III edizione
11•12
8 CONVERSAZIONI
TRA SUONI E PAROLE
Foggia
Teatro del Fuoco
Foggia
Aula Magna
dell’Università
Facoltà di Economia
18 dicembre • 25 marzo
ore 17.30 ingresso
ore 18.00 sipario
Unione Europa
Provincia di Foggia
Assessorato alla Cultura
Regione Puglia
Università degli Studi
di Foggia
Camera di Commercio
Industria Artigianato Agricoltura
Associazione Culturale
Provincia di Foggia
On. Antonio Pepe
Presidente
Avv. Maria Elvira Consiglio
Vicepresidente e Assessore alla cultura
Regione Puglia
Prof.ssa Silvia Godelli
Assessore al Mediterraneo
Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari
M° Giandomenico Vaccari
Sovrintendente
Si ringrazia
Università degli Studi di Foggia
Prof. Giuliano Volpe
Rettore
Camera di Commercio
Dott. Eliseo Zanasi
Presidente
Ditta Vittorio Fabbrini
Organizzazione curata da
Associazione “Musica Civica” – Foggia
M° Dino De Palma
Presidente
Direzione artistica
Addetto stampa
M° Gianna Fratta Dott.ssa Enza Gagliardi
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Progetto grafico
Melapiù srl
18 dicembre 2011 – 25 marzo 2012
Foggia, Teatro del Fuoco
Foggia, Aula Magna dell’Università - Facoltà di Economia
Ingresso ore 17.30 – Sipario ore 18.00
Calendario
18 dicembre Teatro del Fuoco
“L’archeologia tra identità e alterità”
con Giuliano Volpe
“Danzando col diavolo”
Spettacolo con Giampiero Mancini e Alessandra Odoardi
1 gennaio Teatro del Fuoco
“Tutto quello che avreste voluto sapere
sulla sicurezza alimentare”
con Giovanni Normanno
Concerto del Nuovo Anno “Capodanno al circo”
15 gennaio Teatro del Fuoco
“Talenti di Capitanata per il mondo”
Artisti: Claudio Santangelo, H.e.r. (Erma Castriota),
Mattia Doto, Antonio Di Dedda
29 gennaio
Teatro del Fuoco “America”
Conversazione con Federico Rampini
Concerto con Lucio Grimaldi, pianoforte - Awa Ly, vocalist
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12 febbraio Teatro del Fuoco
“Le città che sogniamo”
con Giandomenico Amendola
Orchestra da camera del Teatro Petruzzelli
26 febbraio Teatro del Fuoco
“Figaro, la storia di un barbiere”
con Quirino Principe
“Il barbiere di Siviglia” di Rossini
Musica Civica Ensemble - Fabrizio Dorsi, direttore
11 marzo
Teatro del Fuoco
“O patria mia…Leopardi e l’Italia”
di e con Corrado Augias
Stefano Albarello, chitarra - Marta dalla Via, attrice
25 marzo
Aula Magna dell’Università - Facoltà di Economia
Uto Ughi in concerto
Ingresso con abbonamento o biglietto.
Vendita biglietti un’ora prima degli spettacoli,
secondo disponibilità dei posti (dalle ore 17).
Vendita biglietti “Uto Ughi in concerto” da lunedì 19 a venerdì 23 marzo
presso il botteghino del Teatro del Fuoco con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle 13, martedì e giovedì dalle ore 17 alle 19.
Biglietti: Platea € 12 • Galleria € 10
Biglietti “Uto Ughi in concerto”: Posto unico € 25
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Musica Civica è un appuntamento che in soli tre anni di vita è diventato irrinunciabile per la qualità dell’offerta culturale provinciale, per
il largo consenso di pubblico e di critica, per l’originalità della formula
e per la modernità della proposta spettacolare che unisce le arti, la riflessione, la musica, la conversazione in modo innovativo e accattivante.
Questa manifestazione, frutto di un lavoro tenace e intelligente, contribuisce in modo concreto alla realizzazione degli obiettivi culturali
dell’amministrazione provinciale che sono quelli di organizzare eventi
di ampio respiro capaci di favorire la maturazione di una coscienza
civile, di creare momenti di riflessione critica sui grandi temi della
contemporaneità, di valorizzare il capitale umano e artistico del territorio mettendolo in relazione con le realtà concertistiche e intellettuali
internazionali.
Musica Civica ha saputo essere e continuerà ad essere anche un’opportunità per la Provincia di Foggia di aprirsi ad un confronto culturale di
respiro europeo ed un’occasione di arricchimento e di crescita per una
sempre più attiva consapevolezza umana e civile.
On. Antonio Pepe
Presidente Provincia di Foggia
Musica Civica, che quest’anno giunge alla sua III edizione, si conferma
una delle attività culturali di punta dell’Assessorato alla Cultura della
Provincia di Foggia e sicuramente uno degli eventi più apprezzati e seguiti dal pubblico non solo cittadino.
Nato dalla convinzione sentita di dover offrire prodotti culturali di
qualità al territorio, oltrechè dall’imperativo istituzionale di tutelare
i nostri più grandi patrimoni, l’arte e il pensiero, rendendoli accessibili a tutti, è un evento che quest’anno propone un cartellone ricco
ed eterogeneo che spazia dall’opera lirica ai concerti sinfonici, dalle
conversazioni su temi di attualità al confronto con i grandi nomi del
concertismo internazionale, per un totale di oltre 150 tra musicisti,
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registi, cantanti, intellettuali, storici, giornalisti, ballerini, direttori
d’orchestra, solisti.
Si avvicenderanno sul palco del Teatro del Fuoco e, per l’ultimo appuntamento, dell’Aula Magna della Facoltà di Economia, nomi come quelli
di Corrado Augias, Federico Rampini, Uto Ughi, Quirino Principe, l’Orchestra del Teatro Petruzzelli, che per il secondo anno ha confermato
come unica attività di decentramento regionale la propria presenza a
Foggia, e di tanti altri artisti provenienti da Corea, Serbia, Francia, Senegal, Stati Uniti, Turchia; ascolteremo uno dei più noti titoli dell’opera
ottocentesca italiana, il rossiniano Barbiere di Siviglia, un concerto di
Capodanno originalissimo e sorprendente, uno spettacolo sull’America
con la preziosa partecipazione della vocalist Awa Ly, il rinnovato appuntamento con i talenti foggiani da esportazione e tanto altro ancora.
Musica Civica si è ritagliata un suo spazio all’interno della programmazione e della politica culturale della Capitanata, grazie alla forte identità e personalità, alla notevole originalità della proposta di spettacolo,
in accordo con un modello nuovo di prodotto culturale che unisce arte,
conversazione, riflessione, musica, danza, educazione civica e ogni forma d’arte in un unicum spettacolare, nella convinzione che la proposta
culturale non possa essere organizzata in compartimenti stagni e che
necessariamente gli stimoli e l’innovazione del nostro tempo debbano
spingere gli animatori culturali a sondare nuove strade in linea con i
tempi moderni.
Questo abbiamo voluto fare, proporre un prodotto culturale nuovo e di
qualità indiscussa; questo voi avete scelto di sostenere e di accogliere
sempre più numerosi, dandoci un motivo in più per continuare a lavorare ogni giorno per la crescita umana, civile ed etica della nostra
provincia.
Avv. Maria Elvira Consiglio
Assessore alla cultura della Provincia di Foggia
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G. Volpe
domenica 18 dicembre 2011
Foggia, Teatro del Fuoco
ore 17.30 ingresso – ore 18.00 sipario
G. Fratta
Conversazione Prima
“L’archeologia tra identità e alterità”
con Giuliano Volpe
Danzando col diavolo
Spettacolo in prima esecuzione assoluta
ideato e scritto da Giampiero Mancini e Gianna Fratta
Il diavolo Giampiero Mancini, attore
Tamara Marica Cotognini, attrice
G. Mancini
A. Odoardi
Alessandra Odoardi, Fabio D’Isidoro, ballerini
Musica Civica Ensemble
Angela Bonfitto, mezzosoprano
Gianna Fratta, direttore
A. Bonfitto
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Note d’ascolto:
Lo spettacolo pone insieme frammenti ed echi di atmosfera dal dotto
“Club Dumas” di Perez Reverté al settecentesco “Diavolo innamorato”
di Cazotte, dal romantico “Il Vampiro” di Polidori allo struggente “Demone” di Liermontov, in equilibrio sulfureo e divertito. Il materiale
letterario e le musiche di scena sono le sbarre di una gabbia costruita
ad arte il cui scopo è affascinare e attrarre lo spettatore, portandolo ad
identificarsi con la condizione della bella protagonista Tamara, ammaliata e sedotta da un universo di poesie, musiche e danze. La danza è la
colonna portante dell’opera, la cui intima struttura è ricca di rimandi
fascinosi e contaminazioni, dal teatro alla musica. Le danze, sfrenate e
timide, lussuriose o pudiche, attraversano il testo-pretesto per sciogliere nodi, per incantare o svelare arcani, per dannare o salvare.
Lo spettacolo vede come protagonisti il diavolo e Tamara, una nobile
fanciulla. I due si incontrano ad una magnifica festa organizzata proprio
dal principe delle tenebre. Qui l’inquietante padrone di casa si invaghisce della purezza di questa amabile anima. Tamara sembra sedotta dal
fascino dell’oscuro proprietario, ma la fanciulla è promessa sposa e in
un primo momento gli resiste.
Abbandonando le maniere cortesi, il diavolo la fa rapire dalla sua ancella e Tamara, risvegliatasi nell’inferno, riconosce il gentile corteggiatore
della festa e, come in un sogno, se ne innamora. Satana è deciso a donarle tutte le sue ricchezze e persino l’immortalità, ma si rende conto che
avere Tamara vorrebbe dire costringere la fanciulla ad un’eternità di
tenebre. Ed è proprio la forza dell’amore ad indicare la strada: la strada
del perdono, della redenzione, della salvezza e della speranza.
Giuliano Volpe
È professore ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale all’Università di Foggia, dove attualmente insegna “Storia economica e sociale
della Tarda antichità” e “Archeologia dei paesaggi”.
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È stato Presidente del Corso di Laurea in Beni Culturali e Direttore del
Dipartimento di scienze umane, coordinatore del Dottorato di Ricerca
in Archeologia e Didattica dei Beni Culturali, del Master di I Livello in
Archeologia dei paesaggi, delle Summer School di archeologia. Attualmente è Coordinatore del Dottorato in Storia e Archeologia globale dei
Paesaggi della Scuola di Dottorato in Culture dell’Ambiente, del Territorio e dei Paesaggi. Dal 1 novembre 2008 è Rettore dell’Università di
Foggia. È Presidente del D.A.Re. (Distretto Agroalimentare Regionale) e
della Società Unitech, specializzata in prodotti informatici innovativi
per l’università.
Laureato in Lettere Classiche all’Università di Bari, ha conseguito un
dottorato in archeologia all’Università di Napoli ed uno in storia.
Dirige la rivista L’archeologo subacqueo. Quadrimestrale di archeologia subacquea e navale e le collane di archeologia Bibliotheca Archaeologica (Edipuglia) e Insulae Diomnedeae (Università di Foggia,
Edipuglia). È componente dei direttivi della Consulta universitaria
per l’Archeologia del mondo classico, della Consulta Universitaria per
l’Archeologia postclassica, della Società degli Archeologi Medievisti Italiani. È socio corrispondente dell’Istituto Archeologico Germanico. Ha
conseguito numerosi premi e riconoscimenti, come nel 1997 il Premio
Maria Marangelli e il Premio Basilicata per una sua monografia storicoarcheologica, nel 1996 il Premio Poseidon e nel 1999 il Premio Guido
Ucelli Città di Cattolica per l’archeologia subacquea, nel 2007 il Premio Luigi D’Angiò, nel 2008 il Premio Renoir e nel 2009 il Premio
Aufidus per l’archeologia, ancora nel 2009 i Premi Leonardo Da Vinci
– Martin Luther King e il Premio N. Zingarelli per la cultura.
Ha diretto numerosi scavi e ricerche archeologiche terrestri e subacquee in Italia e all’estero, tra cui gli scavi subacquei alle Isole di Hyères
(Francia), a Ustica e in Albania, e, in Puglia, gli scavi della città di Herdonia (Ordona FG), del sito rurale di San Giusto (Lucera), dei complessi
paleocristiani di San Pietro e di san Giovanni-cattedrale di Santa Maria
(Canosa), della villa tardoantica Faragola (Ascoli Satriano) e le ricogni10
zioni sistematiche nelle Valli del Celone, del Carapelle e dell’Ofanto.
È coordinatore della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia.
Ha pubblicato oltre 400 contributi, tra cui numerose monografie come
La Daunia nell’età della romanizzazione. Paesaggio agrario, produzione, scambi, Contadini, pastori e mercanti nell’Apulia tardo antica, San
Giusto, La villa le ecclesiae, Archeologia subacquea. Come opera l’archeologo sott’acqua. Storie dalle acque, Herdonia, un itinerario storico-archeologico, Ordona X. Ricerche archeologiche a Herdonia, Studi in onore
di Francesco Grelle.
Giampiero Mancini, attore
A soli 19 anni viene definito dalla critica “uno dei talenti più cristallini
del teatro italiano” (G. Perrotta) e si fa conoscere dal grande pubblico
con il monologo Il Grigio di G. Gaber. A questo primo monologo ne seguiranno altri due Spettacolo Continuato e Gli Incubi del Signor Duhamel in collaborazione con l’artista multimediale Claudio Di Carlo col
quale fonda il Teatro delle forme.
La sua poliedricità lo ha sempre condotto a cimentarsi in cose diametralmente distanti tra loro, dalla televisione (per Canale 5 “Ris 4”, “Distretto di Polizia 7 e 8”, “I Delitti del Cuoco”, per Raiuno “La Narcotici”, “Il commissario Rex”, “Don Matteo 8”, “Sarò sempre tuo padre”,
“Il grande Caruso”, per Raitre “La Squadra 8”, per Raidue “7 Vite”
e per SKY Raisat Gambero Rosso “Bollicine sotto torchio” e “Piatto
ricco”) alle pubblicità (testimonial per la guida del Gambero Rosso e
protagonista degli spot pubblicitari di Pizza Hut - mercato americano
- e della catena Kotsokolov - mercato greco); dai “voice off” (voce di
Vallanzasca ne “La storia siamo noi” di G. Minoli per Raitre) ai radiodrammi (G. Bompart in “La storia in giallo”- Radiotre); dal teatro off
agli Enuma Elish (coautore delle musiche e autore dei testi). Si cimenta
in video, reading di Pasolini, Bukowsky, D’Annunzio e Dante (con cui
ha debuttato a Salisburgo), cortometraggi, spettacoli, musical, recital,
concerti e regie teatrali.
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Con Tuo Hank prima e Maree e Far finta di essere Gaber poi, il legame
con la musica diventa imprescindibile. Come attore-cantante Mancini
trova la sua dimensione ideale, collaborando stabilmente con le più
importanti Istituzioni Sinfoniche nazionali ed internazionali come attore in scena, regista e responsabile della drammaturgia: Strappami la
Vita(viaggio nel mondo del Tango da Gardel a Piazzola), 6 diversi allestimenti di Histoire du soldat, Pierino e il lupo, Il Bue sul tetto, Il Carnevale degli animali, Io Mozart, Carmen, Vi assicuro che zio Ludwig...,
Era uno dei mille, Mozart&Rodari.
Premiato in Versilia dalla prestigiosa giuria della Goigest come uno dei
dieci migliori artisti italiani nell’ambito del teatro-canzone, con gli
spettacoli di Lione, Parigi e Ferminy insieme a Stefano Di Pietro porta
per la prima volta Gaber fuori dai confini nazionali. Da 8 anni direttore artistico del laboratorio di Formazione attoriale S.M.O di Pescara.
Alessandra Odoardi, ballerina
Inizia a studiare danza all’età di cinque anni presso il Centro Studi
Danza Luciana De Sanctis in Abruzzo. All’età di undici anni viene ammessa a frequentare il primo corso presso la scuola di ballo del Teatro
La Scala di Milano, proseguendo i propri studi presso il Teatro Marrucino di Chieti, la Compagnia Abruzzo Danza, l’Opus Ballet e il Balletto
di Toscana di Firenze perfezionandosi nella danza classica, modern-jazz
e contemporanea e ricevendo numerosi riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali.
Entra a far parte del corpo di ballo del Teatro Marrucino partecipando a diverse produzioni tra cui “Cenerentola”, “Coppelia”, “Carmina
Burana”, “Pulcinella”, “Histoire du Soldat”, “Settimana Mozartina”.
Collabora come danzatrice e coreografa con Vilma De Sanctis per lo
spettacolo “Il canto del mare” e con Giampiero Mancini per “Briganti”
e “Lectura Dantis”. Danza nel “Grande spettacolo dell’acqua” di Monteverde e in importanti compagnie come il Balletto di Toscana di Firenze, partecipando agli spettacoli “Napoli” e “Les Patineurs”, la Compa12
gnia di Danza Francesca Selva di Siena per lo spettacolo “Syrenae”, la
Moveo Dance Company di Malta per gli eventi “Music in the air” e “Le
jlet lapsi”, la RBR Dance Company di Verona per le produzioni “Varietas delectat”, “La natura e l’amore”, “4”, in tour nei più importanti
teatri nazionali.
Apprezzata dalla critica specializzata e molto amata dal pubblico, la
Odoardi è una delle più prestigiose giovani ballerine italiane.
Angela Bonfitto, mezzosoprano
Ha studiato pianoforte e canto presso il Conservatorio “U. Giordano” di
Foggia, sotto la guida del mezzosoprano S. Mukhametova e si è laureata
con lode in Filosofia discutendo una Tesi in Storia della Musica. Debutta nel 1997 all’Arena di Avenches nella Traviata con Leo Nucci e nel
1998 al Rossini Opera Festival nella Isabella di Azio Corghi.
Nel 1999 si perfeziona all’As.Li.Co., prendendo parte a diverse produzioni con R. Blake, R. Ketelson ed E. Muller, in seguito presso l’Accademia Rossiniana di Pesaro con A. Zedda e con S. Lowe e M. Freni.
Ha debuttato in prestigiosi allestimenti: La Cenerentola (P. ArrivabeniS. Vizioli), Le Comte Ory (E. Mazzola-P. Pizzi), Cavalleria Rusticana
(L. Magiera), Il Barbiere di Siviglia con l’Orchestra del Teatro Regio di
Parma, L’Occasione fa il ladro (R. Gessi-G. Pressburger), Le nozze di
Figaro (N. Luisotti-G. Ciabatti), La Clemenza di Tito (A. Manacorda-P.
Pizzi), Così Fan Tutte nello storico allestimento di Giorgio Strehaler diretto da A. Bosman, Roberto Devereux (E. Boncompagni), Il Flaminio (O.
Dantone e Accademia Bizantina - N. Znaniecki), Rigoletto (M. Gatti - G.
Gualdoni), Norma (con Maria Dragoni ).
Si è cimentata anche nei ruoli principali di Scugnizza e La Vedova
Allegra in una tournée che l’ha portata con successo in tutta Italia,
prendendo anche parte, giovanissima, alla prima edizione del musical
Masaniello di T. Russo presso il Teatro Bellini di Napoli.
Del repertorio sacro ha cantato lo Stabat Mater di Pergolesi (con Katia
Ricciarelli), La Petite Messe Solemnelledi Rossini, la Messa in mib di
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Schubert (Musica Riva Festival), il Requiem di Mozart, Gloria e Magnificat di Vivaldi (G. Fratta).
Si è esibita in numerosi Teatri: “Coccia” di Novara, “Verdi” di Pisa,
“Carlo Felice” di Genova, “Grande” di Brescia, “Alighieri” di Ravenna,
“Donizetti” di Bergamo, “Ponchielli” di Cremona, “Sociale” di Como,
Fraschini” di Pavia, “Piccinni” di Bari, “Bellini” di Napoli, “Giordano”
di Foggia, “Teatro del Giglio” di Lucca, “Sociale” di Mantova, “Quirino” di Roma, “Teatro dell’Arte” di Milano, “Politeama Greco” di Lecce,
“Teatro Espanol” di Madrid, “Gran Teatro del Liceu” di Barcellona,
”La Goulette” di Tunisi, “Theatre de Nimes”, “Theatre de Narbonne”,
”Teatro dell’Opera” di Craiova. Ha cantato in filo diffusione per Radio
Rai, Radio Swisse e Radio France.
E’ stata interprete del ruolo di Carmen nello spettacolo di A. Tarabella
sotto la guida di B. Bartoletti, debuttando nel title role nel 2008 presso
il Teatro Coccia di Novara (E. Maschio-G. Nocetti) prodotta in DVD da
Kicco Classic e “.... per aver riscosso un enorme successo di pubblico e di
critica...” è stata premiata dall’APT di Massa Carrara.
Gianna Fratta, direttore
È diplomata in pianoforte e composizione col massimo dei voti, oltreché
in direzione d’orchestra con lode.
Dopo una brillante carriera come pianista, negli ultimi anni si è sempre
più dedicata alla direzione d’orchestra lavorando con orchestre come
i Berliner Symphoniker (prima donna), l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma (prima donna italiana), la Sinfonica di Macao (Cina), la
Cappella Istropolitana di Bratislava, la Mimesis del Maggio Musicale
fiorentino, la Royal Accademy di Londra, l’Orchestra della Fondazione
Toscanini di Parma, l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari (prima
donna), la “Nuova Scarlatti” di Napoli, la Russian Simphony Orchestra,
l’Orchestra Sinfonica di Kiev, la Sinfonica di Greensboro (USA), l’Orchestra de l’Ille de France, la Sungshin Orchestra di Seoul (Corea), l’Internazionale d’Italia (Festival della Valle d’Itria), l’Orchestra del Teatro
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dell’Opera di Belgrado, di Tirana, la Sinfonica di Sanremo, L’Aquila,
Bari, Lecce e molte altre in tutto il mondo.
Assistente del grande direttore russo Yuri Ahronovitch, egli ha scritto
di lei “Non ho mai conosciuto un direttore così giovane e già così dotato
di cuore e di braccio”.
Ha diretto in tutto il mondo titoli come Rigoletto, Madama Butterfly, Tosca, Pagliacci, Cavalleria Rusticana, Falstaff, Il Tabarro, Suor Angelica,
Gianni Schicchi, Aida, Carmen, Elisir d’amore, Turandot, La Traviata,
Il Re e Marcella di Umberto Giordano e molti altri. Il 30 aprile del
2010 ha debuttato con l’ensemble Giordano – di cui è pianista fin dalla
nascita del gruppo – alla Carnegie Hall di New York con grande successo. Sempre con l’ensemble Giordano ha effettuato tournèe in Italia, Germania, Spagna, India, Israele, Turchia, Corea, Stati Uniti, Lituania,
Norvegia suonando in città come Mumbay, Kolkatta, Tel Aviv, Haifa,
Istanbul, Stoccolma, Vilnius, Seoul, New York, Barcellona, Roma ecc.
È titolare di cattedra al Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, visiting
professor alla Sungshin University di Seoul, oltreché docente ospite per
master classes in varie Università nel mondo.
Ha lavorato, tra gli altri, con artisti come Carla Fracci, Mirella Freni,
Daniele Abbado, Raina Kabaiwanska, Paolo Coni, Francois Thiollier,
Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini, Michele Placido, Valentina
Igoshina e altri rinomati nomi del concertismo internazionale.
Il 7 marzo 2009 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana dal Presidente Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia
“Onore al Merito” tenutasi al Quirinale per i risultati da lei ottenuti in
campo internazionale come direttore d’orchestra.
È laureata in giurisprudenza, oltreché in discipline musicali con
110/110 e lode ed ha inciso CDs e DVDs per numerose case discografiche (Bongiovanni di Bologna, Velut Luna di Padova, Nea&Antiqua di
Bari, Budapest Dischi ecc.).
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G. Normanno
domenica 1 gennaio 2012
Foggia, Teatro del Fuoco
ore 17.30 ingresso – ore 18.00 sipario
D. Savic’
Conversazione Seconda
“Tutto quello che avreste voluto sapere
sulla sicurezza alimentare”
con Giovanni Normanno
M. Oh
Concerto del Nuovo Anno
Capodanno al circo
Musica Civica Ensemble
D. De Palma
Miseon Oh, soprano
Dino De Palma, violino
Luca Chiarva, giocoliere e acrobata
Dejan Savić, direttore
Musiche di Strauss, Monti, Massenet, Offenbach, Mozart, Rota, Saint Saens
L. Chiarva
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Note d’ascolto:
Capodanno al circo è uno spettacolo musicale e insieme circense che in
modo imprevisto e accattivante unisce le suggestioni della grande musica con il fascino dell’arte circense e il virtuosismo di brani solistici
di grande abilità tecnica. A Capodanno le scelte sono tradizionalmente
due: gli adulti amano ascoltare i concerti, la musica viennese e i walzer
di Strauss, i bambini e i giovani preferiscono il circo. Da qui l’idea di
unire musica e circo, anche sulla base di un’intuizione già sperimentata
dagli organizzatori di Musica Civica nello spettacolo “Le cirque musical”. Su musiche, tra gli altri, di Monti, Offenbach, Mozart si esibiscono, in veste di insoliti solisti, l’acrobata- giocoliere con numeri perfettamente sincronizzati alle suggestioni sonore, il soprano e il violinista
che stupiranno il pubblico con numeri “circensi” in una sorta di mutuo
scambio tra l’arte del circo e la musica.
L’ensemble orchestrale, composto da prestigiosi artisti del panorama
musicale nazionale e diretto da Dejan Savic, si produrrà in virtuosistici
brani del grande repertorio orchestrale in cui non potrà mancare il tradizionale omaggio a Strauss.
Originalità, virtuosismo, abilità tecnica, suggestione visiva e sonora:
questi gli ingredienti di uno spettacolo nuovo e accattivante per un
pubblico di tutte le età.
Giovanni Normanno
Nasce a Foggia nel 1967. Consegue con lode sia la Laurea in Medicina
Veterinaria che il Diploma di Specializzazione post-laurea in “Malattie
Infettive, Profilassi e Polizia Veterinaria” presso l’Università degli Studi
di Bari.
Nel 2005 viene nominato Professore Associato per il settore Ispezione
degli Alimenti presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università
di Bari. La sua attività didattica, che si svolge nell’ambito di Corsi di
Laurea, Scuole di Specializzazione e Master universitari, è incentra17
ta sulle discipline legate all’igiene e alla sicurezza degli alimenti, con
particolare riferimento alla sicurezza microbiologica degli alimenti e al
controllo dei prodotti ittici.
Dopo aver ricoperto diversi incarichi come referente del Tirocinio in
Ispezione e controllo degli alimenti di origine animale, come componente di Commissione didattica e componente di Giunta di Dipartimento,
viene nominato Presidente della Scuola di Specializzazione in Ispezione
e Controllo degli alimenti di origine animale.
È relatore ai Corsi di formazione e di aggiornamento per medici, medici
veterinari e altre figure professionali organizzati da A.S.L., Ordini professionali, Istituti zooprofilattici sperimentali presenti sul territorio nazionale. Dal 2008 è membro della Commissione di ispezione e controllo
igienico-sanitario delle Mense del Comune di Bari. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche edite su riviste nazionali e internazionali
come International Journal of food microbiology, Food microbiology,
Journal of food protection, Food Control.
Miseon Oh, soprano
Laureata brillantemente all’Università di Kyung-Hee (Seoul, Sud Corea), Oh Miseon è una delle più conosciute e stimate soprano coreane.
La sua voce è stata definita dalla critica come una delle più duttili per
il vasto repertorio, per la poliedricità del suo timbro, per la sua grande
abilità virtuosistica. Oh Miseon, dopo gli studi nel suo Paese di origine,
si è trasferita in Italia dove si è diplomata al Conservatorio D’Annunzio
di Pescara e dove ha frequentato accademie e master class con Renata
Scotto (Accademia di Santa Cecilia), Antonio Galiè (Accademia Beniamino Gigli), Sesto Bruscantini (Accademia Musicale pescarese), Leone
Magera e numerosi altri didatti e cantanti di prestigio internazionale.
Durante la sua permanenza in Italia, durata oltre 10 anni, ha vinto
numerosi concorsi canori, fino a quando è tornata a Seoul, richiamata
dalla direzione artistica del Seoul Arts Center per ricoprire il ruolo di
prima solista.
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In questo teatro, il più noto e grande teatro coreano e uno dei più
prestigiosi teatri orientali, ha ricoperto i ruoli di protagonista in opere come La Bohème, Turandot (Liù), L’Elisir d’amore (Adina), Carmen
(Micaela), Aida, Nabucco, Traviata, Gianni Schicchi, Lucia di Lammermoor, Il Flauto magico e numerose altre.
Questa sua permanenza quale solista principale al Seoul Arts Center
l’ha portata ad essere una delle più stimate cantanti coreane, apprezzata dalla critica e dal pubblico, e a collaborare con i più grandi direttori del mondo. Ha lavorato con orchestre come la Korean Orchestra, la
Seoul city Orchestra, la KBS Orchestra, Radio France e numerose altre
in tutto il mondo.
Attualmente, oltre all’attività di cantante, è impegnata anche come docente di canto e preside del dipartimento di canto alla Sungshin Women’s University (Seoul).
Dino De Palma, violinista
Diplomato in viola col massimo dei voti e in violino con lode, è inoltre
laureato in Lettere (indirizzo D.A.M.S.) con 110/110 e lode con tesi di
ricerca in storia della musica sui diari inediti di Giordano.
Docente titolare di cattedra di violino presso il Conservatorio di Foggia
e docente a contratto di Storia e analisi del repertorio, Musica da camera, Etnomusicologia e Psicologia della musica, oltreché visitor professor
alla Sungshin University di Seoul e docente a contratto nell’Università
di Foggia – Facoltà di Lettere e Filosofia per la disciplina “La musica
nei nuovi media”, Dino De Palma ha tenuto master classes in numerosi
corsi di perfezionamento in Italia e all’estero.
I° violino dei Solisti Dauni per oltre quindici anni, ha effettuato tournèe
all’estero e concerti presso importanti sedi italiane, oltre a numerose
registrazioni discografiche e prime esecuzioni mondiali. Violino di spalla dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, della Filarmonica Marchigiana, dell’Orchestra da camera di Bologna, dell’Orchestra sinfonica
Umberto Giordano, dell’Orchestra Filarmonica della Daunia, ha colla19
borato con le orchestre sinfoniche della RAI di Roma, Torino e Napoli e
con il complesso da camera “I Solisti Aquilani” con i quali ha effettuato
tournèe all’estero (Germania, Spagna, Turchia, Egitto ecc.). Collabora
con il complesso da camera “I Filarmonici di Roma” già “Orchestra da
camera di Santa Cecilia” con cui effettua numerosi concerti con Uto
Ughi in varie tournèe in tutto il mondo ed è violista del gruppo “I solisti di Pavia” diretto da Enrico Dindo con cui ha effettuato concerti che
lo hanno portato ad esibirsi a Mosca, S. Pietroburgo, Vilnius, New York
ed altre capitali.
Parallelamente svolge attività solistica e da camera, e in questa veste ha
suonato per importanti società di concerti in Australia, Taiwan, Israele,
Turchia, Svezia, Lituania, India, Francia, Giappone, Corea, Stati Uniti
ed altre nazioni. Attualmente collabora con le orchestre del Teatro Regio di Parma, della Fenice di Venezia e dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese ricoprendo spesso il ruolo di prima viola.
Per il cinema ha collaborato con i Maestri Morricone, Bacalov e Piovani, mentre per il teatro ha realizzato importanti produzioni con Gigi
Proietti (Histoire du Soldat), Vittorio Gassmann (Cantata per l’Europa),
oltrechè collaborazioni con Sergio Castellitto, Michele Mirabella, Roberto Benigni, Margaret Mazzantini, Michele Placido e numerosi altri
artisti.
Ha effettuato tournèe con personaggi prestigiosi tra cui Jerry Lewis,
Bart Bacarach, Liza Minnelli ed altri e ha suonato al Festival di Umbria
Jazz con Charlie Haden.
Ha inciso come solista e camerista per BMG, Bongiovanni di Bologna,
Velut Luna di Padova, Amadeus. Prossime tournèe lo vedranno impegnato in Corea e nel centro Europa. Ha debuttato il 30 aprile 2010 alla
Carnegie Hall di New York con l’ensemble “U. Giordano” di cui è violinista e direttore artistico.
Fervente organizzatore musicale, ha ideato e organizzato numerose stagioni concertistiche e liriche, festival, rassegne, master, progetti per le
scuole.
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Luca Chiarva, giocoliere e acrobata
Giocoliere e acrobata, scopre nel 2003 il mondo del circo iniziando il
suo primo corso professionale a Torino; all’età di 18 anni si diploma
come giocoliere/acrobata e decide di approfondire la sua formazione
all’estero iniziando a frequentare il rinomato Jonglieur Katakomben di
Berlino col quale comincerà presto a collaborare. Vince in Italia il concorso Nuovi Talenti Rai, in seguito al quale arriva ad effettuare l’apertura della prima puntata di Domenica In su Rai Uno. Da allora la sua
attività lo porta ad esibirsi in televisione e soprattutto in tanti e differenti contesti in Italia e all’estero (Dubai, Il Cairo, Londra, Parigi ecc.).
Dejan Savić, direttore
Direttore d’orchestra yugoslavo, è nato a Belgrado da una famiglia di
musicisti. Si è laureato in direzione d’orchestra con lode presso l’Accademia di Musica di Belgrado. Ha diretto numerosi cori misti yugoslavi,
vincendo premi internazionali in diversi contesti (Gorizia e Pescara) e
andando in tournèe in USSR, Spagna, Austria, Cipro, Israele, Svizzera,
Paesi Bassi, Irlanda, Grecia, facendo anche registrazioni sia per radio
che per TV. Dal 1993 è il Primo direttore d’orchestra della compagnia
di Opera e Balletto di Belgrado, dove ha diretto famosi solisti come
Elena Obrastzova, Makvala Kasrashvili, Bruna Baglioni, Catleen McCalla, MarieAnge Todorovich, Leandra Overmann, Olivera Miljakovic,
Valeria Esposito, Giorgio Casciarri, Mauro Agostini, Fabio Armiliato,
Elena Gorbach, Duska Dragicevic, Konstantin Kostiukov. Nel 2005 è
stato nominato Sovrintendente del Teatro Nazionale di Belgrado. Numerose le sue presenze in Grecia e nelle principali istituzioni musicali
estere. Nel 2003 ha debuttato in Italia ne La Traviata di Verdi al Teatro
Ventidio Basso di Ascoli Piceno, dove è tornato nel 2006 per dirigere
Madama Butterfly di Puccini. Lo scorso anno per la 39esima stagione
lirica del Teatro Pergolesi di Jesi ha diretto la prima esecuzione assoluta
del Trittico di Natale di Luciano Di Giandomenico.
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domenica 15 gennaio 2012
Foggia, Teatro del Fuoco
ore 17.30 ingresso – ore 18.00 sipario
C. Santangelo
Talenti di Capitanata per il mondo
Targa alla carriera agli artisti
Claudio Santangelo, marimbista e compositore
H.E.R. (Erma Castriota), violinista e cantautrice
Mattia Doto, danzatore e coreografo
Antonio Di Dedda, pianista
C. Santangelo: Autori Vari:
C. Santangelo:
Symphonic Marimba
Francy
Crazy Medley
da Bach...Orff a Živković
Claudio Santangelo, marimba
H.E.R.: Tre canzoni
H.E.R. (Erma Castriota),
violino e voce
Vari: Tarantulae
Mattia Doto, danzatore
Chopin:
A. Di Dedda:
Ballata op. 38 n. 2
Improvvisazioni
Antonio Di Dedda, pianoforte
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H.E.R.
M. Doto
A. Di Dedda
Claudio Santangelo, marimbista e compositore
Nato nel 1987 appartiene ad una famiglia di percussionisti da ben quattro generazioni.
Avviato allo studio della musica all’età di sei anni dai genitori, entrambi docenti di percussioni in Conservatorio, Claudio ha mostrato in breve tempo grande e naturale padronanza tecnica e musicale.
Per il suo virtuosismo all’età di 8 anni partecipa al Concorso Internazionale per bambini prodigio “Bravo Bravissimo”, svoltosi nel prestigioso Teatro “A. Ponchielli” di Cremona e trasmesso in Italia su Rete 4
e su tutte le Televisioni Europee.
Con brani di notevole difficoltà tecnica per la sua età conquista numerose Giurie di Concorsi Nazionali ed internazionali vincendo numerosi
Primi Premi. Riceve la “Medaglia d’Argento” del Presidente della Repubblica e un riconoscimento speciale per il suo talento dalla Yamaha
Foundation che lo premia nella edizione dedicata ai migliori allievi
percussionisti italiani, tenutasi a Milano nel gennaio 2001 con Nebojsa
J. Živkovic presidente della commissione. Per questi premi importanti,
i media lo ospitato più volte in trasmissioni televisive italiane. Il suo
straordinario talento e la tecnica gli consentono di suonare con quattro bacchette la Marimba come un pianista. Le sue composizioni sono
facilmente fruibili da chi ascolta, pur presentando notevoli difficoltà
tecniche molto apprezzate dagli esecutori.
Nonostante la sua giovane età Claudio viene invitato in numerosi festival internazionali: Francia, Croazia, Spagna, Lituania, Polonia, Germania, Romania, Bulgaria.
All’età di 18 anni ha registrato per la Edipan il Concerto per Marimba e
Orchestra di T. Procaccini con L’Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina
e in Duo con l’Autrice brani per Marimba, Vibrafono e Pianoforte.
Per il carattere brillante del repertorio eseguito nei suoi Concerti e
per il particolare virtuosismo evidenziato in ogni esecuzione, riscuote
ovunque ampi consensi di pubblico e di critica.
Si è diplomato con il massimo dei voti e la lode con il padre Antonio
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presso il Conservatorio di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo. Anche se
giovanissimo ha già composto numerosi brani per marimba sola e due
Concerti per Marimba e Orchestra pubblicati da Beurskens Music Editions (Olanda) e dalla Italy Percussion Edition (Italy). Dopo il successo
attenuto alla presentazione del Cd Music for You in Lituania, nell’Auditorium del Centro culturale di Ukmergé, Claudio ha vinto l’edizione
2011 del “Premio delle Arti”, competizione di interpretazione musicale
riservata agli studenti dei Conservatori italiani organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Claudio è un Artista Yamaha.
H.E.R. (Erma Castriota), violinista e cantautrice
Nata a S. Giovanni Rotondo, dopo il diploma in violino al Conservatorio di Benevento e in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Foggia,
debutta nel ‘93 a teatro firmando le musiche per La bottega del caffè
di C. Goldoni con Leopoldo Mastelloni e l’anno seguente per i Dialoghi mancati di A. Tabucchi con Roberto Herlitzka. Nel ‘95 collabora
con Giovanni Albanese alle scenografie del film Silenzio si nasce di
G. Veronesi con Sergio Castellitto e Paolo Rossi. Nel ‘96 interpreta il
ruolo della “donna ideale” nel film Cartoni animati di Franco Citti, nel
‘98 collabora con il gruppo Restart alla colonna sonora del film Viol@
di D. Maiorca con Stefania Rocca e nel ‘99 partecipa alle musiche di
Giuliano Taviani per il film Fuori di me di G. Zanasi. Intanto nel ‘97
entra stabilmente come violinista (e voce recitante) nella formazione
Nidi D’Arac, gruppo dedito alla rivisitazione in chiave moderna della
musica etnica salentina, con i quali incide i dischi Minacarie (mini
cd) nel ‘98 e Ronde Noe – Microchips sulla terra del rimorso nel ‘99,
entrambi per l’etichetta CNI, oltre a partecipare alla colonna sonora del
film Figli di Annibale di David Ferrario e ad alcune compilation come
La notte del Dio che balla (progetto diretto da Teresa De Sio nel ‘99)
e Fango (progetto organizzato da Legambiente). Insieme ai Nidi D’Arac e Teresa De Sio partecipa ad importanti manifestazioni e rassegne
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musicali quali il Premio Tenco, Il violino e la selce a San Benedetto e
il concerto del Primo Maggio a piazza San Giovanni a Roma. Nel 2000
incide una sua personale versione di Nessuno mi può giudicare (il brano
portato al successo da Caterina Caselli) nel disco ufficiale del World
Pride Roma 2000 (Hi Music) che segna il suo debutto discografico come
solista. H.E.R. è il nome del suo ultimo progetto solista che ha debuttato
il novembre scorso al Classico Village di Roma e si sviluppa da un canovaccio originariamente acustico (violino e voce), contaminandosi di
incontri attraverso l’intervento di danzatori e video-proiezioni e avvalendosi della collaborazione del DJ set di Rass Noiz e di un contrabbasso. Nel giugno 2011 ha partecipato a Diwan l’essenza del reale progetto
di e con Franco Battiato.
Mattia Doto, danzatore e coreografo
Nato a Foggia nel 1982, dall’età di 5 anni inizia a studiare danza classica, moderna e pianoforte.
Si diploma in decorazione pittorica presso l’Istituto Statale d’Arte “Perugino” di Foggia.
Dopo il diploma si trasferisce a Bologna e continua il suo percorso di
studi frequantando il corso di laurea in D.A.M.S. (discipline dell’arte,
musica e spettacolo) presso l’Università di Bologna, laurendosi con una
tesi sperimentale in storia della danza e del mimo. Durante gli anni
universitari si cala totalmente nello studio del teatro e della danza attraverso l’incontro ed esperienze di lavoro con diversi maestri e registi
di teatro, coreografi di danza contemporanea, teatro-danza e danza Butoh: Masaki Iwana, Marie-Therésè Sitza, Silvia Rampelli, Akira Kasai,
Yoko Muronoi, Hisako Horikawa, Virgilio Sieni, Nicoletta Cabassi, Ulha
Marsalo, Annalisa D’Amato, Anna Redi, Rossella Di Remigio, Mario
Barzaghi, Ettore Massarese.
Nello stesso tempo si risveglia il lui il forte desiderio di approfondire
la conoscenza delle sue radici culturali, in particolare della musica e
delle danze originarie della sua terra. Frequenta numerosi stage e dopo
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una breve esperienza di studio con gli insegnanti della carovana Folk
Art Zingaria decide di iniziare da solo la sua ricerca delle origini e delle
radici profonde delle danze legate al Tarantismo, soffermandosi in particolare sullo studio sia teorico che pratico della Tarantella del Gargano
e della Pizzica Salentina. Basa questo studio sulla ricerca sul campo,
visitando direttamente i luoghi e le situazioni che ancora conservano,
anche se in minima parte, lo spirito rituale del Tarantismo. Apprende
i principi fondamentali di queste danze osservando direttamente i momenti in cui esse prendevano vita durante le feste di paese, parla con
gli anziani del posto e danza con loro. Successivamente inizia il suo
percorso come insegnante all’interno della scuola “Taranta Power” di
Napoli, diretta dal cantautore Eugenio Bennato.
Porta avanti dal 2005 Tarantulae, un progetto di danza che prevede
l’incontro e la contaminazione tra il Butoh, la nuova danza giapponese
e il Tarantismo. Parallelamente sviluppa un percorso di ricerca che ha
come oggetto di attenzione lo studio dei modi, dei caratteri e del ruolo della danza nei riti sciamanici, dal Nord America al Mediterraneo,
dall’Africa al Giappone. Su questa linea di ricerca realizza e presenta
una serie di assoli all’interno di svariate rassegne e festival di danza in
Italia e all’estero: Prologue - Chick (pulcino) menzione speciale Premio
coreografico Nerodiscena, Chiken (totem pollo) nona edizione Festival
Internazionale di danza Butoh (Parigi), Swan (totem cigno) POCS – progetto internazionale di arte effimera con le Accademie di Belle Arti di
Foggia, Pasto, Tarragona e Rio de Janeiro, Don’t kill my flight / Phoenix
(Totem Fenice) Salaam Iran, progetto a sostegno del movimento verde
iraniano, Fondazione Sgarbi, Salemi. Dal 2007 svolge un’intensa attività didattica.
Antonio Di Dedda, pianista
Ha iniziato lo studio del pianoforte a 6 anni con Jarmila Klatovskà.
Si è diplomato a 16 anni in pianoforte con il massimo dei voti, lode e
menzione presso il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia con
Rossella di Chio.
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Ha frequentato master class con Petras Geniušas, Andrea Lucchesini,
Franco Scala, Elissò Virsaladze.
Ha vinto il primo premio assoluto in numerosi concorsi tra cui il XV
Concorso Internazionale J. S. Bach di Parigi, il XIX Concorso Pianistico
Nazionale J. S. Bach Città di Sestri Levante, il III Concorso Pianistico Internazionale Città di Pesaro, il X Concorso Pianistico Nazionale
“Fiori Musicali” Città di Foggia, il V Concorso Pianistico Internazionale
Città di Gorizia. Nel novembre 2009 vince la XXVI edizione del Premio Venezia 2009.
A 10 anni esordisce con il Rondò K382 di Mozart per pianoforte e
orchestra. Si è esibito come solista in Italia, in varie prestigiose sedi:
Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Treviso, Teatro Tonioli
di Mestre,Teatro Astori di Mogliano Veneto, Ateneo Veneto di Venezia,
Teatro Miela Trieste, Teatro del Fuoco di Foggia, Auditorium Pollini di
Padova, Verona, Milano, Bologna, Roma, Napoli, Palermo.
All’estero si è esibito in Spagna (Saragozza), Lituania (Kaunas), Francia
(Parigi), Germania (Berlino), Inghilterra (Londra). Ha collaborato come
solista con l’Orchestra del Conservatorio di Foggia, con l’Orchestra Sinfonica ArsPolinnia e con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia.
In diverse occasioni è stato ospite di Rai Unomattina; ha effettuato registrazioni per Radio Vaticana.
Ha partecipato, a 11 anni, al IV Concorso Organistico Internazionale
“M. Galanti”, vincendo un premio speciale e l’invito a partecipare come
ospite d’onore all’edizione dell’anno seguente. A 14 anni è nominato
organista titolare della Basilica Cattedrale di Troia (FG). È vincitore del
XIII Concorso Organistico Internazionale Città di Viterbo 2008 aggiudicandosi anche il premio d’improvvisazione.
Nel maggio 2011 è vincitore assoluto del 1° Concorso Organistico Nazionale Città di Napoli.
Attualmente studia pianoforte con S. Fiuzzi presso l’Accademia pianistica di Imola, organo e composizione organistica con F. Di Lernia, composizione con M. Di Giovannantonio; è iscritto al biennio di II livello in
“Discipline Musicali” presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia.
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domenica 29 gennaio 2012
Foggia, Teatro del Fuoco
ore 17.30 ingresso – ore 18.00 sipario
Conversazione Quarta
F. Rampini
“America”
con Federico Rampini
Concerto
“America”
Awa Ly, vocalist
Lucio Grimaldi, pianoforte
L. Grimaldi
Musiche di Gershwin, Douglas, Young, Kander
Note d’ascolto:
Giornata dedicata all’America, che vede una stretta
relazione tra la conversazione e il concerto entrambi
incentrati sulla stessa tematica: una riflessione sull’economia, la cultura e la musica statunitense e sulla
loro influenza sull’Italia e sull’Europa.
Il concerto, che si avvarrà della preziosa voce di Awa
Ly, proporrà l’ascolto delle più emblematiche canzoni
d’autore americane, tra cui riconosceremo Wonderful
World, Summertime, Georgia e di alcuni tra i brani
pianistici più rappresentativi della produzione americana d’inizio Novecento, con particolare riferimento
ad uno dei capisaldi di questo repertorio: la Rapsodia
in blu di George Gershwin.
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A. Ly
Federico Rampini
Nato a Genova nel 1956, è European Editor di Repubblica, editorialista,
inviato e caporedattore per gli affari europei dal 1997; ha collaborato
come opinionista a Le Figaro, L’Express e Politique étrangère in Francia. È consulente dell’Institut Français des relations internationales,
membro del comitato scientifico della rivista Critique Internationale
pubblicata dalla Fondation Nationale des Sciences Politiques di Parigi
e della rivista italiana di geopolitica Limes.
Ha partecipato ai lavori della Trilateral Commission ed è ospite del
World Economic Forum di Davos.
È stato membro del Comitato dei Saggi dell’Unione Europea per la Corea del Sud ed è docente per conferenze e seminari europei di Deutsche
Banck, Arthur Andersen, Aérospatiale. Per la Camera di Commercio
italiana a Parigi, presiede dal 1993 un ciclo di incontri con uomini di
governo e industriali italiani e francesi. È stato il capo della redazione
milanese di Repubblica dal 1995 al 1997, vicedirettore del Sole 24 Ore
dal 1991 al 1995, corrispondente a Parigi e inviato per l’Europa del
Sole 24 Ore dal 1986 al 1991, prima era stato redattore de L’Espresso
e di Mondo Economico.
È stato inviato del quotidiano La Repubblica a Parigi, Bruxelles, San
Francisco e Pechino. È stato allievo del sociologo liberale francese
Raymond Aron, all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di
Parigi e di Mario Monti alla Bocconi.
Affianca all’attività giornalistica quella di scrittore. Autore di libri di
successo come San Francisco-Milano. Un italiano nell’altra America
(2011), Occidente estremo. Il nostro futuro tra l’ascesa dell’impero cinese e il declino della potenza americana (2010), Alla mia sinistra.
Lettera aperta a quelli che vogliono sognare insieme a me (2011), Slow
economy. Rinascere con saggezza (2009), Centomila punture di spillo.
Come l’Italia può tornare a correre (2009), Dall’euforia al crollo. La
seconda vita della new economy (2001), Effetto euro (2002), Le paure
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dell’America (2003), Tutti gli uomini del presidente. George W. Bush e
la nuova destra americana (2004), L’ombra di Mao. Sulle tracce del
grande timoniere per capire il presente di Cina, Tibet, Corea del Nord e
il futuro del mondo (2006), Le dieci cose che non saranno più le stesse.
Tutto quello che la crisi sta cambiando (2009) e numerosi altri.
Awa Ly, vocalist
Figlia di genitori senegalesi, nasce e vive a Parigi sino alla laurea in
Economia e Commercio con indirizzo Internazionale.
Fin da bambina, Awa mostra un eccezionale talento per il canto, che
diventa la sua passione e il suo lavoro.
Arriva in Italia per uno stage presso la Cult Network Italia (canale Stream); terminata questa esperienza lavora per “The Place”, uno dei più
rinomati Live Music Club di Roma, dove collabora alla direzione artistica.
Inizia un nuovo periodo d’intense collaborazioni con la scena musicale
romana che porta Awa a pensare ad un proprio progetto di album. Sono
anni che portano all’incontro con Massimo Giangrande, apprezzato cantautore romano con uno spiccato talento chitarristico, compositivo ed
arrangiativo, con cui inizia a scrivere brani originali che nascono da una
sua idea di testi in inglese su melodie scritte e arrangiate a quattro mani.
La maturazione artistica prende vita grazie ad un’ importante attività
concertistica che portano Awa e Massimo Giangrande nelle principali
città Italiane ed in alcuni dei più rinomati club europei.
È l’incontro e la collaborazione tra Awa, Massimo Giandrande e il produttore Marco Patrignani (titolare degli storici studi Forum Music Village, fondati negli anni 70 da Ennio Morricone) a dare vita all’album
d’esordio di Awa Ly prodotto dallo stesso Patrignani nei prestigiosi
studi del Forum .
L’album dal titolo Modualted raccoglie 12 brani che mostrano alcune
influenze dalla scena Jazz e Blues, ma si posizionano in realtà più nel
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genere “Pop’n’Folk” e dipingono, con un caldo suono analogico, l’anima
gentile e ricca di emozioni di Awa.
La produzione artistica è di Massimo Giangrande insieme al producer
engineer australiano Jack Guy (già con INXS-Litfiba-All Saints-GUNSugababes-Appleton), la complicità di straordinari musicisti e la preziosa collaborazione di Simone Mammucari ai mix.
L’album vede inoltre la partecipazione straordinaria di Tuck and Patti,
Greg Cohen e Fabrizio Bosso.
Awa è notata anche dal mondo del cinema e della televisione dove recita
in Bianco e Nero (FILM 2008 – regia: C. Comencini), La prima linea
(FILM 2009 – regia: R. De Maria), La Nostra Vita (FILM 2009 – regia:
D. Luchetti), Venti Sigarette (FILM 2009 – regia: A. Amadei), Donna
detective 2 (FICTION – distribuzione: RAI DUE), Nessuno mi può giudicare (Film 2010 – regia: M. Bruno).
Lucio Grimaldi, pianista
Pianista salernitano, si è diplomato sotto la guida del Maestro Carlo
Lapegna presso il Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino, dove attualmente è docente di pianoforte principale.
Ha intrapreso la carriera concertistica esibendosi sia in formazioni cameristiche sia come solista e solista con l’orchestra, mettendo in evidenza una formazione musicale poliedrica e versatile.
Già maestro collaboratore presso il Teatro S. Carlo di Napoli, è vincitore del VII Concorso Pianistico Nazionale A.M.A. Calabria ed ha
effettuato tournées in Giappone, Messico, Russia, Francia ed Irlanda,
suonando con prestigiose orchestre quali la Tokio Philharmony, l’Orchestra dell’Università di Toluca, l’Orchestra Filarmonica di Ijvesck,
l’Orchestra Filarmonica di Bucarest, l’Orchestra Sinfonica di Bakau e
l’Orchestra Giovanile di Sidney sotto la guida di grandi direttori.
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domenica 12 febbraio 2012
Foggia, Teatro del Fuoco
ore 17.30 ingresso – ore 18.00 sipario
G. Amendola
Conversazione Quinta
“Le città che sogniamo”
Orch. Petruzzelli
con Giandomenico Amendola
Orchestra da camera
del Teatro Petruzzelli di Bari
Programma e direttore da definire
Giandomenico Amendola
Barese di nascita, è dal 1999 professore ordinario di Sociologia Urbana
presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, dipartimento di Urbanistica e di Pianificazione Territoriale, dopo essere stato professore ordinario di sociologia Urbana presso la Facoltà di Architettura
del Politecnico di Bari dal 1991 al 1999 e dal 1981 al 1990 ordinario
di Sociologia nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari.
Dal 1992 al 1997 è stato Direttore dell’Istituto di Progettazione della
Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e prima Direttore della Scuola di Perfezionamento in Pianificazione Urbana e Territoriale
dell’Università di Bari. Molte le sue attività di ricerca e di docenza
all’estero: nel 1981 Visiting Scholar presso il Department of Urban
Planning & lo SPURS del MIT, Cambridge, Mass. USA, nel 1985 Visiting Scholar presso il Center for Environmental Structures, Berkeley,
Ca. USA, nel 1990 Visiting Scholar e lecturer presso la Graduate Scho32
ol of Architecture, Planning and Preservation - Urban Planning Program - della Columbia University - New York USA, nel 1993 Visiting
Scholar presso il Department of Urban Studies and Planning del MIT,
Cambridge, USA e regolarmente invitato dal 1998 al 2011 a tenere
seminari e lectures presso il Department of Urban Planning del MIT,
Cambridge, Mass. USA.
Rilevanti i suoi incarichi scientifici che lo hanno visto presidente
dell’A.I.S. (Associazione Italiana di Sociologia) dal 2001 al 2004, vicepresidente di Tecnopolis, il Parco Scientifico e Tecnologico di Bari-Valenzano dal 1995 al 1999, membro della Commissione Uomo-Ambiente
del CNR dal 1982 al 1985, membro del Comitato Scientifico per la Programmazione Economica della Regione Puglia dal 1975 al 1980, esperto del Consiglio d’Europa per le politiche regionali e culturali (ha svolto
un ruolo di esperto-coordinatore dei progetti transnazionali: “Culture
and Regions” e “Culture and Neighborhoods” dal 1985 ad oggi), membro del Working Party on Social Sciences and the Challenge of Transition del Consiglio d’Europa (Comitato Ristretto per la definizione delle
azioni e delle politiche di sostegno allo sviluppo delle Scienze Sociali
nei paesi ex comunisti dell’Est Europa) dal 1997 al 1999, membro
del Comitato Esecutivo dell’E.S.A. (European Sociological Association)
nel triennio 1992/95, consulente dell’Amministrazione Comunale di
Monaco di Baviera per l’impostazione di politiche culturali innovative
nel 1998, responsabile dell’Osservatorio sulla Vulnerabilità Sociale e
sulla Sicurezza Urbana del Comune di Firenze nel 2000 e 2001, consulente del Comune di Bologna per i problemi della sicurezza urbana
nel 2001 e 2002, valutatore e referente per la propria area disciplinare
dell’Unione Europea, del CNRS francese, del Governo Francese, della
Harvard University e del MIT dal 2002 al 2006, coordinatore di numerosi progetti di ricerca in varie università italiane.
Alle attività di ricerca, di docenza e agli incarichi scientifici affianca
una cospicua attività pubblicistica.
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Q. Principe
domenica 26 febbraio 2012
Foggia, Teatro del Fuoco
ore 17.30 ingresso – ore 18.00 sipario
F Dorsi
Conversazione Sesta
“Figaro, la storia di un barbiere”
con Quirino Principe
Il Barbiere di Siviglia
(versione a parti reali con allestimento scenico senza coro)
MUSICA
Gioacchino Rossini
LIBRETTO
Cesare Sterbini
MISE EN ESPACE
Cüneyt Ünsal
COSTUMI
Sartoria Shangrillà
A. Bonfitto
C. Unsal
Cüneyt Ünsal Figaro, barbiere
Angela Bonfitto Rosina
Aldo Caputo Il Conte di Almaviva
Eugenio Leggiadri Don Bartolo,
tutore di Rosina
Pietro Toscano Don Basilio, maestro
di musica di Rosina
CivicaOrchestra
Fabrizio Dorsi, direttore
A. Caputo
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Note d’ascolto:
Fedelmente ripresa dal Barbiere di Siviglia di Rossini, la versione a parti reali con l’esclusione del coro che ascolteremo a Musica Civica ricalca
in toto la trama di una delle opere più note del repertorio buffo ottocentesco, il cui titolo originale è Almaviva, o sia l’inutile precauzione.
Composta da Rossini nel 1816 su libretto di Cesare Sterbini, l’opera
vede la sua prima rappresentazione al Teatro Argentina a Roma il 20
febbraio del 1816. Questa la trama.
Il Conte di Almaviva è innamorato della bella Rosina, che abita nella
casa del suo anziano tutore, don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il conte chiede a Figaro, barbiere nonché “factotum della città”, di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla
quale si è presentato sotto il falso nome di Lindoro.
Figaro consiglia al conte di cambiare personalità e fingersi un giovane
soldato, cui Rosina si dimostra presto interessata grazie anche ad una
bella serenata cantata sotto le finestre della casa del dottore.
Don Basilio, il maestro di musica della ragazza, sa della presenza del
conte di Almaviva in Siviglia e suggerisce a don Bartolo di calunniarlo
per sminuirne la figura. Intanto Figaro e Rosina tramano per organizzare l’incontro con Lindoro. Secondo i piani, il conte di Almaviva irrompe
nella casa di don Bartolo fingendosi un soldato ubriaco, ma crea una
tale confusione che arrivano i gendarmi. Quando però il conte si fa riconoscere di nascosto dall’ufficiale, i soldati si ritirano in buon ordine,
lasciando don Bartolo esterrefatto. Don Bartolo comincia a sospettare
riguardo alla vera identità del giovane soldato. Giunge il sedicente maestro di musica don Alonso (in realtà sempre il conte, celato in un nuovo
travestimento), che afferma di essere stato inviato da don Basilio, rimasto a casa febbricitante, a sostituirlo nella lezione di canto per Rosina.
Nel frattempo giunge Figaro con il compito di radere la barba al padrone di casa. Nonostante Figaro faccia il possibile per coprire la conversazione dei due giovani, don Bartolo capta le loro parole e caccia
tutti. Don Bartolo, con un escamotage, fa credere a Rosina che Lindoro
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e Figaro si vogliano prendere gioco di lei e quest’ultima amareggiata
acconsente alle nozze con il suo tutore, che prontamente fa chiamare il
notaio. In quel momento arriva anche don Basilio, mentre con una scala
Figaro e il Conte entrano in casa dalla finestra e raggiungono Rosina.
Finalmente il conte rivela la propria identità, per chiarire la situazione
e convincere la fanciulla della sincerità del suo amore.
Don Bartolo ha però fatto togliere la scala e i tre complici si trovano
senza via di fuga. In quel momento sopraggiunge il notaio chiamato a
stendere il contratto delle nozze tra don Bartolo e Rosina. Approfittando
dell’assenza temporanea del tutore, il conte convince lui e don Basilio
(dietro congrua ricompensa) a inserire nel contratto il nome suo in luogo di quello di don Bartolo. Giunto troppo tardi, a quest’ultimo resta la
magra consolazione di aver risparmiato la dote per Rosina, che il conte
di Almaviva rifiuta. Gli amanti coronano dunque il loro sogno.
Quirino Principe, voce narrante
È un critico musicale, traduttore e saggista italiano.
Ha insegnato discipline a carattere musicologico al Conservatorio di Milano e storia della musica all’Università di Trieste. Attualmente insegna
Filosofia della Musica all’Università di Roma Tre.
Traduttore dal tedesco e da altre lingue, nel 1991 ha ricevuto il premio
internazionale “Ervino Pocar” per la traduzione dal tedesco. Ha tradotto opere di Ernst Jünger, Max Horkheimer, Hannah Arendt, Karl Jaspers, Jean Guitton, Henry Perl, Hugo von Hofmannsthal, Hedwig Lachmann, John Dryden, Théophile Gautier, oltre ai testi di numerosissimi
libretti d’opera, cantate, lieder e melòloghi. Ha introdotto Tolkien in
Italia curando l’edizione italiana de Il Signore degli Anelli (Rusconi,
Milano 1970). È consigliere dell’istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia, accademico effettivo dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia e membro di due associazioni viennesi, la Gustav Mahler
Gesellschaft e la Richard Strauss Gesellschaft. Nel 1996 ha ricevuto
dal Presidente della Repubblica d’Austria la Croce d’Onore di Prima
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Classe (Ehrenkreuz 1. Klasse) per meriti culturali e artistici (litteris et
artibus). Nel 2005 gli sono stati assegnati il Premio Imola per la critica
musicale e il Premio “Città di Gorizia” per avere reso illustre il nome di
Gorizia nel mondo. Pensatore controcorrente e refrattario agli schemi,
nonché uomo dalle qualità poliedriche, ha recentemente intrapreso l’attività di attore, autore e regista teatrale. È Cavaliere Ordine al Merito
della Repubblica Italiana. Affianca alle sue tante attività di docente,
attore, narratore, critico anche quella pubblicistica. Si citano Vita e
morte della scuola, I potenti della letteratura, La rivelazione incompiuta, saggi filosofici, Manuale di idee per la scuola, Mahler, Strauss,
Invito all’opera. La sonnambula di Vincenzo Bellini, I quartetti per archi di Beethoven, La musica a Milano nel Novecento, L’opera tedesca
dal 1830 al 1918. Scrive sul supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore.
Angela Bonfitto, soprano. Vedi CV a pag. 11
Cüneyt Ünsal, baritono
Cüneyt Ünsal nasce a Smirne nel 1977 e si laurea in Discipline Musicali con indirizzo specifico in canto lirico presso l’Università “Dokuz
Eylül” della sua città. Intraprende giovanissimo la carriera di baritono
e si afferma nel panorama nazionale del suo Paese, qualificandosi ad
una severissima selezione per Giovani Cantanti presso il Teatro di Stato di Smirne nel 1998. Qui debutta diversi ruoli principali tra i quali
Figaro nel Barbiere di Siviglia, Giorgio Germont nella Traviata, Ford
in Falstaff, Escamillo in Carmen e Valentino nel Faust di Gounod.
Partecipa in Turchia a numerosi festival musicali, riscuotendo sempre
ottimi consensi di pubblico e critica. Trasferitosi in Italia, dove si perfeziona con Maestri del calibro di Stella Silva, Shermann Lowe, Maurizio
Arena, Mauro Trombetta e Renato Bruson, debutta col ruolo di Dandini
in collaborazione con il Teatro La Fenice di Venezia. Canta successivamente in una produzione dell’opera contemporanea Processo a
Babbo Natale di Molinelli, del quale interpreta anche l’oratorio Papa
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Wojtyla in occasione del primo anniversario dalla morte del Papa per il
Teatro Giordano di Foggia, il Teatro Rossini di Pesaro e il Teatro di
Ortona. In seguito al successo conseguito nel ruolo di Dandini, è riconfermato dal Teatro La Fenice e dal Conservatorio di Venezia per
il Don Giovanni di Mozart, nell’omonimo ruolo. Nel 2006 partecipa ad
una tournée in prestigiosi teatri di Germania, Svizzera, Austria, Norvegia, Danimarca e Olanda interpretando Marcello nella Bohème, Giorgio
Germont nella Traviata. Sempre nel 2006 interpreta il ruolo di Alfio
in Cavalleria Rusticana al Teatro Donizetti di Bergamo e nel 2008
quello di Figaro nel Barbiere di Siviglia al Teatro Olimpico di Vicenza,
ruolo che ripete nella versione di Paisiello nel luglio 2008 sotto la direzione di Donato Renzetti a Foggia. Nell’agosto 2009 debutta il ruolo
di Sharpless nella Butterfly di Puccini a Gijon in Spagna con grande
successo e debutta in Otello di Verdi - regia e 1° cast Renato Bruson
- nell’autunno 2009. Oltrechè nel repertorio operistico è molto attivo
in quello cameristico come componente dell’ensemble “U. Giordano”,
col quale effettua tournèe in Svezia, Lituania, Italia, India, Turchia,
Israele, Spagna e Corea.
Cataldo Caputo, tenore
Nato nel 1980 dimostra, sin da piccolo, una vivace musicalità.
Trampolino di lancio per la sua brillante carriera è stato Il Barbiere di
Siviglia: nella stagione 2001-2002 del teatro Politeama Greco di Lecce,
Caputo debutta nelle vesti del Conte d’Almaviva, personaggio mai più
abbandonato. Diplomatosi in canto presso il Conservatorio di Bari col
massimo dei voti e la menzione di lode, sotto la guida del baritono Luigi
De Corato, si iscrive alla Facoltà di Conservazione dei Beni Musicali
dell’Università di Lecce ove approfondisce la sua preparazione musicologica. Inizia una rapida ed intensa carriera che lo porta a collaborare
con le maggiori realtà musicali italiane e straniere: il Teatro Alla Scala
di Milano, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, la Cleveland Orchestra, la Fondazione K. Goulbenkian di Lisbona,
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l’Opera Royal de Wallonie, il teatro Alighieri di Ravenna, il Teatro R.
Castro de La Coruna, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Carlo Felice di Genova, la Fondazione Petruzzelli di Bari, il Festival della Valle
d’Itria. Il suo repertorio spazia dal Settecento ai nostri giorni. Tra le sue
interpretazioni ricordiamo in particolare Il barbiere di Sivigliaal Teatro
Alla Scala, direttore Mazzola, regia Ponnel e all’Opèra Royal de Wallonie direttore Mariotti, regia Mazzonis, La fille du Regiment all’Opera di
Roma, direttore Campanella, regia Crivelli, La Cambiale di Matrimonio
a La Coruna direttore Bosman, regia Scandella, I Capuleti e i Montecchi
all’Opèra Royal de Wallonie, direttore Acocella, regia Mazzavillani Muti,
Falstaff a Cleveland e a Lucerna con la Cleveland Orchestra, direttore
Weltser-Möst, regia Zimermann, The Messiah a Padova con I Solisti Veneti, direttore Scimone, Gianni Schicchi al teatro Massimo di Palermo
direttore Arrivabeni, regia Micheli. Ha inciso per la Dynamic e per la
Bongiovanni. Ha registrato in dvd Il matrimonio segreto (Dynamic), La
Cambiale di Matrimonio (Musica rara).
Fabrizio Dorsi, direttore
E’ diplomato in Composizione, Direzione d’orchestra, Musica corale e
direzione di coro al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e laureato in
Lettere presso l’Università Cattolica della stessa città. Si è perfezionato in Italia con Vladimir Delman, Franco Ferrara e Piero Bellugi, a
Vienna con Karl Österreicher e Julius Kalmar. Nel 1989 ha partecipato
come allievo effettivo al Seminario di Direzione d’orchestra tenuto da
Leonard Bernstein all’Accademia di S. Cecilia a Roma. Dopo l’esordio
nella stagione lirica 1983-84 del Teatro Comunale di Bologna (quale
selezionato fra i partecipanti all’iniziativa “Teatro Studio”), ha svolto
attività direttoriale in Italia e all’estero, è stato invitato da alcuni dei
più prestigiosi festival musicali italiani (Rossini Opera Festival 2007,
MiTo – Settembre Musica 2008, Festival Verdi Parma 2009) e ha inciso
CD e DVD per Amadeus, Bongiovanni e La Bottega Discantica.
È direttore del Conservatorio di Piacenza.
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C. Augias
domenica 11 marzo 2012
Foggia, Teatro del Fuoco
ore 17.30 ingresso – ore 18.00 sipario
Conversazione Settima
“O patria mia…
Leopardi e l’Italia”
di e con Corrado Augias
S. Albarello
e con
Marta dalla Via, attrice
Musiche eseguite dal vivo da
Stefano Albarello, chitarra
Luci e regia di
Angelo Generali
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M. dalla Via
Note d’ascolto:
Per molti anni Giacomo Leopardi è stato solo l’immenso poeta che tutti
conosciamo. Solo in tempi relativamente più recenti si è cominciata ad
apprezzare anche la sua attività saggistica che, secondo autorevoli giudizi, toccherebbe il livello di una vera organica filosofia. Un esempio di
questa iniziale sottovalutazione sta nel fatto che il suo Discorso sopra lo
stato presente dei costumi degli Italiani scritto da un Leopardi ventiseienne nel 1824, sia stato pubblicato solo nel 1905.
Lo stesso Zibaldone di pensieri, opera immane composta tra il 1817 e
il 1832, venne pubblicato del resto solo alla fine dell’Ottocento da una
commissione di studiosi presieduta da Carducci. I giudizi che il poeta
dà sull’Italia e sugli italiani sono diversi e variano con il passare degli
anni. Ma non c’è dubbio che negli anni giovanili e soprattutto in alcune opere si senta forte in lui un vivo amor di patria. Ne sono esempio
la due famose composizioni patriottiche All’Italia e Per il monumento
di Dante. Partendo da questi versi ma inserendo anche considerazioni prese dallo Zibaldone e versi estratti da alcuni dei Canti più belli,
Corrado Augias ha montato un testo che ci dà un ritratto sorprendente
di Giacomo Leopardi, del suo rapporto con l’Italia, con la vita, con gli
amori, del senso forte di un’immaginazione che fu per molti anni la sua
sola vera realtà.
In un itinerario leopardiano non potava mancare la musica che fu per
Giacomo un fondamento della sua immaginazione e creatività letteraria. Proprio per essere fedeli al tempo e allo stile il commento sonoro è
tutto dell’epoca e tratteggia i vari capitoli che compongono lo spettacolo
di immagini sonore tipiche di quegli anni. Dalla canzonetta popolare
alla romanza sono rappresentati stili e generi degli autori che in parte
lo stesso Leopardi ascoltò in prima persona. Ecco allora aprire l’itinerario musicale una insolita e poco conosciuta “arietta spagniuola” di
Gioacchino Rossini per poi passare ad uno stornello dei primo dell’ottocento romano ad una romanza di grande spessore qual è “Una furtiva
lagrima” di Gaetano Donizetti; passa poi allo sconosciuto mondo dei
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canti risorgimentali con uno degli inni patriottici che echeggiarono in
quegli anni rivoluzionari per finire sulla “belliniana” Fenesta ca lucive”
che chiude lo spettacolo. Il repertorio, presentato per canto e chitarra
romantica (Albarello suona una rara chitarra del 1830), evoca lo stile
salottiero di primo Ottocento, quando proprio la chitarra ebbe grande
successo e sviluppo. Spesso la chitarra solistica accompagna i momenti
della poesia e del racconto di Augias con brani di grandi autori e virtuosi dello strumento quali Napoleon Coste, Jose Vinas e Mauro Giuliani.
Corrado Augias
Giornalista e scrittore, è nato a Roma. Ha trascorso molti anni all’estero.
Parigi prima poi New York, da dove è stato corrispondente del settimanale L’Espresso e del quotidiano La Repubblica per cui cura la rubrica
quotidiana di corrispondenza con i lettori.
Ha pubblicato molti libri di narrativa e di saggistica, ha scritto per il teatro, ideato e condotto numerosi programmi televisivi. Notevole fortuna
e numerose traduzioni hanno avuto i suoi libri dedicati ai ‘segreti’ delle
città. Ultimo in ordine di tempo ‘I segreti del Vaticano’ (settembre 2010).
Marta dalla Via, attrice
Attrice e performer, inizia il suo percorso artistico seguendo attivamente
il lavoro di Pippo Delbono, Laura Curino, Angela Malfitano, Francesca
Mazza. Nel 2001 si diploma presso la scuola di teatro di Bologna diretta
da Alessandra Galante Garrone. Trascorre un periodo di lavoro presso
il ‘Cirque Baroque’ a Parigi dove studia acrobatica aerea, giocoleria e
tecniche di clown. Si laurea nel 2003 al Dams di Bologna. Partecipa al
corso regionale “La regia della maschera” tenuto da Serena Sinigallia
e Michele Modesto Casarin. Nel 2004 torna a Parigi e approfondisce lo
studio della commedia dell’arte con Carlo Boso.
Dal 2002 lavora con la compagnia Pantakin da Venezia con la quale
vince il leone d’oro alla biennale di Venezia nel 2006 e il premio della
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critica nel 2008. Dal 2006 è autrice dei suoi allestimenti dove mescola
tecniche di maschera e clown alla nuova drammaturgia. Nel 2008 vince il primo premio del concorso Menabò con la performance La Olga
1958, nell’autunno dello stesso anno fonda insieme a Claudia De Luca
e Roberto Di Fresco l’associazione Minimalimmoralia che si occuperà
delle produzioni teatrali A Jane Austen (2009) e Veneti fair (2010).
Collabora da alcuni anni con l’associazione TILT occupandosi di formazione prevalentemente con progetti relativi alla Maschera e alla Commedia dell’arte. Con il progetto Piccolo Mondo Alpino vince nel dicembre 2010 il premio Kantor, produzione del Centro Teatrale di Ricerca
CRT di Milano.
Stefano Albarello, chitarrista
Albarello dal 1985 si occupa di musica antica approfondendo oltre il
campo musicologico, la prassi del canto (con particolare riguardo ai
repertori sacri) e degli strumenti a pizzico medioevali, rinascimentali
ed arabi. Opera da anni nel concertismo come solista e direttore di
insiemi; ha lavorato con Sergio Vartolo, René Clemencic, Nigel Rogers,
collaborando con la Cappella Musicale di San Petronio ed il Clemencic
Consort.
Ha all’attivo numerosi concerti in Italia, Francia, Inghilterra, Portogallo, Belgio, Slovenia, Croazia e Spagna, Ungheria, Slovacchia, Luxembourg. Ha partecipato come solista ad oratori ed opere barocche
tra cui La Rappresentazione di Anima et di Corpo di E. de Cavalieri e
L’Assalonne di G. P. Colonna, l’Euridice di J. Peri.
Ha collaborato con l’Orchestra Andalusa di Tangeri.
Ha diretto una edizione in forma scenica de Il combattimento di Tancredi e Clorinda e altri madrigali su testi della Gerusalemme Liberata e
musiche di Monteveri e D’india.
Ha curato la realizzazione de Il Volto Santo, un dramma sacro in forma
scenica ispirato alla storia della Santa Croce di Lucca.
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Ha eseguito incisioni discografiche per RCA, Opus 111, Symphonia,
Tactus, Dynamic e Bongiovanni. Dal 1988 è direttore dell’Ensemble
Cantilena Antiqua con il quale svolge attività di ricerca, incisioni discografiche e concerti su repertori medievali in prima esecuzione.
È stato invitato ad importanti rassegne e manifestazioni tra cui Milano
Musica - Teatro alla Scala, Aterforum, Festival de la Chaise Dieu, Accademia Chigiana, Fondazione Gulbenchian, Festival Voix et Route Romain, Festival delle Fiandre - Brugge, Festival di Lubljana e Festival di
Brezice, Festival de l’Ile de France, Festival Terra de Troubadours, Dinuovo Musica Teatro di Reggio Emilia, Festival Transeligiosa di Brussel.
È docente di musica medievale presso il Conservatorio di Vicenza, docente a Lucca di Canto Sacro medievale e Musica d’insieme per voci e
strumenti antichi.
Tiene corsi e stages di interpretazione vocale e strumentale medievale
con particolare riguardo al canto liturgico e paraliturgico monodico e
polifonico.
Dal 2001 è fondatore e direttore scientifico del Laboratorio sul Teatro
Musicale Medievale che si tiene ogni anno a Lucca.
Ha pubblicato articoli e saggi sulla musica medievale e rinascimentale;
tra questi un saggio sul Canto liturgico medievale in Italia centro meridionale al tempo dei Normanni e un saggio sulle Accademie musicali
bolognesi al tempo di Adriano Banchieri.
Vincitore del Premio Carducci nel 1991 per l’attività artistica, nel 1998
ha avuto il riconoscimento 10 Repertoire per l’incisione discografica
Ondas do Mar.
Ha collaborato alla realizzazione di colonne sonore per il teatro e il cinema; tra queste si cita il film I Picari diretto da Mario Monicelli.
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U. Ughi
domenica 25 marzo 2012
Foggia, Aula Magna dell’Università
ore 17.30 ingresso – ore 18.00 sipario
Uto Ughi in concerto
Musiche di Beethoven, Brahms
Uto Ughi, violinista
Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime
grandi scuole violinistiche, Ughi ha mostrato uno straordinario talento
fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima
volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George
Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e
la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”.
Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste.
Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più
rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la
New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte
altre, sotto la direzione di maestri quali Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos,
Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal,
Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
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Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima
linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto
alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha
fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare.
Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al
2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti
gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani. Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e
attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi
è ideatore, fondatore e direttore artistico.
Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato
Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di
comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il
pubblico giovanile. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica
gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell’Aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris
Causa in Scienza delle Comunicazioni. Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A. per la quale ha registrato i Concerti
di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con
Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, tre Concerti di Paganini nell’edizione
inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin
e la Philarmonia Orchestra di Londra, le Sonate e Partite di Bach per
violino solo. Ultime incisioni in ordine di tempo sono “Il Trillo del diavolo”, il Concerto di Schumann diretto da Sawallish con la Bayerischer
Rundfunk, i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma, la Sinfonia
Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e De Burgos.
Suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744 e con uno Stradivari
del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
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Ingresso con abbonamento o biglietto
Info
web site: www.musicacivica.it
e-mail: [email protected]