son House: Delta Blues - Death Letter - Pearline - Walking Blues - Levee Camp Blues
Robert Johnson: Terraplane Blues - Come on in my Kitchen - Last Fair Deal Gone Down
Mississippi Fred McDowell: Done Left Here - Good Morning Little School Girl - Shake 'Em All Down
Charlie Patton: Elder Green Blues - Down the Dirt Road Blues
Chicago Blues
Il Chicago blues è probabilmente il più famoso ed ascoltato stile
blues, ed è quello che in genere viene in mente quando si pensa
di blues suonato dal vivo nei club. La popolare immagine di un
locale fumoso con un piccolo palco affollato di musicisti che
improvvisano con le loro chitarre elettriche, l'armonica
amplificata, il pianoforte, il basso e la batteria, può essere
direttamente ricondotta al primo stile Chicago.
Chicago crebbe fino a diventare un centro della musica blues durante gli anni '30 e
'40 quando migliaia di persone del Mississippi lasciarono i campi
e si diressero verso Nord per lavorare nelle fabbriche.
Il primo blues elettrico di Chicago degli anni '50: un'armonica
estremamente amplificata, una "slide guitar" e un piano come
strumenti solistici.
Un pioniere nell'utilizzo di questa formazione strumentale fu il
gruppo di Muddy Waters.
Dalla fine degli anni '50 lo stile Chicago blues continuò a
evolversi con una nuova generazione di chitarristi che si
ispiravano a B.B. King, il cui modo di suonare, a corda singola, facilitò la definizione
del sound della chitarra blues moderna.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Blind Blake, Mississipi John Hurt, Skip James, Leadblelly, Mance Lipscomb, Bukka
White
New Orleans Blues
Lo stile New Orleans Blues rappresenta una celebrazione della
musica, infatti per mezzo del pianoforte e di una sezione di
corni si ottiene una grande disinvoltura nel sound.
Il blues di New Orleans, inoltre, è contraddistinto da ritmi
caraibici( dalla rumba soprattutto) e dal "second-line strut"
derivato dallo stile jazzistico.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Dave Bartholomew, Fats Domino, Snooks Eaglin, Smiles Lewis, Professor Longhair,
Guitar Slim
Memphis Blues
Il Memphis blues si distingue in due varietà musicali; quella degli
anni '20 oppure quello degli anni '50.
Il Memphis blues degli anni '20 si sviluppò nell'epoca in cui si
svilupparono gli show dei venditori di medicinali miracolosi, gli
spettacoli nei circhi, i gruppi di musicisti che rappresentavano
spettacoli di varietà in giro per le campagne. Poco tempo dopo
comparvero le jug band; queste band suonavano un blues diverso,
di tipo spiritoso. Le loro composizioni erano accompagnate dal
suono di strumenti a corda e strumenti "improvvisati"
che imitavano il suono degli ottoni e altri fiati dei
complessini jazz.
Fra gli strumenti improvvisati c'era qualcuno che
soffiava in una brocca vuota (jug in inglese) con lo
scopo di imitare il suono della tuba.
Verso gli inizi del 1950 il Memphis si è elettrificato con l'inserimento di una
chitarra estremamente amplificata.
Alcuni degli artisti di questo genere sono:
Gus Cannon, Memphis Jug Band, Furry Lewis, Leadblelly, Mance Lipscomb, Bukka White
Louisiana Blues
La Louisiana è uno stato che ha visto nascere molti stili blues,
ricordiamo il secondo line New Orleans, lo zydeco,lo swamp pop
e il jazz.
Per quanto concerne la musicalità, nonostante subisce
l'influenza dello stile Chicago, molto coinvolgente, risulta molto
meno definita. Nelle registrazioni di bayou blues( o swamp
blues) di questa regione si avvertono una pigrizia del ritmo e
un'atmosfera carica di fatalità che conferiscono alla musica un
sapore tale come se la registrazione fosse eseguita in mezzo alla palude fluviale( il
bayou, appunto).
Gli Artisti più Rappresentativi:
Slim Harpo, Silas Hogan, Lazy Lester, Lightin' Slim, Lonesome Sundown
Country Blues
Il Country blues è uno stile che esprime tutte le forme di blues
acustico. Esso comprende, infatti, tutti gli stili regionali, quali il
Delta del Mississippi, del Piedmont,il
primo stile Chicago, quello preelettrico della Louisiana e di Atlanta.
Il country blues abbraccia anche
tutte le varianti stilistiche della
prima musica blues per chitarra,
come il folk e il songster blues (stile
eseguito da grandi artisti come Mance Lipscomb e
Leadbelly) e il ragtime( Blind Blake).
Anche se dopo la seconda guerra mondiale alcuni artisti blues sono passati alla
chitarra elettrica, il Country blues rimane una musica acustica; si sviluppa così un
genere più vivo e florido.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Blind Blake, Mississipi John Hurt, Skip James, Leadblelly, Mance Lipscomb, Bukka
White
Jump Blues
Il Jump blues si riferisce a uno stile contaminato da influenze
jazz che per la prima volta va alla ribalta nella seconda metà
degli anni '40.
Di solito utilizza un cantante in combinazione con
l'accompagnamento di un'orchestra di fiati, creando uno stile
contraddistinto da un ritmo-guida, da vocalizzi e sassofonotenore in assolo.
Tutti elementi precursori al rock & roll.
Con meno utilizzo di strumenti a corda rispetto agli altri stili, il jump blues era il
ponte fra i vecchi stili e il sound delle grandi bande jazz degli anni '40.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Jay McShann. Nat King Cole, Al Sears. Ella Mae Morse, Helen Humes, Louis Jordan
Piedmont Blues
Il Piedmont blues si riferisce ad un sotto stile regionale
caratteristico dei musicisti neri degli Stati Uniti del sud-est.
Geograficamente il blues del Piedmont descrive lo stile
caratteristico dei musicisti della Georgia, della Carolina e della
Virginia; si riferisce ad un assortimento largo dei valori estetici,
delle tecniche di prestazioni e del repertorio comune fra diverse
aree geografiche, storiche e sociologiche comuni; più semplicemente, il blues del
Piedmont indica una costellazione delle preferenze musicali tipiche della regione
stessa.
La chitarra nello stile preso in considerazione, impiega un complesso metodo di
arpeggio, stile altamente sincopato e strettamente collegato con una tradizione
più antica.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Josh White K.C. Douglas, Blind Willie, Blind Willie McTell
West Coast Blues
Più influenzato dal jazz e basato sull'uso del piano, lo stile della
West Coast è, in realtà, lo stile della California, con tutti i
professionisti principali del genere che provengono da lì, se non
addirittura nativi dello stesso stato. Infatti, la condizione e lo
stile suonato, danno ai molti grandi chitarristi espatriati del
dopoguerra del Texas ed al loro jazz una trasformazione in un
marchio del genere. Il blues della West Coast egualmente
caratterizza i vocalizzi lisci e dolci, che si possono frequentemente sentire nel
territorio urbano del blues.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Electric California Blues Roy Brown, Charles Brown, Pee Wee Crayton, Dave
Alexander, Ernie Andrews
Harmonica Blues
Lo strumento musicale più popolare, accanto alla chitarra e alla
voce umana, è l'armonica: strumento facilmente trasportabile
che permette di suonare blues in qualunque momento e in
qualsiasi posto. L'armonica è uno degli strumenti solisti più
espressivi; il suo suono può imitare un lamento funereo o un
brontolio gutturale o ancora il suono di un sax,
ecc.
L'armonica diventa strumento cardine del blues verso la metà
degli anni '20 sostituendo il flauto di Pan; il suo utilizzo è
aumentato anche perchè il suono dell'armonica è
sufficientemente alto da essere sentito in ambienti affollati e
da emergere rispetto agli altri strumenti di accompagnamento.
Nei primi anni '30 le armoniche iniziarono ad essere presenti nelle incisioni blues
sia come strumenti solisti, che di accompagnamento.
Gli Artisti più Rappresentativi:
John Lee, Sonny Terry, DeFord Bailey, Leadblelly, Mance Lipscomb, Bukka White
Piano Blues
La chitarra non apparve nel blues fino agli anni '20 mentre il
pianoforte era utilizzato già dall'iniziodel secolo e anni prima
delle prime registrazioni. Il blues per pianoforte si dirama in
mille branche fra le quali: lo stile ragtime verso l'inizio del
secolo (questa musica è molto simile a quella per piano suonata
nel film The Sting), ilboogie-woogie
(caratterizzato da un tempo veloce, suonato
principalmente con la mano sinistra e con le otto battute della
misura di solito fortemente accentuate), il barrelhouse blues
(una forma di boogie-woogie nolto ruvida) il New Orleans second
line (uno stile blues per piano definito "scatenato" che combina
note di basso molto sincopate con ritmi caraibici), gli stili jazz
della West Coaste il Chicago blues
Il piano rappresenta un vero e proprio "complesso" anche da solo in quanto
permette di suonare la melodia principale e l'accompagnamento ritmico
contemporaneamente. Il piano è presente in qualunque stile blues.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Albert Ammons, Leroy Carr, Professor Longhair, Big Maceo Merriweather, Sunnyland
Slim, Otis Spann, Roosvelt Sykes
Modern Acoustic Blues
La versione moderna del blues acustico riprende quella che
è la tradizione blues, i nuovi artisti
infatti replicano il vecchio stile e il
country apportando delle modifiche.
In genere le esecuzioni si svolgono senza
la presenza di accompagnatori, ma alcuni
artisti preferiscono
un'accompagnamento più elaborato e, si
aggiungono veri e propri complessi.
L'argomentazione del moderno blues
acustico è ottenuta riprendendo la vecchia produzione classica e
aggiungendo dei nuovi pezzi ad essa ispirati.
Gli strumenti musicali utilizzati sono principalmente la chitarra e l'armonica come
strumento solista o supplementare.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Rory Block, Guy Davis, Taj Mahal, John Cephas, Corey Harris, Keb'Mo, John Mooney,
John Hammond, Jr., Alvin Youngblood Hart
Modern Electric Blues
Il Modern electric blues cominciò tra la fine degli anni settanta e gli
inizi degli anni ottanta. La musica essenzialmente sembrò simile a
quella degli anni precedenti poiché gli artisti del Modern electric
blues rielaborarono vecchi stili.
La nuova musica era diventata un miscuglio tra "electrified Chicago"
e "Texas blues" e subì l'influenza del rock.
La nuova generazione di musicisti include sia coloro che suonano un
blues-rock ibrido (pieno di vistose chitarre soliste e distorsioni), sia coloro che
reinterpretano fedelmente il Chicago blues vecchio stile e gli artisti del Country
blues, sia i musicisti che hanno proiettato nel futuro il blues combinandone gli stili
tradizionali con il Funk, l'hip-hop e la musica elettronica così, si diede vita al
Modern electric blues. Negli anni ottanta, il Modern electric blues trovò il suo
pubblico e continuò a prosperare fino alla fine degli anni novanta.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Slim Harpo, Howlin' Wolf, Hound Dog Taylor
British Blues
Più che una distinzione geografica,lo stile britannico iniziale dei
tardi anni 50 e dei primi anni '60 ha una stretta somiglianza ai
generi americani blues con un' ammirazione che si avvicina
all'aderenza. Ma nel momento della rinascita blues della metà degli
anni 60, i chitarristi britannici - guidati principalmente da Eric
Clapton -stavano cominciando a lavorare sulla forma del vecchio
blues per creare il proprio amalgama. Unendo il fervore dello string-bending
(piegamento delle corde) degli stili di B.B. ,Albert e di Freddie King all'altissimo
volume prodotto dai grandi amplificatori, il blues britannico ripiegò in gran parte
nel rock blues con i primi tradizionali artisti blues come i Rolling Stones e Clapton
che diventavano rock stars. Lo stile britannico è forse il più vicino alla musica rock
in contrasto con il rock & roll, un distinto discendente stilistico degli anni 50. È
questo spostamento costante fra la conservazione degli stili più vecchi e il
mischiarli nel mercato della pop music che fanno del blues britannico il marchio di
garanzia.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Eric Clapton, The Rolling Stones, The Animals, Fleetwood Mac, John Mayall, The
Yardbirds, Rory Gallagher
Soul/Rhythm & Blues
E' forse il più moderno stile blues, che nasce dalla combinazione
fra il blues degli anni '50 e quello degli anni '60 per creare una
particolarissima musica dal forte sapore blues.
Per rendere il suono di questo stile più corposo si usa una
sezione di fiati,anche molto piccola.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Johnny Adams, Kip Anderson, Bobby "Blue" Bland, Otis Clay, Vernon Garret, Denise
LaSalle, Latimore, Little Milton, Robby Rush, Johnny Taylor, Artie "Blues Boy" White
Blues da Ballo
Il blues da ballo è una combinazione tra lo swing del blues
con il jazz e una sezioni di fiati che seguono il ritmo boogiewoogie. E' infatti un insieme di stili che rendono il blues da
ballo unico nel suo genere.
Sorge negli anni '40 e le sue caratteristiche salienti erano
il ritmo accellerato, l'influenza dei grandi gruppi jazz, un
forte vocalist in un complesso formato da un minimo di sei
musicisti più una sezione di fiati. Nonostante manchino gli
strumenti più moderni, come le chitarre elettriche, il blues
da ballo è stato uno stile molto importante e ancora oggi riscuote lo stesso
successo di un tempo.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Roy Brown, Nappy Brown, Roy Milton, Johnny Otis, Red Prysock, Big Jay McNeely,
Amos Milburn, Jimmy Liggins, Wynonie Harris, Louis Prima, Louis Jordan
Il Blues Classico Femminile
Il blues classico femminile nasce negli anni '20 e si sviluppa fino
alla prima metà degli anni '30; si evidenzia nelle prime
registrazioni discografiche le quali erano
eseguite proprio da cantanti e musicisti
donne. Le donne del blues iniziarono a fare
sentire la loro presenza lavorando nei
vaudeville o si esibivano in spettacoli
itineranti organizzati da venditori ambulanti di prodotti magici
utili per la guarigione di qualsiasi malattia. Le donne del blues
conoscevano molto bene la musica popolare ed avevano buone
conoscenze riguardo la musica Jezz e possedevano delle voci
abbastanza potenti da farsi sentire senza l'utilizzo di alcuna amplificazione. Gli
strumenti presenti nell'accompagnamento sono il clarinetto, la tramba, il piano, il
trombone, il sassofono e la batteria.
Gli Artisti più Rappresentativi:
Ma Rainey, Bessie Smith, Mamie Smith, Victoria Spivey