LA PUGLIA DELLA DANCE
UNA GUIDA AI DJ’S E ALLE PISTE DA BALLO IN PUGLIA
Di Pierfrancesco Pacoda
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Senza più riferimenti geografici, senza più la necessità di utilizzare un linguaggio che è
uguale in ogni angolo del mondo, la pista da ballo è diventata, nel corso del tempo, uno
spazio che unisce edonismo e sperimentazione, ricerca e piacere, avanguardia sonora e
attenzione per l’utilizzo della tecnologia.
Un suono che ha permesso una trasformazione profonda delle mappe planetarie
dell’intrattenimento, facendo emergere luoghi, spazi, nazioni inedite, che si sono
imposte con forza sulle rotte tracciate dai ritmi dei club. Un complesso intreccio di
emozioni divenute un ampio territorio di incontro e di scambio che ha portato la Puglia a
diventare, in tempi brevi, uno dei rifermenti obbligati dei percorsi della club culture
mondiale. Portando in scena la sua capacità, davvero inarrivabile, di mescolare con
disinvoltura uno sguardo che si perde sui territori lontani e una forte, unica, attrazione
per la ‘terra’, per le ‘radici’, intese naturalmente non come fatto folklorico ma come
luogo dal quale proviene quella ispirazione che poi si trasforma in un ritmo universale
Piccoli club, discoteche, spazi nascosti tra la natura, feste improvvisate ai bordi di una
piscina naturale celata tra le rocce, il clubbing pugliese non è catalogabile né dal punto
di vista delle scelte musicali, né da quello degli ambienti. Che si susseguono, differenti,
facendo del ballo, qui, una esperienza gioiosa e liberatoria, profonda e ricca di
frammenti culturali che si ricompongono nei mixaggi dei dj.
Una realtà piena di sorprese, che si modifica in continuazione, e che è alimentata dalla
curiosità, la voglia di indagare, di scoprire cosa succede fuori dai nostri confini. Per poi,
però, sempre qui fare ritorno.
C’è stato persino un cambiamento dei panorami, che è il segno immediatamente visibile
della vocazione dance della Puglia. Basta percorrere le strade che attraversano le
Regione, che solcano la campagna per trovarsi di fronte gli immensi cartelloni
pubblicitari che ritraggono personaggi i cui volti dicono poco a chi se li trova di fronte.
Foto giganti di giovani dall’aria per nulla appariscente, look lontani dal clamore di un
concerto rock, che si chiamano Alesso, Ricardo Villalobos, Luca Agnelli.
Solo le dimensioni dei cartelloni lascia pensare che si tratti di superstar. E sono loro, e
tanti, altri, gli artisti che hanno fatto della Puglia la terra della dance. Loro, i dj locali,
gli organizzatori di festival, i tanti club.
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Benvenuti nella regione più ‘dance’ del mondo.
Ci sono personaggi che hanno reso la Puglia un luogo capace di influenzare la club
culture internazionale. Uno di questi è sicuramente Nicola Conte, dj, musicista,
produttore, ma soprattutto grandi organizzatore, capace di mettere in relazione la ‘sua
Bari’ con il resto del mondo. Qui, infatti, negli anni 90, Conte dà vita all’esperienza,
unica, del Fez, un posto che ha fatto del jazz, sino ad allora considerata una musica
coltissima e riservata a un pubblico ristretto di appassionati, una esperienza dance,
ascoltata, amata e ballata da chi, sino a quel moment, non sapeva cosa significassero
espressioni come free o be bop. Così Bari diventa una vera ‘clubbing capital’ dalla quale
è necessario passare per essere alla moda, per sentirsi parte di quel movimento
cosmopolita che è venne definito ‘acid jazz’. Dimostrando che non c’è bisogno di essere
necessariamente luccicanti per fare di una terra una meta aperta al mondo.
Dj set, concerti con le star del jazz, dischi, festival, Bari conquista una ribalta
planetaria e offre la sua vivacità notturna a una nuova generazione di musicisti, una
vera scuola di nuovo jazz che arriva dai club e non da austere jam session. La musica del
Fez è la colonna sonora che accompagna le notti pugliesi,seducente e raffinata. Anche
oggi,a molti anni di distanza, basta seguire le tracce dei tanti appuntamenti sparsi per
la regione, come il Locus Festival, in Valle d’Itria, che porta in questo meraviglioso
entroterra gli esponenti più rappresentativi del nuovo soul, funk e jazz da ogni angolo
del mondo, tutto non solo da ascoltare, ma da ballare immersi nel verde e nella storia di
questo lembo di Puglia dove la musica afro americana investe con il suo calore la pista
da ballo.
Su altre traiettorie si muove il club che per primo ha portato in Puglia, il meglio della
dance musica mondiale creando quell’amore per il suono dei dj che, in contemporanea,
si sviluppava tra Londra e New York. Succede a Bisceglie, cittadina sul mare a pochi
chilometri da Bari, succede al Divinae Follie, grazie alla forte attrazione per la musica di
una ragazza, Titti Mastrogiacomo che, negli stessi anni 90 del Fez, porta in questa
grande discoteca, i migliori dj che teorizzano il sogni di un suono che guarda al futuro e
diventerà il ‘marchio di fabbrica’ (lo è ancora oggi) dei club, la house music.
Qui passano superstar come Little ‘Louie’ Vega e David Morales, Frankie Knuckles e Tony
Humpries.
Un suono che si fa culto e che si propaga grazie a un veloce passa parola che impone
Bisceglie (e Il Divinae Follie) come il locale dove bisogna assolutamente esserci, se ci si
vuole realmente sentire parte di un circuito che passa per Ibiza, Chicago e poi scopre la
Puglia, dove questi artisti, spesso ascoltati da un pubblico certo non enorme, qui fanno
ballare le folle, contribuendo, con le loro straordinarie selezioni musicali a creare un
gusto che poi influenzerà la maniera di vivere la notte, pensandola come un fatto che
può sviluppare un turismo sino a quel momento inedito.
Oggi il Divinae è il club per eccellenza, ma è soprattutto quello che ha aperto la strada
alla Puglia dance contemporanea, riuscendo a conciliare i grandi numeri con la qualità
della proposta sonora e, soprattutto, dimostrando che si può entrare in sintonia con le
grandi capitali dell’intrattenimento mondiale, offrendo il meglio della pista da ballo.
Dagli anni dei primi dj americani che raggiungevano la provincia di Bari, stupiti di avere
di fronte un pubblico così ampio a oggi, qui è cresciuta una generazione di remixers che
utilizza un vocabolario che arriva direttamente al cuore.
Musica favolosa in ambienti favolosi, scenari che mettono al centro al bellezza della
costa del Mediterraneo con i suoni più ipnotici. In una dimensione che favorisce la totale
apertura della mente, in continuo alternarsi di generi che qui convivono pacificamente e
creativamente.
C’è infatti un’altra traccia che porta al centro della Puglia che balla, quella segnata dai
suoni eterei e molto fisici al tempo stesso dei ‘sound system’, l’altra pista da ballo, le
gigantesche discoteche ambulanti spesso autocostruite, frutto del lavoro artigianale e
maniacale di meticolosi ingegneri del suono che, con pazienza, impegnando spesso molti
anni, allestiscono impianti che raggiungono la perfezione della riproduzione sonora,
colpendo il plettro solare e trasportando hi balla in una dimensione onirica.
La ‘sound system’ culture ha avuto in Puglia uno svilupop che è andato di pari passo con
l’esplosione senza limiti della scena del reggae e dell’hip hop.
Se ormai sono entrate nella mitologia le interminabili notti nei campi di tabacchi, tra le
coltivazioni di cocomeri o nelle vecchie masserie (allora) abbandonate, con le feste
organizzate, tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90, dai Sud Sound System, la realtà
che abbiamo di fronte oggi è quella di una diffusione che tocca ogni paese e ogni
spiaggia, dai bar agli stabilimenti balneari che si trasformano in dance hall, reggae, dub,
soul, funk ehip hop selezionati adesso da una nuova generazione di giovanissimi remixer
cresciuta grazie all’ascolto delle scalette dei dj ‘originali’ come DJ War che, dopo essere
stato uno dei fondatori proprio dei Sud Sound System, si è dedicato a far conoscere la
notte pugliese di ascendenza ‘tropicale’, dando vita a una vera e propria scuola che ha
sicuramente nel duo degli Insintesi gli epigono più acclamati.
Roots reggae e dub si fondono nelle loro scelte, sempre più amate e seguite in Europa,
mentre sono sempre più affollate le ‘notti’ che li vedono protagonisti in Puglia, specie
quando, come avviene spesso, sui loro vinili (quasi esclusivamente in copia unica,
proprio come vuole la ‘leggenda’ dei dj giamaicani, si alternano cantando le voci più
interessanti del nefolk salentino (quello reso celebre dalla pizzica), che portano le
tradizioni antichissime e misteriche di questa terra nella profondità degli echi e dei
riverberi del dub, esasperando un tribalismo che annulla le coordinate del tempo e dello
spazio. Si ricrea, qui, quel sentire mistico persino che si respira nelle dancehall quando
ai piatti ci sono i selecter degli studi di registrazione di Kingston. Ma qui, in Puglia,
anche il dub sfugge alle definizioni, si miscela con quello che il musicologo inglese David
Toop ha definito un ‘Oceano di Suoni’. Anzi, ‘un Mediterraneo di suoni’, dove i colori, le
emozioni, i sapori che si respirano inducono a una pacifica identificazione con la natura.
I cui rumori diventano una parte centrale del beat scandito dai dj’s.
Oggi la scena delle dancehall è una delle attrattive turistiche più importanti della
Puglia,con una infinita teoria di piccoli locali, bagni, bar che attraversano, dopo essere
partiti dal Salento, tutta la regione. Ci sono i piccoli bar nelle insenature, i festival nei
tanti paesini, i ‘free parties’ annunciati dai flyers affissi nelle piazze.
Il divertimento è assicurato!
Poi ci sono i club, con una programmazione così serrata da fare della Puglia, specie nei
mesi estivi, un vero festival open air, dove poter ascoltare il meglio della scena dance
mondiale, passando dalle proposte più vicine all’universo sonoro del pop a quelle più
legate all’avanguardia.
Capita così, che in agosto, le programmazioni dei locali possano ostentare, in esclusiva
italiana, nomi, giusto per ricordarne alcuni passati negli ultimi anni, come Trentemoller
e Chemical Brothers, che arrivano in regione per i loro unici show.
Disegnando una inestricabile ragnatela ( a proposito di culto del ballo più famoso di
questa terra, la pizzica) che tocca centri poco noti e famose località di villeggiatura,
dove la musica fa da affascinante contrappunto a scenari naturali di incomparabile
bellezza.
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Club
Il porticciolo Roots Bar
Sant’Andrea
Siamo a Sant’Andrea, costa adriatica, Salento sulla strada litoranea che porta giù verso
Santa Maria di Leuca. Sant’Andrea è una insenatura all’interno della quale si è
sedimentata la mitologia delle dancehall salentine. Grazie anche alla vicinanza con la
‘mitica’ spiaggia di Torre dell’Orso che all’inizio degli anni 90 ha ospitato le prime feste
dei Sud Sound System. Il Porticciolo ‘Roots’ Bar , è, come dice il nome stesso, un locale
‘roots’ secondo l’accezione giamaicana del termine. Un posto cioè essenziale,
semplicemente focalizzato sulla musica, piuttosto che sulle scenografie. E di
scenografie, in effetti, il ‘Porticciolo’ non ha bisogno, con la scogliera che lo circonda e
il mare cristallino proprio di fronte. La musica è quella delle strade di Kingston,
Giamaica, ma spesso declinata con accenti salentini e con un incredibile susseguirsi di
selecter e di dj’s che gravitano intorno alla figura di DJ War, che qui ‘testa’ spesso anche
le sue nuove produzioni. Sui piatti girano rigorosamente vinili, a volte si tratta di ‘dub
plate’, dischi stampati in una copia sola, per il solo uso del dj che li possiede e pensati
per assicurare all’ascolto una incredibile esasperazione dei bassi. Se l’estate è
sicuramente il momento della sua massima espressione, con la scogliera che viene
inondata dai ritmi sinuosi del reggae, sono tantissimi anche gli appuntamenti ospitati
anche nei mesi invernali, quando il mare agitato rende ancora più suggestive le
selezioni. Tantissimi i nomi nuovi che si esibiscono, la qualità è sempre
straordinariamente alta e la dimensione che subito si crea è quella di una festa tra amici
dove socializzare è sempre molto facile.
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Mamanera
San Foca
Forse il più celebre ‘resort’ reggae internazionale, dopo quelli sulle spiagge giamaicane.
Il Mamanera ha raccolto l’eredità, strutturandola in maniera maggiormente organizzata,
delle indimenticabili feste nei vicini lidi di Torre dell’orso dei primi anni 90, dove è la
nata la cultura italiana dei Sound System. E a quei luoghi qui siamo molto vicini. E’ un
bagno, il Lido san Basilio di San Foca, che durante il giorno ospita i villeggianti di ogni
età e che, all’improvviso, la notte, e sino all’alba, si trasforma in una delle più calde
piste da ballo che sia possibile immaginare. C’è un sound system ‘residents’, gli Heavy
Hammer, che ormai ha raggiunto celebrità internazionale e una lista infinita di ospiti che
regolarmente si esibiscono, oltretutto a ingresso rigorosamente gratuito. Dagli stessi Sud
Sound System a star del reggae come Morgan Heritage,dai Ward 21 a Ce’Cile.
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L’eremo
Molfetta
Nella definizione del ‘futuro’ della pista da ballo in Puglia, l’Eremo di Molfetta ha un
ruolo centrale.
Perché ha sviluppato e amplifica una cultura sonora interamente dedicata alla ricerca,
portando qui nomi certamente non popolari, ma di grande valore artistico. Per questo ha
conquistato un posto di rilievo nei panorami dance italiani, facendo conoscere musicisti,
dj e produttori del panorama internazionale, senza pubblicità, contando sull’amore di
un pubblico che ha la certezza di trovare, ad ogni appuntamento, la musica più
innovativa. Da Jon Hopkins alla giovane dj tedesca Virginia, sino a Populous e al duetto
reggae tra Terron Fabio e Daddy Freddy.
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Divinae Follie
Bisceglie.
Non ci sarebbe, probabilmente la club culture in puglia (e forse in Italia) come la
conosciamo se c i fosse stato (e c’è tuttora) il Divinae Follie, strategicamente diretto da
Titti Mastrogiacomo. Un club sulle rive del mare, situato a Bisceglie, che, specie negli
anni 90, è stata una delle città del grande circuito mondiale della house music. Grazie
proprio al lavoro di questa intraprendente art director, che i dj li andaveaa cercare nei
festival e nei club in giro per il mondo. Artisti che, una volta arrivati qui, rimanevano
incantatati non solo dalla bellezza di un posto a loro sino a quel momento sconosciuto,
ma anche dalla folla che, sempre, li accoglieva con l’affetto che si riserva agli amici. Ed
è quindi merito del Divinae Follie se si è formata in Puglia una cultura musicale che ha
portato questa regione ad amare i dj’s che hanno fatto la storia della house music, come
Tony Humpries, Little Louie Vega e Frankie Knuckles per citarne solo alcuni. Il Divinae
continua a essere ancora oggi un club di qualità, con appuntamenti come quello, ad
esempio, del Moog Festival che, a scadenze irregolari porta nella discoteca di Bisceglie
dj della sperimentazione dance.
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Guendalina.
Santa Cesarea
E’ il dance club per eccellenza, non solo della Puglia. Da qualche anno, infatti, questo
club sul mare a Santa Cesarea, entra stabilmente nella classifica di DJMAg, la prestigiosa
rivista internazionale sulla club culture che ogni anno, in base alle preferenze dei suoi
lettori in tutti i paesi, stila l’elenco dei 100 migliori club del mondo. Un riconoscimento
conquistato grazie alla dedizione alla club culture, alla passione per la ricerca e
l’innovazione sonora che fa arrivare a Santa Cesarea le superstar planetarie della musica
elettronica, impegnate qui in lunghe session che finiscono con il sorgere del sole sul
mare. Il locale ha la sua ‘anima’ nella vasta arena centrale circondata da rigogliosi
giardini adagiati su un promontorio dove lo sguardo si perde su uno dei più emozionanti
panorami salentini. Innumerevoli i nomi degli artisti che hanno ‘occupato’ la consolle
del Guendalina che un club esclusivamente estivo. Da Loco Dice a Sven Vath, da Richie
Hawtin ai più importanti dj italiani.
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Womb
Lecce
Sulla provinciale Lecce Cavallino, uno spazio che nasce con aspirazioni multimediali,
come centro polifunzionale dedicato all’arte e alle diverse espressioni creative, ma che
ha nella musica uno dei suoi contenuti privilegiati. E’ più che una discoteca, quindi, con
una linea musicale molto differenziata, dai dj che usano i toni world (nel Salento molto
amati) a quelli espressi dalla vivace scena elettronica pugliese. Al suo interno si
nasconde il Bunker, uno spazio interamente dedicato alle sperimentazioni techno,
proponendo sempre nomi nuovi, piuttosto che dj superstar.
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Gondar
Gallipoli
Se esiste un luogo che ha contribuito in maniera determinante a fare della Puglia un
grande club ‘open air’, è sicuramente il Gondar di Gallipoli. Non solo una discoteca, ma
un luogo aperto a ogni possibile versione della musica dal vivo, dai grandi concerti rock
ai live reggae, alle popstar. Le serate dance sono però il suo marchio autentico, grandi
appuntamenti per i quali arrivano folle sterminate ormai non più solo dall’Italia. Il
merito è certamente dell’altissima qualità della programmazione estiva che propone,
ogni anno, il consueto appuntamento stagionale con i Sud Sound System, una delle notti
più ecctianti e entrate nella mitologia del Gondar, una celebrazione collettiva della via
salentina al reggae. Dal Gondar sono passati artisti come Manu Chao E poi ci sono i
grandissimi act di musica elettronica, come i Chemical Brothers che hanno portato solo
qui, di recente il loro dj set. E tantissimi altri, in una lunga festa che si svolge ogni sera
d’estate e che ha pochi eguali in Europa.
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Transition Lab/Torre Regina Giovanna
Brindisi
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Transition Lab e Torre Regina Giovanna sono ormai da anni dei riferimenti per le serate
estive del Brindisino e valle d'itria.
La magia di Torre Regina Giovanna è percepibile solo vivendola, potrete scorre tutte le
foto che volete, direte sicuramente che bel posto, ma non sarà mai come vivere una
serata, perchè alla fine non è una discoteca, ma è un luogo fuori dagli schemi, dove le
persone arrivano già con uno spirito differente e tanta voglia di passare una notte
tranquilla e ascoltando della buona musica in una location unica, sotto una storica torre
di avvistamento o sotto un'immensa quercia o su un grandissimo prato con palco.
Si propone House e Techno e, cosa più importante e distintiva, dopo qualche anno il
marchio è diventato anche una label, un'etichetta discografica che stampa solo vinili di
artisti locali con remix di artisti internazionali.
Quali sono secondo te i motivi che fanno della Puglia un regione dalla così forte
attrattiva per il turismo giovanile?
Io penso che la Puglia sia una terra bellissima e in crescita e con una mentalità sempre
più aperta ai cambiamenti e allo sviluppo del lavoro, dell'arte e del turismo, uniche
formule che davvero possono elevarci ad una condizione più evoluta e professionale,
attenta allo sviluppo e alla produzione e promozione dei prodotti del territorio.
Abbiamo delle location davvero uniche e tanti tanti tanti bravi artisti che non riescono
ancora a trovare personaggi o mezzi che possano davvero portarli ad esprimersi nei
migliori contenitori di casa o del pianeta.
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E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
Io amo la mia terra ed è per questo che se posso fare, faccio!!!
Amore ed esperienza sono quindi le radici dello sviluppo di qualsiasi cosa che vuoi
portare sempre più in alto, e farlo a casa propria oltre che una vera impresa è
sicuramente una bella soddisfazione Ultimamente è proprio il turismo che mi sta
davvero stimolando, infatti il Transition Lab è ora in connessione con un bellissimo club
di Londra con il quale si è iniziato un percorso di evento di 3 gg, un viaggio in tre diversi
generi musicali, dalla deep alla house per arrivare alla techno. Siamo quindi fondatori
ora insieme al Corsica Studios del progetto OFFSHOOT WEEKENDER, che la scorsa estate,
nella prima edizione, ha portato tanti nuovi clienti non italiani che hanno preferito
scegliere come meta estiva la nostra terra perchè bellissima e ricca ora anche di party e
situazioni davvero serie e in location uniche, alternate a feste in barca, spiaggia, piscine
e il tutto garantito da marchi oggi di riferimento per il clubbing di selezione.
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Ci indichi i tuoi cinque (o quanti vuoi) luoghi del cuore della tua terra, quelli che
costituiscono il tuo perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
Un percorso consigliato in direzione sud:
Trani(arte e architettura)
Alberobello (borgo medioevale)
Ostuni (la città bianca)
Torre Guaceto (riserva naturale protetta)
Brindisi porto (storia e cucina)
Lecce centro (storia e architettura)
Otranto (castello e scogliere)
Gallipoli (serate e sabbia)
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Il tuo club preferito in Puglia? E la situazione dance? Ovviamente Offshot Weekender e Transition Lab, @ Torre Regina Giovanna
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Samsara Beach
Gallipoli
Non è un club, ma una spiaggia, ma è talmente grande la sua capacità di far ballare che
è uno dei pochi ‘marchi’ della club culture pugliese che, dopo l’estate, è in tour in
Italia. Perché Samsara è uno dei luoghi protagonisti di quella trasformazione che ha
fatto di Gallipioli uno dei punti di riferimento della vita notturna e del divertimento per
quel pubblico di ragazzi che organizza le sue vacanze in base all’offerta della notte.
Anche se qui la notte inizia molto presto, al tramonto, e pare non finire mai. Tutti della
regione i dj’s che si alternano al mixer e che fanno arrivare qui, ogni giorno in estate un
pubblico vastissimo. Aperto da Pasqua a settembre, il Samsara porta poi i suoni e i colori
della Puglia nelle altre regione, diventando così un formibale spot promozionale per
tutto il territorio.
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I dj’s
Populous
Se la definizione ‘bedroom generation’ ha un senso, questo sta nel lavoro di Andrea
‘Populous’ Mangia, produttore, dj e musicista salentino che ha dimostrato come le
quattro pareti della propria cameretta non siano un limite alla creatività. Il suo sognante
fluire ritmico si è espresso attraverso due dischi per la prestigiosa etichetta Morr Music,
mentre il più recente, ‘ Night Safari’ è stato pubblicato dalla tedesca Bad Panda .
Andrea, ci sono secondo te dei motivi specifici che fanno della Puglia un regione
dalla così forte attrattiva per il turismo giovanile?
In estate, vista la bellezza paesaggistica (e soprattutto marina) e una serie di
infrastrutture molto funzionali a un certo tipo di divertimento, la Puglia diventa il luogo
ideale per un turismo "teen", non tanto d'età ma di livello culturale. Quando ero
ragazzino sono cresciuto con il culto delle dance-hall clandestine sulle spiagge di Torre
Dell'Orso. Ecco, secondo me si è un pò perso quello spirito avventuriero e tutt'al più puoi
finire in un rave in qualche uliveto. Perchè la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
La club culture insegue i ragazzini e i ragazzini inseguono la club culture. E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
Soprattutto agli inizi credo di essere stato molto influenzato dalla componente "black"
presente in questa terra. Le già citate dance-hall e poi tanto hip hop, americano ma
anche italiano. C'è un festival chiamato "Gusto dopa al sole" che ha ospitato i migliori
rapper italiani (come Kaos, Gruff etc) che all'epoca seguivo con un certo interesse. Un
anno vennero addirittura i Company Flow di EL-P, altro mio mito personale. Impossibile
insomma non considerarsi influenzato da tutto questo.
Ci indichi i tuoi cinque luoghi del cuore della tua terra, quelli che costituiscono il tuo
perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
Lecce (la città) / Porto Selvaggio / La Cava di bauxite / La baia dei turchi / Specchia
Stili una top ten di brani che potrebbero costituire la colonna sonora di una vacanza
nella tua terra?
Ecco 10 pezzi che adoro ascoltare in auto mentre vado al mare, coi finestrini aperti:
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Batida "Alegria"
Bitty Mclean "Walk away from love"
Tennis "Robin"
Animal Collective "Brother sport"
Dwele "A few reasons"
Basement Jaxx "Romeo"
Major Lazer "Get free"
Amy Winehouse "Me and mr Jones"
Phoenix "Rome"
Beastie Boys "Body movin"
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Il tuo club preferito in Puglia?
L'Eremo di Molfetta
La tua situazione dance preferita in Puglia?
C'è un ragazzo di Bari che ha dato vita a una serie di serate chiamate Kode_1. Mi pare
sia l'unico che osi fare musica elettronica di un certo tipo, senza interesse per le leggi
del dance-floor. Ha chiamato (e credo chiamerà) artisti che rispetto tantissimo. E poi c'è
il Locus festival che, pur trattando tutt'altro, merita tutta la mia stima.
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Insintesi
Hanno portato il dub nei territori della musica popolare, evocando, ed esaltando il forte
potere misterico delle tradizioni del Salento. Gli Insintesi sono una esperienza live da
ballare sino a vedere il sole che sorge.
Ci sono secondo voi dei motivi specifici che fanno della Puglia un regione dalla così forte
attrattiva per il turismo giovanile?
L'estate il Salento e la Puglia in generale diventano posti ideali dove trascorrere le vacanze per via
del clima, del mare, dei paesaggi e delle tradizioni culturali; a questo aggiungi la vasta scelta
musicale che viene proposta e che comprende il reggae, la musica house, la dance elettronica e
tanto altro... è facile capire il perchè la Puglia sia diventata un' attrattiva.
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Perchè la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
La musica è radicata nella nostra natura, è qualcosa di profondo che va oltre i gusti musicali. Un
simbolo che ben rappresenta quest'idea lo si ritrova nella Grotta dei Cervi di Porto Badisco dove è
raffigurato uno sciamano che danza, è un'immagine probabilmente di epoca neolitica che ha fatto il
giro del mondo, dimostra come la musica e la danza abbiano da sempre fatto parte del nostro dna.
Credo che dalla fine degli anni '80 anche la riappropriazione fiera delle nostre tradizioni popolari
abbia dato un forte slancio alla nascita della club culture pugliese; fenomeni come il neotarantismo
o il ragamuffin in lingua locale, siano alla base della world music e delle prime dancehall salentine,
divenute quasi leggendarie. !
E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
Nel Salento puoi ritrovare entrambe le cose, sia un suono dance globale che locale; noi come
Insintesi siamo fortemente attratti dalla musica del territorio, sono anni che collaboriamo e
remixiamo artisti della tradizione popolare e del reggae con una personale chiave di lettura. Penso
che il nostro album del 2010 "Salento in dub" abbia contribuito a dare un'idea di omogeneità del
suono che proviene da quì, in una visione elettronica. In generale posso dirti che siamo anche
attratti da "nostri" artisti che non hanno un riferimento esplicito con il territorio. Abbiamo remixato
negli anni anche brani house, electro e tanto altro, direi comunque che cerchiamo di seguire con
attenzione le novità made in Puglia.
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Ci indichi i tuoi cinque luoghi del cuore della tua terra, quelli che costituiscono il tuo perfetto
itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
Domanda un pò difficile, ti dico i primi cinque che mi vengono in mente: Lecce, Sant'Andrea,
Otranto, Gallipoli, Porto Selvaggio
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Stili una top ten di brani per la colonna sonora di una vacanza nella tua terra?
Sud Sound System - Fuecu
Congo Natty - Junglist
Zion Train - Love revolutionaries
Guido Nemola - Ragga track
Canzoniere Grecanico Salentino - Focu d'amore
King Tubby - Money dub
Rosapaeda - Ta travudia (The Rootsman remix)
Mascarimirì - Tarantella di Sannicandro (dj Click remix)
Congorock - Babylon
Insintesi ft Alessia Tondo - Pizzica di Aradeo
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Il tuo club preferito in Puglia?
Parco Gondar (Gallipoli)
La tua situazione dance preferita in Puglia?
Summer Bass (fino a qualche anno fa)
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Jolly Mare
Jolly Mare è il nome scelto dal leccese Fabrizio Faberismi per le sue produzioni e i suoi
dj set in giro per il mondo. Una sigla che sembra una citazione dei tanti posti sparsi sulla
costa pugliese che offrono frutti di mare e fritture. Sicuramente una fonte di ispirazione
per la sua ‘disco del futuro’, che ha portato con successo nei club internazionali, grazie
al fatto di essere diventato uno degli artisti di punta della Red Bull Music Academy.
Fabrizio, ci sono secondo te dei motivi specifici che fanno della Puglia un regione
dalla così forte attrattiva per il turismo giovanile?
Ci sono tanti buoni motivi per venire in vacanza qui da noi e sono noti a tutti: mare
stupendo, si mangia bene, la gente ospitale (nella maggior parte dei casi), puoi
soggiornare nel super resort o accamparti un po' dappertutto senza rischiare di essere
rapito.
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Perchè la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
Ti risponderei per gli stessi motivi sopra.
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E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
Mi sento maggiormente influenzato dai luoghi, dall'aria, dalla gente, e per favore
parliamo di tutto ma non di pizzica. Secondo me di questi tempi il suono piu' che
globalizzarsi si sta frammentando, parlo delle eccellenze ovviamente e lo trovo un bene.
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Ci indichi i tuoi cinque luoghi del cuore della tua terra, quelli che costituiscono il tuo
perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
Porto Selvaggio, Sant'Isidoro, la statua della Arcuri a Porto Cesareo, quella di Obama a
Campi Salentina, il Gatto Nero a Torre Lapillo, Mare Vivo a Castro Marina.
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Stili una top ten di brani che potrebbero costituire la colonna sonora di una vacanza
nella tua terra?
Ti direi un misto tra One Shot 80 Summer, il The Best di Enzo Petrachi e l'ultimo album di
Omar Souleyman.
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Il tuo club preferito in Puglia?
L'Eremo Club a Molfetta. Ci sono stato da poco per vedere il live di Siriusmo, e' un gran
bel posto.
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Congorock
Rocco Rampino, Congorok, è uno dei più giovani dj e produttori internazionali che hanno
conquistato sua i club che il pubblico del pop, grazie a collaborazioni importanti come
quella con Rhianna, che lo ha voluto come dj nel suo lungo tour mondiale. Nato a
Squinzano, Saelnto, vive adesso a Los Angeles e gira il mondo selezionando la sua
musica elettronica, dove i bassi profondi diventano parte del linguaggio electro.
Rocco, ci sono secondo te dei motivi specifici che fanno della Puglia un regione dalla così forte
attrattiva per il turismo giovanile?
Senza dubbio la bellezza del territorio, che offre una vacanza di un livello superiore almeno dal
punto di vista naturalistico rispetto ad altre mete più blasonate, con un prezzo più vantaggioso, su
misura per le tasche per i più giovani.
Perchè la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
Sono decenni che la Puglia rappresenta una roccaforte italiana per la club music, specie in ambito
house e techno. Anche se non ho vissuto le varie ondate e tendenze in prima persona, è stato
viaggiando in giro per il mondo e conoscendo altri dj più' grandi che mi sono reso conto di quanto
la Puglia abbia rappresentato e rappresenti ancora una realtà importante per il mondo del clubbing
in italia. Credo che il fenomeno abbia attecchito innanzitutto in contrasto all'appiattimento delle
realtà di provincia, la voglia di divertimento e trasgressione. Dal punto di vista strettamente
musicale il fatto che il pubblico pugliese si sia dimostrato fedele negli a certi suoni magari estinti
altrove, tipo la soulful house, rimane un piacevole mistero di cui essere orgogliosi.
!
E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
Come produttore credo di essere influenzato dalla terra perché l'ho sempre considerata, nella sua
posizione centrale nel mediterraneo, una finestra su vari mondi musicali. D'istinto ho sempre
incorporato elementi di musica mediorientale e africana nelle mie produzioni. Anche se si tratta di
piccoli dettagli, come un campione di percussioni o di strumenti a corda (come in "Monolith" o
"Ivory") ho fatto di questi un elemento caratterizzante del mio sound. Senza dubbio in generale si
può parlare di globalizzazione di suono dance, ma non mi riferisco agli esperimenti di cui sopra,
quanto a un livellamento/omologazione del suono, non sempre con risultati esaltanti, longevi nel
tempo o con una portata artistica rilevante. Per carità, si tratta sempre di musica per fare ballare, ma
da ascoltatore prima ancora che da produttore, credo che la dance abbia vissuto anni migliori, cosa
inversamente proporzionale al successo delle serate. L'ultima estate i programmi dei locali in
Salento potevano essere benissimo quelli dei locali a Miami o a Ibiza.
!
Ci indichi i tuoi cinque (o quanti vuoi) luoghi del cuore della tua terra, quelli che costituiscono
il tuo perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
!
L'abbazia di Cerrate, vicino a Squinzano (il mio paese!)
La cattedrale di Otranto, e il centro storico
La grotta della Poesia a Roca
Il centro storico di Lecce
Porto Selvaggio
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Stili una top ten di brani che potrebbero costituire la colonna sonora di una vacanza nella tua
terra?
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Questi sono i pezzi che ho ascoltato di più quest'estate in vacanza in Salento, anche se non sempre
propriamente dance, ma ben conciliabili con l'atmosfera delle lunghe giornate afose da quelle parti
!
Ital - Endgame
GTA - Ai Novinha
Ninos Du Brasil - Sombra De Lua
Primitive Art - Ykokombat
Donato Dozzy - Terzo Giorno
Populous - Brasilia
Animal Collective - Brothersport
The War On Drugs - Red Eyes
Fennesz - A Year In A Minute
Gold Panda - Community
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Il tuo club preferito in Puglia?
Non saprei indicarne uno preferito, va vedo che trai nuovi arrivati il Womb sta facendo cose
interessanti
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La tua situazione dance preferita in Puglia?
Anche se non è un locale dance a tutti gli effetti, la mia ultima serata a Lecce è stata al Livello 11/8
e si è proprio creata una bella situazione. Mi piacerebbe suonarci di nuovo.
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Guido Nemola.
Rappresenta l’anima elettronica del Salento, in bilico tra ricordi della house e della
techno originale e partiture minimali. Alterna l’attività di produttore a quella di dj e di
discografico. Sua è infatti l’etichetta Recycle, che ha realizzato una lunga serie di
brani di tanti artisti diversi, pugliesi e non soltanto, portando questo ‘Future Sounds of
Salento’ in una dimensione internazionale. I suoi brani, un incrocio tra house e partiture
techno minimali sono arrivati ai vertici delle classifiche di BBC Radio One e sono
regolarmente programmati da dj che hanno fatto la storia della dance, come Francois
Kevorkian e David Mancuso. Etichette culto della dance mondiale come King Street e
Defected hanno pubblicato suoi remix.
Guido, ci sono secondo te dei motivi specifici che fanno della Puglia un regione dalla
così forte attrattiva per il turismo giovanile?
Ottimo mare, buon cibo, tanti ospiti internazionali nei club e tante belle feste sulle
spiagge.
E poi ci sono tanti pugliesi a spasso per il mondo che sostengono che non c'è posto
migliore della Puglia.
Un pugliese che si rispetti dopo dieci minuti che l'hai conosciuto già ti ha invitato a
venire "giù" in vacanza.
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Perchè la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
C'è molta disoccupazione, e così i ragazzi del posto hanno tempo per coltivare la
passione per la musica.
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E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
Oggi il suono dance è certamente globale, anche se ogni territorio ha le sue peculiarità.
!
Ci indichi i tuoi cinque (o quanti vuoi) luoghi del cuore della tua terra, quelli che
costituiscono il tuo perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
Un giro ad Otranto, il centro storico di Lecce con annessi pasticciotto e caffè in
ghiaccio, un bagno a Porto Cesareo, Porto Selvaggio, Alimini.
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Stili una top ten di brani che potrebbero costituire la colonna sonora di una vacanza
nella tua terra?
Soha "Les Enfants Du Bled", Ohm Guru "Luv+Pain", Trentemøller "Liquid Dreams", The
Field "Over The Ice", the Cinematic Orchestra "Awakening of a Woman", non sono dieci ma valgono per dieci.
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Il tuo club preferito in Puglia?
Torre Regina Giovanna ad Apani (Brindisi)
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La tua situazione dance preferita in Puglia?
Il Transition LAB a Torre Regina Giovanna: l'energia e la magia di quel posto sono uniche.
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Danny Roma
Danny Roma, 25 anni,tranese, è già noto nel mondo del clubbing e della dance music per
le collaborazioni prestigiose con artisti del calibro di Bob Sinclar, in veste di remixer
ufficiale dei suoi singoli ''Me Not a Gangsta'' e ''Groupie''.Ha suonato in club prestigiosi come Divinae Follie, Jubilee. La
Lampara, e Revelin in Croazia. Ha condiviso la consolle con Bob Sinclar, Martin Solveig e
Riva Starr. Danny fa parte della crew dell’Amorhouse Labs di Bisceglie di Nicola
Amoruso, laboratorio di ricerca e promozione di talenti locali.
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Danny, ci sono secondo te dei motivi specifici che fanno della Puglia un regione
dalla così forte attrattiva per il turismo giovanile?
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Quando ero più piccolo ascoltavo molte persone affermare che il futuro della Puglia era di
diventare la Miami d'Italia, ma questa cosa è sempre rimasta lettera morta. Da qualche
anno però si è innescata la consapevolezza da parte dei pugliesi che una regione così
bella, con tanta costa, spiagge, bei paesaggi, un clima gradevole tutto l'anno e sopratutto
l'ospitalità e l'accoglienza che abbiamo nel nostro DNA, potrebbe essere una terra
popolata da giovani e giovanissimi tutto l'anno.
!
Perchè la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
I giovani pugliesi (nel panorama nazionale) sono sempre stati pronti alle nuove tendenze
ed all'innovazione musicale; siamo i primi ad aver popolato le situazioni da Club Culture in
giro per l'Europa e quando, da essere "turisti" delle tendenze musicali, abbiamo iniziato ad
essere "terra di accoglienza turistica" è stato naturale il radicamento quasi trasformandolo
in un senso di appartenenza.
E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
La musica è globalizzazione ma se non ci metti ciò che hai dentro, frutto delle tue radici e
della tua appartenza, resti un "anonimo".
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Ci indichi i tuoi cinque (o quanti vuoi) luoghi del cuore della tua terra, quelli che
costituiscono il tuo perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a
trovarti?
!
Il primo è sicuramente la cattedrale di Trani vista dal braccio dell'ingresso del porto..... in
qualsiasi ora del giorno o della notte è un posto magico, poi sicuramente la tappa a Castel
del Monte è fondamentale per la sua bellezza architettonica e le storie esoteriche che ci
girano intorno. Terzo posto da far vedere è l'alta Murgia in zona Poggiorsini (ai confini con
la Basilicata). In alcuni mesi dell'anno sembra di essere in Irlanda. Quarto posto è la Valle
d'Itria con tutta la zona dei trulli, dormirci dentro è una esperienza emozionale. Quinto (ma
non ultimo in ordine di importanza) è Porto Badisco (vicino Otranto), una insenatura di
roccia che per me è magica. Ovviamente ne ho citati solo 5 ma potrei continuare ad
oltranza perchè la Puglia è una regione bellissima e tutta da visitare
!
Stili una top ten di brani che potrebbero costituire la colonna sonora di una vacanza
nella tua terra?
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1) – Bob Sinclar Love Generation
2) – Sud Sound System Le Radici Ca Teni
3) – Paul Johnson Get Get Down
4) – Octave One Blackwater
5) – Michel Cleis La Mezcla
6) – Luca Cassani pres.Amorhouse & MR.B Amorhouse EP ( Luca Cassani RMX )
7) - Amorhouse & Danny Roma Going The Distance
8) - Klingade Jubel
9) – Danilo Seclì' Kalinifta
10) – Mixmaster Sobabini
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Il tuo club preferito in Puglia?
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Il Divinae Follie , che ho vissuto da dj resident dal 2009 al 2013.
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La tua situazione dance preferita in Puglia?
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Le Cave di Gallipoli, aperto da pochi anni , ma si è contraddistinto nello scenario dance
come uno dei migliori locali in Puglia.
La sua programmazione artistica è stata contraddistinta da artisti internazionali come
Luciano , Carl Cox , Benny Benassi, Bob Sinclar e molti altri. Proprio con quest'ultimo ho
condiviso la consolle per due anni nella sua data alle Cave.!
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Danilo Seclì
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E’ uno dei dj resident del Samsara Beach Club (www.samsarabeach.it) di Gallipoli (Le) e
ha contribuito a creare il successo di uno dei ‘marchi’ pugliesi più conosciuti in Italia .
Se d’estate al Samsara in spiaggia ballano e si divertono ragazzi di tutta Italia,
dall’autunno alla primavera il club è in tour per portare in giro il suo nostro sound (e
soprattutto i nostri sorrrisi, dice danilo). Produce musica da anni e ha creato e coordina
il progetto musicale collettivo Salento Calls Italy (www.salentocallsitaly.it). “Over the
Rainbow” è il loto terzo album. E, continua, ‘Non abbiamo alcuna intenzione di
fermarci. !
Quali sono secondo te i motivi che fanno della Puglia un regione dalla così forte
attrattiva per il turismo giovanile?
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La Puglia racchiude tanti aspetti, dalla tradizione al divertimento, dal bel mare alla
buona cucina. Il connubio è vincente. Ecco il segreto del successo, l’unione del mondo
della notte con la tradizione e la cultura della nostra terra. Un altro dei nostri ‘segreti’
è che gli staff nottambuli di solito collaborano tra loro invece di combattersi,
proponendo ognuno qualcosa di diverso… il che facilita e di molto il divertimento
!
Perché la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
Perché la nostra tradizione contiene ritmo e melodia e dentro la nostra musica c’è tanto
sole, un po’ come nel reggae, musica che guarda caso dalle nostre party è servita come
linguaggio musicale per esprimere in modo nuovo la cultura musicale pugliese… !
E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
Io mi sento molto influenzato dal contesto artistico della mia terra, ma ovviamente non
bisogno perdere di vista il mood e la tendenza mondiale. Il primo album di Salento Calls
Italy conteneva soprattutto rielaborazioni di brani della tradizione, poi ovviamente
abbiamo puntato anche a brani scritti oggi… ma c’è chi dice che il sound non è così
diverso.
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Ci indichi i tuoi cinque (o quanti vuoi) luoghi del cuore della tua terra, quelli che
costituiscono il tuo perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
!
Da non perdere il giro della costa salentina partendo da Gallipoli per poi passare da
Santa Maria di Leuca , Castro ed Otranto, i paesaggi sono da mozzafiato, il mare limpido
e cristallino.
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Il tuo club preferito in Puglia? E la situazione dance? !
Il mio club preferito il Rio Bo di Gallipoli e la situazione dance il Blu Bay di Castro… il
Samsara è una spiaggia, non certo un club, ma chi vive un solo tramonto dalle nostre
parti poi non se lo può dimenticare. !
Stili una top ten di brani che potrebbero costituire la colonna sonora di una vacanza
in Puglia?
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Danilo Seclí Ft Cesko E Puccia- La Vida Loca
Marco Santoro My Body
Tujamo - Nova
Federico Scavo - Balada Don Diablo - Ready For The Weekend
Oliver Heldens - Koala
Tello - La Verdolaga
Ron Carroll - Get On Up
Danilo Seclì Ft Boomdabash - Mister President
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DJ War
Se esiste in Puglia una delle più vivaci scene di sound system del mondo, il merito è
anche suo e delle feste improvvisate organizzate tra la fine degli anni 80 e i primi 90. DJ
War è stato uno dei fondatori dei Sud Sound System, quelli di ‘Fuecu’, con loro portava
nei campi coltivati a tabacco, a cocomeri, nelle meravigliosa masserie fortificate, allora
abbandonate tra i rovi e non perfettamente ristrutturate come adesso, i bassi profondi
dei suoi vinili di regga e di dub, con il microfono aperto a chiunque volesse dimostrare le
sue doti con le rime. Adesso War è infaticabile animatore di eccitantissimi parties
animati dallo stesso spirito underground e intorno a lui si è sedimentata una nuovissima
scena di giovani selecter. Il Porticciolo di Sant’Andrea è uno dei sui locali di riferimento.
Quali sono secondo te i motivi che fanno della Puglia un regione dalla così forte
attrattiva per il turismo giovanile?
Uno artistico culturale ed uno geografico.
Secondo me e' stata fondamentale l'esperienza del Sud Sound System.
Ricordo ancora, nei primi anni 80, quando da studente lavoratore a Bologna, il Salento
era confuso con il Cilento ed a volte mi chiedevano se Lecce fosse in Sicilia.
Dal 1991 con l'uscita del primo disco e i tour nelle piazze, nei club e nei centri sociali
portammo in giro il binomio
SSS-Salento, l'invenzione del tarantamuffin, da noi sperimentato, e la rivalutazione della
taranta e di tutta la cultura e tradizione salentina credo abbiano dato il via ad un nuovo
interesse che ha coinvolto subito le bellezze geografiche, architettoniche,
paesaggistiche della nostra amata( e amara ancora..) terra noscia.
Il turismo giovanile e' partito alla grande soprattutto dal 1992, anno dell'occupazione
della Mantagnata,masseria tra S.Foca e Torre Specchia che si riempì di giovani
provenienti da tutta Italia con gruppi e DJ che suonavano ogni sera.
Da allora il flusso di giovani turisti inizò a popolare vecchi e nuovi camping ed
agriturismi.
Perché la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
In Salento ci sono sempre state discoteche ma anche l'abitudine a cantare e ballare in
campagna (fino ad un po' di anni fa) ha influito sulla" cultura del ballo" e quindi del club
(che ha sostituito le vecchie aie..)
E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una assoluta
globalizzazione del suono dance?
Mi sento influenzato da tutte le musiche del mondo ma credo anche che per quanto
riguarda quelle delle nostre tradizioni sia anche un fatto di imprinting prima e di ricerca
e studio poi. Le prime produzioni del SSS a cui ho contribuito depongono a mio favore..
!
Ci indichi i tuoi cinque (o quanti vuoi) luoghi del cuore della tua terra, quelli che
costituiscono il tuo perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
Roca vecchia e Roca nuova. La grotta della Poesia, San Foca, Otranto, S.Cesarea, Lecce
tutta, la quercia del Brigante,di mille anni,tra Lizzanello e Pisignano, masserie varie e
campagne, Gallipoli vecchia, Porto Badisco, i vari centri storici dell'entroterra...la
spiaggia di Torre dell'Orso e quella di Punta Prosciutto
!
Il tuo club preferito in Puglia?
Sicuramente il Mamanera
!
Nicola Conte
Si può tranquillamente affermare che Nicola Conte ha contribuito in maniera
determinante alla nascita e alla diffusione dell’idea dell’acid jazz, della possibilità, cioè
che la musica afro americana potesse trovare spazio e sviluppo sulla pista da ballo.
Musicista,d j, produttore, organizzatore, scopritore di talenti, ha fatto di Bari uno dei
centri mondiali della club culture. Il suo ‘Fez’ ha cambiato per sempre l’idea del
clubbing, portando nei club straordinari esponenti del jazz, facendoli così incontrare a
un pubblico giovane. I suoi dischi sono stati pubblicati da grandi etichette come la Blue
Note e hanno sempre avuto collaborazioni prestigiose, come quella con Jose James, uno
dei talenti più famosi del nuovo soul E’ appena uscito il suo nuovo album ‘Free Souls’
Ci sono secondo te dei motivi specifici che fanno della Puglia un regione dalla così
forte attrattiva per il turismo giovanile?
Certo, innanzitutto la crescita di nuovi talenti dall'elettronica al jazz alla canzone
d'autore che trova il supporto del programma di Puglia Sounds, e' quest'ultimo che
rappresenta la più importante innovazione in campo culturale in Italia. Poi direi la
progressiva internazionalizzazione della regione grazie soprattutto al turismo.
Perchè la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
Dai tempi del FEZ la Puglia ha un ruolo di primo piano nella ricerca di nuove idee e
sonorità nella club culture. Il pubblico ne e' cosciente e attraverso le one night o le
rassegne si e' consolidata nel tempo.
E tu, ti senti influenzato dalla tua terra, le radici, i suoi suono o credi in una
assoluta globalizzazione del suono dance?
Non credo nella globalizzazione, credo invece nello scambio, nella apertura mentale e
nel mio caso e' stata sempre cruciale l'impressione della mia terra nel mio universo
musicale ma in modo molto lato, sentimentale.
Ci indichi i tuoi cinque (o quanti vuoi) luoghi del cuore della tua terra, quelli che
costituiscono il tuo perfetto itinerario che proponi agli amici che vengono a trovarti?
La valle d'Itria con le sue vibrazioni uniche, le citta' e la costa da Bari andando a sud sino
a Ostuni, il Salento, Lecce e i luoghi meno affollati di quello spicchio di Puglia. Il
Gargano e le Tremiti che andrebbero nuovamente valorizzati.
Il tuo club preferito in Puglia?
Oggi direi l'Eremo per la programmazione..ricordo con nostalgia il Mavu'
La tua situazione dance preferita in Puglia?
Gli happening, meglio se in location non consuete. le serate piu' belle degli ultimi tempi
le ho vissute a Pietre che cantano (Cisternino) al Locus Festival (Locorotondo) a
Gipsyland (Torre Regina Giovanna) ..e qualche anno fa alla Peschiera (Capitolo).
!
Heavy Hammer
Sono la nuova generazione dei sound system salentini, un gruppo di dj e mc’s che in
brevissimo tempo si è imposto sulla scena mondiale della dancehall, partecipando, e
vincendo, a numerose competizioni in giro per il mondo. La loro base è il Mamanera
Cosa è Heavy Hammer
Heavy Hammer è un collettivo, o meglio, un sound system, composto da deejay mcs e
selectors che suona reggae e dancehall music in giro per il mondo. Raffa e Kwasta e Gigi
hanno iniziato in Salento nel 1999, all'epoca si suonava esclusivamente con i vinili
importati dalla Jamaica e l'impianto autocostruito per le basse frequenze della reggae
music, poi nel tempo si sono aggiungi Gecky, Lep Boris e Jangio, e nel 2011 Dj Charly. Negli anni abbiamo suonato in quasi tutti i posti d’ Italia e d'Europa dove si balla
dancehall music, e in seguito alla vittoria e alla partecipazione ad alcuni soundclash
(battle tra sound system a botte di dubplates, dischi speciali registrati appositamente
per un sound da parte di alcuni artisti) a livello mondiale abbiamo suonato in più
occasioni a Londra, New York, in Giappone e nell'isola madre, a Montego Bay in Jamaica,
dove ci siamo piazzati al terzo posto al Worldclash Reset dopo due sounds storici
jamaicani come Jaro e Bass Odissey; il Worldclash è la massima sfida mondiale dei sound
system reggae.
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Ci sono secondo voi dei motivi specifici che fanno della Puglia un regione dalla così
forte attrattiva per il turismo giovanile?
Il turismo giovanile è stato il primo ad arrivare in Salento, che è la parte di Puglia che,
vivendoci, conosciamo meglio, e questo turismo, soprattutto sulla costa adriatica, si
deve alla reggae music. Non è un azzardo, anzi, è semplice storia, infatti sostenere che le feste in spiaggia e
nelle pinete, rese leggendarie da sound come Sud Sound System (principale promotore
per oltre vent'anni) han fatto muovere decine di migliaia di persone, ogni estate anno
dopo anno, creando un indotto che ha fatto nascere campeggi ormai estesissimi e
diverse strutture,, radicando un tipo di turismo giovane, dinamico, low cost quando
questo termine ancora non esisteva, o perfino "leisure", che trovava nel mare salentino,
nelle feste gratis in spiaggia, nei festival e solo successivamente nella riscoperta e
rilancio della "taranta" la sua massima espressione.
E' stato questo secondo noi a fare la culla di quello che il Salento, nei pregi e nei difetti,
è diventato negli ultimi 2-3 anni con l'estensione alla club culture e alla nascita di luoghi
a lei dedicati, ma che per l'appunto è frutto di oltre 15/20 anni di sviluppo musicale sul
territorio.
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Perchè la club culture qui ha trovato un radicamento così forte?
Prima di tutto l'ambientazione, i Jamaicani definiscono il Salento the italian jamaica
quando vengono a suonare da noi al Mamanera, e il turista non lo vede diversamente. Al
pari della Jamaica, è un posto dalle mille sfaccettature, che in agosto può indurre a una
sorta di vacanza 24/24h che si sposa perfettamente con la club culture, la dancehall e la
pista da ballo. In Salento puoi trovare musica più o meno a tutte le ore del giorno,
l'ambiente e la scenografia, soprattutto se valorizzata, è il sottofondo perfetto per la
"festa".
L'importante è non farlo diventare un mero villaggio vacanze, dove la club culture non ci
sarà più e si passerà stancamente ai balli di gruppo...
!
E voi vi sentite influenzato dalla vostra terra, le radici, i suoi suono o credete in
una assoluta globalizzazione del suono dance?
Noi suoniamo reggae e dancehall, non siamo jamaicani anzi siamo "whitey" come dicono
a Kingston, e lo facciamo dal tacco d'italia, con un nostro umile modo di riprodurre e
reinterpretare, come sound system, una musica che amiamo, ma con cui non siamo nati,
nè cresciuti.
Musica che, al pari della pizzica qui da noi, è l'espressione di un popolo di conquistati
nei suoi mille volti, solo che la pizzica ha smesso di descrivere il Salento da decenni, il
reggae e la dancehall descrivono la Jamaica ogni giorno.
Ci è entrata dentro naturalmente, ma la leggiamo con occhi salentini, studiando quelli
jamaicani, e il caso vuole che, facendo solo l'esempio della lingua, la traduzione tra
dialetto jamaicano (patwa) e quello salentino sia spesso diretta e immediata che
passando da italiano e inglese, soprattutto nei modi di dire, nei proverbi, e negli slang,
nella vita di tutti i giorni, che poi ritrovi in musica e riddim, in beats.
Culture lontanissime, ma sotto certi aspetti strutturate uguali, e in mezzo noi a suonare
la loro musica con orecchie "leccesi"; questa forse è la più bella versione di
globalizzazione che conosciamo.
Come una volta ci ha descritto David Rodigan dopo il clash a Montego Bay "suonate come
i piu' cattivi jamaicani, ma sembrate proprio dei nerd". Touchè.
!
Stilate una top ten di brani che potrebbero costituire la colonna sonora di una
vacanza nella tua terra?
Jamaica Love - Busy Signal
My Day - Tarrus Riley
Sud Sound System - Le radici ca tieni
Boom Da Bash - Sunshine Reggae (in versione dubplate per il Mamanera)
Redemption Song - Bob Marley (cantata alle 6,30 del Mattino, al Mamanera, mentre
spegniamo l'impianto, da migliaia di persone che non se ne vogliono andare, interamente
"acappella")
!
Il vostro club preferito in Puglia?
La spiaggia più reggae d'italia, il Mamanera Reggae Beach, dove ogni anno, da quindici
anni, si riunisce il popolo reggae e dancehall europeo per ballare sotto le stelle, gratis. E
da qualche anno, ci trovate Heavy Hammer come resident sound e direzione artistica, in
compagnia del jet set jamaicano ed internazionale di deejay e sound systems.
E' una situazione talmente unica che se una volta invitavamo i migliori deejay mondiali,
dopo averci suonato sono loro che chiedono ogni anno di ritornare, fino ad arrabbiarsi
se per esigenze di line up non possiamo avere tutti. Per raccontarlo abbiamo girato un
documentario, che trovate su youtube.com/heavyhammersound.
info: www.mamanera.com o www.heavyhammer.it
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