RAINBOW BELIZE e la MUSICA INDIGENA GARIFUNA: concept note di progetto IMPLEMENTARE LE ATTIVITA’ DI “UBAFU ART COMPANY” AVVIARE ATTIVITA’ SOCIO-ECONOMICHE ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DI PERCUSSIONI PROMUOVERE LA QUALITA’ DI VITA (QoL) DI BAMBINI DANZATORI E STRUMENTISTI DI “UBAFU ART COMPANY” CONSERVARE E VALORIZZARE LE TRADIZIONI MUSICALI INDIGENE GARIFUNA PROMUOVERE SCAMBIO INTERCULTURALE CON MUSICISTI ITALIANI Paese d’intervento: Belize, America Centrale Area: Seine Bight Village, Distretto di Stann Creek Durata del progetto: 1 anno Data d’avvio: da acquisizione fondi Maria Caterina Vetro Reg. Psychologist, International Cooperation expert [email protected] ; skype: caterinavetro +39 347 714 3890; +501 6297526 www.rainbowbelize.org – www.smomonlus.org www.pinoscotto.it DESCRIZIONE DEL PROGETTO I. IL CONTESTO E L’ANALISI DEI BISOGNI Il Belize, quale Paese in Via di Sviluppo (PVS), lotta per superare le numerose sfide e le problematiche sociali conseguenti al notevole stato di povertà. Il Country Poverty Assessment redatto dall’UNDP mostra che il 33.5% della popolazione continua a vivere sotto la soglia di povertà (nelle aree rurali la percentuale è pari al 44,2%), di cui il 10% in stato di indigenza e il 22% delle famiglie mononucleari matriarcali in condizioni di estrema difficoltà (UNDP, 2009 Country Report). 1/3 della popolazione non ha accesso ad un’adeguata quantità di cibo, mentre 1/9 non riesce a soddisfare bisogni alimentari di base. La situazione economica del paese sta gradualmente peggiorando a causa dell’aumento del debito pubblico (97%). I principali problemi sociali riguardano: (i) abbandono scolastico e criminalità giovanile (ii) aumento delle violenza domestica (iii) aumento dei livelli di povertà (iv) una crescente dipendenza dalle autorità locali per rispondere ai bisogni di base: cibo, vestiti, assistenza sanitaria, rette scolastiche. Gli Indigeni sono definiti come gruppi vulnerabili: in Belize essi sono i Maya e i Garifuna, considerati questi ultimi come popolo tribale. Entrambi i gruppi etnici vivono rispettando antiche tradizioni e costumi, purtroppo però vivono in una condizione di completa marginalità dal sistema comunitario nazionale (Indigenous People’s Framework, Social Investment Funds, 2010). I GARIFUNA E IL VILLAGGIO DI SEINE BIGHT La cultura Garifuna in Belize (V. ANNEX 1) riflette molte influenze del retaggio africano di cui è originaria, specialmente per quanto riguarda la tradizione musicale. Fonti storiche documentano che la maggior parte degli schiavi portati nei Caraibi provenivano dal Niger e dalla regione di Blight of Benin (oggi Nigeria) nell’Africa Occidentale, una minoranza dal Congo e Angola. Seine Bight (popolazione 600) è un villaggio Garifuna di pescatori della penisola di Placencia. La storia degli abitanti della penisola risale al 550 A.C., epoca in cui i Maya utilizzavano le acque riparate della laguna per trasporto merci e producevano sale. Austin Flint Sanchez, Coordinatore “Legemerie Ubafu Art Company da 12 anni suona e danza nella penisola di Placencia, per le strade del villaggio e in qualche locale. Il gruppo è composto da 16 membri tra percussionisti, danzatori di wanaragua (7 tradizionali e 2 coreografici) e 1 shak man. Ultimamente è molto difficile raccogliere anche qualche mancia che ci permetta di spostarci da un luogo all’altro … Cerco di coinvolgere più bambini possibile in Ubafu, tenendoli lontani dai pericoli della strada, e trasmettendo loro la passione per la musica e la danza del nostro popolo. Insegno a costruire strumenti Garifuna: percussioni (primero, segundo, kneading bowls, mahta, greta shaka). Vado nella giungla a prendere i materiali; i ragazzi di Ubafu mi aiutano a fare gli strumenti e io li pago simbolicamente sperando che un giorno diventi un vero lavoro per loro. www.rainbowbelize.org – www.smomonlus.org www.pinoscotto.it www.rainbowbelize.org – www.smomonlus.org www.pinoscotto.it II. PROPOSTA D’INTERVENTO Ubafu Art Company non ha risorse per implementare le attività artistiche; ulteriori bisogni riguardano l’area psicosociale: L’opportunità di coinvolgere bambini e adolescenti in Ubafu, tenendoli lontani dalle numerose problematiche della strada (droga, crimini, comportamenti antisociali) Il basso reddito e la disoccupazione dei membri di Ubafu. OBIETTIVI GENERALI 1. Contribuire al benessere psicosociale di bambini e adolescenti del villaggio di Seine Bight attraverso arte e musica tradizionale 2. Promuovere attività generatrici di reddito (costruzione di percussioni tradizionali), eventuale creazione di un “brand solidale” per la vendita 3. Promuovere e preservare l’identità culturale e le tradizioni del popolo Garifuna. OBIETTIVI SPECIFICI 1. 2. 3. 4. 5. Mobilitare la comunità all’educazione dei giovani attraverso l’arte e la musica Sensibilizzare bambini e giovani alla tradizione culturale ed artistica del proprio popolo Promuovere l’acquisizione di nuove competenze Promuovere lo scambio interculturale con musicisti internazionali Aumentare la visibilità ed il mercato degli strumenti prodotti. BENEFICIARI 16 membri di Ubafu Art Company; indirettamente l’intera comunità dei beneficiari diretti nel villaggio di Seine Bight Village (pop. 600). Ubafu intende coinvolgere un numero maggiore di bambini e giovani nelle sue attività. ATTIVITA’ Implementazione delle attuali attività di Ubafu Art Company: show dal vivo, promozione: un video girato durante una parata di strada in gennaio 2011 sarà utilizzato quale DVD promozionale Un programma di informazione per coinvolgere i giovani di Seine Bight Formazione, creazione di reddito e vendita legate alla produzione di percussioni Creazione di un “brand solidale” per la vendita e la promozione di una dimensione solidale del progetto Interscambio artistico-culturale con musicisti provenienza dall’Italia. RISULTATI ATTESI Livelli adeguati di partecipazione sociale alle attività di Ubafu: più membri, più performance, maggiore visibilità nel paese Adeguata produzione e vendita di percussioni, al fine di supportare le attività di Ubafu miglioramento del benessere psicosociale di bambini e adolescenti attraverso la partecipazione a processi educativo - artistici. INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ Assenza di progetti competitor Un paese sconosciuto al pubblico italiano, prono a supportare nuove iniziative Un intervento multi-culturale e rispettoso delle specificità www.rainbowbelize.org – www.smomonlus.org www.pinoscotto.it III. CONTROPARTI UBAFU Art Company: “la cultura non dovrebbe essere considerata solo come uno strumento di espressione artistica di un popolo. Dovrebbe invece esser vista come un continuo processo di crescita, dove ogni persona e le sue capacità creative sono determinanti nel processo di sviluppo..” Il progetto Rainbow Belize, istituzionalmente approvato e supportato in Italia da “SMOM ONLUS – Solidarietà Medico-Odontoiatrica nel Mondo”, sarà operativamente eseguito da periodiche missioni di Caterina Vetro, Psicologa, ideatrice e Capo Progetto, esperta in progetti nell’area Cooperazione allo Sviluppo. L’opportunità di avere supporto da parte di artisti/musicisti sarà strettamente correlata alla disponibilità di fondi; il supporto di volontari (professionisti e non) è fortemente auspicato, al fine di fornire all’esperienza un forte accento interculturale IV. STRATEGIA D’INTERVENTO Durante la missione di identificazione di Caterina Vetro (Dicembre 2010-gennaio 2011) è stata verificata la fattibilità del progetto con il Coordinatore di Ubafu Art Company, formato un accordo di partnership, e definite le priorità operative. Fase 1: Progetto Pilota La strategia di fundraising del progetto “Rainbow Belize” dipenderà nella prima fase pilota strettamente da donazioni private. Usualmente, il pubblico generale è più propenso a supportare progetti che coinvolgono bambini ed adolescenti (future generazioni su cui investire), oppure situazioni di estrema povertà. In tal senso, le condizioni di vita dei membri di Ubafu tristemente non si discostano da questa realtà. Una serie di strumenti comunicativi saranno a supporto e a testimonianza del progetto, aumentandone la visibilità presso il pubblico italiano: Un documentario girato da professionisti del settore Un DVD promozionale per Ubafu Uno specifico sito internet. Fase 2: consolidamento del progetto e scambio interculturale con artisti – musicisti italiani A seguito di risultati positivi ottenuti nella Fase Pilota e nelle attività di raccolta fondi, saranno contemplate le seguenti opportunità di ampliare il progetto: scambio interculturale con musicisti italiani, a cui sarà offerta la possibilità di condividere le attività e i concerti di Ubafu coinvolgimento del Coordinatore di Ubafu in eventi di divulgazione della musica Garifuna presso il pubblico italiano. www.rainbowbelize.org – www.smomonlus.org www.pinoscotto.it BUDGET STIMATO (Progetto Pilota): (in BZ$: 1 BZ$ = 0,5 US$) Materiali percussioni # 100 legno per percussioni 8’’x14’’ costo unitario 30BZ$ # 50 pelli costo unitario 50BZ$ # 100 Bale 3/8 rope logistica materiali TOTALE (PARZIALE) 3000 2500 500 600 BZ$ 6,600 TOTALE (PARZIALE) BZ$ 2000 TOTALE (GENERALE) BZ$ 8,600 DVD e Merchandise (produzione, stampa), promozione www.rainbowbelize.org – www.smomonlus.org www.pinoscotto.it ANNEX IL POPOLO GARIFUNA E LA LORO MUSICA Nel 1635 schiavi africani furono sbarcati a San Vincent (Piccole Antille) da due navi negriere, integrandosi con le popolazioni locali. Nacquero così quelli che gli inglesi chiamavano “black caribs”, i caribi neri, che in seguito presero il nome di Garifuna. Dopo un periodo di resistenza i Garifuna di San Vincent dovettero alla fine cedere nel 1796. Gli inglesi separarono coloro che avevano un aspetto più africano, appunto i caribi neri, da quelli dalla carnagione più chiara, e deportarono i primi nell’isola di Roatan, al largo dell’Honduras. Partirono per Roatan in 5000 e arrivarono vivi in 2500. Ma l’isola era inospitale, e presto i Garifuna patteggiarono con gli spagnoli la possibilità di stabilirsi sulle terre ferme del centro America. Oggi si contano circa 500.000 Garifuna, diffusi tra la costa orientale del centro America (Belize, sud dello Yucatan, Guatemala, Nicaragua e Honduras) e le Antille Orientali, un popolo che vive essenzialmente di pesca e che parla una lingua antica del gruppo linguistico araba, che nel 2001, assieme alla loro musica e alla loro danza tradizionale sono stati proclamati dall’UNESCO “tesori dell’eredità orale e intangibile dell’umanità”. Un tesoro che rischia di andare perduto. Andy Palacio –morto all’età di 47 anni – è stato l’icona della musica contemporanea Garifuna, famoso per essere stato uno dei maggiori esponenti del Punta Rock, una miscela di rock e musica tradizionale dei Garifuna. La musica Garifuna è una strana miscela di ritmi e tecniche africane e atmosfere caraibiche senza eguali in tutta l’America centrale. Come in certe ensamble africane, più che il virtuosismo dei solisti è l’insieme a fare da protagonista. Ognuno dà alla musica il suo contributo, che sia l’arpeggio di una chitarra o una delle percussioni. Le voci sono intense, spesso gutturali e cariche di coloriture timbriche. Di evidente influenza dell’Africa Occidentale, la musica Garifuna è esponente della tradizione orale negli schemi lirici “a domanda e risposta”, e allusioni al sacro e a culti ancestrali. I Garifuna cantano e suonano il loro dolore, le loro preoccupazioni, i loro rituali ed eventi. Si differenziano così dai sentimenti e amori narrati nella musica dell’America Latina e dei Caraibi. Cantano del loro rapporto con il mondo circostante. Le loro sono musiche e danze celebrative per riti di passaggio ed eventi da festeggiare (per le strade dei villaggi), ma anche spirituali. Tipici strumenti Garifuna sono le percussioni (primera, segunda, tercera), costruite a mano dal legno di mogano e pelli animali sin dalle prime generazioni, ed molti degli oggetti trovati in natura (conchiglie, legno, gusci di tartaruga, ecc.). Le percussioni sono centrali in tutta una serie di musiche e danze Garifuna quali: hunguhungu, mascaro, indio barbaro, chumba, paranda, wuanaragua e le più moderne punta e punta rock. Ogni stile musicale è differente in ritmi e forme espressive, e viene utilizzato per finalità di intrattenimento o celebrative. Durante le festività cristiane, il gruppo è accompagnato dal “Guarine”, vestito con foglie di cocco, e un coro femminile (“Pastorales”) che canta temi rurali ed altri aspetti della vita Garifuna. Il Wanaragua è una danza satirica e dissacratoria nei confronti degli schiavisti dell’epoca coloniale, rappresentata da bambini/giovani danzatori in costume maschera, accompagnati da percussioni e voci. Wanaragua è una delle poche danze in cui il percussionista segue il ritmo dei danzatori, anziché dare il tempo alle danze. È una satira musicale di strada di origine africana occidentale e comune in alcuni paesi caraibici. Garifuna e Creoli del Belize -forzati alla schiavitù nelle piantagioni di mogano- sdrammatizzavano la loro condizione di schiavi simulando le scarse doti ritmiche dei loro padroni schiavisti inglesi, danzando fuori tempo. Nei periodi di festa diventa una lunga processione di un giorno per tutto il villaggio, con performance di 15 minuti ca. da casa a casa. http://worldmusic.nationalgeographic.com/view/page.basic/country/content.country/belize_863/it_IT http://www.tpafrica.it/2008/06/garifuna.html www.rainbowbelize.org – www.smomonlus.org www.pinoscotto.it