VIA CRUCIS CON I TESTI DI SANTA CHIARA
nell’8° Centenario della sua Consacrazione a Dio
Dalla presentazione della Via Crucis presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI il Venerdì Santo 2011:
«Se uno vedesse da lontano la patria e ci fosse di mezzo il mare, egli vedrebbe dove arrivare, ma non
avrebbe come arrivarvi. Così è di noi... Scorgiamo la meta da raggiungere, tuttavia c’è di mezzo il
mare di questo secolo... Ora, affinché avessimo anche il mezzo per andare, è venuto di là colui al
quale noi volevamo andare... e ci ha procurato il legno con cui attraversare il mare. Nessuno, infatti,
può attraversare il mare di questo secolo, se non è portato dalla croce di Cristo... Non abbandonare
[dunque] la croce, e la croce ti porterà».
Queste parole di sant’Agostino, tratte dal Commento al vangelo di Giovanni (2, 2), c’introducono alla
preghiera della Via Crucis.
La Via Crucis, infatti, vuol ravvivare in noi questo gesto di aggrapparci al legno della Croce di Cristo
lungo il mare dell’esistenza. La Via Crucis non è dunque una semplice pratica di devozione popolare
con venatura sentimentale; essa esprime l’essenza dell’esperienza cristiana: «Se qualcuno vuol venire
dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Mc 8, 34).
Introduzione liturgica di chi presiede.
PRIMA STAZIONE
Gesù è condannato a morte
Da ripetere per ogni stazione:
Cel: Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Tutti: Perché con la tua croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo secondo Giovanni. 18, 37-40
Pilato disse a Gesù: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato
e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità,
ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?». E detto questo uscì di nuovo verso i
Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. Vi è tra voi l’usanza che, in occasione della
Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei
Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.
Dalla Lettera di S. Chiara ad Ermentrude di Bruges
Rimani fedele fino alla morte a Colui, al quale ti sei legata per sempre. E certamente sarai da Lui
coronata con la corona della vita. Il tempo della fatica quaggiù è breve, ma la ricompensa è eterna.
Non ti abbaglino gli splendori del mondo, che passa come ombra. Sostieni di buona voglia le avversità,
e la superbia non gonfi il tuo cuore nelle cose prospere; queste ti richiamano alla tua fede, quelle la
richiedono. (LErm4-7; FF 2914)
Trovi il tempo nelle tue giornate per ascoltare e lasciarti provocare dalla voce di Gesù?
Di fronte alle domande che ti nascono nel cuore ti interroghi e ti metti in dialogo alla ricerca della verità o ti accontenti di
risposte preconfezionate e superficiali?
Di solito ti lasci condizionare, come Pilato, dalla voce di chi grida più forte o sai usare la tua testa e il tuo cuore per
comprendere cosa è bene?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
Beato l'uomo a cui tu, Signore,
concedi di camminare sulle orme del tuo Figlio,
nostra via, e di perseverare nel suo andare.
Padre di misericordia e carità,
per i meriti della gloriosa Vergine Maria, sua madre,
del beatissimo padre nostro Francesco e di tutti i santi,
tu che ci hai dato di bene incominciare,
donaci di crescere nel bene
e di perseverarvi sino alla fine. Amen.
TestsC: FF 2850.52
SECONDA STAZIONE
Gesù è caricato della Croce
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 6-7.16-17
I capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo
voi e crocifiggetelo; io in lui non trovo colpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e
secondo la Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio» ...
Allora [Pilato] lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si
avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota.
Dalla Lettera di S. Chiara ad Ermentrude di Bruges
Alza i tuoi occhi al cielo, o carissima, poiché è un invito per noi, e prendi la croce e segui Cristo che ci
precede. Poiché dopo molte e varie tribolazioni, è Lui che ci introdurrà nella sua gloria Nelle tue
scelte personali metti al primo posto il tuo tornaconto, come i Giudei, o il bene di chi ti trovi vicino?
(LErm 9-10; FF 2915)
L’uomo è al servizio delle regole o le regole sono al servizio dell’uomo?
Pilato, per quieto vivere, abbandona Gesù nelle mani dei Giudei che lo vogliono uccidere. Anche oggi Gesù continua ad
affidarsi alle nostre mani e ci chiede di non abbandonarlo, hai il coraggio di rinunciare al tuo quieto vivere per difendere
Gesù presente in ogni uomo?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
Quando nebbia e amarezza avvolgono il mio cuore,
fa' che io possa gioire sempre in te, Signore.
Insegnami a collocare i miei occhi davanti a te
che sei specchio dell'eternità,
di ciò che non passa e resta sempre,
la mia anima nello splendore della gloriosa luce
della tua risurrezione,
il mio cuore in te, perché vedere te è vedere il Padre.
Tu che sei fatto in tutto simile a me, trasformami in te,
e la mia vita si apra alla dolcezza di amare e essere amata.
3LAg: FF 2887-2889
TERZA STAZIONE
Gesù cade per la prima volta
Dal Vangelo secondo Matteo. 11, 28-30
«Venite a me,voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di
voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio
giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Dalla I Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
Se tale e così grande Signore, scendendo nel seno della Vergine, volle apparire nel mondo come uomo
spregevole, bisognoso e povero, affinché gli uomini - che erano poverissimi e indigenti, affamati per
l'eccessiva penuria del nutrimento celeste -, divenissero in Lui ricchi col possesso dei reami celesti;
esultate e godete molto, ripiena di enorme gaudio e di spirituale letizia. (1LAg 19-21; FF 2865)
Di fronte alle tue cadute rimani fermo sul tuo peccato o con umiltà lo porti a Gesù nel sacramento della riconciliazione,
trasformandolo così in “gradino della scala” che ti porta a Lui?
Nelle tue cadute chiudi il tuo cuore ferito nell’orgoglio o chiedi aiuto a chi ti può aiutare a rialzarti?
Riconosci di essere una creatura che ha infinitamente bisogno della Grazia del suo Creatore o pensi di essere
autosufficiente?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
Signore, mia gioia, davanti a te sono i miei occhi,
la mia anima, il mio cuore.
Tu che mi ami e a me ti sei donato interamente,
trasformami in Te e donami di gustare la tua dolcezza
perché anch'io possa amarti con tutta me stessa.
3LAg: FF 2887-2889
QUARTA STAZIONE
Gesù incontra la Madre
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 25 - 27
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di
Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre:
«Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo
l’accolse con sé.
Dalla III Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
Stringiti alla dolcissima Madre di Dio, la quale generò un Figlio tale che i cieli non lo potevano
contenere eppure ella lo raccolse nel piccolo chiostro del suo santo seno e lo portò nel suo grembo
verginale. A quel modo, dunque, che la gloriosa Vergine delle vergini portò Cristo materialmente nel suo
grembo, tu pure, seguendo le sue orme, specialmente dell'umiltà e povertà di Lui, puoi sempre portarlo
spiritualmente nel corpo casto e verginale. E conterrai in te Colui dal quale tu e tutte le creature sono
contenute, e possederai ciò che è bene più duraturo e definitivo anche a paragone di tutti gli altri
possessi passeggeri di questo mondo. (3LAg 18-19.24-26; FF 2890.2893)
Maria “sta” con Gesù , e tu trovi il tempo per “stare” con Gesù nelle tue giornate?
Anche nel momento della prova più grande Maria “sta”con Gesù ai piedi della croce e ci invita a fare altrettanto nelle
situazioni dolorose che possiamo vivere, sei pronto ad accogliere questo invito?
Insieme a Maria ai piedi di Gesù c’era anche Giovanni. “Stare” con Gesù ti aiuta a stabilire legami sempre più veri e
profondi con gli altri?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
«Colui che mi ama sarà amato dal Padre mio,
e io pure l'amerò; noi verremo a lui
è porremo in lui la nostra dimora».
Signore Gesù Cristo, mio unico bene,
donami di seguire le tue orme imitando
la tua umiltà e povertà,
perché anch'io come Maria possa essere tua dimora
e portarti sempre in me spiritualmente per la carità,
e in te e con te, portare ogni creatura
perché tu le contieni tutte.
3LAg: FF 2892-2893
QUINTA STAZIONE
Gesù è aiutato da Simone di Cirene a portare la Croce
Dal Vangelo secondo Luca. 23, 26
Mentre conducevano via Gesù, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli
misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.
Dalla II Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
Cristo per te si è fatto oggetto di disprezzo, e segui il suo esempio rendendoti, per amor suo,
spregevole in questo mondo. Mira, o nobilissima regina, lo Sposo tuo, il più bello tra i figli degli
uomini, divenuto per la tua salvezza il più vile degli uomini, disprezzato, percosso e in tutto il corpo
ripetutamente flagellato, e morente perfino tra i più struggenti dolori sulla croce. Medita e contempla
e brama di imitarlo. (2LAg 19-20; FF 2879)
Di fronte alla sofferenza la tua reazione è di rifiuto e fuga o di condivisione e sostegno?
Che cosa significa per te “portare la croce”?
E’ solo un peso o un gesto di libertà e di amore?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
Signore, tu prepari la corona della vita per coloro che,
colmati del tuo amore, non smettono di lodarti.
Nel tempo della fatica, ricordami della tua fedeltà;
fra gli abbagli splendenti nel mondo, mostrami la vera luce;
fra le immagini vuote, i miti e i rumori,
guidami al porto sicuro della tua verità.
Nelle avversità donami fortezza;
nella prosperità l'umiltà del cuore
per saperti sempre ringraziare.
Che io ami con tutto il cuore e, prendendo la croce,
possa seguire te che mi precedi.
Non cada mai dalla mia mente la memoria di te.
LErm: FF 2914-2915
SESTA STAZIONE
Veronica asciuga il volto di Gesù
Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo apostolo. 4, 6
Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori,
per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.
Dalla II Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
Colloca i tuoi occhi davanti allo specchio dell'eternità, colloca la tua anima nello splendore della
gloria, colloca il tuo cuore in Colui che è figura della divina sostanza, e trasformati interamente, per
mezzo della contemplazione, nella immagine della divinità di Lui. Allora anche tu proverai ciò che è
riservato ai soli suoi amici, e gusterai la segreta dolcezza che Dio medesimo ha riservato fin dall'inizio
per coloro che lo amano. (3LAg 12-14; FF 2888-2889)
Limiti il tuo sguardo alle semplici apparenze o lo educhi ad “andare oltre”, così come ha saputo fare la Veronica?
Ti sforzi di scorgere i tratti di Gesù nei volti delle persone che incontri?
Sei capace di gesti gratuiti e di tenerezza come quello della Veronica, soprattutto nei confronti dei malati e dei sofferenti?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
Guarda tu, o Signore, le tue serve,
perché io non le posso custodire,
e difendi la nostra città,
che per tuo amore ci sostenta.
Poiché tu, Signore, sei il Dio con noi,
nulla temo, per me e per i miei fratelli,
e i nemici non potranno farci del male.
Confido in te, Signore, e tu ci libererai.
Come la sentinella veglia aspettando l'aurora,
fammi perseverare in preghiera per loro davanti a te.
Proc: FF 2894.3060; LegsC: FF 3202
SETTIMA STAZIONE
Gesù cade per la seconda volta
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo. 2, 21b-24
Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e
non si trovò inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non
minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel
suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia;
dalle sue piaghe siete stati guariti.
Dalla II Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
Memore del tuo proposito, tieni sempre davanti agli occhi il punto di partenza. I risultati raggiunti,
conservali; ciò che fai, fallo bene; non arrestarti; ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con
piede sicuro, che neppure alla polvere permette di ritardarne l'andare, avanza confidente e lieta nella
via della beatitudine che ti sei assicurata. E non credere, e non lasciarti sedurre da nessuno che
tentasse sviarti da questo proposito o metterti degli ostacoli su questa via, per impedirti di riportare
all'Altissimo le tue promesse con quella perfezione alla quale ti invitò lo Spirito del Signore. (2LAg 1114; FF 2875-2876)
Gesù cade per la seconda volta portando tutto il peso della persecuzione della Chiesa, di ieri e di oggi. Ami la Chiesa o
anche tu la consideri come qualcosa di estraneo alla tua vita?
Gesù cade per la seconda volta portando tutto il peso della persecuzione del Papa. Ascolti i suoi insegnamenti come fonte di
verità e di crescita?
Gesù cade per la seconda volta portando tutto il peso della persecuzione dei suoi discepoli che rispondono all’odio con
l’amore, alla violenza con la mitezza. Vivi da vero discepolo?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
Altissimo Padre celeste,
nostro Donatore e Padre delle misericordie,
ti rendiamo grazie per tutti i tuoi benefici,
e soprattutto perché, per mezzo della parola
e sull'esempio di san Francesco,
ci hai mostrato il tuo Figlio, nostra Via.
Tu che per sola misericordia e grazia
ci hai chiamati a seguire le Sue orme,
rendici suoi amanti e imitatori,
perché possiamo restituirti moltiplicati i talenti ricevuti
ed essere specchio della sua bellezza per ogni fratello.
TestsC: FF 2823-2824; 2828-2829.31
OTTAVA STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
che piangono su di lui
Dal Vangelo secondo Luca. 23, 27 – 31
Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti
su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma
piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i
grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai
monti: ‘‘Cadete su di noi!’’, e alle colline: ‘‘Copriteci!’’.
Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
Dalla Legenda di S. Chiara
Per Chiara, il pianto della passione del Signore era familiare e dalle Sue sacre ferite talvolta traeva
sentimenti amari come mirra, talvolta invece ne riceveva le gioie più dolci. E tanto spesso le torna
alla memoria Colui che l'amore le ha impresso profondamente nel cuore, che è come ebbra di passione
per la passione del Signore. Insegna alle novizie a piangere il Crocifisso e ciò che insegna con le
parole, lo mostra con i fatti. Quando esortava a tali cose, infatti, in segreto le lacrime sgorgavano
prima delle parole. (LSC 30; FF 3213-3214)
Sappiamo riconoscere nel corpo sofferente e maltrattato di Gesù le ferite causate dalle nostre infedeltà, ambizioni,
tradimenti, ribellioni?
Sappiamo “piangere” per i nostri peccati?
Alla luce del Suo Amore che salva siamo capaci di quel vero pentimento che porta alla conversione del cuore?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
In me, o Signore, l'umanità ti canta la sua felicità.
Ti benedico per la grazia della mensa che prepari per me;
perché, ovunque io guardi, vedo te,
o Bellezza più bella dell'intero universo.
Son felice del tuo amore, ristorata dalla tua contemplazione,
colmata dalla tua bontà che dona ogni bene;
e oltre ogni memoria, in ogni attimo di vita,
scorga la tua presenza luminosa.
In questa luce tersa, specchio di Vita, Verità e Bellezza,
tu vuoi riflettere il mio volto:
si compia il tuo disegno su di me.
4LAg: FF 2901 -2902
NONA STAZIONE
Gesù cade per la terza volta
Dal Vangelo secondo Luca. 22, 28-30a.31-32
«Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno,come il
Padre mio l’ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno ...
Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te,
perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli».
Dalla II Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
Se con Cristo soffrirai, con Lui regnerai; se con Lui piangerai, con Lui godrai; se in compagnia di Lui
morirai sulla croce della tribolazione, possederai con Lui le celesti dimore nello splendore dei santi, e
il tuo nome sarà scritto nel Libro della vita e diverrà famoso tra gli uomini. Perciò possederai per tutta
l'eternità e per tutti secoli la gloria del regno celeste, in luogo degli onori terreni così transitori;
parteciperai dei beni eterni, invece che dei beni fugaci e vivrai per tutti i secoli. (2LAg 21-23; FF
2880)
Riesci a vedere nella Sua terza caduta tutto l’Amore con cui Gesù ha portato per noi il peso della prova?
Credi che le tue prove sono già state le Sue prove e che ci chiede semplicemente di viverle con Lui?
Credi che solo Lui può donarci la forza necessaria per rimanere fermi e saldi nella prova?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
Attirami a te, o Celeste Sposo!
Dietro a te correremo attratti dalla dolcezza del tuo profumo.
Correrò senza stancarmi,
finché tu m'introduca nella tua cella inebriante.
Allora la tua sinistra passi sotto il mio capo
e la tua destra mi abbraccerà deliziosamente
e tu mi bacerai col felicissimo bacio della tua bocca.
E in questa comunione ti parlerò dei miei fratelli.
4LAg: FF 2906
DECIMA STAZIONE
Gesù è spogliato delle vesti
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 23 - 24
I soldati poi... presero le vesti di Gesù, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato – e la tunica.
Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro:
«Non stracciamola, ma tiriamola a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: “Si sono
divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte”... E i soldati fecero così.
Dalla I Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
O povertà pia! Te il Signore Gesù Cristo si degnò abbracciare a preferenza di ogni altra cosa. Voi sapete, ne sono sicurissima - che il regno dei cieli il Signore lo promette e dona solo ai poveri, perché quando si
amano le realtà temporali, si perde il frutto della carità. Sapete pure che un uomo vestito non può
lottare con uno nudo, perché è più presto gettato a terra chi ha dove essere afferrato; e neppure è
possibile ambire la gloria in questo mondo e regnare poi lassù con Cristo. Perciò voi avete gettato le vesti
superflue, cioè le ricchezze terrene, a fine di non soccombere neppure in un punto nella lotta e di poter
entrare nel regno dei cieli per la via stretta e la porta angusta. (1LAg 17.25.27.29; FF 2864.2867)
Gesù innalzato nudo sulla croce ci invita a domandarci: qual è l’essenziale della nostra vita e della nostra gioia?
Di quali vesti hai bisogno di spogliare il tuo cuore per vivere da figlio di Dio?
Sei capace di riconoscere in ogni spoliazione che soffri un trampolino di lancio verso l’abbraccio con il Padre?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
«O povertà beata! A chi t'ama e t'abbraccia
procuri ricchezze eterne!
O povertà santa! A quanti ti possiedono,
Dio promette il regno dei cieli,
ed offre in modo ineffabile eterna gloria e vita beata.
O povertà pia! Te il Signore Gesù Cristo,
in cui potere erano e sono il cielo e la terra,
giacché bastò un cenno della tua parola
e tutte le cose furono create,
si degnò di abbracciare a preferenza di ogni altra cosa».
Per questo esulto in te, Signore,
colma di gaudio e letizia.
Perché tu, grande Signore,
scendendo nel seno della Vergine,
sei apparso fra noi, spregevole, bisognoso e povero,
perché noi, poverissimi, indigenti ed affamati di te,
divenissimo m te ricchi, col possesso del tuo regno.
1LAg: FF 2864-2865
UNDICESIMA STAZIONE
Gesù è inchiodato sulla Croce
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 18-22
Lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose
anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». Molti
Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era
scritta in ebraico,in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non
scrivere: ‘‘Il re dei Giudei’’, ma: ‘‘Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei’’». Rispose Pilato: «Quel
che ho scritto, ho scritto».
Dalla IV Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
Contempla l'ineffabile carità per la quale volle patire sul legno della croce e su di essa morire della
morte più infamante. Perciò è lo stesso specchio che, dall'alto del legno della croce, rivolge ai
passanti la sua voce perché si fermino a meditare: O voi tutti, che sulla strada passate, fermatevi a
vedere se esiste un dolore simile al mio; e rispondiamo, dico a Lui che chiama e geme, ad una voce e
con un solo cuore: Non mi abbandonerà mai il ricordo di te e si struggerà in me l'anima mia. (4LAg 2326; FF 2904)
Ti lasci attrarre dall’Amore che Gesù irradia dalla Croce, il Suo trono?
Sei pronto ad accogliere il Suo invito a vivere per amor Suo?
Riesci a riconoscere nell’impotenza apparente del Crocifisso la potenza sempre nuova della verità?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
O Amore che abiti i nostri cuori,
vivi nelle nostre opere e,
tutto di noi imiti la tua semplicità,
la tua umiltà e la tua povertà.
O Amore che abiti i nostri cuori,
feconda in noi la carità di Cristo.
Test: FF 2845-2847
O Crocifisso povero
che ci strappi dal principe delle tenebre,
donaci il tuo coraggio, e l’ardente desiderio di te,
prenda l’andatura di una corsa che mai si arresti
se non nel tuo abbraccio.
1LAg: FF 2863
DODICESIMA STAZIONE
Gesù muore sulla Croce
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 28-30
Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura,disse: «Ho sete». Vi era
lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela
accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «E' compiuto!». E, chinato il capo,
consegnò lo spirito.
Dalla I Lettera di S. Chiara a S. Agnese di Praga
Sorella carissima, o meglio signora degna di ogni venerazione, poiché siete sposa, madre e sorella del
Signor mio Gesù Cristo, riempitevi di coraggio nel santo servizio che avete iniziato per l'ardente desiderio
del Crocifisso povero. Lui per tutti noi sostenne il supplizio della croce, strappandoci dal potere del
Principe delle tenebre, che ci tratteneva avvinti con catene in conseguenza del peccato del primo uomo,
e riconciliandoci con Dio Padre. (1LAg 12-14; FF 2863)
Riconosci nel dolore dei fratelli il grido di sete di Gesù che continua a salire?
Riconosci che il nostro rifiuto, la nostra incredulità, la sordità del nostro cuore sono l’aceto che bagna le Sue labbra?
Credi che il senso della tua esistenza è fare della tua vita un dono?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
La gioia di te, o Signore,
scacci ogni ombra di tristezza.
Davanti a te i miei occhi contemplino l’eternità;
accanto a te, la mia anima contempli il paradiso;
dentro te il mio cuore diventi Te.
Tutto di me conosca la tua amicizia
e la segreta dolcezza,
che riservi a coloro che ti amano,
sia il mio tesoro.
3LAg: FF 2887-2889
TREDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto dalla Croce e consegnato alla Madre
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 32-35.38
Vennero i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui.
Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con
una lancia gli colpì il fianco,e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua
testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate (...)
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei
Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il
corpo di Gesù.
Dalla Lettera di S. Chiara ad Ermentrude di Bruges
Ama con tutto il cuore Dio, e Gesù, suo Figlio crocifisso per noi peccatori, e non cada mai dalla tua
mente il ricordo di Lui. Medita senza stancarti il mistero della croce e i dolori della Madre ritta ai piedi
della croce. (LErm 11-12; FF 2915)
Desideri lasciarti attingere, vivificare, saziare dall’infinito amore che sgorga dal cuore trafitto di Gesù, porta aperta sul
cuore di Dio?
Contemplando l’immagine di Maria che accoglie il corpo esanime di Gesù tra le braccia ci riconosciamo anche noi custoditi
dal suo abbraccio amoroso di Madre?
Da questo abbraccio ci sentiamo invitati all’abbandono, all’accoglienza, alla fiducia, all’attenzione concreta, alla
tenerezza?
PREGHIAMO CON SANTA CHIARA
Sii benedetto Signore, che mi hai creata,
mi hai santificata e, guardandomi sempre
come una madre guarda il suo figlio piccolino,
mi hai amata con tenero amore.
LegsC: FF 3252
La mia vita sia lode del tuo amore!
3LAg: FF 2897
Benedetto sii tu, Signore mio Gesù Cristo,
che non mi hai lasciata sola.
LegsC: FF 3212
QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto nel sepolcro
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 40-42
Presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi,come usano fare i Giudei per
preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un
sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della
Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
Dalla Lettera di S. Chiara ad Ermentrude di Bruges
Prega e sii vigilante sempre. E l’opera che hai bene incominciato, portala a compimento con decisione
e il mistero che hai assunto, adempilo in santa povertà e sincera umiltà. Non aver paura, o figlia: Dio,
fedele in tutte le sue parole e santo in tutte le sue opere, effonderà su di te e su tutte le tue figlie la
sua benedizione e sarà vostro aiuto e ottimo consolatore; Egli è nostro Redentore ed eterna
ricompensa. (LErm 13-15; FF 2916-2917)
Che cosa provi di fronte al silenzio del sepolcro?
Sai “sperare contro ogni speranza” sulla Sua Parola?
Hai mai provato a metterti in ascolto di Dio nel silenzio del tuo cuore?
BENEDIZIONE DI SANTA CHIARA
Il Signore vi benedica e vi custodisca,
mostri a voi la sua faccia e vi usi misericordia.
Rivolga a voi il suo volto e vi doni la pace.
Il Signore sia sempre con voi
ed Egli faccia che voi siate sempre con Lui.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
BsC: FF 2854.58
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Questa VIA CRUCIS è stata realizzata dalla Comunità di San Leone in Bitonto in collaborazione con le Sorelle Povere di
S.Chiara del Monastero di Mola di Bari.