La Nuova Ferrara Unife, Medicina cresce ora ha due Scuole in più

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1 giugno 2016
La Nuova Ferrara
Unife, Medicina cresce ora ha due Scuole in più
Due nuove scuole di specializzazione e due anni di tempo per “mettere in sicurezza” le 16
strutture che a Ferrara formano gli specialisti di Medicina. Il primo traguardo è già stato
raggiunto ed è stato ufficializzato ieri. Alle 14 scuole di specializzazione sanitarie di Unife
già attive, si sono aggiunte infatti - con l’avvio dei contratti di formazione - quella di
Geriatria e quella di Medicina d’Emergenza-urgenza. Vecchie battaglie di Unife (per
Emergenza-urgenza l’attesa è durata più di 20 anni) che hanno trovato un riconoscimento
al Miur (ministero dell’università) e in Regione. Geriatria parte con due contratti di
formazione specialistica finanziati dal ministero, Emergenza-Urgenza con due borse
assegnate dal ministero e una dalla Regione. Sono 99 i contratti di specializzazione attivati
nelle 16 scuole di Medicina di Unife: il numero maggiore è concentrato in Anestesia e
Rianimazione (14), 9 sono attivati in Pediatria, 8 in Orl (aggregata con Modena e Parma) e
Malattie dell’apparato cardiovascolare, 7 in Ginecologia-ostetricia e Oncologia Medica
(aggregata con Parma), 6 in Radiodiagnostica, Ortopedia e Traumatologia, Medicina
interna e Chirurgia generale, 5 in Psichiatria, 4 in Endocrinologia (aggregata con Bologna),
Igiene e Medicina preventiva e Medicina legale (aggregata con Parma), a seguire le due
ultime nate. Che presto avranno direttori eletti. Ieri sono stati comunicati i nomi dei
candidati (l’elezione è prevista entro qualche settimana): Roberto Manfredini, direttore
della Clinica Medica del Sant’Anna per la Scuola di Emergenza-urgenza, e Stefano
Volpato, della Medicina Interna Universitaria del Sant’Anna, per Geriatria. Manfredini sarà
affiancato dal professor Francesco Portaluppi, responsabile del Centro Ipertensione del
Sant’Anna. In Geriatria invece dovrà entrare un altro professore (associato o ordinario) per
consolidare la Scuola di specializzazione. E questo dovrà avvenire anche per altre scuole,
comprese quella che saranno indebolite dai prossimi pensionamenti (ad es. Medicina
Legale). Il 2018, infatti, non è lontanissimo e la legge ha fissato paletti precisi per il
mantenimento delle Scuole di specialità. Il rettore, Giorgio Zauli, ha assicurato che «in
questi due anni faremo tutti i passi necessari (assunzioni) per garantire la presenza di due
professori nel settore scientifico-disciplinare di riferimento di ogni Scuola». Uno degli
obiettivi di mandato sarà assicurare il massimo di collaborazione possibile tra azienda
ospedaliera e territorio (ospedali della provincia). Medicina, inoltre, sta lavorando per
un’ulteriore espansione: la Scuola di specializzazione in Medicina fisica e della
Riabilitazione ha già un responsabile, il prof. Nino Basaglia, ma non ha ancora contratti di
formazione finanziati. Manfredini, esperto di cronobiologia, trasferirà nella Scuola le
conoscenze acquisite sul crono-rischio in emergenza. Volpato rivendica che «con questo
passo abbiamo colmato alcune importanti lacune nella scuola medica». Stefano Pelucchi
(Scuole di specialità) ha ricordato che a Ferrara «quest’anno sono stati attivati 11 contratti
di formazione in più». La nuova Scuola di Emergenza-urgenza si avvarrà della
collaborazione di Adelina Ricciardelli, ex 118 oggi responsabile dei pronto soccorso della
provincia e dirigente Fimeuc.
«Defibrillatori in tutte le società dilettantistiche»
«La morte per arresto cardiaco ha oggi un'incidenza pari alla somma delle morti causate
dai tre tumori principali (colon, polmone e mammella) ed ancora pari al doppio dei morti
registrati per incidenti stradali e morti violente insieme». La dichiarazione arriva dal
direttore della Cardiologia dell’Asl di Ferrara, Biagio Sassone. Il medico, nell'ambito della
kermesse romana Calcio Solidale in Fest 2016, ha partecipato a un’iniziativa di
sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare e sulle modalità di intervento che
ogni cittadino può adottare in caso di arresto cardiaco alla luce del cosiddetto Decreto
Balduzzi. Il provvedimento obbligherà tutte le società dilettantistiche italiane a dotarsi di un
defibrillatore semiautomatico presso le strutture in cui operano. Sebbene una regolare
attività fisico-sportiva, rappresenti una delle più importanti misure di prevenzione contro le
malattie cardiocircolatorie, può aumentare il rischio di morte improvvisa da arresto
cardiaco in soggetti, anche molto giovani, che sono portatori, a loro insaputa, di un
problema cardiaco. Questo spiega la necessità di dotare gli impianti sportivi di defibrillatori
che consentano di effettuare sport in sicurezza e sensibilizzare le società sportive - anche
dilettantistiche - rispetto alla cultura del soccorso.
La Casa della Salute si farà. Cantiere pronto ad aprire
La seconda fase della ricostruzione post-sisma entra nel vivo. E lo farà con la
realizzazione della Casa della Salute, con le nuove cliniche, per poi proseguire in uno step
successivo con il ripristino di Villa Dazio. Ad annunciarlo, il sindaco Fabio Bergamini, con il
vice Simone Saletti e gli assessori Marco Vincenzi e Francesca Poltronieri, nell’incontro di
lunedì sera a Gavello. Anche se, fa capire il primo cittadino, «l’importante sono i servizi
decisi che ci saranno all’interno». Il via a giorni del cantiere, fa capire però
l’amministrazione, è intanto un buon segnale. Lunedì mattina sono iniziati anche i lavori a
palazzo Mosti, a Pilastri, mentre a breve tornerà agibile il primo piano della Rocca
Possente. I lavori di messa a punto di ponte Rana costringeranno, invece, a ridurre il
numero delle corsie a due, a causa della “moderata preoccupazione” che destano per gli
ingegneri strutturisti le “ali”; ovvero, i vecchi marciapiedi. A fine mandato, oltre al ponte di
Borgo Scala (che dovrebbe terminare alla fine del 2017), ci sarà un nuovo ponte anche al
posto di ponte Rana, senza più le strutture che bloccavano rami e detriti nel canale di
Burana. Deroghe concesse, per quel che attiene i mezzi pesanti, durante i lavori, per bus
di linea e scuolabus. Sulla sicurezza, il Comune continuerà a investire sulle videocamere:
Gavello, come Pilastri, sarà interessata dall’installazione del sistema Targa System, per
monitorare gli ingressi sul territorio; per gli osservatori civici volontari, sabato il gruppo sarà
presentato a Scortichino. «Dove gli osservatori sono presenti in tutti i quartieri (e contiamo
di arrivarci) i furti calano anche fino al 50% - dice Bergamini –. Sarebbe utile avere anche
a Gavello e nelle zone più isolate volontari, soprattutto nel periodo estivo», quando molte
abitazioni restano vuote a causa delle ferie. Sul capitolo strade, l’assessore ai lavori
pubblici, Marco Vincenzi, spiega che si sono riprese le maggiori criticità sulle strade, «ma
le risorse sono state concentrate sulla realizzazione del nuovo ponte e sulla viabilità
annessa.» Tisbe Ferrari, ex presidente della consulta, fa emergere il problema dei fienili e
case non più utilizzati, ora ristrutturati, ma che essendo in regola a catasto hanno diritto a
questi contributi. Anche se – dicono i cittadini di Gavello - «dà fastidio vedere ricostruire
questi edifici dismessi, mentre molti cittadini ancora aspettano l’abitazione».
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