Poste Italiane Spedizione in Abbonamento postale 70% CNS - TRENTO Anno 21 - numero 3 - novembre 2011 E di z n io e sp e a ci le Anno 21 - numero 3 novembre 2011 Periodico della Federazione Corpi Bandistici della Provincia di Trento Redazione - Amministrazione via G.B. Trener, 8 38100 Trento Tel. 0461.230251 Fax 0461.230648 Realizzazione e stampa Litografica Editrice Saturnia snc Via Caneppele, 46 Roncafort di Trento Progetto grafico Mediaomnia - Riva del Garda SOMMARIO •La nostra festa pag. 1 • Le bande Trentine, ruolo sociale e culturale di una tradizione centenaria pag. 18 •Formazione di qualità anche nel 2012 pag. 22 • Sinfonia condinese pag. 26 • A Fondo musica da 110 anni pag. 29 • 110 anni di Musica per la Banda Folk di Castello Tesino pag. 31 Cronache: - A Caderzone Ugo Bazzoli succede a Antonio Vergara pag. 33 - Un anno di ricco d’impegni, ma anche di tante soddisfazioni pag. 33 - Le strie di Fiemme fra passato e presente pag. 35 - Roma: giornata nazionale della musica popolare ed amatoriale pag. 37 - Annafest e Bamberga pag. 38 - 125 più 25: Lavis e Pomarolo pag. 40 Per inviare articoli: [email protected] - Mezzolombardo ricorda Mario Pisetta pag. 41 - 2011: Anno della memoria storica pag. 41 Federazione Corpi Bandistici della Provincia di Trento via G.B. Trener, 8 38100 Trento Tel. 0461.230251 Fax 0461.230648 [email protected] www.federbandetrentine.it - Un’estate a tutta musica pag. 44 - Novità per la Banda Sociale di Ragoli pag. 45 - Tesero al Flicorno d’Oro pag. 47 Autorizzazione alla stampa n. 623 del 28.01.89 Poste Italiane Spedizione in Abbonamento postale 70% CNS - TRENTO Direttore Responsabile Franco Delli Guanti Segretaria di redazione Giannina Moser NOVITà EDITORIALI • Un CD per i 25 anni del Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis pag. 48 La nostra festa IlIl maltempo maltempo non non ha ha fermato fermato l’entusiasmo l’entusiasmo delle delle bande bande del del Trentino Trentino che che hanno hanno festeggiato festeggiato ii sessant’anni sessant’anni di di fondazione fondazione della della Federazione Federazione dei dei Corpi Corpi Bandistici. Bandistici. Ecco Ecco le le immagini immagini più più belle. belle. Foto servizio: Agf Bernardinatti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Le bande Trentine, ruolo sociale e culturale di una tradizione centenaria Risultati e osservazioni sulla ricerca condotta dalla Federazione delle bande di Giuliano Trenti 18 La ricerca sull’identità delle bande Trentine commissionata dalla federazione dei corpi bandistici della provincia di Trento ha sollevato alcune importanti riflessioni sul mondo bandistico, dalle quali è emerso un dibattito del quale anche i giornali hanno dato notizia. Personalmente, mi è dispiaciuto molto vedere come il lavoro realizzato sia stato tradotto e riassunto in un articolo che, in modo semplicistico, titolava “Le bande trentine, cosa da paesani”. Questo articolo vuole approfondire, alcune evidenze che sono emerse nella ricerca svolta, sia per sgomberare il campo da fraintendimenti, sia per capire la vastità delle osservazioni che sono emerse e le possibili linee di indirizzo del movimento bandistico Trentino. Dal punto di vista statistico, la ricerca è stata realizzata con ben quattro distinte rilevazioni attraverso altrettanti questionari, intervistando: i bandisti, le persone che hanno attività di tipo commerciale e turistico in trentino e le persone che risiedono in trentino (quest’ultimo è stato definito il campione dei “non bandisti”).In tutto, sono state intervistare 724 persone. La ricerca sull’identità delle bande Trentine commissionata dalla federazione dei corpi bandistici della provincia di Trento ha sollevato alcune importanti riflessioni sul mondo bandistico, dalle quali è emerso un dibattito del quale anche i giornali hanno dato notizia. Personalmente, mi è dispiaciuto molto vedere come il lavoro realizzato sia stato tradotto e riassunto in un articolo che, in modo semplicistico, titolava “Le bande trentine, cosa da paesani”. Questo articolo vuole approfondire, alcune evidenze che sono emerse nella ricerca svolta, sia per sgomberare il campo da fraintendimenti, sia per capire la vastità delle osservazioni che sono emerse e le possibili linee di indirizzo del movimento bandistico Trentino. Dal punto di vista statistico, la ricerca è stata realizzata con ben quattro distinte rilevazioni attraverso altrettanti questionari, intervistando: i bandisti, le persone che hanno attività di tipo commerciale e turistico in trentino e le persone che risiedono in trentino (quest’ultimo è stato definito il campione dei “non bandisti”).In tutto, sono state intervistare 724 persone. I risultati della ricerca evidenziano l’esistenza di due distinte prospettive da cui osservare le dinamiche del mondo bandistico trentino, delle quali è opportuno tenere conto. La prima prospettiva è collegata alle persone che, in modo diretto o indiretto, vivono in prima persona le attività banda. Questa prospettiva appartiene soprattutto ai bandisti e agli operatori turistici del trentino. Questi soggetti vedono le bande in modo molto positivo e, per i bandisti, l’attività dell’associazione è un aspetto importante della propria vita. I motivi che appassionano queste persone alla banda vanno ricercati principalmente nell’allegria che riconoscono nelle bande, nella voglia di stare insieme e di divertirsi imparando a suonare, la voglia di impegnarsi per sé stessi e per gli altri. In particolare, per quanto riguarda il legame tra i bandisti e le bande, si osserva come esista una sorta di doppio binario che li tiene legati a queste associazioni. Il primo binario riguarda la voglia di suonare e la passione della musica, il secondo riguarda gli aspetti sociali della banda, ovvero la voglia di stare insieme, divertirsi, e allo stesso tempo mettersi al servizio della propria comunità. Nella ricerca è emerso che questi due binari devono essere curati con attenzione nel gestire le bande: non può esistere la banda se non vengono curati contemporaneamente sia gli aspetti strettamente musicali, sia la possibilità di fare gruppo e divertirsi. Una cosa particolarmente curiosa che è emersa dalla ricerca riguarda le attitudini dei bandisti di sesso maschile: per la maggior parte dei maschi (ma non per tutti, sia chiaro) gli aspetti sociali della banda (il fare gruppo e lo stare insieme) sono mediamente più importanti degli aspetti strettamente musicali. Altre evidenze di grande rilevanza emerse dalla ricerca riguardano sia la rilevanza della divisa (ritenuta molto importante dai bandisti perché identifica la propria appartenenza alla banda e, allo stesso tempo, distingue la propria banda dalle altre), sia gli aspetti formativi delle bande. Infatti, quasi tutti i bandisti riconoscono alla banda di aver contribuito non solo a formare le loro capacità musicali, ma anche molte altre competenze di tipo sociale. Si riconosce alla banda la capacità di far imparare ai suoi partecipanti le regole 19 20 e l’importanza della convivenza civile, del volontariato gratuito, della tolleranza e della solidarietà, riuscendo a far diventare in qualche modo i bandisti dei cittadini migliori per la loro comunità. La ricerca ha inoltre permesso di rilevare il grande apprezzamento degli operatori turistici trentini verso le attività che svolgono le bande per il supporto turistico. Quasi la totalità del campione (il 99%) dichiara di essere convinta che le bande trentine siano molto importanti per sostenere il turismo trentino e, soprattutto, per comunicare ai turisti l’identità del territorio. In particolare, gli operatori turistici riconoscono alle bande, a differenza delle altre associazioni del territorio, il forte attaccamento ai valori culturali tipici del trentino, che permettono ai turisti di distinguere la nostra provincia dalle altre. La ricerca ha però messo in luce anche una seconda prospettiva, più problematica, a cui guardare il modo bandistico trentino. I problemi evidenziati riguardano soprattutto il rapporto tra le bande e chi non partecipa alla loro attività. L’evidenza più problematica di questa prospettiva riguarda il fatto che i giovani (soprattutto gli adolescenti e le persone al di sotto dei 25- 30 anni) risedenti nei fondovalle del Trentino (Trento, Rovereto, Riva del Garda, e così via) sembrano attribuire alla banda una immagine “da cosa vecchia”, “fuori moda”. A questa osservazione si collega addirittura il fatto che i giovani bandisti riportano di essere oggetto di vari sfottò, prese in giro e schernimenti da parte dei propri coetanei che non partecipano alla banda. Per maggiore comprensione di quanto sto affermando, riporto qui testualmente alcune delle risposte date dai bandisti alla domanda “come pensi sia visto chi partecipa alla banda da parte delle altre persone?”: • 1 Credo che alcuni, soprattutto i giovani che bazzicano per pub e discoteche, ci considerino degli sfigati; • 2 “…ho visto troppi ragazzi/e della mia banda buttare via tanti anni di studi e lasciare tutto solo per paura, secondo me, di essere indicati come “quello che suona nella banda”. Questi sono solamente due esempi, ma questo tipo di risposte si osservano da parte ddi buona parte degli intervistati di giovane età. Altro elemento di riflessione riguarda l’evidenza seguente: nonostante alcune bande Trentine esistano da più di cento anni, e abbiano contribuito a formare musicalmente migliaia di persone, la ricerca ha indicato che la maggioranza dei non bandisti non è stata in grado di definire in nessun modo quali differenze ci siano tra le bande trentine e quel del resto d’Italia o del vicino Alto Adige. In altre parole, le persone non bandiste intervistate non sono state in grado di identificare i tratti caratteristici del movimento bandistico trentino, e questo soprattutto per via della mancanza di conoscenza del mondo bandistico. Ulteriormente, quando si chiede alle persone non bandiste di descrivere le bande, la maggior parte delle persone residente nei centri di fondovalle, tende a descriverle come associazioni allegre, ma di bassa qualità musicale e che esistono soprattutto per partecipare agli eventi tradizionali della comunità ( principalmente sagre e processioni). Il giudizio di questa parte della popolazione è però basato unicamente su pregiudizi, poiché tali persone dichiarano di non conoscere da vicino le bande. Tali pregiudizi si sono probabilmente formati in tempi lontani, che non hanno più attinenza con le bande di oggi. Va però detto che le persone che vivono nelle vallate esterne del Trentino (Valli Giudicarie, Val di non, Val di Fassa e così via) hanno mediamente una conoscenza migliore delle bande, e dichiarano di apprezzarle in modo maggiore. Ma come vedono i bandisti il loro futuro? I bandisti trentini dichiarano di volere nel loro futuro delle bande più preparate dal punto di vista musicale, in grado di competere con le bande di aree europee che, ad oggi, risultano essere maggiormente in vista. Ma, come è intuibile da quanto esposto in questo articolo, buona parte dei bandisti vorrebbe anche che le bande Trentine fossero maggiormente sentite e apprezzate dalla popolazione trentina, e integrate in un quadro culturale che ne riconosca il loro valore. Questi sono i risultati principali della ricerca. Ringrazio tutti i bandisti di aver collaborato per la realizzazione dello studio, compilando i questionari e spendendo il proprio tempo per questo progetto. Ringrazio inoltre Stefano Malfer per il supporto dato alla realizzazione della ricerca. 21 Formazione di qualità anche nel 2012 Nonostante la flessione delle risorse economiche si proseguirà ad investire sui giovani di Claudio Luchini 22 Il 2011 ha rappresentato l’anno dei festeggiamenti del 60° della Federazione, celebrati con la manifestazione di apertura di Mezzocorona il 30 aprile, con la giornata di riflessione sull’identità culturale e il concerto serale del 3 settembre e con la grande giornata del 4 settembre che ha visto ancora una volta centinaia di bandisti sfilare per la città di Trento. È mio dovere ringraziare tutti coloro che hanno partecipato attivamente ai momenti di festeggiamento e che, soprattutto per la giornata del 4 settembre, hanno dimostrato quanto sia stata forte la volontà di essere presenti, nonostante gli eventi atmosferici contrari, a questa giornata significativa per il movimento bandistico trentino. Pertanto mi preme ringraziare nuovamente di cuore, a nome di tutta la Federazione e mio personale, per la dimostrazione di forte attaccamento alla nostra Federazione. L’anno 2012 presenta, per la Federazione dei Corpi Bandistici della provincia di Trento, l’anno del rinnovo di tutto il direttivo. Infatti l’anno prossimo scadrà il mandato triennale previsto dal nuovo statuto approvato nel 2000. La Federazione sarà chiamata, entro aprile dell’anno prossimo all’approvazione del bilancio consuntivo 2011, e subito dopo ci sarà la possibilità per i candidati alla presidenza e al coordinamento delle zone bandistiche di dichiarare la propria disponibilità a ricoprire tali ruoli. Entro maggio si terranno le assemblee di zona per l’elezione dei rappresentanti zonali e l’indizione dell’assemblea per l’elezione del nuovo presidente con la conferma dei membri eletti nelle zone. In questi anni l’attività della Federazione si è concentrata soprattutto sulla definizione del percorso formativo che possiamo oggi dire definitivamente strutturato. Anche l’ultimo incontro con le scuole musicali di riferimento ha permesso di rivedere la convenzione, di cui si allega copia, e di inserire finalmente anche gli aspetti di verifica dell’attività formativa svolta. Infatti, ogni soggetto formativo, a fine biennio, oltreché adempiere agli aspetti burocratici istituzionali, quali le pagelle, i giudizi, la segnalazione delle assenze eccetera.., sottoporrà il candidato ad una prova specifica che permetterà di certificare il livello di preparazione musicale raggiunto. Ciò induce tutti noi ad un impegno superiore, considerato che ormai il livello di formazione ha raggiunto uno standard di qualità elevato. Di conseguenza gli insegnanti potranno adottare metodi di insegnamento più consoni all’obiettivo da raggiungere, i direttori delle scuole musicali metteranno in campo azioni formative per i docenti opportunamente mirate e i presidenti e tutti noi avremo il dovere, l’onere e l’onore di seguire tutto l’iter con attenzione al fine di permettere ai giovani allievi di raggiungere il livello formativo di competenza più alto possibile. Il 2012, in considerazione del fatto che il percorso formativo è stato strutturato su sei anni e le lezioni di avviamento strumentale hanno inizio a partire di massima dal nono anno di età, siamo riusciti a mantenere il numero degli iscritti nella quantità sufficiente per poter finanziare il progetto, nonostante il sensibile calo delle risorse messe a diposizione dalla Provincia. Come ormai ogni presidente sa, per l’anno scolastico 2011/2012 è stata data la possibilità a tutti gli allievi di avviamento musicale di avere la disponibilità del voucher. Tutto ciò ha portato oggi ad avere n. 1312 allievi iscritti (teoria solfeggio) e numero 1872 allievi iscritti ai corsi di avviamento strumentale per un totale di 3184. L’azione messa in atto dalla Federazione ha permesso di soddisfare l’esigenza delle bande per quanto riguarda gli allievi iscritti e la richiesta delle scuole musicali circa la conferma di massima delle ore dell’anno precedente. Nel contempo si è potuto parzialmente soddisfare, con le poche rinunce comunicate in Federazione, anche quelle bande che in presenza di pochi allievi avevano chiesto un aumento di voucher. A partire dal 2012 dovremo ipotizzare un percorso straordinario per tutti quegli allievi che, con grande profitto e dedizione per la banda, hanno già frequentato i sei anni di corso e ritengono importante, per sè e per il gruppo bandistico, continuare un anno di specializzazione nel proprio strumento. Naturalmente ciò dovrà essere un premio meritato sia da un punto di vista della qualità musicale che dell’impegno mostrato a favore del proprio corpo bandistico. Pertanto il 2012 potrà, proprio sulla 23 24 scia di favorire coloro che ritengono valorizzare il proprio talento musicale e nel contempo mettere a disposizione le proprie competenze musicali a favore della banda, rappresentare l’anno della convenzione fra Federazione Corpi Bandistici ed il Conservatorio di Trento per dare la possibilità agli allievi meritevoli di poter avere un riconoscimento delle proprie competenze, a seguito di uno specifico esame sostenuto in Conservatorio e riconosciuto da un punto di vista legale. La massiccia adesione al progetto formativo della Federazione da parte dei giovani, come più volte sostenuto ed evidenziato anche dalla relazione sui valori del mondo bandistico, ha ridotto di molto l’età media dei nostri bandisti, pertanto come dalla tabella in calce abbiamo all’interno delle nostre realtà musicali ben numero 6.156 associati che svolgono attività musicale. Infatti risulta significativo il numero di coloro che sono tra i 10 e i 20 anni pari a 2841, che in aggiunta ai giovani sotto i 10 anni, pari a 178 suonatori, rappresentano quasi il 50% dei nostri associati attivi. Se poi consideriamo tra i giovani anche coloro che non hanno compiuto i 30 anni, possiamo dire senza mezzi termini che l’attività bandistica oggi in Trentino è svolta per quasi due terzi da giovani suonatori. E’ caratteristico del nostro movimento anche il fatto che oltre tra i 1906 bandisti di età matura ci siano ancora oggi ben 18 suonatori oltre gli 80 anni che si dilettano all’interno dei nostri gruppi musicali. Lo sforzo di questi anni da parte della Federazione è stato quello di dare una prospettiva futura attraverso la presenza dei giovani. Oggi dobbiamo, oltre che mantenere questa prospettiva, garantire una continuità di presenza dei meno giovani. Parlando di futuro, come deve essere il piano culturale 2012, dobbiamo anche considerare la realtà economica a cui andiamo incontro. Siamo tutti convinti che il momento di crisi economica attuale stia producendo i suoi effetti anche sulla nostra realtà, visto che già il bilancio 2011 registra un contenimento di contributi. Nel contempo non dobbiamo però far diventare questo elemento negativo un alibi per giustificare un eventuale e futuro disimpegno sia da parte della Provincia che da parte nostra, per quanto ci compete. Con l’anno in corso abbiamo maggiormente definito il nostro percorso formativo con l’obiettivo di individuare anche le competenze che ogni allievo, a fine biennio sia di teoria e solfeggio che di strumento, deve possedere. E’ opportuno pertanto che tutti sappiano, a partire dai giovani, che far parte della nostra famiglia significa dimostrare non solo di avere passione, impegno e costanza nello studio della musica, ma anche mostrare dedizione al gruppo di appartenenza. È importante che i nostri allievi siano in grado di sfruttare al massimo i propri talenti e i nostri bandisti giovani o meno giovani siano disponibili a continuare, come fatto fino ad oggi, a innovarsi e a migliorarsi. Per questo motivo abbiamo voluto sollecitare di mantener fede all’impegno assunto quattro anni fa quando abbiamo tutti assieme ritenuto importante il traguardo di partecipare a un concorso almeno di classificazione. È vero che ciò richiede impegno, da parte del maestro, del presidente e dei suonatori ma è altrettanto vero che le cose che richiedono più impegno sono anche quelle che danno maggiore soddisfazione e rafforzano la coesione del gruppo banda. Per tutte queste ragioni e altre ancora riteniamo che oggi l’intervento economico, anche se in un momento di crisi, soprattutto nel settore formativo, non debba e non possa venir meno. I gruppi musicali si sono fortemente migliorati nella capacità di suonare, si sono rinnovati nel vestiario, si sono resi sempre più disponibili a creare supporto alla realtà turistica del territorio e tutto ciò è oggi il risultato di un programma formativo di alta qualità. 25 Sinfonia condinese I 140 anni di storia del Corpo Musicale G. Verdi Anniversari 26 L’estate 2011, per la banda, è stata una stagione ricca di eventi. Con l’occasione dei festeggiamenti per il 140° anniversario del nostro sodalizio, è stata organizzata a Condino la tradizionale Rassegna bandistica della Valle del Chiese, domenica 10 luglio. La giornata è iniziata con la celebrazione della S.Messa in memoria dei bandisti e soci, al termine della quale ci si è trasferiti presso la casa Municipale per il convegno storico–musicale, con tutte le autorità e competenti relatori. Splendida la location del convegno, la sala consiliare, le cui pitture da sole narrano la storia del paese, e tra queste uno scorcio ritrae anche un momento storico della banda. Fa gli onori di casa l’assessore alla cultura Marina Pretti, poi il saluto del presidente della federazione bande trentine, Claudio Lucini. Gli storici locali Franco Bianchini e Basilio Mosca hanno raccontato la cronistoria della nostra banda rimarcando il prezioso contributo musicale della famiglia Dapreda. Il prof. Daniele Carnevali, docente presso il Conservatorio di Trento, ha sviluppato l’argomento analizzando la crescita delle bande in generale, con l’evoluzione dai primitivi suoni semplici fino a quelli più sofisticati dei nostri tempi. Nel pomeriggio si è tenuto il tanto atteso “concertone”: appuntamento sentito dai bandisti di tutta la valle. Un’ottima partecipazione di suonatori ed una buona cornice di pubblico, nonostante la canicola estiva. Il sole ha riscaldato in ogni senso l’esibizione delle singole bande ed il finale concerto d’assieme. Nella settimana di preparativi alla rassegna bandistica, si è svolto il torneo di SuperMiniVolley, rivolto alle bande, in palio per il vincitore c’era uno strumento musicale (per rimanere in tema). Il torneo ha riscosso una buona partecipazione, è stato un momento di ritrovo e uno svago “alternativo” per quei ragazzi abituati a masticare musica. Immancabile per una ricorrenza così importante, la mostra storica allestita con la massima cura presso la sala delle colonne. Tanti documenti e tanto materiale che pur inanimato sembrava parlare: strumenti e divise, fotografie e documenti storici, contenuti audio e video, pannelli che raccontano la storia del Concerto di Natale, i “vecchi e nuovi” autori e composizioni… un angolo dedicato al “non solo musica” con i momenti più divertenti di contorno all’attività musicale, premi e onoranze ricevute nei concorsi musicali. La serie di divise storiche non poteva non concludersi con la presentazione del nuovo abito, inaugurato e indossato appunto per il concertone. Si è compiuto uno studio accurato ed attento per la nuova divisa che ha dato un tocco di novità ed eleganza con una pratica cravatta e un nuovo contrasto di colori con i pantaloni; inoltre è stato integrato un nuovo caldo giubbotto per l’attività musicale invernale, che consente una praticità e versatilità dell’abito per le varie occasioni nelle diverse stagioni. Venerdì 29 luglio è stata la volta della formazione bandistica olandese Vakantieorkest “Ad Hoc” che ha intrattenuto la platea del centro polifunzionale con musica di alto livello. Sono stati suonati brani italiani tra cui “la Gazza ladra”, “I pini di Roma” e l’emozionante “Gabriel’s oboe” di Morricone, accompagnate da brani di compositori olandesi. L’evento clou dell’estate, la festa in grande stile per i 140 anni, è stata il 13 agosto con la manifestazione “Sinfonia condinese”. Nei mesi che hanno preceduto l’evento, un gruppo di ragazzi bandisti e non, si è trovato costantemente per l’organizzazione della festa. Con l’impegno di tutti, e la giusta coordinazione del presidente Roberto Spada e del suo direttivo, è nata più di una semplice festa. Sinfonia condinese è stata una serata di emozioni dedicata ai sensi, con intrecci di musica e luci in un contesto che trasuda di storia come quello di piazza San Rocco ed il verde del Parco alle Toppe. A tardo pomeriggio inizio con Happy Hour nella suggestiva piazzetta del palazzo comunale, magistralmente addobbata per l’occasione; si sono degustate bevande e cocktail accompagnati da un ottimo buffet. L’atmosfera ideale ricreata dalla musica di Fabio DJ e dalle acrobatiche danze del gruppo Long C’hi Kung Fu. Contemporaneamente ha preso il via una gara estemporanea di fotografia, 140...extempl, con premi succulenti, 27 28 500 € allo scatto più suggestivo della serata, 300 € al secondo e 200 € al terzo, oltre al premio per lo scatto più ironico e originale. Nel proseguimento della serata, al parco alle Toppe la musica dal vivo di 4 formazioni musicali. Le nostrane “Tirol Band” e “BWB – BenchWarmer Brass”, rispettivamente formate da suonatori di Roncone e di Condino, si sono alternate ai musicanti della Tiger Dixie Band e della Bifunk Brass Band. Tanta qualità, basti notare che questi ultimi sono un esplosivo ensemble composto da 15 elementi nato con l’idea di riproporre le sonorità funk-metropolitane in “salsa” jazz, mescolandole con quelle delle street-band. La Tiger, band tra le poche a livello internazionale, si dedica sistematicamente al recupero del Jazz degli “anni ruggenti” (primo ‘900), proponendolo con un approccio interpretativo originale ed attuale. Giunta mezzanotte, come in una fiaba, l’epilogo della magica serata con un gran finale a sorpresa, ”Lucky Balloon”. Tutti sono rimasti a bocca aperta e naso all’insù, ad ammirare lo spettacolare rilascio di un centinaio di mongolfiere luminose che hanno solcato i cieli sopra la valle. Un’emozione coinvolgente, arricchita dal sound di sottofondo, sulle note della commovente “Your Love” di Morricone ed “Adiemus” di Enya. Non mi soffermo troppo nel ricordare il tradizionale e collaudato Concerto dell’Assunta del 15 agosto tanto atteso ed apprezzato dal nostro pubblico. L’evento conclusivo dei nostri festeggiamenti, domenica 25 settembre, con il concerto assieme alla Corpo musicale di Bubino (Sondrio), formazione a noi gemellata e legata da una vera amicizia. Festeggiamenti formalmente conclusi, ma la stagione musicale prosegue: appuntamento a Condino per il tradizionale Concerto di Natale, la notte del 24 dicembre. Un ringraziamento a tutti gli amici che hanno collaborato per il compimento e la riuscita di tutte le iniziative che abbiamo proposto alla comunità condinese, e di valle. Un grazie agli sponsor che hanno contribuito, e un doveroso ringraziamento all’Amministrazione Comunale, per l’appoggio morale ed economico, al Consorzio BIM del Chiese, alla Cassa Rurale di Condino ed alla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. Tanta fatica ed energie sono stati spesi, ma tanto di ripagato con l’affetto e la partecipazione del paese e del nostro pubblico. A Fondo musica da 110 anni Anniversario celebrato insieme a tutta la comunità Anniversari Era il 1900 quando a Fondo venivano poste le basi per la fondazione del locale corpo bandistico. Il comitato promotore chiese a Vigilio de Inama di Fondo, all’epoca preside dell’Accademia letteraria di Milano, di scegliere il maestro: la prima “bacchetta” fu affidata a Paolo Arnoldi di Cremona, diplomato in Trombone al Conservatorio di Milano, che guidò la banda fino al 1914. Domenica 19 giugno 2011, grande festa a Fondo per i 110 anni del Corpo Bandistico del Comune di Fondo. Per le vie del paese hanno sfilato sei bande: Banda Comunale di Tuenno, Corpo Bandistico di Coredo, Gruppo Bandistico Clesiano, Corpo Bandistico Terza Sponda Revò, Corpo Bandistico del Comune di Romeno e Corpo Bandistico del Comune di Fondo. All’arrivo in piazza Stefenelli le bande assieme hanno intonato l’Inno d’Italia e Borgosesia (marcia storica della Banda di Fondo risalente agli archivi degli anni 30). In seguito nella sala Palanaunia, si sono tenuti i concerti delle singole bande e il concertorne finale d’assieme. Durante la manifestazione sono intervenuti il 29 Sindaco di Fondo Remo Bonadiman, il presidente della Federazione dei Corpi Bandistici Claudio Luchini, il presidente della Banda di Fondo Paolo Bertagnolli e le altre autorità presenti. Presenza di particolare importanza è stata la figura del dott. Mario Arnoldi, figlio del primo maestro Paolo Arnoldi, che entusiasta di essere stato invitato, ha voluto portare il suo saluto, con una interessante e minuziosa ricerca sul parco strumenti in dotazione alla banda nel 1901. Il Presidente Paolo Bertagnolli ha ringraziato tutta la comunità di Fondo che in questi 110 anni di storia ha contribuito alla fondazione e alla crescita della banda, ricordando che non v’è stata famiglia di Fondo che non abbia avuto al suo interno almeno un componente del Corpo Bandistico, sia stato suonatore, allievo, componente del direttivo o sostenitore. Ognuno ha prestato le proprie attitudini e inclinazioni musicali e ha 30 dato la propria disponibilità per creare nel gruppo una vitale e irrinunciabile socialità che sta alla base dello stare insieme. Solamente attraverso un costante impegno comune di bandisti ed allievi, supportato dall’indispensabile sostegno della comunità, afferma il presidente, si può guardare al futuro con serenità, certi che il grande numero di giovani che ora fa parte della banda, domani saprà trasmettere e proporre alle nuove generazioni questa lunga tradizione musicale. La Banda infatti non è semplicemente una scuola musicale fine a se stessa, ma uno spazio di socializzazione, di incontro tra le diverse generazioni e di crescita culturale per l’intera comunità. La Banda è da sempre presente in tutte le manifestazioni pubbliche del paese, siano di festa, sportive, religiose, ma anche più meste; una presenza totale e completa, una colonna sonora che accompagna la vita della comunità di Fondo. 110 anni di Musica per la Banda Folk di Castello Tesino A luglio un weekend ricco di eventi all’insegna della musica bandistica per celebrare l’anniversario di fondazione Anniversari Tre giorni di musica e folklore per le vie di Castello Tesino in occasione del 110° anniversario della Banda Sociale Folkloristica. Nata nel lontano 1901 la Banda di Castello Tesino ha voluto festeggiare in grande stile l’importante traguardo attraverso un weekend di eventi tutti all’insegna della musica bandistica. Il venerdì sera la manifestazione si è aperta al teatro tenda in località San Rocco con una frizzante esibizione del gruppo di ottoni “Bifolk Band” che ha rallegrato l’intero pubblico con la bravura e simpatia dei musicisti. Il sabato sera si sono esibite invece le prime due bande invitate alla rassegna, il Corpo Musicale Città di Trento ed il Corpo Musicale di Valdobbiadene (TV) hanno percorso in sfilata le vie di Castello Tesino sino al Parco di San Rocco, dove si sono svolti i singoli concerti, apprezzatissimi dal folto pubblico presente. Durante la serata è intervenuto per le premiazioni il vice presidente della Federazione dei Corpi Bandistici della Provincia di Trento, Renzo Braus, “castelazzo doc “che per molti anni ha suonato nella Banda di Castello Tesino e che ora 31 ricopre l’importante carica all’interno del mondo bandistico trentino. La domenica pomeriggio si è svolto il gran finale della manifestazione con la splendida sfilata lungo le vie del paese del Corpo Musicale Valboite (BL), del Corpo Musicale Folkloristico di Primiero, del Corpo Bandistico di Caldonazzo. Chiudeva il corteo e faceva gli onori di casa la Banda Folk di Castello Tesino, preceduta nella sfilata dal Vicepresidente del Consiglio Regionale, Marco Depaoli, dall’Assessore alla Cultura, Rapporti Europei e Cooperazione, Franco Panizza, dal Presidente della Federazione dei Corpi Bandistici della Provincia di Trento Claudio Luchini, dal Presidente della Comunità di Valle Valsugana e Tesino, Sandro Dandrea e dal Sindaco di Castello Tesino, Sisto Fattore. Le autorità hanno voluto visitare la mostra fotografica “110 anni di Musica!”, esprimendo il loro plauso per l’iniziativa e lasciando la loro firma sul libro presenze a ricordo della loro partecipazione. A metà percorso le quattro bande si sono esibite in un applauditissimo Concertone d’assieme suonando l’Inno di Mameli, l’Inno al Trentino e la marcia di Radetzky; poi hanno proseguito la sfilata, fra gli scroscianti applausi del pubblico, per giungere al teatro tenda. Dopo i discorsi delle varie autorità locali e provinciali e lo scambio dei riconoscimenti ricordo, le quattro bande si sono esibite singolarmente davanti a un folto pubblico attento e caloroso. 32 Ognuna ha dimostrato la propria bravura suonando pezzi anche molto impegnativi. Momento clou della serata è stata la performance della Banda Sociale Folkloristica di Castello Tesino che ha deliziato i presenti con autori boemi, con gli Strauss e con la bravura del suo direttore Ivan Villanova che si è anche esibito in un assolo di clarinetto, la Virtuospolka, accompagnato dalla Banda. A coronamento dei festeggiamenti sono stati premiati: Fulvia Nervo, Sara Fattore, Giorgio Zampiero e Mattia Moranduzzo, bandisti che hanno raggiunto dieci anni di presenza attiva in banda; Anna Zotta, la bandista più giovane (classe 2000) e Adriano Dorigato per la sua passione e la lunga carriera nella Banda di Castello; infine Arianna e Italo Zampiero che da dieci anni, ovvero dall’età di 4 e 3 anni, fanno parte della banda, prima come “mascotte” nelle sfilate e da diverso tempo come musicisti effettivi. Durante la manifestazione ha avuto luogo anche la premiazione della gara di disegno “La mia Banda a colori” promossa della Banda Folk di Castello Tesino per coinvolgere anche i più piccoli in questo compleanno speciale. Una manifestazione molto ben riuscita che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente a tutte e tre le giornate di festa e che ha ripagato di soddisfazione gli organizzatori, tutti componenti della Banda Folk di Castello Tesino, dei lunghi mesi di intenso lavoro per la preparazione dell’evento. A Caderzone Ugo Bazzoli succede a Antonio Vergara Dalle pagine del Pentagramma desidero esprime a nome mio e della Banda Comunale di Caderzone Terme con grande riconoscenza un sincero “grazie Antonio”. Dopo sei anni il maestro Antonio Vergara lascia la direzione della banda comunale di Caderzone. In questi sei anni di proficua collaborazione ne abbiamo potuto apprezzare la grande passione e l’impegno. Infatti, con qualsiasi condizione climatica non ha mai fatto venire a mancare la sua presenza alle prove anche se la strada da percorrere sia stata lunga. Ne abbiamo potuto ammirare la profonda umanità, nonché il suo impegno nel ricercare repertori musicalmente vari con lo scopo di proporre concerti facilmente comprensibili dal pubblico ma anche nello stesso tempo divertenti da suonare per gli strumentisti. Tra le altre cose abbiamo ammirato anche la sua grande pazienza, una dote che l’ha posto nella condizione di non dire mai una parola sopra le righe nei confronti dei bandisti e degli allievi. Durante gli scambi e le uscite abbiamo potuto apprezzare la sua generosità sentendo quanto il maestro Vergara sia nel cuore di tutti i componenti del movimento bandistico provinciale grazie alla sua disponibilità nell’aiutare sia come strumentista le bande che lo interpellano, sia con l’assidua presenza nella Banda Rappresentativa della Federazione. Lo desidero ringraziare per quanto ha fatto per la banda e per quanto farà ancora in qualità di insegnante della Scuola Musicale Giudicarie per gli allievi di ottoni della Banda comunale di Caderzone e delle altre bande. Un benvenuto e un augurio di buon lavoro al maestro Ugo Bazzoli, che ha assunto la direzione della banda comunale di Caderzone Terme a partire dall scorso ottobre. Un anno di ricco d’impegni, ma anche di tante soddisfazioni E a conclusione dell’anno il concerto di chiusura e la partecipazione ai mercatini di “NatalArte” a Corte Trapp a Caldonazzo Cronaca di Caderzone di Luciano Polla Le uscite ed i concerti ordinari e straordinari per il Corpo Bandistico di Caldonazzo nell’estate scorsa sono stati numerosi come di consuetudine, Cronaca di Caldonazzo 33 34 trovandosi il nostro paese si trova in un contesto ambientale-turistico con ospiti provenienti dai vicini paesi esteri e da molte regioni d’Italia. Sarebbe quindi poco logico non approfittare durante questo periodo per esibirsi in pubblico. Un appuntamento organizzato dalla nostra associazione che ormai sta divenendo una tradizione è la rassegna denominata “Bande in Vetrina” giunta alla sua dodicesima edizione. Questa rassegna ha visto la partecipazione di un gruppo musicale inglese “Sussex University” proveniente da Brighton (cittadina del sud dell’Inghilterra), della Banda Musicale Mezzocorona e della Banda Sociale di Cavedine con un pubblico attento e curioso ad ascoltare i repertori proposti dai gruppi ospiti. Nel corso dell’estate siamo stati invitati a Castello Tesino per i festeggiamenti dei 110 anni della banda locale, presenza pure alle manifestazioni di celebrazione dei 100 anni della parrocchia San Sisto II di Caldonazzo. Non meno significativi i due concerti tenuti in Via della Villa e Corte Celeste, due luoghi carichi di fascino, tradizione e storia locale nel centro storico del nostro paese. Evento extra musicale è stata la partecipazione con vittoria della nostra associazione al “2° Palio di San Sisto”, torneo di calcio tra le associazioni del volontariato di Caldonazzo, svoltosi sul campetto in erba sintetica all’interno della struttura che l’associazione calcistica Audace gestisce e cura. Bellissimo momento abbiamo vissuto con la partecipazione alla 54a Festa dell’Uva a Verla di Giovo, grazie all’invito degli amici della Banda Piccola Primavera di Verla e alla sua gentile presidente Giorgia Arman, i nostri bandisti hanno apprezzato per la prima volta la partecipazione da dentro la sfilata, giornata bellissima grazie al tempo soleggiato ed alla moltitudine di carri e figuranti che hanno sfilato e non per ultimo per l’accoglienza ricevuta. Momento “clou” di questa annata è stata la partecipazione al Trentino Book Festival, tre giorni letteraria della Valsugana e non solo, che si è svolta come prima edizione a Caldonazzo. L’invito di Pino Loperfido, l’ideatore del Trentino Book Festival ad accompagnare con la nostra musica la serata di chiusura, affiancando il famoso attore trentino Andrea Castelli si è trasformato in un esperienza che i bandisti e i presenti alla serata porteranno nell’album dei ricordi come una delle belle pagine della vita. Al termine della sua esibizione, l’istrionico Andrea Castelli ha perfino diretto il Corpo Bandistico di Caldonazzo sulle note della famosa “Radetzky March” tra gli applausi entusiasti del foltissimo pubblico presente. Oltre al concerto di chiusura dell’annata previsto per il 28 dicembre 2011 presso la chiesa parrocchiale, la nostra banda terrà un concerto sabato 3 dicembre 2011 ad ore 15.30 ai mercatini di Natale presso Corte Trapp a Caldonazzo, manifestazione che da questo anno verrà denominata “NatalArte” con durata dall’ultimo weekend di novembre, comprendendo i fine settimana di dicembre fino alla vigilia di Natale. Promotore sarà l’ agenzia pubblicitaria OGP di Trento in collaborazione con il consorzio degli esercenti locali denominato “Centriamo Caldonazzo”. Mentre per domenica 11 dicembre 2011 sempre ad ore 15.30 sarà ospite la “Banda Folkloristica della Magnifica Comunità di Folgaria”. Invitiamo tutti alla partecipazione di questi e di tutti gli altri appuntamenti in programma che sarà consultabile sul sito www.nataleacorte.it. Le strie di Fiemme fra passato e presente Il “Concert Ensorcelé” di Joe Schittino conclude la “settimana stregata” di Cavalese Grande successo della prima assoluta del “Concert Ensorcelé” di Joe Schittino, con cui la Banda Sociale di Cavalese ha concluso – in bellezza, è il caso di dirlo - la “settimana stregata” del 18-23 luglio. Il concerto, nato dalla collaborazione fra la banda di Cavalese e l’ “Alliance Artistique Européenne” (un associazione con sede a Parigi, che si propone di creare una rete di cooperazione fra artisti europei di diverse nazionalità), traccia un solco netto fra l’iniziativa di Cavalese e le manifestazioni folkloriche – talvolta di dubbio livello – che imperversano in Italia. La differenza consiste nel valore artistico e nel respiro internazionale dell’opera: il concerto schittiniano concilia infatti l’ispirazione ai fatti di Fiemme del Cinquecento con uno sguardo ad ampio raggio, include riferimenti alle streghe americane e alla carneficina perpetuata a Salem nel tardo Seicento e – scavalcando il filo spinato della rievocazione storica - guarda a un orizzonte magico comune. Agli spettatori, la banda ha offerto una sgargiante e fumettistica ridda infernale in quattro movimenti: la fanfara iniziale che evoca “les sorcières de l’Amerique du nord”, ha lasciato spazio alla grazia accattivante di una Valse amourette improntata al tema delle fatture d’amore; una cupa e grottesca “Marcia funebre, ma non troppo” ha introdotto l’inatteso “lieto fine”: un abbagliante e virtuosistico Rondò conclusivo che celebra il trionfo di Belzebù. L’esecuzione del concerto - che ha avuto luogo alla presenza del giovane compositore - è spiccata per brillantezza e coesione fra la banda, diretta da Andrea Gasperin, e il clarinetto solista di Angelo Cavarra: la banda ha superato senza timidezza il banco di prova di una scrittura musicale radicalmente differente rispetto a quella del classico repertorio bandistico e ha intrecciato un dialogo ricco di sfumature con l’ estro tutto luciferino del clarinetto di Angelo Cavarra. La strega, questo arcaico e misterioso totem che domina da sempre l’immaginario collettivo, è emersa dal concerto come un enigma ricco di sfaccettature. È l’innocente perseguitata dal potere ecclesiastico o civile (come nel raro caso di Cavalese), il capro espiatorio delle “epoche nere” in cui peste, fame e guerra falcidiavano la popolazione… ma non solo: come sembra suggerire la musica di Schittino, è impossibile secolarizzare completamente l’immagine della strega spogliandola dei suoi ineliminabili aspetti magici; già alla fine degli anni Sessanta, gli storici (Carlo Ginzburg in testa) iniziavano a indagare sulla sottile linea rossa che separava le “presunte streghe” perseguitate dall’Inquisizione, dalle numerose congreghe di carattere sciamanico che nelle campagne compivano ancora antichi riti di fertilità. Si pensi solo ai “Benandanti” friulani (letteralmente “nati con la camicia” perché partoriti Cronaca di Cavalese di Martina Fragale 35 ancora avvolti nel sacco amniotico) nati con il compito di contrastare l’influsso maligno di streghe e stregoni sui raccolti… e paradossalmente perseguitati come streghe e stregoni fra Cinque e Seicento. La strega che brontola formule magiche sul suo calderone, parossistiche e colorite danze di spiritelli: sfogliando un repertorio di immagini comuni, il “Concert Ensorcelé” di Joe Schittino restituisce allegramente alla strega il suo alone di magia e allude con la leggerezza tipiche delle opere d’arte (quelle vere) al complesso mosaico di una realtà senza tempo. Il concerto ha concluso una settimana ricca di manifestazioni, che hanno visto premiato lo sforzo organizzativo della Banda Sociale di Cavalese, presieduta da Matteo Zendron. Grande apprezzamento è stato espresso anche dall’Amministrazione Comunale per essere riusciti a coinvolgere in un unico progetto, più associazioni di Cavalese, portando a conoscenza dei valligiani e dei turisti un momento cruento della storia della Valle di Fiemme. Una settimana importante, che ad ogni evento ha raccolto applausi e gradimento da parte del numeroso pubblico; si è quindi potuto apprezzare, attraverso i 36 diversi linguaggi artistico musicali, le potenzialità delle associazioni locali, vero patrimonio culturale del nostro territorio. Per la realizzazione del progetto la Banda Sociale di Cavalese ha potuto contare sul supporto delle associazioni di Cavalese, del Comune di Cavalese, della Provincia Autonoma di Trento, del Piano Giovani di Zona, della Comunità Territoriale della Val di Fiemme, dell’Apt Val di Fiemme, della Magnifica Comunità di Fiemme, della Fondazione Caritro e della Cassa Rurale Centrofiemme di Cavalese, delle Assicurazioni Generali, della Federazione dei Corpi Bandistici della Provincia di Trento e di tante altre importanti sponsorizzazioni private. La Banda Sociale di Cavalese vede nel lontano 1820 la sua fondazione. Oggi è presieduta da Matteo Zendron ed è diretta per il terzo anno consecutivo dal bellunese m° Andrea Gasperin. La Banda è composta da 60 persone tra cui 6 vallette, mazziere e portabandiera; inoltre tra le fila della banda vi sono anche 40 allievi, che attraverso i corsi organizzati in collaborazione con la Scuola Musicale il Pentagramma di Tesero, si avvicinano al mondo della musica imparando il solfeggio e a suonare uno strumento. Roma: giornata nazionale della musica popolare ed amatoriale Riuscita trasferta per la Banda Sociale di Cimego È sabato 14 maggio, la città eterna è coccolata da un torpore estivo di un anticipo d’estate. Da una parte si trova l’Ara Pacis, simbolo dell’unità e della pace di una Roma imperiale ai suoi albori. Dall’altra, piazza di Spagna, simbolo di un epoca in cui piccoli stati italiani forgiavano un proprio individualismo culturale. Ad unire questi due luoghi e simboli un cammino ideologico e reale fatto da migliaia di Italiani che si sono trovati a festeggiare con una sfilata di note e costumi. È la giornata nazionale della musica popolare ed amatoriale, organizzata da ASSOMUSICA, a cui hanno partecipato gruppi bandistici e folkloristici in rappresentanza di ogni regione d’Italia. E il pigro pomeriggio romano si riempie di colpi di tamburi, squilli, note, stoffe e costumi di ogni colore, guance gonfie nello sforzo di suonare e gambe di majorettes che sfilano allegre. Un corteo dove la musica popolare diventa collante capace di unire quel caleidoscopio di tradizioni e culture che è l’Italia stessa e dove la festeggiata è proprio lei, l’Italia, nel suo centocinquantesimo di unità ritrovata. In rappresentanza del Trentino Alto Adige troviamo la Banda Sociale di Cimego, un corpo bandistico tra i più longevi di questa terra, che ha festeggiato l’anno scorso proprio i suoi centosessanta anni di attività, ben nove anni più anziana della nostra odierna Patria. Fu proprio in quell’occasione che la Banda sfoggiò le sue nuove divise, frutto di una riscoperta tradizione ed identità con il territorio, grazie anche al sostegno della Provincia Autonoma di Trento. Attraverso queste divise la Banda ha portato a Roma non solo buona musica ma anche un’immagine forte di legame con il territorio che ha procurato interesse ed ammirazione da parte del pubblico e degli altri partecipanti. In questa occasione la Banda Sociale di Cimego ha visto anche la collaborazione di molti componenti della Banda Sociale di Castel Condino, un segnale sano di apertura e collaborazione tra paesi limitrofi. Come spesso accade, la musica e più in generale l’arte precorrono i tempi. È stato infatti da poco attivato l’iter che potrebbe portare in un futuro prossimo all’unificazione dei due comuni ed è bello vedere come questo spirito di unione sia già attivo e diffuso a livello bandistico, precedendo gli intenti politici. Una unione che ci riporta alle fasi conclusive di quella giornata di unità nazionale a Roma, con l’augurio del Prof. Giuliano Amato e la benedizione di Giuseppe Garibaldi, interpretato dall’attore Paolo Celli, a tutte le bande e simbolicamente a tutte le regioni della nostra penisola. Tutti quanti, fianco a fianco lungo quella meraviglia di travertino che è la scalinata di Trinità dei Monti in piazza di Spagna, e con la partecipazione della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri di Roma, e della Banda Musicale della Guardia di Finanza, si è intonato l’inno d’Italia in un boato di suoni ed orgoglio nazionale. Cronaca di Cimego 37 Annafest e Bamberga Viaggio in Baviera della Banda Sociale di Lavis 38 Tutti gli anni dal 1840, alla fine di luglio a Forchheim, una cittadina bavarese situata ad una trentina di chilometri a nord di Norimberga, si onora la patrona Santa Anna con una festa della durata di ben nove giorni: l’Annafest. Forchheim si posiziona sulle rive del fiume Regnitz, fiume che alimenta con le proprie acque il canale Reno-MenoDanubio, lungo 171 km e inaugurato nel 1992, che da Bamberga a Kelheim collega le acque del Reno e del Meno a quelle del Danubio, fornendo un’arteria navigabile attraverso tutta l’Europa tra Amsterdam e il mar Nero. Navigazione commerciale ma anche affascinante e frequentata navigazione da crociera per viaggiatori che possono così apprezzare e lentamente gustare i meravigliosi paesaggi e le affascinanti cittadine attraversate nel viaggio attraverso il cuore storico dell’Europa. Una di queste cittadine è appunto Forchheim, 30.000 abitanti, nel distretto dell’Alta Franconia, che vanta 1200 anni di storia essendo menzionata in un editto dell’anno 805 come una delle nove città della frontiera orientale del Cronaca di Lavis di Marco Battisti regno di Carlo Magno, caratterizzata da edifici con imponenti facciate barocche, realizzate in legno e muratura (a traliccio) a testimonianza della gloriosa storia della città. Ed è in questa deliziosa città, in occasione dell’Annafest, che la Banda Sociale di Lavis è stata invitata dagli amici della gemellata Buckenhofen Musikverein, banda che rappresenta l’omonimo quartiere di Forchheim. Il 22 luglio, accompagnati dagli assessori G. Comunello e A. Zanetti in rappresentanza del Comune di Lavis, la Banda Sociale è stata accolta dagli ospiti al suono della banda, con la gentilezza e l’affetto che è maturato in 32 anni di gemellaggio e di reciproche visite. Tutti assieme hanno partecipato alla serata di benvenuto, facendo notte tra saluti, abbracci, canti e balli e predisponendosi a godere l’indomani, prima dell’apertura ufficiale della Annafest, di una visita guidata alla famosissima città di Bamberga. Bamberga è una città di 70.000 abitanti che vanta una storia millenaria e che per un breve periodo fu il centro del Sacro Romano Impero; Enrico II di Germania e sua moglie Cunegonda, sono sepolti nella cattedrale, dirimpetto alle spoglie di papa Clemente II, unico papa sepolto a nord delle Alpi, vescovo della città prima di diventare vicario della Chiesa Cattolica di Roma (10461047) e deceduto prematuramente per avvelenamento all’età di 42 anni. Bamberga è patrimonio dell’umanità tutelato dall’UNESCO, in virtù del complesso di edifici storici più esteso e meglio conservato in Europa, delle 2400 case tutelate come monumenti architettonici, delle chiese medievali e dei palazzi barocchi, oltre che dell’antico quartiere dei pescatori con le case adagiate sul fiume, conosciuto come Kleine Venedig (piccola Venezia). Avvolti dalla magia della città e dal fascino del passato, si sono svelati suggestivi angoli di quartiere e affascinanti vedute in un clima turistico coinvolgente, fino a concludere la visita di fronte all’incanto del vecchio municipio, costruito su di un’isoletta al centro del fiume Regnitz, con la casetta a graticcio a sbalzo sulle acque del fiume. L’Annafest si apre con una sfilata di tutte le associazioni della cittadina che, partendo dalla piazza del municipio, si recano accompagnate dalle due bande di quartiere e dalle bande ospiti alla collina delle Keller (cantine birraie), dove tra bancarelle, giostre e musica, ci si lancia in una festa sfrenata di nove giorni e dove l’allegria accompagnata da fresca birra scorre a fiumi. Si calcola che ogni anno l’Annafest sia frequentata da almeno 50.000 visitatori, tra i quali quest’anno anche la Banda Sociale di Lavis, che si è fatta partecipe suonando in concerto ed improvvisazioni accompagnate dai musicisti di Buckenhofen. Si é conclusa così in un clima di entusiastica allegria e soddisfazione la visita in Baviera della Banda Sociale di Lavis, diretta per la prima volta dal maestro Adriano Magagna, chiamato recentemente a sostituire Mario Garniga, costretto a rinunciare alla direzione a causa del trasferimento della sede di lavoro. Con queste premesse la Banda si accinge ora con rinnovato ardore ad affrontare un finale di stagione pregno di impegni, a cominciare dalla partecipazione ai festeggiamenti del 60° anniversario della Federazione dei Corpi Bandistici della Provincia di Trento e via via fino a concludere il suo calendario con il consueto concerto di natale. 125 più 25: Lavis e Pomarolo La storia di due gruppi musicali uniti in musica. Appuntamento il 26 novembre e il 6 dicembre I festeggiamenti di un anniversario sono sempre i più attesi e ricchi di sorprese, perchè allora non festeggiarne addirittura due ? Questo concerto è il frutto di un progetto che il Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis e la Banda F. e G. Fontana di Pomarolo hanno deciso di intraprendere per festeggiare i reciproci anniversari. Le due formazioni sono separate da 100 anni di storia, il GSGL festeggia infatti i 25 anni di fondazione e la Banda di Pomarolo i 125. La casualità di questi due numeri ha dato il via ad una collaborazione che è sembrata da subito un’ottima idea per due serate in musica. Con questi due concerti ringraziamo tutti i musicisti che si sono impegnati durante le prove e tutti gli organizzatori che si sono dedicati instancabilmente alla realizzazione di questo bellissimo progetto. Ringraziamo infine i due maestri Renzo Eccel e Stefano Matuzzi. Abbiamo voluto rendere ulteriormente speciali le serate invitando il trombonista Lito Cronaca di Lavis e Pomarolo 39 Fontana, famoso a livello mondiale. Lito Fontana, nato a Buenos Aires nel 1962, si diploma in Trombone nel 1984 trasferendosi poi in Austria per perfezionarsi con il M° M. Stern (1° trombone dei Bayrischen Rundfunk). Collabora con formazioni musicali in tutta Europa, con il quartetto Trombonisti Italiani (di cui è fondatore) e la Juvavum Brass di Salisburgo tra i cui membri si annoverano Hans Gansch dei Wiener Philharmoniker e Gabor Tarkovi dei Berliner Philharmoniker. Memorabile è la cooperazione con la Brass Band Hall con cui solista ha vinto per quattro volte il Campionato Europeo e i Wiener Philharmoniker per la musica d’intervallo del Concerto di Capodanno 2000. Nel 2008 viene nominato nella “Brass Band of the Year” dell’online-magazine “4barrest” come uno dei migliori trombonisti al mondo. Attualmente insegna musica e vive con la sua famiglia ad Innsbruck (www.litofontana.com). I concerti musicali (le formazioni sono composte complessivamente da 100 suonatori) sono previsti per sabato 26 novembre 2011 a Rovereto, presso l’Auditorium Melotti del Museo Mart e per martedì 6 dicembre 2011 a Lavis in occasione della Fiera dei Ciucioi al Palazzetto dello Sport. Mezzolombardo ricorda Mario Pisetta 40 Mario Pisetta, per dieci anni (dal 1973 al 1983) maestro della nostra banda, ci ha lasciati.. Mario, classe 1926, era figlio di Emilio Pisetta, originario di Lavis, anche lui per due anni maestro della nostra banda. La famiglia Pisetta arrivò a Mezzolombardo nei primi anni del dopoguerra. Mario Pisetta entrò in banda in giovane età, seguendo le orme del padre, come suonatore di tromba All’età di 47 anni prese in mano la bacchetta di maestro succedendo a Guido Gallo. Musicista talentuoso, oltre a fare il bandista fondò assieme ad altri amici il Cronaca di Mezzolombardo complesso Melody (diventato poi New Melody) con il quale allietava le feste del paese. Per quanto riguarda la banda, negli anni in cui fu maestro prese in mano il corso allievi del quale si occupò personalmente, insegnando a suonare ad una intera generazione di musicisti, alcuni dei quali ancora componenti del sodalizio. Insegnò solfeggio e, pur essendo lui un suonatore di tromba, avviò alla musica piccoli strumentisti di tutti gli strumenti per banda. «La sede di banda era la sua seconda casa – afferma Luciano Tait, ex componente della banda e per trent’anni, compreso il periodo in cui Pisetta fu maestro, componente del direttivo – usciva dal lavoro, andava a mangiare e poi passava il pomeriggio in sede ad insegnare agli allievi; i giorni in cui c’erano prove rimaneva fino a tarda sera, ma anche gli altri giorni comunque le ore che dedicava alla banda era tante, anche trascrivendo a mano partiture che poi la banda suonava». Dopo la banda di Mezzolombardo, per alcuni anni Mario Pisetta ha diretto la banda di Roverè della Luna. Inoltre, come trombettista, ha suonato anche per molti anni nella fanfara degli alpini di Trento. La direzione della banda, a nome di tutti i bandisti, in attività e non, ricorda con grande simpatia ed affetto Mario Pisetta – non “ex-bandista”, ma bandista a tutti gli effetti, essendo egli stato nominato qualche anno fa “bandista onorario” proprio per i suoi meriti ed il suo impegno a favore della crescita della banda - ed è vicina ai suoi familiari.. Grazie maestro Mario Pisetta, non ti dimenticheremo mai. 2011: Anno della memoria storica In vista della la fine del 2011, si possono già tirare le somme del 2010, che si chiuderà come solito con le iniziative di Natale. Ma torniamo un po’ indietro… La stagione, come al solito, è partita con la 17° Edizione di “A TUTTA BANDA”, che si è svolta quest’anno con la formula del 2+2 (due fine settimana consecutivi: 29/30 maggio, 4/5 giugno), edizione brillantemente e quasi completamente gestita da giovani, come del resto logico considerati gli attori. E proprio con questo principio che la direzione della Banda Sociale di Pergine ha deciso di sperimentare nuove vie per fare amare sempre più questa manifestazione. La prima novità è stata l’affidamento della conduzione a Marco Gadotti ed Elisabetta Silvestro, giovani presentatori che hanno dimostrato (aiutati da altri ragazzi) grandi qualità ammirate da tutto il pubblico presente e dalle autorità. L’inserimento dei giovani nella organizzazione delle quattro serate, spalmate quest’anno su due fine settimana (28,29 maggio e 4,5 giugno) e introdotte nella splendida cornice di piazza Municipio, ha dato un senso più scorrevole e brillante all’evento, oltre ad una naturale freschezza e brio largamente percepiti. Ben 12 gruppi hanno imperversato, con finale davvero entusiasmante dell’ultima serata e tanto pubblico: Levico, Aldeno, Pergine, Banda Light di Storo, Mattarello,Lavis, Cembra e Faver, Telve, Istituti superiori di Tione, Pinzolo, Civezzano-Fornace e Pieve di Bono-Roncone. Un’ottica risultata vincente ed un “Bravo” a Marco ed Elisabetta. L’attività è poi proseguita con i classici concerti di piazza (qualcuno purtroppo non ha avuto fortuna per il maltempo), la partecipazione musicale allo spettacolo di P.S.A. in accompagnamento al noto attore Riondino (Storia di Garibaldi), seguita poi da una trasferta in Friuli, e la partecipazione alle manifestazioni del 60° anniversario della Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino. Infine il Gran concerto della Sagra che tanto entusiasmo ha causato sia nei partecipanti che nel pubblico della serata, mai così numeroso ed alla presenza dei nostri Amministratori del Cronaca di Pergine 41 GIGI “BOMBA”, ovvero: l’arte della simpatia Luigi Facchini, conosciuto come “Gigi il pattista”, avrebbe compiuto 100 anni il 13 settembre 2011. Se n’è andato invece nel 2000 dopo una intera vita trascorsa nella Banda Sociale. Entrato nel 1928, al tempo del M° Serra, ne è uscito nel 1992, ma dal dopoguerra si è appropriato del suo “strumento”, poi mai abbandonato (i famosi piatti…). “Personaggio” nel vero senso del termine,si può ben dire che stregava letteralmente il pubblico nel ruotare i piatti, nei loro volteggi in aria, nei movimenti ed evoluzioni, senza tuttavia sbagliare mai il tempo. Da sempre appassionato di musica, e da fantasista qual’era, oltre che musicista anche corista ed attento ascoltatore, non è mai stato assente alle prove di banda od ai concerti, riuscendo complessivamente a trasmettere passione e gioia nella vita quotidiana, pur essendo impegnato seriamente nella vita lavorativa. L’apice della notorietà, la partecipazione a “Rischiatutto” del 1974, con l’attenzione particolare dell’allora pimpante Mike Bongiorno. Ultima esibizione al concerto della sagra del 1997 insieme al suo maestro Aldo Paoli, ottenendo la consegna della targa di membro e socio onorario della Banda Sociale. Grazie Gigi. Comune con in testa il Sindaco. Serata caratterizzata dalla memoria storica del M° Giovanni Serra, anche per la coincidenza dell’invito al Comune di S. Giovanni in Persiceto (città natale del M°) per un approccio ad un possibile gemellaggio di tipo culturale. Comune rappresentato per l’occasione dall’ottimo Coro locale CAT-Gardeccia. Ma anche serata di rievocazioni musicali storiche, nell’anno dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, rievocazioni che a suo tempo hanno interessato sia il M° Serra che la nostra Banda. “Gran finale” ed enorme soddisfazione insomma del Direttivo e degli amici che hanno aiutato nel preparare la serata, e che tutti naturalmente si ringraziano. L’attività proseguirà, oltre ad iniziative di partecipazione a manifestazioni 42 comunali, con l’organizzazione dell’ormai classico Concerto di Natale del 17 dicembre, e con la partecipazione ai Mercatini di Natale, e si completerà con gli auguri natalizi espressi alla Comunità durante le festività Natalizie. Unico neo l’aver purtroppo “dimenticato” di ricordare due personaggi che non sono più tra noi. Uno è l’ex Presidente Pino Zambotti che ci ha lasciati anzitempo, e l’altro è la figura che ha caratterizzato il complesso bandistico per moltissimi anni, e che per una pura coincidenza, se fosse stato in vita, avrebbe compiuto 100 anni proprio il 13 settembre, dopo soli due giorni dalla Sagra… Ed a proposito di memoria storica, di seguito un tentativo di colmare il vuoto. Prova di banda Quando la musica incontra il teatro “Concentratevi! Guardatemi! Suonate bene! Sentitevi parte di un tutto …! Ed il miracolo accadrà!” il maestro Marcelo è su tutte le furie. Sbatte la bacchetta sul podio fin quasi a spezzarla. Il mormorio si placa, finalmente si può iniziare la prova. Tutti gli occhi concentrati sulla bacchetta. Una dolce e malinconica melodia scende dal palco ed invade il teatro. Un brivido percorre gli spettatori … ecco … ecco … una figura si materializza in un angolo. È vestita di bianco, si muove al rallentatore verso il centro del palco … Ma è … ma è … uno sceicco … lo Sceicco Bianco . Il miracolo … il miracolo … Non si può forse definirlo “miracolo” quello che è successo quest’anno nella nostra Banda, ma comunque una bella “scossa” c’è stata. Il tutto è partito ancora in gennaio quando Rocco Sestito, registra teatrale, è arrivato in Direzione con una nuova proposta: “ Perché quest’anno non si fa musica e teatro , in banda?” E chi ci aveva mai pensato? La banda di solito suona: marce, polke … Sfila per le strade, quello è il suo palcoscenico … con la gente ai fianchi. E poi perché in teatro? Beh, le motivazioni possono essere tante! Aprirsi a nuove sfide musicali. Affrontare nuovi repertori. E poi quest’anno è il centenario della nascita di un grande compositore: di Nino Rota. Nino Rota ? Nino Rota … ? Ma era l’amico di Federico Fellini ? Sì, anche amico, ma soprattutto responsabile di numerose colonne sonore dei film del grande maestro che ha reso grande il cinema italiano nel mondo. Ah, sì ! I Cronaca di Vigo Cortesano clown, Amarcord, la strada, le notti di Cabiria, i vitelloni, Casanova … Così è andata, e adesso che lo spettacolo è alle spalle è il momento di farne il bilancio. Fra Aldeno e Coredo, dove, grazie alla collaborazione delle Bande e delle Amministrazioni locali, abbiamo potuto affrontare per le prime volte il pubblico, e poi Meano, e Campitello di Fassa, sono più di cinquecento gli spettatori che ci hanno applauditi a lungo con convinzione alla fine e durante l’esibizione, ed altri ne incontreremo nelle prossime, sperando di lasciare anche a loro quelle belle sensazioni di cui ci hanno parlato coloro che hanno già visto lo spettacolo. Si perché lo spettacolo è stato costruito da Rocco come libera interpretazione del film “Prova d’orchestra” e durante l’esecuzione delle musiche colonne sonore dei film, rielaborate per banda dal nostro maestro Marcelo Burigo, sul palcoscenico si materializzano personaggi e scene del film: Wanda ed Ivan di “lo sceicco Bianco”, Zampanò e Gelsomina di “la Strada, Guido di “8 e mezzo”, Cabiria di “le notti di Cabiria”… Ma la nostra soddisfazione maggiore e vedere i nostri giovani musicisti motivati, soddisfatti della nuova esperienza e convinti della necessità di crescere musicalmente per essere all’altezza di affrontare nuove sfide culturali. Un ringraziamento particolare a Marco, Monica, Anna, Giovanni e Luca gli attori che hanno reso possibile questo connubio. Un grande grazie alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Trento Rovereto ed al B.I.M. della Valle dell’Adige che hanno creduto nel nostro progetto. 43 Un’estate a tutta musica Molti impegni per il Corpo Musicale Folkloristico di Primiero 44 Quella da poco conclusa è stata una stagione musicale ricca di impegni e soddisfazioni per il Corpo musicale folkloristico di Primiero. L’attività estiva si è aperta con due celebrazioni di carattere religioso: la sagra dei Santi Pietro e Paolo a Imer (26 giugno) e la rievocazione dei Fuochi del Sacro Cuore a Mezzano (3 luglio). Il 6 luglio il Corpo musicale ha partecipato all’iniziativa “Transacqua Comune fiorito”, dedicata all’entrata del Paese nel novero dei Comuni fioriti più belli d’Italia. La nutrita serie delle manifestazioni folkloristiche accompagnate dalla Banda nei mesi di luglio e agosto ha avuto inizio con la “Festa de la dòrc” di Siror (10 luglio) e la “Corsa dei musati” (18 luglio), gran finale della Festa dei Carmeni di Mezzano. Il 24 luglio il Corpo musicale è stato invitato a prendere parte ai festeggiamenti per il 110° anniversario della Banda sociale folkloristica di Castello Tesino, una bella occasione per ribadire l’amicizia che lega le due compagini musicali. Numerosi e molto partecipati, come di consueto, sono stati gli eventi che hanno visto protagonista il Corpo musicale folkloristico di Primiero nel corso del mese di agosto. Una novità di quest’anno è stato il concerto sotto le stelle “Notte di Note”, tenutosi il 12 agosto presso la malga Fossernica di Dentro (Caoria, Valle del Vanoi): lo scenario suggestivo e la nutrita presenza di spettatori hanno reso quest’uscita un’esperienza di grande Cronaca di Primiero impatto emotivo per gli stessi bandisti. Un notevole successo di pubblico è stato conseguito anche dall’esibizione nell’ambito della manifestazione “En giro par i filò” di Tonadico (14 agosto) e dal Concerto di Ferragosto a Fiera di Primiero (15 agosto). Il 20 agosto la Banda ha inoltre accompagnato il tradizionale “Palio della sloiza” a Transacqua. Il Corpo musicale folkloristico di Primiero ha in sèguito preso parte alla grande adunata delle Bande trentine in occasione del 60° anniversario della Federazione, svoltasi a Trento il 4 settembre. Un altro evento rilevante è stato la partecipazione alla cerimonia di premiazione del 31° Rallye internazionale di San Martino di Castrozza e Primiero (17 settembre). La stagione musicale estiva si è conclusa in bellezza il 25 settembre con la “Gran festa del desmontegar”, una delle manifestazioni folkloristiche più importanti della Valle: anche quest’anno la Banda ha avuto l’onore di aprire la lunga ed affollata sfilata tra i paesi di Siror, Fiera, Transacqua e Tonadico, animata da una partecipazione di pubblico davvero eccezionale. Terminati gli impegni estivi, l’attività del Corpo musicale folkloristico di Primiero si concentra ora sull’organizzazione di eventi futuri e la messa a punto di programmi musicali sempre nuovi ed eclettici. In particolare si sta lavorando alla preparazione di due uscite prestigiose, in previsione per la prossima primavera, e all’introduzione nell’organico strumentale di numerosi giovani allievi. Cogliamo infine l’occasione per porgere calorose congratulazioni da parte di tutti i bandisti a tre nostri giovani strumentisti, che hanno recentemente raggiunto importanti risultati in ambito musicale: a Fabio Turra per il conseguimento del Diploma in tromba presso il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona, a Martina Gubert e Jessica Taufer per il Compimento inferiore in clarinetto presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria. Il riconoscimento del loro valore è un motivo di soddisfazione per l’intero Corpo musicale, a riprova dell’importante contributo che può essere dato dalle giovani generazioni alla crescita del movimento bandistico. Novità per la Banda Sociale di Ragoli Nuovo costume e nuovo maestro Stagione ricca di novità per la Banda Sociale di Ragoli: i nuovi costumi tipici e l’arrivo di un nuovo maestro hanno infatti rinnovato e rinvigorito l’intero complesso bandistico. L’inaugurazione ufficiale delle nuove divise è avvenuta presso la Chiesa Parrocchiale di Ragoli. Sotto gli occhi attenti e incuriositi di un folto pubblico e di diverse autorità, tra cui anche l’assessore provinciale alla cultura Franco Panizza e il presidente della Federazione dei Corpi Bandistici Claudio Luchini, i bandisti sono sfilati uno ad uno nei loro nuovissimi abiti. Il concerto ha visto la partecipazione di un coro d’eccezione, formato da alcuni bambini della scuola elementare (preparati dalla bandista Riccarda Albertini), che ha impreziosito molti dei brani musicali eseguiti. La volontà di caratterizzare in modo particolare il corpo bandistico prendendo spunto dal nostro passato e dalla nostra Cronaca di Ragoli 45 identità territoriale ha portato alla scelta di una divisa storica. Una scelta non facile e non da tutti condivisa che però, come ha avuto modo di sottolineare anche il sindaco di Ragoli Leonardi, rappresenta non un mero costo ma un investimento in cultura e valorizzazione di un’associazione che include persone dai 10 ai 65 anni. Nonostante la nascita ufficiale della banda risalga al 1926, la prima divisa compare solamente al 1962: prima di tale data era abitudine dei suonatori indossare l’abito migliore, l’abito delle feste. Per questo motivo, attraverso attente ricerche storiche coordinate dal dott. Helmut Rizzolli, storico del costume popolare, si è riusciti a ricostruire il costume tipico del periodo di fondazione della Banda. L’abito «della festa» maschile di fine Ottocento–inizio Novecento era composto da un paio di pantaloni scuri, da una camicia bianca con fiocco annodato colorato, da un gilet abbottonato sul davanti e una giacca scura abbinata ai pantaloni. Inoltre era usanza comune portare sempre il cappello, tendenzialmente scuro, e scarpe di cuoio, adatte per tutte le stagioni. L’abito femminile, invece, era 46 caratterizzato da un vestito di panno scuro con corpetto lavorato. Alla gonna larga era abbinato un lungo grembiule che la copriva quasi interamente e una bianca camicia ricamata. Nelle giornate più fredde veniva usato uno scialle o una giacca corta fino ai fianchi. I colori delle nuove divise della Banda si rifanno ad un dipinto del pittore Carl Von Lutterotti: gilet rosso e giacca di tonalità verde per i costumi maschili, grembiule rosso acceso abbinato al corpetto per quelli femminili. Come accennato pocanzi, l’altra fondamentale novità che ha segnato una svolta epocale nella vita della Banda Sociale di Ragoli è stato l’arrivo di un nuovo maestro. Da gennaio, infatti, Edoardo Floriani, alla guida del complesso bandistico da più vent’anni, ha consegnato la bacchetta nelle mani del giovane Damiano Marchetti. Ad Edoardo Floriani va il ringraziamento da parte di tutti i bandisti per l’impegno e la passione dimostrati in questi lunghi anni di direzione. A Damiano Marchetti, invece, rivolgiamo un caloroso benvenuto e l’augurio di riuscire, grazie alla sua preparazione e al suo carisma, a condurre la banda verso nuovi importanti traguardi! Tesero al Flicorno d’Oro L’esperienza vissuta lo scorso aprile L’ultima volta che la Banda Sociale Erminio Deflorian di Tesero partecipò ad un concorso fu nel lontano 1929 a Roma. Dopo ben 82 anni, nel corso del 2010, il m° Fabrizio Zanon e il presidente Massimo Cristel assieme all’intero corpo bandistico hanno deciso di impegnarsi in un nuovo periodo di crescita musicale. Scegliendo così di andare oltre l’ordinaria attività bandistica (già molto ricca e faticosa) e di mettere ulteriormente alla prova le proprie capacità, il complesso ha deciso di iscriversi nuovamente ad un concorso. Il percorso preparatorio in vista della partecipazione alla XIII edizione del Concorso bandistico internazionale “Flicorno d’Oro” è stato molto intenso: la Banda si è impegnata lungo tutta la stagione, con prove specifiche per famiglie di strumenti e ha goduto di un tutoraggio speciale da parte del m° Andrea Loss, direttore della prestigiosa Orchestra di Fiati “Liceo A. Rosmini” di Rovereto. Proprio in occasione del concerto tenutosi a Tesero domenica 3 Aprile scorso dal gruppo roveretano, la nostra Banda ha voluto presentare al pubblico in anteprima i brani preparati per il concorso di Riva del Garda. La Banda di Tesero, sabato 16 aprile si è presentata al concorso rivano in categoria libera, quindi non ha gareggiato direttamente in competizione con le altre bande ma si è messa in gioco per ottenere una valutazione scritta da una qualificata giuria internazionale. I brani eseguiti: “Balkanya” di Jan Van der Roost, “Parata dei burattini” di Luciano Feliciani e “Musical Haiku n° 14” di Stephen Melillo come pezzo di riscaldamento. Il verdetto della giuria ha segnalato la nostra Banda per la seconda categoria e ha dato un giudizio positivo su parametri come l’intonazione, la tecnica, la ritmica, l’interpretazione suggerendo al complesso di Tesero che le potenzialità per migliorare ulteriormente ci sono. Grande soddisfazione da parte del m° Zanon, del presidente e di tutti i componenti del gruppo bandistico. “Flicorno d’oro”: un’esperienza unica ed indimenticabile per il sodalizio teserano, che non è un punto d’arrivo ma un importante stimolo per la propria crescita e il proprio futuro. Cronaca di Tesero di Elena Ceschini 47 Un CD per i 25 anni del Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis Novità editoriali 48 In una calda domenica di settembre Lavis ha ospitato la tradizionale Giornata Musicale, organizzata dal Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis con la partecipazione del gruppo JUNIOR, the Big Band Orchestra, Ensamble di Clarinetti, le formazioni del Gruppo Strumentale, il Tamburo del Sole, la Banda di Lavis e la MillenniuM Drum e Bugle Corps, ospiti della manifestazione. Attore principale della giornata è stato il Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis che ha festeggiato i 25 anni di attività con la presentazione del cd. Un traguardo importante, ha spiegato il sindaco Graziano Pellegrini, che sta a testimoniare il grande e costante impegno nei confronti della collettività e della vita sociale; parole di ringraziamento sono state espresse dall’assessore Germana Comunello a tutti coloro che in questi anni si sono impegnati perchè il complesso divenisse sempre più grande e preparato. La presidente, Cristina Moser, ha ripercorso la storia del Gruppo, nato nel 1986 per suonare musica moderna diversa dal genere bandistico tradizionale. Il cd, dal titolo “25 anni di storia” (maestri Renzo Eccel e Elena Rossi) rispecchia lo spirito che ha contraddistinto sin dagli albori l’inclinazione musicale del sodalizio con dodici brani che spaziano da St. Thomas di Sonny Rollins, a Think di Aretha Franklin e ad Hawaii-ive-o di Morton Stevens. Due brani sono suonati dalla sezione JUNIOR: il vivaio del Gruppo Strumentale. La presidente ha quindi ringraziato per l’aiuto finanziario la Cassa Rurale Lavis-Valle di Cembra rappresentata nell’occasione dal presidente Ermanno Villotti e la “Solarplus” main sponsor dell’associazione. Sax per tutti Un nuovo strumento didattico a cura del professor Pepito Ros Un Metodo per tutti (adatto agli autodidatti, ma anche per il 1° e 2° corso di studio), che insegna in modo semplice, chiaro ed esaustivo le nozioni teoriche di base, con esercizi strumentali progressivi che permetteranno di suonare già dopo un breve periodo. Il Metodo, indicato sia per strumenti in Mi che in Si , pone una particolare attenzione allo sviluppo del senso ritmico con esercizi appositamente creati. Il Cd allegato è un ottimo strumento didattico, che contiene sia gli esercizi ritmici che i brani di alcune delle melodie più famose come Yesterday, Georgia on My Mind, The Great Pretender, La Cucaracha, Stille Nacht, Ricordati di Me in versione “base con melodia” e “base senza melodia”. Eventuali interessati possono rivolgersi al proprio negozio di fiducia o presso www.volonte-co.com III Regione Autonoma Trentino Alto Adige Provincia Autonoma di Trento Lunedì 26 Dicembre 2011 Ore 20.45 Auditorium S. Chiara di TRENTO Litografica Editrice Saturnia - Trento Presenta: Franco Delli Guanti Ingresso: LIBERO Banda Rappresentativa Giovanile della Federazione Direttore: Fabrizio Zanon Banda Rappresentativa della Federazione Direttore: Daniele Carnevali IV