CONTEMPORARY SOUNDS 2010/2011 CURVA MINORE CONCERTI 1 OTTOBRE KRYSS MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO 7 OTTOBRE CONTEMPORANEAMIX CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA 27 OTTOBRE MACCHINA DISORGANIZZATA 1 MUSEO DEL 10 NOVEMBRE ORLANDO D’AMOR/ VISSI… E VIVO IN 11 NOVEMBRE POTSA LOTSA CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INS 26 NOVEMBRE BEETHOVEN FOREVER CANTIERI CULTURALI ALLA Z 3 DICEMBRE ICI (HERE) MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO 10 DICEMBRE FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTIO 11 DICEMBRE FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTIO 12 DICEMBRE MACCHINA DISORGANIZZATA 2 MUSEO DE 12 DICEMBRE FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTIO 16 DICEMBRE WHAT’S HAPPENING? MUSEO DELLE MARIONETTE A 28 GENNAIO BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTIO 29 GENNAIO BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTIO 30 GENNAIO MACCHINA DISORGANIZZATA 3 MUSEO DEL 30 GENNAIO BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTIO WORKSHOP 6/12 DICEMBRE FRANK GRATKOWSKI CANTIERI CULTURALI ALLA 24/30 GENNAIO BARRE PHILLIPS CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA G OTTOBRE/ GENNAIO INCONTRI MUSICA/MUSICHE ATELIER FORME D’ARTE GOETHE-INSTITUT PALERMO N COR STITUT PALERMO ON 1 ON 2 ON 3 ON 1 ON 2 ON 3 MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO ELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO ANTONIO PASQUALINO MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO LE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO A ZISA GOETHE-INSTITUT PALERMO GOETHE-INSTITUT PALERMO CONTEMPORARY SOUNDS 2010/2011 CURVA MINORE ELIO AMATO DAVIDE BARBARINO IRENE BECKER CANECAPOVOLTO CHRISTOPHE CARDOEN CARLO CATTANO DAVID CHIESA VALENTINO CORVINO CURVA MINORE ENSEMBLE PIERRE DÖRGE FONTANAMIXENSEMBLE GIANNI GEBBIA PHILIPP GEIST LELIO GIANNETTO DAVIDE GRANATO FRANK GRATKOWSKI GIUSEPPE GUARRELLA KEIKO HIGUCHI JULLIE HJETLAND YOUSIF LATIF JARALLA MAURICIO KAGEL ACHIM KAUFMANN ALESSANDRO LIBRIO PHILIPP MAINTZ GIANCARLO MAZZÙ FABRIZIO NOCCI LUIGI NONO BARRE PHILLIPS MATTHIAS PINTSCHER MATILDE POLITI WOLFGANG RIHM DAVIDE RINELLA ESKIL ROMME FRÉDÉRIC ROUMAGNE SEBASTIANO SEVERI SIMONE SFAMELI FABRIZIO SPERA FRANCESCA SPIRIO SIMON STEEN-ANDERSEN TETRAKTIS SEBI TRAMONTANA LUCIANO TROJA JENS ULVSAND PETER UHRBRAND FRANCO VENTURINI ALESSANDRO VICARD 0GIUSEPPE VIOLA LLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono! MALCOM X Il Mondo è pieno di gente distratta XXVII PUNTATA Crediti fotografici Claudio Casanova /AAJ Italia––Tramontana Alessandro Carpentieri––Spera Misha Shenbrot––Potsa Lotsa Davide Carrozza––Barbarino/Cattano Paolo Di Vita––Elvis IL CONTRABBASSO PARLANTE Higuchi Gebbia Gratkowski Kryss Romano Fontanamixensemble Elvis Cattano Librio Spera Mazzù Kaufmann Tramontana Phillips Barbarino What’s happening? Troja Ici (here) Rinella Potsa Lotsa WORKSHOP I workshop sono rivolti a tutti gli strumentisti ed ai cantanti interessati al rapporto con l'improvvisazione per lo sviluppo solistico e di gruppo. Prevalentemente orientato verso i linguaggi attuali della musica senza restrizione alcuna (dal jazz al rock, dalla improvvisazione radicale alla musica contemporanea alla musica elettronica, ecc.), ognuno dei due workshop sarà finalizzato alla realizzazione di un pubblica esecuzione che si svolgerà presso il Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, per la stagione concertistica Curva Minore Contemporary Sounds 2010/2011 Workshop di Improvvisazione per musica d'insieme condotto da FRANK GRATKOWSKI Palermo, 6/12 dicembre 2010 Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Palermo Il tema trattato da Frank Gratkowski sarà la “Composizione Istantanea”: improvvisare in un collettivo provando ad usare lo stesso senso della composizione e della struttura che usualmente utilizziamo per comporre normalmente. Una composizione istantanea può essere compleatamente aperta, oppure predefinita dallo sviluppo di un linguaggio comune ai musicisti, oppure ancora accordarsi su una partitura... Frank Gratkowski (Amburgo, 1963) Polistrumentista tedesco (suona qualunque strumento ad ancia), ha studiato con Charlie Mariano e Steve Lacy, è stato più volte premiato come compositore e come musicista ed insegna al Conservatorio di Colonia. Nel 1995 ha fondato un trio a suo nome insieme a Dieter Manderscheid e Gerry Hemingway, espandendolo a quartetto con l'inserimento di Wolter Wierbos ed è praticamente in continuo tour mondiale con svariate formazioni. E' elemento fondamentale nelle orchestre Bik Bent Braam, WDR Big Band, Grubenklang Orchester e Zeitkratzer; tra le innumerevoli collaborazioni artistiche, citiamo: Paul Lovens, Han Bennink, Wilbert De Joode, Mark Dresser, Ernst Reijseger, Sebi Tramontana, Kenny Wheeler, Ken Vandermark, Misha Mengelberg, Mal Waldron. Workshop di Improvvisazione per sviluppo solistico condotto da BARRE PHILLIPS Palermo, 24/30 gennaio 2011 Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut Palermo Il workshop di Barre Phillips, invece, sarà incentrato sull'avanzamento del musicista come individuo singolo: suonare insieme ad altre persone è molto importante per il musicista improvvisatore, ma la domanda sempre presente è “cosa suoniamo assieme?”. Lo scopo sarà aiutare a trovare la propria musica personale, perché per improvvisare in gruppo dobbiamo essere propositivi il più possibile e non accontentarsi solo di rispondere. Barre Phillips (S. Francisco, 1934) Grande virtuoso del contrabbasso, che rappresenta ancor oggi un pezzo della storia della musica improvvisata e del jazz, inizia la professione di musicista negli anni '60, spostandosi da San Francisco a New York e suonando con i grandi Eric Dolphy, Archie Shepp, Jimmy Giuffre e Lee Konitz. Attirato dai suoni europei, emigra in Francia all'inizio degli anni '70 dove fonda The Trio con John Surman e Stu Martin, registra con Dave Holland il primo disco per duo di contrabbassi per la ECM, suona regolarmente con la London Jazz Composers Orchestra (diretta dal bassista Barry Guy) e collabora con i più importanti improvvistatori europei, tra gli altri: Peter Kowald, Joëlle Léandre, Derek Bailey, Peter Brötzmann, Evan Parker e Paul Bley. Partecipazione Per partecipare occorre inviare il curriculum artistico, entro mercoledì 24 novembre 2010, all'indirizzo di posta elettronica. I musicisti selezionati dovranno versare la quota di partecipazione di euro 100, per ogni singolo workshop, entro mercoledì 1 dicembre 2010; è anche possibile iscriversi come uditori al costo di euro 50, per singolo workshop; la quota d’iscrizione consente l'ingresso gratuito ai concerti della stagione concertistica Curva Minore Contemporary Sounds. Per ulteriori informazioni 329-3152030 [email protected] www.curvaminore.org RIASSUNTO Nella prima parte del 2010 abbiamo realizzato una serie di concerti ed eventi speciali di cui ricordiamo: il concerto di ATOS trio e di Hyperactive Kid, rispettivamente l’11 e il 17 marzo, per la prima volta in Sicilia, svoltisi nei quadri del programma del Goethe-Institut Palermo; la partecipazione alla XII Settimana della Cultura con la presentazione, svoltasi il 23 aprile a Palazzo Riso, del volume, curato da Gaetano Pennino “Curva minore contemporary sounds. Dieci anni di nuova musica in Sicilia 1997/2007”: una memorabile giornata di eventi, performance e concerti; la doppia performance Corpo Nostro di Dario Buccino, originalissimo compositore appena trasferitosi da Milano a Palermo (e noi siamo contentissimi) svoltasi al Castello della Zisa il 26 maggio dopo due mesi di laboratori tra musicisti e studenti dell’Università e dei licei palermitani; l’omaggio di Curva minore al 150° anniversario del Viaggio di Garibaldi in Sicilia realizzato con “Riso&Riso. La doppia rivoluzione”, performance interattiva di teatro del suono che ha coinvolto un ensemble di circa 40 performer tra cui il narratore di Bagdad Yousif Latif Jaralla e la cantatrice Matilde Politi. Non dimentichiamo il progetto scuola che ci ha visto operare con una serie di attività concertistica (il duo Alessandro Librio/ Angelo Di Mino, il gruppo rock AriA) e di laboratorio per musica d’insieme guidato da Dario Buccino. LICENZIATO La seconda parte prevede anch’essa una cospicua serie di concerti, performance ed eventi speciali pluridisciplinari dal sapore piuttosto innovativo e che rispecchiano le tendenze attuali, ma anche incontri musicali di confine e, naturalmente, alcuni workshop e laboratori divulgativi sulle culture musicali attuali. Caratteristica ormai assodata delle nostre programmazioni consiste nel rappresentare, senza pregiudizi, più ambiti o linguaggi della musica guardando piuttosto alla serietà e profondità del contesto musicale cui ogni progetto fa capo. Approfondimenti a riguardo si trovano al reparto Appendic(it)i a fine di questa piccola pubblicazione… preparatevi l’anestetico. Ci preme sottolineare, però, il continuo sostegno che ci arriva dalle Istituzioni culturali dei paesi esteri come il Goethe-Institut Palermo, la Bundeskulturstifung (Fondazione federale per la cultura tedesca) e la Jazzwerkstatt Berlin, l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, il Centre Culturel Français de Palerme et de Sicile, o dalle Istituzioni private come Il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, la Fondazione Ignazio Buttitta. Attualmente siamo ancora in attesa che, con la riforma dell’Amministrazione regionale, il Dipartimento Turismo, che è stato individuato a gestire i fondi previsti dalla L.R. 44/85 che assegna contributi finanziari alle associazioni che svolgono meritoriamente attività concertistica in Sicilia, inizi questo nuovo servizio. I nostri aspetti culturali, però continuano a essere evidenziati a partire dai collegamenti con strutture europee quali, ad esempio, il Museo Interactivo de la Musica de Malaga, Il Museo Nazionale di Liverpool, la Rete museale della Città di Cremona, con questi abbiamo in corso il progetto MAE-MUSICA EN ACCION IN EUROPA il GRIM di Marsiglia, la SPEDIDAM francese, la Bimhuis di Amsterdam, FKL ed altre ancora incluso gli stretti collegamenti nel territorio con alcune istituzioni come Casa museo Antonino Uccello di Palazzolo Acreide, la Galleria d’Arte Moderna e alcune scuole, accademie e facoltà universitarie di Palermo (Liceo Artistico Almeyda, Liceo Scientifico Cannizzaro, Liceo Classico Garibaldi, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento Aglaia, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica V. Bellini), ma anche strutture organizzative del territorio siciliano con cui da anni intratteniamo un rapporto di stretta collaborazione per la circuitazione artistica e la divulgazione culturale di alcuni progettualità particolarmente rilevanti (Associazione Musicale Parthenia di Messina, Darshan di Catania). A dare ulteriore credito sulla necessità di considerare la Musica uno degli aspetti culturali più importanti della nostra conoscenza, abbiamo da quest’anno aggiunto, oltre alle attività rivolte a scuole, università ed accademie, un laboratorio permanente di acquisizione cognitiva sui percorsi innovativi del fare musica, sia guardando i processi storici che quelli attuali: Musica/Musiche. Si tratta di una serie d’incontri teorici con ascolti guidati, a cadenza quindicinale, aperti a tutti e non soltanto ai musicisti, proprio per evidenziare la natura non reservata, mirando alla più ampia divulgazione di quei percorsi poco mediaticamente rappresentati, ma che scandagliano le profondità del senso della Musica. Ci si accorge che questi percorsi non sono poi così poco frequentati: basta confrontare il movimento europeo o americano delle musiche cosiddette non convenzionali (ma anche in Giappone, o nei paesi dell’ex Unione Sovietica), per rendersi effettivamente conto di quante e quali risorse artistiche e culturali degli specifici luoghi (città, regioni, circuiti di collegamento) esprimono quotidianamente le loro forme artistiche e culturali di comunicazione attraverso i suoni. Gli incontri, della durata di due ore circa con inizio alle ore 21,15 presso lo studio privato (via Goethe, 28) gentilmente messo a disposizione da Fabrizio Pezzino, sono condotti da personalità del mondo della cultura musicale, ma anche da giovani specializzandi che da anni seguono un personale percorso di indirizzo su argomenti di ricerca quali, ad esempio, i processi improvvisativi della musica, il rapporto con le musiche ‘composte’, il rapporto tra notazione convenzionale e non convenzionale, le confluenze e identità dei linguaggi della musica, il rapporto e le influenze della Tradizione Orale nella musica colta, ed ogni altra tematica d’interesse attuale. Tra i conduttori ospiti Gaetano Pennino, Dario Buccino, Gigi Razete, Fabio Caronna. Da sottolineare, oltre alla varietà del programma concertistico e performativo, i due importanti workshop di due grandi musicisti appartenenti a due differenti generazioni Frank Gratkowski e Barre Phillips che resteranno in residenza sette giorni ciascuno per incontrare e lavorare con i musicisti, siciliani e non. Certo, sarebbe auspicabile che ciò avvenisse anche in ambito di circuitazione di turismo culturale, ma… adesso non ci resta che… cominciare Lelio Giannetto venerdi 1 ottobre Museo delle Marionette Antonio Pasqualino ore 21,15 musiche dal mare del nord KRYSSDANIMARCA/ SVEZIA/ NORVEGIA In collaborazione con Museo delle Marionette Antonio Pasqualino Associazione DARSHAN Catania e con il patrocinio e contributo dell’Ambasciata di Danimarca a Roma Eskil Romme saxofono Pierre Dörge chitarra Irene Becker tastiere Jullie Hjetland voce Peter Uhrbrand violino Jens Ulvsand bouzouki Capace di creare originali sintesi da contesti sonori di diversa provenienza, KRYSS si costituisce nel 2004 a Torshavn, la capitale delle isole Far Oer, ove i fondatori dello storico trio folk FÆRD, Eskil Romme e Peter Uhrbrand, incontrano Pierre Dörge e Irene Becker del gruppo The New Jungle Orchestra, piuttosto famoso nei paesi scandinavi. Successivamente si aggrega anche il chitarrista svedese Jens Ulvsand e la cantante norvegese Jullie Hjetland. Il risultato è un progetto che raccoglie numerose influenze: un luogo in comune dove musica d’autore e folk tradizionale incontrano linguaggi e colori che dalle sonorità del Mare del Nord arrivano a noi anche attraverso riferimenti di natura jazzistica, creando affascinanti interazioni musicali. giovedì 7 ottobre Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Sala Wenders ore 21,15 musica contemporanea CONTEMPORANEAMIXBOLOGNA in collaborazione con Goethe-Institut Palermo FontanaMIXtrio Valentino Corvino violino Sebastiano Severi violoncello Franco Venturini pianoforte LUIGI NONO ...sofferte onde serene... per pianoforte e nastro magnetico MATTHIAS PINTSCHER Svelto per trio SIMON STEEN-ANDERSEN Study for string instrument #2 per violino PHILIPP MAINTZ Tourbillon per trio MAURICIO KAGEL An Tasten per pianoforte WOLFGANG RIHM Fremde Szene III per violino, violoncello e pianoforte FontanaMIXensemble, diretto dalla sua fondazione (2002) dal compositore e direttore di Palermo Francesco La Licata, è ensemble in residenza presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna ed è presente in varie sedi concertistiche: Festival REC di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Bologna, Festival Milano Musica, Nuova Consonanza di Roma, Biennale Musica di Venezia eseguendo musiche di Kaija Saariaho, Fausto Romitelli, Jonathan Harvey, Sylvano Bussotti, Toshio Hosokawa, Gilberto Cappelli, Francesco Carluccio, Giorgio Magnanensi, Paolo Aralla, Atli Ingolfsson, Paolo Perezzani, Giulio Castagnoli, Maurizio Pisati, e con gli interpreti Monica Bacelli, Nicholas Isherwood, Mauro Castellano, Frances-Marie Uitti, Francesco Dillon, Thuridur Jónsdóttir, Paolo Chiavacci, Corrado Rojac, Stefano Scodanibbio e il coreografo Luca Veggetti. FontanaMIX/Trio, composto da interpreti stabili dell’ensemble, esegue per questo concerto, oltre ad alcuni classici del ‘900 come Rihm, Kagel e Nono, opere di giovani compositori tedeschi vincitori nel 2010 di alcune borse di studio nell'ambito del DAAD Kuenstler Programm a Berlino e presso Villa Massimo a Roma: Matthias Pintscher e Philipp Maintz. mercoledi 27 ottobre Museo delle Marionette Antonio Pasqualino MACCHINA DISORGANIZZATA 1IL NETWORK DELLA SCATOLA NERA GIAPPONE/ SICILIA un progetto di canecapovolto in collaborazione con Museo delle Marionette Antonio Pasqualino ore 21,15 canecapovolto audio-video Gianni Gebbia sassofoni ore 22 canecapovolto audio-video Keiko Higuchi voce Nel 1935 il matematico Alan Turing descrisse una rete di neuroni artificiali interconnessi in maniera casuale, che definì MACCHINA DISORGANIZZATA, tale dispositivo, nel nostro caso, sperimenta la capacità di interazione di un musicista in relazione all’apporto casuale, imprevedibile ed irripetibile di una macchina. Una sequenza video inframmezzata da intervalli regolari di buio, funzionerà come punto di riferimento temporale mentre un lettore cd in modalità “random” manderà in esecuzione 65 tracce audio (che includono effetti sonori, brevi testi, composizioni originali, audio cinematografico ed ampie sequenze di silenzio) che permetteranno ad un musicista di interagirvi in tempo reale, improvvisando all’interno oppure accanto alla griglia sonora generata dalla combinazione casuale dei brani, frutto di una delle innumerevoli sequenze numeriche possibili. Ogni performance durerà circa 30’ (durata delle 65 tracce audio). In ogni serata si svolgerà una doppia performance con la presenza di due musicisti in due set separati al fine di verificare differenti re(l)azioni a partire dallo stesso materiale sonoro. Il progetto si propone di costituire un piccolo network di musicisti che scelgano di suonare all’interno di questo dispositivo, per analizzare, secondo le ricerche condotte da canecapovolto, abitudini e comportamenti di musicisti, macchine e pubblico… Attraverso un’indagine sull’apparente possibilità di una relazione fra uomo e macchina, si intende in realtà indagare lo scambio fra il suono-segnale digitalizzato (il brano del CD) e il suono live. Il numero di eventi possibili supererà le innumerevoli variabili proposte dal lettore CD, mentre l’intervento del musicista sembrerà riportare ad un controllo momentaneo un’organizzazione scandita dal caso. mercoledì 10 novembre Museo delle Marionette Antonio Pasqualino ore 21,15 teatro del suono ORLANDO D’AMOR/ VISSI… E VIVO IN CORFESTIVAL DI MORGANA in collaborazione con Museo delle marionette Antonio Pasqualino Curva minore ensemble azione scenica Lelio Giannetto ideazione, regia del suono Matilde Politi canto, musiche originali Yousif Latif Jaralla narrazione, testi originali Alessandro Librio violino itinerante CURVA MINORE ENSEMBLE è composto da un gruppo di performer provenienti da differenti aree artistiche, culturali e generazionali (attori, musicisti, danzatori, artisti dell’immagine e dell’immaginario) il cui principio d'azione consiste in un'attualizzazione dello scambio di senso umano attraverso forme non retoriche di linguaggio. Il gruppo, numericamente ampio e costitutivamente variabile, si forma dopo anni di laboratori pluridisciplinari legati all'attività didattica e artistica promossa da Curva minore e si pone come una sorta di collettore sociale di Umanità, di luogo di 'raccoglimento' di tutte le possibili/plausibili esperienze di comunicazione e di scambio interattivo. Di fondamentale importanza è il rapporto con il pubblico: questo viene considerato come una 'riflessione' del gruppo stesso attraverso cui riattivare un dato emotivo sollecitato da elementi d'immediatezza e, al contempo, di profondità dell'essere persona. Camillo Amalfi, Erika Amato, Stefania Arcieri, Davide Barbarino, Sarjan Birriolo, Giusi Calderaro, Davide Cardaci, Carolina Cataliotti, Marcello Cinà, Valeria Cuffaro, Filippo Cuti, Cinzia De Luca, Estela De Luca, Chiara Di Benedetto, Adriana Di Giacomo, Angelo Di Mino, Valeria Fazzi, Enrica Di Gangi, Giuseppe Giampino, Luca Giannetto, Faber Gray, Vittoria Gennaro, Kali Jones, Giuseppe La Licata, Piero La Rocca, Pietro Leone, Alessia Lo Giudice, Silvietta Mabadeje, Maria Gabriella Montalbano, Cinzia Muscolino, Nelida Mendoza, Maria Muratore, Jonathan Niebroj, Gandolfo Pagano, Alessandro Panicola, Martino Passanisi, Gaetano Pennino, Fabrizio Pezzino, Davide Rinella, Alessandro Sorrentino, Gilmo Sorrentino, Valentina Spirio, Francesca Spirio, Gabriele Sutera, Francesca Vaccaro, Alessandra Voutsinas giovedì 11 novembre Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Sala Wenders ore 21,15 jazz contemporaneo POTSA LOTSAOMAGGIO A ERIC DOLPHY Concerto promosso e sostenuto da Bundeskulturstiftung (Fondazione federale per la cultura tedesca), Jazzwerkstatt Berlin e Goethe-Institut Silke Eberhard alto sax Patrick Braun tenor sax Nikolaus Neuser trumpet Gerhard Gschlössl trombone In un'intervista Eric Dolphy disse che “quando la musica è finita, non potrai mai catturarla di nuovo”. Le affermazioni di Eric Dolphy, come la sua musica, hanno assunto spesso un carattere a volte provocatorio rappresentando, per chiunque vi si approcci, una sfida creativa. A questa sfida non si è sottratta la giovane sassofonista tedesca Silke Eberhard fino a fondare nel 2009, dopo anni di studio e di ricerca dentro la musica di Dolphy, il gruppo Potsa Lotsa (nome tratto da una composizione del polistrumentista americano registrata al Five Spot), ensemble costituito esclusivamente da un quartetto di fiati che vede impegnati anche Patrick Braun al sax tenore, Nikolaus Neuser alla tromba e Gerhard Gschlössl al trombone. Il gruppo recupera ed evolve il linguaggio di Dolphy espandendo radicalmente la tradizione del jazz, e realizza un ritratto musicale catturando e mettendo in primo piano le singole composizioni, ma omettendo volutamente i suoni del clarinetto basso e del flauto traverso che Dolphy tanto amava e suonava con geniale e originale opera creativa. Duttile, a volte ironico ma sempre esigente, il suono del gruppo varia dall'interpretazione classica alla libera improvvisazione pur conservando le importanti basi dello swing, così importante per la musica di Eric Dolphy. Continua la ‘tradizione’ del German Gezz che in questi ultimi anni ci ha regalato una indispensabile panoramica sulle più importanti esperienze della giovane musica tedesca già proiettata nel prossimo futuro. La speranza continua… 26 novembre Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut, Sala Wenders ore 21,15 musica classica BEETHOVEN FOREVERin collaborazione con il Goethe-Institut Palermo Fabio Romano pianoforte LUDWIG VAN BEETHOVEN Sonata in Fa diesis maggiore op. 78 Sonata in Mi bemolle maggiore op. 81a (Les Adieux) Sonata in mi minore op. 90 Sonata in La maggiore op. 101 Il pianista palermitano è stato inizialmente allievo di Antonio Allegra, in seguito di Gaetano Cellizza per il pianoforte ed Eliodoro Sollima per la composizione al Conservatorio della sua città. Anni dopo si è perfezionato con Gerhard Oppitz alla Musikhochschule di Monaco di Baviera. Nella sua attività artistica spiccano concerti da solista con la Moscow Symphony Orchestra, con quella dell'Opera di Francoforte, con la Württembergische Philharmonie, il Korean Chamber Ensemble e i Münchner Symphoniker. Nel giugno del 2008 ha vinto il quarto premio al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale "Sviatoslav Richter" di Mosca, ottenendo il favore del pubblico e della critica. Ha inciso per BMG Ariola e RELAXX. Nel 2010 uscirà un disco per la casa discografica WERGO con brani di R. Schumann e J. Widmann, questi ultimi in “prima incisione assoluta”. Nel maggio del 2001 è stato invitato a tenere un corso di perfezionamento all'University of Suwon in Corea. Dal 2004 Fabio Romano è titolare di una cattedra di Pianoforte alla Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera. Nel 2009 la rivista tedesca “Fono Forum” l’ha nominato “Giovane Artista dell’anno”. 3 dicembre Museo delle Marionette Antonio Pasqualino ore 21,15 performance audio-visuale ICI (HERE)un progetto dell’associazione Le Clou FRANCIA in collaborazione con Centre culturel Francais de Palerme et de Sicile SPEDIDAM Frédéric Roumagne video Christophe Cardoen light design David Chiesa live-electronics, contrabbasso vedi Appendic(it)e 2 FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTION Incontri musicali di confine GERMANIA-OLANDA/ ITALIA/ SICILIA in collaborazione con Goethe-Institut Palermo Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi Museo delle Marionette Antonio Pasqualino Canecapovolto venerdì 10 dicembre Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Insitut, Sala Wenders FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTION 1ore 21,15 Frank Gratkowski sassofoni, clarinetti Achim Kaufmann pianoforte Fabrizio Spera batteria ore 22 Frank Gratkowski sassofoni, clarinetti Alessandro Librio violino Davide Rinella armonica cromatica Achim Kaufmann pianoforte Lelio Giannetto contrabbasso Fabrizio Spera batteria sabato 11 dicembre Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Insitut, Sala Wenders FRANK GRATKOWSKI/ EU CONNECTION 2ore 21,15 Frank Gratkowski sassofoni, clarinetti Sebi Tramontana trombone ore 22 Frank Gratkowski sassofoni, clarinetti Davide Barbarino sassofono contralto Sebi Tramontana trombone Achim Kaufmann pianoforte Fabrizio Spera batteria domenica 12 dicembre Museo delle Marionette Antonio Pasqualino MACCHINA DISORGANIZZATA 2ore 21,15 canecapovolto audio-video Frank Gratkowski strumenti ad ancia ore 22 canecapovolto audio-video Sebi Tramontana trombone oe 22,30 FRANK GRATKOWSKI /EU CONNECTION 3Frank Gratkowski & Curva minore workshop ensemble (20 musicisti) Sebi Tramontana trombone (ospite) È opinione ormai diffusa che la figura artistica di Frank Gratkowski va oltre qualsiasi tentativo di incorniciare la musica dentro configurazioni identificabili secondo i tradizionali generi categorici indicati dagli storici. Questo fa il paio alla difficoltà che s’incontra nel voler identificare il Nostro, dal punto di vista dell’appartenenza nazionalistica o culturale, ad una geografia ben precisa: di origine est-europea, domiciliato in più di una città della Germania, attivissimo in ensemble stabili della vicina Olanda, frequentatore fin dalla giovanissima età del Continente americano, attualmente lo si può considerare un vero globetrotter della musica, quella che guarda avanti, verso un futuro intelligente, colto ma libero da ogni pregiudizio di qualunque natura. Non esiste per Frank Gratkowski il concetto di musica impossibile (vi ricordate il Carosello in Tv negli anni ’70? “Non esiste sporco impossibile”?). Ciò però non è mai rivolto a raggiungere primati da Guinnes: al contrario! il suo atteggiamento umano e artistico sono continuamente dediti a una regolarità delle/nelle relazioni con un equilibrio ed una lucidità senza pari. Così la musica che da una tale figura riesce a prendere forma, è totalmente intrisa di un perfetto equilibrio tra forma e contenuto, tra etica ed estetica, tra immanenza e trascendenza. Si riconoscono, nella sua/nostra musica, consistenze sonore dove i processi organizzativi del suono sono parti integrate al risultato che da essi deriva e dove, molto spesso, ai linguaggi e alle grammatiche delle musiche si ritorna dopo aver concluso il ciclo che, iniziato dal Suono come elemento fondamentale (una sorta di Grundnorm non gerarchica), a esso ci riporta. Non si congiungono qui gli ‘opposti’ poiché i processi e i contenuti presi in considerazione non sono di/in opposizione: si percepiscono piuttosto come diverse complementarietà capaci di essere messe insieme, senza conflitto alcuno! Abbiamo avuto la fortuna di conoscere la splendente e generosissima personalità di Frank durante il dicembre 2009 quando, con la strepitosa formazione Bik Bent Braam guidata dal pianista e compositore olandese Michiel Braam, ci ha deliziato ‘stregando’ i molti musicisti che hanno preso parte al workshop da lui stesso condotto: sono stati proprio questi giovani musicisti siciliani che mi hanno richiesto, con un entusiasmo che raramente s’incontra, di invitare nuovamente il loro Maestro per un periodo prolungato. A questi meravigliosi ragazzi porgo il mio ringraziamento. L’occasione, come si dice in questi casi, è stata ghiotta e chi mi conosce sa bene quanto sia goloso… - per invitare alcuni altri musicisti che in passato avevo incontrato lungo le via delle esperienze attuali della Musica e così il giovane e affermato pianista di Berlino Achim Kaufmann, anch’egli stabile frequentatore della scena olandese; il batterista italiano Fabrizio Spera di stanza a Roma, fondatore dello storico gruppo sperimentale Ossatura, ma spessissimo in tour con musicisti di levatura internazionale; il famoso trombonista siculo-tedesco Sebi Tramontana, assiduo frequentatore tanto degli ensemble di Stefano Maltese, come dell’Italian Instabile Orchestra così come di solisti come Joelle Leandre e lo stesso Gratkowski; si ritroveranno insieme anche per incontrare alcuni giovani musicisti siciliani quali il violinista Alessandro Librio, l’armonicista Davide Rinella, il sassofonista Davide Barbarino e i tanti altri che frequenteranno il workshop di una settimana (dal 6 al 12 dicembre) guidato appunto dallo stesso Gratkowski. Quest’ultimo, insieme a Tramontana, parteciperanno al network della scatola nera Macchina Disorganizzata a cura del gruppo catanese canecapovolto. Lelio Giannetto giovedì 16 dicembre Museo delle Marionette Antonio Pasqualino ore 21,15 performance audio-visuale WHAT’S HAPPENING?GERMANIA/ ITALIA in collaborazione con Goethe-Institut Palermo Museo delle Marionette Antonio Pasqualino Philipp Geist video-arte Fabrizio Nocci composizione e live-electronics Tetraktis strumenti a percussione What’s happening? è musica per gli occhi e/o visioni per le orecchie. What’s happening? rappresenta la volontà di ricercare, raccontare, comunicare l’in-tensione verso una sintesi, profonda e attuale, tra linguaggi diversi. What’s happening? è uno spettacolo multimediale in cui si incontrano tre contesti espressivi: la video-arte, l’elettronica, il mondo sonoro degli strumenti a percussione, siano questi di matrice etnica oppure legati alle espressioni del pensiero accademico della musica composta. Pur rappresentando differenti ambiti d’intervento, gli artisti coinvolti sono accomunati dalla forte attenzione alla ricerca e all’interazione tra mediale di comunicazione e linguaggio. La struttura dello spettacolo è fissata; anche i contenuti sono stabiliti: composizioni acustiche, brani di musica elettronica, video. È però all’interazione dal vivo e all’improvvisazione che viene lasciata la componente registica. BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTION Incontri musicali di confine USA-FRANCIA/ SICILIA in collaborazione con Centre Culturel Francaise de Palerme et de Sicile Museo delle Marionette Antonio Pasqualino Canecapovolto venerdì 28 gennaio Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Insitut, Sala Wenders BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTION 1ore 21,15 Barre Phillips contrabbasso Gianni Gebbia sassofoni ore 22 Barre Phillips contrabbasso Alessandro Librio violino ore 22,30 Barre Phillips contrabbasso Gianni Gebbia sassofoni Alessandro Librio violino sabato 29 gennaio Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Insitut, Sala Wenders BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTION 2ore 21,15 Barre Phillips contrabbasso Luciano Troja pianoforte Giuseppe Viola strumenti ad ancia Giancarlo Mazzù chitarra elettrica ore 22 Barre Phillips contrabbasso Davide Rinella armonica cromatica Carlo Cattano sassofono baritono Davide Barbarino sassofono contralto Simone Sfameli batteria domenica 30 gennaio Museo delle Marionette Antonio Pasqualino MACCHINA DISORGANIZZATA 3ore 21,15 canecapovolto audio-video Barre Phillips contrabbasso ore 22 BARRE PHILLIPS/ SICILIAN CONNECTION 3Barre Phillips contrabbasso Davide Granato chitarra Elio Amato filicorno ore 22,30 FO(U)R BASSES Barre Phillips contrabbasso Lelio Giannetto contrabbasso Giuseppe Guarrella contrabbasso Alessandro Vicard contrabbasso Possiamo immaginare cosa ha rappresentato e cosa e come ancora rappresenti la figura artistica e lo spessore umano di Barre Phillips. Egli ha scritto la Storia della Musica, quella della Rivoluzione culturale, quella che ha lavorato per cancellare i limiti del pregiudizio e delle categorie, dei generi e delle forme, quella che ha scavato ricercando il senso profondo della musica attraverso i suoni. Fin dalle origini del suo percorso musicale Barre Phillips ha seguito una linea sempre marcata da un’originale, quanto coerente e determinata, direzione artistica segnando culturalmente il passo alla musica attuale, quella protesa in avanti ad aprire il respiro del tempo dell’avvenire, che, in realtà è già presente: basta riuscire a captarne i segnali, sviluppando la sensibilità, la conoscenza, incrociarne i codici di comunicazione. Come si diceva una volta, Barre potrebbe aiutarci allargare lo stato di coscienza, magari senza l’ausilio della chimica, ma con un senso dell’ecologia che ci riporta alla naturalità della vita… quella che, spesso, non riusciamo più a riconoscere. Con questo procedere il poco più che ventenne contrabbassista californiano, in controtendenza, ma forse con giusto intuito, si trasferisce da S. Francisco a New York e quindi, definitivamente nei primissimi anni ’70, nel sud della Francia. Ampie anche le sue collaborazioni discografiche prima del trasferimento in Europa: lo troviamo con Eric Dolphy Jimmy Giuffre, Archie Shepp, Attila Zoller, Lee Konitz, Marion Brown. Molte anche le sue incisioni solistiche, ma ricordiamo lo storico vinile Music from Two Basses in duo con un altro grande contrabbassista, Dave Holland, e che ha notevolmente influenzato la concezione allora restrittiva che solitamente relegava il contrabbasso a ruoli di gruppo; lo troviamo con Ornette Coleman nella colonna sonora del film Naked Lunch e ancora con altri bassisti, l’inglese Barry Guy, la francese Joëlle Léandre, e il tedesco Peter Kowald, così come Derek Bailey, Theo Jörgensmann, Aurélien Besnard, Peter Brötzmann, Evan Parker, Joe Maneri, Paul Bley, John Surman e moltissimi altri generatori delle musiche che guardano oltre confine. Ho avuto la fortuna d’incontrare Barre e di suonare con lui insieme a Joëlle Leandre e Giuseppe Guarrella (Quartetto Furioso, Festival Ibleo del Jazz, Ragusa, 1995) e conoscerne quindi anche le doti di relazione ben lontane dalle regole dello star-system che spesso, anche in modo occulto, ove non in modo estremamente palese, orientano i rapporti tra musicisti più o meno famosi o tra essi e i meccanismi di funzionamento del sistema produttivo. Abbiamo pensato, quindi, di dedicare a una figura così importante, uno progetto speciale con tre giornate di incontri con musicisti siciliani, anche di levatura internazionale, incluso molti giovani. Si avvicenderanno in varie combinazioni, musicisti del calibro di Gianni Gebbia, che tutti conosciamo e con cui abbiamo condiviso i primi passi della nostra esperienza con Curva minore; Giuseppe Guarrella, contrabbassista e violoncellista di Pozzallo, punto di riferimento di molte ritmiche della Sicilia orientale; Luciano Troja e Giancarlo Mazzù, rispettivamente pianista e chitarrista entrambi talentuosi dell’area messinese spesso ‘in giro’ negli USA; Carlo Cattano, polistrumentista, già collaboratore delle formazioni di Stefano Maltese; il trombonista Elio Amato, noto per lo storico Amato Jazz trio ma raccolto con sorpresa in alcuni progetti sperimentali di grande apertura concettuale insieme al chitarrista Davide Granato e al contrabbassista Alessandro Vicard, entrambi di Palazzolo Acreide; Alessandro Librio di Erice, giovane ma affermato violinista, performer e compositore; Simone Sfameli, batterista di Palermo dalle aperture culturali e concezioni ritmiche piuttosto ampie e attente ai nuovissimi fermenti; l’armonicista Davide Rinella, anch’egli di Palermo, capace di spaziare dalla tradizione jazzistica all’interesse verso i percorsi attuali della ricerca; il giovane polistrumentista e antropologo ennese Davide Barbarino, dotato di un’ampia conoscenza delle pratiche musicali ultra-accademiche. Non mancherà, anche in questa circostanza, l’esperimento etneo di canecapovolto. Lelio Giannetto APPENDIC(IT)E 1 ORLANDO D’AMOR/ VISSI… E VIVO IN COR Lo spettacolo È una performance di natura pluridisciplinare che prevede l’utilizzo di elementi letterari, teatrali, musicali, scenografici e performativi di diversa natura attraverso un’innovativa regia di elementi scenici (suono gesto parola), ma dalla facile e immediata fruizione: lo spettatore, inoltre, sarà parte attiva nello svolgimento dell’azione scenica, coinvolto direttamente secondo percorsi itineranti. Ogni segno, oltre ad un significante proprio, agirà in un gioco di rimandi su più piani: la stessa struttura, oltre a possedere un contenuto testuale legato allo storico Orlando Innamorato del Bojardo, si pone essa stessa in termini innovativi. Non ci saranno attori o personaggi, ma il vero personaggio sarà il suono, presente secondo forme differenti, ribaltando le regole tradizionali della rappresentazione frontale. Anche gli elementi spazio-temporali saranno proposti in senso schizofonico, rivoluzionando la ‘geografia’ scenica. La distribuzione spazializzata delle fonti sonore e dei performer, come anche l’utilizzo dei musicisti come emissari di ‘segnali’ sonori, evidenzierà una vera e propria oggettivazione dell’idea totale dell’Amore: lo stesso pubblico, itinerante, dovrà scegliere autonomamente uno o più dei percorsi possibili. Il contenuto Non è facile, oggi come ieri, parlare d’amore, dell’Amore, senza rischiare di incorrere in omissioni, deficienze, o incapacità a rappresentarne la sua dimensione panica. L’Amore, nella sua configurazione di follia-della-ragione, di sottile e impossibile gioco ecologico, è la primaria ragione di vita, che dà Vita, che dà origine alle stesse divinità, alle religioni: non restano immuni uomini ed eroi. L’epopea di Orlando non sfugge a questa benedizione/tortura umana. A noi, però, piace rappresentare l’Amore non ‘incorniciato’ staticamente nella storia fossile della rappresentazione oggettuale, distaccata, analitica, osservandolo dall’esterno senza possibilità di incidenza alcuna. Tentiamo, piuttosto, una riappropriazione di questa primaria necessità dell’Uomo secondo attraversamenti nel Tempo e nello Spazio della Storia di un’umanità concreta, attuale. Orlando è vivo… Il pubblico Sarà l’elemento determinante per lo svolgimento dello spettacolo: non saranno gli attori, i performer, i musicisti ad andare incontro ad esso; al contrario: il pubblico si avvicinerà ai performer disposti a distanza tra loro nello spazio. Ogni performer, infatti, ripeterà ciclicamente e quasi sottovoce, sempre la stessa strofa, o porzione di testo, che comunque avrà un proprio senso compiuto: l’insieme delle frasi enunciate da tutti i performer ci narrerà la Storia, o, meglio, le storie di Amore. Il rapporto col pubblico diventa quindi personalizzato. In realtà si realizza una forma di ribaltamento delle posizioni: si annienta il concetto di pubblico-massa per attivare una forma partecipata in modo complementare della scena. Lo spettacolo abbandona la sua forma gerarchica dualistica (palcoscenico/sala) ma esprime costituzionalmente un’idea di partecipazione attiva di ogni ruolo, rendendo il pubblico costitutivamente necessario, e non più semplice spettatore. Si affina e si approfondisce così la relazione performer/spettatore: lo ‘spettacolo’ viene così ‘visto’, o meglio, partecipato da entrambi le parti che, non essendo più contrapposte, diventano complementari. La struttura Prima parte (30’) 30 performer, bendati, quasi a ricordare, metaforicamente, la cecità della passione amorosa, sono disposti nello spazio. Ognuno enuncia una delle ottave tratte dall’Orlando Innamorato del Bojardo, intervendo anche con alcuni altri versi tratti da testi della letteratura contemporanea, che si riferiscono al tema dell’Amore e della passione amorosa. Questi testi saranno selezionati in lingua originale rappresentando concettualmente forme espressive dei linguaggi dei cinque continenti, estendendo l’Amore Significante su scala universale attraverso la dimensione sonora: Sonus cordis. Il breve estratto di testo non viene recitato, né raccontato, ma normalmente parlato per 30’ in una sorta di giaculatoria, di rosario, di preghiera, di anello, di abbraccio, di ritornello acustico, una specie di delirio amoroso. Periodicamente i performer emettono anche un suono segreto (secretum cordis). Si crea una sorta di Paesaggio Sonoro in cui il pubblico è in itinere, si muove, partecipa. Ascolta con senso critico, non passivo. Si pone attivamente. Entra in contatto diretto con i performer: viene ribaltata la prospettiva di comunicazione in una sorta di piano escheriano… centrifugo, dell’Amore. Si pongono in essere vibrazioni empatiche. Seconda parte (10’) Entrano in gioco 4 microfonisti che con i radiomicrofoni, come dei filtri d’amore, andranno a captare le voci dei performer secondo un ordine prestabilito. Ogni microfono è collegato con un diffusore acustico (altoparlante): questi 4 altoparlanti saranno dislocati a formare un quadrato, ma in un’altra porzione di spazio non occupato dagli attori/performer. Il violinista Alessandro Librio, quasi a rappresentare l’eroico Orlando o il mitico Orfeo, insieme ad altre affettuose pratiche sceniche degli altri performer che intanto scioglieranno la benda ma, come nella sfera orfica, non potranno mai guardare indietro - orienterà con un a solo il pubblico a riunirsi in questa sorta di palcoscenico vuoto dove, al contrario di ciò che avviene tradizionalmente, il pubblico occuperà il centro della scena, mentre gli altoparlanti/attori avvolgeranno il pubblico in una sorta di abbraccio sonoro. (Palco scenico del Suono). Terza parte (30’) Mentre i performer sostengono con le voci e gli strumenti una specie di suono unico dotato di una primitiva e profonda energia pulsante, ai due estremi di questo ‘palco scenico del Suono’ si dispongono, gli uni di fronte agli altri, alcuni musicisti, cantanti e narratori: la cantatrice Matilde Politi, il narratore di Bagdad Yousif Jaralla. Si svilupperà uno spettacolo antifonale, con brevi interventi narrativi, canori e strumentali, alternati per tre volte, inerenti ai contenuti ispirati dal testo del Bojardo. Il pubblico, in piedi, vista la disposizione degli artisti ai lati opposti, sarà ‘costretto’ a ruotare di volta in volta di 180° con cambio di prospettiva, metaforica e reale. Conclusione (5’) Dopo gli interventi ‘antifonali’ della cantatrice Matilde Politi, del narratore Yousif Jaralla e del violinista Alessandro Librio, il coro dei performer farà da preludio all’ultimo intervento che sarà affidato al contrabbasso parlante di Lelio Giannetto che, con una composizione originale, proietterà il senso del percorso effettuato verso una forma di drammatizzazione sonora dell’esperienza eroica di Orlando - e della sua/nostra sublime passione in una possibile contestualizzazione attuale: e-stasi. APPENDIC(IT)E 2 ici (here) Osservare e ascoltare un paesaggio “Si è sempre creduto che l'immaginazione è la capacità di formare immagini. Tuttavia è piuttosto la capacità di distorcere le immagini percepite” (Gaston Bachelard) ici (here) è un progetto che riguarda questa domanda: come percepiamo un territorio di cui non sappiamo la sua storia, lingua o cultura? La soggettività delle nostre impressioni, il nostro modo di percepire ciò che vediamo o sentiamo, aumenta quando ciò che percepiamo non è familiare. Tuttavia questa soggettività è reale, nel senso che essa ci appartiene. ici (here) cerca di esprimere il valore poetico di un luogo di vita che potrebbe sembrare banale ai residenti, ma che può essere vissuto dall’estraneo, attraverso l’osservazione e l’ascolto, in modo diverso, come un’altrove… Quando ci si sposta dal nostro regolare luogo di residenza verso luoghi altri, i nostri occhi e le orecchie scoprono continuamente nuove immagini e suoni che, congiungendosi, formano una specie di contesto allegorico molto soggettivo. Un edificio splendido che noi associamo a un tempo di abbondanza potrebbe essere il simbolo di un sistema di schiavitù coloniale, una foresta lussureggiante potrebbe essere percepita come un terreno coltivabile abbandonato... Allo stesso modo, il fastidioso rumore di un cantiere, attivo 24 ore al giorno, potrebbe portare con sé vantaggi considerevoli per una parte importante della popolazione, i piacevoli suoni prodotti dai grilli potrebbero anche essere un presagio di distruzione del raccolto e, successivamente, di carestie. Incontrare l’altro, attraverso l’estraneo, ci permette di riscoprire il nostro spazio e di conseguenza noi stessi, così come il nostro rapporto con l’ambiente. Una sorta di nostalgia per altrove... Il processo. Il progetto prevede la formazione di alcuni team costituiti da artisti di diverse discipline, che si recano presso città straniere per coglierne osservazioni audio-visuali. A Palermo, durante un periodo di residenza di circa due settimane, il gruppo, composto dal video-artista Frédéric Roumagne, dall’artista della luce Christophe Cardoen e dal musicista David Chiesa, raccoglierà informazioni sul paesaggio visivo e sonoro che saranno elaborate creativamente per la realizzazione una performance multimediale dal vivo. Tessera studente 20 euro Tessera ordinario 35 euro Tessera sostenitore 50 euro Ingresso 8 euro Studenti e soci Goethe-Institut (tesserino verde) 5 euro I concerti del 7 ottobre, del 26 novembre e del 16 dicembre sono a ingresso libero. I soci abbonati alla stagione concertistica di Curva minore avranno un’agevolazione del 40% di sconto sull’acquisto dell’abbonamento al Festival di Morgana del Museo delle Marionette Antonio Pasqualino Iscrizioni e abbonamenti Curva minore, via M.te S. Calogero, 5 Goethe-Institut Palermo, via Paolo Gili, 4 Cantieri Culturali alla Zisa tel 091.6528680 Museo delle Marionette Antonio Pasqualino p.tta Niscemi, 5 (trav. via Butera) tel 091.328060 Atelier Forme d’Arte, via Goethe, 28 Info tel 329 3152030 [email protected] www.curvaminore.org REGIONE SICILIANA Raffaele Lombardo Presidente Dipartimento Turismo e Spettacolo Marco Salerno Direttore Generale AMBASCIATA DEL REGNO DEI PAESI BASSI Alphonsus Stoelinga Ambasciatore Klaus de Rijk Consigliere affari culturali Bas Ernst Addetto culturale GOETHE-INSTITUT PALERMO Heidi Sciacchitano Direttrice Roman Maruhn Assistente culturale LICEO CLASSICO GARIBALDI Lia Gerbino Preside LICEO ARTISTICO ALMEYDA Filippo Romano Preside Ezio Leone Vicepreside Maria Muratore Docente LICEO SCIENTIFICO CANNIZZARO Leonardo Saguto Preside LAPIS/Palermo Orazio Rosalia Redattore MUSEO INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO Rosario Perricone Direttore FONDAZIONE IGNAZIO BUTTITTA Ignazio E. Buttitta Direttore Generale CASA MUSEO ANTONINO UCCELLO Rita Insolia Direttrice INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE Casa Museo Antonino Uccello Lelio Giannetto direzione artistica Davide Barbarino Valeria Fazzi Simone Sfameli segreteria generale Emilio Rubè assistenza amministrativa Andrea Correnti rapporti con la siae Davide Carrozza fotografia Chiara Andrich Giorgia Sciabbica riprese video Carlo Gargano riprese audio Giuseppe Massaro sito web Paolo Di Vita progetto grafico e immagine Luxograph srl stampa Grazie a Gaetano Pennino Sergio Bonanzinga Ninuzzo Buttitta Fabio Caronna Valeria Cuffaro Paolo Di Vita Bas Ernst Marcello Faletra Luca Giannetto Rosario Perricone Fabrizio Pezzino Gigi Razete Orazio Rosalia Daniele Sabatucci Heidi Sciacchitano Gabriele Sutera Uli Blobel Eric Biagi REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TURISMO SPORT E SPETTACOLO AMBASCIATA DEL REGNO DEI PAESI BASSI GOETHE-INSTITUT PALERMO CENTRE CULTUREL FRANCAIS DE PALERME ET DE SICILE CASA MUSEO ANTONINO UCCELLO MUSEO DELLE MARIONETTE ANTONIO PASQUALINO FONDAZIONE IGNAZIO BUTTITTA LICEO ARTISTICO ALMEYDA LICEO CLASSICO GARIBALDI LICEO SCIENTIFICO CANNIZZARO LAPIS PALERMO