CAPITOLO 35 35 FARINGODINIA Sukhjit S. Takhar e Richelle J. Cooper La faringodinia, o mal di gola, è un comune sintomo di presentazione in DEA e in contesto di primo intervento. Numerose diagnosi e molti agenti eziologici sono associati alla sintomatologia del mal di gola. La maggior parte di queste condizioni morbose sono benigne e autolimitanti. Tuttavia alcune patologie possono risultare rischiose per la vita, per cui è necessario che il medico d’urgenza riesca ad individuarle e trattarle in breve tempo. Il mal di gola può costituire il sintomo d’esordio di un processo patologico che porta rapidamente alla compromissione della funzione respiratoria o a una profonda infezione che si estende al collo e al mediastino, producendo una sepsi compressiva. Il mal di gola costituisce una emergenza medica se presente in un paziente con probabile intossicazione. FARINGITE La faringite (con tonsillite, o faringotonsillite) è la causa più comune di mal di gola. È l’infiammazione o l’irritazione della faringe e delle tonsille e può essere di natura infettiva o non infettiva. Le cause non infettive di faringite includono il reflusso gastroesofageo, le allergie, i traumi e le ingestioni di caustici. I processi infettivi, in genere virali, rappresentano la causa più comune delle faringiti acute. Descriveremo i più frequenti segni e sintomi delle faringiti acute, e discuteremo la faringite da streptococco beta-emolitico di gruppo A, condizione che, a causa delle sue potenziali conseguenze, suscita maggiore interesse nei trattamenti d’urgenza. Vengono discusse molte altre forme virali e batteriche, che presentano sintomi e segni specifici, e che sono caratterizzate da procedure diagnostiche e terapeutiche peculiari. FARINGITI INFETTIVE (VIRALI ( O BATTERICHE)) SINTOMI • Faringodinia • Febbre • Disfagia • Rinorrea • Tosse • Malessere • Rash 424 VOTEY 35.indd 424 6-02-2008 10:57:27 1FARINGODINIA SEGNI • Petecchie, eritema o esantema del palato e orofaringei posteriori • Orofaringe simmetrica • Febbre • Linfoadenopatia • Possono essere presenti essudati tonsillari • Rinorrea ITER DIAGNOSTICO Non è possibile identificare con esattezza l’agente eziologico in una infezione faringea sulla base dell’anamnesi e dell’esame obiettivo. Ad esempio, la presenza o l’assenza di essudati non è né sensibile e né specifica nel discriminare una causa batterica da una virale. Tuttavia, una attenta anamnesi e un accurato esame fisico restano gli strumenti più utili per valutare un paziente che si presenti con mal di gola. L’anamnesi e l’esame fisico permettono di identificare quei pazienti che necessitano di ulteriori test diagnostici o trattamenti specifici; spesso non risulta necessario alcun test. In casi selezionati, le seguenti operazioni possono offrire un aiuto per la formulazione di una specifica diagnosi: • una rapida ricerca antigenica per streptococco beta-emolitico di gruppo A • l’esame colturale • monospot (per le sospette infezioni mononucleosiche). COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Molto spesso le faringiti, sia di origine virale che batterica, sono autolimitanti, e non richiedono una terapia specifica. A dispetto di ciò, più del 75% degli adulti e dei bambini con faringiti vengono trattati con terapia antibiotica. Il giusto numero di pazienti che dovrebbero essere trattati è inferiore al 20%; di conseguenza, in molti casi gli antibiotici vengono prescritti senza ragione, contribuendo all’insorgenza dell’antibiotico-resistenza. Il target della valutazione nei DEA consiste nello spiegare perché non ci sia bisogno degli antibiotici, fornire una terapia sintomatica e identificare la minoranza di casi che necessitino di antibiotici o presentino disturbi più gravi. I pazienti, dal punto di vista sintomatico, possono essere trattati con antipiretici. Per i pazienti con forte dolore sono appropriati gli analgesici, come paracetamolo e ibuprofene, i narcotici, o eventualmente gli anestetici per uso topico. L’uso addizionale di steroidi ha mostrato di accelerare il miglioramento dei sintomi, ma probabilmente solo nel sottogruppo di pazienti con streptococco beta-emolitico di gruppo A e solo in quelli trattati precocemente (entro le prime 72 ore dalla comparsa dei sintomi). Per una diagnosi di faringite bisogna prendere in esame due aspetti con attenzione: (1) una orofaringe asimmetrica è sempre anormale; può rappresentare un ascesso peritonsillare (vedi dopo) o un altro processo patologico, per cui deve essere oggetto di ulteriori indagini; e (2) i pazienti che si presentano con sintomatologia severa e un esame relativamente normale dell’orofaringe possono avere un processo patologico più serio. BIBLIOGRAFIA Bisno AL: Acute pharyngitis, N Engl J Med d 344:205, 2001. Huovinen P, Lahtonen R, Ziegler T, et al: Pharyngitis in adults: the presence and coexistence of viruses and bacterial organisms, Ann Intern Med d 110:612, 1989. Little P, Williamson I: Sore throat management in general practice, Fam Practt 13:317, 1996. 425 VOTEY 35.indd 425 6-02-2008 10:57:28 CAPITOLO 35 FARINGITI DA STREPTOCOCCO BETA-EMOLITICO DI GRUPPO A (GABHS) Costituisce la patologia più frequente tra i bambini di età compresa tra i 5 e i 15 anni, con una prevalenza del 30% circa per le faringiti in età pediatrica, ma solo del 5-15% in quelle dell’età adulta. Anche il numero dei portatori è alto nella popolazione pediatrica (15%), complicando l’interpretazione dei test diagnostici. SEGNI • Faringodinia a rapida insorgenza • Disfagia e odinofagia • Febbre • Cefalea, prevalentemente nei bambini (40%) • Dolore addominale (prevalentemente nei bambini) • Assenza di tosse e/o rinorrea • Storia di esposizione streptococcica • Massima incidenza nei mesi invernali SINTOMI • Eritema posteriore dell’orofaringe e tonsillare (complessivamente 95%, adulti 90%) • Essudati tonsillofaringei (dal 70 al 75%) • Petecchie del palato molle (fino al 40% dei bambini, adulti 9%) • Eritema dell’uvula • Lieve linfoadenopatia cervicale anteriore (70%) • Febbre (adulti 30%) • Rash scarlattiniforme (prevalentemente nei bambini piccoli) ITER DIAGNOSTICO • Il Centor clinical scoring system può essere utilizzato negli adulti per determinare quali pazienti debbano essere trattati con antibiotici. I quattro criteri Centor per le faringiti da streptococchi (+++) sono: febbre, linfoadenopatia cervicale anteriore, essudati tonsillari e assenza di tosse. Gli adulti che presentano 3 o 4 dei criteri Centor hanno una probabilità di infezione da GABHS tale da giustificare una terapia empirica. Gli adulti che mostrano almeno 2 criteri Centor dovrebbero sottoporsi a un test antigenico rapido per GABHS. Nei bambini, un clinical scoring system da solo non è abbastanza sensibile o specifico per stabilire la terapia, ma può essere utilizzato per selezionare coloro i quali dovrebbero essere ulteriormente controllati con un test antigenico rapido. • Il titolo di anticorpi anti-streptolisina-O (ASO) non è utile nello stabilire il trattamento in acuto. • Il ricorso all’esame colturale dell’espettorato è controverso a causa dei problemi di sensibilità e specificità, e delle differenze tra parete e core batterico. Per l’esito degli esami colturali sono necessari 2 o 3 giorni, e c’è possibilità sia di falsi positivi che di falsi negativi. 426 VOTEY 35.indd 426 6-02-2008 10:57:28 1FARINGODINIA • Il test antigenico rapido, specie con tecnologia optical immunoassay, è considerato abbastanza sensibile e specifico da orientare le decisioni terapeutiche. Alcuni esperti, tuttavia, raccomandano di effettuare un esame colturale nei bambini con un test antigenico rapido negativo. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Nel paziente immunocompetente, senza storia di febbre reumatica o patologie valvolari cardiache, le strategie terapeutiche che mirano al trattamento sintomatologico e limitano l’uso degli antibiotici risultano adeguate. È discutibile la scelta di ricorrere alla terapia antibiotica, in quanto l’incidenza di complicanze è minore negli adulti. Il motivo principale per il trattamento è quello di ridurre il tasso di febbre reumatica acuta, che costituisce una rara complicanza associata a specifici ceppi di GABHS. Gli antibiotici possono anche ridurre leggermente l’incidenza di ascessi peritonsillari; tuttavia, in molti studi, i pazienti con ascessi peritonsillari si presentano con ascessi alla loro prima visita dal medico, o risultano già trattati con antibiotici antistreptococcici. Gli antibiotici non influenzano l’incidenza delle glomerulonefriti post-streptococciche. Gli antibiotici vengono generalmente somministrati con l’intento di ridurre la durata della malattia e del periodo di infettività. Tuttavia gli antibiotici sono solo in parte efficaci in tale senso, migliorando i sintomi entro 12-24 ore se somministrati nelle prime 48-72 ore di malattia. In molti pazienti le faringiti da GABHS sono autolimitanti (in circa 7 giorni). Il trattamento delle faringiti da GABHS dovrebbe prevedere l’utilizzo di antibiotici a spettro ristretto, come ad esempio una terapia di 10 giorni per via orale con penicillina V. La cefalexina è una possibile alternativa, e l’eritromicina risulta appropriata nei pazienti allergici alle penicilline. Una singola dose intramuscolare di penicillina G benzatina, o penicillina G benzatina combinata con penicillina G procaina costituisce una valida alternativa nei pazienti che mostrassero difficoltà nel portare a termine una terapia per via orale. BIBLIOGRAFIA Centor RM, Witherspoon JM, Dalton HP, et al: The diagnosis of strep throat in adults in the g 1:239, 1981. emergency room, Med Decis Making Cooper RJ, Hoffman JR, Bartlett JG, et al: Principles of appropriate antibiotic use for acute d 134:509, 2001. pharyngitis in adults: background, Ann Intern Med Del Mar CB, Glasziou PP, Spinks AB: Antibiotics for sore throat, Cochrane Database Syst Rev v 2004, issue 2, Art. No. CD000023. DOI: 10.1002/14651858.CD000023.pub2. ASCESSO PERITONSILLARE L’ascesso peritonsillare costituisce la più comune infezione degli spazi profondi di testa e collo. Rappresenta una raccolta di pus tra la capsula tonsillare, i muscoli costrittori superiori e il muscolo palato-faringeo. È raro nei bambini piccoli (al di sotto dei 6 anni) e negli anziani. Le infezioni in genere sono polimicrobiche o da anaerobi. 427 VOTEY 35.indd 427 6-02-2008 10:57:29 CAPITOLO 35 SINTOMI • Progressivo aggravamento del mal di gola ++++ • Trisma +++ • Odinofagia ++++ • Disfagia ++ • Disidratazione ++ • Scialorrea ++++ • Alterazioni della voce ++++ SEGNI • Deviazione controlaterale dell’epiglottide e posizionamento inferomediale della tonsilla ++++ • Fluctuancee unilaterale ed edema peritonsillare ++++ • Faringite essudativa +++ • Linfoadenopatia cervicale +++ • Febbre +++ • Voce soffocata +++ • Trisma +++ ITER DIAGNOSTICO La diagnosi di ascesso peritonsillare viene sospettata sulla base di una asimmetria dell’orofaringe all’esame obiettivo, e viene confermata mediante aspirazione con ago sottile del pus. L’ecografia intraorale e la TC del collo possono confermare la presenza dell’ascesso, ma solitamente tali studi non risultano necessari in quanto le diagnosi vengono formulate sulla base dei dati clinici. I test di laboratorio (leucociti ed emocolture) non influenzano il trattamento. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE L’aspirazione con ago sottile dell’ascesso rappresenta una manovra sia diagnostica che terapeutica, e ha dimostrato la stessa efficacia dell’incisione con successivo drenaggio. Il drenaggio e l’assunzione di antibiotici per via orale risultano efficaci in oltre l’80% dei casi. Se c’è una minima fluctuance o non viene aspirato pus, si deve sospettare una cellulite peritonsillare, e il paziente può essere trattato esclusivamente con terapia antibiotica. La penicillina ha rappresentato per molto tempo il farmaco di scelta, tuttavia la clindamicina o una cefalosporina possono risultare superiori. Le complicanze dell’ascesso faringeo comprendono: ostruzione delle vie aeree ed estensione in ulteriori spazi profondi del collo fino a determinare sepsi. Nel caso in cui i sintomi non migliorino dopo il drenaggio, è possibile ricorrere alle tecniche diagnostiche per immagini per escludere una estensione laterale nello spazio parafaringeo. BIBLIOGRAFIA Kieff DA, Bhattacharyya N, Siegel NS, Salman SD: Selection of antibiotics after incision and drainage of peritonsillar abscesses, Otolaryngol Head Neck Surg g 120:57, 1999. Spires JR, Owens JJ, Woodson GE, Miller RH: Treatment of peritonsillar abscess. A prospective study of aspiration versus incision and drainage, Arch Otolaryngol Head Neck Surg 113:984,1987. 428 VOTEY 35.indd 428 6-02-2008 10:57:29 1FARINGODINIA INFEZIONI VIRALI SPECIFICHE MALATTIA MANI,, PIEDI E BOCCA Questa infezione virale si verifica spesso nei bambini piccoli ed è caratterizzata da lesioni intraorali, delle mani e dei piedi. Molti pazienti presentano solo lesioni orali. Lesioni cutanee addizionali delle natiche sono comuni. In aggiunta al rash, segni e sintomi comuni includono febbre, mal di gola, moderata linfoadenopatia generalizzata e malessere. Tale patologia non è rara tra gli adulti o in forma di focolai famigliari. Si presenta più spesso nei mesi estivi. Dopo un periodo di incubazione, i pazienti tipicamente manifestano febbre, seguita dopo 2 o 3 giorni da lesioni orali e altri sintomi. L’esantema e il rash comunemente si verificano dopo 1 o 2 giorni. L’esantema è caratterizzato da piccole vescicole, generalmente sulla parete posteriore dell’orofaringe e sulla lingua, che vanno incontro ad ulcerazione. Solitamente le labbra e le gengive vengono risparmiate. Le lesioni di mani e piedi compaiono sia sulla superficie dorsale che su quella palmo-plantare. Inizialmente eritematose, evolvono in papule grigiastre e poi vescicole. Le lesioni sulle natiche tipicamente appaiono maculopapulari. Le lesioni possono essere lievi. Il coxsackie virus (tipo A e B) è la causa principale di questa sindrome, ma si osservano anche casi dovuti a enterovirus. La diagnosi si basa sull’anamnesi e sull’esame obiettivo. Si tratta di una patologia benigna e autolimitante. Non esiste una terapia specifica, ma spesso antipiretici ed analgesici sono indicati per migliorare i sintomi. HERPES SIMPLEX VIRUS DI TIPO 1 (STOMATITI, GENGIVITI E FARINGITI) L’herpes simplex virus di tipo 1 può portare ad una infezione in molte parti del corpo, ma questa risulta più frequente a livello orale e periorale. L’infezione primaria può risultare asintomatica o, nei bambini, può presentarsi come una gengivostomatite da herpes. Le manifestazioni cliniche includono la rapida insorgenza di multiple lesioni vescicolari su base eritematosa, generalmente a livello di labbra e gengive. Le lesioni sono multiple e le gengive possono apparire gonfie. Le infezioni sintomatiche con lesioni multiple possono portare a disidratazione a causa del ridotto apporto idrico legato al dolore. Risultano importanti il trattamento del dolore e l’incentivo all’assunzione di liquidi. L’assunzione per via orale di acyclovir, intrapresa entro le prime 72 ore, riduce la durata dei sintomi di circa il 50%. SIEROCONVERSIONE ACUTA DA HIV DI TIPO 1 Fino al 50% dei pazienti con infezione acuta da HIV sviluppa una sindrome similmononucleosica. Spesso il mal di gola è la caratteristica predominante, assieme 429 VOTEY 35.indd 429 6-02-2008 10:57:29 CAPITOLO 35 a febbre, linfoadenopatia, rash e mialgie. È necessario valutare i fattori di rischio per HIV e rimandare ad un follow-up i pazienti a rischio. Vedi Capitolo 19, Approccio al paziente con HIV/AIDS. MONONUCLEOSI - EPSTEIN BARR VIRUS (“MONONUCLEOSI INFETTIVA“) E CITOMEGALOVIRUS La mononucleosi si osserva più comunemente negli individui tra i 15 e i 30 anni ed è caratterizzata da mal di gola, linfoadenopatia (particolarmente postero-cervicale), febbre, malessere ed essudati tonsillari. Può verificarsi epatosplenomegalia. La terapia è di supporto. Gli sport di contatto dovrebbero essere evitati per la possibilità di rottura della milza a seguito di minimi traumi. INFEZIONI BATTERICHE SPECIFICHE NEISSERIA GONORRHOEAE La faringite gonococcica costituisce una malattia a trasmissione sessuale che può manifestarsi in assenza di sintomi genitali. È più comune tra gli adolescenti e i giovani adulti. La presentazione e la severità della patologia possono variare. I pazienti lamentano mal di gola, essudati sono presenti nel 20% dei casi, e febbre e linfoadenopatia nel 10% dei casi circa. Sebbene sia una causa infrequente di faringite, deve essere ipotizzata in pazienti con potenziale esposizione. Il più comune fattore di rischio è il contatto sessuale per via orale. La diagnosi può essere posta mediante tampone faringeo, ma la coltura richiede un terreno agar cioccolato. È importante identificare le faringiti da gonococchi, in quanto possono provocare una gonococcemia. Nei casi non complicati, la terapia adeguata richiede una singola somministrazione intramuscolo di ceftriaxone. Bisogna considerare la possibilità di somministrare una singola dose di azitromicina o doxiciclina per una settimana per trattare l’infezione da Chlamydia, che risulta spesso coesistente. CHLAMYDIA PNEUMONIAE E MYCOPLASMA PNEUMONIAE Sebbene il mal di gola possa essere un sintomo comune nelle infezioni determinate da tali batteri, non esiste evidenza che una terapia per la faringite isolata (per esempio, in assenza di patologia delle vie respiratorie inferiori) sia di alcun beneficio. CORYNEBACTERIUM DIPHTHERIAE A causa dell’immunizzazione, la faringite difterica è una rara causa di malattia negli Stati Uniti e nei paesi industrializzati. In Italia è rarissima. Molti casi si verificano negli individui non immunizzati e defedati, più spesso nelle basse classi so- 430 VOTEY 35.indd 430 6-02-2008 10:57:30 1FARINGODINIA cio-economiche. C. diphtheriaee può provocare infezioni cutanee, ma le infezioni faringee, che possono portare ad una compromissione delle vie aeree, risultano di maggiore interesse. I sintomi includono febbre, mal di gola, disfagia e tosse, così come sintomi cardiaci e neurologici legati alle esotossine. I segni classici sono gli essudati dal grigio al nero riportati come pseudomembrane a livello dell’orofaringe posteriore, delle tonsille e del palato, e i deficit neurologici, compresi quelli bulbari. La coltura del materiale faringeo è diagnostica ma richiede un terreno particolare (tellurite selettivo o terreno di Loeffler). In caso di sospetta difterite, la terapia mediante somministrazione di antitossina ed eritromicina dovrebbe essere intrapresa prima dell’ottenimento dei risultati degli esami colturali. A causa del rischio di compromissione delle vie aeree, i pazienti per cui si sospetti difterite dovrebbero essere ricoverati per l’osservazione. ALTRE CAUSE MALATTIA DI KAWASAKI Vedi Capitolo 30, Rash. MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO (MRGE) ( ) La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è una causa comune di mal di gola, in particolare cronico o ricorrente, e voce roca negli adulti, in assenza di segni di infezione. Sono comuni i sintomi polmonari e delle vie aeree superiori, e fino al 25% dei pazienti presenta solo sintomi della testa e del collo senza i tipici sintomi “heartburn”. SINTOMI • Faringodinia o pirosi • Sensazione di “nodo in gola” • Raucedine • Odinofagia • Disfagia • Tosse cronica • I sintomi possono peggiorare durante il giorno o svegliare il paziente durante la notte • Sapore acido in bocca e dolore retrosternale o epigastrico tipo bruciore (heartburn) • Nei bambini piccoli e negli infanti, vomito, apnea e ritardo di crescita SEGNI (DI PERTINENZA OROFARINGEA) • Eritema posteriore dell’orofaringe • Aspetto ad “acciottolato” posteriore dell’orofaringe • Eritema ed edema della mucosa laringea 431 VOTEY 35.indd 431 6-02-2008 10:57:30 CAPITOLO 35 ITER DIAGNOSTICO L’anamnesi e l’esame obiettivo di solito sono sufficienti per tentare una diagnosi di MRGE. Spesso i pazienti con mal di gola legato a MRGE presentano un aspetto dell’orofaringe e dell’ipofaringe relativamente normale. Una visualizzazione diretta della laringe può essere d’aiuto per porre la diagnosi. Il gold standard dei test diagnostici è la pH-metria delle 24 ore. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La terapia per la MRGE comprende l’utilizzo di farmaci e modificazioni dello stile di vita. Antiacidi, anti-H2, e inibitori di pompa protonica determinano un miglioramento dei sintomi. Le modificazioni dello stile di vita includono la riduzione dell’assunzione di caffeina, alcol e tabacco; si deve evitare l’assunzione dei pasti entro 2 ore dall’addormentamento; dormire in posizione più eretta (utilizzando un cuscino rialzato o più cuscini) può determinare la riduzione dei sintomi. FARINGITI ALLERGICHE Rinosinusiti, riniti allergiche, e il gocciolamento postnasale associato possono costituire una causa di mal di gola cronico. L’anamnesi e l’esame obiettivo, incluso l’aspetto tipico ad acciottolato della gola, dovrebbero essere sufficienti per formulare la diagnosi ed iniziare l’appropriata terapia antiallergica. Il follow-up per stabilire la risoluzione dei sintomi è importante in tutti i pazienti con mal di gola cronico per assicurarsi che la causa dei sintomi non sia il cancro. EPIGLOTTITI L’epiglottite è una rapida e progressiva cellulite dell’epiglottide e dei tessuti circostanti, che può portare velocemente all’ostruzione delle vie aeree superiori e alla morte. Storicamente, si trattava di una patologia causata da Haemophilus influenzaee di tipo b che colpiva prevalentemente i bambini. Dopo gli ultimi 15 anni, la diffusa somministrazione del vaccino contro l’Hib ha notevolmente cambiato la microbiologia di questa malattia, e ne ha ridotto l’incidenza nei bambini. Molti casi oggi si verificano negli adulti, specialmente nei pazienti affetti da AIDS. Ciononostante, ci sono episodi di fallimenti nelle vaccinazioni e bambini defedati ancora a rischio. La presentazione di questa patologia negli adulti è differente da quella nei bambini piccoli a causa della trachea relativamente più larga e rigida, e del minore tessuto linfoide. Vengono anche riferite epiglottiti da ustione e ingestione di composti chimici. SINTOMI Infanti e bambini ai primi passi • Dispnea ++++ • Febbre +++++ • Tosse +++ 432 VOTEY 35.indd 432 6-02-2008 10:57:31 1FARINGODINIA • Disfagia ++ • Faringodinia +++ • Alterazioni della voce ++ Adulti e ragazzi • Dispnea ++ • Febbre ++ • Tosse ++ • Alterazioni della voce +++ • Faringodinia ++++ • Disfagia e odinofagia ++++ SEGNI Infanti e bambini ai primi passi • Febbre +++++ • Stridore respiratorio ++++ • Linfoadenopatia cervicale +++ • Scialorrea +++ • Voce soffocata ++++ • Eccessiva sensibilità del collo alla stimolazione tattile +++ • Irritabilità +++ • Posizione seduta con collo iperesteso o posizione del tripode • Tosse ad abbaio o crup Adulti e ragazzi • Febbre +++ • Stridore respiratorio +++ • Difficoltà respiratoria +++ • Linfoadenopatia cervicale +++ • Voce soffocata ++++ • Eccessiva sensibilità del collo anteriore alla stimolazione tattile ++++ • Posizione eretta ++ • Scialorrea ++ ITER DIAGNOSTICO Infanti e bambini ai primi passi • I pazienti con manifestazioni caratteristiche di epiglottite dovrebbero essere trasferiti in sala operatoria per essere sottoposti a laringoscopia e intubazione. L’epiglottite rappresenta una condizione patologica rapidamente progressiva, per cui il mantenimento della pervietà delle vie aeree risulta di estrema importanza. I protocolli per il rapido trattamento delle epiglottiti nelle sale operatorie hanno drasticamente ridotto la mortalità. Si dovrebbero evitare il posizionamento di catetere intravenoso e altri interventi che possano agitare il bambino. • I pazienti che presentano una forma meno grave, specialmente quelli per i quali siano possibili altre diagnosi, possono essere esaminati con sicurezza nei DEA. • Una radiografia laterale del collo ++++ può mostrare il “segno del pollice”. Tuttavia, se la diagnosi viene sospettata sulla base dei dati clinici, non si do- 433 VOTEY 35.indd 433 6-02-2008 10:57:31 CAPITOLO 35 vrebbe ritardare la visualizzazione diretta in sala operatoria per effettuare una radiografia, e non si dovrebbe escludere la diagnosi in caso di radiografia negativa. • La laringoscopia diretta e indiretta ++++ che mostra una epiglottide rosso ciliegia conferma la diagnosi. • Dopo aver assicurato la pervietà delle vie aeree, si dovrebbero ottenere emocolture e colture del materiale dell’epiglottide. Adulti e ragazzi • Bisogna considerare la gravità della condizione patologica. Gli adulti e i ragazzi generalmente presentano forme meno fulminanti rispetto a quelle dei bambini piccoli. • I pazienti non stabili necessitano di un approccio mirato a garantire la pervietà delle vie aeree; generalmente ciò si ottiene tramite laringoscopia diretta e intubazione, con la tricotomia come procedura di riserva. • Negli adulti la radiografia laterale del collo +++ risulta meno sensibile. • La laringoscopia diretta e indiretta ++++ può confermare la diagnosi. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Occorre considerare la possibilità di una epiglottite in tutti i pazienti che presentano un grave mal di gola ad insorgenza improvvisa, particolarmente nel caso in cui un esame dell’orofaringe non spieghi la gravità dei sintomi. La maggior parte dei pazienti che si scompensa lo fa nelle prime 12 ore dalla presentazione dei sintomi. Molti rapporti riferiscono che eventi avversi si verificano mentre il paziente è in radiologia o durante il suo trasporto. Se c’è la possibilità di una compromissione delle vie aeree è necessario per prima cosa garantirne la pervietà. Una grande varietà di agenti patogeni risulta correntemente implicata nelle epiglottiti infettive acute, tra cui streptococco beta-emolitico di gruppo A, Staphylococcus aureus, e Streptococcus pneumoniae. Questi batteri generalmente sono meno virulenti rispetto a Haemophilus influenzae e di tipo b, e la severità della patologia si è ridotta se comparata a quella dell’era pre-vaccino Hib. L’appropriata terapia antibiotica si basa sull’utilizzo di cefalosporine di terza generazione, con l’aggiunta di vancomicina nelle aree che presentano un alto tasso di Staphylococcus aureuss meticillino-resistenti (MRSA). BIBLIOGRAFIA Frantz TD, Rasgon BM, Quesenberry CP Jr: Acute epiglottitis in adults. Analysis of 129 cases, JAMA 272:1358, 1994. Gorelick MH, Baker MD: Epiglottitis in children, 1979-1992: effects of Haemophilus influenzae type b immunization, Arch Pediatr Adolesc Med d 148:47, 1994. Mayo-Smith MF, Spinale JW, Donskey CJ, et al: Acute epiglottitis. An 18-year experience in Rhode Island, Chestt 108:1640, 1995. Shah RK, Roberson DW, Jones DT: Epiglottitis in the Haemophilus influenzae type B vaccine era: changing trends, Laryngoscope e 114:557, 2004. 434 VOTEY 35.indd 434 6-02-2008 10:57:31 1FARINGODINIA ASCESSO E CELLULITE RETROFARINGEI Molti ascessi retrofaringei si sviluppano nei bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni, probabilmente come conseguenza di una rottura di un linfonodo suppurativo retrofaringeo. Questa prevalenza nei bambini piccoli è probabilmente legata all’abbondanza di tessuto linfatico che si atrofizza in età infantile. Nei pazienti di età maggiore l’infezione generalmente inizia in seguito a inoculazione diretta dopo traumi o diffusione per contiguità da focolai locali. Gli ascessi retrofaringei rappresentano infezioni molto gravi a causa della loro tendenza ad estendersi rapidamente al mediastino. Si deve ipotizzare la possibilità di un ascesso retrofaringeo in ciascun paziente con mal di gola, febbre e limitata mobilità del collo. Sintomi che risultino sproporzionati ai dati emergenti dall’esame obiettivo dovrebbero aumentare il sospetto di un’infezione degli spazi profondi. Spesso negli infanti viene riferita una recente infezione delle vie aeree superiori, mentre nei pazienti di età maggiore sono più comuni i traumi o una dentizione precaria. Gli infanti spesso si presentano con malnutrizione, mentre i pazienti di età superiore manifestano dolore. SINTOMI Infanti e bambini ai primi passi • Febbre ++++ • Rigidezza del collo o assunzione di una particolare postura del collo +++ • Faringodinia +++ • Ridotto apporto alimentare +++ • Tumefazione del collo +++ • Scialorrea Adulti e ragazzi • Febbre ++++ • Faringodinia ++++ • Difficoltà nella deglutizione (odinofagia e disfagia) +++ • Dolore del collo +++ SEGNI Infanti e bambini ai primi passi • Tumefazione del collo +++ • Linfoadenopatia cervicale +++ • Limitata mobilità del collo +++ • Stridore respiratorio +++ • Scialorrea ++ • Irritabilità ++ • Protuberanza asimmetrica del faringe posteriore ++ • Torcicollo ++ Adulti e ragazzi • Tumefazione del collo +++ • Linfoadenopatia cervicale +++ 435 VOTEY 35.indd 435 6-02-2008 10:57:32 CAPITOLO • • • • 35 Limitata mobilità del collo +++ Stridore respiratorio + Protuberanza asimmetrica della faringe posteriore ++ Torcicollo ++ ITER DIAGNOSTICO Una costellazione di sintomi suggerisce la diagnosi di ascesso retrofaringeo. L’imaging è necessario per la conferma. • Radiografia laterale del collo dei tessuti molli ++++ (si notino i tessuti molli prevertebrali; l’ampiezza risulta anormale se maggiore di 7 mm a livello di C2 in tutti i pazienti, se maggiore di 14 mm a livello di C6 nei bambini, e se maggiore di 22 mm a livello di C6 negli adulti). • TC del collo con somministrazione EV di mezzo di contrasto ++++ (può permettere di distinguere un ascesso da una cellulite). • RM con gadolinio ++++. • L’ecografia può risultare utile per discriminare un ascesso da una cellulite. • La radiografia toracica permette di valutare un eventuale coinvolgimento del mediastino. • Emocolture e colture del materiale ascessuale. • La palpazione della faringe non è raccomandata. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE I pazienti che manifestano difficoltà respiratoria devono essere prontamente intubati. Deve essere tempestivamente intrapresa una terapia antibiotica empirica in grado di garantire una copertura verso gli organismi più frequentemente implicati (Streptococcus, Staphylococcus, anaerobi, e Gram negativi), come ampicillina+sulbactam, clindamicina, o una cefalosporina di terza generazione associata a metronidazolo. I pazienti anziani e diabetici possono sviluppare infezioni da Klebsiella. Bisogna ricorrere precocemente ad un intervento chirurgico a livello della testa e del collo per un efficace drenaggio dell’ascesso. Anche i pazienti con un coinvolgimento mediastinico necessitano di una consulenza del chirurgo toracico. I pazienti con cellulite o infiammazione purulenta ma senza un ascesso discreto devono essere trattati mediante infusione EV di antibiotici, e devono essere tenuti sotto osservazione in ambiente ospedaliero. BIBLIOGRAFIA Brook I: Microbiology and management of peritonsillar, retropharyngeal, and parapharyngeal abscesses, J Oral Maxillofac Surg g 62:1545, 2004. Gaglani MJ, Edwards MS: Clinical indicators of childhood retropharyngeal abscess, Am J Emerg Med d 13:333, 1995. Lee SS, Schwartz RH, Bahadori RS: Retropharyngeal abscess: Epiglottitis of the new millennium, J Pediatrr 138:435, 2001. Tannebaum RD: Adult retropharyngeal abscess: a case report and review of the literature, J Emerg Med d 14:147, 1996. 436 VOTEY 35.indd 436 6-02-2008 10:57:32 1FARINGODINIA ASCESSO PARAFARINGEO Lo spazio parafaringeo è situato nella parte laterale del collo superiore. Gli ascessi parafaringei rappresentano infezioni rare e gravi, che si sviluppano da infezioni odontogene, ascessi peritonsillari o varie altre infezioni nel collo. Le infezioni dello spazio parafaringeo possono diffondere rapidamente alle circostanti strutture del collo e dello spazio retrofaringeo, e possono determinare ostruzione delle vie aeree, mediastiniti e sepsi travolgente. SINTOMI • Febbre +++ • Dolore e tumefazione del collo ++++ • Faringodinia +++ • Torcicollo ++ • Odinofagia SEGNI • Massa palpabile sotto l’angolo mandibolare ++++ • Trisma ++ • Depiazzamento mediale della tonsilla ++ • Rigonfiamento mediale della parete faringea ++ • Tumefazione del collo superiore +++ ITER DIAGNOSTICO La diagnosi di un ascesso parafaringeo è suggerita sulla base dei dati clinici e confermata tramite indagini radiografiche. Una sproporzione tra i sintomi e i dati emergenti dall’esame obiettivo dovrebbe indurre ad effettuare ulteriori indagini. • TC del collo ++++. • Angiorisonanza magnetica +++ per valutare un eventuale coinvolgimento vascolare. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Le infezioni che coinvolgono gli spazi profondi del collo diffondono rapidamente attraverso i piani facciali. Bisogna assicurare la pervietà delle vie aeree, somministrare antibiotici, e richiedere prontamente una consulenza otorinolaringoiatrica per un drenaggio chirurgico. I regimi antibiotici appropriati sono simili a quelli stabiliti per gli ascessi retrofaringei: ampicillina+sulbactam, clindamicina, o una cefalosporina di terza generazione associata a metronidazolo. BIBLIOGRAFIA Sethi DS, Stanley RE: Parapharyngeal abscesses, J Laryngol Otoll 105:1025, 1991. 437 VOTEY 35.indd 437 6-02-2008 10:57:33 CAPITOLO 35 TUMORE DELL’OROFARINGE O DELLA LARINGE Mal di gola o raucedine che si protraggono per più di 3 settimane, in particolare senza segni di infezione, dovrebbero essere riferiti ad un otorinolaringoiatra, così che possa essere effettuato un esame completo per escludere cause tumorali o comunque serie. TIROIDITE La tiroidite può causare dolore del collo anteriore; vedi Capitolo 29, Cardiopalmo e tachicardia. 438 VOTEY 35.indd 438 6-02-2008 10:57:33