Achenio: frutto secco che a maturità non lascia uscire il seme

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Achenio: frutto secco che a maturità non lascia uscire il seme,. Possiede un pericarpo molto
consistente che a volte presenta delle estensioni chiamate pappi che ne favoriscono la diffusione
tramite il vento.
Amenti: inflorescenze pendule costituite da fiori unisessuali disposti lungo un’asse
Afforestazione: conversione in foresta, per azione antropica, di un’area che non sia stata foresta per
almeno 50 anni; l’afforestazione può essere realizzata per mezzo di piantagione, semina e/o un
intervento antropico di sostegno all’affermazione delle modalità naturali di propagazione. (Fonte:
bozza di Decisione CMP.1 della Conferenza delle Parti di Marrakech)
Agglomerato: Area in cui la popolazione ovvero le attività economiche sono sufficientemente
concentrate così da rendere possibile, e cioè tecnicamente ed economicamente realizzabile anche in
rapporto ai benefìci ambientali conseguibili, la raccolta e il convogliamento delle acque reflue
urbane verso un sistema di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di scarico finale. (D.
Lgs.n.152/99 e s.m.i.)
Anidride carbonica (CO2): L’anidride carbonica è un gas che si forma in tutti i processi di
combustione, respirazione, decomposizione di materiale organico, per ossidazione totale del
carbonio. E’ indispensabile alla vita vegetale ed è praticamente inerte. La CO2 è trasparente alla
luce solare, ma assorbe le radiazioni infrarosse emesse dalla superficie terrestre, determinando il
cosiddetto "effetto serra". Variazioni di concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, dovute a
varie attività antropiche (combustione, deforestazione), determinano nel tempo modifiche del clima.
Baseline: la baseline di un progetto meccanismo flessibile (CDM) è uno scenario di riferimento che
ragionevolmente rappresenta le emissioni di gas serra che si sarebbero avute in assenza dell’attività
progettuale proposta.
Biogas: gas derivanti da processi di decomposizione di materiale organico (come, per esempio,
dalla frazione umida dei rifiuti solidi urbani) che, opportunamente trattati, possono essere utilizzati
come combustibile per impianti di generazione termica di energia elettrica.
Biomassa: masse biologiche che possono essere recuperate e convertite in energia elettrica, in
calore o in prodotti chimici sostitutivi di derivati del petrolio (biocarburanti). Per la loro capacità di
rigenerarsi, vengono generalmente considerate fonti rinnovabili.
Calice: verticillo basale del fiore formato dai sepali.
Cambiamenti climatici: alterazione dell’equilibrio naturale del clima globale del nostro pianeta. I
cambiamenti climatici principali riguardano l’aumento, in intensità e frequenza, di fenomeni
estremi (uragani, temporali, inondazioni, siccità,…), l’aumento del livello dei mari, la
desertificazione, l’aumento di temperatura e la perdita di biodiversità. Per clima a livello globale si
intende lo stato di equilibrio energetico tra il flusso totale di energia entrante sul nostro pianeta, che
è quasi totalmente l’energia solare ed il flusso totale di energia uscente dal nostro pianeta
rappresentata in parte dalla radiazione solare riflessa dall’atmosfera, dalle nubi, e dal suolo ed in
parte dall’energia emessa o irraggiata dalla terra nel suo insieme.
Carbon tax: tassazione dei combustibili energetici di origine fossile in base al loro contenuto di
carbonio, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Carbon sink: vedi Pozzi di assorbimento del carbonio
CDM (Clean Development Mechanism): meccanismo flessibile previsto dal Protocollo di Kyoto
in base al quale i paesi industrializzati e ad economie in transizione (Annex I) possono realizzare,
nei paesi in via di sviluppo (non Annex I), progetti che conseguano un beneficio ambientale in
termini di emissioni di gas serra e trasferire tali benefici (crediti) sull’obbligo relativo al proprio
paese.
CERs (Certified Emissions Units): credito equivalente ad una tonnellata di CO2 eq generato da un
progetto CDM
Certificazione: atto con il quale un ente accreditato (Designated Operational Entity) assicura che
un progetto, durante un periodo di tempo specificato, ha generato le riduzioni di emissioni di gas
serra verificate.
Conferenza delle Parti: Principale organo della Convenzione per i Cambiamenti Climatici
(UNFCCC), ha il compito di verificare l’implementazione della stessa e degli strumenti giuridici
adottati, e di prendere, nell’ambito del suo mandato, le decisioni necessarie per promuovere
l’effettivo raggiungimento degli obiettivi posti. Le sessioni ordinarie della COP si tengono
periodicamente ogni anno, se non diversamente deciso. Sessioni straordinarie della COP possono
tenersi in ogni altro momento quando considerato necessario dalla stessa COP o in base a richiesta
di una delle Parti, a determinate condizioni.
Corolla: secondo verticillo floreale che forma la parte vessillare del fiore; è costituita dai petali
Crediting period: il crediting period per un progetto CDM rappresenta il periodo per il quale le
riduzioni di emissioni di gas serra posso generare crediti CERs.
Decidua: pianta che stagionalmente elimina le foglie.
Deforestazione: conversione, causata dall’uomo, di un’area da forestale a non forestale. (Fonte:
bozza di Decisione CMP.1 della Conferenza delle Parti di Marrakech).
Dioica: pianta che presenta fiori di un solo sesso. I fiori maschili e femminili sono portati da piante
diverse.
Direttiva comunitaria (o europea): atto giuridico delle istituzioni comunitarie; si rivolge agli Stati
membri, ha efficacia vincolante per quanto attiene al risultato da raggiungere, ma lascia liberi gli
Stati membri nella scelta delle forme e dei mezzi atti a conseguire il risultato da essa indicato. Viene
incorporata nell’ordinamento nazionale attraverso il suo recepimento, effettuato con approvazione
parlamentare di una legge o tramite delega del Parlamento al Governo.
Drupa: frutto carnoso contenente un solo seme, formato da un epicarpo sottile, da un mesocarpo
carnoso e da un endocarpo legnoso contenente il seme.
Ecosistema: Complesso dinamico in cui sono compresi tutti gli organismi (piante, animali e
microrganismi) che vivono nella stessa area ed interagiscono con l'ambiente fisico. L'ecosistema é
costituito da componenti (viventi e non viventi) che, pur mantenendo la loro indipendenza,
regolarmente interagiscono tra di loro
Effetto serra: riscaldamento provocato da alcuni gas presenti nell’atmosfera (detti gas serra) capaci
di assorbire una parte dei raggi infrarossi emessi dal suolo e dagli oceani. L'aumento della
concentrazione dei gas serra presenti nell'atmosfera, a causa delle emissioni legate alle attività
umane, genera un aumento dell'effetto serra, e dunque un anomalo aumento della temperatura
atmosferica.
Eliofila: pianta che richiede un’esposizione luminosa e soleggiata
Endocarpo: rappresenta la parte più interna del frutto, può essere più o meno estesa e presentarsi
sotto diversi aspetti.
Epicarpo: rappresenta la parte più esterna del frutto, generalmente sottile, conosciuta come
“buccia”
Enti accreditati (Operational Entity): ente accreditato dall’Executive Board dei CDM che valida i
progetti e certifica i crediti generati.
ERUs (Emissions Reduction Units): credito equivalente ad una tonnellata di CO2 eq generato da
un progetto JI
Executive Board (del CDM): organo elettivo dell’UNFCCC con il compito di definire regole
operative per lo sviluppo di progetti CDM. L’Executive Board è formato da 20 membri eletti dalla
Conferenza delle Parti. Il CDM Executive Board ha l’autorità per approvare metodologie per la
definizione della baseline, dei piani di monitoraggio, per accreditare le entità operative.
Foresta: è un’area con dimensioni minime di 0,05-1,0 ettaro, con un tasso di copertura arborea di
almeno 10-30%, con piante in grado di raggiungere, a maturità e in situ, un’altezza minima di 2,5
m. Un paese può scegliere, sia per le dimensioni minime che per il tasso di copertura, il limite
minimo all’interno del range. (Fonte: bozza di Decisione CMP.1 della Conferenza delle Parti di
Marrakech)
International Emission Trading: strumento flessibile (vedi permessi di emissione) previsto dagli
accordi di Kyoto finalizzato a permettere lo scambio di crediti d’emissione tra paesi o società in
relazione ai rispettivi obiettivi. Una società o una nazione che abbia conseguito una diminuzione
delle proprie emissioni di gas serra superiori al proprio obiettivo potrà cedere (ricorrendo all’ET)
tali “crediti” a un paese o una società che, al contrario, non sia stata in grado di abbattere
sufficientemente le proprie emissioni.
Gas ad effetto serra: sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera che tendono a bloccare
l’emissione di calore dalla superficie terrestre. La loro concentrazione crescente nell’atmosfera
produce un effetto di riscaldamento della superficie terrestre e della parte più bassa dell’atmosfera.
Qualora l’accumulazione progressiva e accelerante di questi gas continui incontrollata, secondo
molti scienziati è probabile che si determini una tendenza al surriscaldamento della superficie
terrestre e alla modificazione del clima. Tuttavia, permangono incertezze sull’entità di tali effetti e
sulla loro configurazione geografica e stagionale. L’elenco dei gas serra è molto ampio. Il
Protocollo di Kyoto prende in considerazione un paniere di 6 gas serra: l’anidride carbonica (CO2),
il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O), i clorofuorocarburi (CFC), i perfluorocarburi (PFC) e
l’esafloruro di zolfo (SF6).
Gestione dei prati e dei pascoli: complesso di pratiche su terreni utilizzati per l’allevamento del
bestiame, volti a modificare la quantità e il tipo di vegetazione e il bestiame allevato. (Fonte:bozza
di Decisione CMP.1 della Conferenza delle Parti di Marrakech)
Gestione delle colture agrarie: complesso di pratiche su territori su cui sono effettuate coltivazioni
agrarie e su terreni messi a riposo o temporaneamente non adoperati per produzioni agricole.
(Fonte: bozza di Decisione CMP.1 della Conferenza delle Parti di Marrakech)
Gestione forestale: complesso di pratiche per la conduzione e l’uso sostenibile di una foresta,
finalizzate al conseguimento di rilevanti funzioni ecologiche (quali la tutela della diversità
biologica), economiche e sociali. (Fonte: bozza di Decisione CMP.1 della Conferenza delle Parti di
Marrakech)
JI (Joint Implementation): meccanismo flessibile previsto dal Protocollo di Kyoto in base al
quale, una società di un paese Annex I (paesi “industrializzati” firmatari del Protocollo) possa
realizzare un progetto che determini una riduzione delle emissioni di gas serra in un altro paese
Annex I, e spartire, in base a un accordo tra le parti, i crediti relativi alle emissioni evitate.
Mesocarpo: rappresenta la parte intermedia del frutto, che si trova tra l’epicarpo e l’endocarpo. Può
essere una porzione più o meno estesa e consistente, nella quale costituisce la parte più polposa, o
l’esperidio (frutto tipico degli agrumi) in cui rappresenta la membrana spugnosa e biancastra che
divide la buccia dalla polpa
Metano (CH4): gas incolore, inodore, non tossico, che brucia all'aria con fiamma bluastra; è
costituito da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno con formula chimica (CH4). Il metano è il
principale componente del gas naturale ed è considerato un gas ad effetto serra.
Operational Entity: vedi Ente Accreditato.
Permessi di emissione : strumenti di politica ambientale che attribuiscono un diritto di emissione ai
loro possessori. L’Autorità di governo emette un numero di permessi coerente con il livello
complessivo prestabilito di emissioni. Il proprietario dei permessi può scegliere di utilizzarli –
emettendo una quantità di emissioni corrispondente a quella consentita dal singolo permesso
moltiplicata per il numero di permessi posseduti – o di venderli. Si viene così a creare un mercato
dei permessi il cui prezzo rifletterà il costo marginale di abbattimento delle emissioni. Questo costo
viene minimizzato, per il sistema nel suo complesso, grazie alla possibilità di ridurre le emissioni
laddove l’abbattimento è meno oneroso: i soggetti per i quali è meno costoso abbattere ridurranno
infatti le emissioni in misura relativamente maggiore e venderanno i permessi a coloro per i quali
l’abbattimento è più oneroso. Nell’ultimo decennio sono state avviate varie esperienze di utilizzo di
questo meccanismo per problemi di inquinamento locale e nazionale di varia natura. L’Unione
Europea intende avvalersi principalmente di tale strumento per contenere le emissioni di gas serra
del settore industriale.
Pianta autoctona: Pianta nativa del luogo in cui risiede (indigena)
Pianta rustica: Pianta capace di sopportare e superare facilmente le avversità climatiche e
ambientali
Piante pioniere: Piante estremamente rustiche e di rapido accrescimento, che tentano la conquista
di nuovo spazio anche lì dove le condizioni ambientali sono piuttosto ostili (cave, discariche)
Protocollo di Kyoto: Atto esecutivo che contiene obiettivi legalmente vincolanti e decisioni sulla
attuazione operativa di alcuni degli impegni della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici
(United Nation Framework Convention on Climate Change) firmato nel dicembre del 1997 a
conclusione della terza sessione plenaria della Conferenza delle parti (COP3). Il Protocollo impegna
i paesi industrializzati e quelli a economia in transizione (i paesi dell’Est europeo) a ridurre
complessivamente del 5,2 per cento le principali emissioni antropogeniche di gas serra entro il 2010
e, più precisamente, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2012.
Il paniere di gas serra considerato nel Protocollo include sei gas: l’anidride carbonica, il metano, il
protossido di azoto, i fluorocarburi idrati, i perfluorocarburi, l’esafloruro di zolfo. L’anno di
riferimento per la riduzione delle emissioni dei primi tre gas è il 1990, mentre per i rimanenti tre
(che sono gas lesivi dell’ozono stratosferico e che per altri aspetti rientrano in un altro protocollo, il
Protocollo di Montreal) è il 1995. La riduzione complessiva del 5,2 per cento non è uguale per tutti i
paesi. Per i paesi membri dell’Unione europea nel loro insieme la riduzione dovrà essere pari all’8
per cento, per gli USA al 7 per cento, per il Giappone al 6 per cento. Il Protocollo di Kyoto entrerà
in vigore dopo 90 giorni dalla ratifica da parte di non meno di 55 paesi parti della Convenzione
quadro sui cambiamenti climatici, compresi i paesi dell’Annesso I (cioè sostanzialmente i paesi
industrializzati) che siano responsabili nel complesso di almeno il 55 per cento delle emissioni
complessive di CO2 relative al 1990.
Pozzi di assorbimento del carbonio: Elemento dell’ambiente naturale (ad es. le foreste)
suscettibile di assorbire anidride carbonica dall’atmosfera nel corso del suo ciclo di vita e di
rilasciare gas serra al termine, a causa del processo di decomposizione o dell’utilizzo che ne viene
fatto (combustione). Ricerche empiriche stanno cercando di valutare le modalità più corrette per
valutare l’apporto fornito (in diminuzione) da tali elementi alle emissioni totali prodotte da un
paese.
Registrazione:atto con cui l’Executive Board accetta formalmente un progetto validato da un ente
accreditrato come progetto CDM. La registrazione di una attività come progetto CDM è un
requisito necessario per la generazione di crediti CERs.
Riforestazione: conversione, per azione antropica, in foresta di un terreno già in precedenza
forestale, ma che nel passato è stato convertito ad altri usi, realizzata per mezzo di piantagione,
semina e/o azione antropica di sostegno all’affermazione di modalità naturali di propagazione.
(Fonte: bozza di Decisione CMP.1 della Conferenza delle Parti di Marrakech)
Rivegetazione: azione antropica volta ad aumentare gli stock di carbonio in un sito, mediante la
realizzazione di una copertura vegetale su un’area minima di 0,05 ettari, che non rientri nelle
definizioni di afforestazione e riforestazione. (Fonte: bozza di Decisione CMP.1 della Conferenza
delle Parti di Marrakech)
Samara: frutto secco indeiscente che si differenzia dall’achenio per la presenza di una o due ali che
ne favoriscono la disseminazione anemofila.
Sessile: organo vegetale dell’apparato aereo (foglia, fiore o frutto) che prende direttamente attacco
dal ramo senza peduncolo
Sostenibilità: o sviluppo sostenibile, “risponde alle necessità del presente senza compromettere la
capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie”.
Talea: Parte del corpo vegetale idonea a riprodurre la pianta dalla quale deriva
Tonnellata di CO2 equivalente: è un'unità di misura che permette di pesare insieme emissioni di
gas serra diversi con differenti effetti climalteranti. Ad esempio una tonnellata di metano che ha un
potenziale climalterante 21 volte superiore rispetto alla CO2, viene contabilizzata come 21
tonnellate di CO2 equivalente. I potenziali climalteranti dei vari gas sono stati elaborati
dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).
United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC): Convenzione stipulata
tra una serie di Paesi firmatari (Parti), con l’obiettivo di ottenere una stabilizzazione delle
concentrazioni di gas-serra nell’atmosfera ad un livello tale da prevenire dannose interferenze
antropogeniche nel sistema climatico.
Validazione (di un progetto CDM): atto con cui un ente accreditato (designated operational
entity) verifica la aderenza di un progetto di riduzione delle emissioni di gas serra ai requisiti
stabiliti dall’UNFCCC.
Valutazione di Impatto Ambientale: Studio di tutti possibili effetti sull’ambiente in seguito ad un
intervento umano di qualsiasi genere
Verifica: revisione periodica delle emissioni reali di un attività progettuale effettuata da un ente
accreditato. La verifica è propedeutica alla successiva certificazione delle riduzioni.
Verticillo: insieme di strutture vegetali (foglie, sepali, petali, stami…) disposte ordinatamente a
gruppi circolari, con posizione e numero ben determinati.
Zona umida: Ambiente naturale, semi-naturale o artificiale, con acqua dolce, salmastra o salata in
cui la macro e la microflora presenti sono influenzate da estensione, profondità e salinità delle
acque
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