About BLUES Le Origini del Blues Il blues è nato e si è sviluppato in seguito alla schiavitù delle comunità nere, nelle regioni del sud degli Stati Uniti; è da considerarsi la manifestazione profana di un sentimento, e di un dolore, che ha avuto un lungo, inesorabile tracciato umano e civile, e ha ritrovato nella parola poetica prima, nel canto e nell'accompagnamento in una seconda fase la sua ampia e angosciosa possibilità di espressione. La data di nascita dell'incontro tra l'espressione poetica e musicale va collocata verso il 1870, il che significa aspra denuncia di una vasta comunità di neri che trova all'improvviso la forza e il coraggio di esprimere la propria angoscia in un lamento di dolore, che si traduce talvolta in un impetuoso inno di guerra, in un grido provocato dalla miseria, dal vuoto che è inconsciamente alle proprie spalle. Accadde dopo il XVIII secolo che alcuni negrieri, possessori di colonie sulle coste dell'Africa avviarono il trasporto di neri da vendere nei territori dell'America dove era richiesta mano d'opera a basso costo e questa era "offerta" dal mercato degli uomini di colore. Si sviluppa così la grande migrazione forzata. Questo fenomeno non ha solo carattere economico poiché nel momento in cui verso il 1776 apparvero sui giornali i primi annunzi pubblicitari che offrivano schiavi il problema assunse anche sembianze politiche. Pur essendo schiavi i neri insediati nel territorio della Louisiana godevano di libertà maggiore di quanto non accadesse per coloro che erano giunti nei possedimenti inglesi e puritani. Questo spiega perché i primi blues, nei loro modi di espressione nacquero a New Orleans e nei dintorni sulle rive del Missisipi dove potevano continuare ad esprimere la loro spiritualità, le loro usanze e i loro costumi. Nel canto blues comunque persiste ancora la tristezza e il dolore quotidiano che si tramuta in speranza di miglioria e si esprime originariamente con canti accompagnati dal solo battito delle mani e non dalla musica, conservando sempre il caratteristico aspetto di poesia capace di esprimere una condizione di desolato rammarico e di aspra nostalgia. I blues cantano argomenti più disparati che nascono proprio dalla situazione di schiavitù che è la base dell'ispirazione. Il Blues dai '20 ai '40 I cantanti del blues classico fra gli anni '20-'40 erano spesso accompagnati da un'orchestra, sono così da considerare i precursori di tutta la musica americana. Un esempio fu Bessie Smith che conobbe la gloria sino agli anni '20 grazie alla sua potente voce da contralto che diede alla sua musica una dimensione veramente drammatica. Il blues dei campi, probabilmente nato nell'area del Delta del Mississippi, si sviluppò in una maniera diversa nel Sud-west o nella Costa orientale legato alle tradizioni musicali. Dal 1925 le compagnie discografiche furono interessate dal settore. Vari sono gli stili che comparirono in questo periodo:il Delta blues, il East coast, il Texas blues. Gli Artisti più Rappresentativi: W. C. Handy, Ma Rainey, Papa Charlie Jackson, Mamie Smith, Ida Cox, Bessie Smith, Blind Blake, Sam Chatmon Il Blues dai '40 ai '60 In seguito all'attività economica in relazione alla seconda guerra mondiale un certo numero di uomini di colore ottennero facilitazioni finanziarie che diedero loro accesso alla classe media della società locale. La giornaliera ... degli uomini del sud divenne sempre più intollerabile per loro e nuove aspirazioni emersero nella loro musica che divenne "elettrificata" L'elettricità diede al Blues una seconda giovinezza. La chitarra elettrica permise una moltiplicazione di sonorità e una diversificazione di effetti sonori grazie in particolare a B.B. King di Memphis e Muddy Waters di Chicago. Comunque a Chicago e a Menphis è l'armonica che domina. Grazie ad un impianto di amplificazione, Little Walters come Sonny Boy Williamson furono in grado di competere con il sassofono. Alla fine degli anni '50 il rinnovamento venne dal distretto occidentale di Chicago, questo WEST SIDE SOUND fu espressione di un clima disperato ed opprimente. Gli Artisti più Rappresentativi: B.B. King, Buddy Guy, Muddy Waters, John Lee Hooker, Lightnin' Hopkins Il Blues dai '60 agli '80 La situazione storica del periodo mette in evidenza le divergenze che esistevano fra i bianchi e i neri. La cultura nera però fu molto influente per quella bianca tanto da creare un nuovo tipo di musica chiamata hillbilly music, apprezzata dai giovani, proprio per le sue caratteristiche di velocità e per il suo "vocabolario" preso dalla musica nera. Alla fine degli anni sessanta, il blues non era una forza dominante sul mercato commerciale, ma nessuno faceva in modo che lo diventasse. Molti dei suoi musicisti si esibivano per un pubblico più grande di quello che mai avevano avuto. Da allora in poi si è parlato più o meno costantemente di blues con un ritorno al passato e un aumento di popolarità ma non si è mai parlato della sua morte. Gli Artisti più Rappresentativi: Albert King, Buddy Guy, Taj Mahal, Otis Rush, B.B. King Il Blues dagli '80 a Oggi Dopo il 1980 nel blues si sono verificati notevoli cambiamenti che hanno fatto di questo periodo un significativo punto di svolta nella storia della musica. Il più grosso cambiamento è consistito probabilmente nella "scoperta" del blues da parte di un pubblico cresciuto con il Rock 'n' roll. Negli anni '80 non era difficile trovare gruppi blues con un largo seguito in tutte le classi sociali. Negli ultimi due decenni, inoltre, la scena musicale ha perso delle leggende del blues che hanno contribuito a definire il linguaggio musicale, come Luther Allison, Albert Collins, Jimmy Reed su tutti. Tuttavia, negli ultimi anni, è apparsa una nuova generazione di talenti, giovani musicisti capaci non solo di fare blues ma anche hard rock, country e addirittura jazz. Influenzati dai loro grandi predecessori, essi lavorano all'interno della ricca tradizione blues, infondendovi la loro personale ispirazione. Oggi il blues è un grande business di cui fanno parte radio dedicate a questo tipo di musica, locali, film, festival e dischi che vendono milioni di copie; in questo periodo, vi sono artisti che hanno contribuito a rendere il blues una musica molto più popolare di quanto non fosse immaginabile in precedenza. Gli Artisti più Rappresentativi: Luther Allison, Albert Collins, Lighin' Slim, Jimmy Reed, B.B. King, Stevie Ray Vaughan, Jimi Hendrix Cos'è il Blues La musica blues è la vera star di tutti i tempi. Tutti, dai musicisti hard rock a quelli country, ai cantanti di teatro, sono passati per il blues e hanno affermato con un'espressione convinta di aver suonato questo tipo di musica. Ascoltando un brano di musica blues potete gustare tutti i tipi di ingredienti musicali; ma come è possibile sapere se si tratta di vero blues o di qualche cosa di diverso? Per capire che cos'è il blues bisogna prima capire che cosa non è, e, nel farlo, sbarazzarsi anche di alcune idee preconcette. Negli anni il blues è stato dipinto come una lenta e triste musica ricca di desolate immagini di disperazione personale ("la mia ragazza mi ha lasciato, mi sento a terra, e la mia vita non ha più senso"); più che una musica, un lamento. Naturalmente, è tutto falso. Il blues è un mezzo di espressione di sé, una sorta di catarsi, possiamo dire. Questo aiuterà a sollevare l'artista, e di conseguenza l'ascoltatore, dalle pene della vita. Come riconoscere il Blues Ascoltando un brano, come si fa a sapere se si tratta di blues? La risposta è "concentrandosi su alcuni dei suoi elementi chiave". Uno dei principali ingredienti del sound blues è il beat (tempo, nel particolare significato di attitudine ritmica). Anche nelle varianti acustiche (opposte a quelle elettronicamente amplificate) del blues è possibile notare un ritmo accentuato. La ragione è semplice, il blues è sempre stato una sorta di danza, sia che il tempo fosse quello di uno strascicato boogie o quello di uno stridulo blues lento. Il secondo ingrediente chiave del blues è il canto. Fortemente radicato nella tradizione dei gospel, il canto blues è colmo di vivide emozioni ed espressioni autentiche rappresentate in modo diretto e onesto. Non è facile dire come dovrebbe essere utilizzata la voce nel blues. Il canto blues può essere dolce come quello di Bobby "Blue" Bland o cattivo e minaccioso come quello di Howlin' Wolf, e si tratta sempre di blues. Il canto blues non ha nulla a che fare con tonalità rotonde e vellutate e con note perfettamente centrate, ma piuttosto con la proiezione di emozioni genuine (dalla tristezza alla gioia e tutti gli stati d'animo che stanno nel mezzo) direttamente in musica. Un altro elemento del blues è la strumentazione. Come recitava un vecchio detto, se un animale cammina e fa qua qua come un oca, probabilmente è un'oca, così se un complesso blues appare e suona come un complesso blues, probabilmente è un complesso blues. Nel complesso del vostro Blues club locale non troverete violoncelli oboe e timpani, ma chitarre, batterie, un'armonica e forse, se siete in Louisiana, una o due assi per lavare. Le frasi celebri del Blues LeRoy Jones: "Ognuno cantava un blues differente, e ne esistevano tanti. Erano i cantanti che determinavano come si dovesse cantare. Il blues nacque come musica che si cantava per le proprie esigenze - musica occasionale; questa fu la sua forza e al contempo la sua debolezza". Eric Burdon: El blues es poesía, amor, dolor, flamenco Anonimo: Il blues è l'anima della musica, la fonte alla quale si torna sempre ad abbeverarsi, motore e linfa vitale di ogni ispirazione". Bill Dahl: The blues is as honest a musical form as it is uplifting. The blues is lifewith all its ups and downs intact. B.B. King: "La prima volta che ho incontrato il blues fu quando mi portarono qui su una nave. C'erano uomini su di me e molti altri usavano la frusta ... adesso tutti vogliono sapere perchè canto il blues ..." Juke Boy Bonner: Lay down at night you don't know where you're goin' to sleep, where on earth your next meal to meet, that make you a bluesman. Peetie Wheatstraw: When a woman gets the blues she hangs her head and cries but when a man gets the blues he kept a freight train and rides... LeRoy Jones: Il nero come schiavo è una cosa, il nero come americano un'altra. Ritengo che il blues e il nero americano siano nati contemporaneamente. Paolo Ganz: Spesso, di notte, mi capita di restare a lungo affacciato alla finestra ad osservare il ponte ferroviario che collega la mia città al resto del mondo e che appare, nel buio, come una lunga linea luminosa sospesa sull'acqua. Tra quelle luci, vicino ad una curva che fa sparire inesorabilmente l'ultimo vagone dei treni che se ne vanno verso la terraferma, posso affermare con sicurezza di aver intravisto, almeno un paio di volte, aggirarsi lo spirito del Blues... Donne e Blues: La Differenza Iniziando con "Crazy Blues" di Mamie Smith, la storia delle registrazioni blues ha avuto origine con delle donne. Prima dell'era jazz e della mania blues degli anni 20, la musica popolare americana si esprimeva con un stile innaturale e stantio. Le regine del blues, soprattutto le dive quali Bessie Smith e Ma Rainey, hanno radicalmente trasformato questa musica vocalizzandola con uno stile naturale e coinvolgente. Le donne hanno avuto una predominante influenza sui processi culturali allora in atto. Come fece notare William Barlow: "Le donne AfroAmericane hanno sempre avuto un ruolo cruciale nel mantenere e rivitalizzare la tradizione nera." Le popolarissime regine del blues riuscivano a raccogliere masse ingenti nei numerosi circuiti teatrali di Chicago, Philadelphia, Pittsburgh, Baltimora, Dallas, Houston, Atlanta, etc., città del nord e del sud degli USA.La maggior parte di queste regine provenivano da realtà rurali e povere ma acquisirono popolarità nelle grandi città. Cantavano canzoni che avevano testi molto simili a quelli degli uomini, ma la loro caratteristica "femminile" offriva uno slancio ed una partecipazione nettamente superiore. Donne e Blues: Le Leggendarie Mamie Smith ha segnato il suo posto nella leggenda della musica americana in quanto è stata la prima ad incidere un disco blues ("Crazy Blues" - 10 agosto 1920). Furono vendute un milione di copie nei primi sei mesi e l'evento fece capire alla case discografiche l'entità di questo possibile mercato. Una donna che sapeva intrattenere con una voce femminile potente e penetrante. A differenza dei classici comportamenti blues, Mamie girò come ballerina con la compagnia dei Tutt-Whitney's Smart set appena adolescente e cantò nei club di Harlem prima della I guerra mondiale. Ma Rainey fu celebrata come la "madre del blues", si esibiva e diffondeva la musica blues già da vent'anni. Il suo successo aprì la strada a molte altre artiste, fra cui la sua protetta Bessie Smith. Come interprete da vivo, era letteralmente elettrizzante. Le sue entrate in palcoscenico sembravano delle enormi riproduzioni di Victrola, era elegantemente avvolta in abiti lunghi arricchiti di perline, coperta di diamanti artificiali e di voluminosi boa. Quando era sul palco camminava altera, si fermava, posava per il pubblico, rideva, gemeva, urlava. Cantava con una semplicità e una purezza che conquistava gli ascoltatori. Bessie Smith fu soprannominata "l'imperatrice del blues". Di tutte le cantanti che incisero nel periodo dello splendore del blues classico femminile, nessuno dimostrò un maggior talento o ebbe fama maggiore di lei. La profondità emotiva che metteva nelle canzoni, il suo impeccabile tempismo e il suo senso del ritmo fecero di Bessie un modello di riferimento per giudicare le altre cantanti blues. Nel suo periodo d'oro, Bessie vendette più dischi e guadagnò più soldi di qualsiasi altro artista blues, uomo o donna che fosse. E' possibile ascoltare il suo influsso nei dischi di Billie Holiday, Janis Hoplin e anche oggi nella musica del cantante rap-soul e bassista Me'Shell Ndege'Ocello. Victoria Spivey iniziò a cantare giovanissima e spesso lavorò col chitarrista Blind Lemon Jefferson. La sua prima incisione, "Black Snake Blues" del 1926, fu un grande successo, e tre anni dopo sfondò nel cinema, lavorando nel musical afro-americano della MGM dal titolo Halleluja. Oltre ai suoi coinvolgenti spettacoli e alle meravigliose incisioni, la Spivey si dimostrò una straordinaria compositrice e un'acuta donna d'affari. Il suo fiuto per gli affari le permise di aprire, all'inizio degli anni '60, una propria etichetta discografica, la Spivey Records, che produsse essenzialmente musica blues. Donne e Blues: Donne d'oggi Bonnie Raitt Si tratti di un brano rock, di una melodia pop o della più tenera delle ballate, Bonnie Raitt riesce a mettere il proprio sigillo blues a tutto ciò che suona. Il suo cantato è intenso e profondo e riesce sempre a far apprezzare qualsiasi canzone senza dover ricorrere alla teatralità vocale. Il suo modo di suonare la chitarra, specialmente con lo slide, il senso del ritmo economico e forte e la perfetta intonazione sono straordinari. Bonnie iniziò a suonare la chitarra subito dopo i dieci anni e si immerse nel blues a metà degli anni '60 mentra era nel college a Cambridge nel Massachusetts. Qui cominciò a crearsi un nome lavorando nei caffè locali e nei bar folk del campus. Marcia Ball è uno di quei talenti del blues a tre facce, che sanno combinare una potente capacità di esecuzione al pianoforte, una voce piena di musicalità e grande inventiva nello scrivere canzoni mischiandole in una ricetta musicale carica di incisivi ritmi bayou. Le incisioni di Marcia iniziarono nel 1984 con l'album d'esordio Soulful Dress registrato per la Rounder Records. Fece seguire a questo altri album di alto livello, come Hot Tamale Baby del 1986, Gator Rhythms del 1989 e Let Me Play With Your Poodle del 1997. Deborah Coleman è una delle più eccitanti esponenti della scene blues odierna. Iniziò a suonare professionalmente all'età di 15 anni, dapprima il basso e poi la chitarra, in numerosi complessi rock e soul. Come cantante, autrice e chitarrista mescola gli stili blues contemporanei con elementi di funk e rock. Nata a Portsmouth, in Virginia, iniziò a dilettarsi con la chitarra all'età di soli 8 anni. Il suo grande momento venne quando vinse il Blues Festival's National Amateur Talent Search di Charleston. Nel 1994 pubblicò il suo album di debutto, Takin' A Stand. Il suo secondo album, I Can't Lose, venne pubblicato nel 1997 dalla Blind Pig. Rory Block è specializzata nel blues acustico. Brava nel riprodurre lo stile degli artisti del Delta del Mississipi come Son House e Robert Johnson, la Block non è una semplice imitatrice, ma è sempre in grado di porre il proprio personale tocco sulla musica che esegue. I suoi album l'hanno consacrata come una delle stelle più brillanti nel firmamento della musica blues country contemporanea. Rory Block continua a registrare e a fare concerti, sempre cercando di allargare le proprie sonorità verso nuovi territori musicali. Sarah Brown è una potenza della musica americana, bassista consumata e elemento fondamentale per ogni sezione ritmica di cui ha fatto parte. E' una delle autrici più richieste dell'ambiente della musica blues e R&B. Sarah è nata e cresciuta ad Ann Arbor, Michigan, e si è interessata al blues dopo aver assistito ad un concerto di Buddy Guy. La sua prima incisione è una versione del 1971 del vecchio brano classico "Shake 'Em On Down". Nel 1982, dopo una serie di concerti in Europa, suonando nel gruppo della leggenda della chitarra J.B. Hutto, decise di dedicarsi alla propria carriera di solista e di autrice. Delta Blues Lo stile Delta blues viene suonato acusticamente, proprio come le prime registrazioni degli anni '20 e '30 che avvenivano con chitarre a cassa armonica cava. Un altro nome con il quale viene indicato questo stesso stile è "Mississippi blues": entrambi fanno riferimento al luogo d'origine di questo stile, ossia la fertile zona della regione Delta dello stato del Mississippi . In un primo momento questo stile era eseguito da solisti che si accompagnavano da sè con una chitarra acustica in sei corde. Ritroviamo i primi complessi con il moderno blues elettrico e di Chicago. Infine c'è da dire che la profonda emozionalita che promana questo stile deriva dall'utilizzo dell'elaborata tecnica finger-picking, quello delle slide-guitars, accentuati ritmi boogie. Gli Artisti più Rappresentativi: Son House: Delta Blues - Death Letter - Pearline - Walking Blues - Levee Camp Blues Robert Johnson: Terraplane Blues - Come on in my Kitchen - Last Fair Deal Gone Down Mississippi Fred McDowell: Done Left Here - Good Morning Little School Girl - Shake 'Em All Down Charlie Patton: Elder Green Blues - Down the Dirt Road Blues Chicago Blues Il Chicago blues è probabilmente il più famoso ed ascoltato stile blues, ed è quello che in genere viene in mente quando si pensa di blues suonato dal vivo nei club. La popolare immagine di un locale fumoso con un piccolo palco affollato di musicisti che improvvisano con le loro chitarre elettriche, l'armonica amplificata, il pianoforte, il basso e la batteria, può essere direttamente ricondotta al primo stile Chicago. Chicago crebbe fino a diventare un centro della musica blues durante gli anni '30 e '40 quando migliaia di persone del Mississippi lasciarono i campi e si diressero verso Nord per lavorare nelle fabbriche. Il primo blues elettrico di Chicago degli anni '50: un'armonica estremamente amplificata, una "slide guitar" e un piano come strumenti solistici. Un pioniere nell'utilizzo di questa formazione strumentale fu il gruppo di Muddy Waters. Dalla fine degli anni '50 lo stile Chicago blues continuò a evolversi con una nuova generazione di chitarristi che si ispiravano a B.B. King, il cui modo di suonare, a corda singola, facilitò la definizione del sound della chitarra blues moderna. Gli Artisti più Rappresentativi: Blind Blake, Mississipi John Hurt, Skip James, Leadblelly, Mance Lipscomb, Bukka White New Orleans Blues Lo stile New Orleans Blues rappresenta una celebrazione della musica, infatti per mezzo del pianoforte e di una sezione di corni si ottiene una grande disinvoltura nel sound. Il blues di New Orleans, inoltre, è contraddistinto da ritmi caraibici( dalla rumba soprattutto) e dal "second-line strut" derivato dallo stile jazzistico. Gli Artisti più Rappresentativi: Dave Bartholomew, Fats Domino, Snooks Eaglin, Smiles Lewis, Professor Longhair, Guitar Slim Memphis Blues Il Memphis blues si distingue in due varietà musicali; quella degli anni '20 oppure quello degli anni '50. Il Memphis blues degli anni '20 si sviluppò nell'epoca in cui si svilupparono gli show dei venditori di medicinali miracolosi, gli spettacoli nei circhi, i gruppi di musicisti che rappresentavano spettacoli di varietà in giro per le campagne. Poco tempo dopo comparvero le jug band; queste band suonavano un blues diverso, di tipo spiritoso. Le loro composizioni erano accompagnate dal suono di strumenti a corda e strumenti "improvvisati" che imitavano il suono degli ottoni e altri fiati dei complessini jazz. Fra gli strumenti improvvisati c'era qualcuno che soffiava in una brocca vuota (jug in inglese) con lo scopo di imitare il suono della tuba. Verso gli inizi del 1950 il Memphis si è elettrificato con l'inserimento di una chitarra estremamente amplificata. Alcuni degli artisti di questo genere sono: Gus Cannon, Memphis Jug Band, Furry Lewis, Leadblelly, Mance Lipscomb, Bukka White Louisiana Blues La Louisiana è uno stato che ha visto nascere molti stili blues, ricordiamo il secondo line New Orleans, lo zydeco,lo swamp pop e il jazz. Per quanto concerne la musicalità, nonostante subisce l'influenza dello stile Chicago, molto coinvolgente, risulta molto meno definita. Nelle registrazioni di bayou blues( o swamp blues) di questa regione si avvertono una pigrizia del ritmo e un'atmosfera carica di fatalità che conferiscono alla musica un sapore tale come se la registrazione fosse eseguita in mezzo alla palude fluviale( il bayou, appunto). Gli Artisti più Rappresentativi: Slim Harpo, Silas Hogan, Lazy Lester, Lightin' Slim, Lonesome Sundown Country Blues Il Country blues è uno stile che esprime tutte le forme di blues acustico. Esso comprende, infatti, tutti gli stili regionali, quali il Delta del Mississippi, del Piedmont,il primo stile Chicago, quello preelettrico della Louisiana e di Atlanta. Il country blues abbraccia anche tutte le varianti stilistiche della prima musica blues per chitarra, come il folk e il songster blues (stile eseguito da grandi artisti come Mance Lipscomb e Leadbelly) e il ragtime( Blind Blake). Anche se dopo la seconda guerra mondiale alcuni artisti blues sono passati alla chitarra elettrica, il Country blues rimane una musica acustica; si sviluppa così un genere più vivo e florido. Gli Artisti più Rappresentativi: Blind Blake, Mississipi John Hurt, Skip James, Leadblelly, Mance Lipscomb, Bukka White Jump Blues Il Jump blues si riferisce a uno stile contaminato da influenze jazz che per la prima volta va alla ribalta nella seconda metà degli anni '40. Di solito utilizza un cantante in combinazione con l'accompagnamento di un'orchestra di fiati, creando uno stile contraddistinto da un ritmo-guida, da vocalizzi e sassofonotenore in assolo. Tutti elementi precursori al rock & roll. Con meno utilizzo di strumenti a corda rispetto agli altri stili, il jump blues era il ponte fra i vecchi stili e il sound delle grandi bande jazz degli anni '40. Gli Artisti più Rappresentativi: Jay McShann. Nat King Cole, Al Sears. Ella Mae Morse, Helen Humes, Louis Jordan Piedmont Blues Il Piedmont blues si riferisce ad un sotto stile regionale caratteristico dei musicisti neri degli Stati Uniti del sud-est. Geograficamente il blues del Piedmont descrive lo stile caratteristico dei musicisti della Georgia, della Carolina e della Virginia; si riferisce ad un assortimento largo dei valori estetici, delle tecniche di prestazioni e del repertorio comune fra diverse aree geografiche, storiche e sociologiche comuni; più semplicemente, il blues del Piedmont indica una costellazione delle preferenze musicali tipiche della regione stessa. La chitarra nello stile preso in considerazione, impiega un complesso metodo di arpeggio, stile altamente sincopato e strettamente collegato con una tradizione più antica. Gli Artisti più Rappresentativi: Josh White K.C. Douglas, Blind Willie, Blind Willie McTell West Coast Blues Più influenzato dal jazz e basato sull'uso del piano, lo stile della West Coast è, in realtà, lo stile della California, con tutti i professionisti principali del genere che provengono da lì, se non addirittura nativi dello stesso stato. Infatti, la condizione e lo stile suonato, danno ai molti grandi chitarristi espatriati del dopoguerra del Texas ed al loro jazz una trasformazione in un marchio del genere. Il blues della West Coast egualmente caratterizza i vocalizzi lisci e dolci, che si possono frequentemente sentire nel territorio urbano del blues. Gli Artisti più Rappresentativi: Electric California Blues Roy Brown, Charles Brown, Pee Wee Crayton, Dave Alexander, Ernie Andrews Harmonica Blues Lo strumento musicale più popolare, accanto alla chitarra e alla voce umana, è l'armonica: strumento facilmente trasportabile che permette di suonare blues in qualunque momento e in qualsiasi posto. L'armonica è uno degli strumenti solisti più espressivi; il suo suono può imitare un lamento funereo o un brontolio gutturale o ancora il suono di un sax, ecc. L'armonica diventa strumento cardine del blues verso la metà degli anni '20 sostituendo il flauto di Pan; il suo utilizzo è aumentato anche perchè il suono dell'armonica è sufficientemente alto da essere sentito in ambienti affollati e da emergere rispetto agli altri strumenti di accompagnamento. Nei primi anni '30 le armoniche iniziarono ad essere presenti nelle incisioni blues sia come strumenti solisti, che di accompagnamento. Gli Artisti più Rappresentativi: John Lee, Sonny Terry, DeFord Bailey, Leadblelly, Mance Lipscomb, Bukka White Piano Blues La chitarra non apparve nel blues fino agli anni '20 mentre il pianoforte era utilizzato già dall'iniziodel secolo e anni prima delle prime registrazioni. Il blues per pianoforte si dirama in mille branche fra le quali: lo stile ragtime verso l'inizio del secolo (questa musica è molto simile a quella per piano suonata nel film The Sting), ilboogie-woogie (caratterizzato da un tempo veloce, suonato principalmente con la mano sinistra e con le otto battute della misura di solito fortemente accentuate), il barrelhouse blues (una forma di boogie-woogie nolto ruvida) il New Orleans second line (uno stile blues per piano definito "scatenato" che combina note di basso molto sincopate con ritmi caraibici), gli stili jazz della West Coaste il Chicago blues Il piano rappresenta un vero e proprio "complesso" anche da solo in quanto permette di suonare la melodia principale e l'accompagnamento ritmico contemporaneamente. Il piano è presente in qualunque stile blues. Gli Artisti più Rappresentativi: Albert Ammons, Leroy Carr, Professor Longhair, Big Maceo Merriweather, Sunnyland Slim, Otis Spann, Roosvelt Sykes Modern Acoustic Blues La versione moderna del blues acustico riprende quella che è la tradizione blues, i nuovi artisti infatti replicano il vecchio stile e il country apportando delle modifiche. In genere le esecuzioni si svolgono senza la presenza di accompagnatori, ma alcuni artisti preferiscono un'accompagnamento più elaborato e, si aggiungono veri e propri complessi. L'argomentazione del moderno blues acustico è ottenuta riprendendo la vecchia produzione classica e aggiungendo dei nuovi pezzi ad essa ispirati. Gli strumenti musicali utilizzati sono principalmente la chitarra e l'armonica come strumento solista o supplementare. Gli Artisti più Rappresentativi: Rory Block, Guy Davis, Taj Mahal, John Cephas, Corey Harris, Keb'Mo, John Mooney, John Hammond, Jr., Alvin Youngblood Hart Modern Electric Blues Il Modern electric blues cominciò tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta. La musica essenzialmente sembrò simile a quella degli anni precedenti poiché gli artisti del Modern electric blues rielaborarono vecchi stili. La nuova musica era diventata un miscuglio tra "electrified Chicago" e "Texas blues" e subì l'influenza del rock. La nuova generazione di musicisti include sia coloro che suonano un blues-rock ibrido (pieno di vistose chitarre soliste e distorsioni), sia coloro che reinterpretano fedelmente il Chicago blues vecchio stile e gli artisti del Country blues, sia i musicisti che hanno proiettato nel futuro il blues combinandone gli stili tradizionali con il Funk, l'hip-hop e la musica elettronica così, si diede vita al Modern electric blues. Negli anni ottanta, il Modern electric blues trovò il suo pubblico e continuò a prosperare fino alla fine degli anni novanta. Gli Artisti più Rappresentativi: Slim Harpo, Howlin' Wolf, Hound Dog Taylor British Blues Più che una distinzione geografica,lo stile britannico iniziale dei tardi anni 50 e dei primi anni '60 ha una stretta somiglianza ai generi americani blues con un' ammirazione che si avvicina all'aderenza. Ma nel momento della rinascita blues della metà degli anni 60, i chitarristi britannici - guidati principalmente da Eric Clapton -stavano cominciando a lavorare sulla forma del vecchio blues per creare il proprio amalgama. Unendo il fervore dello string-bending (piegamento delle corde) degli stili di B.B. ,Albert e di Freddie King all'altissimo volume prodotto dai grandi amplificatori, il blues britannico ripiegò in gran parte nel rock blues con i primi tradizionali artisti blues come i Rolling Stones e Clapton che diventavano rock stars. Lo stile britannico è forse il più vicino alla musica rock in contrasto con il rock & roll, un distinto discendente stilistico degli anni 50. È questo spostamento costante fra la conservazione degli stili più vecchi e il mischiarli nel mercato della pop music che fanno del blues britannico il marchio di garanzia. Gli Artisti più Rappresentativi: Eric Clapton, The Rolling Stones, The Animals, Fleetwood Mac, John Mayall, The Yardbirds, Rory Gallagher Soul/Rhythm & Blues E' forse il più moderno stile blues, che nasce dalla combinazione fra il blues degli anni '50 e quello degli anni '60 per creare una particolarissima musica dal forte sapore blues. Per rendere il suono di questo stile più corposo si usa una sezione di fiati,anche molto piccola. Gli Artisti più Rappresentativi: Johnny Adams, Kip Anderson, Bobby "Blue" Bland, Otis Clay, Vernon Garret, Denise LaSalle, Latimore, Little Milton, Robby Rush, Johnny Taylor, Artie "Blues Boy" White Blues da Ballo Il blues da ballo è una combinazione tra lo swing del blues con il jazz e una sezioni di fiati che seguono il ritmo boogiewoogie. E' infatti un insieme di stili che rendono il blues da ballo unico nel suo genere. Sorge negli anni '40 e le sue caratteristiche salienti erano il ritmo accellerato, l'influenza dei grandi gruppi jazz, un forte vocalist in un complesso formato da un minimo di sei musicisti più una sezione di fiati. Nonostante manchino gli strumenti più moderni, come le chitarre elettriche, il blues da ballo è stato uno stile molto importante e ancora oggi riscuote lo stesso successo di un tempo. Gli Artisti più Rappresentativi: Roy Brown, Nappy Brown, Roy Milton, Johnny Otis, Red Prysock, Big Jay McNeely, Amos Milburn, Jimmy Liggins, Wynonie Harris, Louis Prima, Louis Jordan Il Blues Classico Femminile Il blues classico femminile nasce negli anni '20 e si sviluppa fino alla prima metà degli anni '30; si evidenzia nelle prime registrazioni discografiche le quali erano eseguite proprio da cantanti e musicisti donne. Le donne del blues iniziarono a fare sentire la loro presenza lavorando nei vaudeville o si esibivano in spettacoli itineranti organizzati da venditori ambulanti di prodotti magici utili per la guarigione di qualsiasi malattia. Le donne del blues conoscevano molto bene la musica popolare ed avevano buone conoscenze riguardo la musica Jezz e possedevano delle voci abbastanza potenti da farsi sentire senza l'utilizzo di alcuna amplificazione. Gli strumenti presenti nell'accompagnamento sono il clarinetto, la tramba, il piano, il trombone, il sassofono e la batteria. Gli Artisti più Rappresentativi: Ma Rainey, Bessie Smith, Mamie Smith, Victoria Spivey