BOLOGNA SPETTACOLI 31
DOMENICA 17 MARZO 2013
TACCUINO
Frank Gambale al Bravo Caffè
Nuovo progetto per l’asso delle sei
corde, l’australiano Frank Gambale che
approda con il Natural High Trio —
Alain Caron al basso e Otmaro Ruiz al
pianoforte — domani alle 22,15 al Bravo
Caffè (via Mascarella 1). Gambale inizia
la sua carriera quando viene ingaggiato
da Jean-Luc Ponty e da Chick Corea. E’
amato dai circuiti jazz come dal popolo
rock
L’Irlanda saluta tra musica e boxe
E arrivò anche il St. Patrick’s Day a
“Irlanda in festa” che si chiude al Parco
Nord. Tanta musica a partire dalle 15,30 e
l’incontro di boxe, ormai tradizionale tra
le società pugilistiche Sempre Avanti Boxe
di Bologna e Crumlin’ Boxing di Dublino
che incrociano i guantoni dalle 18. per i
concerti da segnalare alle 20,15
l’americana Katrin che presenta il suo
quarto disco
Note nella cappella di San Lorenzo
Alle 16 si apre la cappella di San
Lorenzo in San Petronio dove si trova
La pietà di Amico Aspertini. Per
l’occasione si esegue di Cesar Franck
Les sept paroles du Crist sur la croix con
il Coro
Sant’Egidio, il
soprano Chisako
Miyashita, il
tenore Yoshimichi
Serizawa, il
baritono Giuseppe
Guidi. Direttore
musicale Filippo
Cevenini
Canto gregoriano
Alle 20,30 nella chiesa di Santa Maria
della Vita (via Clavature 10) elevazione
spirituale in canto gregoriano Iter
Chathecumenorum con la Schola
Gregoriana Benedetto XVI diretta da dom
Nicola M. Bellinazzo. Come tematica
unificante è stata scelta quella del
«percorso dei catecumeni». La Schola è
stata inaugurata nel 2007 e tende alla
creazione di professionisti nel complesso
registro musicale del canto gregoriano
••
IL CONCERTO BAUSTELLE
«I nostri fantasmi
nati dal cinema»
di PIERFRANCESCO PACODA
SI ISPIRANO al Dickens
del ‘Canto di Natale’ e alle colonne sonore del cinema di genere italiano degli anni ’70,
mescolando con creatività cultura alta e consumo pop, classici della letteratura e Romanzo criminale. Una passione,
quella per gli incontri tra
mondi lontani, che ha portato i Baustelle a affidare l’esecuzione della musiche del loro nuovo disco, Fantasma a
una orchestra sinfonica. Il
gruppo, guidato dal cantante
Francesco Bianconi, presenterà l’album questa sera
all’EuropAuditorium
(ore
21), spettacolo preceduto da
un incontro con il pubblico alle 15 in Sala Borsa.
Bianconi, cosa c’entra
una orchestra sinfonica
con il rock?
«Era un desiderio che volevamo concretizzare da molto
tempo, ma che non riuscivamo a realizzare per timore
che il suono sinfonico prendesse il sopravvento, finendo
per annullare l’energia della
nostra musica. Sino a quando
non abbiamo deciso che Fantasma sarebbe stato un disco
che gravita intorno a un tema, perfetto per essere commentato da una orchestra».
Registrare un disco con
una orchestra ci riporta alla stagione molto fertile
del rock progressive degli anni 70, quando tante
bands, anche in Italia, scoprirono la musica classi-
ca.
«Certo, per noi quelli esperimenti sono stati un riferimento, anche se allora si inseguiva troppo una pomposità eccessiva, perché l’orchestra doveva dare al rock una patina
culturale. Per noi si è semplicemente trattato della maniera migliore per esaltare, esasperare le atmosfere intimiste, malinconiche, suggerite
dalle pagine del Canto di Natale di Charles Dickens, la lettura dalla quale siamo partiti
per registrare Fantasma».
C’è qualche disco, in particolare, di quelli anni, che
avete amato?
«Certo, il bellissimo album degli Osanna, un gruppo napoletano, con Luis Bacalov, utilizzato nella colonna sonora di
Milano Calibro 9, poi Concerto
Grosso dei New Trolls e tutte
le opere di Frank Zappa con
Fronte
del palco
“Fantasma Tour” è il
primo nella carriera dei
Baustelle a coinvolgere
esclusivamente spazi teatrali. Sul palco con i
tre baustelle — Francesco Bianconi, Rachele
Bastreghi e Claudio
Brasini — un gruppo
composto da sette musicisti.
STASERA
All’EuropAuditorium
alle 21 ma alle 15 incontro
pubblico in Sala Borsa
l’orchestra».
La musica del cinema di
genere è una componente importante del suono
dei Baustelle.
«Ascoltiamo molta musica
prodotta per il cinema, specie
quella scritta per i film di serie B. Una scena che da un
punto di vista sonoro ha
espresso in Italia numerosi capolavori. Spesso le colonne sonore erano infinitamente superiori alle immagini che
commentavano. Ed è un patrimonio di autori ancora poco
esplorato, che scrivevano musica infinitamente ricca di
suggestioni diverse, spaziando dal pop psichedelico al
funk con un respiro internazionale».
CHI SONO
Gli esordi
la band si forma a
Montepulciano nel
1996. Nel 2000 con
“Sussidiario illustrato
della giovinezza” si
fanno notare e
l’album si impone
come «debutto
italiano dell’anno»
L’ultimo album
L’ultimo album
“Fantasma” è uscito il
29 gennaio 2013. Le
quattro anteprime del
tour hanno toccato
Bari, Roma, Firenze e
Milano: in quei casi la
band si è esibita con
un’orchestra sinfonica
Lumière, omaggio a Oshima
Diceva di sé: «Sono un indagatore del
rapporto tra Eros e Thanatos». E’
scomparso il 15 gennaio il regista
giapponese Nagisa Oshima e ora la
Fondazione Cineteca gli dedica un
omaggio composto da 8 titoli. Si parte al
Lumière alle 18
con uno dei suoi
film più famosi,
L’impero dei sensi
che viene
proposto in
versione integrale.
Alle 20,15
L’impero della
passione
Bazzano, i corti al gran finale
Alle 15 alla Rocca dei Bentivoglio di
Bazzano gran finale del Festival
MovieValley Bazzacinema con la
proiezione dei corti scelti tra quelli
pervenuti da tutta Italia. Saranno premiati
i tre vincitori e ci sarà una menzione
d’onore alla band Almamegretta che ha
partecipato fuori concorso con un
videoclip del singolo presentato a
Sanremo
IL PERSONAGGIO
Un canto dedicato a Maderna
I SUOI AUTORI di riferimento sono Luigi Nono e
Bruno Maderna. E proprio
Maderna, il prossimo 9 maggio, nell’ambito delle celebrazioni a lui dedicate a 40 anni
dalla scomparsa, Luigi Sammarchi omaggerà con la sinfonia Sydereus …Canto della
lontananza (Sonetto a Orfeo di
Rilke) che eseguirà con l’orchestra del Teatro Comunale,
al Conservatorio Martini.
Luigi Sammarchi, classe
1962, musicista bolognese diplomato in pianoforte e composizione, ama profondamente la sua città, «che ha grandi
potenzialità, in tutte le sue
espressioni artistiche» e che a
suo avviso, insieme a Venezia
dove ha trascorso alcuni anni
specializzandosi in musica
elettronica, «è la culla della
cultura italiana». Per questo
l’esibizione del prossimo maggio lo inorgoglisce, tanto più
perché, ammette, «io sono
giunto al successo in età matura». E ancora, «perché di Maderna c’è ancora molto da riscoprire e valorizzare».
Com’è essere compositori, oggi, in Italia?
«Difficile. Io ho scelto di rimanere qui, senza andarmene, perché in fondo ciascuno
ha una sua storia. Oggi ne sono felice. E lo sono tanto di
più perché a Bologna, sotto il
profilo culturale, si respira
un’aria di rinnovamento che
dà speranza. Certo serve tanta
determinazione.
Diciamo
che è necessario coniugare
predisposizione e carattere.
Non mi fraintenda se affermo
che bisogna essere un po’
eroi».
Ma a che punto della sua
vita lei ha deciso ‘io farò il
compositore’?
«In fondo... non saprei, è andata così, in maniera naturale. Forse intorno ai 16 anni,
quando ho raggiunto un certo grado di consapevolezza
personale, quando il mio amore per la musica classica, per
Chopin e Beethoven in particolare, è diventato imprescindibile. E’ stato un percorso
lungo, fatto di incontri e collaborazioni per l’Italia».
Dove trae ispirazione, oltre che dalla stessa musica?
«Premesso che io continuo a
studiare ogni giorno, amo la
filosofia, soprattutto la neoplatonica. E la pittura, ma
non mi chieda quale artista in
particolare perché mi affascina tutta quella antica: mi sug-
IL MUSICISTA
Luigi Sammarchi
racconta la genesi
della sua sinfonia
gestiona, mi emoziona. Incamero sensazioni che trasferisco nelle note».
Ad un giovane con l’ambizione di fare il compositore, cosa direbbe?
«Che i sogni vanno rispettati,
con fiducia e tenacia».
Camilla Ghedini