La cornamusa che si fa sentire a Hollywood

Big Bagpipe Italian Group/Api Associazione Piper Italiani -
La cornamusa che si fa sentire a Hollywood
Storie, storielle, persone e personaggi
Inviato da : Mario Tomasone
Pubblicato il : 9/9/2006 19:30:00
titolo originale : "Making pipes heard in Hollywood"tratto da da Piping Today n, 14 traduzione
dell'articolo di Mario Tomasone
(al 2.12.06 : 57 letture)
Era lui il piper che ha suonato al funerale di Ronald Raegan per la vedova, Nancy, alla cerimonia
tenutasi al tramonto dell'11 giugno 2004. Nel corso della sua carriera ha suonato in un numero
incredibile di incisioni di artisti assai noti. Ha infatti preso parte alle registrazioni di: Higher Ground di
Barbra Sterisand; Telling Stories di Tracy Chapman; Closer di Josh Groban; When We Were the
New Boys di Rod Stewart; The Prince of Egypt di Whitney Houston e Mariah Carey; ..Hits e Testify
di Phil Collins; Celtic Circles, A Scottish Christmas e Kindred Spirits di Bonnie Rideout;
Enchantement di Charlote Church - e molti altri titoli ancora.Se accanto a questi ricordiamo altri
momenti di spicco della sua carriera quali le incisioni per le colonne sonore dei film Braveheart e
Titanic, il californiano Eric Rigler, Gold medal a Dunvegan, é sicuramente il piper più diffusamente
ascoltato al mondo.Oltre ai due kolossal ricordati, Eric ha lavorato anche alla colonne sonore di Autin
Powers, il principe d'Egitto (The Prince of Egypt), il Negoziatore (the Negotiator) , l'Ombra del
Diavolo (Devil's Own), Master and Commander, City Hall , Troy, il Fuggitivo (the Fugitive), Million
Dollar Baby, e il documentario IMAX Everest.I musicisti turnisiti, in genere,vengono ascoltati spesso
e non si vedono quasi mai in giro.
Eric Rigler ha però al suo attivo anche una carriera di musicista dal vivo avendo suonato sui palchi
di tutto il mondo con il super gruppo celtico Skyedance, con Mike Olfield nel tour Tubular Bells 2, con
Paul McCartney nel tour di Tripping the Live Fantastic ed a più riprese con la Battelfield Band.
La sua band attuale, i Bad Haggis, si è formata proprio in California ed ha nella cornamusa e nella
chitarra i due strumenti solisti , sostenuti splendidamente da voci, basso e batteria.
Al momento é richiestissima in tutti gli Stati Uniti per le più svariate occasioni: Highland Games,
festival di musica irlandese, serate in club o pub , concerti.
La band ha anche effettuato un tour in Scozia e Spagna, dove sia la BBC che la TVE hanno ripreso
le performance per trasmetterle sui canali nazionali.Da poco (2004 NdT) è uscito un doppio DVD,
SPAN, in cui alla band si uniscono anche il cantante di salsa e attore Ruben Blades e la Los
Angeles Scots Pipe Band.
Oltre a tutto questo, c'è anche il lavoro che Eric svolge per la radio e la TV.Con la sua straordinaria
abilità nel suonare la GHB, le Uileann pipes ed il low whistle si è oramai affermato come il musicista
celtico più richiesto ad Hollywood. "Penso di essere molto fortunato" ci confessa "visto che
nessuno potrebbe mai progettare o programmare la propria vita per fare quello che è capitato
a me. In un certo senso, le cose mi sono semplicemente capitate così , e se anche tutto
finisse domani e non ci fossero più film da fare, avrei sempre la mia musica da suonare.
Alla fine dei conti, è tutto nello strumento e nella sua musica. Ecco quel che c'è di stupendo
nel piping, di qualunque tradizione di piping si parli. E' per questo che suono, e tutti quelli
che fanno parte di questo mondo capiscono bene ciò di cui parlo. Per quello che mi riguarda,
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penso che tutto nasca dalla prima volta che ho visto una pipe band verso la metà degli anni
'60 qui in America, quando avevo due o tre anni, con tutte le cornamuse e i tamburi e i kilt :
sono rimasto semplicemente stregato! " Eric Rigler aveva sette anni quando ha iniziato a
prendere lezioni sul practice chanter da John Massie, uno scozzese trasferitosi negli USA. A dodici
anni iniziò a studiare con James Mac Coll: "E' stato in quel periodo che le cose hanno iniziato ad
avere un senso nel mio piping", e presto iniziò ad accumulare successi nelle competizioni in
CaliforniaVerso la fine del 1984, all'età di 21 anni, si trasferì in Scozia per suonare con la Shotts and
Dykehead Pipe Band.All'epoca stava studiando letteratura inglese con un "interesse marginale nel
cinema" presso la Univeristy of California Los Angeles (UCLA).
Un programma di interscambio gli consentì di studiare per un anno presso la Glasgow Univesity "ma
questa era una cosa che avevo organizzato per il bene di mia madre" ci confessa "perchè il motivo
reale era il desiderio di andare in Scozia e suonare, suonare con Shotts & Dykehead, studiare e
continuare la mia carriera di solista.
"Certo, ero anche molto affascinato dai film. desideravo entrare nell'industria del cinema , mi
interessava la regia cinematografica e la storia del cinema; all'epoca ero davvero un fanatico
del cinema. Ovviamente un corso universitario di letteratura Inglese ti insegna anche a
scrivere bene , così scrivere sceneggiature per il corso di cinema fu il primo passaggio
logico nella mia carriera ma, una volta conseguita la laurea, non ho più avuto a che fare con il
cinema nè con la letteratura inglese. Alla fine, sono capitato nel mondo del cinema perchè
suono la cornamusa." A Glasgow Eric ha studiato pioberaichd con Ronald Morrison e ceol beag
con P/M Angus MacDonald, rimanendovi fino al 1985 e partecipando alle competizioni in banda con
Shotts & Dkehead oltre che da solista. "Sono tornato a casa a Los Angeles per sei mesi nel 1985
per poi tornare in Scozia nel marzo 1986 per suonare con i Polkemmet di Robert Mathieson e
sono rimasto per altri sei mesi" Un fattore fondamentale della figura artistica di Eric è la sua
versatilità e la sua padronanza della tecnica anche per la Uileann pipe.
Iniziò ad interessarsi a questo strumento proprio mentre si trovava in Scozia.
"Nella metà degli anni '80 Scozia e Irlanda erano piuttosto lontane -almeno per quel che
potevo vedere di persona- per quanto riguarda le rispettive tradizioni musicali. Nessuno in
Scozia era al corrente di quel che accadeva nella scena musicale del piping irlandese e
viceversa.
A Glasgow, però, ero diventato amico di Allan e Iain Mac Donald. In quel periodo Allan abitava
nello stesso appartamento con Iain che all'epoca suonava con la Battlefield Band" ci racconta
"E io mi fermavo da loro per qualche giorno e c'era sempre un'atmosfera grandiosa.
Avevano una vasta collezione di LP con moltissimi dischi di musica tradizionale Irlandese.
Allan MacDonald (oggi docente per il corso di laurea in Musica Scozzese - Piping nell'ambito
del programma congiunto del national Piping Centre con la Royal Scottish Academy of Music
and Drama) metteva spesso dischi di Seamus Ennis, Paddy Keenan, Liam O'Flynn e altri
ancora. Io ne ero completamente affascinato.In quel periodo ho avuto i primi contatti con
quel mondo – e anche i primi contatti con Gordon Duncan. Abbiamo la stessa età e ce ne
andavamo in giro assieme per la Scozia. Anche lui aveva un bellissima collezione di musica
tradizionale di varie origini : Bretone, Irlandese, Spagnola e quant'altro ...Ricordo che in certi
concerti Gordon stoppava tutti i bordoni della cornamusa per il primo brano di set di jig
lasciando che la sacca si sgonfiasse un pochino verso la fine del brano. A quel punto con un
colpetto faceva partire i bordoni: per questo trucco si era ispirato a Paddy Keenan che
spesso suonava un brano solo sul chanter per poi far entrare i bordoni all'inizio del brano
successivo. Non aveva idea di che cosa stesse realmente facendo in quel periodo , ma ora mi
è ben chiaro: era completamente affascinato dalle Uileann pipes. Suonava moltissimi brani
zeppi di C naturali in un periodo in cui pochissimi lo facevano , sceglieva i brani del suo
repertorio dai dischi della Bothy Band e così via. Per me quello fu un periodo bellissimo e
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pieno di elementi di ispirazione.Anche Robert Mathieson suonava cose con C naturali e, nel
periodo in cui anch'io suonavo con la Polkemmet pipe band, lui comprava tutti i vecchi dischi
della Bothy Band, dei Planxty e di Davey Spillane, cercando di emulare lo stile della Uileann
pipe.Un altro che si muoveva in questa direzione era Fred Morrison – Gordon, Fred, Rab e i
MacDonald erano assolutamente all'avanguardi in quel periodo.
Eric Rigler si è dato da fare nel corso del suo soggiorno in Scozia. Come solista ha vinto in
piobairachd a Glenfinnan , in marce a Glenfinnan e Newtonmore , nonché in un bel numero di
competizioni meno prestigiose.
Si è piazzato secondo per la gold medal a Oban e terzo, quarto e quinto per la gold medal al
Northern Meeting. Nel 1990 ha vinto il primo premio nella competizione per Highlands and
Islands Young Piper of the Year , che quell'anno si teneva per la prima volta; nel 1992 ha vinto
la Dunvegan medal per piobairachd a Skye e nel 1994 si é classificato secondo per il clasp,
sempre a Skye.Ma nel 1994 assunse il ruolo di Pipe Major della Los Angeles Police Pipe Band,
una band di grado 2
A quel punto tutto si fece più complicato” ci dice “ Ma tra il 1994 e il 1996 ho potuto
comunque viaggiare avanti e indietro tra Los Angeles e la Scozia per partecipare alle gara da
solista in Europa e a quelle in banda negli Stati Uniti.Sono stato impegnatissimo per un bel
po' di anni e la mia prospettiva era comunque quella di ritornare in Scozia ogni anno come
molti dei migliori solisti d'Oltreoceano in giro all'epocaMa nel 1995, più o meno nello stesso
periodo in cui ero super impegnato con la banda, ho registrato la colonna sonora di
Braveheart e improvvisamente la fase dei mie viaggi in Scozia per partecipare alle gare da
solista è sembrata lontana decenni.
C'è stato un cambio radicale della mia carriera che mi è semplicemente piovuto addosso. Non
sono stato io ad andarmi a cercare un lavoro a Hollywood, mi è semplicemente capitato.” Eric
aveva già iniziato ad insegnare e a suonare a pagamento per vivere dopo la prima esperienza fatta
in Scozia quando, nel 1991, il compianto Seumas MacNeil lo aveva assunto per insegnare al
College of Piping. “In quel periodo avevo un vero e proprio stipendio invece dei premi che
riuscivo ad aggiudicarmi ogni tanto nelle competizioni.
E' stato proprio in quel periodo che presi la decisione che, se mai avessi potuto trovare un
qualunque lavoro che mi avesse consentito di suonare la cornamusa per vivere , non me lo
sarei lasciato sfuggire.Fu così che, una volta tornato negli USA, presi un certo numero di
studenti cui davo lezioni e stavo sempre in giro alla ricerca di ingaggi per suonare a
pagamento – le solite cose: matrimoni, funerali, ricevimenti – per verificare se potessi o meno
guadagnare abbastanza da poter avere la cornamusa come unico lavoro , e un pochino per
volta le cosa cominciavano a ingranare.Poi, man mano che gli impegni per le session si
infittivano e la mia reputazione si consolidava, tutto ad un tratto mi resi conto che ormai stavo
facendo questo lavoro per vivere. Ho lavorato in un bel po' di registrazioni come turnista, ho
fatto un po' di musiche per il cinema e ho suonato per artisti come Paul McCartney, e Rod
Stewart ma, non appena fatto Braveheart, tutto d'un botto mi sono ritrovato con un mare di
proposte di lavoro qui a Los Angeles. Sono passato da Bravehart a Titanic ad Austin Powers
e sono entrato in studio a registrare con Phil Collins, barbra Streisand, Tracey Chapman ...
Attorno a me vedo un sacco di piper che hanno deciso di fare del piping il proprio lavoro, ma
li sento sempre dire 'Ragazzi, non è per niente facile !
Il problema è che se anche un piper vince entrambe le gold medal e, a parte forse l'occasione
di farsi dei viaggi indimenticabili, di certo un titolo del genere non gli assicura di poter entrare
in una orchestra sinfonica di fama – cosa che invece capita regolarmente a qualunque altro
musicista che, in altri ambiti musicali, vince le competizioni di simile livello Nel piping non è
così, il che è un grandissimo peccato perchè i piper migliori sulla scena lo meriterebbero, in
considerazione delle loro abilità musicali e dell'impegno profuso. Se vuoi suonare la
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cornamusa a tempo pieno, come fai a pagare i conti?” E' interessante notare come Eric abbia
messo a frutto la propria esperienza di competizione per ottimizzare il proprio lavoro in studio di
registrazione.
“Quando ho iniziato a lavorare in studio, mi ricordo la sensazione di totale tranquillità e
confidenza che avevo perchè ero sicuro di me e del mio strumento, il che è un elemento
fondamentale che viene maturato quando competi a un certo livello dal momento che quando
gareggi devi preparare i brani, tenere a punto lo strumento e provare, provare, provare.
Provare sempre.
Così quando sei davanti al giudice per la competizione non fai altro che ripetere per
l'ennesima volta quello che hai provato e riprovato. In una gara non c'è ovviamente nessuno
spazio per l'improvvisazione, e non c'è neanche una grande attenzione se esegui un
passaggio particolarmente funambolico. Tutto si risolve nel suonare quel che hai studiato, nel
modo in cui ti è stato insegnato, su uno strumento col miglior suono possibile, con la tecnica
più immacolata possibile e con la migliore espressione possibile.
Così quando ho iniziato a lavorare per il cinema , mi sono sentito estremamente a mio agio:
tutto l'allenamento per le competizioni che avevo alle spalle si è rivelato utilissimo, anche a
livello inconscio.Quando suoni da turnista esegui musiche scritte da altri. Non sempre hai lo
spartito in anticipo e anzi, spesso ti si chiede di suonare leggendo al momento. Altre volte
non ti danno niente, devi improvvisare su questa o su quella scena o sequenza che ti viene
mostrata in sala.
A quel punto ti può anche succedere che fai qualcosa che li stende, che non si aspettavano, e
questo è l'aspetto imprevedibile ed esaltante di questo lavoro. In genere , però, devi suonare
quello che il produttore o il compositore si aspetta; sei un po' una sorta di surrogato, visto
che loro non sanno suonare la cornamusa e tu devi interpretare la musica che loro hanno
scritto muovendoti all'interno dei paletti che ti hanno fissato.In questo, la mentalità
disciplinata che si puo' maturare prendendo parte alle competizioni ti aiuta moltissimo.
Il lavoro di registrazione in studio a Hollywood può essere molto redditizio, se ci si riesce ad
arrivare, ma certo non è quella miniera d'oro inesauribile che molti immaginano.Come
musicista turnista non si ha diritto a royalties o altre forme di guadagno indiretto” ci spiega
Eric “Ti viene riconosciuto un pagamento in funzione del tempo impiegato per le
registrazioni e stop, a meno che tu non abbia scritto qualche parte della colonna sonora. E
anche in questo caso, bisogna vedere se ti viene riconosciuta o meno la paternità del pezzo
come compositore. Lì il discorso cambia. Quando suoni, invece, lavori per il tuo gettone di
presenza come session man e speri che ti richiamino in seguito per un altra session.
Ovviamente ci sono mesi di magra e mesi più fitti di impegni” Il fatto di abitare in California ha
agevolato moltissimo Eric, ma il fattore determinante è stato quello di trovarsi ad essere l'uomo
giusto al momento giusto.
“Sono nato a Los Angeles e questa è la mia città. Non ho mai pensato di imparare la
cornamusa per diventare piper a Hollywood. Il fatto è che questo mi sembrava il posto giusto
per vivere e ho suonato per 15 anni la cornamusa prima di registrare la mia prima seduta in
studio. Anche il fatto di vivere qui non è stata una decisione che ho preso con convinzione.
Negli anni '80 non c'erano grandi produzioni cinematografiche ambientate in Scozia, non c'era
Riverdance (nota 1) , non c'erano i Chieftains che incidevano con i Rolling Stones – la
cornamusa era ancora una cosa di nicchia, uno strumento etnico.Quello che alla fine mi è
successo non era poi neanche previsto. Il mio approdo naturale sembrava essere la Scozia e
non avrei mai immaginato che, nel giro di qualche anno, questa grande opportunità mi si
sarebbe presentata proprio nella mia città d'origine.
Eppure c'è un numero enorme di persone che , quando mi conoscono, mi confessano che
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erano convinti che io avessi imparato a suonare la cornamusa appositamente per i film che
ho fatto – roba da non credersi! In effetti, questo e' un mondo che per la maggior parte della
gente era semplicemente inesistente fino a quando qualcuno nell'industria dello spettacolo si
è accorto di poter utilizzare questa musica anche nei prodotti di cassetta.Io suono la musica
di questa tradizione. Se anche domani Hollywood dovesse scomparire, ci fosse un altro
genere che andasse fortissimo e io non avessi nessun ingaggio per i prossimi dieci anni ,
nonostante tutto ciò io continuerei a suonare la cornamusa esattamente come faccio oggi
perchè per me non può essere altrimenti.” Ad ogni modo, per Eric Rigler il prossimo futuro non
sembra affatto avaro di opportunità per espandere ulteriormente il suo panorama di attività come
piper.Una conferma decisa di questo andamento viene anche dall'attività della sua band , i Bad
Haggis , e dalla trasversalità del pubblico che ne segue i concerti con entusiasmo. Se da un lato i
Bad Haggis hanno un calendario molto fitto di concerti in tutti gli Stati Uniti all'interno di vari tipi di
festival scozzesi ed irlandesi, dall'altro sono le esibizioni in festival musicali generalistici come
quello di Palos Verdes, località in California di cui alcuni membri sono originari, che danno la
consapevolezza dell'universalità della loro musica .
“In situazioni come queste il pubblico è formato da famiglie che vogliono godersi un concerto
gratuito in una bella sera d'estate e alla fine della serata riceviamo commenti entusiastici da
tutte le parti, tipo la coppietta di pensionati settantenni che si godono il concerto seduti sulla
loro coperta stesa sull'erba così come dai ragazzini di 16-18 anni che ci fermano alla fine del
concerto per dirci che la nostra musica è incredibile, che non avevano mai sentito niente di
simile prima e così via....
Dal mio punto di vista di musicista, mi accorgo che oggi c'è una maggiore consapevolezza
delle diverse tradizioni musicali nel mondo e della loro diversità.I Bad Haggis sono troppo
'diversi' per una qualunque grossa casa discografica ... non saprebbero come collocarci. La
gente, però, ci accetta e ci segue – eccome! Io porto il mio contributo con la mia visione e
conoscenza della musica celtica e scrivo e arrangio la partitura per la cornamusa mentre gli
altri membri della band portano il loro contributo , che per la maggior parte di loro viene fuori
da una forte formazione jazzistica, oltre a un po' di rock che tutti loro hanno suonato per la
maggior parte delle rispettive carriere. Il bassista è un appassionato di musica africana, e
butta dentro un sacco di ritmi africani; il batterista è anche lui molto a suo agio con i ritmi
africani e adesso abbiamo tirato dentro un percussionista che porta il suo contributo con
atmosfere latine e afro-cubane suonate sulle conga, djembe e così via.Il fatto di aver proposto
il nostro spettacolo al di fuori di un festival di ispirazione scozzese o irlandese e di aver
riscontrato che il pubblico impazzisce anche in una situazione generalistica è veramente una
esperienza bellissima.
Ci sono anche altri fattori che lasciano sperare che la musica celtica abbia un futuro
promettente presso il grande pubblico.I miei genitori avevano dischi di calypso. Negli anni 50
e 60 era la musica di moda.
la gente faceva dei viaggi nei Caraibi e lì , naturalmente, sentiva questa musica. All'epoca non
c'era internet, mentre oggi ti puoi scaricare ogni tipo di musica che ti passa per la testa
Ad ogni modo, il calypso ha avuto un grosso successo con un paio di brani che sono andati
forte, poi è scomparso.” Per la musica celtica, secondo Eric, la situazione è molto diversa.
“Ha fatto capolino qua e la nell'industria dello spettacolo per un bel po' di tempo, ed oggi
ecco che ritorna a galla. Già questo è un sintomo del fatto che non puo' scomparire così
facilmente, e non credo che scomparirà mai. In più, oggi da queste parti c'è una maggiore
consapevolezza delle radici e delle tradizioni che contribuisce a sostenere il tutto. Le persone
qualsiasi hanno sentito un bel po' di musica celtica, e anche se magari non se ne ricordano,
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in un qualche modo la musica si e' depositata nella coscienza comune . La musica celtica ha
anche guadagnato un po' di 'coolness' e io sono convinto che si sia fissato nella memoria
della gente per sempre.
Sfortunatamente, la maggior parte delle persone ascolta esclusivamente la musica che le
grandi case discografiche fanno circolare. Se una cosa che i Chieftains hanno fatto con Ricky
Scaggs o Sinead O'Connor vengono passati per radio e vengono spacciati per musica
tradizionale irlandese, la gente li considera tali.Ovviamente, cose così non è che non siano
per niente tradizionale irlandesi, ma neanche le si possono definire tali a rigore. Diciamo che
ci sono dentro un bel po' elementi della musica tradizionale irlandese: ci sono gli strumenti,
magari un jig o un reel in mezzo ad altre cose, e questo è quello che arriva al grande pubblico
come musica tradizionale irlandese.In maniera del tutto simile, se prendi Hevia hai degli
album con un sacco di sovraincisioni e di ritmiche e la gente penserà che quella e' la musica
tradizionale galiziana, solo perchè Hevia incide e viene distribuito da una grossa casa.Certo,
c'è un po' di gente che si studierà il librino dentro al CD, cercherà di approfondire quello che
sente nelle tracce del CD, se ne andrà su internet e inizierà a scoprire altre cose. Oggi la
comunicazione e i mezzi per conoscere sono così a portata di mano.
Io continuo a fare quello che ho sempre fatto, ma inizio a sentire sempre più gente in giro che
mi dice che l'impatto che hanno avuto i film e i dischi, e le mie apparizioni ad alta visibilità
hanno scatenato un aumento enorme di interesse e di richiesta insegnamento , in primo
luogo per le Uileann.
Ma alla fine io non ho dato che un piccolo contributo. L'apporto che il successo di
Riverdance ha dato alla diffusione della tradizione musicale irlandese, o i Chieftains che
suonano con grosse rockstar sono episodi che tutti hanno in qualche modo conosciuto.
Quando poi ascoltano una colonna sonora che ha 'quel suono lì' non fanno che richiamare
memorie già presenti, e poi magari va a finire che vogliono imparare a suonare lo strumento.
Conosco personalmente un bel po' di gente che vuole imparare a suonare le Uileann e questo
fenomeno ha comportato una ridotta disponibilità di nuovi set sul mercato.
La gente mi chiede dove acquistarne una e io do' loro nomi e indirizzi di pipemaker, ma
quando li contattano perdono molto entusiasmo solo al sentire quanto dovrebbereo aspettare
per un nuovo set. Quando ho acquistato il mio set da Alain Froment i tempi di attesa erano di
un anno e mezzo, oggi variano da sei a dieci anni. Alcuni pipe maker hanno semplicemente
smesso di accettare ordini.In fondo, e' una cosa positiva. Negli anni '50 e '60 le Uileann pipe
hanno seriamente rischiato di scomparire , e sarebbero scomparse se non per qualche
vecchio piper che ha mantenuto in vita la tradizione e poi, alla fine degli anni '60 e negli anni
'70, i giovani piper che in quel periodo c'erano in giro - gente tipo Paddy Keenan, Liam
O'Flynn e Finbar Furay - hanno raccolto il testimone dai rispettivi genitori nel periodo della
massima esplosione rock, con i Beatles e gli Stones che tiravano fuori i loro migliori album e
di certo la cornamusa era la cosa in assoluto meno di moda che ci potesse essere e nessuno
avrebbe mai pensato di suonare uno strumento del genere.La Great Highland Bagpipe sta
vivendo una rinascita, le gaita delle Asturie e della Galizia sono strumenti sempre più diffusi
... la gente sta riscoprendo il fascino della cornamusa in tutto il mondo (nota 2).
E non importa in che nazione uno risieda.
Ricordo di quello che mi raccontò Alex Duthart al ritorno dalla turnè in Messico dellla British
Caledonian Airways Pipe Band organizzato nel 1986, in occasione del mondiale di calcio: le
strade si riempivano letteralmente fino a scoppiare di Messicani e di altri latino americani
quando la BCal suonava ... la gente perdeva letteralmente la testa per quelle sonorità.C'è
sempre stato qualcosa nel suono dello strumento che tocca la gente nel profondo
"Finchè ci saranno persone e cornamuse sulla faccia della terra, le persone saranno sempre
colpite dalla Great Highland Bagpipe, qualunque sia il grado di conoscenza dello strumento
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che abbiano.La GHB è sopravvissuta tutti questi anni proprio per questo
____________nota 1 - Si tratta di uno spettacolo di danza e musica tradizionale irlandese che ha
conosciuto un enorme successo approdando nei maggiori teatri di Broadway, Lodra e Las Vegas e
ricevendo una copertura televisiva dettagliatissima.nota 2 - Anche in Italia l'interesse per zampogne,
pive e baghe è sempre più vasto, NdT
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