14 marzo 2016 3E JOURNAL Una realizzazione della classe 3° E Scuola Media “Giovanni XXIII” Responsabile del progetto: Prof.ssa Marianna Crivelli • Festadelladonna, leoriginip.2 • Suffragettep.3, 4 • Ladonnanello spaziop.5 • Donnedi successonella musicapp.6,7 • Laprimadonna laureatap.8 • Lababyskipper p.9 W 3E #3 1 14 marzo 2016 Italia e altri Paesi si è fatto spesso EDITORIALE riferimento a un rogo che avvenne in una fabbrica di camicie l'8 marzo del 1911 a New York, nel quale persero la vita 134 donne. LE ORIGINI DELLA FESTA DELLA DONNA LA MIMOSA PER LA FESTA DELLE PERCHE’ L’8 MARZO? DONNE. La scelta della mimosa risale invece al 1946: le organizzatrici delle Fu il partito socialista americano nel febbraio del 1909 a introdurre la giornata internazionale della donna negli Stati Uniti. L'anno seguente, nel 1910, celebrazioni romane cercavano infatti un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa. l'iniziativa venne raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza Tratto da focus.it internazionale delle donne socialiste. La data dell’8 marzo, invece, fu scelta durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921), in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917. FALSI STORICI. Molteplici sono le versioni che cercano di spiegare le origini della festa della donna. In alcuni Paesi si fa invece riferimento a un episodio in cui alcune operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero a uno sciopero, persero la vita a causa di un incendio nel 1857. In 2 14 marzo 2016 POLITICA ESTERA che la parità tra uomo e donna fosse indispensabile si era ormai estesa, le donne SUFFRAGETTE iniziavano a dimostrare il proprio dissenso NEL REGNO UNITO verso questo sessismo, pretendevano di essere Uno sguardo indietro nel tempo pari agli uomini politicamente, socialmente ed economicamente. Nel 1918 il parlamento del Regno Unito approvò il diritto Chi sono le suffragette? Le suffragette sono le donne che lottarono per il voto femminile durante il 1800, in realtà i primi movimenti per l’uguaglianza delle donne erano nati durante di voto limitato alle mogli con età superiore ai 30 anni. Solo con la legge del 1928 il suffragio fu esteso a tutte le donne del Regno Unito con età superiore ai 21 anni. la rivoluzione francese, quando la parola uguaglianza sembrava dilagare ovunque. Per Chi è stata la leader delle suffragette? colpire la resistenza della società britannica Emmeline Pankhurst è uno dei personaggi esse ricorsero alla lotta aperta. femminili più interessanti e carismatici fra tutti quelli vissuti tra il ‘800 e ‘900. Fin da piccola, L’emancipazione: la lotta per l'emancipazione femminile fu spostata nel 19° secolo in Inghilterra. Nel Regno Unito il movimento femminista si organizzò per protestare ma senza successo nel 1835, quando il diritto di voto venne concesso alle donne ma con grosse limitazioni e solo per le elezioni locali. Le donne inglesi non si arresero e dal 1869 si avviò il movimento delle Suffragette vero e proprio, nel 1897 venne fondata la National per colpa di suo padre, capì che la donna non era abbastanza importante nella società e quando fu grande iniziò a combattere per il diritto di voto alle donne. Fu la principale esponente del movimento delle suffragette, si batté ostinatamente affinché fosse concesso anche al genere femminile il diritto di voto. Pankhurst ha assunto un ruolo decisivo e per questo fu arrestata in diverse occasioni, sei volte in tutto tra il 1908 e il 1912. Union of Women’s Suffrage che non ottenne appoggio dalla parte maschile della popolazione. Nel 1903 Emmeline Pankhurst Sara Cassinari, Anna Munaro, Elena Trevisan, Angelica Braggion creò la Women’s Social and Political Union. Il movimento per il suffragio femminile divenne attivo e violento: le donne incendiarono le cassette postali o le imbrattarono con la marmellata, distrussero vetrine e negozio e iniziò lo sciopero della fame. La convinzione 3 14 marzo 2016 POLITICAINTERNA carta costituzionale italiana entrata in vigore nel 1948 dopo la conclusione della LE SUFFRAGETTE IN ITALIA In Italia il percorso fu in parte rallentato dall’unificazione avvenuta solo nel 1861. Nel 1919 si raggiunse l’emancipazione giuridica, inoltre il papa Benedetto XV era favorevole al diritto al voto per le donne. Ai primi nuclei femminili del ‘900 le prime ad aderire furono le borghesi e poi si Seconda Guerra Mondiale. Giuditta Brambilla professione organizzatrici la faceva sarta, sindacali fra come le delle prime masse femminili milanesi, nel 1881 aderisce al Poi ed in seguito fonda la prima Lega promotrice degli interessi femminili assieme ad Anna Maria Mozzoni e nel unirono cattoliche e socialiste. 1890 fonda la sezione femminile della cdl. Questi solo alcuni nomi da ricordare: Giuditta Brambilla (in foto), Carlotta Clerici e Anna Kuliscioff. Il 30 Gennaio del ’45 il consiglio dei ministri approvò il decreto che prevedeva il diritto di voto a tutti gli italiani che avevano 21 anni. Le donne votarono per la prima volta nel 1946 nel nonché Davide Chiminello, Adam Valenti, Massimiliano Maraschin successivo referendum del 2 Giugno, per l’elezione dell’assemblea costituente e per il referendum per la scelta tra monarchia e repubblica. Il principio, stabilito dal decreto legge nel ’45 firmato da Umberto II di Savoia, venne ripreso successivamente dalla 4 14 marzo 2016 DONNENELLO SPAZIO questo campo grazie alla sua determinazione e forza d’animo. IL SOGNO DI VOLARE NELLO SPAZIO Mentre per vedere nello spazio una donna La prima donna astronauta è stata la italiana dobbiamo aspettare il 23 Novembre sovietica 2014, Valentina Vladimirovna Tereškova, mentre l’Italia è rappresentata da Samantha Cristoforetti. Valentina Tereškova, nata a Bol'šoe Maslennikovo il 6 Marzo 1937 da una famiglia bielorussa e tuttora in vita, è uscita dall’atmosfera terrestre per la prima volta il 16 Giugno 1963 a bordo di Vostok 6. La Tereškova ha frequentato corsi serali per frequentare aspiranti volte per la scuola per cosmonauti. di ha incontrato più difficoltà nello studio e nel diventare un cosmonauta rispetto ai suoi compagni maschi, dato che circa 55 anni fa considerata inusuale, ma è riuscita a farsi strada in all'Università tecnica di Monaco di Baviera, in Germania, nel 2005 si è diplomata presso l’Accademia eronautica di Pozzuoli, uscendone come ufficiale del ruolo navigante normale, successivamente ha conseguito la laurea in Scienze aeronautiche presso l'Università Federico II a Napoli. Infine si è specializzata negli Stati Uniti presso la Euro-Nato Joint Jet diventare astronauta perché nel dimostrato che le donne non sono solo buone iniziato, così, il suo addestramento. Valentina era aerospaziale ingegneria Le protagoniste di queste due storie hanno donne astronauta è laureata in completamente spianate. insieme ad altre quattro candidate e ha donna Samantha si e le differenze tra uomo e donna quasi Nel cosmonaute; ha superato con merito l'esame una lanciata in orbita a bordo di un veicolo Sojuz. ventunesimo secolo le menti sono più aperte all'esame di assunzione per il gruppo Samantha Cristoforetti, nata il 26 Aprile 1977, viene facile 1962 è riuscita a partecipare primo milanese Fortunatamente per Samantha è stato più ha conseguito nel 1960, e si è più la Pilot Training di Wichita Falls in Texas. diventare tecnica, diploma che candidata quando madri e mogli affettuose, ma che sono in grado di accedere a qualunque mestiere. Di sicuro sono un esempio e un incoraggiamento per le ragazze di oggi: non bisogna etichettare lavori come “solo per maschi”, ma bisogna lottare e impegnarsi per raggiungere i propri obbiettivi! GiadaStegani,SaraCardone,ElisaCarolo, LeonardoTakov 5 14 marzo 2016 MUSICA DUE DONNE DI SUCCESSO NELLA MUSICA Questo articolo vuole essere una dimostrazione di come le donne possano avere successo e superare tutti gli ostacoli che incontrano in un mondo maschilista. Un esempio è Fanny Mendelssohn. Fanny Mendelssohn nacque ad Amburgo, prima figlia del banchiere Abraham Mendelssohn e della moglie Lea, nipote dell'imprenditoreDaniel Itzig. Fanny ebbe la possibilità di usufruire degli stessi insegnamenti dati al fratello Felix, condividendo numerosi insegnanti. Come Felix, Fanny mostrò precocemente una grande abilità nel comporre musica. I frequenti ospiti del salotto di casa Mendelssohn, negli anni intorno al 1820, fra i quali c'erano Ignaz Moscheles e Sir George Smart, erano meravigliati dal talento dei due giovani fratelli Mendelssohn. Tuttavia, fu limitata dai pregiudizi del tempo nei confronti delle donne, pregiudizi sostenuti, pare, anche dal padre che non tollerava la sua attività di compositrice. Egli le scrisse nel 1820: "La musica forse diventerà la sua (di Felix) professione, mentre per te può e deve essere solo un ornamento". Il fratello Felix, invece, la supportava sia come compositrice che come artista, anche se era cauto sull'idea che lei pubblicasse le sue opere a proprio nome. Lui comunque la aiutò ad arrangiare un certo numero di componimenti che lei pubblicò a suo nome, e lei in cambio lo aiutò con delle critiche che lui considerava molto costruttive. Nel 1829, Fanny sposò il pittore Wilhelm Hensel, che incoraggiava la sua produzione artistica. In seguito, le sue opere furono sempre suonate insieme a quelle del fratello durante i concerti che si tenevano nella casa di famiglia, a Berlino. Il suo debutto in pubblico al piano avvenne nel 1838, quando si esibì sulle note dell'opera del fratello. Morì nel 1847 a causa di complicazio ni in seguito ad un ictus avvenuto mentre provava un'opera del fratello, La prima Notte di Valpurga. In anni recenti, la sua musica è diventata nota grazie ad esecuzioni di sue opere durante dei concerti e alla pubblicazione di CD da parte di etichette quali Hyperion e CPO, oltre che a ricerche condotte sulla creatività musicale femminile, di cui è una dei pochi esponenti dell'inizio del XIX secolo Altra famosa Shumann musicista è Clara Clara aveva una personalità forte e orgogliosa: la propria vocazione derivava da una famiglia che aveva coltivato l'arte della musica da generazioni. Accortosi ben presto del dono di Clara, il padre Friedrich Wieck decise di sottrarla alle 6 14 marzo 2016 distrazioni della scuola in comune, di destinarla a corsi privati e, soprattutto, di farne una virtuosa del pianoforte. Teneva per lei, ancora incapace di esprimersi correntemente per iscritto, un diario in cui annotava fatti e avvenimenti alla prima persona. Wieck insegnava personalmente il pianoforte alla figlia. Il suo metodo pedagogico ne fece una concertista acclamata. Non fu però particolarmente rispettoso dei diritti dell'infanzia; d'altra parte, l'insegnamento extramusicale di cui beneficiò Clara fu molto limitato. L'influsso del padre durò a lungo, ed è palpabile nel repertorio dei concerti del primo periodo. Friedrich Wieck accompagnava sempre la giovane figlia in tournée. Si preoccupava dei contratti, della sala e dello strumento. Su quest'ultimo aspetto era particolarmente puntiglioso: portava con sé tutto l'armamentario necessario ad accordare e riparare i pianoforti a coda su cui avrebbe suonato Clara. Il suo primo concerto fu il 20 ottobre 1829 nel quale presentò, con un'altra allieva di suo padre, un pezzo a quattro mani di Friedrich Kalkbrenner. A Vienna, all'età di 18 anni, fu nominata virtuosa da camera dell'imperato re. Nell'attività di compositrice non fu da meno: le sue prime opere furono pubblicate quando aveva solo dieci o undici anni. Innamoratasi di Robert Schumann, allievo di suo padre, poté sposarlo nel 1840. La coppia si stabilì quindi a Dresda, dove Robert si diede totalmente alla composizione. Seguendo il marito nei successivi spostamenti, Clara si dedicò alla sua assistenza, dacché i sintomi della sua instabilità mentale si manifestavano e poi si aggravarono, via via negli anni. Robert soffriva di amnesie, stava assorto per ore, il suo stato divenne tale che venne licenziato e fu in seguito salvato da barcaioli da un tentativo di suicidio. Dovette così essere internato nel manicomio di Endenich presso Bonn dove morì due anni dopo. In seguito alla morte del marito, Clara si dedicò principalmente all'interpretazione dei lavori del coniuge, ma quando visitò per la prima volta l'Inghilterra nello stesso anno, la critica si pronunciò contro la musica di Schumann in un coro di disapprovazione. Nel 1878 ottenne la prima cattedra di pianoforte alla Hochschule für Musik di Francoforte sul Meno, un incarico che mantenne fino al 1892 e nel quale contribuì grandemente alla innovazione nella moderna tecnica pianistica. Purtroppo venne colpita da un ictus il 26 marzo 1896, e morì il successivo 20 maggio all'età di 76 anni. È sepolta a Bonn nel cimitero Alter Friedhof insieme al marito. Angelica Sgreva, Marta Genovesi, Noemi Conte, Anna Talpo 7 14 marzo 2016 SCIENZE ELENA LUCREZIA CORNER PISCOPIA: LA PRIMA DONNA LAUREATA Era il 1646, Venezia. La quinta di sette figli, Elena Lucrezia Corner Piscopia, veniva al mondo. Nessuno si sarebbe aspettato che quel giorno sarebbe nata la prima donna laureata della storia. Ed era italiana. La storia di Elena è una di quelle che ti lasciano l’amaro in bocca. Dimostra fin da bambina di essere un piccolo genio, con capacità di apprendimento strabilianti. Nel 1665, a 21 anni, Elena sovverte già la tradizione: diventa oblata benedettina, rispetta i voti delle monache pur continuando a vivere in famiglia. Il suo punto di forza sono gli studi filosofici ma la sua cultura è immensa: conosce come le sue tasche il latino, il greco, il francese, l’inglese e lo spagnolo, e studia l’ebraico. Quando, dopo all’università Studio (a essersi quei tempi donna, definita di Padova) presenta regolare domanda di ammissione alla ecco iscritta laurea la spiacevole sorpresa. A una infatti, non era concesso ricevere il titolo di dottore in teologia. Gregorio Barbarigo, vescovo di Padova (fatto santo ndr), blocca tutto: la donna è inferiore rispetto all’uomo e non è capace di ragionamenti difficili, niente da fare, nessuna laurea. Inizia, così, una lunga polemica tra lo Studio di Padova, che aveva acconsentito alla laurea, e il cardinale Barbarigo. A 32 anni Elena ottiene, finalmente, la sua laurea: gliela concedono, però, in filosofia, non in teologia. La cerimonia di proclamazione resta negli annali: aula stracolma, si decide addirittura di spostare la discussione. Qualcuno dice ci fossero quel giorno 30mila persone. Elena Lucrezia Corner Piscopia si prende la sua rivincita: ora è una celebrità, tutti la cercano, tutti vogliono parlare con lei. Anche Luigi XVI manda i suoi informatori a verificare le doti 8 14 marzo 2016 eccezionali della donna. La vita passata sui libri, però, presenta ben presto il suo conto: è il 1684 quando Elena muore, a soli 38 anni. Tra debiti e volontà dei monaci benedettini, non rimarrà nemmeno la statua di Elena, eretta su spinta del padre. Oggi, la riproduzione della statua di Elena si trova ai piedi dello scalone del Bo’, nella sede dell’Università di Padova. È ricoperta da pannelli di plexiglas, piena di escrementi di piccioni. Solo nel 1969, nell’occasione del trecentenario, si muove finalmente l’Università di Padova che avvia delle ricerche su Elena. Lo studio conferma la verità. Bistrattata, dimenticata, osteggiata. L’Italia vanta la prima donna laureata al mondo e neppure lo sa. Non un’aula universitaria intitolata, non un istituto scolastico superiore, nemmeno un misero francobollo. Elena ha un credito con il nostro Paese, ed è ora di saldarlo. Luca Oliviero, Marco Ni lin, Mattia Guerra 9 14 marzo 2016 SPORT Maidentrip (una ragazza in viaggio). VELA: LAURA, LA BABY SKIPPER La ragazzina che girò il mondo con la sua barca a vela a 14 anni Era diventata famosa per aver fatto il giro del globo a soli 14 anni realizzando il suo sogno da bambina. Non è stato facile per Laura Dekker, visto Laura ha filmato la sua esperienza con la che i servizi sociali per i minori in Olanda videocamera e i suoi video sono stati poi le avevano impedito di mettere in pratica trasmessi negli U.S.A per un documenta- il suo progetto: troppo giovane, troppo rio che mostra anche come si ripara una pericoloso, a quell'età si va a scuola e barca e come resistere a una burrasca. non in giro in barca a vela da soli. Il giro è Con partito da Gibilterra il 21 agosto 2010, dimostrato come le donne di qualsiasi età coprendo 27.000 miglia in 518 giorni. La siano in grado di compiere viaggi che tv rimarranno nella storia, purché dotate di olandese ha trasmesso il film questa avventura Laura ha determinazione e forza di volontà. Il 21 gennaio 2012 la velista teenager, all'età di 16 anni, 4 mesi e 1 giorno ha concluso la sua lunga traversata raggiungendo il porto dell'isola di Sint Maarten nei Caraibi. Tornata a casa ha deciso che non voleva prendere il diploma ma diventare capitano su un mega yacht. Miguel De Lisi, Alessandro Parise, Azzurra Pasqualin, Martina Teriaca 10 14 marzo 2016 11