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website: http://eventijazz.jimdo.com – www.facebook.com/eventijazz - www.antoniofiorillomusic.com
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OMBRA NON E’ UMBRIA (OMBRA JAZZ 2014 al
Teatro delle Ombre)
PENNA JAZZ (testi, poesie di Alighiero Tozzi, Paolo
Bellini, SaneGian Ka-bar-ET)
OFFRESI
NOMI
PROGRESSIVO
PER
BAND
DI
ROCK
DAI TASTI AI TESTI (D. Kundera intervista S.
Glavina)
DAI CONTI AI CANTI (S. Glavina intervista Arya
Shari)
IO SCRIVO LE CANZONI
EVENTI JAZZ ART E MUSIC CLUB: ora i sono
anche le sale espositive
IL DISCO DEL MESE (I love New York di Pino
D’Isola e Flansinnata, Il balbuziente di Donato Mensi)
ALBUM
IN
VETRINA:
FRIENDS
VOL.
2
(antoniofiorillomusic)– Le macchine del Re (L’Uomo e
L’Ombra
IL Manifesto del MuMa-JAZZ
UNA STAFFETTA 4 X GIO’
INTRODUZIONE
Se nel mese di Luglio non siete andati in Umbria a Umbria Jazz… ora potete andare
(restando a casa vostra) al Teatro delle Ombre ad ascoltare Ombra Jazz. La prima edizione di
Ombra Jazz accoglie artisti dall’Italia, dall’Europa, dall’America e rimarrà in scena addirittura
fino a Marzo 2015. L’organizzazione dell’ evento è curata da MITS, O’STRIGHETA PDA,
OLTRALTRO JAZZ, CJC Collabor-active Jazz Club e naturalmente…da EVENTI JAZZ. Ma si sta
già pensando alla seconda edizione per il 2015 e allora, Amici musicisti, pensateci…
Attendiamo di conoscere la vostra disponibilità a calcare la scena !!
Come sempre, auguro a tutti una buona e sana lettura della nostra newsletter.
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Non sbagliate di leggere…
Non si tratta di Umbria
Jazz, ma di Ombra Jazz
che, come Umbria Jazz, è
un festival di jazz… No, non
proprio
un
festival…
diciamo che è una festa del
jazz, anzi, un concerto…
Insomma ! L’avete capito !
Il Teatro delle Ombre,
collaborando con CJC,
MITS,
EVENTI
JAZZ,
O’STRIGHETA
PDA
e
OLTRALTRO JAZZ, ha
concretizzato il progetto
che da tempo aveva nel
cassetto. A questa prima
edizione di Ombra Jazz
partecipano sia artisti di
chiara fama “magixiana”,
sia artisti per davvero, ma
come si sa…il confine è
molto sottile…
Anzi, la presenza dell’associazione OltrAltro Jazz che, come si sa, lotta per la non
discriminazione tra musica reale e virtuale, va a sostegno di questo concerto dove tutto
ciò che viene fatto è comunque musica, che piaccia o meno, che sia suonata dall’uomo o
sia suonata dal computer e in ogni caso se c’è di mezzo il computer, per comporre la
musica c’è sempre comunque l’uomo.
L’invito ad ascoltare OMBRA JAZZ 2014 parte anche da qui. La porta d’ingresso del
Teatro delle Ombre come sempre è http://luomoelombra.magix.net/album Come
sempre il concerto è gratuitamente scaricabile. Se non riuscite ad entrare dalla porta
segnalata, andate su www.eventijazz.jimdo.com trovate i concerti on line ed accedete
al concerto cliccando sulla locandina, oppure, chi vuole “munirsi del biglietto”, deve
andare su http://eventijazz.jimdo.com/tickets-for-events/ e cliccare sul biglietto per
accedere al concerto che resterà in scena al Teatro delle Ombre addirittura fino a marzo
2015.
Ma non è tutto… www.antoniofiorillomusic.com ha inserito l’album del concerto tra le
compilation di Eventi Jazz e nella Magix.Community è stata pubblicata una preview della
durata di 11 minuti dell’album-concerto http://www.magix.info/de/mitglieder/profil/sandroglavina/medias/
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Veniamo allora ai protagonisti italiani, europei e americani, del concerto. L’apertura è
affidata a Sandro Glavina che con il Collettivo Instabile di Musica Impensabile e la
partecipazione straordinaria di Lunar Man al synth esegue il medley “Da sonada informal
a zavate cacau”. Entrano quindi in scena Luce&Gas con la loro…Topolino e la prima parte
viene chiusa da Antonio Fiorillo con “Batte piano”. La seconda parte si apre con il quasi
solo-bass dello spagnolo Juan Isidoro che introduce la triestinissima Jimmy Joe Band
(What’s left my pride) a cui segue Sergio “Ser Anto” Antolini con la sua “Band in a Box”
proponendo “Il blues del marinaio” e “Guitar intrusion”. Si noti come dal jazz, in questo
concerto, si vada al blues per poi tornare al jazz e…altro. Nella terza parte Kristin Hersh
canta la sua “Mississippi Kite” arrangiata in chiave jazz da Sandro, poi Fazcher propone
“Candy without sugar” e Alberto44 presenta un medley jazz-latino (dalla Samba alla
Bossa). Nella quarta parte del concerto si possono apprezzare VickyDan con “Balade
swing” a cui segue lo swing di Giovanni Tiddia (New Orleans) ed a chiudere la parte ci
pensa Ted “Guitorb” con “Day in day out”. Quinta parte dedicata alle song: Paolo Bellini,
con al pianoforte Trish Marshall, propone “Una seggiola a tre gambe” e subito dopo
“Sixteen”. A chiudere brillantemente il concerto ci pensa Pino D’Isola con “I love New
York”.
PRIMA
PARTE
14:45
SECONDA
PARTE
TERZA
PARTE
QUARTA
PARTE
QUINTA
PARTE
17:21
17:55
11:45
12:00
1-2. Sandro Glavina, CIMI and Lunar Man (da Sonada Informal a
Zavate Cacau) - 3. Luce & Gas (The old car Topolino)– 4. Antonio
Fiorillo (Batte piano)
5. Juan Isidoro (Epiphone) - 6. Jimmy Joe Band (What’s left of my
pride) – 7-8. Sergio Antolini BiaB (Il blues del marinaio and a Guitar
intrusion)
9. Kristin Hersh & S. Glavina (Mississippi Kite) -10. Fazcher (Candy
without sugar) – 11-12 Alberto44 (Dalla Samba alla Bossa)
13.VickyDan (Balade swing) – 14. Giovanni Tiddia (New Orleans) – 15.
Ted Guitorb (Day in day out)
16. Paolo Bellini e Trish Marshall (Una seggiola a tre gambe) – 17.
Paolo Bellini (Sixteen) – 18. Pino D’Isola (I love New York)
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Dimmi che mi ami davvero
(Alighiero Tozzi)
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Dimmi che ami davvero
dimmi che mi aspetterai
quando ci incontreremo
potremo ricordare
il tempo passato a sognare
e gli sguardi persi nel vuoto
la nostra voglia che ci porta lontano
verso un pianeta diverso che ci accoglierà
è il nostro momento migliore che ancora non c'è
Quando ti ho visto apparire
così lontana così vicina
occhi grandi da bambina
labbra rosse come un fiore
Io venivo a riposare
tu bussavi alla mia porta
eri sola e sconosciuta
io credevo nell'amore
E milioni di chitarre
che suonavano per noi
seduti su una sedia
ma in volo tra le stelle
Io ti chiesi: tu chi sei?
qual era la tua terra
il modo di cantare
la vita che chiedevi
Dimmi che ami davvero
dimmi che mi aspetterai
quel giorno che arriva son certo
ci rifaremo
Dimmi che ami davvero
dimmi che mi aspetterai
quando ci incontreremo
potremo ricordare
il tempo passato a sognare
e gli sguardi persi nel vuoto
la nostra voglia che ci porta lontano
verso un pianeta diverso che ci accoglierà
è il nostro momento migliore che ancora non c'è
Il tempo può far paura
se corre contro di noi
che piano stiamo a guardare
un bimbo che cresce da uomo migliore
E quando mi fermerò
io potrò pensare
a quella ragazza di vetro
che è entrata nella mia stanza
Dimmi che ami davvero
dimmi che mi aspetterai
quel giorno che arriva son certo
ci rifaremo
SIXTEEN
DEPO57 (Paolo Bellini)
Ti guardi allo specchio
e tiri su un po’ i capelli
- sei bella - ti ha detto
ma tu non ci credi
- stella - ti ha chiamato
ma che stella sei?
se poi fai quella faccia tu !
Piano togli via
il maglione nuovo
la gonna di jeans
la lanci sul letto
presto non c'è più niente
sulla tua pelle
ti piace guardarti così.
Ti infili il pigiama
e spegni la luce
mentre stringi il cuscino
e pensi a lui
una lacrima di nascosto
scende giù
è amore, amore per lui.
Nel buio tu ripensi
alle sue mani
vorresti che lui
fosse lì con te
nel silenzio sogni e sorridi già
buonanotte amore
buonanotte amore mio
stringi il cuscino e pensi a me
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LA SEDIA E IL DIVANO (SANeGIAN KA-Bar-ET)
“Guardi che bella sedia”
“Mi sembra scomoda”
“Nooo...che dice mai, c’ha la firma di un designer di gran fama”
“A me pare c’abbia la firma di un infame, se l’ha progettata con quello spuntone che arriva dritto,
dritto ad infilarsi in quel posto di chi si siede !”…
“Ma vuole scherzare ? Questa è la sedia del Politico !”
“Ah... Ho capito ! E’ la sedia punitiva per il politico…”
“Ma no, ma no… Lei, mi scusi, sta interpretando male l’uso di questa sedia…Vede, ha ragione,
c’è lo spuntone che si infila direttamente in quel posto, ma mica serve a fare soffrire il politico ! E’
uno strumento che serve a garantire una certa sicurezza ! Il politico si siede, lo spuntone gli entra
e nessuno sarà poi in grado di schiodare il politico dalla sedia !”
“Ah.. Beh… Se è così… Ma ‘sta sedia quanto costa ?”
“Ehhh… sa, ‘sta sedia c’ha il prezzo che un politico è disposto a pagare per garantirsi il chiodo
che non lo smonta…Lei è forse un politico ?”
“No ! Faccio l’operaio !!”
“Operaio ? Ma…nella sua famiglia ci sono dei politici ?”
“Mia moglie ,grazie a Dio, c’ha il posto di impiegata alle Poste”…
“Ahh.. Vedo, vedo. Allora forse le potrebbe interessare questo comodo divano”.
“Mi pare bello.. aspetti…posso sedermi ?... Sì è comodo… in finta pelle… Però…ora che sono
seduto…un po’ fa sudare e mi sembra anche un po’ di scivolare fuori…”
“Vede ? Vede ? Il designer è un genio !! Questo è il divano modello “PRECARIETA’”!! Penso
faccia al caso vostro !”
“E… quanto costa ‘ sto divano ?”
“Ma guardi… un prezzo speciale, quasi un regalo !...Con tanto di garanzia !!”
“Garanzia ? Quindi se si rompe….”
“Sì.. ma lasci perdere…Questo divano non si romperà…invece c’ha la garanzia per quanto
riguarda lo scivolamento !!!”
“Scivolamento ? Vuol dire che lei mi garantisce che ci troveremo con… il culo per terra ?”
“Certo che sì !! … Le cose qui sono fatte…seriamente !!”
“Che razza di azienda fabbrica questo divano ?”
MALEDUCATI
“Azienda… ITALIA !! ”.
Come mai,
prima lo prendevano nel sedere sempre gli operai.
Ora che i tempi sono cambiati,
nel sedere lo prendono anche gli impiegati.
Ma i tempi saranno mitici,
quando nel sedere lo prenderanno anche i politici.
ESAGERATI, PAZZI O UBRIACHI ?
“Io, il mio cane lo tratto alla pari di me. Dopo
cena mi bevo una fresca birretta e do una
birretta anche a lui”.
“Io, al mio gatto do una bottiglia di vino”.
“E non si ubriaca ?”
“Niente affatto ! … Poi va sempre a suonare il
pianoforte e non sbaglia mai una nota ! ”.
Una anziana signora, affacciata alla finestra,
sta gettando pezzi di pane in strada per dare
da mangiare ai piccioni, senza neppure
curarsi delle persone che transitano sul
marciapiede. Sul balcone della casa di
fronte, un ragazzo sta fumando una
sigaretta. La fuma a metà e quindi, ancora
accesa, la getta in strada.
La signora lo vede e lo aggredisce
verbalmente: “Vergognati ragazzo, non si
gettano le cose di sotto, tantomeno una
sigaretta accesa”. Il ragazzo prontamente
replica: “Signora, l’ho fatto per i piccioni…
Quando finiscono di mangiare il pane che sta
buttando, possono fumarsi una buona
sigaretta!”.
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Rovescio della Medaglia, Quella Vecchia Locanda, Banco del Mutuo Soccorso, Latte e Miele,
Corte dei Miracoli, Biglietto per l’Inferno, Il Balletto di Bronzo, Premiata Forneria Marconi,
Locanda delle Fate, Fabio Celi e gli Infermieri, Albergo Intergalattico Spaziale, Raccomandata
Ricevuta Ritorno, L’Uovo di Colombo, (L’Uomo e L’Ombra…eh..eh !)…
Queste sono alcune band (alcune più famose, altre meno note) del vasto panorama del rock
progressivo italiano. Sembra come se, a loro tempo, avessero fatto a gara per trovare una
denominazione quanto mai… originale. Il bello è che ci sono rimasti ben fissi nella mente !
Vogliamo ora un po’ scherzare ? Avete intenzione di costituire una band di rock progressivo
magari con i vostri colleghi di lavoro? Siete indecisi sulla scelta di un nome che sia appropriato
ed al contempo “in linea” con la tradizione ?...Vi offriamo un archivio presumibilmente inedito di
nomi (alcuni “assomigliano” alle band che vi abbiamo segnalato) e la relativa appropriatezza…
NOME PER LA BAND
CONFLITTO D’INTERESSE
LA SCIARPA DI GIADA
SPORTELLO PER RECLAMI
IL BAR DEL CENTRO
CIRCOLO HOLZERNOFF
RATEI E RISCONTI
LA CASA DEL POPOLO
RITMO SINUSALE
AB PROBATIONEM
CORPUS DOMINI
BANCO DI PROVA
GLI EFFETTI DI SETA
MANOVRA DI LESSER
TUBO CATODICO
RIMOZIONE FORZATA
MARTELLO PNEUMATICO
LOCAZIONI E VENDITE
CAMBIO AUTOMATICO
LANTERNA DI DIOGENE
LE ALI DI POLLO
IL MONTE DI VENERE
SCALA RICHTER
UNDERZERO
IL SEGNO DI ZORRO
IL BELLETTO DI BRONZO
SUSSIDIO GIORNALIERO
CHIARI DI LUNA
BIGLIETTO PER L’ETERNO
IL ROVESCIO DELLA MAGLIA
LOCANDA DELLE FIATATE
ARTI E MISTERI
APE E MIELE
APPROPRIATO PER UNA BAND DI..
Lavoratori della Pubblica Amministrazione
Negozianti di articoli etnici
Addetti alle pubbliche relazioni
Baristi metropolitani
Appassionati di cineforum
Ragionieri
Sostenitori di precisa tendenza politica
Cardiologi
Forensi
Sacerdoti
Apprendisti meccanici
Venditori di lingerie
Infermieri
Riparatori TV
Vigili urbani
Scavatori
Agenti immobiliari
Venditori d’automobili
Filosofi
Macellai
Imprenditori di porno shop
Geologi
Addetti alla refrigerazione industriale
Tatuatori
Produttori/venditori di creme abbronzanti
Disoccupati
Precari
Impresari funebri
Lavoratori settore tessile
Etilisti
Occultisti, esoteristi
Apicoltori
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IL BIANCO DEL MURO
Imbianchini
FIERA DEL BIANCO
Venditori di lenzuola
BANCO DEL PRONTO SOCCORSO
Triagisti
PRIMO VAGITO
Ostetriche
CONTO IN SOSPESO
Creditori o Debitori
FORZA CENTRIFUGA
Addetti lavanderie
LA MARCA DA BOLLO
Burocrati
Potremmo continuare con la lista…ma basta così, serviva a stimolare la vostra fantasia !
(Provate voi un po’ a giocare). Per concludere…nel caso in cui siano realmente esistenti band
riportanti una denominazione di quelle contenute nel soprastante elenco, non essendo noi a
conoscenza, è da ritenersi puramente casuale.
Avete presente uno che, ogni giorno, anzi, ad una certa ora della notte gira per la casa con un
foglio in mano e vi legge il testo che ha appena finito di comporre e vi fa perdere il sonno? Era
meglio quando la stessa persona, sempre ad una certa ora della notte, cuffie in testa e dita sulla
tastiera (in silenzio) componeva la sua musica o interagiva con chissà chi per dare vita a una
collaborazione musicale.
Sandro, ultimamente nella Magix Community la tua presenza è una presenza letteraria più
che musicale…
Non è precisamente esatto. Dove li mettiamo L’Uomo e L’Ombra i FrasanGalaglav,
L’OltrAltroJazz? Diciamo invece che oltre a fare musica, ora scrivo anche di testi.
I testi per quali canzoni ?
Quando parliamo di testi e di canzoni, inevitabilmente dobbiamo parlare di collaborazioni. Tutto è
cominciato quasi per caso un anno fa. Non che precedentemente non avessi scritto testi, in
passato anzi era la mia principale inclinazione. Allora, in un certo senso è ricominciata la
produzione, come dicevo, per caso, scrivendo nella Magix Community dei commenti in versi
istantanei a Gianfranco Troiano. In un secondo tempo, dopo aver ascoltato le sue canzoni e letto
i suoi testi, ho iniziato a sviluppare temi sui temi di Gianfranco, una sorta di testi affiancati. Un
modo un po’ jazz di procedere…Senti quello che sta suonando la sua parte, poi ti allinei e parti
con la tua improvvisazione…da qui poi si va assieme eccetera. Il bello è che il gioco dei testi è
andato avanti perché Gianfranco li ha adottati-adattati, musicati e cantati e quindi sono venute
fuori le canzoni-collaborazioni dei SANeGIAN, ma il tutto senza concordare nulla a priori !
E c’è pure Pino d’Isola…
Con Pino il procedimento è inverso… Dapprima lui fa la musica, mi invia la base sulla quale
canta in “scat” e da qui ascolto e preparo il testo. Ma con Pino d’Isola non è solo questo, perché
dobbiamo poi associare Pino con Gianfranco e il sottoscritto e allora vengono fuori anche le
canzoni del Trio Trodisa.
Ma prima di questa esperienza con Gianfranco Troiano e con Pino D’Isola, non c’era
nessuno a cui affidare i testi ?
La Magix Community non è immensa e gli italiani sono pochi, quelli poi che cantano sono anche
di meno, spesso sono cantautori, quindi… Comunque in passato c’è stata qualche
collaborazione testoMIO-musica/cantoALTRI… E’ avvenuto con Fonzie ed Elisabetta e qualche
altro amico. Pochi giorni fa con Paolo Bellini aka Depo57 è andata in porto “Lacrime e Rhum”,
una gran bella canzone con atmosfera…caraibica, per come Paolo l’ha musicata e interpretata.
http://www.magix.info/it/lacrime-e-rhum.audio.1101302.html
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Perché ti riferisci solo agli italiani?
Perché riesco a scrivere solo testi in italiano (e in triestino). In passato ho fatto un testo per Vlad
in inglese, ma fu un macello ! Comunque di recente ho scritto un testo in inglese per Gerrycix,
l’ha cantato Greta e la canzone che è nell’album “New Adventure” è venuta bene ! “Wanna be
right” La si può ascoltare nel suo concerto http://luomoelombra.magix.net/album/tutti-glialbum/!/oa/7110702/
Ci sono state e ci sono pure le collaborazioni testoALTRI-musicaTUA…
Certo ! E’ successo con Giovida e Natalini, con DJRox, è successo con le collaborazioni virtuali
di chi mette a disposizione testo e parte cantata a cappella come ad esempio su ccMixter o
LooperMan. E’ successo con Flansinnata per due canzoni, è successo con Gianfranco che ha
fatto il testo recitato sulla base di “Serenata a Sora Gina”. Attualmente questo tipo di esperienza
testoALTRI-musicaMIA è in corso con Elvis Plutino che considero un poeta originale, una
persona molto creativa. Si è avvalso delle mie basi musicali e sono poi uscite le belle canzoni
“Jazz contro Stress” e “La lettera”. http://www.magix.info/it/member/profile/Elvis78/ Non sono
canzoni pensate nella forma tradizionale della canzone, ma sono vere e proprie interazioni
poetiche con la musica. Chi vuole farsi un’idea deve assolutamente ascoltare i lavori di Elvis.
Credo che se Elvis avrà piacere di continuare a fare collaborazioni, andremo avanti. Ha già altre
mie basi su cui lavorare.
E tu su cosa stai lavorando ?
Recentemente ho recuperato dal mio archivio molti testi scritti in passato la maggior parte inediti
o musicati da me in chiave sperimentale per… testarli. “Lacrime e Rhum” che ho prima citato è
un esempio di recupero del testo. I testi che ho in archivio vanno ora rielaborati, riadattati…
Vedremo quali risultati tirerò fuori.
Allora, per concludere, non è proprio che sei passato dai tasti ai testi, ma è corretto dire
che attualmente ti dedichi sia ai tasti sia ai testi ?
Proprio così !
“Una vita da mediano a recuperar palloni” cantava (e canta) Ligabue. “Una vita in mezzo ai conti
e alle convenzioni” l’ha invece passata Arya, ma il tempo della libertà (pensione) è sopraggiunto
ed Arya può allora dedicarsi alla sue attività preferite che sono il teatro e il canto. Arya, amante
della musica e del jazz, attrice, poetessa si è beccata l’immancabile intervista telefonica.
Sapevamo che sarebbe stato più facile intervistare Madonna (non quella di Lourdes ma quella
che canta), ma alla fine Arya ci ha dato soddisfazione con le sue belle e spontanee parole che
dovrebbero essere un “comandamento” per tutti quelli che sono in pensione. Via libera…
Arya..che aria tira dalle tue parti ?
Aria fresca…di montagna, qui nella mia casa di paese pedemontano…
E che fai di bello ora che sei in pensione ?
I fatti miei…!! Mica vuoi farmi un’intervista per Eventi Jazz ? Non autorizzo ! Mi fa comunque
piacere sentirti…
Ma dai, rispettiamo l’anonimato… Nessuno (purtroppo) sa chi è Arya Shari perché come
attrice c’hai un altro nome ben affermato…
E tu non dirlo ! Vabbè, fammi l’intervista. Intanto ti dico che i lavori teatrali vanno molto bene.
Ora che non lavoro più ho molto più tempo da dedicare al teatro. In inverno e nella primavera di
questo anno ho sostenuto parti molto impegnative in alcune commedie di grandi autori. Siccome
c’ho la mia età ho interpretato personaggi di una certa età. Ma sai che bello è fare teatro ? Fare
l’attrice è una attività che non è negata a nessuna età della vita e questo è il bello, questa è la
vita.
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OK ! E come va con la musica ?
Divinamente ! Studio sempre canto perché sai che non si finisce mai di studiare, di allenarsi, di
aggiornarsi…Canto sempre nel coro che tu sai e facciamo bei concerti in giro per l’Europa…
Adesso che c’ho tempo a disposizione sto per comprare un nuovo pianoforte, mi eserciterò un
po’ con un mio amico professore di piano e darò sfogo ad improvvisazioni della mia musica
preferita…il jazz ! A proposito di jazz ti devo confessare che in pensione il tempo libero non
manca e sono diventata una più assidua frequentatrice di concerti jazz.
Bene, molto bene ! Delle poesie che scrivi non ti chiedo nulla perché quando le fai ce le
mandi per Eventi Jazz… Tu da pensionata, cosa vorresti dire ai pensionati ?
Di non “suicidarsi” all’interno di una banale esistenza. Un po’ di scompenso all’inizio la pensione
te lo crea, ma se hai coltivato degli hobby, degli interessi, ecco che il tempo libero a disposizione
ti sostiene ! Io vorrei parlare con il cuore a chi è in pensione e magari nella propria vita non aveva
hobby… Ecco, in pensione è il momento di accendere degli interessi e svilupparli, perché
nessuno può precludere la tua libertà ! Vietato ammuffire !!
Quando avremo anche i quadri dipinti da Arya ?
Non prendermi in giro ! Sai che la penna e la matita le ho tenute in mano solo per far quadrare i
conti ! Semmai qualche foto… Ecco qualche foto ve le manderò come ho fatto in passato !
Ascolta, dì al tuo regista che ti voglio scritturare…
Per cosa ?
No, non voglio farti cantare, ma recitare, anche a più voci, in una specie di commedia
musicale che sto progettando…
Ottimo ! Sto facendo anche questo ! Recito dal vivo poesie sulla musica di un bravo flautista. Se
il tuo progetto prende vita non dimenticarti di me !
Finiamo qua ?
Sì, finiamo qua, passami Diana che la voglio salutare…
A propria volta Arya Shari ha intervistato Diana Kundera, per finire questa specie di torneo delle
interviste, ma quello che si sono dette sono segreti di cucina, misteriose ricette che non ci è dato
di svelare…. Invece, dopo aver riflettuto sui pensieri espressi da Arya, io ho velocemente
“cucinato” un testo “leggero” ma non banale che vuole essere una “chiamata” alla vita creativa
per chi è in pensione. L’ho prontamente trasmesso a Pino D’Isola e vedremo se ne viene fuori
una canzone…
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“Io scrivo le canzoni” è un gruppo chiuso su Facebook. Ma i membri di questo gruppo
non sono degli ignoti perché quasi tutti fanno parte della Magix.Info Community e sono
amici di Eventi Jazz. Di gruppi di persone che scrivono canzoni ce ne sono più di uno su
Facebook, questo fondato da Paolo Bellini (Depo57) ha l’onda del mare nella foto del
profilo.
Nel gruppo ci si scambia pareri, informazioni, si postano le canzoni…Insomma è un bella
opportunità. Siccome non sappiamo se i gruppi chiusi e quello che c’è scritto sono
visualizzabili da chi non fa parte del gruppo, sarebbe un peccato perdere l’opportunità di
leggere un manuale sulle tecniche di missaggio che Alighiero Tozzi ha postato.
Alighiero ci ha mandato il link che dovrebbe consentire a tutti la possibilità di leggere
l’interessante ed utile lavoro:
http://www.stepa-sound.ch/files/downloads/audio/JEZAR%20FINAL%20IV.pdf
EVENTI JAZZ ART & MUSIC CLUB 2.0 : ORA CI
SONO ANCHE LE SALE ESPOSITIVE
Nella Newsletter 9/2014 vi avevamo
informato che VirnyVirny ha messo
nuovamente in funzione l’Art e
Music Club di Eventi Jazz
http://virnyvirny.magix.net/alb
um
Ora, oltre alla musica, ci sono anche
le sale espositive che, come avviene
per il Teatro delle Ombre, accoglierà
per un periodo di tempo le opere
grafiche e/o foto di espositori.
Nell’Art & Music Club sono già
ospitate 2 mostre (Massimo Scrigni e
Sandro Glavina). Non resta che entrare nel sito e vedere quello che è stato esposto. La regola è quella che ogni mostra
ospiterà un massimo di 10 quadri e/o foto. Per ottimizzare la visione, entrati nella sala d’arte,
è opportuno fare il giro di visita (che parte e procede automaticamente) in modalità “full
screen”.
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N. Prot. 10/2014
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IL “DISCO” ABBINATO
NEWSLETTER 10/2014
A
EVENTI
JAZZ
Lato A - azzurro
I love New York - Pino D’Isola e Flansinnata
Lato B - rosso
Il balbuziente - Donato Mensi
Il disco del mese è pubblicato su Eventi Jazz Art e Music Club
2.0 http://virnyvirny.magix.net/ Il “disco” comprende sul lato
A – il brano “I love New York” cantato da Pino D’Isola e Flansinnata
mentre sul lato B Donato Mensi allieta gli ascoltatori con il simpatico
brano “Il balbuziente”. Entrambi i brani sono pure pubblicati nella
Magix.Info Community.
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Invisibile
Thief
In diesem moment
Vision
Magic in your eyes
Automatic (remixed)
Luz de Sol
Appunti Finali
Nachtwache
New Dimension
Show me your love 2
Please don’t stay away
Crocket’s Theme (cover)
Schwarzwalddance
Clara Street
Spartano
JoeGhi
Karina Hengelhardt (Holie)
Ziggi
StPaul
VickyDan (ex Dan-T)
Leomax
sandro-glavina (L’UeL’O)
TommyG
Gerrycix
Hans J. Bruns (Eipast)
Trommel-Herbert
P. Bidegorry (Paralelo-34)
siggi_s (ex LC SIGGI)
Alejandreoni
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Nella Newsletter 7/2014 Avevamo presentato la compilation “Friends volume 1” facente parte
del progetto “Friends” curato da Antonio Fiorillo. I volumi di Friends sono dei veri e propri
contenitori del meglio della produzione indipendente e del mondo musicale della Magix.Info
Community. E’ uscito ora il volume 2. Qui sopra vi mostriamo la copertina e abbiamo postato
anche un banner con le icone dei 12 artisti attualmente presenti nella Magix.Info Community che
compaiono tra i 15 artisti ospitati nel volume 2.
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Sono 77 minuti di bella musica tra passato e presente. L’album è ascoltabile e scaricabile
gratuitamente dal sito www.antoniofiorillomusic.com
Ed ecco cosa trovate nel volume 2 di FRIENDS:
L’elettronico trance-dance “Invisibile” di Spartano apre la compilation. E’ uno dei brani del
repertorio di Spartano che ha riscosso ampi consensi. Il brano che segue è Thief , un
soundtrack dipinto con alcuni tratteggi gothic, realizzato da JoeGhi (pubblicato nel marzo del
2014 nella Magix Community), secondo pezzo della sua trilogia. “Time – Thief – Tracking”. Il
brano n. 3 è di Holie, contributo al tema di marzo del 2010 della Magix C, nel quale si può
apprezzare la voce di Karina aka Holie. “Vision” è il quarto brano della compilation realizzato dal
bravo Ziggi, membro ben presente (oltre 11000 punti di presenza) nella MC. Prendiamo indi atto
che il quinto brano “Magic in your eyes” è un brano molto bello prodotto da StPaul ex membro
della MC. Il sesto brano della compilation è “Automatic” di Dan-T cioè VickyDan che non è più
nella MC, ma prosegue la sua avventura musicale su altri canali ed è un amico di Eventi Jazz. Il
settimo brano è uno scherzoso e ben riuscito flamenco di Leomax, interamente realizzato con
l’uso di soundpool, può essere considerato un ottimo esempio di costruzione con l’impiego di
fonti precostituite. Si arriva ad “Appunti Finali” composto da…Riccardo Vincenzo Doracci e
rivisitato in “prog” da Sandro Glavina. E’ il brano di chiusura dell’album “Spartiti Segreti” (2011)
de L’Uomo e L’Ombra. Dal 2010 arriva “Nachtwache”, il nono pezzo della compilation, splendida
suite prog con contaminazioni jazz realizzata dal bravo tastierista TommyG. Il decimo brano è
“New Dimension” tratto dal recentissimo album New Adventure che Gerrycix sta presentando
anche in forma di concerto al Teatro delle Ombre. Ci commuove l’ascolto del brano n. 11 “Show
me your love 2” perché ci fa rivivere il mai dimenticato, compianto Eipast. Il brano n. 12 è di
Trommel-Herbert (vecchia registrazione della band) dal titolo Please don’t stay away,
recentemente pubblicato nella MC. Il pezzo n. 13 è una cover (Crocket’s Theme di Jan Hammer,
soundtrack della serie televisiva Miami Vice) realizzata da Pedro Bidegorry aka Paralelo-34. Il
penultimo brano della compilation è di siggi_s della MC (già conosciuto come LC SIGGI). Si
intitola Schwarzwalddance ed è un qualcosa che noi definiamo epic-pop. La compilation si
conclude con un bel lungo brano fusion di 12 minuti che si intitola “Clara Street”, pubblicato nella
MC da Alejandreoni nel 2011.
LE MACCHINE DEL RE
S.G. e L’Uomo e L’Ombra
Label ZenOne - 2014
Genere: Rock progressivo
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Machine of Shadows
Repetita iuvant la macchina duplicante
Macchina armonica (Do maggiore di Maggio)
Macchina dei Sogni
Knight Harris e la macchina vincente
Macchinazioni nei sotterranei
Leve, Manopole e Ponte levatoio
L’assoluto Marchingegno
Eternox
La Corte Vocale (Inno al Re)
Macchina per l’Unendo Regno delle Farfalle
Progetto semplice
Macchina Muraria
Soave Conclusione
3:17
4:05
2:52
2:08
3:00
4:16
4:03
3:43
2:36
1;17
5:14
4:13
3:52
4:37
Le macchine del Re (elctro-prog-rock opera)
Il Regno di ER è governato da un Re saggio, illuminato. Un Regno dove Pace, Progresso,
Prosperità sono il Pane quotidiano del Popolo. L’amato Re dispone di piccole, ma straordinarie
macchine fabbricate da un eccelso mago. Tali macchine sono in grado di funzionare a fin di bene
e solo un sovrano, colui che ama veramente la pace e il progresso, può essere in grado di
azionarle con la forza della propria mente e del proprio cuore. Il Re di ER si trova così a
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fronteggiare, vittoriosamente e senza spargimento di sangue, l’attacco di un bellicoso esercito di
un altro regno semplicemente utilizzando la macchina che proietta terrificanti, mostruose ombre
così da mettere in fuga gli assalitori. Con l’impiego della macchina duplicante il Re è in grado di
aumentare il benessere del suo popolo ed elevarne la cultura. Attraverso la Macchina dei Sogni il
Re di ER diffonde saggezza e libero pensiero. Il sovrano non ha un esercito, bensì un solo
cavaliere (Knight Harris). Una sorta di imbattibile supereroe, difensore della pace, che trae la sua
forza dalla Macchina Vincente. Nonostante il Regno di ER sia idilliaco, è immancabile, come
spesso insegna la storia, che qualcuno trami (macchinazioni nei sotterranei) per cambiarne la
sorte. Una setta segreta vorrebbe ambire alla conquista del potere, a spese della libertà del
popolo. Il sovrano, con abili strategie e con l’ausilio delle sue macchine (Leve, Manopole, Ponte
Levatoio e l’Assoluto Marchingegno) riesce ad isolare l’avversa fazione, relegandola infine
nell’oblio con il supporto della Macchina Eternox. Allo scampato pericolo di golpe, il popolo
ringrazia il sovrano (Inno al Re). Il Re e il popolo di ER hanno quindi un altro importante obiettivo
che è quello di aiutare il vicino popolo del Regno delle Farfalle, soggiogato da un incantesimo, da
tempo privo di una guida ed in balia di avversa sorte, a liberarsi del malefico ed opprimente
sortilegio. La bontà di cuore del Re di ER mette in moto la Macchina per l’Unendo, in grado di
debellare il sortilegio e favorire la pacifica unione dei due regni (Progetto semplice). Il Re di ER
vuole infine preservare l’incolumità dei due popoli uniti e con l’ausilio della Macchina Muraria
riesce a costruire una inattaccabile barriera in grado di opporre resistenza ad ogni pericolo
originato dalle forze del Male. Come in ogni buona fiaba, anche in questa c’è la Soave
Conclusione: “E Tutti vissero felici e contenti”.
LE MACCHINE DEL RE: ASCOLTATO E RECENSITO DA FRANCO GALATEO
Dopo aver attentamente letto il racconto di presentazione della nuova opera musicale de L’Uomo
e L'Ombra, ho subito capito che la struttura dell'intera composizione musicale, sarebbe stata una
lunga suite di rock progressivo in stile anni 70, suddivisa in parti. Una consuetudine non a caso
utilizzata da molti grandi gruppi dell'epoca, per rappresentare le proprie opere. L'Uomo e l'Ombra
è la continuazione moderna di questo grandioso stile musicale, insomma se non c’è una storia
non ci può essere musica. Prima di entrare nelle mie considerazioni legate all'ascolto dell'intera
opera, vorrei ricordare che il movimento del rock progressivo degli anni 70 sia internazionale che
italiano ha lasciato un inequivocabile segno nella storia della musica moderna e una linea da
seguire per il proseguo dell'evoluzione musicale… parlo di rock !
Ascoltando “Le macchine del Re” rimango subito estasiato dalla ritmica esasperata che
accompagna il moog nel primo brano, seguita dalle sonorità delicate e raffinate del secondo
brano, molto vicine al sound di gruppi come Premiata Forneria Marconi, Museo Rosenbach,
Quella Vecchia Locanda ecc. ecc. Si arriva al terzo brano e qui ascoltiamo una musica più vicina
ai nostri giorni, con fusion tra le sonorità rock e quelle ambient, insomma qualche strumento
elettronico viene utilizzato, con il risultato di poter ascoltare qualcosa di veramente particolare ed
interessante. Nel quarto brano, la linea intrapresa si amplia con l'inserimento di synth molto
curati, inseriti poi nel contesto sonoro rock con grande eleganza e raffinatezza.
Nel quinto brano le fusion sono ancora più moderne e l'utilizzo dei sintetizzatori, con timbri molto
elettronici, si avvicinano alla musica attuale, creando sonorità sempre più intense e moderne.
Nel sesto brano L'Uomo e L'Ombra ci fanno ascoltare sonorità rock con sfumature dark che si
originano dal suono del pianoforte il quale si sviluppa grande intensità , utilizzando accordi molto
vicini alla musica jazz. Senza dubbio il contrasto musicale regala musica moderna e molto
creativa. I brani n. 6-7-8 seguono una precisa linea musicale di musica rock progressiva e li
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considero come capitoli di raccordo di questa interessante storia musicale. Nella nona traccia si
ascolta qualcosa di veramente unico : il suono di un organo di chiesa (che se non sbaglio è una
variante inserita nel famoso organo Hammond), miscelato con aperture fusion di musica jazz
moderna. L’idea è eccellente e risultato è eclatante
Nel brano n. 10 i cori iniziali sono molto vicini alle sonorità degli anni 70 e seguono la linea
compositiva dell'album, generati dal Mellotron. Nell’undicesimo brano L’Uomo e L’Ombra
reinveste il percorso nel vero prog, ma mai in modo banale e mai in modo ripetitivo. C'è sempre
qualcosa che cattura l’attenzione nell’ascolto e non annoia… Ciò è segno che L’UeL’O sanno
quello che vogliono. L’atmosfera rimane sospesa per pochi secondi prima di udire il suono etereo
di un pad (brano 12) di stile molto chillout. Nel contesto dell’opera questo sound si colloca molto
bene.
Ma le sorprese non finiscono… Nel brano n. 13 il Moog affine a linee progressive, ubbidiente si
fonde con riff di chitarra ai confini del heavy metal. Anche in questo caso, il tutto appare gestito
con grande saggezza musicale. Per finire, nel brano 14, si nota l'utilizzo di un moderno
sequencer che, inserito in un contesto musicale anni 70, conferma che la band de L’Uomo e
L’Ombra non si pone limiti e riesce sempre a creare sonorità nuove ed interessanti. Che altro
dire? La musica di L’UeL’O può piacere o non piacere… Se però volete arricchire il vostro
bagaglio musicale e fare una nuova esperienza d'ascolto, non perdetevi questo album che è
pubblicato nel sito http://sandro-glavina.magix.net/
“È difficile non riconoscere a Miles Davis un ruolo di innovatore e genio musicale. Dotato di uno
stile inconfondibile ed una incomparabile gamma espressiva, per quasi trent'anni Miles Davis è
stato una figura chiave del jazz e della musica popolare del XX secolo in generale. Dopo aver
preso parte alla rivoluzione bebop, egli fu ideatore di numerosi stili jazz, fra cui il cool jazz, l'hard
bop, il modal jazz e il jazz elettrico o jazz-rock”. OK ! Su Wikipedia, in poche righe, viene ben
disegnato quel genio creativo che è stato Davis e che, volando in cielo nel 1991, non ha avuto
tempo di sperimentare… il Music Maker ! Altrimenti ci avrebbe preceduto inventando
probabilmente il Music Maker Jazz. Invece il MuMa-Jazz l’abbiamo inventato noi Music
Makkeroni, non così di colpo, ma giorno dopo giorno, in questo ultimo decennio, andando ad
utilizzare tutti i possibili soundpool offerti della Magix e/o affini, campionando a nostra volta tutto
ciò che avevamo a portata di mano, impiegando inoltre i VSTi a nostra disposizione “suonati” a
colpi di tastiera del PC e/o con il mouse. Insomma… MuMa-Jazz non è un particolare stile di
jazz, ma un particolare modo di inventare e/o tentare di fare jazz, lontano dal suonare strumenti
reali, rigorosamente tutto costruito con l’uso di un arranger e di una workstation. Il MuMa-Jazz è
allora il risultato di un assemblaggio di samples, di un impiego di VSTi o di entrambe le risorse in
forma combinata. Il nostro MuMa-Jazz (che gli anglofoni probabilmente pronunceranno “miuemei
jaz”, perché la voce della signorina di Google traduttore così va a dire) che ora ha anche il logo
che ci siamo inventati è libera espressione che passa anche attraverso le più impensabili
“contaminazioni” che si possono ricavare combinando i vari soundpool a disposizione.
Era allora indispensabile scrivere un MANIFESTO del MuMa-Jazz. L’abbiamo fatto e così i dieci
comandamenti del MuMa-Jazz (da 1.0 a 10.0) sono alla portata di tutti e si possono leggere di
seguito:
1.0 Qualsiasi tentativo di fare jazz, lo farai usando sampler o VSTi o
entrambi. Non farai un uso diretto di strumenti reali, ma potrai inserire il
suono di strumenti reali ricavandoli da campioni che avrai costruito. Se
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sei un Music Makkerone è inutile che ti ricordiamo di rispettare questo
primo comandamento perché ce l’hai già nel tuo DNA !
2.0 Potrai tentare di fare qualsiasi stile di jazz, ma l’importante è che tu
sia consapevole che il tuo risultato, (se avrai rispettato il comandamento
1.0 e avrai pensato “in jazz”) sarà sempre e comunque un MuMa-Jazz !
3.0 Potrai fare tutto da solo oppure in collaborazione con altri Music
Makkeroni e in tal caso è importante che ci sia una condivisione del
progetto nonché la consapevolezza che il risultato a cui puntate è un
MuMa-Jazz !
4.0 Se tenti di fare un MuMa-Jazz e ti viene fuori qualcosa di molto
distante dalle sonorità jazz, non andrai all’inferno, ma sii consapevole
che avrai fatto qualcosa di rock, di techno, di house o qualcos’altro e non
potrai dire che è MuMa-Jazz. Se vuoi fare MuMa-Jazz devi
necessariamente pensare al jazz, ma anche sapere che il Music Maker
non è stato prioritariamente creato per fare jazz ! Perciò ricordati che
non potrai forzare il tuo arranger oltre certi limiti !
5.0 Se avrai fatto un MuMa-Jazz e ti riterrai soddisfatto del tuo lavoro,
ricordati che dovrai restare sereno anche dopo averlo pubblicato perché
immancabilmente, tra gli ascoltatori, ci sarà sempre qualcuno che
rilascerà dei commenti del tipo “il tuo jazz è una merda” !
6.0 Se ricavi dei campioni dal “mondo reale del jazz” ricordati di dichiarare
sempre l’origine delle fonti, altrimenti chi ascolta penserà che Miles Davis
sia risorto ed attribuirà a lui i meriti anziché a te !
7.0 Siccome abbiamo tirato in ballo Miles Davis il quale diceva “per me la
musica e la vita sono una questione di stile” e tu sai che la tua vita la stai
facendo scorrere seduto davanti al computer, metti tutto il tuo impegno
quando ti appresti a fare un MuMa-Jazz ! Se avrai rispettato il
comandamento 4.0 (pensare al jazz quando si vuole fare MuMa-Jazz),
questo comandamento lo potresti anche saltare.
8.0 Se veramente hai fatto un MuMa-Jazz non sei obbligato, ma sei
caldamente invitato a dichiarare che hai fatto un MuMa-Jazz ! In questo
caso hai tutto il diritto (e l’onore) di poter utilizzare il logo ufficiale del
MuMa-Jazz dove, inequivocabilmente, dal sax esce una bella fonotraccia, simile a quella che tu vedi sul tuo arranger quando fai uso dei
loop !
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9.0 Non invidiare mai i veri jazzisti che suonano strumenti reali e che
sicuramente fanno un jazz molto più “jazz” del tuo MuMa-Jazz. Confortati
pensando che se, anziché il loro strumento, avessero impiegato il Music
Maker (con tutte le limitazioni e le difficoltà che esso comporta e che tu
ben sai e sai superare) probabilmente avrebbero rinunciato laddove tu
invece osi !
10.0 Se per te i precedenti nove comandamenti sono tutti una cazzata,
rinuncia a fare il MuMa-Jazz e rinuncia a tentare di essere un autentico
music-makkerone. Impegnati piuttosto nello studio di uno strumento
reale. Forse tra vent’anni potremo ascoltarti ed anche apprezzarti, ma
sappi che non potremo considerarti un suonatore-compositorearrangiatore di MuMa-Jazz !
Quattro illustri attivisti di Eventi Jazz si passano il testimone della narrazione per una
staffetta a favore di Giò Micheletti aka GioMike…
El Pirata: Qui nel… “Condominio Jazz” notiamo che “Le morti bianche”
http://www.magix.info/it/le-morti-bianche.audio.1102298.html stanno oggi (e forse anche domani)
al terzo posto della classifica della Magix.Info Community. Ad essere sinceri non ci importa
molto delle classifiche, ma siamo invece soddisfatti per come è andata in porto la collaborazione
a “cinque” del progetto. Dico a 5 perché oltre a Mugge Maker, Gianfranco Troiano, Sandro
Glavina e il sottoscritto (Igor El Pirata) c’è di mezzo anche Giò Micheletti. Come mai c’è Giò qui
nel mucchio anche se non fa più parte della Magix Community ? Ma questo ve lo spiega Sandro
e così… io me la cavo…
Sandro: “Suppergiù cinque anni fa, quando Giò era ancora un membro della Magix.Info, postò
una traccia musicale molto metal che mi stimolò a scrivere un testo sul tema della sicurezza sul
lavoro, anzi sulla non-sicurezza del lavoro in certi contesti. A Giò il testo piacque molto, ma ne io
ne lui eravamo in grado di improvvisarci cantanti. Il testo allora rimase nel cassetto e la
pubblicazione della parte strumentale che si intitolava Tabula rasa venne persa con il passare
del tempo. Ora è cronaca di giorni attuali. Gianfranco Troiano riceve da me il testo rivisitato,
unisce il suo canto di non-cantante, ma a mio giudizio ben azzeccato in questo contesto ad una
base musicale fatta da Mugge Maker, Io e il Pirata aggiungiamo un preludio che non è l’esatta
riproposizione della musica di Giò, ma che invece è un avvicinamento concettuale all’originale
progetto. Per tale motivo ho ritenuto di citare Giò nel progetto che è andato in porto e che mi
state dicendo che sta riscuotendo un buon successo”.
Grazie Sandro per i chiarimenti che possiamo considerarli una specie di via d’ingresso per
questo elaborato effettivamente finalizzato a raccontare di Giò, Prenda dunque la parola
l’inquilina del piano di sopra ossia VirnyVirny…
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VirnyVirny: “Qualche anno fa su Eventi Jazz, nella
rubrica “Sotto i riflettori” Giò venne presentato e la foto qui
a fianco fu l’icona dell’articolo in questione. Ora, riguardo
la vita privata di Giò non possiamo rivelare nulla per
rispetto della privacy. Invece di Giò in qualità di artista,
possiamo tranquillamente dire che adesso è GiòMike, che
lo si può reperire come “Gio Micheletti” su Facebook e
che sta pubblicando la sua musica in alcuni siti che non
sono la MC… Passo il testimone a Diana Kundera,,,
Diana Kundera: “Effettivamente mi sembra di essere l’ultima frazionista di una staffetta con Igor
El Pirata alla partenza, con Sandro a ricevere il testimone e poi passarlo a VirnyVirny che me l’ha
infine affibbiato e il mio compito è quello di giungere al traguardo. Poso dire che la musica di
GioMike è ben stabilizzata e ricca di ottime soluzioni compositive. Vi invito pertanto ad ascoltare i
suoi lavori per esempio su Jamendo http://www.jamendo.com/it/list/p167271/gio-micheletti (dove
troverete tutti gli album che questo genio dell’elettronica ha pubblicato). L’artista “italo-peruviano”
in questione è presente anche su Reverbnation http://www.reverbnation.com/giomicheletti e
possiede anche un album Magix http://giomike.magix.net/ dove oltre alla musica, potrete
ammirare le sue poetiche fotografie. Ora, a percorso concluso ,passo la parola a Sandro che so
già cosa dirà…
Sandro: “Il mio sogno, e Diana lo sa, è quello che Giò, come tanti altri ex membri della MC a me
cari, ritornino ad essere presenti nella Community, per poter continuare a…sognare ! ”