L’offerta di prestazioni sanitarie NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati trattati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente al libro di testo e agli appunti delle lezioni. • La fornitura dei servizi sanitari si differenzia dall’usuale teoria della produzione per una serie di motivi che illustreremo tra breve. • Gli ospedali sono i maggiori consumatori di risorse sanitarie con percentuali variabili tra il 50 e il 60% della spesa totale. Due sono le considerazioni importanti riguardo agli ospedali: 1. 2. L’attività attività ospedaliera è labour intensive La maggior parte delle professioni ospedaliere richiede competenze specifiche (non facilmente spendibili in altri settori) e presentano barriere all’entrata (i medici devono essere iscritti all’albo per esercitare la propria professione). L’ospedale è una struttura molto rigida, rigida nel senso che richiede grossi investimenti specifici di difficile riconversione industriale. Proprio per l’entità degli investimenti, è importante programmare la capienza degli ospedali per non dover poi variare la struttura un domani. Problemi a effettuare una corretta e stabile programmazione → La domanda è difficilmente prevedibile anche per la rapida evoluzione della tecnologia. Esempio dei calcoli renali: fino a pochi anni fa richiedevano un intervento chirurgico mentre oggi si interviene per la maggior parte dei casi in day hospital. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 1 • Quindi, in conclusione, l’attività medica e ospedaliera si discosta dalla produzione industriale tradizionale. • Passeremo ora a definire: – Gli obiettivi dei medici e degli ospedali. – I problemi della misurazione della produttività di tali agenti. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 2 L’ospedale come un’ un’impresa • Le strutture ospedaliere si differenziano moltissimo per: – Tecnologia utilizzata. – Tipo e qualità dei prodotti offerti – Forma di proprietà che incide sul tipo di prestazioni offerte (ad esempio, negli ospedali privati non c’è la terapia intensiva). • Commistione ASL e ospedale – Integrazione verticale dei due per cui è risultato impossibile per lungo tempo distinguere il costo di fornitura vero e proprio delle prestazioni dai costi amministrativi. • Strutture pubbliche • Ospedali-azienda • Privati convenzionati con lo stato • Privati tout-court Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 3 All’interno di ogni struttura ospedaliera, opera una gran quantità di agenti economici che hanno interessi e obiettivi diversi. Pensiamo, ad esempio, al problema di conciliare gli obiettivi del management, il quale tenderà alla massimizzazione della quantità delle prestazioni o del margine operativo, con le esigenze dei medici, i quali, anche per una questione di prestigio personale, vorranno curare i casi più difficili e meno profittevoli. Come la teoria economica dell’impresa può aiutare a studiare il comportamento degli ospedali. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 4 Il modello di Newhouse (1970) • Il decisore dell’ospedale è il management. • Esso massimizza la qualità e la quantità delle prestazioni offerte sotto i vincoli di bilancio delle risorse e della tecnologia. • I medici e lo staff paramedico rafforzano le preferenze del management in favore di un elevato livello della qualità dei servizi offerti. • Si genera un trade-off tra quantità e qualità. • La qualità dipende dalla reputazione dell’ospedale: più l’ospedale è famoso, più elevata è la qualità del bene fornito. Il paziente percepisce la migliore qualità ed è disposto a pagare di più o a acquistarne una quantità maggiore. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 5 • I limiti del modello di Newhouse 1. Non vengono considerate le interdipendenze fra i produttori delle prestazioni sanitarie. Un ospedale potrebbe reagire alle decisioni di un altro ospedale riguardanti le tariffe o i servizi offerti modificando le sue decisioni → necessità necessità di inserire la funzione di reazione nel modello di analisi del comportamento degli ospedali. Questa critica potrebbe essere in parte superata assumendo che ogni ospedale gode di un monopolio territoriale. Di fatto, comunque, gli ospedali applicano molto spesso politiche collusive il che non è necessariamente un male perché gli ospedali possono accordarsi per evitare duplicazioni e sprechi negli investimenti. 2. Le decisioni vengono prese unicamente dal management. Nella realtà, né il management né la classe medica può da sola prendere tutte le decisioni concernenti la gestione dell'ospedale → necessità necessità di inserire elementi di bargaining nel modellizzare le relazioni tra medici e dirigenti. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 6 La proprietà proprietà dei mezzi di produzione • Il tipo di proprietà dei mezzi di produzione influisce: – Sulla fissazione degli obiettivi della struttura ospedaliera. – Sul tipo di prestazioni offerte. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 7 Obiettivi • Gli ospedali privati hanno come obiettivo primario il conseguimento di un profitto. • Gli ospedali di proprietà di fondazioni, di enti religiosi o dello Stato sono classificati fra le imprese senza fini di lucro. Com’è possibile la coesistenza di più tipologie di strutture ospedaliere? – Nel caso in cui le prestazioni offerte siano le stesse. • Razionamento per cui una parte della domanda rimane inevasa e viene soddisfatta dagli ospedali privati. – Nel caso più realistico in cui le prestazioni non siano le stesse (abbiamo visto, ad esempio, che negli ospedali privati manca il reparto di rianimazione). Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 8 Comportamento • Per quanto riguarda il diverso comportamento osservato, è importante ricordare il modello di Scweitzwer e Rafferty (1976). Secondo questi due autori, la differenza nel comportamento non dipende dai diversi obiettivi che tali enti perseguono ma dai vincoli sul proprio operato. • Le ipotesi della loro teoria sono le seguenti: – Esistono solo due tipi di malattia: la prima, indicata con A, richiede un trattamento al alta tecnologia sia medica che di capitale; la seconda, indicata con B, richiede un trattamento meno specialistico. – La funzione di produzione dei due trattamenti prevede l’utilizzo di capitale e lavoro. I suoi rendimenti di scala sono costanti. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 9 • Conclusioni del modello di Scweitzwer e Rafferty: Rafferty – Gli ospedali privati concentreranno la produzione nel trattamento che ha una concentrazione di capitale minore. Infatti, se l’ospedale paga per un fattore un prezzo relativamente elevato, sarà più efficiente ridurre al minimo l’utilizzo di tale fattore. → l’ospedale privato sceglierà le produzione labour intensive. – Un aumento del prezzo porterebbe ad una riduzione di entrambi i trattamenti (in seguito all’effetto di reddito), ma quelli capital intensive verrebbero ridotti in maniera più sensibile (effetto di sostituzione). Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 10 I problemi connessi alla misurazione della produttività produttività • La valutazione economica dell’operato delle strutture ospedaliere o dei medici di base presenta notevoli difficoltà a causa soprattutto dell’incertezza. • Affrontiamo, comunque, l’argomento definendo innanzitutto i concetti di – Efficienza tecnica – Efficienza allocativa Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 11 Efficienza tecnica • Un’impresa è tecnicamente efficiente se opera sulla frontiera delle possibilità produttive, quindi se riesce a minimizzare gli inputs di produzione necessari ad ottenere un determinato prodotto → minimizzazione dei costi. • Il concetto di efficienza tecnica può essere diviso a sua volta in due tipi di efficienza: – Efficienza tecnica in senso stretto – Efficienza economica Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 12 Efficienza allocativa • L’efficienza allocativa si riferisce alle modalità attraverso le quali il sistema economico nel suo insieme distribuisce le risorse tra gli impieghi alternativi. Un’allocazione è definita efficiente in senso allocativo quando qualunque spostamento delle risorse da un impiego ad un altro non è in grado di produrre un aumento del livello di benessere della collettività. In un mercato neoclassico la produzione che assicura l’efficienza tecnica è efficiente pure in senso allocativo. In generale, però, non è sempre così. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 13 La definizione del prodotto • Il prodotto dell’ospedale è definibile in termini di: – Aspettative del paziente sul tipo di cure ricevute. → definizione del prodotto a livello microeconomico perché riguarda il ripristino della salute individuale. – Aspettative del cittadino contribuente come corrispettivo delle imposte pagate per il funzionamento del servizio sanitario. → definizione che riguarda la sanità in senso più astratto e le aspettative sono sulla celerità e la qualità del servizio per cui si pagano le imposte. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 14 • Problemi legati alle due definizioni appena date: – È difficile valutare lo stato di salute prima e dopo il trattamento e di conseguenza l’incremento che si è verificato per effetto delle cure mediche. – È difficile valutare il reintegro dello stato di salute dovuto alle cure mediche e quello dovuto alla capacità dell’organismo di riprendersi. – È difficilmente proponibile un sistema in cui gli ospedali vengono retribuiti solo sulla base dell’incremento di salute prodotto (es. i malati terminali). Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 15 • I principali indicatori delle attività ospedaliere possono essere così riassunti: 1. 2. 3. 4. • La quantità di fattori di produzione utilizzati nel processo produttivo, ad esempio: • Numero di ore di lavoro del personale medico e paramedico. • Spese per i farmaci. • Altri costi variabili (consumo di acqua, di energia elettrica, ecc.) La quantità dei vari servizi di medicina e infermieristici, ad esempio: • Numero di operazioni chirurgiche. • Numero di ricoveri in pronto soccorso. • Numero di visite ambulatoriali. Numero di giorni per paziente dedicati alla cura, differenziati possibilmente a seconda del tipo di trattamento offerto. Numero di pazienti o di casi che sono stati trattati. Modelli organizzativi degli ospedali → si rinvia a Levaggi, Capri e agli appunti delle lezioni. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 16 Indici di utilizzazione delle strutture ospedialiere • Livello di capacità in eccesso = letti disponibili/letti occupati. • Durata media di ricovero. • Numero di pazienti trattati. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 17 La valutazione economica • Principali caratteristiche del mercato del modello tradizionale neoclassico: neoclassico 1) 2) 3) 4) 5) 6) Concorrenza perfetta Diritti di proprietà: elevato numero di imprese diversificate e indipendenti le une dalle altre. Il bene o il servizio dalle imprese è omogeneo. L’informazione del consumatore e del produttore è perfetta. Vige la sovranità del consumatore per cui quest’ultimo, esprimendo le sue preferenze, indirizza in maniera rilevante le scelte produttive delle imprese. Elevata contendibilità, cioè esistono continue minacce di entrata nel mercato da parte di imprese concorrenti. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 18 • Nel settore sanitario, invece: 1) 2) 3) 4) 5) 6) Gli ospedali agiscono in regime di semi monopolio o al massimo di oligopolio, date le ovvie difficoltà per l’utente dei servizi di spostarsi al di fuori dell’area di residenza abituale (non a caso il fenomeno delle emigrazioni sanitarie – i flussi interregionali di pazienti – è visto come un problema e non come un fatto normale e da incentivare). Il sistema sanitario italiano è prevalentemente pubblico, quindi esiste un solo proprietario pubblico. Prodotto fortemente eterogeneo. Scarsità di informazioni del consumatore-paziente. Anche i produttori (ospedali, medici) non hanno un’informazione perfetta (ad esempio, non hanno una piena conoscenza del grado di soddisfazione dei propri pazienti). Il consumatore non è sovrano nel mercato delle prestazioni sanitarie, bensì l’agente più debole. Esistono barriere all’entrata per garantire un’adeguata qualità delle prestazioni. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 19 • Date queste imperfezioni caratterizzanti il sistema sanitario, il sistema dei prezzi fallisce nell’eguagliare i benefici marginali ai costi marginali. • L’analisi analisi dei costi e dei benefici (o la valutazione economica) economica permette di operare l’avvicinamento tra i due valori fornendo specifici criteri per la stima di queste due voci. • L’essenza della valutazione economica, nelle sue applicazioni, è il confronto tra programmi alternativi al fine di stabilire quale consegua il rapporto tra i benefici e i costi più vantaggioso. • I principi alla base della valutazione economica sono sostanzialmente due: – Il principio dell’ottimalità di Pareto. (vedere esempio sulla schizofrenia e le cure palliative per i malati terminali). – Il principio del decisore sociale eletto dagli individui. Il decisore sociale esprime le preferenze della società che lo ha designato a quell’incarico. Le sue decisioni sono socialmente efficienti in quanto sono quelle maggiormente desiderate dalla collettività. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 20 • La valutazione economica si fonda su una teoria delle decisioni normativa → (le teorie normative studiano come raggiungere al meglio un determinato obiettivo. Alla base vengono formulati quindi dei giudizi di valore in quanto occorre preventivamente stabilire che cosa sia bene e che cosa sia male o meno bene in termini di obiettivi da perseguire). • Tenendo presente il punto di vista della società in termini di valori ai quali viene data priorità e degli obiettivi programmati, gli strumenti della valutazione economica razionalizzano il processo decisionale che porta a considerare le risorse impiegate in programmi alternativi e, rapportandole ai risultati che si otterrebbero sulla salute, indicano quale alternativa andrebbe preferita, a quali costi, con quali vantaggi, nel presente e nel futuro. • Il processo decisionale resta vincolato alla disponibilità delle risorse il cui livello viene deciso in ambito politico in quanto è intimamente legato ai giudizi di valore prevalenti in un determinato momento storico. → Il bilancio della spesa sanitaria pubblica del paese può destinare una data somma per la cura dell’Alzheimer, patologia cronico-degenerativa dell’anziano. La misura di tale somma - che sottrae risorse, ad esempio, a patologie che possono colpire le classi giovani della popolazione - non può essere decisa attraverso la valutazione economica se non dopo aver stabilito il valore che la società attribuisce alle differenti età degli individui, all’importanza di curare comunque tutte le malattie, al peso che le generazioni future hanno sulle presenti e viceversa. • In conclusione, solo se i valori di riferimento sono stati esplicitati, l’analisi di valutazione può venire correttamente applicata. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 21 • Analisi costo-beneficio Si basa sui principi teorici dell’economia neoclassica. In particolare, sui principi propri dell’utilità attesa. In sintesi, quando il rischio di malattia o di morte e l’incertezza sull’efficacia della prestazione caratterizzano un programma sanitario, le possibili azioni da intraprendere sono rappresentabili da insiemi di possibili esiti di efficacia e da insiemi di probabilità ad essi corrispondenti, associabili ad altrettanti costi da sostenere. Viene scelta l’alternativa migliore in termini di utilità attesa e di probabilità ad essa attribuita. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 22 I DRG strumento di definizione del prodotto • In Italia, a partire dagli anni ’90, il prodotto dell’ospedale viene definito in base al DRG. le prestazioni di assistenza ospedaliera Sono state raggruppate in 489 (506 dal 1-1-2006) raggruppamenti omogenei di diagnosi (ROD) equivalenti ai DRG (Diagnosis Related Groups) • I ROD sono poi raggruppati in 25 categorie diagnostiche principali (vedere tab. 2.1). Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 23 • I ROD sono dei gruppi omogenei quanto a consumo di risorse assistenziali che approssimano i costi di produzione dell’assistenza. • Il confronto delle medie di uno stesso ROD – tra i reparti o – tra diversi ospedali consente di individuare le unità che sono più produttive. La media è un costo medio atteso che dovrebbe essere rimborsato dalla tariffa. • La dispersione intorno alla media offre un’idea del rischio connesso alla produzione di un determinato DRG. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 24 • Un principio importante nella definizione delle tariffe è che ad ogni paziente può essere attribuito un unico DRG anche se il paziente è stato etichettato con diagnosi multiple di diversa complessità. In questo caso, viene scelto il DRG che dà diritto al rimborso più elevato. • Il criterio di selezione della diagnosi principale segue il principio del prevalente consumo di risorse. • Tale criterio potrebbe non necessariamente corrispondere alla maggiore rilevanza clinica dell’ dell’intervento. intervento Potremmo quindi avere pazienti classificati come diagnosi principale in un gruppo mentre da un punto di vista clinico potrebbero essere raggruppati in altri settori. • Le singole regioni sono libere di formulare un loro tariffario. • Grande disomogeneità nei metodi di applicazione della riforma. Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 25 Riferimenti bibliografici • Levaggi, R. e Capri, S., Economia Sanitaria, Franco Angeli, 2003. (capitolo 2) Economia sanitaria - L'offerta di prestazioni sanitarie 26