Lvrea - Padiglione neurologico 14-17.qxp 01/10/2008 15.42 Pagina 1 Università Il Padiglione Neurologico del Policlinico Storia di una ristrutturazione Paolo Livrea I n numerose occasioni la stampa cittadina ha evidenziato il degrado del Padiglione Neurologico del Policlinico, evidente da decenni e quotidianamente sofferto dai malati, dagli operatori, dal pubblico che vi accede. Le notizie, tuttavia, per forza di cose, molto spesso non sono accompagnate dall’informazione sulle cause dei fatti. Qui vengono riportati alcuni dati; in ognuno di questi potranno essere riconoscibili faide politiche o inefficienza, indifferenza o ingratitudine, superficialità od opportunismo, sordità ai valori o valori deviati, fatalismo o disattenzione, sfortuna o silenziosa condanna: cose correntemente in agguato nelle società complesse, ma che dalla medicina e dalla formazione superiore debbono stare lontane, senza sogni e con il realismo del dovere. Il Padiglione Neurologico è entrato in attività nei primi anni ‘50. L’ultimo adeguamento strutturale importante risale al 1975. 1999. Nel 1999, il grande intervento edilizio iniziato nel Policlinico con la costruzione di Asclepios 1 era quasi ultimato; Asclepios 1 non venne destinato alle Neurologie, nonostante un primo studio di fattibilità lo avesse ipotizzato (Preside De Benedictis), bensì alle Chirurgie ed all’emergenza, in quanto nel Policlinico vi erano altre priorità da sanare: Pronto Soccorso in un seminterrato; sale operatorie non a norma; Unità Operative inadeguate o mancanti di sede; attività di emergenza frazionata in sedi separate; etc. Mentre la costruzione di Asclepios 1 stava per essere conclusa, anche se purtroppo decurtata di una parte della 14 Notiziario ottobre 2008 piastra dei servizi già progettata ma non realizzata, nell’intento di proseguire l’opera di modernizzazione del Policlinico secondo un piano generale approvato nel 1992, venne approntato un progetto di massima e furono richiesti i fondi per affiancare ad Asclepios 1 un ulteriore edificio, Asclepios 2 (6 piani di cui uno entro terra; circa 10.000 mq), che avrebbe dovuto accogliere e riorganizzare tutte le attività del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell’Università di Bari, dismettendo i vecchi edifici Neurologico e Psichiatrico. In quell’occasione il Policlinico programmò interventi edilizi per circa 175 miliardi, 65 dei quali destinati al nuovo Asclepios 2 per le Neuroscienze. Lvrea - Padiglione neurologico 14-17.qxp 01/10/2008 15.42 Pagina 2 Università La contiguità tra Asclepios 1 ed Asclepios 2 era strategica per le Neuroscienze, al fine di condividere ed integrare le attività di emergenza e di riabilitazione già realizzate in Asclepios 1; il nuovo edificio avrebbe garantito sinergia tra gli operatori, umanizzazione per gli utenti, modernizzazione del lavoro. 2002. Nel 2002 la Regione Puglia doveva programmare l’impiego di 1.500 miliardi circa per l’edilizia sanitaria, assegnati in applicazione del secondo triennio dell’art. 20 L. 67/1988; in questa cifra erano compresi i 175 miliardi per il Policlinico ed i 65 per il nuovo complesso delle Neuroscienze. Nel 2002 la Direzione Generale, il Governo Regionale ed il Comune di Bari sollevarono dubbi sull’opportunità di ulteriori interventi di modernizzazione edilizia nel Policlinico, ritenendo preferibile l’ipotesi della costruzione di un nuovo Policlinico da spostare in una sede extracittadina. Sull’argomento si aprì un ampio dibattito: dove trovare i finanziamenti; convenienza o meno dell’intervento; cosa fare con Asclepios 1, finito e non utilizzato; cosa fare del resto dell’area del Policlinico; etc. Mentre si discuteva, la finanziaria del 2003 sospese tutti i finanziamenti assegnati per l’edilizia sanitaria e non spesi: oltre 1.000 miliardi della Puglia, compresa la quota del Policlinico ed i 65 miliardi di Asclepios 2 da destinare alle Neuroscienze, furono restituiti al Ministero della Sanità. Sulle ragioni della perdita dei finanziamenti si è chiesta un’indagine amministrativa, rimasta senza risposta. 2003. Sfumata la possibilità di una nuova sede, il vecchio Padiglione Neurologico era ancora lì, inadeguato, non a norma, consumato dall’uso. Si è dunque optato per la ristrutturazione dell’edificio. Non vi erano però i fondi per un intervento complessivo; si sono quindi programmati interventi di ristrutturazione a segmenti in sequenza, utilizzando le risorse via via eventualmente disponibili. Venne redatto un progetto di massima della futura configurazione dell’edificio (costo complessivo degli interventi previsti circa € 2.5 milioni) e si stabilì di iniziare la ristrutturazione dai Servizi di diagnostica e dagli Ambulatori del piano interrato, rinviando ad una fase successiva gli interventi sui reparti di degenza. Il risanamento delle aree ambulatoriali era prioritario non solo per molti aspetti impiantistici; queste aree erano fatiscenti ed inabitabili; le attività cliniche ivi svolte erano di fondamentale importanza per tutta l’attività di ricovero e dunque la loro totale ristrutturazione avrebbe comunque prodotto risultati tangibili anche sulla qualità assistenziale della degenza. Durante i lavori edilizi le attività cliniche ambulatoriali potevano essere provvisoriamente spostate fuori dall’edificio, mentre non vi erano spazi per spostare in altra sede i reparti di degenza; gli interventi sui reparti di degenza erano inoltre molto più costosi e venne a priori scartata l’ipotesi di reperire in tempi ragionevoli somme così ingenti. L’Università contribuì in maniera sostanziale ad avviare la strada della ristrutturazione: venne riattivato ed incrementato il fondo di 1 milione di €, già destinato dal 1999 per una parziale messa a norma dell’edificio e fino a quel momento non utilizzato in vista del programma di costruzione di Asclepios 2, la cui realizzazione avrebbe reso inutile la ristrutturazione del vecchio edificio. A fine 2004 l’Università riuscì a cantierizzare l’intervento, che prevedeva la parziale messa a norma di una parte dell’edificio, con la creazione di nuovi servizi, di spazi didattici e di alcuni nuovi laboratori, necessari per il decongestionamento delle attività diagnostiche e di ricerca oltre che per garantire, nel corso della ristrutturazione in atto e futura, nuovi spazi di rotazione. Dopo due mesi di attività del cantiere, una lettera anonima segnalò al Comune di Bari l’esistenza di un cantiere abusivo al Policlinico: quello dell’Università per la messa a norma parziale del Padiglione Neurologico. Immediatamente il cantiere fu chiuso. L’Università impiegò circa 11 mesi per dimostrare quanto era in realtà chiaro fin dall’inizio, e cioè che il cantiere era provvisto di tutte le necessarie autorizzazioni. Il decreto di dissequestro pervenne all’Università dopo 4 mesi dall’emissione. Il cantiere riaprì nella primavera 2006 e gli estensori della segnalazione anonima, probabilmente tranquillizzati, rimasero in silenzio. A fine 2003, l’Azienda Policlinico dispose il trasferimento provvisorio in Asclepios 1 di una parte delle attività Notiziario ottobre 2008 15 Lvrea - Padiglione neurologico 14-17.qxp 01/10/2008 15.42 Pagina 3 Università Ora, non condannare alla sofferenza le Neuroscienze confliggeva con la modernizzazione del Policlinico. Ma la vita insegna queste cose. Venne anche negata la possibilità di trasferire i Laboratori nel prefabbricato vuoto, poiché per esso era prevista una diversa destinazione. Si individuò allora un altro spazio di trasferimento, che però doveva essere ristrutturato. La ristrutturazione fu finanziata ed effettuata ad opera dell’Università, ma al suo completamento l’agibilità dei locali non risultò essere idonea per laboratori. Il Laboratorio delle Neuroscienze, dunque, allora non si trasferì ed il suo trasferimento avverrà solo nel 2007. diagnostiche ed ambulatoriali neurologiche; venne così liberata una prima area di circa 500 mq del piano interrato dell’edificio ed iniziò la ristrutturazione. Questo primo intervento durò circa 18 mesi. Ne seguì subito un secondo, in area di pari estensione e con analoga durata. Ad inizio 2006 i lavori però si fermarono; mancavano i fondi sia per completare il piano interrato (occorreva intervenire nei circa 500 mq occupati dai Laboratori) sia per iniziare gli interventi nei piani terra e primo, sedi dei reparti di degenza. Innumerevoli sono state le segnalazioni e le azioni esperite, sempre con rispetto e fiducia nelle istituzioni, per evidenziare esigenze drammatiche: cantieri in opera con i malati in sede, equipes divise, parti funzionanti fatiscenti, impianti a singhiozzo. 2004. In realtà l’Azienda Policlinico aveva avuto nuovi fondi per l’edilizia. Nel 2004 il Ministero della Sanità aveva restituito alla Regione Puglia il 30% circa dei fondi inutilizzati per l’edilizia sanitaria ritirati con la finanziaria del 2003, ed al Policlinico venne destinata la cifra di circa 26 milioni di €. Il Policlinico programmò come impiegare la somma, ma non incluse tra gli interventi il completamento del Padiglione Neurologico. A quell’epoca fu fatta presente con decisione l’assoluta necessità che il completamento del Padiglione Neurologico venisse incluso nel programma di spesa 16 Notiziario ottobre 2008 dei nuovi fondi disponibili: vi era il progetto e vi era l’urgenza di sanare una situazione insostenibile. Per liberare il Padiglione ed estendere i lavori nei restanti 3.500 mq dell’edificio ancora da ristrutturare venne avanzata da tutti i Neurologi la richiesta di ospitare provvisoriamente i reparti di degenza in Asclepios 1, idoneo poiché provvisto della diagnostica di emergenza ed allora quasi interamente ancora non utilizzato; inoltre, per effettuare la ristrutturazione dei Laboratori, si richiese il trasferimento provvisorio in un prefabbricato inutilizzato da oltre 3 anni adiacente al Padiglione Neurologico. Il trasferimento in Asclepios 1 venne negato; si addusse come motivazione il fatto che l’edificio era nuovo, doveva servire a modernizzare il Policlinico e non poteva svolgere funzioni di rotazione. Questa circostanza è stata un grande insegnamento. Che Asclepios dovesse servire a modernizzare il Policlinico era ben noto; alla modernizzazione del Policlinico era stata dedicata gran parte dei 10 anni della Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia negli anni “90, non solo con il reperimento dei fondi, l’avvio della progettazione e la soluzione di una serie di aspetti amministrativi e politici a vari livelli per realizzare Asclepios 1, ma anche con altri interventi (Polifunzionale; Padiglione Morgagni; Padiglione Scienze Biomediche; Torre della Biblioteca; decentramento a Foggia). 2005. L’Azienda Policlinico accettò però la richiesta di rivedere la destinazione inizialmente programmata per i 26 milioni di € avuti dal Ministero della Sanità, ricavando da quel fondo la disponibilità dei 2.5 milioni di € necessari per gli interventi sul Padiglione Neurologico. Con quel finanziamento si sarebbero potuti effettuare gli interventi pesanti in favore dei reparti di degenza. La decisione sulla sede del trasferimento provvisorio dei reparti di degenza, necessario per effettuare i lavori, venne rinviata a tempi successivi ipotizzando una possibile utilizzazione delle vecchie chirurgie, quando gli spazi si fossero liberati con il trasferimento in Asclepios 1. La richiesta di finanziamento ed il progetto di massima per la ristrutturazione del Padiglione Neurologico vennero sottoposti al Ministero della Sanità, in parziale sostituzione delle richieste precedentemente formulate dall’Azienda Policlinico. A breve il Ministero rispose che non poteva finanziare l’intervento, poiché esso andava a sostituire altri per i quali però il Policlinico non aveva mandato la progettazione e che dunque non avevano titolo ad essere finanziati. Così, come nel 2003 era sfumata la possibilità del nuovo edificio, a fine 2005 sfumava la possibilità del finanziamento per la ristrutturazione del vecchio edificio. Le condizioni di svolgimento delle attività erano drammatiche: due cantieri aperti, i reparti di degenza immodificati, numerose ispezioni dei NAS in corso (attivate da proteste pubbliche di famiglie di ricoverati), continue (ed ov- Lvrea - Padiglione neurologico 14-17.qxp 01/10/2008 15.42 Pagina 4 Università vie) denunce degli organi di informazione, frustrazione degli operatori. 2006. Nel 2006, dopo circa 3 anni di lavori, la piastra degli Ambulatori fu terminata. Le attività cliniche e di ricerca sono state progressivamente riattivate, ma non nella loro completezza poiché i contestuali lavori dell’Università erano rimasti fermi per tutto il 2005 e dunque non erano conclusi. Tuttavia, gli ambienti interamente trasformati sono stati organizzati in modo da garantire ai malati, almeno negli Ambulatori, una decorosa accoglienza. 2007. Nel corso del 2007 la Direzione Generale dell’Azienda Policlinico ha con decisione affrontato organicamente sia il problema del finanziamento necessario per la ristrutturazione dell’intero Padiglione sia il problema del decongestionamento del Padiglione stesso, propedeutico alla possibilità della ristrutturazione. 2008. Il Laboratorio è stato trasferito nel prefabbricato richiesto e negato nel 2004, e sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’ultimo segmento del piano interrato. Oggi i lavori sono terminati. È stato predisposto il trasferimento provvisorio della Neuropsichiatria Infantile e della Riabilitazione in Asclepios 1, onde guadagnare nell’edificio spazi di rotazione; tali strutture, nella loro attuale collocazione, sono state da sempre sofferenti per spazi limitati ed incongrui; con il trasferimento provvisorio esse potranno avere immediatamente una migliore sistemazione, consentendo alle Neurologie di rimanere collegate all’interno del vecchio edificio durante i lavori. Sono stati attivati da parte dell’Azienda Policlinico contatti costanti con l’Università per il completamento e l’estensione dei lavori. Il cantiere dell’Università ha terminato i suoi lavori e l’Università ha finanziato opere aggiuntive in un settore dell’edificio. Oggi queste opere sono terminate e gli utenti possono contare su una nuova entrata dedicata alla piastra degli Ambulatori nonché su vari nuovi servizi interni. L’Azienda sta provvedendo alla sistemazione del verde prospiciente; il verde, certo, per dare con piccola spesa, un messaggio di accuratezza e di accoglienza, che sono valori della medicina. Dopo 5 anni, gli Ambulatori ed i servizi di diagnostica appaiono aree trasformate, civili, ben funzionanti ed umane. Nel contempo, l’Università ha finanziato la messa a norma dell’Aula, che sarà terminata tra un mese. Il Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche ha integrato con fondi propri o con donazioni richieste ad hoc (Società Italiana di Neurologia; Banca CARIME; Industrie) interventi complementari, commisurati alle proprie possibilità (arredi degli Ambulatori, dei Laboratori e di spazi comuni; miglioramento dell’Aula; sistemazioni esterne; etc.). Rimane da realizzare l’intervento, più oneroso, di risanamento dei 3.000 mq dell’edificio destinati alle degenze, rimaste in condizioni drammatiche ed immodificate. È stato redatto il progetto preliminare della ristrutturazione complessiva del Padiglione e è stato richiesto il finanziamento necessario, pari a 5 milioni di €. La Regione Puglia, su fondi del Ministero della Salute, stanzia la somma. La progettazione deve ora essere inviata in approvazione insieme a quella di due altri Padiglioni del Policlinico da ristrutturare (Pediatrico ed Ostetrico Ginecologico). I tempi previsti per l’appalto sono circa 4-5 mesi. I lavori avranno una durata di circa 3 anni. Gli interventi saranno effettuati a lotti di circa 700 mq ciascuno, in sequenza, con la permanenza delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca in sede. Le attività di degenza ordinaria subiranno una limitazione a causa della contrazione degli spazi: durante il periodo dei lavori di ristrutturazione si conta di disattivare circa 20-25 posti letto ed in previsione della questa contrazione, sono state potenziate le attività di ricovero in Day hospital e di Ambulatorio. Inoltre, per decongestionare l’utilizzazione del Padiglione durante l’esecuzione dei lavori, la Direzione Generale dell’Azienda Policlinico ha predisposto il trasferimento provvisorio in altra sede (Asclepios 1) della Neuropsichiatria Infantile e della Riabilitazione, particolarmente penalizzate sul piano logistico nella vecchia sede e collocabili in altra sede senza separare le tre Neurologie, da mantenere unite per molti servizi comuni tra cui, primario, quello di guardia e di emergenza. Contestualmente, l’Azienda ha approvato la continuazione di Asclepios. È stata cantierizzata una prosecuzione della piastra dei servizi (ora denominata Asclepios 2) e viene predisposta la progettazione di Asclepios 3, edificio analogo all’Asclepios 2 del 1999, nel quale doveva trasferirsi il Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche, che nel 2002 non venne costruito nell’ipotesi di trasferire il Policlinico in altra sede ed i cui fondi furono nel 2003 perduti. In Asclepios 3 andranno altre Unità Operative del Policlinico. Le Unità Operative di Neurologia hanno continuato il loro lavoro: con circa 2.000 ricoveri ed oltre 20.000 attività ambulatoriali per anno. Operatori e malati, mentre insieme trattavano gravi problemi di salute, per 5 anni hanno convissuto, e per ulteriori 3 anni convivranno, con antico degrado e nuovi pesanti cantieri. Alla fine, probabilmente, il risultato forse si realizzerà, ma questi anni sono stati la negazione di un diritto elementare, quello di avere una sede, rispettivamente, da parte degli operatori per lavorare e da parte dei malati per usufruire di servizi essenziali. Quanto accaduto è stato un cinico esempio di mancate risposte non solo ai bisogni primari dei malati, ma anche all'obiettivo, concretamente perseguibile, di riqualificare il Policlinico come bene comune e fattore di sviluppo. I fatti narrati sono accaduti e vengono qui ricordati perché tra i compiti di ognuno di noi vi è anche quello di produrre un mondo migliore. Altri mezzi di informazione, e non solo le cronache cittadine di Bari, si sono fortunatamente potuti occupare delle attività svolte nel Padiglione Neurologico del Policlinico: dal 2003 al 2007 oltre 200 lavori scientifici prodotti in quel Padiglione sono stati pubblicati su riviste internazionali recensite, testimoniando la tenacia e l'orgoglio di chi non può e non vuole arrendersi… Notiziario ottobre 2008 17