Esperienza con la disabilità (Elena Furlanetto)

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Esperienza con la disabilità
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TESI DEL IV ANNO
QUADRIENNIO 2009/2013
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Shao long ELENA LORENZA FURLANETTO
Ai ragazzi de “Il Balzo”
e ai miei insegnanti
che hanno reso
possibile questo
cammino
2
Introduzione
-L’associazione “Il Balzo” e le sue attività
- PowerPoint della serata di presentazione: ”Il trattamento podalico reflessologico.
Introduzione alla reflessologia plantare Zu”
-I ragazzi
-Trattamenti campione : 4 ragazzi con le rispettive mamme




Prima coppia: L. e D.
Seconda coppia: F. e L.
Terza coppia: F. e A.
Quarta coppia: M. e R.
-Comparazione dei casi e particolarità comuni rilevate sia nei ragazzi che nei genitori
-Casi di ragazzi con altre disabilità
-Conclusioni personali sull’esperienza
3
Introduzione
L’associazione “Il Balzo” di Milano quest’inverno mi ha invitata ad un incontro serale per
spiegare cosa fosse la reflessologia plantare e spiegare in che cosa consistesse questa
tecnica, parlare dei suoi benefici e dei suoi possibili fruitori. L’associazione raggruppa
genitori di figli che presentano varie disabilità; a seguito della serata, ho proposto una
collaborazione dove mi impegnavo a lavorare con i ragazzi in maniera gratuita e dove
davo la mia disponibilità per trattamenti agli adulti, genitori e non, che avessero voluto
sperimentare questa tipo di massaggio.
Il primo passo di questo mio percorso in un mondo che, per quanto non lo si voglia
descrivere così, è diverso da quella che è la cosiddetta normalità, è stato quello di
ridefinire il concetto di massaggio del piede accumunato ad un semplice susseguirsi di
movimenti aventi l’unico scopo di rilassare, privo quindi di qualsiasi valenza terapeutica.
Sfatata e arricchita questa definizione, dopo due ore di spiegazioni e risposte alle varie
domande che l’interesse crescente ha fatto nascere, molti genitori hanno subito fissato gli
appuntamenti per sé e per i loro figli .
Il secondo passo ed i successivi costituiscono il cammino intrapreso con questi giovani
speciali dove la comunicazione ha preso varie strade a seconda della disabilità di ciascun
ragazzo; è stato importante, innanzitutto, guadagnare la loro fiducia per poter star loro
vicino e avere un contatto duraturo, creare un canale in cui percepissero il trattamento
come uno spazio per sé (anche se non scelto perché portati e accompagnati dai genitori),
un momento da vivere senza paura, in cui si sarebbero potuti divertire, rilassare e
soprattutto “curare” in maniera differente rispetto alle terapie a cui sono abituati,
strettamente mediche e quindi non particolarmente apprezzate.
Ho fissato la durata di ciascun trattamento di un’ora, di cui 45 minuti di effettivo massaggio
(45 minuti, è un tempo molto lungo per loro da passare sdraiati) e il restante quarto d’ora
per prepararsi, momento delicato perché alcuni avevano bisogno di aiuto sia per mettere
che togliere scarpe e calze. I massaggi si svolgevano in una stanza adibita a ufficio
messami a disposizione dall’associazione in cui sistemavo il lettino e che preparavo con
incensi e luce soffusa. La maggior parte dei genitori ha voluto sperimentare il massaggio
su di sé prima del proprio figlio, dando così la dimostrazione di quello a cui sarebbe
andato incontro, affievolendo la paura e la diffidenza verso questa strana terapia con
musica e profumi insoliti. L’aver visto l’esempio dei propri genitori, soprattutto delle
mamme, soddisfatte e rilassate ha trasmesso loro la voglia di sperimentare e provare,
anche se l’atteggiamento di chiusura è rimasto quasi per tutti una costante, per lo meno
all’inizio di ogni trattamento.
Per ognuno ho stilato al primo incontro una scheda in cui ho riportato le caratteristiche e le
problematiche più evidenti, rispetto ad un piede ideale, segnandomi le A.R.S. (Aree
Riflesse Sensibili) più dolenti, la postura, i piani di inclinazione, le alterazioni morfologiche.
Dopo ogni trattamento aggiornavo la situazione con i miglioramenti e le problematiche
ancora in atto.
4
Per tutti i casi la comunicazione è stata mediata dai genitori, soprattutto per quanto è
riguardato l’anamnesi, nessuno dei ragazzi era in grado di raccontarmi sintomi, malesseri,
per non parlare delle malattie passate, al massimo rispondevano alla domanda: ”Ti fa
male ora?” giusto con un si o no. Ho constatato la difficoltà di percezione del tempo, non
sempre aderente alla realtà, nei loro discorsi ieri poteva voler dire anche due mesi o dieci
anni fa, oltre che realmente ieri.
Diverse sono state le reazioni; alcuni non smettevano di parlare dei loro temi preferiti, con
una ripetizione compulsiva sia delle parole che dell’argomento, altri si addormentavano,
altri dovevano essere sollecitati più volte alla risposta, incalzati dai genitori che, a volte,
per scarsa pazienza la anticipavano rispondendo per loro conto. Altri avevano bisogno di
essere guidati sia dalle mie mani che dalle mie parole seguendo disegni e colori
immaginari per potersi lasciare andare e abbandonare così il controllo dei muscoli e fare
quindi movimenti meno spastici.
-L’associazione “Il Balzo” e le sue attività
L’associazione nasce nel 1994 nell’area sud del comune di Milano con l’idea di creare un
luogo di incontro e confronto volto a favorire lo sviluppo di relazioni positive in famiglia e
nella comunità, attraverso originali percorsi formativi, in un’ottica di collaborazione e
condivisione, di crescita individuale e collettiva.
Nel 2011 si trasforma in associazione di solidarietà familiare, cambia sede, trasferendosi
nel quartiere di Baggio in Via Ceriani 14. Il nuovo Direttivo vede la forte presenza di
genitori impegnati nell’educazione dei figli con disabilità cognitiva, sensibili ai temi
dell’integrazione ed alla ricerca del raggiungimento della miglior qualità di vita dei propri
ragazzi. Vengono condivisi l’impegno educativo verso i figli, ogni risorsa ed esperienza;
le attività hanno lo scopo di far ritrovare i ragazzi tra coetanei, far sperimentare loro
autonomia e apprendere abilità lavorative, renderli migliori, più felici ed entusiasti
partecipando attivamente. L’associazione è diventata un punto di riferimento per il
quartiere, oltre che per i genitori e ragazzi, troppo spesso emarginati.
Le attività variano dai laboratori di espressività, corsi di cucina, corsi d’arte, di canto,
serate a tema, fino a quelle dedicate al tempo libero con uscite domenicali con solo
educatori; concerti, eventi vari, vacanze estive, viaggi in Italia e all’estero.
Ci sono poi le mattinate tra donne, soprattutto anziane, con attività ludiche e letture,
laboratori di taglio, cucito e le ripetizioni scolastiche agli studenti in difficoltà. I ragazzi,
inoltre, hanno imparato a servire ai tavoli del Temporary Restaurant, a collaborare in
cucina vivendo esperienze vicine a quelle che svolgono i loro coetanei più autonomi e
fortunati, ma sempre in una condizione protetta, sicura, disegnata da educatori preparati,
aumentando così la loro autostima, la loro capacità di comunicare e la loro autonomia.
5
-Il trattamento podalico reflessologico. Introduzione alla reflessologia plantare Zu
PowerPoint della serata di presentazione (TESI ZU PDF n.2 in allegato)
IL
TRATTAMENTO
PODALICO
REFLESSOLOGICO
INTRODUZIONE ALLA REFLESSOLOGIA ZU
La serata introduttiva è durata più di due ore; è stato un momento emozionante per me
perché era la prima volta che avevo un pubblico a cui rivolgermi ed è stato stimolante e
appagante vedere l’interesse crescente che ha dato vita ad un bel dibattito con una serie
di domande che manifestavano coinvolgimento, sorpresa e meraviglia degli ascoltatori
rispetto a quanto raccontavo loro. Le spiegazioni scientifiche e chimiche di come funziona
il massaggio/messaggio, le proporzioni del piede, la spiegazione di cosa fossero le aree
riflesse sensibili, l’accenno ai significati di certi segni sul piede, hanno colpito i presenti,
per la maggior parte mamme dei ragazzi, che subito hanno chiesto se questi trattamenti
avrebbero potuto aiutare anche i loro figli, se ci fossero delle controindicazioni per le loro
situazioni. Rassicuratele sulla non pericolosità del trattamento sui loro ragazzi, hanno
aderito subito alla mia proposta di collaborazione con l’associazione; ho consigliato un
ciclo minimo di 5/10 trattamenti per avere dei miglioramenti e stabilizzare i risultati.
-I ragazzi
Ho avuto l’opportunità di relazionarmi con una decina di ragazzi di età compresa tra i 20 e
i 44 anni, ognuno con disabilità diversa e ritardi cognitivi più o meno importanti, genetici o
congeniti per ipossia alla nascita, alcuni con la sindrome di down, altri con malformazioni
importanti come la mancanza di una parte del cervelletto, due casi di autismo; in uno di
questi sono stata impossibilitata ad operare per la non disponibilità del ragazzo di
distendersi e farsi toccare. Sono ragazzi che sono sempre stati sostenuti oltre che dalle
famiglie, da insegnanti di sostegno nelle scuole ,da neuropsichiatri fino alla maggiore età
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che li seguivano sotto l’aspetto medico e psicologico; hanno svolto e svolgono terapie
psicologiche, alcuni assumono psicofarmaci, frequentano centri diurni specializzati nella
gestione della disabilità e svolgono varie attività ricreative e sportive sempre in centri
specializzati. I ragazzi non sono autonomi e indipendenti, tutti sono stati accompagnati dai
genitori che, in genere, rimanevano presenti anche al trattamento; solo tre di loro sono in
grado di badare a se stessi e rimanere da soli senza difficoltà e senza manifestare stati
d’ansia.
-Trattamenti campione: 4 ragazzi con le rispettive mamme
Ho deciso di analizzare i casi di 4 ragazzi con le rispettive madri che hanno voluto essere
trattate insieme ai loro figli e che rimanevano presenti ai reciproci trattamenti.

Prima coppia: L. e D.
L. uomo, 24 anni, ipossia alla nascita che probabilmente ha causato un ritardo mentale;
abbastanza autonomo nel prendersi cura del sé (lavarsi, vestirsi, mangiare); i movimenti
non sono fluidi, fa discorsi ripetitivi e ossessivi; frequenta il centro diurno, svolge diverse
attività sportive: judo, calcetto, danza terapia. Piedi addotti, il sn operato da piccolo, senza
aver risolto il problema.
Sintomo riportato: intestino pigro.
Scheda al primo incontro
PIANI INCLINAZIONE estensione, flessione, pronazione, supinazione
PIEDE DX
PIEDE SN
supinato, addotto
supinato, addotto
MASCHILI /FEMMINILI
CLINCH
X
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA' PADRE
X
X
X leggera >
X leggera <
CALLOSITA' MADRE
CALLOSITA',GONFIORI
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
X leggero
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
X su
martello, uncino,
sottoposto
martello, uncino
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
martello, uncino
martello, uncino
uncino, accartocciato
uncino
martello, uncino
martello, uncino
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
TRAPEZIO
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
7
X su
COLONNA atlante, cervicali, dorsali, lombari, sacro
dolente lombo-sacrale
SPALLA
POLMONE,GRUPPO GOLA
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
stomaco teso, piloro
dolente
cardias dolente, stomaco
teso
tesa, dura
tesa, dura
MILZA
CUORE
INTESTINO valvola ileo-cecale, ascendente, trasverso, discendente,
retto, ano
RENI
VESCICA
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore, addominale ,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
pianta, I.A.R.S. intestino
UNGHIE colore, incarnite, micosi
ODORE rancido, bruciato, fragrante, marcio, putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
calcagno
ENERGETICA
tendini evidenti
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
alta, cx, bassa
PROBLEMATICA ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
psicosomatica
Durante il primo trattamento ho stabilito che la problematica fosse alta, cx, bassa con una
evidente componente psicosomatica, con segni di origine organica ed energetica,
concentrati sulle dita: alluce valgo, callosità padre, callosità sulle dita, alluce all’in su,
tendini evidenti; ho lavorato quindi la parte psichica, energetica attraverso il soma, il corpo
e il corpo con la via energetica; i piedi erano in clinch, in chiusura, atteggiamento che mi
rimanda alla modalità del ragazzo, cauta e guardinga quando si trova ad affrontare delle
nuove situazioni. Era presente anche l’ atteggiamento scoliotico per cui l’inclinazione dei
piedi e quelle della testa andavano in direzioni opposte con conseguente torsione della
colonna: metà del corpo era contratto nella parte superiore da un lato e dall’altro nella
parte inferiore. Da sdraiati assumiamo la postura di rilassamento più fisiologico perché la
colonna non ci deve più sostenere. Se da sdraiati siamo contratti su un lato (contrazione
primaria), da in piedi per stare in equilibrio, per non rimanere piegati, ci si deve
decontrarre su quel lato e si devono tonificare i muscoli del lato opposto (contrazione di
compensazione). Andando a verificare ho riscontrato due dolori: a livello della D12-L1
dove ci sono i punti di innervazione dello stomaco e le A.R.S. di cardias, stomaco, piede
sn e dx, e piloro, dolore di origine riflessa. E’ stata difficoltosa la mobilizzazione di tutto il
piede per la forte torsione e artrosizzazione delle articolazioni; solo alla fine del massaggio
e dopo la manovra di orthobionomy sulla gamba sn ho ottenuto una maggiore apertura del
piede. Il lavoro è stato un’alternanza di mobilizzazione delle dita, massaggio delle callosità
e delle A.R.S. dolenti in dispersione e di interventi sulla parte energetica inizialmente con i
8
punti pozzi e di equilibrio, St36, M/P 3. L’area riflessa della vescica era dura e tesa, veniva
avvertito spesso lo stimolo ad urinare, ma rimandava. E’ un problema di gestione delle
acque che si riflette sul lato psichico con l’ansia confermata dalla secchezza e
ispessimento del calcagno. Se non ci fosse il controllo dell’ansia andrebbe sempre in
bagno. Ho lavorato quindi sia la vescica organica in dispersione e a livello energetico il
meridiano di Vescica lungo l’ultimo tratto verso le dita e i punti ben V66 e V65 punto di
dispersione. Sia durante il trattamento che alla fine, massaggio tonificante ai reni. Al
secondo trattamento chiusura in clinch, ma apertura dei piedi al mio sfioramento (con mia
grande sorpresa, vista la fatica del primo massaggio); un bel segnale di accettazione,
sentito come momento di relax e di indipendenza perché era stato lasciato da solo. L.
aveva con un bisogno continuo di parlare; non voleva proprio stare in silenzio, era
concentrato sui suoi discorsi. Non ha più riportato dolori nelle aree segnalate come dolenti.
A fine ciclo dopo 8 trattamenti, ho ottenuto una maggior apertura del piede, le callosità a
martello e uncino diminuite, ma non scomparse, un’aumentata peristalsi intestinale.
D. 55 anni, mamma di L., due gravidanze, di cui la seconda con L. gemellare, in
menopausa. Alluce valgo su entrambe i piedi, operato il dx.
Sintomi riportati: mal di testa cronico al mattino, eruttazioni, dolore sotto la testa del 2°-3°
metatarso, diarrea cronica 2/3 scariche al dì, dalla prima gravidanza.
Scheda al primo incontro
PIEDE DX
PIEDE SN
PIANI INCLINAZIONE estensione, flessione, pronazione,
supinazione
supinato
supinato
MASCHILI /FEMMINILI
femminili
CLINCH
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
morfologicamente cavo
morfologicamente cavo
x>
x
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA' PADRE
CALLOSITA' MADRE
x
x
gonfiore alluce
gonfiore alluce
X > operato, rosso e dolente a
volte
X rosso e dolente a volte
X su
X su
più lungo prolassato
più lungo, prolassato
martello, uncino
martello, uncino
martello
martello
TRAPEZIO
X
X
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
X
X
Dorsali, lombari dolenti
dorsali, lombari dolenti
CALLOSITA',GONFIORI
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU/GIU'
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
COLONNA atlante, cervicali, dorsali, lombari, sacro
9
SPALLA
POLMONE,GRUPPO GOLA
X callosità
Polmone ,dolente testa 2/3
metatarso
X callosità
polmone, dolente testa 2/3
metatarso
stomaco teso e dolente, piloro
dolente
cardias dolente, stomaco teso e
dolente
dolente tutto
dolente tutto
tesa, dura, dolente
tesa, dura, dolente
posteriore
posteriore
colon, dolente
colon, dolente
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
MILZA
CUORE
INTESTINO valvola ileo-cecale, ascendente, trasverso,
discendente, retto, ano
RENI
VESCICA
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore, addominale ,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore, incarnite, micosi
ODORE rancido, bruciato, fragrante, marcio, putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
calcagno posteriore
ENERGETICA
tendini evidenti
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
alta, bassa, cx
PROBLEMATICA ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
psicosomatica
tendini evidenti
Ho definito la problematica alta, bassa, cx e di origine psicosomatica con molti segni sulle
dita: alluci gonfi, valghi, all’in su, callosità alle articolazioni sulle dita, tendini evidenti.
Durante il primo trattamento ho evidenziato particolarmente dolenti:













colonna vertebrale a livello dorso-lombare
sternocleidomastoideo
trapezio
alluce valgo
callosità padre
cardias/stomaco/piloro
testa 2°/3° metatarso
polmone
vescica
4° dito callosità martello e uncino
5° dito callosità uncino
spalla
percorso meridiano vescica, parte finale
Ho lavorato attorno agli alluci, mobilizzato le dita e le callosità, la parte diaframmatica, per
aiutare la respirazione e tutta la parte cx, le A.R.S. di cardias, stomaco e piloro per le
eruttazioni, causate da una stenosi pilorica che creava una permanenza del cibo ingerito
10
più del dovuto nello stomaco con conseguente fermentazione e produzione di gas che
risaliva verso la parte alta; ho trattato in tonificazione, in maniera lenta e profonda, l’area
del colon in contrasto col massaggio disperdente e veloce del piloro, seguendo il principio
riempire i vuoti e svuotare i pieni. Dal punto di vista energetico ho lavorato i meridiani del
primo ciclo Milza-Pancreas, Polmone, Grosso Intestino nei punti pozzo e ben e del
meridiano dello Stomaco il pozzo St45, punto di dispersione e St43, punto torrente e il ben
St36. Ho trattato anche il meridiano di Vescica con i punti V66 acqua (per rinfrescare) e
pozzo V67 e il meridiano di Vescicola Biliare nei punti 43VB e 44VB per alleviare il mal di
testa (che si manifestava lateralmente lungo il percorso del meridiano di VB,pulsante con
nausea) insieme all’ area della vescica anatomica. Sempre per aiutare lo stomaco ho
lavorato la circolazione linfatica paravertebrale, punto riflesso delle innervazioni dello
stomaco, che energeticamente è anche un tratto del meridiano M/P. Massaggio ai reni a
fine trattamento. Dopo 9 trattamenti, ho rilevato la scomparsa quasi definitiva del mal di
testa, sempre più raro, la scomparsa delle eruttazioni, le callosità sul dito a martello e a
uncino diminuite, ma non scomparse, le scariche diarroiche diminuite, ma non scomparse,
gli alluci valghi rossi, ma non più dolenti.

Seconda coppia: F. e L.
F. donna,23 anni, ritardo mentale, abbastanza autonoma nel prendersi cura di sé (lavarsi,
vestirsi, mangiare),non indipendente negli spostamenti; frequenta il centro diurno con un
buon grado di interazione; svolge diverse attività sportive danza, piscina, teatro.
Sintomi riportati: disturbo al fianco sn, scogliosi curata col corsetto rigido per tanti anni da
bambina, irregolarità mestruale, eruttazioni.
Scheda al primo incontro
PIANI INCLINAZIONE estensione,flessione,pronazione,supinazione
PIEDE DX
PIEDE SN
pronato
pronato,addotto
MASCHILI /FEMMINILI
CLINCH
X
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
X
X
CALLOSITA' PADRE
X>
X
teste metatarsi dolenti
teste metatarsi dolenti
dolente
dolente
CALLOSITA' MADRE
CALLOSITA',GONFIORI
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
11
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
TRAPEZIO
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
COLONNA atlante,cervicali,dorsali,lombari,sacro
SPALLA
X dolente
X dolente
X dolente
tutta dolente,spec.
cervicali
X dolente
tutta dolente,spec.
cervicali
X dolente
X dolente
stomaco,piloro dolenti
cardias,stomaco dolenti
POLMONE,GRUPPO GOLA
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
MILZA
dolente
CUORE
INTESTINO valvola ileocecale,ascendente,trasverso,discendente,retto,ano
RENI
dolente
dolente
dolente
dolente
gonfiore circ. addominale
gonfiore circ. addominale
posteriore
posteriore
diffusa
diffusa
VESCICA
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore,addominale ,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore,incarnite,micosi
ODORE rancido,bruciato,fragrante,marcio,putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
ENERGETICA
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
alta,bassa,cx
PROBLEMATICA ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
psicosomatica
Ho evidenziato come principale la problematica psicosomatica, con i segni maggiori sulle
dita. I piedi erano in clinch, ho avuto difficoltà perché poco incline al tocco, solo con
diversivi riusciva ad essere collaborativa, inoltre era molto sensibile, sentiva dolore al
minimo sfioramento toglieva il piede e poi lo ridava. Durante il primo trattamento ho
evidenziato dolenti:











colonna vertebrale
sternocleidomastoideo
trapezio
sotto le teste dei metatarsi
cardias/stomaco/piloro
milza
rene
utero
circolazione linfatica addominale
articolazione spalla
callosità posteriore
12
L’atteggiamento scoliotico mi confermava i dolori di colonna, trapezio e
sternocleidomastoideo, spalla. Li ho lavorati alternativamente su un piede e sull’altro
cercando una diminuzione del dolore, per poi passare alla parte bassa per aiutare le
ovaie, l’utero, la circolazione linfatica rinforzando l’azione con il massaggio ai reni per
tonificare il Jing e sostenere la funzione Yang del rene e poi tiroide, ipofisi, milza. Dal
punto di vista energetico ho lavorato il livello Taiyin, portatore dell’energia umidità con i
due meridiani accoppiati Stomaco e Milza-Pancreas, M/P2-3, St36 e la zona del ginocchio
con i punti F8, R10, M/P9 per aiutare la circolazione linfatica addominale. Anche cardias,
stomaco e piloro erano dolenti a livello organico, ho quindi dedotto che l’origine delle
eruttazioni era la stenosi pilorica che creava una permanenza di cibo ingerito più del
necessario nello stomaco con conseguente fermentazione e produzione di gas che risaliva
verso la parte alta, ho trattato col massaggio disperdente, veloce il piloro e in tonificazione,
in maniera lenta e profonda, l’area del colon in contrasto, seguendo il principio svuotare i
pieni e riempire i vuoti. Dopo i primi trattamenti le eruttazioni sono scomparse, il mal di
schiena è migliorato a livello delle cervicali e si è evidenziato nella zona dorso-lombare.
Dopo 9 trattamenti incominciava ad instaurarsi una certa regolarità del ciclo. Con il tempo
è diventata più facile da trattare, con i piedi meno in clinch, soprattutto il piede dx più
aperto, ma l’adduzione è rimasta come la pronazione, nonostante la tonificazione dei
muscoli mediali e la dispersione di quelli esterni.
L. donna,50 anni ,mamma di F.
Sintomi riportati: mal di schiena dorso-lombare, rigurgiti.
Scheda al primo incontro
PIANI INCLINAZIONE
estensione,flessione,pronazione,supinazione
MASCHILI /FEMMINILI
PIEDE DX
PIEDE SN
leggera supinazione
leggera supinazione
femminili dopo
CLINCH
X all'inizio
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA' PADRE
X>
X
sotto le teste dei metatarsi
sotto le teste dei metatarsi
X dolente
X> ,non dolente
CALLOSITA' MADRE
CALLOSITA',GONFIORI
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
X su
X su
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
martello
martello
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
martello,sottoposto 2°
martello,sottoposto 2°
martello,uncino
martello,uncino,sottoposto al
4°,dolente
martello,uncino
martello,uncino,sottoposto al
4°,dolente
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
13
TRAPEZIO
X dolente
X dolente
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
X dolente
X dolente
dorsali e lombari dolenti
dorsali e lombari dolenti
SPALLA
X dolente
X dolente
POLMONE,GRUPPO GOLA
polmone
polmone
COLONNA atlante,cervicali,dorsali,lombari,sacro
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
X
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
stomaco,piloro dolenti
MILZA
cardias,stomaco dolenti
dolente
CUORE
INTESTINO valvola ileocecale,ascendente,trasverso,discendente,retto,ano
X
RENI
VESCICA
tesa,dura,dolente
tesa,dura,dolente
diffusa
pozzi dolenti,meridiano Vescica
dolente
diffusa
pozzi dolenti,meridiano Vescica
dolente
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore,addominale ,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore,incarnite,micosi
ODORE rancido,bruciato,fragrante,marcio,putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
ENERGETICA
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
PROBLEMATICA
ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
alta,cx,bassa
psicosomatica
La problematica era alta, cx, bassa e psicosomatica con segni maggiormente evidenti
sulle dita con presenza di alluci valghi, varie callosità sulle dita a martello e uncino,
callosità padre. Durante il primo trattamento ho evidenziato particolarmente dolenti:











colonna vertebrale a livello dorso-lombare
sternocleidomastoideo
trapezio
sotto le teste dei metatarsi
alluce valgo dx
cardias/stomaco/piloro
milza
vescica
articolazione spalla
percorso meridiano vescica, parte finale
tutti i punti pozzo
Ho lavorato le A.R.S. dell’ alluce, anche attorno all’articolazione, colonna,
sternocleidomastoideo, trapezio, spalla in dispersione e alternativamente su un piede e
14
sull’altro per ottenere la diminuzione del dolore, cosi come cardias, stomaco sui due piedi
e piloro e colon come nel caso precedente, considerando come causa dei rigurgiti la
chiusura del piloro. Visto la presenza di callosità sulle dita oltre alla mobilizzazione delle
singole articolazioni ho lavorato tutti i punti pozzi, molto dolenti, i punti ben di ciascun
meridiano, in particolare quello di St ,ST36 e il meridiano della Vescica, che riflette anche
la colonna dal punto di vista energetico. Fin dai primi trattamenti le eruttazioni sono
scomparse, a fine ciclo (9 sedute) il mal di schiena è scomparso quasi definitivamente e le
callosità sulle dita a martello e a uncino sono diminuite, più morbide, anche il piede
risultava meno secco.

Terza coppia: F. e A.
F. donna,24 anni, ritardo mentale, abbastanza autonoma nel prendersi cura del sé
(lavarsi, vestirsi, mangiare), non indipendente negli spostamenti; esoftalmo, frequenta il
centro diurno, svolge diverse attività sportive judo, danza.
Sintomi riportati: dismenorrea, stipsi, mal di schiena saltuario.
Scheda al primo incontro
PIANI INCLINAZIONE
estensione,flessione,pronazione,supinazione
PIEDE DX
PIEDE SN
supinato,addotto
supinato,addotto >
MASCHILI /FEMMINILI
CLINCH
X
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
cavo
cavo
CALLOSITA' PADRE
X
X>
CALLOSITA' MADRE
X leggera
X leggera
gonfiore teste metatarsi
gonfiore teste metatarsi
X giù
X giù
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA',GONFIORI
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
sottoposto 2°
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
bilobato
martello,uncino,sovrapposto
4°,corto
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
TRAPEZIO
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
COLONNA atlante,cervicali,dorsali,lombari,sacro
SPALLA
POLMONE,GRUPPO GOLA
polmone dolente
TRACHEA,BRONCHI
15
bilobato sottoposto 3°
martello,uncino,corto
FEGATO
dolente
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
stomaco teso,piloro dolente
stomaco teso
MILZA
CUORE
INTESTINO valvola ileocecale,ascendente,trasverso,discendente,retto,ano
RENI
VESCICA
dura,tesa
dura,tesa
UTERO,PROSTATA
dolente
dolente
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore,addominale
,inguinale
dolente
dolente
posteriore
posteriore
calcagno
tendini evidenti,meridiano
vescica dolente
calcagno
tendini evidenti,meridiano
vescica dolente
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore,incarnite,micosi
ODORE rancido,bruciato,fragrante,marcio,putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
ENERGETICA
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
PROBLEMATICA
ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
alta,bassa,cx
psicosomatica
Ho avuto difficoltà iniziale per la chiusura e il solletico e la non disponibilità al tocco. Con il
tempo è diventata più trattabile. Sono stati trattamenti impegnativi, perché per avere la
disponibilità del piede dovevo distrarla con racconti, facendola immaginare di disegnare
con i piedi mentre li muovevo. I maggiori segni erano nella parte alta, concentrati sulle
dita, poi la parte bassa con dolori alle A.R.S. delle aree genitali e vescica, la problematica
era quindi alta, bassa, cx e psicosomatica. Durante il primo trattamento erano dolenti:








dita
sotto le teste dei metatarsi
cardias/stomaco/piloro
ovaie/testicoli
utero/prostata
vescica
5° dito callosità martello e uncino
percorso meridiano vescica parte finale
Per quanto riguarda la parte organica ho lavorato alternativamente su un piede e sull’altro
le aree di colonna, spalla, sternocleidomastoideo, trapezio, la circolazione linfatica
paravertebrale, sotto le teste dei metatarsi con la manovra “5 pieni e 4 spazi”, la linea di
Lisfranc per aiutare la respirazione e le aree dolenti relative alla Terra
cardias,stomaco,piloro,ovaie,utero,ipofisi,tiroide,reni/surrenali,la valvola ileo-cecale e il
percorso dell’intestino insieme ai livelli energetici, specialmente Taiyin, per portare umidità
con il pozzo ST45 e il punto d’equilibrio St36 e Shaoyin, col pozzo V67 e ben V66 e lungo
il percorso del meridiano della Vescica. Ho lavorato molto le callosità sulle dita e le
16
articolazioni. Dopo 6 trattamenti ho evidenziato miglioramenti con il mal di schiena, una
maggiore apertura dei piedi, comunque sempre addotti, e una maggiore motilità
intestinale.
A.57 anni, mamma di F.
Sintomi riportati: mal di schiena dorso-lombare, gonfiori addominali e alle gambe.
Scheda al primo incontro
PIEDE DX
PIANI INCLINAZIONE
estensione,flessione,pronazione,supinazione
MASCHILI /FEMMINILI
CLINCH
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA' PADRE
CALLOSITA' MADRE
CALLOSITA',GONFIORI
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
TRAPEZIO
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
COLONNA atlante,cervicali,dorsali,lombari,sacro
SPALLA
POLMONE,GRUPPO GOLA
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
MILZA
CUORE
INTESTINO valvola ileocecale,ascendente,trasverso,discendente,retto,ano
RENI
VESCICA
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
17
leggermente supinato
femminili dopo
leggermente all'inizio
PIEDE SN
leggermente
supinato
X leggera
X>
dita
X leggera
X
dita
X>
X
martello,uncino
martello,cistifellea
bilobata
martello,uncino
X
X
dolenti lombari
martello
martello
martello,uncino
X
X
dolenti lombari
X
X dolente tutto
X dolente tutto
tesa
tesa
dolente
dolente
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore,addominale ,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore,incarnite,micosi
ODORE rancido,bruciato,fragrante,marcio,putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
ENERGETICA
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
PROBLEMATICA ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
X gonfiori diffusi
X gonfiori diffusi
alta,bassa,cx
psicosomatica
La problematica era alta, bassa, cx e psicosomatica con segni maggiormente concentrati
sulle dita: alluci valghi, gonfiori e dolori, callosità padre e callosità sulle dita a martello e a
uncino su 3°,4°,5° dito di entrambe i piedi. Nella parte bassa erano evidenti i gonfiori
nell’area della circolazione linfatica addominale, inguinale, coscia, gamba e la callosità
madre; mi riporta anche sintomi di eruttazione e intestino pigro; erano dolenti in particolar
modo:







colonna vertebrale a livello lombare
sternocleidomastoideo
trapezio
sotto le teste dei metatarsi
cardias/stomaco/piloro
ovaie
tutte le callosità sulle dita rosse, calde
Per quanto riguarda la parte organica ho lavorato alternativamente su un piede e sull’altro
le aree di colonna, spalla, sternocleidomastoideo, trapezio, tutta l’area diaframmatica,
lungo la linea di Lisfranc insieme alla parte energetica lungo il percorso del meridiano della
Vescica
e
poi
le
aree
dolenti
relative
alla
Terra
cardias,stomaco,piloro,ovaie,utero,ipofisi,tiroide,reni/surrenali,la valvola ileo-cecale e il
percorso dell’intestino. Ho lavorato molto e delicatamente perché molto dolenti attorno alle
callosità delle dita e le articolazioni, i punti pozzo e ben specialmente il livello energetico
Taiyin insieme a 8F,10R,9M/P per aiutare la circolazione linfatica inferiore insieme alle
aree riflesse delle circolazioni linfatiche, insieme 41VB. A fine ciclo dopo 6 trattamenti, ho
evidenziato un grosso miglioramento del mal di schiena, la scomparse delle eruttazioni,
l’intestino più regolare, le callosità sulle dita a martello e uncino diminuite, non più dolenti,
ma non scomparse. Anche i gonfiori delle circolazioni linfatiche sono diminuite.

Quarta coppia: M. e R.
M. donna,31 anni, sindrome di down, abbastanza autosufficiente, autonoma nel prendersi
cura del sé (lavarsi, vestirsi, mangiare), abbastanza indipendente negli spostamenti,
18
collabora attivamente alle attività del centro diurno che frequenta; diverse attività tra cui
danza e canto. Operata al cuore con inserimento di 2 peacemakers, isterectomia totale.
Sintomi riportati: mal di schiena, rigurgito esofageo, eruttazioni continue, vampate di
calore, soprattutto notturne.
Scheda al primo incontro
PIANI INCLINAZIONE
estensione,flessione,pronazione,supinazione
PIEDE DX
PIEDE SN
supinato
supinato
MASCHILI /FEMMINILI
CLINCH
X
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA' PADRE
X>
X non dolente
X leggero
X leggero
sovrapposto al 3°
sovrapposto al 3°
martello
martello
dolente
cervicali dolenti,lombo-sacrali
dolenti
dolente
cervicali dolenti,lombo-sacrali
dolenti
stomaco e piloro dolenti
cardias e stomaco dolenti
tesa,dolente
tesa,dolente
dolente
dolente
CALLOSITA' MADRE
CALLOSITA',GONFIORI
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
TRAPEZIO
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
COLONNA atlante,cervicali,dorsali,lombari,sacro
SPALLA
POLMONE,GRUPPO GOLA
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
MILZA
CUORE
INTESTINO valvola ileocecale,ascendente,trasverso,discendente,retto,ano
RENI
VESCICA
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore,addominale ,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore,incarnite,micosi
19
ODORE rancido,bruciato,fragrante,marcio,putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
diffusa
ENERGETICA
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
alta,cx,bassa
PROBLEMATICA ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
psicosomatica
Ho valutato la problematica alta, cx, bassa e psicosomatica con presenza di alluce valgo,
callosità padre,5° dito a martello e 4° dito sottoposto al 3°.Durante il primo trattamento ho
evidenziato particolarmente dolenti:






colonna vertebrale a livello cervicale e dorso-lombare
sternocleidomastoideo
cardias/stomaco/piloro
utero
vescica
5° dito callosità a martello
Per quanto riguarda la parte organica ho lavorato alternativamente su un piede e sull’altro
le aree di colonna, spalla, sternocleidomastoideo, trapezio, tutta l’area diaframmatica,
lungo la linea di Lisfranc insieme alla parte energetica lungo il percorso del meridiano della
Vescica per arrivare alla diminuzione del dolore alla schiena. Per attenuare i rigurgiti e le
eruttazioni ho lavorato le A.R.S. di cardias, stomaco, piloro in dispersione e il colon in
tonificazione insieme al punto pozzo del meridiano dello Stomaco ST45 e al punto ben
St36. Ho poi lavorato ovaie, utero, ipofisi, tiroide, reni/surrenali come aree riflesse e a
livello energetico il meridiano di M/P in tonificazione con 2M/P e 3M/P, punto ben per
aiutare e sostenere la sua terra. Ho anche lavorato la callosità del 5° dito e i punti pozzo
67V e 66V punto ben del meridiano della Vescica. Anche il massaggio ai reni è stato
importante per tonificare sia la funzione Yin che Yang. Dopo il ciclo di 6 trattamenti ho
evidenziato una maggior apertura del piede, il trattamento era vissuto come momento di
stacco e relax, si addormentava la maggior parte delle volte. C’è stato il miglioramento del
mal di schiena, la diminuzione del rigurgito, delle eruttazioni, della callosità sul 5° dito a
martello, non scomparsa e il piede era meno secco.
R. 57 anni, mamma di M.
Sintomi riportati: mal di schiena, rigurgito esofageo, tunnel carpale e parestesie braccio dx,
sciatalgia gamba sn.
Scheda al primo incontro
PIANI INCLINAZIONE
estensione,flessione,pronazione,supinazione
20
PIEDE DX
PIEDE SN
supinato
supinato
MASCHILI /FEMMINILI
CLINCH
X
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA' PADRE
X>
X non dolente
X dolente,leggero
X>
sovrapposto al 3°
sovrapposto al 3°
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
martello
martello
TRAPEZIO
dolente
dolente
dolente
cervicali dolenti,lombo-sacrali
dolenti
dolente
cervicali dolenti,lombo-sacrali
dolenti
stomaco,piloro dolenti
stomaco dolente
tesa,dolente
tesa,dolente
dolente
dolente
CALLOSITA' MADRE
CALLOSITA',GONFIORI
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
COLONNA atlante,cervicali,dorsali,lombari,sacro
SPALLA
POLMONE,GRUPPO GOLA
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
MILZA
CUORE
INTESTINO valvola ileocecale,ascendente,trasverso,discendente,retto,ano
RENI
VESCICA
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore,addominale ,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore,incarnite,micosi
ODORE rancido,bruciato,fragrante,marcio,putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
diffusa
ENERGETICA
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
alta,cx,bassa
PROBLEMATICA ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
psicosomatica
Ho valutato la problematica alta, cx, bassa e psicosomatica con presenza di alluce valgo,
callosità padre,5° dito a martello e 4° dito sottoposto al 3°. Durante il primo trattamento ho
evidenziato particolarmente dolenti:
21











colonna vertebrale a livello cervicale e dorso-lombare
sternocleidomastoideo
trapezio
alluce valgo dx
sotto le teste dei metatarsi
cardias/stomaco/piloro
vescica
utero
5° dito callosità martello
anca
percorso meridiano V, colonna energetica
Per quanto riguarda la parte organica ho lavorato alternativamente su un piede e sull’altro
le aree di colonna, spalla, sternocleidomastoideo, trapezio, tutta l’area diaframmatica,
lungo la linea di Lisfranc sotto le teste dei metatarsi insieme alla parte energetica lungo il
percorso del meridiano della Vescica per arrivare alla diminuzione del dolore alla schiena.
Per attenuare i rigurgiti e le eruttazioni ho lavorato le A.R.S. di cardias, stomaco, piloro in
dispersione e il colon in tonificazione insieme al punto pozzo del meridiano dello Stomaco
ST45 e al punto ben St36. Ho lavorato anche la vescica organica in dispersione e le aree
utero e ovaie, oltre che massaggiato i reni. La sciatalgia era sul lato esterno della gamba,
Taiyang ho lavorato a livello energetico il punto pozzo 67V,66V e il 30V e il punto riflesso
dell’anca in dispersione.
Dopo 4 trattamenti la sciatalgia è scomparsa, c’è stato un miglioramento del mal di
schiena; anche i rigurgiti sono diminuiti, così come le callosità sul 5° dito a martello e a
uncino.
-Comparazione dei casi e particolarità comuni rilevate sia nei genitori che nei
ragazzi
La caratterista comune che per prima mi ha colpito è stata la posizione in clinch dei piedi
dei ragazzi, manifestazione organica di una contrazione della muscolatura mediale della
gamba, segnale di chiusura nel momento in cui si trovano ad affrontare delle nuove
situazioni. Tutti si sono dimostrati cauti e guardinghi all’inizio del trattamento, tranne che
per un caso, l’indisponibilità è sempre stata presente per lo meno all’inizio del massaggio.
Continuando l’osservazione dei loro piedi e mettendoli a confronto, ho evidenziato un
comune punto di partenza: le manifestazioni morfologiche hanno un’origine
psicosomatica con segni quindi maggiormente evidenti sulle dita.
Le manifestazioni morfologiche possono avere tre origini: organica, alimentare e
strutturale con segni come calli e callosità concentrati nella pianta del piede; energetica
con alterazioni evidenti nella parte dorsale del piede, dove si possono evidenziare
contrazioni dei tendini estensori o incarnimento delle unghie in relazione ai punti pozzo dei
meridiani Zu che arrivano e partono dagli angoli ungueali delle dita; psicosomatica, la
parte interessata dalle alterazioni sono le dita.
22
Tutti i ragazzi presentano la callosità nell’area mediale dell’alluce sia sul piede dx che sul
sn, più evidente (3 su 4) sul piede dx. Questa callosità definita padre sul piede sn mi
indica come il figlio ha vissuto il rapporto con il padre e come ciò abbia creato difficoltà
nello sviluppo della sua personalità perché l’ autorevolezza, archetipo del padre, non è
stata vissuta in maniera equilibrata; il genitore molto probabilmente è stato percepito come
assente, o poco autoritario, o succube della madre, o troppo presente e giocherellone, o
troppo severo. La presenza della callosità anche sul piede dx mi denota che il cordone
ombelicale non è stato ancora tagliato anche nella vita adulta, che le problematiche nei
confronti del principio d’ autorità, i conflitti con persone, situazioni, istituzioni che lo
rendono subordinato e dipendente, si sono trasferiti nella quotidianità, dove, anzi, sono
pure aumentati.
Per quanto ho potuto vedere, questi ragazzi vivono una situazione conflittuale perché
crescendo e confrontandosi con l’esterno e con i coetanei , vorrebbero ovviamente fare le
stesse cose, vivere le stesse situazioni; per molte di esse ci riescono ,per altre dipendono
dai genitori, e si scontrano così con i loro limiti. A volte per paura che accada loro
qualcosa, sono i genitori stessi ad arginarli nelle loro aspirazioni e desideri, alimentando
così il conflitto per questa dipendenza sentita come forzata, anche se, in alcuni casi,
oggettivamente necessaria.
Anche i piani di inclinazione sono supinati (3 su 4,1 in pronazione) e presentano
un’adduzione evidente (3 su 4).Queste contratture a livello dei muscoli mediali e lassità di
quelli esterni in caso di supinazione, viceversa in caso di pronazione, mi indica la
presenza di problematiche a livello dell’area riflessa della colonna vertebrale confermate
dai dolori avvertiti chi alle cervicali, chi alle dorso-lombare. In 2 casi su 4 le problematiche
alla schiena sono state evidenziate anche da un atteggiamento scoliotico: l’inclinazione
dei piedi e quelle della testa andavano in direzione opposta con conseguente torsione
della colonna. Metà del corpo era contratto nella parte superiore da un lato e dall’altro
nella parte inferiore. Da sdraiati assumiamo la postura di rilassamento più fisiologico
perché la colonna non ci deve più sostenere. Se da sdraiati siamo contratti su un
lato(contrazione primaria),da in piedi per stare in equilibrio, per non rimanere piegati, ci si
deve decontrarre su quel lato e si devono tonificare i muscoli del lato opposto (
contrazione di compensazione).Andando a verificare ho riscontrato due dolori: uno
spontaneo, di cui mi avevano parlato come sintomo ricorrente e l’altro, più forte in
corrispondenza dei muscoli antagonisti. L’atteggiamento scoliotico può generare dolore in
corrispondenza dei punti cerniera della colonna:atlante-epistrofeo,C7-D1,D12-L1,L5S1,punti che ho riscontrato essere doloranti.
A livello della D12-L1 ci sono i punti di innervazione dello stomaco, l’atteggiamento
scoliotico può generare sofferenza di stomaco riflessa. Infatti le A.R.S. di cardias,
stomaco, piede sn e dx, e piloro in tutti e 4 i ragazzi erano tese e dolenti.
La presenza di eruttazioni dovute a stenosi pilorica è un’altra costante simbolo di una non
accettazione della propria situazione, un boccone che proprio non si riesce a digerire.
23
Osservando le dita ho riscontrato comune la callosità sul 5° dito a martello di entrambe i
piedi. Questa callosità sull’articolazione tra falange e falangina mi indica difficoltà nel
rapporto falange/terra-falangina/uomo sia sul lato affettivo (piede sn, polarità celeste) sia
nel quotidiano (piede dx, polarità terrestre). Questi ragazzi fanno quindi fatica ad
esprimere concretamente la loro affettività, immaginata nel mentale e hanno continui
problemi a confrontarsi con la concretezza di ogni giorno. Trovandosi sul 5° dito dove
arriva il meridiano di Vescica Zu Taiyang, che ha associato come energia cosmica il
freddo, abbiamo per analogia un chiaro segnale di problematica psicosomatica e di
contrazione, ansia, paura, angoscia.
Restando in tema di ansia e angoscia un altro segnale comune ai ragazzi è la secchezza
della zona posteriore del calcagno, zona percorsa dal meridiano di Vescica Zu Taiyang,
dove c’è ispessimento con solchi. Per 2 ragazzi la secchezza è diffusa su tutto il piede.
Anche l’area riflessa della vescica era dura e tesa, per alcuni dolente; ciò riporta ad un
problema di gestione delle acque e dell’ansia; viene avvertito spesso lo stimolo ad urinare,
ma si rimanda e si controlla. Se non ci fosse il controllo dell’ansia si andrebbe sempre in
bagno.
Le manifestazioni comuni sulle dita continuano: per quanto riguarda il 4° dito (che ci
“parla” di controllo mentale e trattenimento fisico della cistifellea, con una mancata
immissione di bile in circolo, è anche il punto d’arrivo del meridiano della Vescicola Biliare
Zu Shaoyang), in 3 casi su 4 ,presentava alterazioni sul piede dx: bilobato, a uncino e
accartocciato, sovrapposto al 3°;sul piede sn presentava queste situazioni: uncino,
bilobato e sottoposto al 3°, in un caso sovrapposto al 3°.L’accartocciamento mi rimanda ad
un’altalenante attività peristaltica della cistifellea che un po’ trattiene la bile e un po’ la
rilascia; sul piano fisiologico c’è la tendenza alla formazione di tanti piccoli calcoli, sul
piano emotivo assistiamo a trattenimenti di rabbia alternati a sfuriate.
La sottoposizione del 3° dito ,punto di arrivo del meridiano di Stomaco Zu Yangming
rispetto al 4° dito, punto di arrivo del meridiano di Vescicola Biliare Zu Shaoyang, mi parla
di controllo o sopraffazione del legno sulla terra guardando la legge di dominazione dei 5
movimenti. Le alterazioni del 2° dito sul piede sn mi parlano delle condizioni della parte
alta dello stomaco e delle condizioni psicosomatiche ed energetiche del cardias, del piloro
sul piede dx; il 3°dito mi riferisce della situazione della parte cx dello stomaco. Se ci sono
deformazioni sul piede sn, ad esempio una callosità a uncino ci sarà una rigidità mentale,
un blocco dell’istinto legato all’affettività, se la callosità è a martello ci sarà una rigidità
nella sfera affettiva legata al quotidiano. Sul piede dx le callosità ad uncino sul 2° e 3° dito
mi racconteranno di un blocco dei progetti a livello mentale; quelle a martello la non
digeribilità di situazioni legate al quotidiano, al lavoro, al fare.
In 2 ragazzi su 4 ho evidenziato la presenza dell’alluce valgo per un ragazzo sul piede dx,
per il secondo su entrambe. Il carico di responsabilità simboleggiato dall’artrosizzazione
della 1° e 2° falange dell’alluce sul piede dx, legato alla sfera logica, razionale, lavorativa,
in questo momento non dà dolori, la problematica non è attiva nel primo caso. Nel
secondo, la responsabilità ,il sovraccarico si è avvertito prima sul piede sn, nella sfera
24
affettiva, familiare; da qui non essendo stata arginata la problematica di cuore si è
evidenziata l’artrosizzazione anche sull’alluce dx, condizionando anche la sfera razionale.
Anche qui il conflitto non è in atto, gli alluci non sono infatti né rossi, gonfi e dolenti.
Per quanto riguarda le mamme è stato importante lavorare le aree riflesse relative
all’elemento terra, in particolar modo le aree genitali, utero, ovaie; anche la tonificazione
dell’area riflessa dei reni, comunque sempre presente in ogni trattamento, è stata
importante per aiutare sia la funzione Yang dei reni, legata all’attività delle ghiandole
surrenali, che quella Yin legata alla funzione di filtro del rene. Comune alle mamme ho
ritrovato la costante delle eruttazioni dovute a stenosi pilorica, la non accettazione della
realtà contingente.
La lettura dei loro piedi ha evidenziato una problematica psicosomatica principale con
tutte le alterazioni concentrate sulle dita; anche la supinazione comune dei piedi mi ha
dato indicazione sulla loro emotività instabile (i piedi tendono ad essere morfologicamente
cavi con appoggio sulle dita e il calcagno) e sul tentativo di tenere sotto controllo la loro
situazione ogni giorno molto complessa.
Anche la callosità padre è una costante, più in evidenza sul piede dx; si è verificata
quindi la stessa situazione dei ragazzi nei confronti del loro vissuto con il padre, l’autorità;
essendo tutte donne la problematica non è così grave perché non sono entrate in conflitto
con il loro archetipo femminile. In 2 casi era presente anche la callosità nella parte
mediale del calcagno, la callosità madre con le problematiche dello sviluppo della
personalità legate al vissuto nei confronti della madre anziché del padre (vedi trattamenti
sui ragazzi a pag.20). In questo caso, essendo sempre maggiore sul piede dx, esiste una
conflittualità sia col proprio femminile che con il femminile fuori di sé, una difficoltà con le
altre donne e ad esprimere la propria istintività e creatività. A livello fisico ho riscontrato un
utero retroverso, fibrotizzato che esprime la negazione dell’essere donna.
Un altro elemento comune a tutte le mamme era la presenza dell’alluce valgo su
entrambe i piedi; la responsabilità ,il sovraccarico era stato avvertito prima sul piede sn,
nella sfera affettiva, familiare e da qui ,non essendo stata arginata la problematica di
cuore, si è evidenziata l’artrosizzazione anche sull’alluce dx, condizionando così anche la
sfera razionale. Il fatto che in tutti i casi fossero rossi, caldi, dolenti mi indicava che la
problematica sul piano logico, razionale, lavorativo era ancora attiva. Dai racconti di
queste madri ho messo insieme la loro grande fatica, preoccupazione e ansia per tutte le
attività che devono svolgere per forza quotidianamente soprattutto in casa; questo tour de
force continuo in famiglia le rende già stanche prima di affrontare la giornata lavorativa,
non potendo permettersi di stare a casa, sentono il sovraccarico e la responsabilità e lo
somatizzano; mi hanno raccontato di come sia tutto molto faticoso, la preoccupazione per
il benessere dei figli è continua ed aggravata dallo loro disabilità ; non hanno più avuto del
vero tempo da dedicare a sé stesse.
Anche la colonna vertebrale sia a livello delle cervicali e soprattutto delle lombari erano
dolenti come nei figli.
25
Le dita hanno evidenziato tutte sul 5° dito la callosità sull’articolazione falangefalangina,dito a martello, piede dx e sn, così come per i ragazzi abbiamo un segnale di
contrazione, ansia, paura, angoscia, difficoltà nel rapporto falange/terra-falangina/uomo
sia sul lato affettivo (piede sn, polarità celeste) sia nel quotidiano (piede dx, polarità
terrestre). E’ evidente la paura di non poter far fronte a tutti gli impegni, le attività, i
problemi che ogni giorno si presentano puntualmente e il disagio di non poter esprimere a
pieno tutto quello che hanno dentro. In due casi c’era anche la callosità ad uncino sempre
su entrambe i piedi con un blocco anche a livello dell’articolazione falangina/ uomofalangetta/ cielo, stasi quindi nel mentale sia sul piano affettivo (piede sn, polarità
celeste),che creativo, di progettazione (piede dx, polarità terrestre). In 3 casi la callosità
sul dito a martello era anche sul 4° di entrambe i piedi, in 2 casi presente anche la
callosità sull’articolazione falangina-falangetta,dito a uncino. Alterazioni sul 4° dito ci
segnalano un controllo mentale e trattenimento fisico della cistifellea, con una mancata
immissione di bile in circolo, nel caso del dito bilobato o accartocciato c’è un’altalenante
attività peristaltica della cistifellea che un po’ trattiene la bile e un po’ la rilascia, quindi si
alterna il controllo dell’ira con le arrabbiature sia sul piano affettivo che lavorativo. Per 2
casi, la callosità/dito a martello è presente anche sul 3° dito. Quelle sul piede dx mi
parlano di difficoltà nel digerire situazioni che riguardano il lavoro, la quotidianità, quelle
sul piede sn testimoniano una rigidità nella riflessione sul piano affettivo legato al
quotidiano.
Ho trovato anche per tutte le mamme l’area della vescica tesa e dolente e diffusa la
secchezza, ho anche trovato dolente le parti legate ai genitali, parte mediale utero, ed
esterni ovaie.
E’ stato importante lavorare la terra a livello organico ed energetico lavorando i meridiani
accoppiati Milza/Pancreas e Stomaco per portare umidità e nutrimento, e la loggia acqua,
controllata dalla terra sia negli organi e visceri, che a livello energetico, meridiani Rene e
Vescica.
-Casi di ragazzi con altre disabilità
M. uomo,44 anni, lieve ritardo, autosufficiente, operaio, difficoltà deambulatorie per
operazione ai tendini, non riuscite alle due gambe; dolore nell’appoggio per cui si è
instaurata una postura sbagliata con contrazioni e torsione del piede, problemi maggiori
sulla gamba dx.
Sintomi riportati: dolore alle ginocchia, alla caviglia, alla schiena, alla spalla (dovuto al
movimento meccanico sul lavoro),eruttazioni e bruciori di stomaco.
Scheda al primo incontro
PIANI INCLINAZIONE
estensione,flessione,pronazione,supinazione
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PIEDE DX
PIEDE SN
supinazione,torto
supinazione,torto
MASCHILI /FEMMINILI
CLINCH
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA' PADRE
CALLOSITA' MADRE
CALLOSITA'
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
2°DITO
MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
3°DITO
MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
TRAPEZIO
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
COLONNA atlante,cervicali,dorsali,lombari,sacro
SPALLA
POLMONE,GRUPPO GOLA
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
MILZA
CUORE
INTESTINO valvola ileocecale,ascendente,trasverso,discendente,retto,ano
RENI
VESCICA
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore,addominale
,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore,incarnite,micosi
ODORE rancido,bruciato,fragrante,marcio,putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
ENERGETICA
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
PROBLEMATICA
ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
X
X>
X
dolente
dolente
dolente
dolente
dolenti cervicali,dorso- dolenti cervicali,dorsolombare
lombare
X dolente
X dolente
stomaco teso
stomaco teso
tesa,dolente
tesa,dolente
tendini evidenti
alta,bassa,cx
tendini evidenti
psicosomatica
27
X
X>
Ho considerato la problematica alta,bassa,cx e di origine psicosomatica. Durante il primo
trattamento ho evidenziato il gonfiore nell’ area dei seni,la rigidità articolare delle dita e
delle teste dei metatarsi e particolarmente dolenti:










colonna vertebrale a livello cervicale e dorso-lombare
sternocleidomastoideo
trapezio
callosità padre
sotto le teste dei metatarsi
vescica
spalla
anca
ginocchio
percorso meridiano V, colonna energetica
Ho lavorato attorno agli alluci, mobilizzato le dita e le callosità padre, la parte
diaframmatica per aiutare la respirazione sotto la testa dei metatarsi, lungo la linea di
Lisfranc, alternativamente su un piede e sull’altro le aree di colonna, spalla,
sternocleidomastoideo, trapezio insieme alla parte energetica lungo il percorso del
meridiano della Vescica; le A.R.S. di cardias, stomaco e piloro per le eruttazioni e da dal
punto di vista energetico i meridiani del primo ciclo per aiutare stomaco, polmone e
intestino. Importante il lavoro nelle A.R.S. di anca, ginocchio, attorno ai seni mammellari e
la manovra di orthobionomy sull’anca. E’ stato fondamentale che il ragazzo si accorgesse
di quanto la paura del dolore avvertita dopo l’operazione lo avesse condizionato per così
tanti anni, cambiandogli la postura soprattutto della gamba dx ;con grande contentezza è
riuscito a migliorare tutti i movimenti stancandosi molto meno. Si è allentato il dolore alla
rotula, all’anca e alla spalla. I rigurgiti quasi sono spariti e i bruciori non ci sono più dopo 9
trattamenti. Sia pur migliorata l’apertura del piede, rimane la torsione e le artrosizzazioni
delle dita e delle teste dei metatarsi con difficoltà a smobilitarle.
C. donna,20 anni, forma di autismo, accompagnata dalla madre, letteralmente fuggita via
dallo studio con una rassicurazione alla ragazza “Fai la brava, fra poco torno”.
Scheda al primo trattamento (la scheda è incompleta per un danneggiamento
dell’originale)
PIEDE DX
PIANI INCLINAZIONE estensione,flessione,pronazione,supinazione
MASCHILI /FEMMINILI
CLINCH
PIEDE CAVO,PIATTO,TALO,EQUINO
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
CALLOSITA' PADRE
28
PIEDE SN
pronazione,tort pronazione,tort
o
o
femminili poi
X
piatto
piatto
CALLOSITA' MADRE
CALLOSITA'
1°DITO 1°-2° falange
ALLUCE VALGO
ALLUCE sovrapposto/sottoposto
ALLUCE IN SU'/GIU'
2°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
3°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,PROLASSATO
4°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO,BILOBATO
5°DITO MARTELLO,UNCINO,LUNGO,CORTO
TRAPEZIO
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
COLONNA atlante,cervicali,dorsali,lombari,sacro
SPALLA
POLMONE,GRUPPO GOLA
TRACHEA,BRONCHI
FEGATO
ESOFAGO,CARDIAS,STOMACO,PILORO,PANCREAS
MILZA
CUORE
INTESTINO valvola ileocecale,ascendente,trasverso,discendente,retto,ano
RENI
VESCICA
UTERO,PROSTATA
OVAIE,TESTICOLI
CIRCOLAZIONE LINFATICA superiore,addominale ,inguinale
CALLOSITA' CALCANEARE ESTERNA,POSTERIORE
SOLCHI,FOSSETTE
UNGHIE colore,incarnite,micosi
ODORE rancido,bruciato,fragrante,marcio,putrido
COLORE PELLE PIEDE
SECCHEZZA
ENERGETICA
PROBLEMATICA ALTA,CX,BASSA
PROBLEMATICA ORGANICA,PSICOSOMATICA,ENERGETICA
stomaco
stomaco
cervicali dolenti cervicali dolenti
X
X
C. ha fatto solamente 3 trattamenti, sembrerebbe per mancanza di tempo della madre ad
accompagnarla. La ragazza interagiva in maniera anomala con quello che la circondava.
All’apparenza sembrava assente nei confronti dell’ambiente e mio; non c’era possibilità di
comunicazione, per lo meno domanda/risposta, anche se in realtà filtrava tutto quello che
le arrivava dall’esterno. Per un’ora ripeteva parole che avevo precedentemente sentito dire
dalla madre mentre l’accompagnava: “brava, pallosa, finito”. Era rigida, contratta, in totale
chiusura, con la paura che la madre non tornasse a prenderla; ho faticato molto per
ottenere un minimo di fiducia visibile nelle decontrazioni
muscolari. Sono stati
29
massaggi/messaggi di accoglienza e d’amore, che C. sentiva; piano piano, infatti, mi ha
lasciato entrare nel suo mondo, dimostrando una sensibilità che subito non si riusciva a
cogliere in lei. Ci è voluta pazienza per trovare un canale, una via di scambio; a detta della
madre sembrava gradire il trattamento. Sicuramente una continuità avrebbe portato buoni
risultati, in termini di apertura generale con una maggiore rilassatezza muscolare e di
accettazione di quello che la circonda. Mi ha infatti molto colpito la callosità nell’area
riflessa dello stomaco che mi sottolinea la grande fatica e sofferenza nell’accettare ciò che
entra di estraneo a lei in termini di cibo e questa sua grande paura di relazione che la fa
rimanere sempre in tensione.
-Conclusioni personali sull’esperienza
Quest’esperienza durata quattro mesi si è trasformata per me in un cammino emotivo oltre
che terapeutico. Ho dovuto, innanzitutto, avvicinarmi e abituarmi a conoscere quella che io
per prima sentivo come diversità e capire che è solo una categoria mentale, frutto del
pregiudizio sociale. Ho conosciuto, anche se in parte, l’enorme difficoltà delle famiglie che
sono abbandonate dalla società alle loro grandi difficoltà oggettive e quotidiane in tutti i
sensi, in primis in quelle materiali, per non parlare della diffusa indifferenza o disprezzo
che spesso questi ragazzi ricevono dall’esterno.
Con il passare del tempo è cresciuta l’empatia nei confronti loro e dei genitori insieme alla
confidenza e alle manifestazioni d’affetto reciproca, anche nei miei confronti così da poco
presente nella loro vita.
Dal punto di vista terapeutico, creando un po’ di distacco, credo di aver ottenuto dei
discreti risultati per quanto riguarda la risoluzione di alcune problematiche; lavorando con i
ragazzi ho dovuto inventarmi formule di comunicazione più giocose per avere la loro
attenzione e collaborazione.
Mi è servita come esperienza per migliorarmi in futuro perché dovrò far passare meglio e
fino in fondo, in questo caso soprattutto ai genitori, l’assunzione di responsabilità nei
confronti della propria situazione, l’idea del cammino insieme come sostegno e non la
passività o la delega al terapeuta.
Un problema grosso che ho riscontrato è il pessimismo di base di queste famiglie, che
vorrebbero tanto non vivere la loro situazione perché sempre in proiezione nei confronti
del benessere dei figli; ovviamente ogni cosa è e sarà sempre molto faticosa. Questa
condizione futura non cambiabile, certa, li scoraggia e non fa loro apprezzare anche i lievi
cambiamenti che si sono verificati nei ragazzi. Sono così stanchi che, a volte, avevo
l’impressione che portare i figli ai trattamenti era sentito, alla lunga, come un obbligo,
come portarli a fare terapia o sport, come qualsiasi altra cosa che però non gli avrebbe
restituito un ragazzo normale. E qui forse il sottile confine tra l’aspettativa della guarigione
e il miglioramento di alcuni disturbi. Curioso è stato vedere la fine dei trattamenti che è
coincisa con la fine della scuola e dell’attività dell’associazione in pausa per i mesi estivi.
Della serie: vacanza per tutto!
30
Un altro problema che ho riscontrato è quello della gratuità; cercando di venire incontro ai
genitori e sollevandoli dall’onere economico, penso di aver contribuito alla decrescita della
valenza del trattamento stesso: ciò che è gratis è dovuto e non si apprezza fino in fondo.
Ho chiesto all’associazione a giugno un incontro con i genitori dei ragazzi, rimandato in
autunno (si deve decidere la data), per poter avere un feedback di questi incontri, per
capire come hanno vissuto l’esperienza sia i ragazzi che i genitori e capire se si possa
ripetere in futuro.
31
IL
TRATTAMENTO
PODALICO
REFLESSOLOGICO
INTRODUZIONE ALLA REFLESSOLOGIA ZU
LA REFLESSOLOGIA PLANTARE
ZU

PRINCIPIO FONDAMENTALE:l’intero corpo è riflesso sui
piedi
-Il massaggio provoca una reazione antalgica nell’area riflessa
-Identificazione delle Aree Riflesse Sensibili I.A.R.S.
OBBIETTIVI:
-Raggiungere o ritrovare l’equilibrio,recuperare l’omeostasi persi
con stress,malattie,stili di vita e alimentazioni errati
-Mettere in moto le capacità di autoguarigione del corpo agendo
sulle potenzialità circolatorie:sanguigne,linfatiche ed elettriche

MICROCOSMO/MACROCOSMO
PER
ANALOGIA:
RAPPORTO
PIEDE/
CORPO
REFLESSOLOGIA ZU




Reflessologia Zu: sintesi tra la Reflessologia
Occidentale e i principi della Medicina
Tradizionale Cinese attraverso i punti di
agopuntura presenti sui piedi
Il Maestro Laozu Baldassarre e lo Zu Center
Lettura dinamica a tre dimensioni:la pianta,il
dorso,la profondità degli strati corporei
Trattamento unico e irripetibile, senza moduli
prestabiliti, come ogni persona vista nella sua
unità mente,corpo,spirito
LA STORIA





La Zone Therapie del Dott. H.B. Bressler del
primo ‘900 a Vienna
William Fitzgerald e la terapia Zonale in America
Joseph Riley e Eunice Ingham:la Reflessologia
del piede
D. C. Byers e E. Massenger e l’Istituto
Internazionale di Reflessologia
La scuola inglese con Doreen Bayly,la scuola
francese/svizzera con Hedy Masafret,la scuola
tedesca con Hanne Marquardt
LA MAPPA DI W.FITZGERALD
ALTRE REFLESSOLOGIE





Auricoloterapia
Iridologia
La lingua
La mano
Il problema delle mappe e delle incongruenze
MAPPA DELL’ORECCHIO
MAPPA DELL’OCCHIO
MAPPA DELLA LINGUA
MAPPE DELLA MANO
MAPPA DORSO MANO SX
MAPPA DORSO MANO DX
MAPPE DELLA MANO
MAPPA PALMO MANO SX
MAPPA PALMO MANO DX
LE OSSA DEL PIEDE
OGNI PIEDE HA:
26 OSSA
32
ARTICOLAZIONI
RAPPORTO
CORPO/PIEDE
TESTA /FALANGI
PARTE CX
CORPO/METATAR
SI
BACINO/TARSO
RAPPORTO UOMO/PIEDE
MAPPA DEL PIEDE
MAPPA DEL PIEDE:I.A.R.S.
MOVIMENTO
LEGNO VERDE
MOVIMENTO
FUOCO
ROSSO
MOVIMENTO
TERRA GIALLO
MOVIMENTO
METALLO
BIANCO
MOVIMENTO
ACQUA NERO
CHE COS’E’ IL MASSAGGIO E
COME FUNZIONA



Svuotare i pieni e riempire i vuoti
Azione meccanica
reazione elettrica con
onde di diverse frequenze
messaggio al cervello
reazione
elettrica e chimica sull’organo riflesso
Massaggio veloce e leggero
reazione
acida:rilassamento dei tessuti
Massaggio lento e profondo
reazione
basica,sintesi degli zuccheri:tonificazione dei
tessuti
LETTURA ORGANICA
MORFOLOGICA ed ENERGETICA
GUARDARE FUORI PER CAPIRE DENTRO
 Lettura della pianta:visione organica:callosità e
solchi:come funzionano gli organi
 Lettura delle dita:morfologia e psicosomatica:gli
atteggiamenti posturali della persona
 Lettura energetica:il dorso,la contrazione dei
tendini flessori ,i meridiani coinvolti,l’incarnimento
delle unghie
 La problematica principale:alta,centrale o bassa
LETTURA MORFOLOGICA
LE DITA:ALTERAZIONI
ARTICOLARI
LETTURA ENERGETICA
COSA SI PRENDE IN
CONSIDERAZIONE DEL PIEDE






Gli strati corporei
-La pelle:il colore,il calore,il sudore,la secchezza,l’odore
-I muscoli
-I vasi
-I tendini
-le ossa,le sporgenze;es. alluce valgo
I pieni:le callosità,i calli,i gonfiori:dilatazione tessuti,ingrossamento,processi
fermentativi,infiammazione dell’organo corrispondente o iperproduzione di
catarri,linfa stagnante
I vuoti:i solchi,le rughe,le fossette:abbassamento del sistema
immunitario,ipofunzionalità,limitazioni funzionali
Le alterazioni strutturali:piede cavo,piatto,equino,talo
La postura da sdraiati:piedi maschili e femminili,in clinch,i cambiamenti
durante il massaggio
Sovrapposizione delle dita legata all’arrivo dei meridiani:pieno di energia
corrisponde ad un vuoto organico e viceversa
LA POSTURA:PIEDE NORMALE
PIEDE CAVO
PIEDE PIATTO
REFLESSOLOGIA:
MASSAGGIO/MESSAGGIO
RIEQUILIBRA E METTE
IN MOTO LE PROPRIE
CAPACITA’ DI
AUTOGUARIGIONE