Rassegna Stampa Cliente: BLUE NOTE Testata: LEGGO (MI) data: 23 MARZO 2010 Ufficio Stampa Tel. 02 20404727 fax 02 20404743 – [email protected] - www.paroleedintorni.it Il figlio voodoo Il ritmo del calore http://www.jimihendrix.com http://www.petergabriel.com Il sito ufficiale di Hendrix con tutte le info sul nuovo cd Sandy Müller Hot Chip Usignolo italo-brasileiro Tappeto sintetizzato Sul sito di Gabriel la canzone «Flume» in download Hot Chip Falsa rosa One Life Stand Nascerà Gesù Ricchi e Poveri Odd Times Records Astralwerks (1988) *** * Nascono come gruppo electro-pop que- gnolo italo brasiliano. Doppio come le sue anime: uno tutto in portoghese (con Balla balla ballerino di Dalla) l’altro in italiano (conTrilhos urbanos diVeloso).Disco prezioso e appassionato con big brasiliani tra cui il violoncellista Morelembaum. sti nerd londinesi e qui proseguono con unpacciugodistilisenzatroppapersonalità. Di base c’è sempre il loro tappeto di sintetizzatori e una melassa romantic-pop cantatainmanierasvenevole.Unconcept sull’amore di cui far a meno. SI.BO. SI.BO. Il falso realismo folk dei Magnetic Fields 02 Ave Maria Renato Zero (1993) 03 Cara terra mia Al Bano e Romina (1989) 04 Chi non lavora non... Celentano & Mori (’70) 05 Serenata Toto Cutugno (1984) 06 Siamo donne J. Squillo e Sabrina Salerno ‘91) 07 Non amarmi A. Baldi e F. Alotta (1993) 08 Noi ragazzi di oggi Luis Miguel (1985) 09 Con il tuo nome Ivana Spagna (2000) 10 In te Nek (1993) VOLANO STRACCI The Magnetic Fields Realism Nonesuch ** SI.BO. [email protected] ’uomo che sta dietro al progetto Magnetic Fields è considerato dalla stampa rock indipendente un costruttore di melodie quasi al pari di Brian Wilson. In realtà, più che rivaleggiare col genio difficilmente arrivabile dei Beach Boys, Stephin Merritt ha il merito di esser riuscito a sintetizzare in diverse canzoni pop squisitamente wasp mille generi diversi, pescando dal basso come dalla musica dotta. Da Brodway alla classica passando per l'elettronica anni Ottanta. Il tutto con grazia ed essenzialità, con il gusto per la musica da camera, l'introversione come linguaggio e L TRAME NEVROTICHE Confessioni di un fanatico sul nuovo Peter Gabriel LA MEDAGLIA ROVESCIATA Una decina di anni fa il musicista newyorkese dava alla luce il triplo 69 love songs che entrava di diritto nella rosa dei più interessanti album anglosassoni del decennio (da qui Peter Gabriel ha preso The book of Love per reinterpretarla nel suo ultimo disco), mentre qualche anno fa usciva Distortion, disco elettrico in omaggio ai Jesus & Mary Chain di cui quest'ultimo Realism è certamente il rovescio della medaglia. Qui gli strumenti che necessitano alimentazione sono stati banditi. La cifra è il folk, gli archi, il banjo, il piano giocattolo, il mandolino, qualche strumento «esotico» come la tabla e il sitar e il consueto fluire di melodie agrodolci cantate soprattutto dal suo alter ego femminile. Trentatré minuti che stanno tra l’esercizio di stile e il mestiere.● ENZO COSTA Gabriel 3 del 1980: entrambi costruiti partendo, come per un Von Trier dei suoni, da dogmi autoimposti: là, una poetica di tribalismo elettronico scolpita da batterie spogliate dei piatti, qui, scosse e bradisismi emotivi per orchestra e pianoforte, senza sezione ritmica, chitarre e sequencer. La costrizione di archi e fiati per restare lontani anni luce (sideralmente più avanti) dalla rockstar che occulta la crisi di ispirazione con furbe orchestrazioni di vecchi successi. Il signor Stephin Merritt è considerato il nuovo Brian Wilson Qui ha deciso di buttarsi sull’acustico: troppo mestiere, però... una sana avversione per la magniloquenza. È anche un personaggio enigmatico mr Merritt. Avaro di interviste, celebre per il suo umore scurissimo (soffre anche di una rara malattia per cui i volumi alti si trasformano al suo orecchio in distorsioni), è uno che per questo ultimo capitolo discografico ha deciso a tavolino di «fare» un disco folk. Forse in polemica con la proliferazione eccessiva dei dischi di tal genere, forse per dimostrare a tutti di cosa sia capace, ha dato alle stampe Realism, ma lo avrebbe voluto intitolare False, il falso. 41 più brutte del festival tua a [email protected] SANREMO TRASH Ledì lacanzoni Sandy Muller Un disco di rara grazia il nuovo dell’usi- DOMENICA 14 FEBBRAIO 2010 a moda musicale del momento è la bocciatura del nuovo album di Peter Gabriel, nei sottogeneri di critica delusa ma affettuosa e stroncatura astiosa o pretestuosa. Io lancio una controtendenza: la critica positiva fanatica (nel senso di fan): per me Scratch My Back è un capolavoro, in virtù della sua singolarissima doppiezza: non è totalmente un disco di Gabriel (è una raccolta di cover, ma un album di inediti pare in arrivo) ed è gabrielianissimo (per radicalità e vocalità); volge lo sguardo al passato (nella scelta dei brani) per farci scorgere il futuro (nella trasfigurazione di ogni canzone); è intriso di sommessa inquietudine e febbrile maturità. Lo accosterei al Peter L Gabriel usa poco gli archi come soffici tappeti stesi sotto le melodie e molto come trame sonore nevrotiche che si fanno e si disfano, supportano la voce e poi la contrastano fino quasi a soffocarla, disegnano l’armonia e un istante dopo la disintegrano per ricostituirsi in ritmo. E poi quella voce, profonda, commovente anche nelle stanchezze che denuncia. Come se la rinuncia alla composizione avesse indotto l’Arcangelo a creare con l’interpretazione: ogni tonalità, ogni registro scuotono e suggestionano, distribuiscono brividi. Ogni canzone è un’occasione di meraviglia: il vitalismo frenetico di The Boy In The Bubble di Paul Simon magicamente rivoltato in incanto rallentato e trasognato; una Listening Wind fedele all’originale dei Talking Heads, ma paradossalmente resa più ritmica dall’incalzare iterativo dei violini; una versione angosciata e potente di My Body Is A Cage degli Arcade Fire; la già fantastica Après Moi di Regina Spektor arricchita di un’intensità gotica inaudita; una straziatissima Street Spirit dei Radiohead. Applausi (fanatici).● Eventi ROMA Masur: «Italiani vi spiego Brahms» Il direttore tedesco da oggi a martedì guida l’orchestra nazionale di Santa Cecilia: in programma la seconda sinfonia di Brahms e il quarto piano concerto di Beethoven Jacopo Granzotto Sevivi per la musica, ottantadueanni equivalgono a venti. Kurt Masur non fa eccezione e incarna al meglio la ricettavincentedella giovinezza.L’alternativa ecologica a creme e tiraggi. Il direttoretedescotornaa SantaCecilia doveoggi (ore 18), lunedì (ore 21) e martedì (ore 19,30 ) dirigerà da par suo gli accademici. In programma la Genoveva Ouverture di Schumann, la seconda sinfonia di Brahms e il concerto numero 4 per pianoforte di Beethoven, solista Elisabeth Leonskaja. Un programma splendidamente classico. Pane per i denti di cotanto musicista. Che abbiamo incontratoall’AuditoriumParco della Musica nel corso delle prove del concerto. Masur, sempre disponibile (come tutti i veri appassionati musicisti) ha anche annunciato per settembre (dal 2 al 24, ma è già possibile effettuare l’abbonamento) l’integrale delle sinfonie di Beethoven:quattroimperdibiliconcerticon re- A SETTEMBRE Annunciata anche un’integrale delle Sinfonie di Beethoven, otto date per le quali ci si può già abbonare plica. Anche perché le registrazioni del maestro tedesco sono diventate sempre più sporadiche (nel 2007 si segnalava comunque un’ottima Sesta di Tchaikovsky). Masur è una bacchetta prestigiosa. Dopo i lunghi anni alla guida della OrchestradelGewandhausdiLipsia,haassunto la direzione della New York Philharmonic, della London Philharmonic e dell’Orchestre National de France. Da lì un percorso che lo ha portato a estendere l’indagine d’interprete anche ai grandi autori del ’900 europeo. Maestro, la scelta di rimanere col programma in ambito tradizionale, senza rischi, vuol dire che di questi tempi è meglio evitare l’ostico contemporaneo? «Diciamosubitoche ame noninteressa fare sempre il pienone. Nel senso che non mi faccio condizionare dal gusto popolare quando scelgo il programma daeseguire, nondevo enonvoglio compiacere nessuno. Però per far avvicinare i giovani alla classica serve accortezza: chi da piccolo ascolta Brahms o Beethovensonoconvintochenonl’abbandona più. Molta musica contempora- LUNEDÌ Sandy Muller canta al Quirino Uncompactdiscdaascoltare.Anzi di più un disco da gustarsi con le orecchie attente e la mente libera daognipregiudizio.Siintitola«Falsa rosa» ed è la nuova fatica musicale di Sandy Müller. Il disco verrà presentato dal vivo lunedì sera al teatro Quirino. Un cd doppio, con undicicanzonicantatesiainitalianosiainportoghese.Branioriginaliequattrocover:tralealtre,«Samba do grande amor» scritta da ChicoBuarque(quiinunaversionetradottainitaliano),e«Ballaballaballerino» di Lucio Dalla (questa, al contrario, verrà proposta in una versione lusitana). «L’album - dichiara la Müller - sarà una grande sorpresa. Vorrei che chi ascolta il cd lo faccia come un bambino che scarta un regalo inaspettato». La Müller è nata in Italia da genitori brasiliani.Respiradasempreinfamigliale melodie, i suoni e gli stati d’animo della musica popolare brasiliana.Scopertaprestounavena compositiva, la giovane artista hacercatodiseguireeproteggere ilsuofeelingpurtributandoaVeloso un ruolo di faro musicale. neapuòrisultaredifficilealprimoascolto. Tanto che potrebbe diventare l’ultimo. Mi sento sempre un educatore all’ascolto». La seconda sinfonia di Johannes Brahms è un suo pezzo forte. Che suona maestoso. Com’è l’intesa con la “dolce” orchestra romana? «Le orchestre italiane hanno un difetto, se così possiamo dire, e cioè che su un certo repertorio romantico come quellodiBrahmsglimancaun po’dipolso. Suonano leggero. Brahms è una melodiasenza fine, io mi sto impegnando a fargliela sentire. È una sfida personale che mi sento di dire che ho vinto, ve ne accorgerete domani sera...» Il quarto concerto per pianoforte e orchestradiBeethoven è inveceopera mistica, poetica. Terreno ideale per il pugnodiferro inguantodivelluto della Leonskaja. Che non vuol sentir parlare di operaminore rispettoalQuintoconcerto, il celeberrimo «Imperatore». «Per me-raccontala pianistageorgiana-potrebbe essere benissimo suonato per il violino. Anzi. Unisce andazzi tipici della musica da camera come nel primo movimento alla maestosità multicolore dell’ultimo. Io penso che Beethoven parlasse con Dio. Per me non c’è di meglio nel suo repertorio pianistico». La domanda è secolare: un direttore tedesco è sempre la scelta ideale per il repertorio più importante di tutti, quello tedesco? «Non direi che è vincolante. Se eseguobeneBrahmsèperchéiolovivodentro,lo comprendoe nonstravolgoilsenso della sua arte. Ma essere tedesco non significa granché..». Per finire un doveroso accenno all’Integrale di Beethoven, in particolare alla Nona che per Masur (ma non solo) rappresenta l’opera universale per antonomasia «In pratica con l’Integrale si può raccontare la storia dell’umanità divisa tra gioie e dolori, da guerra e pace. La Nona parla un linguaggio universale, è capita intuttoilmondo,enonèsolamentequestione dell’ultimo movimento che ormai finisce dappertutto e in tutte le salse(notadidemerito).Ognivoltacheeseguo questa sinfonia è un trionfo, il pubblico entrain contattocon questo fiume musicale in piena. E sento che gode. Detto questo vi confesso che è la “romanza per violino” è il mio pezzo preferitotratutti».Quelladel vecchiocarosello di Vecchia Romagna. Tocca avvisare il Maestro. Al teatro India debutta in prima nazionale «Piazza d’Italia dall’omonimo romanzo di Antonio Tabucchi per la regia di Marco Baliani. Lo spettacolo, in scena da lunedì prossimo, si inserisce nell’ambito delle iniziative dedicate al 150˚ anniversario dell’Unità d’Italiaefapartedelprogetto«Fratelli di Storia», la cui seconda parte, La repubblica di un solo giorno, sarà presentata a giugno in occasione del Napoli Teatro Festival. Il romanzo, «Piazza d’Italia», è la storia di un borgo dell’alta Toscana e dei suoi abitanti nell’arco storicochevadall’Unitàd’Italiaaiprimi anni Sessanta. Le vicende vengono narrate e filtrate in particolare attraverso la vita di una famiglia di fede garibaldina seguendo, come nello stendersi di un albero genealogico,ilsuccedersidellegenerazioni, gli intrecci con la vita del paese e dei suoi abitanti ma anche con la Storia d’Italia. «Lo spettacolo - spiega Marco Baliani - vuole conservare la coralità epica della scrittura, in un alternarsi di scene collettive e di singole narrazioni, secondo una ricerca di drammaturgia narrativa che caratterizza da anni il mio percorso. Con improvvisecaduteneldramma,adialoghi serrati, che subito dopo si scompaginanoinunapresenzacorale o in un unico narratore collettivo.Attorieattricinonsarannosolo personaggi definiti ma anche funzionidiuna coralitàsocialepiù ampia, entrando e uscendo dalle scenecomeframmentidiunacontinua galleria fotografica». Il maestro tedesco Kurt Masur [C. Abramowitz] SFIDA «Non mi interessa fare il pienone, preferisco avere libertà sul programma. Mi piace avvicinare i giovani alla grande musica classica. Poi non la lasciano più» Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Kurt Masur direttore, Elisabeth Leonskaja pianoforte: Schumann Genoveva: Ouverture, Beethoven: Concerto per pianoforte n.4, Brahms: Sinfonia n. 2. ALL’AUDITORIUM Cherkaoui balla nel labirinto della mente Al coreografo belga il compito di aprire questa sera la nuova edizione di «Equilibrium» Alessandra Miccinesi Un artista belga di origine marocchina, che mescolacoreografiaefilosofia,s’incuriosiscenellasperimentazione di chi crea movimenti per i ballerini e non smette di indagare quelflusso naturalenell’artecoreuticacapace di sovvertire l’ordine costituito. Sidi Larbi Cherkaoui si è imposto sulla scena internazionale della danza realizzandotessuticoreograficifilati suldialogotra leculture. Da quest’anno l’enfant prodige che ha trasformato in gestualità il pensiero della dottoressa Jill Bolte Taylor, espresso nel volume La scoperta del giardino della mente in cui l’autrice descrive la sua esperienza di vittima di un ictus cerebrale, è il nuovo direttore artistico di«Equilibrio»,ilfestival della nuova danza che prende il viastaseraalParco dellaMusica. Il coreografo stasera Marco Baliani porta in scena «Piazza d’Italia» di Tabucchi inaugurerà il festival della nuova danza proponendo in prima italiana Orbo novo (in replica il 7 e l’8) spettacolo in lingua originale con sopratitoli in italiano, danzato su musiche eseguite da musicisti italiani e polacchi. «Orbo novo, cioè il nuovo mondo,èunviaggionellecostruzioni della mente che cercadi ricreare ununiverso in cui passato e futuro si incontrano, ma il palco è costellato di sbarramenti: un labirinto fuori dal tempo che ostacola i danzatori» spiega Cherckaoui parlando del progetto di BenoitSwan Pouffer ispirato all’est e all’ovest, rappresentati dai due emisferi cerebrali, il destro e il sinistro. «Noi esseri umani siamo sempre in movimento verso il nostro altrove, e il nuovo mondo è sempre da un’altra parte» spiega il coreografo il quale,perallestireilcartellonediEquilibrio,cheperilter- COME L’ICTUS Il coreografo ha preso spunto per la sua creazione da «La scoperta del giardino della mente» zo anno ospiterà il Premio Roma per la danza contemporanea dedicato agli emergenti, ha pescato tra le compagnie internazionali che più lo hanno influenzato nel suo lavoro, dandogli input preziosi. Come i Pilobolus, celebri atleti-ballerini che il 10 e 11 febbraio propongono 5 coreografie di grande energia, o il compianto MerceCunningham,gigantedella danza d’avanguardia a stelle-e-striscelacuicompagnia eseguirà Events (24, 25 e 26 febbraio) pezzo unico su musiche dal vivo che sintetizza l’esperienza della danzain sé.In cartelloneanche Ambra Senatore, vincitrice del Premio Equilibrio Roma 2009 che danzerà Passo (8 e 9 febbraio), e la prima assoluta di Under Erasure di Ted Stoffer /Sayaka Kaiwa (12 e 13 febbraio), danza a due che riflette sul tema dellalibertà/restrizioneeemersione/capovolgimento. Il 14 febbraio toccherà a una delle massime interpreti della danza contemporanea, Louise Lecavalier, interprete di due piéce create per lei dai coreografi canadesi Edouard Lock e Benoit Lachambre,e anche qui ilpunto di partenza è l’impulso del movimento che precede le forme della comunicazione umana e consente di leggere l’anima. Completano il programma Blessed la coreografia di Meg Stuart e Francisco Camacho (18 e 19 febbraio) basata sull’incessante lotta per la vita, e La pornographie des Ames (20 e 21 febbraio) spettacolodell’enfantprodige Dave St-Pierre danzato da donne e uomini nudi, grassi e magri, belli e brutti, per simboleggiare l’oscena esibizione dell’animo umano, tra sete di potere e desiderio di distruzione (consigliato a un pubblico adulto). Prezzi ridotti per godersi il cinema in provincia Anna Astrella Diverse le iniziative. Unico l'obiettivo: dare una mano al cinema. La Regione e l’Anec (associazione nazionale esercenti cinema) Lazio portano avanti anche nel 2010laloromissioncondiversiprogetti primo fra tutti «Voglia di cinema» che il martedì e il mercoledì in moltesaledellecinqueprovincelaziali propone il biglietto a soli 2,50 euro. Si tratta di un’iniziativa in programma tutto l’anno e che vede coinvolti ben 32 cinema. Una formula collaudata che è riuscita a realizzare in questi anni un incremento di pubblico (più 52 %) per i cinema aderenti alla promozione. Perlacapitale,invece,l’appuntamento con il grande schermo a prezzi ridotti (dal lunedì al giovedì 3 euro il pomeriggio e 5 euro la sera)saràoffertodallacollaudataformula «Cin cin cinema» previsto a maggiopertresettimaneecheinteresserà 60 cinema per un totale di 288 schermi. In più la collaborazione Regione -AnecLaziocontinuaanchenelsostegno alle piccole sale per il settimo anno consecutivo grazie a un «Fondo di garanzia» che sostiene i costi per la stampa di pellicole che arrivano nei comuni ignorati dalla grande distribuzione. Sulla stessa linea si inserisce anche «Cinemacittà», il circuito di arene che nei mesi di luglio e agosto propone proiezionia ingresso gratuitonelle piazze dei comuni sprovvisti di sale cinematografiche. UBNUBNNJMBOPJU 3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$" UBNUBNNJMBOPJU 3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$" JMHJPSOBMFJU 3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$" .FHBWPDF 3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$" #BLFDBJU 3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$" 4FHOBMB[JPOFB%JTDPSBEJP MARTEDI’ 23 MARZO SANDY MULLER LIVE @ BLUE NOTE Inizio concerto alle ore 21 “Falsa Rosa” è il nuovo album di Sandy Müller. La prima lingua che Sandy Müller ha imparato a parlare è stata il portoghese e la prima musica che ha imparato ad amare è stata quella brasiliana. Era inevitabile che la sua musica mostrasse i segni di una influenza così determinante in una sintesi tra il samba, la bossa nova e lo choro da una parte, jazz e la musica d’autore dall’altra. Il suo concerto è intimo, elegante e prezioso in un crescendo d’intensità che conquista a partire dai toni confidenziali fino all’esplosione ritmica del samba. BLUE NOTE - Via Pietro Borsieri, 37 DOMENICA 28 MARZO Ospite speciale: Walter Calloni ELISIR IN CONCERTO @ BLUE NOTE Domenica 28 marzo alle ore 21 Grande appuntamento con la musica dal vivo domenica 28 marzo sul palco del Blue Note: si esibiranno infatti gli Elisir, che si sono aggiudicati la Targa Tenco 2009 per il Miglior disco d’esordio dell’anno con l’album “Pere e Cioccolato” (Odd Times Records/Egea Distribution). BLUE NOTE - Via Pietro Borsieri, 37 3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$" $BSBOE$JUZ 3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$" 10 metr1spettacoli roma www.metronews.it LUNEDÌ 8 FEBBRAIO 2010 Pagina a cura di Andrea Bernabeo Notizie in breve Di Giulio Band, con il suo repertorio indie- pop e, con il suo rock elettronico la band dei Moseek. METRO Per la Sla I Local Natives ROCK Sonorità rock fra post- punk e afro- beat domani alle 21 al Circolo degli Artisti. Nel club di via Casilina Vecchia fa tappa il tour dei californiani Local Natives, in scena con le canzoni dell'album *Gorilla Minor*. S.M. Il grande jazz JAZZ Sono il bassista Pippo Matino e la cantante Silvia Barba i protagonisti dei concerti in programma stasera e domani (h21) all’Alexanderplatz. Ospiti speciali della band dei due artisti il sassofonista Francesco Bearzatti e il percussionista Jorge Bezerra. JAZZ Per aiutare Paolo Di Modica nella sua lotta contro la Sla, l'associazione culturale “Grilli nel Pigneto” ha organizzato a Roma una “S e ra t a imper tinente”, lunedì 8 febbraio, presso il Teatro Italia (biglietto d'ingresso: 2 euro). Servirà a raccogliere fondi a favore dell'associazione “V i va la Vita”. METRO Doppia razione METRO Uno spaccato fra musica e parole di alcuni momenti più significativi della storia del nostro paese. Ecco in sintesi “Noi. Un bestseller in musica”, concerto di cui saranno protagonisti domani alle 21 al Parco della Musica Stefano Di Battista (sax), Roberto Gatto (batteria), Danilo Rea (pianoforte) e Dario Rosciglione (contrabbasso), autori di “Noi”, colonna sonora dell'omonimo romanzo di Walter Veltroni. Nato da un’idea dell'ex sindaco di Roma e di Raffaele Ranucci l'album ricalca l’impronta del libro ripercorrendo la storia d’Italia, un vero e Casa del blues ROCK Canzone d'autore fra rock, folk e jazz mercoledì alle 22 sul palco del Big Mama. La casa del blues di Trastevere ospita il concerto dei Gina, nuovo progetto degli ex Kozmic Blues Gina Fabiani e Daniele Bazzani. S.M. Quartetto jazz JAZZ Giovedì alle 22 al Room 26 di piazza Marconi concerto del quartetto del pianista Giovanni GuiROCK Doppio concerto sta- di. Ospite speciale del live sera alle 21,30 per il *Micca sarà il trombonista Gianluca Petrella, uno dei magMusic Award* al Micca giori jazzisti italiani. S.M. Club. Sul palco Tommaso S.M. Quando la musica racconta di “Noi” u Stefano Di Battista al sax Tutti pazzi per il Brasile Classici del samba, della bossanovastaseraalle21sulpalco del Teatro Quirino, dove è in programma il concerto di Sandy Muller, artista cresciuta fra Brasile e Italia, da sempre impegnata nella ricerca di un linguaggio musicale comune ai due paesi. Amante dei differenti stili della musica popolare brasiliana la Muller sarà in scena con i brani del suo ultimo lavoro, “Falsa Rosa”. L’album comprendebraniineditieriletture di canzoni di autori come, fra gli altri, Veloso, Buarque, Caymmi. S.M. proprio “come eravamo”, attraverso le note dei quattro musicisti. Uscito venerdì scorso il disco comprende l'inedito “2025”, ispirato all'ultimo capitolo del romanzo,eriletturediclassici citati più volte in “Noi”. Nel concerto di domani i quattro musicisti, fra i più rappresentativi del panorama jazz italiano, presenteranno il disco, viaggio nel tempo in cui la storia dei personaggi si dipana attraverso storie comuni: la guerra, il dopoguerra, il benessere, gli anni di piombo, il futuro. Biglietto 10 euro. Info: 0680241281 STEFANO MILIONI