Articolo in corso di pubblicazione sulla Rivista QUALITA’, dell’AICQ (aprile 2004) MISURARE PER MIGLIORARE: una nuova norma UNI per costruire indicatori e quadri di gestione della Qualità. Sergio BINI (*) “… conoscendo gli altri e conoscendo se stessi, in cento battaglie non si correranno rischi. Non conoscendo gli altri, ma conoscendo se stessi, una volta si vincerà e una volta si perderà. Non conoscendo né gli altri né se stessi, si sarà inevitabilmente in pericolo ad ogni scontro …” SUN TZU, “L’arte della guerra” (VI sec a.C.) La norma UNI 11097-2003. Durante lo scorso mese di dicembre 2003 è stata emanata una nuova norma tecnica nel campo dei Sistemi di Gestione per la Qualità con il codice UNI 11097. La nuova norma avente per oggetto linee guida sugli indicatori e quadri di gestione della Qualità è stata redatta dal Gruppo di Lavori GL6 ”indicatori della Qualità” dell’UNI, composta da professionisti, studiosi ed esperti nel mondo della Qualità. Con la norma si sono volute fornire delle linee guida generali soprattutto per realizzare strumenti utili allo sviluppo degli indirizzi e delle azioni previste dal punto 8 “misurazioni, analisi e miglioramento” delle norme UNI EN ISO 9001 20001 ed UNI EN ISO 9004 20002 (figura n. 1). Infatti, con la norma UNI 11097:2003 (figura n. 2) vengono tracciate delle linee guide generali per l’individuazione e l’adozione di indicatori e di quadri di gestione della Qualità, necessari per supportare l’assunzione di scelte e di decisioni, ai diversi livelli di responsabilità (operative, gestionali, strategiche o di alta direzione), relative alla migliore gestione per la qualità, riferita sia alle risorse, sia ai processi. Il documento si rivolge a quelle persone che occupano posizioni di responsabilità -ai differenti livelli- all’interno di quelle organizzazioni impegnate in un percorso di miglioramento continuo delle proprie prestazioni interne ed esterne, nonché all’accrescimento della soddisfazione delle parti interessate (in particolare dei clienti interni ed esterni). (*) 1 2 Responsabile Qualità della Divisione Cargo di Trenitalia; Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Indicatori e Comunicazione” GL6 dell’UNI (Ente Nazionale di Normazione) e relatore della norma UNI 11097:2003; Vice Presidente AICQ-ci Associazione Italiana Cultura per la Qualità centro-insulare di Roma ([email protected]). Le opinioni espresse nel presente scritto non impegnano in alcun modo l’azienda di appartenenza dell’autore. UNI EN ISO 9001 2000 - Sistemi di Gestione per la Qualità - requisiti. UNI EN ISO 9004 2000 - Sistemi di Gestione per la Qualità - linee guida per il miglioramento delle prestazioni. Qualità La linea guida suggerisce, a tal fine, di prevedere per i quadri di gestione della Qualità (e, quindi, per l’insieme dei relativi indicatori) i seguenti livelli: ♦ livello aziendale dell’organizzazione nel suo complesso, ♦ livello di area funzionale/divisionale/produttiva, ♦ livello di responsabile del processo, ♦ livello delle risorse individuali (che potremmo definire la “azienda individuale”). Modello di approccio, basato sui processi, UNI EN ISO 9000:2000 per il miglioramento continuo del sistema di gestione per la qualità. misurazione analisi miglioramento SODDISFAZIONE CLIENTI e/o PARTI INTERESSATE gestione delle risorse realizzazione del prodotto REQUISITI dei CLIENTI e/o PARTI INTERESSATE responsabilità della direzione Figura n. 1. - PRODOTTO elementi in ingresso elementi in uscita Per ciascuno dei livelli individuati, andrà garantita la sequenza logica delle fasi intermedie che va dalla definizione dela visione strategica dell’organizzazione, sino alla individuazione delle azioni di miglioramento-preventive-correttive più puntuali. Figura n. 2. - articolazione della Norma UNI 11097:2003 0. 1. 2. 3. 4. 4.1. 4.2. 4.3. 4.4. 4.5. 5. 5.1. 5.2. 5.3. Introduzione Scopo e campo di applicazione Riferimenti normativi Termini e definizioni Indicatori della Qualità Processo di messa a punto Identificazione e definizione degli indicatori Selezione e costruzione del sistema di indicatori Quadro di gestione della Qualità Attuazione del sistema di indicatori e quadri di gestione Esame periodico del sistema di indicatori Rapporti per il riesame del sistema degli indicatori Rendiconto della Qualità Bilancio della Qualità 2/8 Qualità Il ruolo della misura nelle norme della serie UNI EN ISO 9000:2000. Il concetto di “misure necessarie” è una diretta conseguenza dell’applicazione del settimo principio della Qualità: “decisioni basate su dati di fatto” (le decisioni efficaci si basano sull’analisi di dati e di informazioni). Dal suddetto principio prende forma, nella edizione 2000 della coppia di norme UNI EN ISO 9001 ed UNI EN ISO 9004, un nuovo Capitolo dedicato appositamente alla misurazione, l’analisi ed il miglioramento, che concentra l’attenzione sulla valutazione della adeguatezza ed efficacia e delle opportunità di miglioramento del Sistema di Gestione per la Qualità attraverso dati individuati, raccolti e analizzati. In particolare, il punto 8.4 della norma UNI EN ISO 9001:2000 -dedicato alla “analisi dei dati”- stabilisce che “l’organizzazione deve individuare, raccogliere ed analizzare opportuni dati per stabilire l’adeguatezza e l’efficacia del sistema di gestione per la qualità e per valutare dove possono essere apportati miglioramenti continuativi del sistema di gestione per la qualità. Rientrano in tale ambito i dati e risultati ottenuti dalle attività di monitoraggio e misurazione e da altre fonti pertinenti. L’analisi dei dati deve fornire informazioni in merito a: soddisfazione del cliente (vedere 8.2.1); conformità ai requisiti del prodotto (vedere 7.2.1); caratteristiche ed andamento dei processi e dei prodotti, incluse le opportunità per azioni preventive; fornitori”. Nell’implementazione del Sistema di Gestione per la Qualità è necessario assicurare evidenze oggettive relativamente alla raccolta, all’elaborazione ed all’analisi di quei dati necessari a rappresentare oggettivamente almeno le quattro aree indicate dalla UNI EN ISO 9001/2000: soddisfazione del cliente; conformità ai requisiti di prodotto/servizio; caratteristiche e tendenze dei processi e dei prodotti; fornitori. La raccolta e l’analisi dei dati dovrebbe essere strutturata in maniera tale da consentirne il loro confronto nel tempo al fine di conseguire i due obiettivi principali: l’individuazione delle potenziali aree di miglioramento e delle iniziative più proficue per alimentare con continuità il circuito virtuoso di upgrading delle performance dell’organizzazione e della soddisfazione dei clienti e delle parti interessate; la verifica periodica della efficacia del SGQ. Misurare per migliorare Robert S. Kaplan & David P. Norton hanno teorizzato sinteticamente e con grande efficacia, che “What you measure is what you get” (ciò che misuri è ciò che ottieni). La misura gioca un ruolo fondamentale nella conduzione efficace, efficiente e vincente di una Organizzazione competitiva. Grazie ad una misurazione corretta, rappresentativa, bilanciata e sistematica è possibile realizzare il “control”, ovvero il governo dei processi e delle attività dell’Organizzazione. Il Quadro di Gestione (che potrebbe essere chiamato anche: “tableau de bord”; cruscotto; quadro di governo; e così via) costituisce una sorta di sala di regia attraverso la quale i “responsabili” acquisiscono le informazioni e gli elementi utili per assumere tempestivamente le migliori decisioni per l’ambito organizzativo di pertinenza. Ma la misurazione perché sia utile ed efficace deve essere progettata e sviluppata in maniera sistemica e gestita con le medesime logiche di un processo, nonché coerentemente con i passaggi del PDCA (Ruota di Deming). 3/8 Qualità In tale direzione si muove la nuova norma UNI 11097:2003 quando al punto 4.1 definisce le fasi del processo di messa a punto del sistema degli indicatori che vengono rappresentate schematicamente in un apposito schema (figura n. 3): identificazione e definizione; selezione e costruzione del sistema; attuazione; elementi per assumere decisioni; esame periodico del sistema. Gli indicatori della Qualità L’indicatore della Qualità è definito come una informazione qualitativa e/o quantitativa associata ad un fenomeno (oppure ad un processo o ad un risultato) sotto osservazione, che consente di valutare le modificazioni di quest’ultimo nel tempo, nonché di verificare il conseguimento degli obiettivi per la qualità prefissati, al fine di consentire la corretta assunzione delle decisioni e delle scelte. Le categorie degli indicatori dovrebbero essere indipendenti dai tipi di mercato, dai tipi di processo e dalle tipologie di prodotto/servizio; esse dovrebbero dipendere solamente dai fenomeni rappresentativi e significativi da tenere sotto controllo, per poterli meglio governare. Gli indicatori da prendere in considerazione dovrebbero essere soprattutto quelli che fanno riferimento agli elementi in ingresso ed in uscita a livello di: - processo direzionale, - processo di gestione delle risorse, - processo di realizzazione del prodotto/servizio (processo operativo), - processo di miglioramento, - processo di soddisfazione del cliente e delle parti interessate. La ricerca e l’individuazione degli indicatori dovrebbe avvenire secondo le seguenti fasi: 1ª definizione degli obiettivi della organizzazione; 2ª identificazione dei processi critici che si vorrebbero monitorare e le relative finalità; 3ª enunciazione dei risultati che si vorrebbero conseguire da parte dell’organizzazione; 4ª determinazione del livello di responsabilità o di governo (comitato di direzione, livello di funzione; livello di sotto funzione e/o attività); 5ª determinazione dei mezzi necessari e dei relativi processi ottimali; 6ª enunciazione dei lavori e dei documenti che descrivono le missioni; 7ª determinazione dell'indicatore o degli indicatori rappresentativi, in quanto adatti per: natura di ciò che è misurato, categoria, natura della misura per categoria, misurazione e grado di rappresentatività dei fenomeni/processi monitorati; 8ª definizione -ove possibile- dell'importanza di ciascun indicatore in rapporto agli obiettivi (il “peso” relativo degli indicatori). Al processo di messa a punto del sistema degli indicatori della Qualità si collega il concetto di drill down (letteralmente “scavare/penetrare in profondità”); esso è un meccanismo da adottare -soprattutto durante l’attivazione di sistemi di monitoraggio strategico- per ricercare le correlazioni gerarchiche esistenti fra gli obiettivi strategici dell’organizzazione con gli obiettivi (e con le azioni) rientranti nelle responsabilità di livelli sempre più operativi, scendendo per li rami della organizzazione. 4/8 Qualità L’adozione del meccanismo (un insieme di algoritmi) consente, quindi, di realizzare una scomposizione/disaggregazione ragionata di ciascuno dei fattori critici per il successo dell’organizzazione, “assegnando” le differenti componenti individuate ai processi elementari che contribuiscono al conseguimento dei risultati finali. Partendo dal vertice (“livello strategico”), si scende per i diversi livelli dell’organizzazione sino a giungere ultimi propaggini operative dei singoli (“livello individuale”); in questo modo, il drill down può rappresentare la capacità del modello del quadro di regìa adottato per esplicitare i legami e le dipendenze intercorrenti tra i vari livelli dell’organizzazione. Il quadro di gestione della Qualità Il Quadro di Gestione della Qualità è un quadro sinottico che consente di rappresentare in modo immediato il livello e l’andamento dei valori che assumono i diversi indicatori prescelti, in quanto rappresentativi dei fenomeni/processi che si vogliono mantenere sotto osservazione. Rappresenta uno degli strumenti necessari sia per il monitoraggio dei fenomeni e dei processi, sia per l’assunzione delle decisioni. Come il cruscotto di una automobile o di un aereo costituisce uno strumento indispensabile per la guida, così un buon Quadro di Gestione della Qualità rappresenta uno strumento fondamentale per gestire una Organizzazione: il monitoraggio puntuale ed integrale/sintetico serve alla Direzione per avere costantemente il polso della situazione sull'andamento complessivo della Organizzazione. Nella scheda di figura 4 sono riportati, in modo sintetico, alcuni ambiti tematici suggeriti da alcuni importanti studiosi della materia per la costruzione di cruscotti direzionale. La progettazione di un buon Quadro di Gestione per la Qualità è fondamentale per evitare che gli indicatori siano troppi, dispersivi e non adeguatamente rappresentativi dei diversi ambiti e/o livelli di responsabilità. Ovviamente, il modello deve consentire di risalire -con una logica ipertestuale- ad indicatori sempre meno “sintetici” in grado di rappresentare adeguatamente livelli di responsabilità e/o ambiti tematici sempre più circoscritti. La rappresentazione per comprendere i fenomeni. La norma, concepita come “linea guida”, di sofferma anche su di un aspetto importante per la comprensione dei fenomeni monitorati: la rappresentazione. Il paragrafo 4.2.3. (del capitolo 4.2. - Identificazione e definizione degli indicatori) sottolinea che “.. per la rappresentazione dovrebbe essere adottata la soluzione più semplice possibile, al fine di consentire una lettura immediata dei dati e delle informazioni. Le modalità adottate dovrebbero essere tali da far risultare la rappresentazione sensibile alle modificazioni dei fenomeni tenuti sotto osservazione. La rappresentazione, quindi, può assumere la forma di prospetti e tabelle; istogrammi; diagrammi; simboli e pittogrammi…” Nel paragrafo 4.4.3. (del capitolo 4.4. - Quadro di gestione della Qualità), invece, viene precisato che: “… il quadro di gestione della qualità dovrebbe essere un supporto di comunicazione sulla 5/8 Qualità situazione, in quanto potrebbe costituire un aiuto nel riallineamento strategico della politica per la qualità della organizzazione. La rappresentazione degli indicatori potrebbe essere realizzata -sia supporto cartaceo, che su supporto informatico- in modo tale da risultare adeguata: agli utilizzatori, alla natura delle informazioni ed alla sua evoluzione”. In una nota, poi, viene puntualizzato che nel caso in cui si dovesse rendere necessario provvedere alla modifica di uno degli indicatori prescelti in precedenza, il nuovo dovrebbe essere raccordato opportunamente con i processi monitorati. Dalla norma/linea guida si possono, quindi, trarre dei suggerimenti utili per la costruzione e la rappresentazione personalizzate del Quadro di Gestione della Qualità. L’unica limitazione nella individuazione della soluzione più idonea è data dalla fantasia del “progettista”. Infatti, si può andare dalla Scheda cartacea in formato A3 (piegata a metà e compilata sulle quattro facciate), al Rapporto della Qualità periodico, sino alla soluzione informatizzata evoluta accessibile in rete (attraverso un Intranet aziendale ed alimentata in tempo reale attraverso opportuni software che pongono in relazione automatica i diversi programmi gestionali). Nella figura n. 5 si riporta una ipotesi di soluzione minimale (in formato A3 cartaceo) proposto alla norma francese AFNOR X50-171, dell’ottobre 1993; questa soluzione può essere presa come utile suggerimento per avviare il processo di costruzione e gestione di un sistema di Indicatori e del Quadro di Gestione della Qualità. Bibliografia BINI Sergio, IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E LA VISION 2000 in AA.VV. “CONOSCERE LE ISO 9000:2000, cambiamento, cliente, processi e miglioramento continuo”, Edizioni UNI, 2001; BINI Sergio, SODDISFAZIONE DEI CITTADINI E QUALITA’ DELLA VITA, in "Consumatori, Diritti e Mercato", ETAS-RCS Libri, n. 3/ottobre 1999; BINI Sergio, CUSTOMER SATISFACTION: logica, teorie, tecniche e misura, dispensa AICQ-CI, Roma, 2003; BINI Sergio, INDICATORI E QUADRI DI GESTIONE DELLA QUALITA’: LA NUOVA NORMA UNI 11097:2003, in “Unificazione & Certificazione” (Organo ufficiale dell’UNI) n. 3 – marzo 2004; FITZGERALD Lin, JOHNSTON Robert, BRIGNALL Stan, SILVESTRO Rhian, VOSS Christopher, MISURARE LA PERFORMANCE NELLE IMPRESE DI SERVIZI, Edizioni EGEA, Milano, 1998; NOYE’ Didier – MANAGER LA PERFORMANCE, Inseep Consulting Editions. 6/8 Qualità Figura n. 3. - le fasi del processo di messa a punto del sistema degli indicatori della norma UNI 11097:2003. Dati in ingresso ESIGENZE E/O BISOGNI più EVENTUALI INDICATORI E QUADRI DI GESTIONE ESISTENTI Logica di sviluppo del processo E V O L U T I V E RITORNI DI ESPERIENZA DA PARTE DEGLI UTILIZZATORI PERCHE’ ? PER CHI ? CHE COSA ? IDENTIFICAZIONE E DEFINIZIONE E S I G E N Z E Dati in uscita SELEZIONE E COSTRUZIONE DEL SISTEMA COMPOSIZIONE DEGLI INDICATORI DEFINIZIONE DEL FUNZIONAMENTO FORMALIZZAZIONE COSTRUZIONE DEL QUADRO DI GESTIONE ATTUAZIONE MESSA IN ESERCIZIO FORMAZIONE COINVOLGIMENTO E COMUNICAZIONE VALIDAZIONE ESAME PERIODICO DEL SISTEMA 7/8 COSTI E PERTINENZA SODDISFAZIONE AZIONI DA REALIZZARE INDICATORI E QUADRI DI GESTIONE STRUTTURATI INDICATORI E QUADRI DI GESTIONE AGGIORNATI ELEMENTI PER ASSUMERE DECISIONI - INDICATORI E QUADRI DI GESTIONE VALIDATI PERIODICAMENTE; - ESIGENZE DI EVOLUZIONE E AGGIORNAMENTO DI INDICATORI E QUADRI DI GESTIONE Qualità Figura n. 4. - possibili ambiti tematici di Quadri di Governo della Qualità Robert S. KAPLAN, David P. NORTON Niell LOTHIAN Lin FITZGERALD, Robert JOHNSTON, Sten BRIGNALL, Rhian SILVESTRO, Christopher VOSS Didier NOYE’ Figura n. 5. - prospettive: - economico/finanziaria (crescita e mix ricavi; incremento produttività; utilizzo asset; strategie del business); - del cliente (quota di mercato; acquisizione cliente; fedeltà cliente; soddisfazione cliente; profittabilità cliente); - interna (processi di innovazione; processi operativi; servizi post-vendita); - di innovazione e di apprendimento (risultati; ritenzione risorse umane; soddisfazione risorse umane; produttività risorse umane; competenza risorse; infrastruttura tecnologica; clima lavorativo). - Indicatori manifatturieri e di produzione; - Indicatori di Qualità, Affidabilità e servizio; - Risorse umane; - Ricerca e sviluppo; - Altri - Risultati: - competitività; - risultati finanziari; - Fattori determinanti: - Qualità del servizio; - Flessibilità; - Utilizzo delle risorse; - Innovazione. - Aspetti economici; - Personale; - Funzionamento interno dell’impresa (efficace e efficienza); - Progressi (innovazione; progetti; azioni di miglioramento; progresso sociale; rapporti con le parti interessate; ecc.). una possibile modalità minima di realizzazione del Quadri di Governo della Qualità (tratta dalla norma francese AFNOR X50-171, ottobre 1993) 8/8