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CONTEMPORARY SOUNDS 2010/2011
CURVA
MINORE
CONCERTI
1 OTTOBRE KRYSS MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
7 OTTOBRE CONTEMPORANEAMIX CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
27 OTTOBRE MACCHINA DISORGANIZZATA 1 MUSEO DEL
10 NOVEMBRE ORLANDO D’AMOR/ VISSI… E VIVO IN
11 NOVEMBRE POTSA LOTSA CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INS
26 NOVEMBRE BEETHOVEN FOREVER CANTIERI CULTURALI ALLA Z
3 DICEMBRE ICI (HERE) MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
10 DICEMBRE FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTIO
11 DICEMBRE FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTIO
12 DICEMBRE MACCHINA DISORGANIZZATA 2 MUSEO DE
12 DICEMBRE FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTIO
16 DICEMBRE WHAT’S HAPPENING? MUSEO DELLE MARIONETTE A
28 GENNAIO BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTIO
29 GENNAIO BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTIO
30 GENNAIO MACCHINA DISORGANIZZATA 3 MUSEO DEL
30 GENNAIO BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTIO
WORKSHOP
6/12 DICEMBRE FRANK GRATKOWSKI CANTIERI CULTURALI ALLA
24/30 GENNAIO BARRE PHILLIPS CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA G
OTTOBRE/ GENNAIO
INCONTRI
MUSICA/MUSICHE
ATELIER FORME D’ARTE
GOETHE-INSTITUT PALERMO
N COR
STITUT PALERMO
ON 1
ON 2
ON 3
ON 1
ON 2
ON 3
MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO
CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO
ELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO
ANTONIO PASQUALINO
MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO
LE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO
MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
A ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO
GOETHE-INSTITUT PALERMO
CONTEMPORARY SOUNDS 2010/2011
CURVA
MINORE
ELIO AMATO DAVIDE BARBARINO IRENE BECKER CANECAPOVOLTO CHRISTOPHE CARDOEN CARLO CATTANO DAVID CHIESA VALENTINO
CORVINO CURVA MINORE ENSEMBLE PIERRE DÖRGE FONTANAMIXENSEMBLE GIANNI GEBBIA PHILIPP GEIST LELIO GIANNETTO DAVIDE
GRANATO FRANK GRATKOWSKI GIUSEPPE GUARRELLA KEIKO HIGUCHI JULLIE HJETLAND YOUSIF LATIF JARALLA MAURICIO KAGEL ACHIM
KAUFMANN ALESSANDRO LIBRIO PHILIPP MAINTZ GIANCARLO MAZZÙ FABRIZIO NOCCI LUIGI NONO BARRE PHILLIPS MATTHIAS PINTSCHER
MATILDE POLITI WOLFGANG RIHM DAVIDE RINELLA ESKIL ROMME FRÉDÉRIC ROUMAGNE SEBASTIANO SEVERI SIMONE SFAMELI FABRIZIO
SPERA FRANCESCA SPIRIO SIMON STEEN-ANDERSEN TETRAKTIS SEBI TRAMONTANA LUCIANO TROJA JENS ULVSAND PETER UHRBRAND
FRANCO VENTURINI ALESSANDRO VICARD 0GIUSEPPE VIOLA
LLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
Se non state attenti,
i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse
e amare quelle che opprimono!
MALCOM X
Il Mondo è pieno di gente distratta
XXVII
PUNTATA
Crediti fotografici
Claudio Casanova /AAJ Italia––Tramontana
Alessandro Carpentieri––Spera
Misha Shenbrot––Potsa Lotsa
Davide Carrozza––Barbarino/Cattano
Paolo Di Vita––Elvis
IL CONTRABBASSO PARLANTE
Higuchi
Gebbia
Gratkowski
Kryss
Romano
Fontanamixensemble
Elvis
Cattano
Librio
Spera
Mazzù
Kaufmann
Tramontana
Phillips
Barbarino
What’s happening?
Troja
Ici (here)
Rinella
Potsa Lotsa
WORKSHOP
I workshop sono rivolti a tutti gli strumentisti ed ai
cantanti interessati al rapporto con l'improvvisazione
per lo sviluppo solistico e di gruppo. Prevalentemente
orientato verso i linguaggi attuali della musica senza
restrizione alcuna (dal jazz al rock, dalla improvvisazione
radicale alla musica contemporanea alla musica
elettronica, ecc.), ognuno dei due workshop sarà
finalizzato alla realizzazione di un pubblica esecuzione
che si svolgerà presso il Museo internazionale delle
Marionette Antonio Pasqualino, per la stagione
concertistica Curva Minore Contemporary Sounds
2010/2011
Workshop di Improvvisazione per musica d'insieme
condotto da FRANK GRATKOWSKI
Palermo, 6/12 dicembre 2010
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Palermo
Il tema trattato da Frank Gratkowski sarà la
“Composizione Istantanea”: improvvisare in un collettivo
provando ad usare lo stesso senso della composizione
e della struttura che usualmente utilizziamo per comporre
normalmente. Una composizione istantanea può essere
compleatamente aperta, oppure predefinita dallo sviluppo
di un linguaggio comune ai musicisti, oppure ancora
accordarsi su una partitura...
Frank Gratkowski (Amburgo, 1963)
Polistrumentista tedesco (suona qualunque strumento
ad ancia), ha studiato con Charlie Mariano e Steve Lacy,
è stato più volte premiato come compositore e come
musicista ed insegna al Conservatorio di Colonia.
Nel 1995 ha fondato un trio a suo nome insieme a Dieter
Manderscheid e Gerry Hemingway, espandendolo a
quartetto con l'inserimento di Wolter Wierbos ed è
praticamente in continuo tour mondiale con svariate
formazioni.
E' elemento fondamentale nelle orchestre Bik Bent
Braam, WDR Big Band, Grubenklang Orchester e
Zeitkratzer; tra le innumerevoli collaborazioni artistiche,
citiamo: Paul Lovens, Han Bennink, Wilbert De Joode,
Mark Dresser, Ernst Reijseger, Sebi Tramontana, Kenny
Wheeler, Ken Vandermark, Misha Mengelberg, Mal
Waldron.
Workshop di Improvvisazione per sviluppo solistico
condotto da BARRE PHILLIPS
Palermo, 24/30 gennaio 2011
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Palermo
Il workshop di Barre Phillips, invece, sarà incentrato
sull'avanzamento del musicista come individuo singolo:
suonare insieme ad altre persone è molto importante per
il musicista improvvisatore, ma la domanda sempre
presente è “cosa suoniamo assieme?”. Lo scopo sarà
aiutare a trovare la propria musica personale, perché per
improvvisare in gruppo dobbiamo essere propositivi il più
possibile e non accontentarsi solo di rispondere.
Barre Phillips (S. Francisco, 1934)
Grande virtuoso del contrabbasso, che rappresenta ancor
oggi un pezzo della storia della musica improvvisata e del
jazz, inizia la professione di musicista negli anni '60,
spostandosi da San Francisco a New York e suonando con
i grandi Eric Dolphy, Archie Shepp, Jimmy Giuffre e Lee
Konitz. Attirato dai suoni europei, emigra in Francia
all'inizio degli anni '70 dove fonda The Trio con John
Surman e Stu Martin, registra con Dave Holland il primo
disco per duo di contrabbassi per la ECM, suona
regolarmente con la London Jazz Composers Orchestra
(diretta dal bassista Barry Guy) e collabora con i più
importanti improvvistatori europei, tra gli altri: Peter
Kowald, Joëlle Léandre, Derek Bailey, Peter Brötzmann,
Evan Parker e Paul Bley.
Partecipazione
Per partecipare occorre inviare il curriculum
artistico, entro mercoledì 24 novembre 2010,
all'indirizzo di posta elettronica.
I musicisti selezionati dovranno versare la quota
di partecipazione di euro 100, per ogni singolo
workshop, entro mercoledì 1 dicembre 2010;
è anche possibile iscriversi come uditori al costo
di euro 50, per singolo workshop;
la quota d’iscrizione consente l'ingresso gratuito
ai concerti della stagione concertistica Curva
Minore Contemporary Sounds.
Per ulteriori informazioni 329-3152030
[email protected]
www.curvaminore.org
RIASSUNTO
Nella prima parte del 2010 abbiamo realizzato una serie
di concerti ed eventi speciali di cui ricordiamo: il concerto
di ATOS trio e di Hyperactive Kid, rispettivamente l’11 e il
17 marzo, per la prima volta in Sicilia, svoltisi nei quadri
del programma del Goethe-Institut Palermo; la
partecipazione alla XII Settimana della Cultura con la
presentazione, svoltasi il 23 aprile a Palazzo Riso, del
volume, curato da Gaetano Pennino “Curva minore
contemporary sounds. Dieci anni di nuova musica in
Sicilia 1997/2007”: una memorabile giornata di eventi,
performance e concerti; la doppia performance Corpo
Nostro di Dario Buccino, originalissimo compositore
appena trasferitosi da Milano a Palermo (e noi siamo
contentissimi) svoltasi al Castello della Zisa il 26 maggio
dopo due mesi di laboratori tra musicisti e studenti
dell’Università e dei licei palermitani; l’omaggio di Curva
minore al 150° anniversario del Viaggio di Garibaldi in
Sicilia realizzato con “Riso&Riso. La doppia rivoluzione”,
performance interattiva di teatro del suono che ha
coinvolto un ensemble di circa 40 performer tra cui il
narratore di Bagdad Yousif Latif Jaralla e la cantatrice
Matilde Politi. Non dimentichiamo il progetto scuola che
ci ha visto operare con una serie di attività concertistica
(il duo Alessandro Librio/ Angelo Di Mino, il gruppo rock
AriA) e di laboratorio per musica d’insieme guidato da
Dario Buccino.
LICENZIATO
La seconda parte prevede anch’essa una cospicua serie
di concerti, performance ed eventi speciali pluridisciplinari
dal sapore piuttosto innovativo e che rispecchiano le
tendenze attuali, ma anche incontri musicali di confine e,
naturalmente, alcuni workshop e laboratori divulgativi sulle
culture musicali attuali.
Caratteristica ormai assodata delle nostre programmazioni
consiste nel rappresentare, senza pregiudizi, più ambiti
o linguaggi della musica guardando piuttosto alla serietà
e profondità del contesto musicale cui ogni progetto fa capo.
Approfondimenti a riguardo si trovano al reparto
Appendic(it)i a fine di questa piccola pubblicazione…
preparatevi l’anestetico.
Ci preme sottolineare, però, il continuo sostegno che
ci arriva dalle Istituzioni culturali dei paesi esteri come
il Goethe-Institut Palermo, la Bundeskulturstifung
(Fondazione federale per la cultura tedesca) e la
Jazzwerkstatt Berlin, l’Ambasciata del Regno dei Paesi
Bassi, il Centre Culturel Français de Palerme et de Sicile,
o dalle Istituzioni private come Il Museo Internazionale
delle Marionette Antonio Pasqualino, la Fondazione Ignazio
Buttitta. Attualmente siamo ancora in attesa che, con la
riforma dell’Amministrazione regionale, il Dipartimento
Turismo, che è stato individuato a gestire i fondi previsti
dalla L.R. 44/85 che assegna contributi finanziari alle
associazioni che svolgono meritoriamente attività
concertistica in Sicilia, inizi questo nuovo servizio.
I nostri aspetti culturali, però continuano a essere
evidenziati a partire dai collegamenti con strutture
europee quali, ad esempio, il Museo Interactivo de la
Musica de Malaga, Il Museo Nazionale di Liverpool, la
Rete museale della Città di Cremona, con questi abbiamo
in corso il progetto MAE-MUSICA EN ACCION IN EUROPA
il GRIM di Marsiglia, la SPEDIDAM francese, la Bimhuis
di Amsterdam, FKL ed altre ancora incluso gli stretti
collegamenti nel territorio con alcune istituzioni come
Casa museo Antonino Uccello di Palazzolo Acreide, la
Galleria d’Arte Moderna e alcune scuole, accademie e
facoltà universitarie di Palermo (Liceo Artistico Almeyda,
Liceo Scientifico Cannizzaro, Liceo Classico Garibaldi,
Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento Aglaia,
Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica
V. Bellini), ma anche strutture organizzative del territorio
siciliano con cui da anni intratteniamo un rapporto di
stretta collaborazione per la circuitazione artistica e la
divulgazione culturale di alcuni progettualità
particolarmente rilevanti (Associazione Musicale Parthenia
di Messina, Darshan di Catania). A dare ulteriore credito
sulla necessità di considerare la Musica uno degli aspetti
culturali più importanti della nostra conoscenza, abbiamo
da quest’anno aggiunto, oltre alle attività rivolte a scuole,
università ed accademie, un laboratorio permanente di
acquisizione cognitiva sui percorsi innovativi del fare
musica, sia guardando i processi storici che quelli attuali:
Musica/Musiche. Si tratta di una serie d’incontri teorici
con ascolti guidati, a cadenza quindicinale, aperti a tutti e
non soltanto ai musicisti, proprio per evidenziare la natura
non reservata, mirando alla più ampia divulgazione di quei
percorsi poco mediaticamente rappresentati, ma che
scandagliano le profondità del senso della Musica.
Ci si accorge che questi percorsi non sono poi così poco
frequentati: basta confrontare il movimento europeo o
americano delle musiche cosiddette non convenzionali (ma
anche in Giappone, o nei paesi dell’ex Unione Sovietica),
per rendersi effettivamente conto di quante e quali risorse
artistiche e culturali degli specifici luoghi (città, regioni,
circuiti di collegamento) esprimono quotidianamente le
loro forme artistiche e culturali di comunicazione
attraverso i suoni.
Gli incontri, della durata di due ore circa con inizio
alle ore 21,15 presso lo studio privato (via Goethe, 28)
gentilmente messo a disposizione da Fabrizio Pezzino,
sono condotti da personalità del mondo della cultura
musicale, ma anche da giovani specializzandi che da anni
seguono un personale percorso di indirizzo su argomenti
di ricerca quali, ad esempio, i processi improvvisativi della
musica, il rapporto con le musiche ‘composte’, il rapporto
tra notazione convenzionale e non convenzionale,
le confluenze e identità dei linguaggi della musica,
il rapporto e le influenze della Tradizione Orale nella
musica colta, ed ogni altra tematica d’interesse attuale.
Tra i conduttori ospiti Gaetano Pennino, Dario Buccino,
Gigi Razete, Fabio Caronna.
Da sottolineare, oltre alla varietà del programma
concertistico e performativo, i due importanti workshop
di due grandi musicisti appartenenti a due differenti
generazioni Frank Gratkowski e Barre Phillips che
resteranno in residenza sette giorni ciascuno per
incontrare e lavorare con i musicisti, siciliani e non.
Certo, sarebbe auspicabile che ciò avvenisse anche in
ambito di circuitazione di turismo culturale, ma…
adesso non ci resta che… cominciare
Lelio Giannetto
venerdi 1 ottobre
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
ore 21,15 musiche dal mare del nord
KRYSSDANIMARCA/ SVEZIA/ NORVEGIA
In collaborazione con
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
Associazione DARSHAN Catania
e con il patrocinio e contributo dell’Ambasciata
di Danimarca a Roma
Eskil Romme saxofono
Pierre Dörge chitarra
Irene Becker tastiere
Jullie Hjetland voce
Peter Uhrbrand violino
Jens Ulvsand bouzouki
Capace di creare originali sintesi da contesti sonori di
diversa provenienza, KRYSS si costituisce nel 2004 a
Torshavn, la capitale delle isole Far Oer, ove i fondatori
dello storico trio folk FÆRD, Eskil Romme e Peter Uhrbrand,
incontrano Pierre Dörge e Irene Becker del gruppo The
New Jungle Orchestra, piuttosto famoso nei paesi
scandinavi. Successivamente si aggrega anche il
chitarrista svedese Jens Ulvsand e la cantante norvegese
Jullie Hjetland. Il risultato è un progetto che raccoglie
numerose influenze: un luogo in comune dove musica
d’autore e folk tradizionale incontrano linguaggi e colori
che dalle sonorità del Mare del Nord arrivano a noi anche
attraverso riferimenti di natura jazzistica, creando
affascinanti interazioni musicali.
giovedì 7 ottobre
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Sala Wenders
ore 21,15 musica contemporanea
CONTEMPORANEAMIXBOLOGNA
in collaborazione con Goethe-Institut Palermo
FontanaMIXtrio
Valentino Corvino violino
Sebastiano Severi violoncello
Franco Venturini pianoforte
LUIGI NONO ...sofferte onde serene...
per pianoforte e nastro magnetico
MATTHIAS PINTSCHER Svelto per trio
SIMON STEEN-ANDERSEN Study for string instrument #2
per violino
PHILIPP MAINTZ Tourbillon
per trio
MAURICIO KAGEL An Tasten
per pianoforte
WOLFGANG RIHM Fremde Szene III
per violino, violoncello e pianoforte
FontanaMIXensemble, diretto dalla sua fondazione (2002)
dal compositore e direttore di Palermo Francesco
La Licata, è ensemble in residenza presso il Dipartimento
di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna ed è
presente in varie sedi concertistiche: Festival REC di
Reggio Emilia, Teatro Comunale di Bologna, Festival
Milano Musica, Nuova Consonanza di Roma, Biennale
Musica di Venezia eseguendo musiche di Kaija Saariaho,
Fausto Romitelli, Jonathan Harvey, Sylvano Bussotti,
Toshio Hosokawa, Gilberto Cappelli, Francesco Carluccio,
Giorgio Magnanensi, Paolo Aralla, Atli Ingolfsson, Paolo
Perezzani, Giulio Castagnoli, Maurizio Pisati, e con gli
interpreti Monica Bacelli, Nicholas Isherwood, Mauro
Castellano, Frances-Marie Uitti, Francesco Dillon, Thuridur
Jónsdóttir, Paolo Chiavacci, Corrado Rojac, Stefano
Scodanibbio e il coreografo Luca Veggetti.
FontanaMIX/Trio, composto da interpreti stabili
dell’ensemble, esegue per questo concerto, oltre ad
alcuni classici del ‘900 come Rihm, Kagel e Nono, opere
di giovani compositori tedeschi vincitori nel 2010 di alcune
borse di studio nell'ambito del DAAD Kuenstler Programm
a Berlino e presso Villa Massimo a Roma: Matthias
Pintscher e Philipp Maintz.
mercoledi 27 ottobre
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
MACCHINA DISORGANIZZATA 1IL NETWORK DELLA SCATOLA NERA
GIAPPONE/ SICILIA
un progetto di canecapovolto
in collaborazione con
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
ore 21,15
canecapovolto audio-video
Gianni Gebbia sassofoni
ore 22
canecapovolto audio-video
Keiko Higuchi voce
Nel 1935 il matematico Alan Turing descrisse una rete
di neuroni artificiali interconnessi in maniera casuale, che
definì MACCHINA DISORGANIZZATA, tale dispositivo, nel
nostro caso, sperimenta la capacità di interazione di un
musicista in relazione all’apporto casuale, imprevedibile
ed irripetibile di una macchina. Una sequenza video
inframmezzata da intervalli regolari di buio, funzionerà
come punto di riferimento temporale mentre un lettore cd
in modalità “random” manderà in esecuzione 65 tracce
audio (che includono effetti sonori, brevi testi,
composizioni originali, audio cinematografico ed ampie
sequenze di silenzio) che permetteranno ad un musicista
di interagirvi in tempo reale, improvvisando all’interno
oppure accanto alla griglia sonora generata dalla
combinazione casuale dei brani, frutto di una delle
innumerevoli sequenze numeriche possibili.
Ogni performance durerà circa 30’ (durata delle 65 tracce
audio). In ogni serata si svolgerà una doppia performance
con la presenza di due musicisti in due set separati al fine
di verificare differenti re(l)azioni a partire dallo stesso
materiale sonoro. Il progetto si propone di costituire un
piccolo network di musicisti che scelgano di suonare
all’interno di questo dispositivo, per analizzare, secondo
le ricerche condotte da canecapovolto, abitudini e
comportamenti di musicisti, macchine e pubblico…
Attraverso un’indagine sull’apparente possibilità di una
relazione fra uomo e macchina, si intende in realtà
indagare lo scambio fra il suono-segnale digitalizzato
(il brano del CD) e il suono live. Il numero di eventi
possibili supererà le innumerevoli variabili proposte dal
lettore CD, mentre l’intervento del musicista sembrerà
riportare ad un controllo momentaneo un’organizzazione
scandita dal caso.
mercoledì 10 novembre
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
ore 21,15 teatro del suono
ORLANDO D’AMOR/ VISSI… E VIVO IN CORFESTIVAL DI MORGANA
in collaborazione con
Museo delle marionette Antonio Pasqualino
Curva minore ensemble azione scenica
Lelio Giannetto ideazione, regia del suono
Matilde Politi canto, musiche originali
Yousif Latif Jaralla narrazione, testi originali
Alessandro Librio violino itinerante
CURVA MINORE ENSEMBLE è composto da un gruppo di
performer provenienti da differenti aree artistiche, culturali
e generazionali (attori, musicisti, danzatori, artisti
dell’immagine e dell’immaginario) il cui principio d'azione
consiste in un'attualizzazione dello scambio di senso umano
attraverso forme non retoriche di linguaggio. Il gruppo,
numericamente ampio e costitutivamente variabile, si forma
dopo anni di laboratori pluridisciplinari legati all'attività
didattica e artistica promossa da Curva minore e si pone
come una sorta di collettore sociale di Umanità, di luogo
di 'raccoglimento' di tutte le possibili/plausibili esperienze
di comunicazione e di scambio interattivo. Di fondamentale
importanza è il rapporto con il pubblico: questo viene
considerato come una 'riflessione' del gruppo stesso
attraverso cui riattivare un dato emotivo sollecitato da
elementi d'immediatezza e, al contempo, di profondità
dell'essere persona.
Camillo Amalfi, Erika Amato, Stefania Arcieri, Davide
Barbarino, Sarjan Birriolo, Giusi Calderaro, Davide Cardaci,
Carolina Cataliotti, Marcello Cinà, Valeria Cuffaro, Filippo
Cuti, Cinzia De Luca, Estela De Luca, Chiara Di Benedetto,
Adriana Di Giacomo, Angelo Di Mino, Valeria Fazzi,
Enrica Di Gangi, Giuseppe Giampino, Luca Giannetto, Faber
Gray, Vittoria Gennaro, Kali Jones, Giuseppe La Licata, Piero
La Rocca, Pietro Leone, Alessia Lo Giudice, Silvietta
Mabadeje, Maria Gabriella Montalbano, Cinzia Muscolino,
Nelida Mendoza, Maria Muratore, Jonathan Niebroj, Gandolfo
Pagano, Alessandro Panicola, Martino Passanisi, Gaetano
Pennino, Fabrizio Pezzino, Davide Rinella, Alessandro
Sorrentino, Gilmo Sorrentino, Valentina Spirio, Francesca
Spirio, Gabriele Sutera, Francesca Vaccaro, Alessandra
Voutsinas
giovedì 11 novembre
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Sala Wenders
ore 21,15 jazz contemporaneo
POTSA LOTSAOMAGGIO A ERIC DOLPHY
Concerto promosso e sostenuto da Bundeskulturstiftung
(Fondazione federale per la cultura tedesca),
Jazzwerkstatt Berlin e Goethe-Institut
Silke Eberhard alto sax
Patrick Braun tenor sax
Nikolaus Neuser trumpet
Gerhard Gschlössl trombone
In un'intervista Eric Dolphy disse che “quando la musica è
finita, non potrai mai catturarla di nuovo”. Le affermazioni
di Eric Dolphy, come la sua musica, hanno assunto
spesso un carattere a volte provocatorio rappresentando,
per chiunque vi si approcci, una sfida creativa. A questa
sfida non si è sottratta la giovane sassofonista tedesca
Silke Eberhard fino a fondare nel 2009, dopo anni di
studio e di ricerca dentro la musica di Dolphy, il gruppo
Potsa Lotsa (nome tratto da una composizione del
polistrumentista americano registrata al Five Spot),
ensemble costituito esclusivamente da un quartetto di
fiati che vede impegnati anche Patrick Braun al sax
tenore, Nikolaus Neuser alla tromba e Gerhard Gschlössl
al trombone. Il gruppo recupera ed evolve il linguaggio
di Dolphy espandendo radicalmente la tradizione del jazz,
e realizza un ritratto musicale catturando e mettendo in
primo piano le singole composizioni, ma omettendo
volutamente i suoni del clarinetto basso e del flauto
traverso che Dolphy tanto amava e suonava con geniale e
originale opera creativa. Duttile, a volte ironico ma sempre
esigente, il suono del gruppo varia dall'interpretazione
classica alla libera improvvisazione pur conservando le
importanti basi dello swing, così importante per la musica
di Eric Dolphy. Continua la ‘tradizione’ del German Gezz
che in questi ultimi anni ci ha regalato una indispensabile
panoramica sulle più importanti esperienze della giovane
musica tedesca già proiettata nel prossimo futuro.
La speranza continua…
26 novembre
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Sala Wenders
ore 21,15 musica classica
BEETHOVEN FOREVERin collaborazione con il Goethe-Institut Palermo
Fabio Romano pianoforte
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sonata in Fa diesis maggiore op. 78
Sonata in Mi bemolle maggiore op. 81a (Les Adieux)
Sonata in mi minore op. 90
Sonata in La maggiore op. 101
Il pianista palermitano è stato inizialmente allievo
di Antonio Allegra, in seguito di Gaetano Cellizza per il
pianoforte ed Eliodoro Sollima per la composizione
al Conservatorio della sua città. Anni dopo si è
perfezionato con Gerhard Oppitz alla Musikhochschule
di Monaco di Baviera. Nella sua attività artistica spiccano
concerti da solista con la Moscow Symphony Orchestra,
con quella dell'Opera di Francoforte, con la
Württembergische Philharmonie, il Korean Chamber
Ensemble e i Münchner Symphoniker. Nel giugno del 2008
ha vinto il quarto premio al prestigioso Concorso
Pianistico Internazionale "Sviatoslav Richter" di Mosca,
ottenendo il favore del pubblico e della critica.
Ha inciso per BMG Ariola e RELAXX. Nel 2010 uscirà un
disco per la casa discografica WERGO con brani di
R. Schumann e J. Widmann, questi ultimi in “prima
incisione assoluta”. Nel maggio del 2001 è stato invitato
a tenere un corso di perfezionamento all'University
of Suwon in Corea. Dal 2004 Fabio Romano è titolare di
una cattedra di Pianoforte alla Hochschule für Musik und
Theater di Monaco di Baviera. Nel 2009 la rivista tedesca
“Fono Forum” l’ha nominato “Giovane Artista dell’anno”.
3 dicembre
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
ore 21,15 performance audio-visuale
ICI (HERE)un progetto dell’associazione Le Clou
FRANCIA
in collaborazione con
Centre culturel Francais de Palerme et de Sicile
SPEDIDAM
Frédéric Roumagne video
Christophe Cardoen light design
David Chiesa live-electronics, contrabbasso
vedi Appendic(it)e 2
FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTION
Incontri musicali di confine
GERMANIA-OLANDA/ ITALIA/ SICILIA
in collaborazione con
Goethe-Institut Palermo
Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
Canecapovolto
venerdì 10 dicembre
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Insitut, Sala Wenders
FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTION 1ore 21,15
Frank Gratkowski sassofoni, clarinetti
Achim Kaufmann pianoforte
Fabrizio Spera batteria
ore 22
Frank Gratkowski sassofoni, clarinetti
Alessandro Librio violino
Davide Rinella armonica cromatica
Achim Kaufmann pianoforte
Lelio Giannetto contrabbasso
Fabrizio Spera batteria
sabato 11 dicembre
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Insitut, Sala Wenders
FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTION 2ore 21,15
Frank Gratkowski sassofoni, clarinetti
Sebi Tramontana trombone
ore 22
Frank Gratkowski sassofoni, clarinetti
Davide Barbarino sassofono contralto
Sebi Tramontana trombone
Achim Kaufmann pianoforte
Fabrizio Spera batteria
domenica 12 dicembre
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
MACCHINA DISORGANIZZATA 2ore 21,15
canecapovolto audio-video
Frank Gratkowski strumenti ad ancia
ore 22
canecapovolto audio-video
Sebi Tramontana trombone
oe 22,30
FRANK GRATKOWSKI /EU CONNECTION 3Frank Gratkowski
& Curva minore workshop ensemble
(20 musicisti)
Sebi Tramontana trombone (ospite)
È opinione ormai diffusa che la figura artistica di Frank
Gratkowski va oltre qualsiasi tentativo di incorniciare la
musica dentro configurazioni identificabili secondo i
tradizionali generi categorici indicati dagli storici. Questo
fa il paio alla difficoltà che s’incontra nel voler identificare
il Nostro, dal punto di vista dell’appartenenza
nazionalistica o culturale, ad una geografia ben precisa:
di origine est-europea, domiciliato in più di una città
della Germania, attivissimo in ensemble stabili della vicina
Olanda, frequentatore fin dalla giovanissima età del
Continente americano, attualmente lo si può considerare
un vero globetrotter della musica, quella che guarda
avanti, verso un futuro intelligente, colto ma libero da ogni
pregiudizio di qualunque natura. Non esiste per Frank
Gratkowski il concetto di musica impossibile (vi ricordate
il Carosello in Tv negli anni ’70? “Non esiste sporco
impossibile”?). Ciò però non è mai rivolto a raggiungere
primati da Guinnes: al contrario! il suo atteggiamento
umano e artistico sono continuamente dediti a una
regolarità delle/nelle relazioni con un equilibrio ed una
lucidità senza pari. Così la musica che da una tale figura
riesce a prendere forma, è totalmente intrisa di un
perfetto equilibrio tra forma e contenuto, tra etica ed
estetica, tra immanenza e trascendenza. Si riconoscono,
nella sua/nostra musica, consistenze sonore dove i
processi organizzativi del suono sono parti integrate al
risultato che da essi deriva e dove, molto spesso, ai
linguaggi e alle grammatiche delle musiche si ritorna dopo
aver concluso il ciclo che, iniziato dal Suono come
elemento fondamentale (una sorta di Grundnorm non
gerarchica), a esso ci riporta. Non si congiungono qui gli
‘opposti’ poiché i processi e i contenuti presi in
considerazione non sono di/in opposizione: si
percepiscono piuttosto come diverse complementarietà
capaci di essere messe insieme, senza conflitto alcuno!
Abbiamo avuto la fortuna di conoscere la splendente e
generosissima personalità di Frank durante il dicembre
2009 quando, con la strepitosa formazione Bik Bent
Braam guidata dal pianista e compositore olandese
Michiel Braam, ci ha deliziato ‘stregando’ i molti musicisti
che hanno preso parte al workshop da lui stesso
condotto: sono stati proprio questi giovani musicisti
siciliani che mi hanno richiesto, con un entusiasmo che
raramente s’incontra, di invitare nuovamente il loro
Maestro per un periodo prolungato.
A questi meravigliosi ragazzi porgo il mio ringraziamento.
L’occasione, come si dice in questi casi, è stata ghiotta e chi mi conosce sa bene quanto sia goloso… - per
invitare alcuni altri musicisti che in passato avevo
incontrato lungo le via delle esperienze attuali della
Musica e così il giovane e affermato pianista di Berlino
Achim Kaufmann, anch’egli stabile frequentatore della
scena olandese; il batterista italiano Fabrizio Spera di
stanza a Roma, fondatore dello storico gruppo
sperimentale Ossatura, ma spessissimo in tour con
musicisti di levatura internazionale; il famoso trombonista
siculo-tedesco Sebi Tramontana, assiduo frequentatore
tanto degli ensemble di Stefano Maltese, come dell’Italian
Instabile Orchestra così come di solisti come Joelle
Leandre e lo stesso Gratkowski; si ritroveranno insieme
anche per incontrare alcuni giovani musicisti siciliani quali
il violinista Alessandro Librio, l’armonicista Davide Rinella,
il sassofonista Davide Barbarino e i tanti altri che
frequenteranno il workshop di una settimana (dal 6 al 12
dicembre) guidato appunto dallo stesso Gratkowski.
Quest’ultimo, insieme a Tramontana, parteciperanno al
network della scatola nera Macchina Disorganizzata a cura
del gruppo catanese canecapovolto.
Lelio Giannetto
giovedì 16 dicembre
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
ore 21,15 performance audio-visuale
WHAT’S HAPPENING?GERMANIA/ ITALIA
in collaborazione con
Goethe-Institut Palermo
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
Philipp Geist video-arte
Fabrizio Nocci composizione e live-electronics
Tetraktis strumenti a percussione
What’s happening? è musica per gli occhi e/o visioni per
le orecchie. What’s happening? rappresenta la volontà di
ricercare, raccontare, comunicare l’in-tensione verso una
sintesi, profonda e attuale, tra linguaggi diversi.
What’s happening? è uno spettacolo multimediale in cui
si incontrano tre contesti espressivi: la video-arte,
l’elettronica, il mondo sonoro degli strumenti a
percussione, siano questi di matrice etnica oppure legati
alle espressioni del pensiero accademico della musica
composta.
Pur rappresentando differenti ambiti d’intervento,
gli artisti coinvolti sono accomunati dalla forte attenzione
alla ricerca e all’interazione tra mediale di comunicazione
e linguaggio.
La struttura dello spettacolo è fissata; anche i contenuti
sono stabiliti: composizioni acustiche, brani di musica
elettronica, video. È però all’interazione dal vivo e
all’improvvisazione che viene lasciata la componente
registica.
BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTION
Incontri musicali di confine
USA-FRANCIA/ SICILIA
in collaborazione con
Centre Culturel Francaise de Palerme et de Sicile
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
Canecapovolto
venerdì 28 gennaio
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Insitut, Sala Wenders
BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTION 1ore 21,15
Barre Phillips contrabbasso
Gianni Gebbia sassofoni
ore 22
Barre Phillips contrabbasso
Alessandro Librio violino
ore 22,30
Barre Phillips contrabbasso
Gianni Gebbia sassofoni
Alessandro Librio violino
sabato 29 gennaio
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Insitut, Sala Wenders
BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTION 2ore 21,15
Barre Phillips contrabbasso
Luciano Troja pianoforte
Giuseppe Viola strumenti ad ancia
Giancarlo Mazzù chitarra elettrica
ore 22
Barre Phillips contrabbasso
Davide Rinella armonica cromatica
Carlo Cattano sassofono baritono
Davide Barbarino sassofono contralto
Simone Sfameli batteria
domenica 30 gennaio
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
MACCHINA DISORGANIZZATA 3ore 21,15
canecapovolto audio-video
Barre Phillips contrabbasso
ore 22
BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTION 3Barre Phillips contrabbasso
Davide Granato chitarra
Elio Amato filicorno
ore 22,30
FO(U)R BASSES
Barre Phillips contrabbasso
Lelio Giannetto contrabbasso
Giuseppe Guarrella contrabbasso
Alessandro Vicard contrabbasso
Possiamo immaginare cosa ha rappresentato e cosa e
come ancora rappresenti la figura artistica e lo spessore
umano di Barre Phillips. Egli ha scritto la Storia della
Musica, quella della Rivoluzione culturale, quella che ha
lavorato per cancellare i limiti del pregiudizio e delle
categorie, dei generi e delle forme, quella che ha scavato
ricercando il senso profondo della musica attraverso
i suoni. Fin dalle origini del suo percorso musicale Barre
Phillips ha seguito una linea sempre marcata da
un’originale, quanto coerente e determinata, direzione
artistica segnando culturalmente il passo alla musica
attuale, quella protesa in avanti ad aprire il respiro del
tempo dell’avvenire, che, in realtà è già presente: basta
riuscire a captarne i segnali, sviluppando la sensibilità,
la conoscenza, incrociarne i codici di comunicazione.
Come si diceva una volta, Barre potrebbe aiutarci
allargare lo stato di coscienza, magari senza l’ausilio della
chimica, ma con un senso dell’ecologia che ci riporta alla
naturalità della vita… quella che, spesso, non riusciamo
più a riconoscere. Con questo procedere il poco più che
ventenne contrabbassista californiano, in controtendenza,
ma forse con giusto intuito, si trasferisce da S. Francisco
a New York e quindi, definitivamente nei primissimi anni
’70, nel sud della Francia. Ampie anche le sue
collaborazioni discografiche prima del trasferimento in Europa:
lo troviamo con Eric Dolphy Jimmy Giuffre, Archie Shepp,
Attila Zoller, Lee Konitz, Marion Brown. Molte anche le sue
incisioni solistiche, ma ricordiamo lo storico vinile Music
from Two Basses in duo con un altro grande
contrabbassista, Dave Holland, e che ha notevolmente
influenzato la concezione allora restrittiva che solitamente
relegava il contrabbasso a ruoli di gruppo; lo troviamo con
Ornette Coleman nella colonna sonora del film Naked
Lunch e ancora con altri bassisti, l’inglese Barry Guy, la
francese Joëlle Léandre, e il tedesco Peter Kowald, così
come Derek Bailey, Theo Jörgensmann, Aurélien Besnard,
Peter Brötzmann, Evan Parker, Joe Maneri, Paul Bley, John
Surman e moltissimi altri generatori delle musiche che
guardano oltre confine. Ho avuto la fortuna d’incontrare
Barre e di suonare con lui insieme a Joëlle Leandre e
Giuseppe Guarrella (Quartetto Furioso, Festival Ibleo del
Jazz, Ragusa, 1995) e conoscerne quindi anche le doti di
relazione ben lontane dalle regole dello star-system che
spesso, anche in modo occulto, ove non in modo
estremamente palese, orientano i rapporti tra musicisti
più o meno famosi o tra essi e i meccanismi di
funzionamento del sistema produttivo. Abbiamo pensato,
quindi, di dedicare a una figura così importante, uno
progetto speciale con tre giornate di incontri con musicisti
siciliani, anche di levatura internazionale, incluso molti
giovani. Si avvicenderanno in varie combinazioni, musicisti
del calibro di Gianni Gebbia, che tutti conosciamo e con
cui abbiamo condiviso i primi passi della nostra
esperienza con Curva minore; Giuseppe Guarrella,
contrabbassista e violoncellista di Pozzallo, punto di
riferimento di molte ritmiche della Sicilia orientale; Luciano
Troja e Giancarlo Mazzù, rispettivamente pianista e
chitarrista entrambi talentuosi dell’area messinese
spesso ‘in giro’ negli USA; Carlo Cattano,
polistrumentista, già collaboratore delle formazioni di
Stefano Maltese; il trombonista Elio Amato, noto per lo
storico Amato Jazz trio ma raccolto con sorpresa in alcuni
progetti sperimentali di grande apertura concettuale
insieme al chitarrista Davide Granato e al contrabbassista
Alessandro Vicard, entrambi di Palazzolo Acreide;
Alessandro Librio di Erice, giovane ma affermato violinista,
performer e compositore; Simone Sfameli, batterista di
Palermo dalle aperture culturali e concezioni ritmiche
piuttosto ampie e attente ai nuovissimi fermenti;
l’armonicista Davide Rinella, anch’egli di Palermo, capace
di spaziare dalla tradizione jazzistica all’interesse verso i
percorsi attuali della ricerca; il giovane polistrumentista e
antropologo ennese Davide Barbarino, dotato di un’ampia
conoscenza delle pratiche musicali ultra-accademiche. Non
mancherà, anche in questa circostanza, l’esperimento
etneo di canecapovolto.
Lelio Giannetto
APPENDIC(IT)E 1
ORLANDO D’AMOR/
VISSI… E VIVO IN COR
Lo spettacolo
È una performance di natura pluridisciplinare che prevede
l’utilizzo di elementi letterari, teatrali, musicali,
scenografici e performativi di diversa natura attraverso
un’innovativa regia di elementi scenici (suono gesto
parola), ma dalla facile e immediata fruizione:
lo spettatore, inoltre, sarà parte attiva nello svolgimento
dell’azione scenica, coinvolto direttamente secondo
percorsi itineranti.
Ogni segno, oltre ad un significante proprio, agirà in un
gioco di rimandi su più piani: la stessa struttura, oltre
a possedere un contenuto testuale legato allo storico
Orlando Innamorato del Bojardo, si pone essa stessa
in termini innovativi. Non ci saranno attori o personaggi,
ma il vero personaggio sarà il suono, presente secondo
forme differenti, ribaltando le regole tradizionali
della rappresentazione frontale. Anche gli elementi
spazio-temporali saranno proposti in senso schizofonico,
rivoluzionando la ‘geografia’ scenica. La distribuzione
spazializzata delle fonti sonore e dei performer, come
anche l’utilizzo dei musicisti come emissari di ‘segnali’
sonori, evidenzierà una vera e propria oggettivazione
dell’idea totale dell’Amore: lo stesso pubblico, itinerante,
dovrà scegliere autonomamente uno o più dei percorsi
possibili.
Il contenuto
Non è facile, oggi come ieri, parlare d’amore, dell’Amore,
senza rischiare di incorrere in omissioni, deficienze, o
incapacità a rappresentarne la sua dimensione panica.
L’Amore, nella sua configurazione di follia-della-ragione,
di sottile e impossibile gioco ecologico, è la primaria
ragione di vita, che dà Vita, che dà origine alle stesse
divinità, alle religioni: non restano immuni uomini ed eroi.
L’epopea di Orlando non sfugge a questa
benedizione/tortura umana. A noi, però, piace rappresentare
l’Amore non ‘incorniciato’ staticamente nella storia fossile
della rappresentazione oggettuale, distaccata, analitica,
osservandolo dall’esterno senza possibilità di incidenza
alcuna. Tentiamo, piuttosto, una riappropriazione di questa
primaria necessità dell’Uomo secondo attraversamenti nel
Tempo e nello Spazio della Storia di un’umanità concreta,
attuale. Orlando è vivo…
Il pubblico
Sarà l’elemento determinante per lo svolgimento dello
spettacolo: non saranno gli attori, i performer, i musicisti
ad andare incontro ad esso; al contrario: il pubblico si
avvicinerà ai performer disposti a distanza tra loro nello
spazio. Ogni performer, infatti, ripeterà ciclicamente e
quasi sottovoce, sempre la stessa strofa, o porzione
di testo, che comunque avrà un proprio senso compiuto:
l’insieme delle frasi enunciate da tutti i performer ci
narrerà la Storia, o, meglio, le storie di Amore. Il rapporto
col pubblico diventa quindi personalizzato. In realtà si
realizza una forma di ribaltamento delle posizioni: si
annienta il concetto di pubblico-massa per attivare una
forma partecipata in modo complementare della scena.
Lo spettacolo abbandona la sua forma gerarchica
dualistica (palcoscenico/sala) ma esprime
costituzionalmente un’idea di partecipazione attiva di ogni
ruolo, rendendo il pubblico costitutivamente necessario,
e non più semplice spettatore. Si affina e si
approfondisce così la relazione performer/spettatore:
lo ‘spettacolo’ viene così ‘visto’, o meglio, partecipato
da entrambi le parti che, non essendo più contrapposte,
diventano complementari.
La struttura
Prima parte (30’)
30 performer, bendati, quasi a ricordare, metaforicamente,
la cecità della passione amorosa, sono disposti
nello spazio. Ognuno enuncia una delle ottave tratte
dall’Orlando Innamorato del Bojardo, intervendo anche
con alcuni altri versi tratti da testi della letteratura
contemporanea, che si riferiscono al tema dell’Amore
e della passione amorosa. Questi testi saranno
selezionati in lingua originale rappresentando
concettualmente forme espressive dei linguaggi dei cinque
continenti, estendendo l’Amore Significante su scala
universale attraverso la dimensione sonora: Sonus cordis.
Il breve estratto di testo non viene recitato, né raccontato,
ma normalmente parlato per 30’ in una sorta di
giaculatoria, di rosario, di preghiera, di anello, di
abbraccio, di ritornello acustico, una specie di delirio
amoroso.
Periodicamente i performer emettono anche un suono
segreto (secretum cordis).
Si crea una sorta di Paesaggio Sonoro in cui il pubblico
è in itinere, si muove, partecipa. Ascolta con senso
critico, non passivo. Si pone attivamente. Entra in contatto
diretto con i performer: viene ribaltata la prospettiva di
comunicazione in una sorta di piano escheriano…
centrifugo, dell’Amore. Si pongono in essere vibrazioni
empatiche.
Seconda parte (10’)
Entrano in gioco 4 microfonisti che con i radiomicrofoni,
come dei filtri d’amore, andranno a captare le voci dei
performer secondo un ordine prestabilito. Ogni microfono
è collegato con un diffusore acustico (altoparlante): questi
4 altoparlanti saranno dislocati a formare un quadrato, ma
in un’altra porzione di spazio non occupato dagli
attori/performer. Il violinista Alessandro Librio, quasi a
rappresentare l’eroico Orlando o il mitico Orfeo, insieme
ad altre affettuose pratiche sceniche degli altri performer che intanto scioglieranno la benda ma, come nella sfera
orfica, non potranno mai guardare indietro - orienterà con
un a solo il pubblico a riunirsi in questa sorta di
palcoscenico vuoto dove, al contrario di ciò che avviene
tradizionalmente, il pubblico occuperà il centro della
scena, mentre gli altoparlanti/attori avvolgeranno il
pubblico in una sorta di abbraccio sonoro. (Palco scenico
del Suono).
Terza parte (30’)
Mentre i performer sostengono con le voci e gli strumenti
una specie di suono unico dotato di una primitiva e
profonda energia pulsante, ai due estremi di questo ‘palco
scenico del Suono’ si dispongono, gli uni di fronte agli
altri, alcuni musicisti, cantanti e narratori: la cantatrice
Matilde Politi, il narratore di Bagdad Yousif Jaralla.
Si svilupperà uno spettacolo antifonale, con brevi
interventi narrativi, canori e strumentali, alternati per tre
volte, inerenti ai contenuti ispirati dal testo del Bojardo.
Il pubblico, in piedi, vista la disposizione degli artisti ai lati
opposti, sarà ‘costretto’ a ruotare di volta in volta di 180°
con cambio di prospettiva, metaforica e reale.
Conclusione (5’)
Dopo gli interventi ‘antifonali’ della cantatrice Matilde
Politi, del narratore Yousif Jaralla e del violinista
Alessandro Librio, il coro dei performer farà da preludio
all’ultimo intervento che sarà affidato al contrabbasso
parlante di Lelio Giannetto che, con una composizione
originale, proietterà il senso del percorso effettuato verso
una forma di drammatizzazione sonora dell’esperienza
eroica di Orlando - e della sua/nostra sublime passione in una possibile contestualizzazione attuale: e-stasi.
APPENDIC(IT)E 2
ici (here)
Osservare e ascoltare un paesaggio
“Si è sempre creduto che l'immaginazione è la
capacità di formare immagini.
Tuttavia è piuttosto la capacità di distorcere le
immagini percepite”
(Gaston Bachelard)
ici (here) è un progetto che riguarda questa domanda:
come percepiamo un territorio di cui non sappiamo la sua
storia, lingua o cultura?
La soggettività delle nostre impressioni, il nostro modo
di percepire ciò che vediamo o sentiamo, aumenta quando
ciò che percepiamo non è familiare. Tuttavia questa
soggettività è reale, nel senso che essa ci appartiene.
ici (here) cerca di esprimere il valore poetico di un luogo
di vita che potrebbe sembrare banale ai residenti, ma che
può essere vissuto dall’estraneo, attraverso l’osservazione
e l’ascolto, in modo diverso, come un’altrove…
Quando ci si sposta dal nostro regolare luogo di residenza
verso luoghi altri, i nostri occhi e le orecchie scoprono
continuamente nuove immagini e suoni che,
congiungendosi, formano una specie di contesto allegorico
molto soggettivo. Un edificio splendido che noi associamo
a un tempo di abbondanza potrebbe essere il simbolo di
un sistema di schiavitù coloniale, una foresta
lussureggiante potrebbe essere percepita come un terreno
coltivabile abbandonato... Allo stesso modo, il fastidioso
rumore di un cantiere, attivo 24 ore al giorno, potrebbe
portare con sé vantaggi considerevoli per una parte
importante della popolazione, i piacevoli suoni prodotti dai
grilli potrebbero anche essere un presagio di distruzione
del raccolto e, successivamente, di carestie. Incontrare
l’altro, attraverso l’estraneo, ci permette di riscoprire il
nostro spazio e di conseguenza noi stessi, così come il
nostro rapporto con l’ambiente. Una sorta di nostalgia per
altrove...
Il processo. Il progetto prevede la formazione di alcuni
team costituiti da artisti di diverse discipline,
che si recano presso città straniere per coglierne
osservazioni audio-visuali. A Palermo, durante un periodo
di residenza di circa due settimane, il gruppo, composto
dal video-artista Frédéric Roumagne, dall’artista della luce
Christophe Cardoen e dal musicista David Chiesa,
raccoglierà informazioni sul paesaggio visivo e sonoro
che saranno elaborate creativamente per la realizzazione
una performance multimediale dal vivo.
Tessera studente
20 euro
Tessera ordinario
35 euro
Tessera sostenitore
50 euro
Ingresso
8 euro
Studenti e soci Goethe-Institut (tesserino verde) 5 euro
I concerti del 7 ottobre, del 26 novembre
e del 16 dicembre sono a ingresso libero.
I soci abbonati alla stagione concertistica di Curva minore
avranno un’agevolazione del 40% di sconto sull’acquisto
dell’abbonamento al Festival di Morgana del Museo
delle Marionette Antonio Pasqualino
Iscrizioni e abbonamenti
Curva minore, via M.te S. Calogero, 5
Goethe-Institut Palermo, via Paolo Gili, 4
Cantieri Culturali alla Zisa tel 091.6528680
Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
p.tta Niscemi, 5 (trav. via Butera) tel 091.328060
Atelier Forme d’Arte, via Goethe, 28
Info
tel 329 3152030
[email protected]
www.curvaminore.org
REGIONE SICILIANA
Raffaele Lombardo
Presidente
Dipartimento Turismo
e Spettacolo
Marco Salerno
Direttore Generale
AMBASCIATA DEL REGNO
DEI PAESI BASSI
Alphonsus Stoelinga
Ambasciatore
Klaus de Rijk
Consigliere affari culturali
Bas Ernst
Addetto culturale
GOETHE-INSTITUT PALERMO
Heidi Sciacchitano
Direttrice
Roman Maruhn
Assistente culturale
LICEO CLASSICO GARIBALDI
Lia Gerbino
Preside
LICEO ARTISTICO ALMEYDA
Filippo Romano
Preside
Ezio Leone
Vicepreside
Maria Muratore
Docente
LICEO SCIENTIFICO
CANNIZZARO
Leonardo Saguto
Preside
LAPIS/Palermo
Orazio Rosalia
Redattore
MUSEO INTERNAZIONALE
DELLE MARIONETTE ANTONIO
PASQUALINO
Rosario Perricone
Direttore
FONDAZIONE IGNAZIO
BUTTITTA
Ignazio E. Buttitta
Direttore Generale
CASA MUSEO
ANTONINO UCCELLO
Rita Insolia
Direttrice
INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE
Casa Museo Antonino Uccello
Lelio Giannetto
direzione artistica
Davide Barbarino
Valeria Fazzi
Simone Sfameli
segreteria generale
Emilio Rubè
assistenza amministrativa
Andrea Correnti
rapporti con la siae
Davide Carrozza
fotografia
Chiara Andrich
Giorgia Sciabbica
riprese video
Carlo Gargano
riprese audio
Giuseppe Massaro
sito web
Paolo Di Vita
progetto grafico e immagine
Luxograph srl
stampa
Grazie a
Gaetano Pennino
Sergio Bonanzinga
Ninuzzo Buttitta
Fabio Caronna
Valeria Cuffaro
Paolo Di Vita
Bas Ernst
Marcello Faletra
Luca Giannetto
Rosario Perricone
Fabrizio Pezzino
Gigi Razete
Orazio Rosalia
Daniele Sabatucci
Heidi Sciacchitano
Gabriele Sutera
Uli Blobel
Eric Biagi
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO TURISMO SPORT E SPETTACOLO
AMBASCIATA DEL REGNO DEI PAESI BASSI
GOETHE-INSTITUT PALERMO
CENTRE CULTUREL FRANCAIS DE PALERME ET DE SICILE
CASA MUSEO ANTONINO UCCELLO
MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO
FONDAZIONE IGNAZIO BUTTITTA
LICEO ARTISTICO ALMEYDA
LICEO CLASSICO GARIBALDI
LICEO SCIENTIFICO CANNIZZARO
LAPIS PALERMO
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