the rocky horror picture show

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Regia:
Anno:
Jim Sharman
1975
Attori: Tim Curry è Dr. Frank-N-Furter
Susan Sarandon è Janet Weiss
TRAMA : Janet e Brad, due fidanzati molto pudìchi, trovano rifugio durante
un temporale in un castello inquietante. Il non meno inquietante
maggiordomo Riff Raff li introduce al padrone di casa, il Dr. Frank-NFurter, abbigliato solo di tacchi a spillo, calze a rete, baby-doll e
guanti di pizzo. Sono capitati in un'occasione molto speciale: la
convention dei trans-vestiti della Transilvania, il fatidico momento in cui
Frank-N-Furter darà vita a Rocky, la perfetta creatura sessuale. I due
fidanzatini sono sconvolti dai bizzarri personaggi che abitano il castello
ma sono costretti a rimanere per la notte, che segnerà la loro iniziazione
al sesso. Di ogni tipo...
Prendete un folle scienziato perverso, fategli indossare un paio di autoreggenti, un giubbotto di pelle ed un
paio di tacchi a spillo; infilatelo in un castello sperduto nel bosco e restate a guardarlo mentre balla, canta...e
uccide. E ancora non sarete nemmeno lontanamente vicini all’essenza di questa incredibile pellicola.
Aggiungete allora il solito fedele servitore gobbo ma dotato di una voce da usignolo, un paio di porno
cameriere scatenate, un "mostro di Frankenstein" tutt'altro che mostro ed una coppia di malcapitati che passa
di lì per caso. A questo punto non resta che concludere l'opera con una spettacolare scenografia coadiuvata
da una stupenda colonna sonora e da danze sfrenate, il tutto intriso di sano horror. E’ mescolando tutto
questo che la mente geniale e perversa di Jim Sharman è riuscita a creare l’horror-musical più sconvolgente,
urlante, psichedelico e folle della storia del cinema. Il film più rappresentato nella storia del cinema. Ancora
oggi, dopo 36 anni dall'uscita, un cinema di New York lo programma ogni sera. Milioni di fans in tutto il mondo, siti internet a non finire, riunioni e
serate organizzate in continuazione in cui i partecipanti amano vestirsi con corpetti di pizzo e calze a rete. A proposito, come riportato nel sito ufficiale,
la prossima convention sarà nei giorni dal 7 al 10 Aprile 2011 ad Atlantic City, NJ, USA e l'anno scorso per il 35° anniversario le convention sono state
centinaia in ogni parte del mondo.
“Rocky Horror Picture Show” è un film che parla di una rivoluzione in atto. A prescindere dalla
forma della rappresentazione, c’è un senso di rivolta lampante, senza rispetto delle regole. E oltre le
regole vanno a farsi f...... anche i sentimenti. In effetti si prova una sorta di fascino morboso nei
confronti di Frank ‘n Further (interpretato dallo straordinario Tim Curry), personaggio cattivissimo
senza scrupoli ma eccezionale, e alla fine ci troviamo a
parteggiare per lui, che si rivela soltanto un uomo solo, lontano da
casa. Nel suo recitare un personaggio esagerato, Frank ‘n Further
lascia scoprire una parte di lui completamente senza difese,
facendo evolvere la sua figura da indifendibile a indifesa. E tutte le idee che avrebbero potuto fare un mondo migliore
cozzano definitivamente contro un muro fatto di ipocrisia e vecchiume, lasciando delle indicazioni che forse dovremo
seguire per tornare indietro o forse per andare avanti. Scusate, ma è ora di tornare a casa.
Già all’uscita della versione teatrale dello show, che debutta per la prima volta nel Giugno del 1973 (uno spettacolo simile non poteva che essere figlio
di quegli anni), centinaia di persone si affollavano nei teatri, indossando corpetti e giarrettiere, completamente rapiti da quella dolcissima trasgressione
che lo spettacolo riusciva a trasmettere.
E’ così che nasce il mito.
Il successo arriva, imponente e inaspettato, le recensioni sono entusiastiche, il pubblico ne risulta esaltato ed estasiato. Lo
spettacolo comincia a girare per i teatri di Londra, raccogliendo consensi e permettendo agli ottimi attori di essere, più tardi,
scritturati per il film. La compagnia debutta nel 1974 a Los Angeles, e tra il pubblico seduto in sala alla prima ci saranno
Elvis Presley e quelli che sarebbero stati poi i due protagonisti nel film, ovvero Susan Sarandon e Barry Bostwick, all’epoca
giovani e appena agli esordi.
Le riprese della pellicola cominciano in Inghilterra, verso la fine del 1974.
Da musical di grande successo a vero e proprio feticcio filmico, adorato da milioni di affezionati, che
dopo 36 anni continuano a partecipare numerosi e urlanti alle proiezioni/rappresentazioni che non
hanno mai smesso di girare per le sale e i palcoscenici di tutto il mondo. Il concetto di "cult" nasce
probabilmente con questo film, che dal punto di vista strettamente cinematografico non è certo un
capolavoro, sebbene sia impreziosito da più di qualche trovata di grande valore estetico (su tutte, la
lunga scena finale della piscina e dell'antennone della RKO; per non parlare dei titoli di testa,
leggendari, in cui la bocca rosso sangue su sfondo nero, canta la canzone d'apertura).
Il valore del film, del resto, è tutto nella forza dirompente del messaggio lanciato, che incita a
liberarsi delle proprie frustrazioni sessuali e a lasciarsi trasportare dai propri desideri. O meglio:
don't dream it, be it - non sognarlo, fallo!!
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