Scheda dello Spettacolo e degli Artisti

KABALLÀ
in
“la Sicilia fra cinema e letteratura”
reading e canzoni
con
Antonio Vasta
pianoforte e fisarmonica
video a cura di
Sebastiano Gesù
Lo spettacolo dell’eclettico musicista siciliano Pippo Kaballà accompagnato dal pianista e fisarmonicista
Antonio Vasta rappresenta una contaminazione fra note, parole e suggestioni visive. Un modo singolare di
coniugare musica colta e popolare, poesia e letteratura, cinema e teatro. Un lavoro che espande i confini del
concerto verso altri territori artistici, raccontando anche attraverso l’uso del dialetto una Sicilia sempre
protagonista, prepotente, dolce, aspra e sapiente. Tra le sue canzoni riarrangiate in modo essenziale e
raffinato, che sfiorano i confini del jazz e della word music, Kaballà rilegge brani di poesia e prosa che
spesso lo hanno ispirato - da Sciascia a Pirandello, da Consolo a Brancati - mentre su uno schermo
scorrono immagini di grande suggestione, brani di film storici da Visconti ai Fratelli Taviani, da Straub e
Huillet all’Istituto Luce, sapientemente montati da Sebastiano Gesù, critico cinematografico e docente di
storia del cinema all’Università di Catania. Tutto questo per narrare di una terra, un popolo, un “modus
vivendi” dove la canzone diventa presupposto per un viaggio immaginario sul filo della memoria.
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LINE UP
KABALLA’ – VOCE
ANTONIO VASTA- PIANOFORTE ACUSTICO - FISARMONICA
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KABALLÀ
Biografia
Il compositore siciliano Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, vive e lavora a Milano da moltissimi anni. La
lontananza dalla Sicilia lo porta a cercare “un ponte di pietra lavica” che lo riporti ai luoghi della memoria.
Dopo un percorso di ricerca volto alla valorizzazione delle radici musicali della sua terra d’origine nasce
l’album “Petra Lavica” (CGD 1991), un lavoro nel quale si fondono elementi stilistici della musica
popolare, del rock e della world music. Nel 1991 è subito finalista al“Premio Tenco” e l’anno seguente è
ospite a”Musicultura”di Recanati. Ma già l’anno prima aveva cominciato la sua collaborazione con il
cinema: scrivendo su musica di Nino Rota il testo in siciliano della celebre serenata cantata nel film “Il
padrino III” di Francis Ford Coppola.Brano riproposto recentemente dagli Avion Travel nel loro
album”Nino Rota,l’amico magico” dedicato all’opera del grande compositore. Lo stile e il percorso
intrapreso alla ricerca di contaminazioni di stili musicali, ispirazioni letterarie e dialetto siciliano continua
nell’album “Le Vie dei Canti” (Polydor 1993). Nel suo terzo album “Lettere dal fondo del mare”
(Polydor 1996), Kaballà abbandona quasi del tutto il dialetto siciliano evidenziando la sua grande passione
per la canzone italiana d’autore e per le atmosfere del rock elettroacustico americano. Nello stesso periodo
compone tra Mosca e Milano la colonna sonora del film italo-russo “La Delegazione” di Alexander Galin.
Sperimenta anche sonorità elettroniche nella composizione della colonna sonora del cortometraggio
“Amati matti” del regista Daniele Pignatelli, che approda nel ‘97 al Festival del Cinema di Venezia. Per
Kaballà questi sono anni di attività intensa e versatile.
Il CD live “Astratti Furori” (Musica & Suoni 1998) prende il titolo da uno dei due brani inediti contenuti
nell’album, che è una raffinata antologia delle sue migliori canzoni, riproposte in versione unplugged
registrate durante un tour in Sicilia. la pubblicazione del suo ultimo album, Kaballà lavora e si afferma
sempre di più come autore, con un’insolita incursione anche nel campo del musical. Nel 2000 è autore di
tutti i brani inediti del musical “Eppy, l’uomo che ha costruito il mito dei Beatles” e nel 2003 firma gli
adattamenti in italiano di tutte le canzoni del musical “Fame”. Nel 2005 Kaballà collabora con Eros
Ramazzotti, firmando diversi brani dell’album “Calma Apparente” e i brani inediti del doppio album
“E2”, tra cui i duetti con Anastacia e Ricky Martin. Nello stesso anno si consolida il sodalizio artistico
con l’amico Mario Venuti, con il quale inizia un’intensa collaborazione nella scrittura di brani d’autore per
altri interpreti e per lo stesso Venuti: quasi tutti i brani degli ultimi quattro album pubblicati da Venuti,
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“Magneti”, “L’officina del fantastico”, “Recidivo” fino al recente ”L’ultimo Romantico”sono infatti
frutto di una felice scrittura a quattro mani.
Dopo un primo esordio come autore al Festival di Sanremo nel 1999 con il brano “Non ti Dimentico”
interpretato da Antonella Ruggiero, sono ben quattro i Festival in cui Kaballà e Venuti partecipano come
co-autori: nel 2004 con il brano “Crudele”, cantato dallo stesso Venuti, con il quale ottengono il premio
”Mia Martini” della Critica. Nel 2005, con il brano “Echi d’infinito” meravigliosamente interpretato da
Antonella Ruggiero, che vince il primo posto nella categoria “donne”.
Ritorna a Sanremo 2010 firmando il brano di Nina Zilli, “L’uomo che amava le donne”, che vince
ancora il premio della critica e balza subito in testa alle classifiche radiofoniche e di vendita. Tra i tanti
artisti con cui Kaballà ha collaborato nel corso degli anni, ci sono Alessandra Amoroso, Alex Britti,
Carmen Consoli, Patrizia Laquidara, Mietta Musica Nuda, Nicky Nicolai ,Noemi, Anna Oxa,
Susanna Parigi, Raf, Ron, Antonella Ruggiero, Tazenda, Zaz e i vincitori della prime due edizioni di “X
FACTOR” Aram quartet e Matteo Becucci. Parallelamente Kaballà approda nel mercato discografico
internazionale del”tenor pop”: è autore di un brano inedito in italiano composto e prodotto da David
Foster e interpretato dal giovane tenore americano Josh Groban, firma la versione in italiano di “Angels”
di Robbie Williams, cantata dal giovane baritono austriaco Patrizio Buanne e quella di “I will always love
you” di Withney Houston interpretata dalla soprano gallese Katherine Jankins.Adatta in italiano alcuni
successi internazionali(da Elton John ai Rem) interpretati dal tenore inglese Tony Henry accompagnato
dalla Royal Philharmonic Orchestra e approda anche nel mercato francese firmando due brani per il
giovane tenore Vincent Niclò.
Nel 2008 Kaballà co-firma alcuni brani dell’album di Placido Domingo “Amore Infinito”,ambizioso
progetto nato dall’idea di far diventare canzoni le poesie e gli scritti di Karol Wojtila. Accostandosi al
progetto con entusiasmo, sensibilità e umiltà, Kaballà ha saputo unire la strardinaria profondità e la bellezza
dell’opera poetica di Papa Giovanni Paolo II, alle musiche appositamente create, senza tradirne il senso e
utilizzando al massimo le parole originali. Sono nate così “La tua semplicità”, duetto con il tenore
americano Josh Groban e “Canto del sole inesauribile”, brano che Placido Domingo interpreta in uno
splendido duetto con Andrea Bocelli.
Pur vagabondando in molteplici direzioni musicali, Kaballà continua comunque a mantenere vivo il
legame artistico e culturale con la sua terra d’origine,prova ne è l’ultima fatica in qualità di autore e
produttore del recentissimo album “Italia Talia” del cantautore siciliano Mario Incudine giovane
promessa della musica Etno/Word italiana e rivelazione dell’anno 2013 con il suo secondo posto come
migliore album in dialetto al “Premio Tenco” ,poche lunghezze alle spalle del grande Enzo Avitabile.
Nel suo personale percorso come cantautore Kaballà mantiene intatto il suo personalissimo stile degli
esordi fatto di un’interessante miscela di pop,canzone d’autore e sonorità etniche abbinate a testi,spesso ,in
lingua siciliana,molto curati e intensi e non di rado arricchiti da numerosi riferimenti letterari. Porta così in
scena due spettacoli in chiave rigorosamente acustica:
il concerto/reading con retroproiezioni “la Siclia fra cinema e letteratura” e l’operina musicale con
lettura scenica con fotografia “Di là del mare” liberamente ispirata dall’omonima novella rusticana di
G.Verga. Due modi singolari di coniugare musica, poesia e letteratura. Un lavoro che espande i confini del
concerto verso i territori del teatro, raccontando una Sicilia sempre protagonista, prepotente, dolce, aspra e
sapiente.
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ANTONIO
VASTA
Antonio Vasta (Messina, 14 novembre 1983). Musicista, ricercatore e polistrumentista, Antonio Vasta
innesta sulla formazione classica la ricerca nel campo della world music. Il primo approccio alla musica
avviene con l’attrazione per la fisarmonica, strumento che lo accompagnerà negli anni nel doppio
percorso classico ed etnico. Diplomato col massimo dei voti e la lode in pianoforte al Conservatorio
"Bellini" di Palermo, nel corso degli studi classici scopre la passione per la ricerca e la riproposizione
dei canti e dei suoni tradizionali del Sud Italia e si accosta alla musica etnica e popolare. Laureato in
"Discipline della Musica" all'Università degli Studi di Palermo con il massimo dei voti, partecipa
attivamente alla realizzazione del primo Laboratorio pratico di etnomusicologia dell'Università di Palermo.
Apprende spontaneamente (all'età di dodici anni) l'antica tradizione della zampogna, che valorizza sia nella
riproposizione del repertorio tipico, sia in contesti e con soluzioni originali. Alla zampogna messinese
dedica il lavoro di tesi di laurea.
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Accompagna dal 1995 al 2001 il cantastorie Fortunato Sindoni in diversi recital in piazze e teatri d'Italia.
Intraprende nel 2002 la collaborazione con Luciano Maio, leader della storica formazione di musica etnica
"Taberna Mylaensis". Partecipa con la Taberna a rassegne e festival nazionali e internazionali (Olanda,
Turchia) e nel 2004 incide l'album "E vinniru du mari. Federicu", curandone gli arrangiamenti. Nel 2003
inizia la collaborazione con il musicista ennese Mario Incudine con cui partecipa a numerose tournee
nazionali e internazionali (Portogallo, Marocco, Spagna, Tunisia, Francia, Stati Uniti, Normandia) e incide il
cd "Abballalaluna" (2007) curandone gli arrangiamenti. Dal 2004 collabora con il musicista palermitano
Massimo Laguardia e partecipa alla realizzazione del suo "Cuoretamburo" (2007). L'incontro con
l'organetto diatonico avviene nel 2003 grazie al Maestro Ambrogio Sparagna con cui presto inizia una
proficua collaborazione. Nel 2004 fonda il gruppo di musica popolare Musìa, che esordisce sulla scena
siciliana con un recital natalizio nello stesso anno. Nel 2006 collabora con la cantante catanese Etta Scollo
partecipando al progetto "Alavò, la Sicilia nei canti della naca" che culmina nella realizzazione
dell'omonimo disco. Nel 2007 inizia la collaborazione con i cantautori palermitani Alfredo e Letizia
Anelli, che è coronata nel 2009 con la realizzazione del cd “Mizzica”. Cura la direzione musicale e gli
arrangiamenti dell'operina musicale "Un pupo vero" della cantautrice palermitana Serena Lao,
rappresentata con successo in diversi teatri siciliani. Nel 2007 entra nell'organico stabile dell'Orchestra
Popolare Italiana dell'Auditorium "Parco della musica" di Roma, diretta dal Maestro Ambrogio
Sparagna, con cui si esibisce in numerosi concerti in Italia, Europa e America (Messico).
Nel 2008 partecipa al progetto "Sinfonia per una taranta", portando nelle piazze e nei teatri d'Italia lo
spettacolo di musica e danza ideato da Ambrogio Sparagna e dal coreografo russo-belga Misha van
Hocke. Dal 2008 ad oggi è tra i protagonisti della “Chiarastella”, l’appuntamento natalizio con la musica
popolare nella Capitale. Il concerto del 2008 diventa un cd live dal titolo La Chiarastella con la
partecipazione di ospiti speciali quali Peppe Servillo, Fausto Mesolella, Mimmo Ciaramella e Simone
Cristicchi. Nel 2009 registra il disco d’esordio dell’Orchestra di Sparagna “Taranta d’amore”. Nel
2008, collabora agli arrangiamenti del concerto d'esordio a Palermo dell'Orchestra del Mediterraneo
diretta da Mario Incudine, che prevede la partecipazione speciale del musicista galiziano Hevia. Nello
stesso anno partecipa al progetto "Pirati a Palermo", un omaggio a Rosa Balistreri che coinvolge le voci
femminili più importanti della musica popolare italiana impegnate a reinterpretare lo straordinario
repertorio dell'artista siciliana. Tra queste Lucilla Galeazzi, Clara Murtas, Fausta Vetere e Anita Vitale.
In trio con Mario Incudine e Massimo Laguardia dà vita allo spettacolo "Terramatta" già proposto in
diversi teatri d'Italia. Nel 2009 arrangia e incide il cd di Fortunato Sindoni “Ballate contro la mafia”,
presentato a Palermo nell’anniversario della strage di Capaci alla presenza del presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano. Cura l’arrangiamento insieme a Incudine del brano “Salina”, che trionfa alla X
edizione del Festival della nuova musica popolare siciliana organizzato da Antenna Sicilia.
Partecipa alle edizioni 2009 e 2011 del festival internazionale Sete Sois Sete Luas in Spagna,
Portogallo, e a Capoverde, e in Salento al festival "La Notte della Taranta" (2009 e 2010) con il
progetto Abballalaluna. Nel 2009 inizia la collaborazione con Simone Cristicchi e con Edoardo De
Angelis. Con quest’ultimo partecipa al Castelbuono Jazz Festival (2009) e nel 2011 incide il nuovo cd
“Sale di Sicilia”, un progetto con partecipazioni eccellenti tra cui Mario Incudine, Laura Mollica, Aida
Satta Flores, Francesco Cafiso, Mimmo Cuticchio, Neri Marcorè, Francesco Buzzurro, Giuseppe
Greco, Francesco Giunta, Giuseppe Cusumano, Andrea Camilleri e Franco Battiato.
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Nel 2010 incontra Kaballà con cui avvia una proficua collaborazione. Partecipa come musicista,
arrangiatore e produttore artistico alla realizzazione del disco “Anime Migranti” di Mario Incudine. Tra
gli ospiti: Nino Frassica, Kaballà, Mario Venuti, Anita Vitale, Edoardo de Angelis, Salvatore
Bonafede, Faisal Taher, Alessandro Haber, Lello Analfino. Partecipa al Kaulonia Tarantella
Festival 2010 diretto da Eugenio Bennato. Con Incudine e Nino Frassica è ospite di Claudio
Baglioni al festival ’O scià a Lampedusa. Nel 2010 vince con Mario Incudine il premio della critica
all'XI Festival della Nuova Canzone Siciliana con il brano “Duminica Matina”. Nel 2011 partecipa
al Festival Verdi esibendosi al Teatro Regio di Parma con uno spettacolo ispirato ai Vespri Siciliani di
Giuseppe Verdi, arrangiati in chiave folk e tradotti in siciliano. È coautore e interprete musicale del cd
“Beddu Garibbardi” di Mario Incudine prodotto da Ambrogio Sparagna e edito da Finisterre (2011). In
coppia con Incudine prende parte all'opera teatrale “Cannibardo e la Sicilia” di Andrea Camilleri in una
serie di date nazionali (la prima al Festival dei due mondi di Spoleto) con gli attori Massimo Ghini,
Mimmo Mignemi e Vincenzo Crivello e la regia di Giuseppe Dipasquale. E’ protagonista con le
musiche dal vivo dell’opera teatrale Curri l’Aria dello storico messinese Rocco Lombardo con regia di
Angelo Di Dio. Nello stesso anno prende parte con l’Orchestra Popolare Italiana a due tuornée
internazionali: la prima nei teatri di Russia e Siberia, la seconda in Francia con un concerto al Teatro
Debussy del Palais des Festivals et des Congrès di Cannes con la partecipazione di Carmen
Consoli. Nel settembre del 2011 con l’Orchestra Popolare Italiana incontra Francesco De Gregori e
partecipa alla realizzazione del concerto “Vola vola vola” nel quale accompagna con fisarmonica,
zampogna e pianoforte il cantautore romano. Nell’estate del 2012 è in tour con Ambrogio Sparagna e
Francesco De Gregori in diverse città italiane (Bari, Roma, Reggio Emilia, Ravenna, Udine, Torino,
Milano).
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Nel giugno dello stesso anno è pubblicato il cd live “Vola vola vola” registrato il I ottobre del 2011 in
occasione del concerto di Roma (Auditorium del Parco della Musica). Il 24 Dicembre del 2011 è parte
dell’Orchestra Popolare Italiana nel concerto di inaugurazione del Presepe di Piazza San Pietro a
Roma alla presenza di Papa Benedetto XVI. Nel
2012 è ospite nel disco del cantautore Toti Poeta, “L’ora di socialità” con il brano “Quel che rimane” in
un duetto intimo pianoforte tromba con Roy Paci. Incide il nuovo album di Mario Incudine “Italia Talìa”
distribuito dall’etichetta Universal e pubblicato nel giugno del 2012. Nel settembre dello stesso anno riceve
il premio "Marco Patti" dedicato alle Giovani Eccellenze della Musica Siciliana.
Nel dicembre 2012 riceve il Premio Corrado Maranci 2012 "per la Musica Popolare". Da Marzo 2013, con
Mario Incudine, Tony Canto e Kaballà, fa parte del progetto e della formazione “Malarazza” omaggio alla
Sicilia di Domenico Modugno. Nel novembre 2014 prende parte al lavoro discografico di Francesco De
Gregori “Vivavoce” incidendo fisarmonica e zampogna nei brani “La ragazza e la miniera” e “Viva
l’Italia”.
Dal sodalizio sempre più forte e maturo, con Kaballà, nel 2014 nasce la Siclia fra cinema e letteratura
“contaminazione fra note, parole e suggestioni visive” . La Siclia fra cinema e letteratura è un modo
singolare di coniugare musica colta e popolare, poesia e letteratura, cinema e teatro; un contesto artistico in
cui Antonio Vasta al piano acustico rivisita i brani più belli di uno degli autori più apprezzati nel panorama
nazionale della letteratura in musica.
Ha suonato anche con Simone Cristicchi, Lucio Dalla, Mimmo Epifani, Francesco Giunta, Patrizia
Laquidara, Enzo e Lorenzo Mancuso, Orazio Maugeri, Moni Ovadia, Ron, Antonella Ruggiero,
Peppe Servillo, Alessia Tondo, Tony Canto, Tosca, Mario Venuti.
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