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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Rapporto conclusivo
alla Divisione scuola
del DECS
sull’opportunità di offrire
un’opzione specifica Musica
nella formazione liceale
Lugano, marzo 2014
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
«La musica è la stenografia dell'emozione. Emozioni che
si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo
potere ed il suo significato.»
Lev Tolstoj (in J. Addison, Parole per chi ama la musica, Legnano,
EdiCart, 1993)
«In quanto fisico, sono conscio che la musica, avendo come elemento portante l’onda sonora, non può non tenere
nel giusto conto le capacità e le limitazioni fisiche e biologiche del nostro apparato uditivo e dei circuiti neurali che
garantiscono la percezione del significato musicale. Dunque il compositore non può prescindere dalla fisica,
dall’acustica, dall’elettronica e dalla chimica che operano
nell’uditore. Le relative fenomenologie sorreggono la nostra stessa anima – pensieri e sentimenti – quindi è importante prenderle in considerazione quando si analizza
il nostro responso emotivo agli stimoli dell’arte.»
Andrea Frova, La passione di conoscere. Storia intima della scienza
che ha cambiato il mondo, Milano, BUR, 2012
«La musica è una cosa misteriosa. Quando l’ascoltiamo
essa ci suggestiona, ci eleva, ci anima, ci culla, ci rattrista,
ci turba. Rende più importanti noi e il mondo in cui risuona, sia esso il mondo di ogni giorno o quello fantastico di
un film o di una pièce teatrale. Illumina particolari oggetti, avvenimenti, espressioni o gesti di per sé irrilevanti
dando loro un nuovo significato».
J. Maróthy, Musica e uomo, Milano, Ricordi Unicopli, 1987
Il Gruppo di lavoro dedica il suo “Rapporto sull’opportunità di offrire un’opzione specifica musica nella formazione liceale” alla memoria di Alfio Inselmini (1946-2012) e Claudio Cavadini (1935-2014), due figure esemplari di docenti che hanno segnato in maniera determinante l’insegnamento della musica nelle Scuole medie superiori del Cantone Ticino.
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
SOMMARIO
Premessa
pag.
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1.
2.
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3.
4.
5.
Obiettivi generali della formazione (OS Musica)
Obiettivi fondamentali della formazione (OS Musica)
2.1
Conoscenze
2.2
Competenze
2.3
Attitudini
Criteri di ammissione alla frequenza dell’OS Musica
3.1
Modalità d’iscrizione all’OS Musica
Proposta di griglia oraria per l’OS Musica
4.1
Osservazioni integrative alla proposta di griglia
4.2
Carico orario complessivo per lo studente dell’OS Musica
Piano degli studi (OS Musica)
Premessa
5.1
Musica disciplina fondamentale (I e II classe)
5.2
Musica Opzione specifica
5.2.1 Obiettivi formativi
5.2.2 II classe (1° anno OS)
5.2.3
5.2.4
Obiettivi generali di conoscenza e competenza
Piano di studio
III classe (2° anno OS)
Obiettivi generali di conoscenza e competenza
Piano di studio
IV classe (3° anno OS)
Obiettivi generali di conoscenza e competenza
Piano di studio
Qualche indicazione aggiuntiva di natura metodologica e didattica
Esperienze d’insegnamento coordinato o interdisciplinare: ipotesi
sommarie di possibili campi d’indagine per sperimentazioni didattiche
Valutazione dell’apprendimento
Nota di maturità di Musica come DF (fine II anno)
6.1
6.2
Modalità di valutazione dell’apprendimento
6.3
Note semestrali e finali dell’OS Musica (II, III, IV anno)
6.4
Esame di maturità dell’OS Musica
6.4.1 Obiettivi
6.4.2 Esame scritto
6.4.3 Interpretazione strumentale (o vocale) ed esame orale
6.4.4 Criteri di valutazione
Scelta e formazione degli insegnanti di Musica (DF e OS)
Aula/e di Musica
Costi presumibili legati all’introduzione di un’OS Musica in due istituti liceali
Conclusione
Allegati
5.3
5.4
6.
7.
8.
9.
10.
11.
11.1
11.2
11.3
11.4
Allegato A: Risoluzione 13.191 (31.05.2013) della DS del DECS relativa alla composizione
del Gruppo di lavoro e ai compiti attribuitigli
Allegato B: Sommario elenco di possibili legami del piano di studio dell’OS Musica con
quelli di Matematica e di Fisica (in particolare per le classi II e III degli indirizzi non
scientifici)
Allegato C: Ipotesi per una ”tipologia ideale” dell’aula di musica (LiLu1)
Allegato D: un esempio di programma per l’attività di musica strumentale al 1° anno
di OS (livello “medio 3” di chitarra al CSI)
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11.5
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11.8
Allegato E: Modulo d’iscrizione all’anno scolastico 2014/15 – classe prima (LiLu1)
Allegato F: Informazioni per chi desidera iscriversi al Liceo (LiLu1)
Allegato G: Opzione specifica Musica: scheda informativa per studenti e genitori (LiLu1)
Allegato H: Offerta di un indirizzo di studio caratterizzato dall’OS MUS –
Modulo d’scrizione all’OS MUS (LiLu1)
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Premessa
Il 31 maggio 2013, con risoluzione no. 13.191 (v. Allegato 11.1), la Divisione della Scuola (DS)
del Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport (DECS), d’intesa con l’Ufficio
dell’insegnamento medio superiore (UIMS) e con il Collegio dei direttori delle Scuole medie
superiori, ha istituito un Gruppo di lavoro (GL) per lo studio e l’approfondimento delle problematiche inerenti all’eventuale offerta, nel panorama formativo dei Licei pubblici del Cantone Ticino, di una Opzione specifica (OS) Musica, ai sensi dell’art. 9 cpv. 3 lett. h dell’Ordinanza
del Consiglio federale/ Regolamento della CDPE concernente il riconoscimento degli attestati di
maturità (O/RRM 1995-2007).
Al GL, composto dei seguenti membri,
Matteo Bronz, docente di Musica del Liceo cantonale di Bellinzona,
Giuliano Castellani, esperto per l’insegnamento della Musica nei Licei cantonali,
Giampaolo Cereghetti, direttore del Liceo cantonale di Lugano 1 e coordinatore del GL,
Carlo Frigerio, docente di Musica del Liceo cantonale di Lugano 1,
è stato affidato il compito di riflettere sui “contenuti qualificanti” che potrebbero giustificare
l’offerta di un’OS Musica “in sintonia con gli obiettivi formativi del Liceo” e, in particolare, di
formulare proposte volte a definire gli scopi fondamentali di tale OS (tra l’altro allestendo un
elenco di possibili referenti disciplinari, cioè dei campi e argomenti di studio), ad illustrare le
opportunità d’interazione con altre discipline previste nel curricolo liceale, a proporre metodologie d’insegnamento, nonché suggerimenti circa le modalità di valutazione
dell’apprendimento.
Il GL si è riunito per la prima volta il 26 settembre 2013, alla presenza anche del direttore
dell’UIMS, Daniele Sartori, ed ha tenuto – tra settembre 2013 e marzo 2014 – sette sedute
plenarie e alcuni incontri di piccoli “sottogruppi” con compiti esplorativi su tematiche specifiche; tuttavia i contatti costanti tra i membri sono stati soprattutto assicurati dalle possibilità
offerte dai mezzi di comunicazione elettronica (scambi di posta elettronica, Storebox, Skype,
ecc.).
In un clima di collaborazione eccellente, il lavoro che ha condotto alla redazione di questo
Rapporto all’intenzione dell’Autorità dipartimentale si è articolato principalmente in tre fasi:
- l’esame della documentazione relativa all’insegnamento dell’OS Musica in altri Cantoni e in
alcuni singoli istituti1;
- la successiva elaborazione di un progetto per il contesto liceale ticinese, presentato nel
Rapporto preliminare alla Divisione scuola del DECS sull’opportunità di offrire un’opzione
specifica Musica nella formazione liceale, del 10 dicembre 2013;
- in seguito alla sostanziale adesione al progetto espressa sia dal Dipartimento sia dal Collegio dei direttori delle SMS, tenuto conto delle richieste e dei suggerimenti dipartimentali
comunicate dal direttore dell’UIMS, la redazione del presente documento conclusivo, col
quale il GL dà scarico del proprio mandato, esprimendo la propria soddisfazione dopo aver
ricevuto conferma dell’intenzione di autorizzare l’introduzione sperimentale dell’OS MusiA partire da materiali raccolti nel corso dell’a.s. 2012/13, sono state prese in esame, oltre alle Disposizioni per
l’esame svizzero di maturità (OS MUS), in particolare le esperienze decennali in atto nei Cantoni Friburgo, Ginevra e Berna; per quanto riguarda i singoli istituti, sono state considerati, tra altri, il Gymnase français di Bienne, il
Gymnase Blaise-Cendras di La Chaux-de-Fonds, il Gymnase Intercantonal de la Broye di Payerne, il Kollegium
Spiritus Sanctus, di Briga.
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ca in due istituti, il Liceo cantonale di Lugano 1 e il Liceo cantonale di Bellinzona, a partire
dall’anno scolastico 2014/15 (con inizio effettivo dell’OS, per le II classi dell’anno scolastico
2015/16).
Per l’impostazione generale del modello culturale del nuovo indirizzo di studio, la formulazione dei suoi obiettivi fondamentali, la definizione dei criteri di ammissione degli studenti,
l’articolazione delle proposte di piano di studio e della relativa griglia oraria, così come per i
suggerimenti relativi alla valutazione, agli esami di maturità, ecc., il GL ha concordemente
operato avendo presenti, come linee direttrici di fondo, sia l’esigenza d’inserire il progetto in
maniera armoniosa e coerente nell’impianto previsto dal Regolamento degli studi liceali del
2008 (proprio per consentirne un’applicazione sperimentale rapida) sia l’intenzione di proporre un nuovo indirizzo di studio di assoluta qualità, coerente con la missione culturale
affidata al liceo e pertanto non votato ad una specializzazione troppo marcata, idealmente
destinato a studentesse e studenti dal profilo scolastico solido; un percorso quindi che non
vuole aprire spazi a possibili scelte riduttive o di carattere speculativo in vista di un ipotetico
conseguimento in qualche modo “facilitato” o meno gravoso della maturità liceale.
Anche se ciò esulava dal mandato ricevuto, per il tramite dei due docenti di Musica che lo
compongono, il GL ha ritenuto utile compiere piccoli sondaggi, in maniera del tutto informale
e senza entrare in dettagli descrittivi, tra gli studenti che attualmente frequentano i corsi di
musica (DF e OC) presso il Liceo di Lugano 1 e il Liceo di Bellinzona. Agli allievi è stato in
sostanza chiesto se, avendone la possibilità, ritenevano che avrebbero potuto considerare
seriamente di scegliere l’OS Musica come proprio indirizzo di studio. Le risposte ottenute, lo si
sottolinea, a partire da una descrizione soltanto molto sommaria del progetto, sono state
piuttosto positive, giungendo da allievi attualmente iscritti a varie tipologie d’indirizzo (dalle
lingue antiche alle OS scientifiche). Tali risultati, per quanto empirici e sommari, sembrano
legittimare l’ipotesi che, almeno nelle due sedi prese in considerazione, potrebbero esistere le
condizioni quadro necessarie (cioè almeno analoghe a quelle considerate per l’attivazione
delle OS Latino o delle OS delle Lingue nazionali) per concretamente avviare la sperimentazione di un’OS Musica.
Questo dato incoraggiante ha naturalmente stimolato l’entusiasmo e la motivazione dei membri del GL, che vi hanno colto una conferma di quanto effettivamente sia necessario ribadire
l’importanza, a lungo forse un poco sottovalutata, di uno studio sufficientemente articolato e
approfondito della musica nelle scuole ticinesi. Anche (e forse a maggior ragione) al liceo, che
per definizione è scuola con obiettivi di educazione ai valori culturali in senso lato, è importante che s’intensifichino gli sforzi per valorizzarne la conoscenza, lo studio e la pratica, senza
naturalmente aver pretese di perseguire obiettivi di specializzazione eccessiva.
La musica è l’arte in qualche modo più connaturale all’essere umano, è l’espressione della
musicalità che appartiene a tutti. Non v’è forse altra forma artistica che riesca a coniugare
meglio attrattività e disciplina, gioia e fatica. La musica, compresa la sua pratica in forma
strumentale o vocale, insegna ad ascoltare e ad ascoltarsi, attitudini divenute ancor più necessarie e fondamentali nella società moderna; essa educa l’intelligenza non solo in campo artistico, ma anche negli altri ambiti della conoscenza. Ecco perché ha senso valorizzarne la presenza nelle scuole, di ogni ordine e grado.
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
1. OBIETTIVI GENERALI DELLA FORMAZIONE (OS MUSICA)
La Musica figura fra le materie per le quali l’Ordinanza del Consiglio federale/Regolamento
della CDPE concernente il riconoscimento degli attestati di maturità liceale (O/RRM) del 16
gennaio/15 febbraio 1995 (stato al 1° agosto 2007; art. 9, cpv. 3, lett. h) prevede la possibilità
che negli istituti venga offerta una opzione specifica (OS).
La Musica è un’esperienza umana fondamentale e universalmente condivisa. Le virtù
cognitive ed espressive proprie dell’educazione musicale abbracciano e talvolta superano, per
l’ampiezza dei settori che il fenomeno musicale coinvolge, quelle di molti altri campi della
formazione generale di base. Il percorso formativo triennale offerto dall’OS Musica (II, III e IV
classe) si accosta agli insegnamenti previsti nell’ambito della disciplina fondamentale (DF),
contribuendo a sviluppare nell’allievo una conoscenza razionale e critica della realtà e offrendogli la possibilità di coltivare le proprie risorse espressive. In tale situazione l’allievo ha
l’opportunità di sviluppare ulteriormente il proprio senso di responsabilità e di (auto-) disciplina, di acuire la capacità di concentrazione e di ascolto, di rafforzare lo spirito di sacrificio e
una disposizione adeguata a raccogliere le sfide.
Lungo un percorso di studi ricco ed esigente, i diversi fenomeni musicali sono affrontati nella
dimensione specifica (per es. l’analisi della forma), nel loro contesto storico (cause e conseguenze), così come nei loro fondamenti tecnici e scientifici, culturali, filosofici, nonché nelle
loro implicazioni socio-economiche. Il piano degli studi tiene conto anche dello sviluppo delle
tecnologie moderne (informatica, musiche elettro-acustiche, tecniche di registrazione e di
diffusione), che giocano oggi un ruolo decisivo nella creazione musicale; incoraggia inoltre
l’interdisciplinarietà, specie nell’ambito di lavori personali di ricerca richiesti agli allievi, e
prevede la possibilità che le lezioni prendano talvolta la forma di un atelier musicale, in modo
da favorire la creatività degli studenti, impegnandoli in saggi di composizione e
d’improvvisazione.
L’OS Musica poggia su cinque cardini principali:
1) teoria: studio delle tecniche musicali di base (ritmo, melodia, armonia attraverso il
canto e la pratica alla tastiera);
2) storia: conoscenza dei grandi capitoli della storia della musica, dall’antichità fino
all’epoca contemporanea;
3) analisi: conoscenza, riconoscimento e analisi delle forme musicali, dei generi e degli stili
musicali;
4) scrittura: creazione personale di melodie, armonie e brani strumentali e vocali;
5) organologia: conoscenza degli strumenti e delle modalità di produzione del suono;
sviluppo dei vari organici (anche in una prospettiva diacronica); elementi basilari di acustica.
A questi cardini se ne aggiunge un sesto, relativo alla pratica vocale e/o strumentale, che va
considerata, per il suo valore altamente formativo2, alla stregua di una componente importante e anzi indispensabile nel processo di apprendimento dei linguaggi musicali, cioè della loro
conoscenza e comprensione. L’allievo iscritto all’OS Musica completa perciò il suo percorso
con la frequenza di una lezione settimanale di musica strumentale o di canto, facendo capo
agli insegnamenti offerti nell’istituto (chitarra classica, flauto traverso, pianoforte e violino)
oppure iniziando o continuando lo studio di uno strumento, o del canto, presso una scuola
musicale riconosciuta o presso un docente qualificato. Il ventaglio di strumenti ammessi, oltre
Sono di particolare rilievo formativo l’esperienza del lavoro e dell’esercizio pazienti, precisi e rigorosi che
richiedono autodisciplina e motivazione, fatica ma anche soddisfazione, soprattutto per la dimensione creativa
che l’interpretazione vocale o strumentale comporta.
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a quelli previsti dai normali corsi di musica strumentale organizzati negli istituti, può essere
ampio; occorre tuttavia che lo strumento scelto dall’allievo esiga o permetta la lettura di partiture scritte nel sistema di notazione tradizionalmente in vigore in Occidente.
L’allievo è inoltre tenuto, almeno nel limite del possibile, e in ogni caso vivamente sollecitato,
a praticare la musica d’insieme nei gruppi attivi nel liceo d’appartenenza (coro, coro polifonico, ensemble strumentali) per perfezionare la propria musicalità di gruppo e dar vita a eventi
(concerti, recital) che permettano all’istituto di affermare una propria identità culturale,
aprendosi anche verso il territorio.
L’OS Musica prepara a una vasta scelta di studi e professioni vicini alla musica. Essa costituisce un percorso formativo ideale per allievi che ambiscono agli studi musicali presso un Conservatorio, all’entrata nelle classi professionali di un’Alta Scuola di Musica, oppure allo studio
della Musicologia all’Università, o ancora all’approfondimento delle tecniche di registrazione
del suono nell’ambito multimediale (ad esempio, formazione quale Tonmeister); è altresì
aperta agli appassionati di musica che abbiano motivazioni adeguate e competenze di base.
Oltre alle capacità musicali, l’insegnamento dell’OS Musica sviluppa la sensibilità estetica e lo
spirito critico dell’allievo, per farne una persona dotata di buona cultura musicale, capace di
valutare con consapevolezza una produzione artistica e in grado d’integrarsi attivamente
nella vita musicale e culturale del territorio.
2. OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA FORMAZIONE (OS MUSICA)
Al termine della formazione liceale l’allievo che ha seguito l’OS Musica deve avere acquisito le
basi di una solida cultura musicale, affinato i suoi strumenti di percezione e di produzione
musicale, esercitato con impegno le tecniche specifiche della disciplina e maturato esperienze
in contesti relazionali in cui l’ascolto dell’altro e la capacità di collaborare, insieme allo studio
rigoroso e all’autodisciplina, costituiscono aspetti e valori importanti della propria crescita
culturale e personale3.
2.1 Conoscenze
-
Conoscenza del sistema di notazione musicale tradizionale (compresa l’evoluzione avvenuta nel XX secolo).
Conoscenza dei fondamenti della teoria musicale di base.
Capacità di distinguere le tecniche di scrittura musicale.
Capacità di riconoscere, all’ascolto e alla lettura, gli strumenti più comuni, i timbri, le
tessiture vocali e di determinarne il loro utilizzo nei vari generi, formazioni o stili musicali.
«Il coro è una comunità nella quale si deve tendere al massimo controllo della personalità per la maggiore omogeneità possibile di suono e di colore: ciascuno deve dare il meglio di se stesso senza che nessuno dei suoi componenti
ne possa menar vanto, mentre d'altra parte qualunque piccola distrazione, una emissione incontrollata di suono, un
segno dinamico non rispettato, possono danneggiare tutto il coro e rendere inutile un lavoro di preparazione durato
settimane e forse mesi interi! Non è forse questo il migliore specchio della società in cui viviamo, dove tutti dovrebbero tendere a dare il meglio di se stessi per il bene comune, mentre la mancanza di un singolo individuo può essere
delitto contro l'intera comunità in cui egli vive? […] Un proverbio tedesco dice: “Là dove senti cantare fermati; gli
uomini malvagi non hanno canzoni”. Sarà forse paradossale, ma contiene certamente una fondamentale verità: il
cantare in coro educa alla tolleranza verso gli altri, all'umiltà, alla perseveranza, all'amore verso la comunità:
componenti tutte dell'uomo sociale. […]» Roberto Goitre, già direttore d’orchestra, compositore e docente (Validità del canto corale, Zerboni, 1973, p. 15)
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-
Possedere conoscenze delle forme (vocali e strumentali, monodiche e polifoniche, ecc.) e
dei generi più diffusi.
Conoscere le grandi articolazioni della storia della musica, dei generi e delle forme; situare nel tempo i principali compositori e le correnti stilistiche, in un processo di continua
messa in relazione con altri campi di studio (approccio interdisciplinare).
Conoscere elementi della teoria del suono (fisica acustica e descrizione matematica).
Conoscere il principio di sovrapposizione e quello della scomposizione (analisi di Fourier).
2.2 Competenze
-
Capacità di leggere, riprodurre, cantare col nome delle note, scrivere i suoni e i ritmi di
una melodia tonale semplice.
Capacità di riconoscere all’ascolto delle strutture armoniche e delle cellule ritmiche di
base, degli stili musicali diversi, degli strumenti musicali e i differenti tipi di voce e di
strumentazione.
Capacità di cantare delle composizioni monodiche o polifoniche, individualmente e in
gruppo.
Capacità di esprimere un giudizio personale e di proporre argomentazioni critiche su
opere, forme, generi o stili musicali esaminati.
Capacità di esprimere il proprio potenziale artistico attraverso l’interpretazione,
l’improvvisazione o la composizione (immaginazione creativa).
Capacità di esprimere i concetti base dell’acustica (suono, timbro, sovrapposizione e
scomposizione del suono, ecc.).
2.3 Attitudini
-
Disposizione ad assumere posizioni critiche di fronte alle culture musicali, ai propri gusti,
ai mezzi e sistemi di diffusione (media).
Interesse a sviluppare la propria sensibilità verso l’arte (ricettività), la propria espressione creativa e il senso estetico personale (di ascoltatore e di esecutore), gestendo con consapevolezza le proprie emozioni.
Disponibilità e interesse a partecipare attivamente e a integrarsi nella vita sociale, culturale e musicale dell’istituto e del territorio di appartenenza.
Apertura e disponibilità, grazie all’acquisizione di una disciplina individuale e di gruppo,
all’esercizio della concentrazione, alla ricerca dell’equilibrio e della realizzazione di progetti come esperienze di crescita e maturazione personale4.
Apertura verso le implicazioni scientifiche del fenomeno acustico (matematica, fisica,
informatica, biologia, ecc.).
4 «All’interno del creato, l’uomo non è solo individuo che pensa e parla. È anche creatura che canta. È questo lo
scopo della sua conformazione fisico-psichica, tanto che cantare è per lui gesto naturale. […]. L’uomo […] pensa,
parla e canta. Ma il gesto del canto esige un coinvolgimento molto più pieno del corpo che non l’esercizio del pensare e del parlare. […]. Nella vita dell’uomo, come si insegna e si educa a parlare, così occorre educare a cantare,
ricordando che il canto è la forma comunicativa più piena, più ricca e più espressiva: cantando, infatti si dona e ci si
dona con maggiore intensità. […]». Mons. Giuseppe Liberto, maestro direttore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, Parola fatta
canto, Roma, Città del Vaticano, 2008)
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
3. CRITERI DI AMMISSIONE ALLA FREQUENZA DELL’OS MUSICA
-
-
-
L’allievo che intende seguire l’OS Musica deve aver frequentato il corso opzionale di Educazione musicale fino al termine della Scuola media di grado inferiore; in assenza di questo requisito, su richiesta degli interessati, verrà organizzata una verifica di carattere attitudinale, per esempio per quanto riguarda le competenze strumentali, da verificare durante una breve audizione.
L’allievo che intende seguire l’OS Musica ha l’obbligo di scegliere la Musica come disciplina fondamentale (DF) al momento dell’iscrizione alla I e alla II liceo.5
L’allievo segue inoltre obbligatoriamente, dal primo anno e durante l’intero quadriennio
liceale, un corso di musica strumentale o di tecnica del canto, facendo capo all’offerta gratuita degli istituti (corsi complementari di musica strumentale già previsti dal Regolamento degli studi liceali, cui si aggiungerà un insegnamento del flauto traverso) oppure prendendo lezioni private (il cui costo è a carico della famiglia) presso istituti o docenti qualificati.
La partecipazione alle attività corali e strumentali organizzate dall’istituto è pure da ritersi molto importante e perciò vivamente raccomandata.
La scelta della DF Musica esclude la possibilità di seguire la DF Arti visive nel primo biennio.
3.1. Modalità d’iscrizione all’OS Musica
Dopo la presentazione del suo Rapporto preliminare (dicembre 2013), informato dal direttore
dell’UIMS dell’intenzione dipartimentale di procedere con l’introduzione sperimentale dell’OS
Musica in due istituti, il GL ha cercato di predisporre quanto ritenuto necessario per una corretta informazione degli studenti che attualmente frequentano la IV media, delle famiglie,
nonché delle direzioni scolastiche, degli esperti di Sme di Musica e degli orientatori scolastici ,
appartenenti ai comprensori delle Scuole medie di riferimento per il LiLu1 e il LiBe.
Sottolineata la necessità che le direzioni dei due istituti interessati dall’introduzione sperimentale dell’OS MUS possano autonomamente valutare le modalità di dettaglio con cui gestire
l’informazione e la procedura d’iscrizione al nuovo indirizzo di studi, si propongono in allegato i documenti6 al momento predisposti per il LiLu1 e già approvati dal Consiglio di direzione
interessato.
Al di là del modulo d’iscrizione alla I classe e alle relative informazioni accompagnatorie, ciò
che al GL importava maggiormente era la preparazione:
- di una ”Scheda informativa per studenti e genitori”, che riassumesse in poche pagine obiettivi formativi, contenuti disciplinari fondamentali, con indicazioni sui destinatari della
5
Ciò comporta che in II la DF e l’OS (compresa la Musica strumentale) sono co-presenti: particolarmente nel
caso in cui non sia possibile in un istituto formare una classe di II con solamente allievi dell’OS MUS, il docente
titolare dell’insegnamento della Musica, sia come DF sia come OS, deve garantire un approccio equilibrato nello
svolgimento degli argomenti di studio previsti per la DF, in modo tale da consentire a tutti gli allievi (quindi
anche a coloro che hanno scelto un’OS in altri ambiti di studio) di seguire in maniera normale tutte le attività
proposte. [a tal riguardo, cfr. i seguenti capitoli del presente rapporto: 5. Piano degli studi (MUS DF e OS); 5.1
Musica Disciplina fondamentale (I e II classe); 5.2.2. Obiettivi formativi Musica OS II classe].
6 Allegato E: Modulo d’iscrizione all’anno scolastico 2014/15 – classe prima (LiLu1)
Allegato F: Informazioni per chi desidera iscriversi al Liceo (LiLu1)
Allegato G: Opzione specifica Musica: scheda informativa per studenti e genitori (LiLu1)
Allegato H: Offerta di un indirizzo di studio caratterizzato dall’OS MUS – Modulo d’scrizione all’OS MUS (LiLu1)
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
nuova OS, sulle modalità di valutazione e su alcuni aspetti di natura metodologica [cfr. Allegato G],
- e di un “Modulo d’iscrizione all’OS Musica”, col quale si cerca di fare chiarezza anche sulla
questione della formazione strumentale (o vocale), nonché sulla partecipazione alle attività
musicali promosse nell’istituto [cfr. Allegato H].
4. PROPOSTA DI GRIGLIA ORARIA (OS MUSICA)
Un’introduzione sperimentale, in tempi possibilmente brevi, di un nuovo percorso di formazione liceale in Ticino caratterizzato dall’OS Musica non può prescindere dal considerare
preliminarmente almeno due punti fermi:
- la necessità imperativa di attenersi alle indicazioni generali circa le finalità formative delle
scuole di maturità in Svizzera, indicate nell’art. 5 dell’O/RRM (liceo come “scuola di cultura
generale” e non di specializzazione, con le conseguenti implicazioni rispetto ai contenuti
programmatici anche delle OS);
- l’opportunità, per non stravolgere l’impianto complessivo del modello di piano degli studi
liceali attualmente in vigore nel Cantone, di collocare l’ipotesi di un percorso di studi caratterizzato dall’OS Musica in un contesto non dissimile da quello che accomuna gli “indirizzi
non scientifici” (OS Lingue antiche e moderne; OS Economia e diritto); ciò comporta taluni
vincoli d’impostazione della griglia oraria, di cui la presente proposta tiene conto al fine
d’inserire il progetto con coerenza nel disegno delle attuali OS non scientifiche (si veda il
Regolamento degli studi liceali del 2008).
DISCIPLINA
FONDAMENTALE
OPZIONE
SPECIFICA
Musica strumentale
(o canto)
Totale ore sull’arco del
quadriennio (DF + OS)
PRIMA
SECONDA
TERZA
QUARTA
2
2
-
-
-
3
4
5
1
1
1
1
16 ore di Musica + 4 di Musica strumentale (o canto)
(OS LAT/GRE 29 ore – OS LAT 16 ore – OS Lingue moderne 15 ore – OS ECO/DIR 17 ore, comprese 3 ore IED)
4.1 Osservazioni integrative alla proposta di griglia
1) La pratica dello studio di uno strumento musicale o della tecnica del canto durante almeno un’ora settimanale lungo l’arco del quadriennio liceale appare come imprescindibile
complemento della formazione assicurata durante i corsi dell’OS (simile impostazione è
peraltro seguita in tutti i modelli messi in pratica nei Licei svizzeri che da anni contemplano nella loro offerta formativa l’OS Musica7).
In concreto, paiono prospettabili soluzioni diversificate:
a) l’allievo intenzionato a seguire l’OS Musica può iniziare (o continuare) lo studio di uno
strumento fra quelli contemplati nell’offerta gratuita dei “corsi complementari di musica strumentale” previsti negli istituti (in particolare per chitarra classica, flauto traIl GL, nella fase preparatoria ed esplorativa della sua attività, ha cercato di raccogliere informazioni su quanto
attuato in altre realtà scolastiche svizzere, chinandosi soprattutto sulle esperienze pluriennali maturate in area
romanda, anche se non solo, con particolare riferimento ai Cantoni di Ginevra, Friburgo, Vaud, Neuchâtel, Vallese
e Berna.
7
11
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
verso, pianoforte e violino); in tal caso, anche il corso del I anno (antecedente la scelta
definitiva dell’OS) prevede l’obbligo per l’allievo di seguire una tale formazione;
b) l’allievo intenzionato a seguire l’OS Musica può iniziare (o continuare) lo studio di uno
strumento (o del canto) nell’ambito di una scuola musicale riconosciuta8; in questo
caso i costi sono tuttavia interamente a carico della famiglia;
c) l’allievo intenzionato a seguire l’OS Musica può iniziare (o continuare) lo studio di uno
strumento (o del canto) anche nella forma di lezioni private presso un docente qualificato (anche in questo caso i costi ricadono interamente sulla famiglia);
d) per quanto riguarda gli strumenti ammessi, oltre a quelli previsti dai normali corsi di
musica strumentale organizzati negli istituti, il ventaglio può essere ampio; occorre
tuttavia che lo strumento scelto dall’allievo esiga o permetta la lettura di partiture
scritte nel sistema di notazione tradizionalmente in vigore nella realtà occidentale;
2) È opportuno e vivamente raccomandato che l’allievo s’impegni ad affiancare allo studio e
alla pratica dello strumento (o del canto) la partecipazione alle attività musicali previste
dall’istituto scolastico di appartenenza (cori, musica d’assieme, ecc.).
3) Durante il II anno di studi, nell’ambito della DF Musica, sarebbe auspicabile sviluppare, in
maniera più marcata di quanto sia stato possibile fare sinora, una riflessione sulle possibili
occasioni d’insegnamento coordinato, in particolare con la Storia dell’arte, cioè con la disciplina che concorre alla definizione della nota di maturità di Arti (sperimentazioni in
questi ambiti sono del resto sono state condotte in passato in alcune sedi liceali).
Da approfondire e sperimentare inoltre la possibilità, certamente aperta a molte interessanti prospettive, che le attività svolte nell’OS di Musica (in II, III e IV classe) considerino e
sviluppino esperienze e sperimentazioni didattiche di forme d’insegnamento coordinato
e/o di approcci a carattere interdisciplinare (alcune ipotesi vengono sommariamente indicate in pagine successive)9.
4.2 Carico orario complessivo per uno studente dell’OS MUS
ITALIANO
LINGUA2
LINGUA3
(LINGUA4)
MATEMATICA
FISICA
CHIMICA
BIOLOGIA
STORIA
GEOGRAFIA
FILOSOFIA
INTR. ECO/DIR
MUSICA (DF)
OS MUSICA
MUS. STR./CANTO
OC (non di MUS)
LAM (anche di MUS)
ED. FISICA
Totale
PRIMA
4
3
3
3
4
2+1
2
2+1
2
1
2
1
3
31/34
SECONDA
4
3
3
3
2
2+1
2
2
1
2
3
1
3
32
TERZA
4
3
3
3
1
1
1
3
2
2
4
1
2
1
3
34
QUARTA
4
3
3
4
2
2
2
2
5
1
2
1
2
30
Per esempio, presso il Conservatorio della Svizzera italiana (CSI), oppure nell’ambito dei corsi offerti dalla
Società svizzera di Pedagogia Musicale (SSPM) oppure da Gruppi bandistici affiliati alla FEBATI, ecc.
9 Si veda il cap. 5.6 e, in particolare per le discipline dell’area scientifica, l’Allegato 11.2
8
12
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
5.
PIANO DEGLI STUDI (MUSICA DF e OS)
Premessa
Il piano di studio cantonale di Musica come disciplina fondamentale (DF) indica “Obiettivi
essenziali” e “Referenti disciplinari” che qui vengono riproposti, tenendo presenti le esperienze didattiche maturate negli anni dai due membri del GL che insegnano al LiBe e al LiLu1.
La tabella seguente documenta, in una sorta di visione panoramica, dei possibili percorsi,
rispetto ai quali sono ovviamente da immaginare opportunità di scelta e selezione da parte
degli insegnanti.
La Musica come DF tiene conto della necessità di avviare gli studenti all’acquisizione di alcune
conoscenze, competenze e abilità di base. Le proposte per il piano di studio per l’OS che si
elencano nei capitoli successivi, non potendo prescindere da queste competenze basilari
(dalle quali prendono anzi le mosse), prevedono approcci significativamente diversi, tra
l’altro per il livello di approfondimento previsto nei vari ambiti, per lo spazio riservato
all’analisi del testo musicale, nonché per l’attenzione dedicata allo sviluppo delle capacità
critiche necessarie alla riflessione estesa sui complessi fenomeni culturali e tecnici attinenti
alle forme di espressione musicale.
13
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
5.1 Musica Disciplina fondamentale (I e II classe)
Obiettivi formativi
Contenuti disciplinari
La disciplina musica sensibilizza l’allievo a
vivere e a capire il fenomeno musicale nella
sua vastità e complessità, sia attraverso
realizzazioni pratiche sia mediante l’ascolto,
esercitando lo sviluppo equilibrato delle
capacità emozionali, razionali, creative e
psicomotorie.
1. Elementi teorici
Obiettivi essenziali
Favorire la maturazione umana dell’allievo,
attraverso la musica, per un suo inserimento
critico e consapevole nella realtà; in questa
prospettiva, le lezioni di musica devono costituire uno stimolo e un aiuto a:
- sviluppare un atteggiamento aperto e
disponibile nei confronti della varietà del
fenomeno musicale e delle differenze che
esso propone;
- favorire l’interesse per l’approfondimento
e l’estensione delle proprie conoscenze
della musica;
- saper cercare della documentazione attendibile in biblioteca e nella rete;
- sviluppare la disponibilità ad ampliare,
differenziare e affinare il proprio gusto
musicale;
- porsi problemi riguardanti il campo musicale, saper discutere e sostenere opinioni
critiche sulla musica e sulle sue problematiche ed essere disponibile alla critica e alla
discussione;
- individuare e analizzare i collegamenti con
altre discipline e sentire l’importanza
dell’interazione di diversi fattori nella produzione musicale (tecnici, sociali, estetici,
filosofici, storici, economici, ecc.);
- esplorare e sviluppare le proprie potenzialità creative, affinando il gusto estetico, la
fantasia, la sensibilità al fenomeno musicale
e lo spirito critico;
- saper ascoltare, commentare e descrivere
un’opera musicale;
- saper conoscere ed apprezzare le varie
proposte concertistiche offerte nella regione;
- saper utilizzare la voce o uno strumento
musicale (individualmente o in gruppo) per
sviluppare le proprie capacità espressive e
per avvicinarsi concretamente a un’opera;
I Linguaggi musicali nelle loro specificità tecniche: selezione ed ordinamento del materiale acustico.
a) Il suono: altezza, durata, intensità
e timbro. Ritmo e battuta. Intervalli.
b) Elementi basilari di grammatica
musicale.
c) Dal modalismo alla tonalità: scale
di riferimento, funzione dei suoni
all’interno delle scale e dei brani,
accordi e cadenze caratteristici, la
modulazione, il trasporto.
Semplici esercizi d’analisi armonica.
Verso la dissoluzione della tonalità e linguaggi del XX secolo.
Esempi
Classificazione degli intervalli.
Agogica, dinamica, tempo.
Tipi di articolazione, quali
elementi per l’interpretazione di una partitura.
Scale maggiori e minori.
Armatura di chiave.
Principali cadenze (perfetta,
sospesa, d’inganno...).
Individuazione delle armonie di un brano. Armonizzazione di una semplice
melodia (v. scrittura musicale).
2. Elementi di storia della musica
- Compositori di riferimento e composizioni più significative.
- Evoluzione degli organici strumentali.
- Alcuni generi musicali a partire dal
Seicento, in relazione alla loro funzione.
Di regola ogni argomento viene
introdotto con ascolti mirati o con
esercizi pratici, vocali e o strumentali.
La musica antica
Fonti primarie e secondarie, la notazione greca.
Il Medioevo ed il Rinascimento
Breve storia della notazione musicale.
Nascita della polifonia, predominio
della musica vocale, l’emancipazione
della musica strumentale.
Il Barocco
Nascita del melodramma. Il basso
continuo e la monodia accompagnata.
La suite. Scritture imitative. Tema e
variazioni. La sonata a tre, dal concerto grosso al concerto solistico.
Il Classicismo
La forma sonata, la sinfonia, il quartetto d’archi.
14
Dalle formazioni di musica
d’insieme rinascimentali al
consolidamento degli
organici strumentali (formazioni da camera, orchestra).
Musica sacra, profana,
vocale, strumentale, per il
teatro, per la danza, da concerto, da camera, ecc.
L’Epitaffio di Sicilo. Fonti
iconografiche, letterarie,
teoriche.
Dalla notazione neumatica a
quella mensurale.
Monteverdi, Corelli, Vivaldi,
Bach.
Haydn, Mozart, Beethoven.
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Il Romanticismo
Il poema sinfonico, le scuole nazionali,
il repertorio pianistico, il melodramma dell’Ottocento, gli esotismi, influssi extraeuropei sulla musica occidentale, l’Impressionismo musicale. La
svolta di fine Ottocento.
Il Novecento
La musica afroamericana. Dissoluzione della tonalità, serialismo. Il
Neoclassicismo. Contaminazioni fra
generi e linguaggi.
Chopin, Liszt, Dvorak,
Smetana, Verdi, Wagner,
Debussy, Puccini.
Stravinskij, Joplin, Gershwin,
Bernstein.
Seconda scuola di Vienna.
Deep Purple, Emerson, Lake
& Palmer.
3. Introduzione all’analisi delle
forme musicali
Introduzione al concetto di forma in
musica.
Il principio di ripetizione, variazione,
contrasto e sviluppo in musica.
Analisi di brani dal repertorio.
Caratteristiche storiche e stilistiche
specifiche.
Definizione di motivo, frase,
periodo musicale.
Tema e variazioni, Rondò.
4. Pratica vocale e strumentale
Impostazioni di base del canto.
Lettura a vista di semplici brani
monodici e polifonici del repertorio
classico e moderno in chiave di sol e
di fa.
Realizzazioni ritmiche.
Postura, respirazione,
intonazione.
Per es. bodypercussion.
5. Scrittura musicale
Semplici esercizi di scrittura musicale,
rispettando la grammatica musicale.
Per es. creazione di melodie
basate su cadenze e brevi
giri armonici, su carta o con
un software informatico.
6. Organologia
Le qualità del suono. Esercitazioni di
riconoscimento dei timbri strumentali
(educazione all’orecchio). Le famiglie
strumentali. La partitura orchestrale.
La notazione del canto corale (estensione e timbro delle voci).
15
Ravel, Boléro
Classificazione di Curt Sachs
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
5.2 Musica Opzione specifica
5.2.1 Obiettivi formativi
Al termine della formazione liceale l’allievo che ha seguito l’OS Musica deve avere acquisito le
basi di una solida cultura musicale, affinato i suoi strumenti di percezione e di produzione
musicale, esercitato con impegno le tecniche specifiche della disciplina e maturato esperienze
in contesti relazionali in cui l’ascolto dell’altro e la capacità di collaborare, insieme allo studio
rigoroso e all’autodisciplina, costituiscono aspetti e valori importanti della propria crescita
culturale e personale.
5.2.2 II classe (1° anno OS – 3 ore settimanali)
Obiettivi generali di conoscenza e competenza
- Conoscenza del sistema di notazione musicale tradizionale.
- Conoscenza dei sistemi di notazione musicale antichi.
- Conoscenza delle principali forme della monodia cristiana.
- Conoscenza delle principali forme alle origini della polifonia.
- Conoscere e saper analizzare i generi e le principali forme della musica vocale del Quattrocento e del Cinquecento.
- Conoscere le condizioni dell’evoluzione della musica strumentale tra Quattrocento e Cinquecento.
- Conoscere il repertorio della poesia italiana cantata nella stagione aurea del madrigale e le
tecniche impiegate dai compositori per l’espressione musicale dei versi poetici (approccio interdisciplinare).
- Conoscere gli aspetti principali legati alla nascita del Barocco musicale nel Seicento.
- Conoscere le contingenze della nascita dell’opera in musica.
- Saper situare nel tempo i principali compositori e le correnti stilistiche dal Medioevo al Barocco, in un processo di continua messa in relazione con altri campi di studio (approccio interdisciplinare).
- Conoscenza dei fondamenti della teoria musicale di base.
- Capacità di distinguere le tecniche di scrittura musicale.
- Capacità di riconoscere, all’ascolto e alla lettura, gli strumenti più comuni, gli strumenti peculiari della musica del Medioevo e del Rinascimento, i timbri, le tessiture vocali e di determinarne il loro utilizzo nei vari generi, formazioni o stili musicali.
- Conoscere elementi della teoria del suono (fisica acustica e descrizione matematica).
- Capacità di leggere, riprodurre, cantare col nome delle note una melodia tonale.
- Capacità di trascrivere un dettato melodico (a una voce).
- Capacità di riconoscere all’ascolto intervalli, strutture armoniche e cellule ritmiche di base,
stili musicali diversi, strumenti musicali e differenti tipi di voce e di strumentazione.
- Capacità di cantare delle composizioni monodiche o polifoniche, individualmente e in gruppo.
- Capacità di esprimere un giudizio personale e di proporre argomentazioni critiche su opere,
forme, generi o stili musicali esaminati.
- Capacità di esprimere il proprio potenziale artistico attraverso l’interpretazione,
l’improvvisazione o la composizione.
- Capacità di esprimere i concetti base dell’acustica.
- Conoscere l’utilizzo di apparecchiature di amplificazione (mixer, microfoni, casse acustiche e cablaggi)
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
II classe
Contenuti disciplinari
Esempi di possibili percorsi
1. Elementi teorici
Approfondimento di linguaggi e grammatica musicali con riferimenti all’evoluzione
del linguaggio musicale nei periodi storici
affrontati.
a) Il suono. Acustica fisica.
La notazione musicale. Ritmo. Ornamenti. Tempo. Indicazioni dinamiche.
Toni e semitoni. Scale. Tonalità. Intervalli.
b) Melodia. Armonia. Accordi. Cadenze.
Consonanza e dissonanza. Modulazione.
Basso numerato. Scritture tematiche.
Contrappunto. Canone. Fuga.
c) Motivo. Frase. Periodo. Forma binaria.
Forma ternaria. Forme musicali basate
sulla danza.
2. Storia della musica
Compositori di riferimento e composizioni
più significative. Evoluzione degli organici
strumentali. Principali generi musicali a
partire dal Medioevo, in relazione alla loro
funzione. Di regola ogni argomento è introdotto o approfondito con ascolti mirati o
con esercizi pratici, vocali e o strumentali.
La musica nell’Antichità
La musica greca.
La musica romana.
Gli strumenti musicali.
Il Medioevo
La monodia nella liturgia cristiana. Il canto
gregoriano.
Monodia nel canto profano.
La lirica trobadorica e trovierica.
La monodia nei paesi germanici.
La poesia italiana.
Lo sviluppo della polifonia.
Il Duecento.
Il Trecento francese.
Il Trecento italiano.
Gli strumenti musicali.
Evoluzione del linguaggio musicale dalla modalità alla
moderna tonalità.
Altezza, intensità, timbro, intonazione. Chiavi, durata
dei suoni, punti, legature, corone, pause. Misure a due, a
tre, a quattro tempi, composte e irregolari. Sincope e
contrattempo. Dinamica e segni d’espressione. Diesis,
bemolli, bequadri. Indicazioni di tonalità, scale maggiori, minori, cromatiche, pentafoniche, esatonali. Triadi,
collegamento degli accordi, rivolti. Settime di dominante e secondarie. Accordi di nona, undicesima, tredicesima, accordi particolari. Note accessorie o di fioritura.
Progressione modulante. Scrittura monodica, polifonica, omoritmica, imitativa, ecc. Soggetto, controsoggetto,
voci, codetta, divertimento, struttura della Fuga.
N.B.: gli esempi relativi agli autori non implicano
che se ne sottintenda per ognuno una trattazione esaustiva
Fonti iconografiche, letterarie, filosofiche, teoriche.
Gregorio Magno. Dalla tradizione orale alla notazione
neumatica. I neumi e la loro classificazione. La teoria e
la struttura dei modi. Le sequenze, i tropi.
Dalla notazione neumatica a quella mensurale. NotreDame, l’organum. Il conductus. Il motetus in francese.
Vitry, ars vetus e ars nova. Guillaume de Machault,
ballade e rondeau.
Il madrigale, la ballata. Jacopo da Bologna, Giovanni da
Cascia, Francesco Landino.
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Quattrocento e Rinascimento
I maestri “oltremontani”.
Inizio della stampa musicale.
Esempi da Dufay, Binchois, Ockeghem, Desprez, Obrecht, Isaac, Gombert, Clemens non Papa.
Petrucci (Venezia, prime stampe musicali).
Emancipazione della musica strumentale.
Francesco da Milano, i Cavazzoni, Willaert.
Le intavolature per liuto e tastiera. I trattati I trattati e manuali di V. Galilei (Il Fronimo), Diruta (Il
Transilvano), Girolamo Della Casa (Il vero modo di
teorici. L’arte del “diminuire”.
diminuir).
Chanson polifonica in Francia.
Il Madrigale in Italia.
La frottola.
I fase del madrigale.
Poesia, musica, poeti e compositori.
Arcadelt
Verdelot
Willaert
Della Viola.
Fase mediana del madrigale.
De Rore.
Lasso.
Desprez, Certon, De Sermisy, Jannequin.
Tromboncino, Cara, Pesenti. Petrucci, Antico.
Poeti e poesie messe in musica. Forme poetiche. Oda,
strambotto, capitolo, sonetto, canzone. I metri poetici.
Poesie di Petrarca, Poliziano, Sannazaro, Bembo, Ariosto.
Arcadelt (Voi ve ne andate al cielo, Se la dura durezza, Il
bianco e il dolce cigno, Ancidetemi pur, Chiare, fresche, e
dolci acque).
Verdelot (Divini occhi sereni, Madonna il tuo bel viso,
Fuggi fuggi cor mio, Sì lieta e grata morte).
Willaert (Cantai, or piango, Quando i begli occhi, Un
giorno mi pregò, Oh ben mio, Madonna io non lo so).
Della Viola (Oh se quant’è l’ardore, Nell’aspra dipartita,
È veramente cieco, Io son ferito, Lasso, la rete che mi lega
il core).
Festa, Gero, Corteccia.
De Rore (Ancor che col partire, Non gemma non fin oro,
Dalle belle contrade, Oh, sonno, Mia benigna fortuna,
Vergine bella che di sol vestita).
Lasso (Ecco la nimpha, Matona mia cara, Al dolce suon,
Ben convenne, Spent’è amor).
Madrigalismi, cromatismi, musica ficta.
Palestrina, A. Gabrieli, Donato, Monte
Il Lied germanico. I Meistersinger.
La musica tra Riforma e Controriforma. Il
Concilio di Trento.
Sachs, Senfl, Lasso.
Le grandi scuole europee.
La scuola romana e Palestrina. La scuola veneziana e i
Gabrieli. Lasso. Victoria e le scuole spagnole. Byrd in
Inghilterra.
Il madrigale nel tardo Cinquecento. Marenzio.
Marenzio (Tirsi morir volea, Scendi dal paradiso, O voi
che sospirate, S’io vissi cieco, Udite lagrimosi spirti, Stillò
l’anima in pianto).
Wert.
Wert (Passer mai solitario, Aspro cor, Vezzosi augelli,
Forsennata gridava, Valle che dei lamenti miei sei piena).
Gesualdo.
Cenni sui temperamenti pitagorico, mesotonico, equabile.
Gesualdo (Baci soavi e cari, Moro lasso al mio duolo).
Il madrigale drammatico. Vecchi, Banchieri. Musiche
per il teatro e Intermedi.
18
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Gli albori del Barocco
Il Madrigale, la Monodia accompagnata, il
basso continuo. Nuove scelte poetiche.
D’India, Galilei, Caccini.
G.B. Marino, Tasso, Guarini, i nuovi poeti prediletti.
Monteverdi.
Madrigali di Monteverdi scelti dai vari libri. Concerto.
Madrigali guerrieri e amorosi. Combattimento. Prima e
Seconda pratica. Musica sacra (Missa In illo tempore.
Vespro della Beata Vergine). Il teatro (Favola d’Orfeo. Il
ritorno di Ulisse e L’incoronazione di Poppea).
Nascita dell’opera in musica e diffusione
del teatro d’opera.
Firenze, Peri, Caccini. Venezia, la nascita dei teatri
pubblici. Opera di corte e opera impresariale. Cavalli.
Tragédie Lyrique in Francia. Lully. Masque in Inghilterra. Purcell.
Dalla polifonia vocale alla polifonia strumentale.
Ricercare, Canzona, Toccata. I Gabrieli, Luzzaschi,
Frescobaldi, Sweelinck.
La Musica sacra cattolica e Musica luterana. La messa e il mottetto. Palestrina, Lasso. Schütz. Il
corale
3. Analisi
Approfondimenti e analisi dei generi e
delle principali forme musicali dei periodi
storici affrontati. Analisi melodica. Analisi
armonica. Introduzione all’analisi funzionale.
Analisi di semplici corali a 4 voci.
Riconoscimento uditivo degli intervalli.
Analisi di frammenti melodici tonali.
Analisi armonica e esercizi: cadenze nella monodia,
nella polifonia a 2 voci, nella polifonia a 3 voci. Accordo
a 3 suoni, funzioni armoniche principali. Cadenze.
Basso cifrato. Tessiture vocali. Analisi di corali a 4 voci.
Note reali e accidentali, cadenze modulanti al quinto
grado.
4. Pratica vocale e strumentale
Impostazione del canto.
Solfeggio cantato nelle chiavi di Sol e Fa.
Lettura di brani monodici e polifonici dei
periodi storici affrontati.
Audizioni vocali/strumentali in classe.
Postura, respirazione, vocalizzi.
Esercizi per l’intonazione degli intervalli.
Sequenze d’intervalli da trasporre.
Melodie da trasporre.
Solfeggi in 2 chiavi.
Letture ritmiche.
Esecuzione vocale/strumentale in classe e analisi di
pezzi studiati individualmente.
5. Scrittura musicale
Le Invenzioni a 2 voci di Bach.
Esercizi di scrittura musicale secondo le
regole della grammatica musicale.
Dettato melodico (a una voce).
Analisi e esercizi di scrittura sulle Invenzioni a 2 voci di
Bach.
6. Organologia
Approfondimenti sulla tecnica e la costruzione degli strumenti musicali protagonisti
dei periodi storici affrontati.
Strumenti dell’Antichità e del Medioevo. La voce e
le tessiture vocali. Organo, clavicembalo, liuto. Gli
strumenti ad arco. Ensembles polistrumentali.
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
7. Tecniche di elaborazione del suono
Allestimento di un impianto di amplificazione per concerti e conferenze.
Introduzione alla strumentazione da studio. Il segnale,
il decibel. Cavi e connettori audio: jack, XLR, RCA. Tipi
di microfono (dinamici, a condensatore, figure polari,
risposta in frequenza, impedenza). Funzionamento e
posizionamento dei microfoni (problemi di fase).
Phantom. Potenziometri di preamplificazione. Mixer e
DAW (Digital Audio Workstation). Metodi di amplificazione.
Nozioni basilari di regia.
Il mixaggio. Fader, problemi di distorsione del suono.
Processori del segnale: equalizzazione, compressione.
Effettistica: riverbero, convoluzione, delay, chorus.
Introduzione all’uso di software di notazio- Scrittura di semplici partiture ad una e più voci. Insene musicale
rimento tramite tastiera o nota per nota tramite PC.
Editing di base per una resa sonora del brano. Protocollo MIDI: funzioni e parametri fondamentali.
-
20
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
5.2.3 III classe (2° anno OS – 4 ore settimanali10)
Obiettivi generali di conoscenza e competenza
- Conoscenza dei sistemi di notazione particolari, quali il basso cifrato.
- Conoscenza dei principali cambiamenti stilistici protagonisti della transizione dal Barocco al
Classicismo.
- Conoscenza delle principali caratteristiche del linguaggio contrappuntistico del Barocco.
- Conoscere e saper analizzare le principali forme strumentali e vocali del Barocco, dell’epoca
classica e del Romanticismo.
- Conoscere e saper analizzare la fuga con particolare riferimento al Clavicembalo ben temperato di J.S. Bach.
- Saper situare nel tempo i principali compositori e le correnti stilistiche dal Barocco all’epoca
del Romanticismo, in un processo di continua messa in relazione con altri campi di studio
(approccio interdisciplinare).
- Approfondimento dei contenuti della teoria musicale di base precedentemente trattata.
- Capacità di distinguere le tecniche di scrittura musicale.
- Capacità di riconoscere, all’ascolto e alla lettura, gli strumenti più comuni, i timbri, le tessiture vocali e di determinarne il loro utilizzo nei vari generi, formazioni o stili musicali.
- Possedere conoscenze delle forme musicali e dei generi più diffusi.
- Conoscere elementi della teoria del suono (fisica acustica e descrizione matematica).
- Capacità di leggere, riprodurre, cantare col nome delle note una melodia tonale e di trasporla
in altre tonalità.
- Capacità di trascrivere semplici dettati melodici e armonici (corale a 4 voci).
- Capacità di riconoscere all’ascolto intervalli, strutture armoniche e cellule ritmiche di base,
stili musicali diversi, strumenti musicali e differenti tipi di voce e di strumentazione.
- Capacità di effettuare un’analisi armonico-funzionale, per es. di un corale a 4 voci di Bach.
- Capacità di armonizzare a 4 voci una melodia di corale data nello stile di Bach.
- Capacità di cantare delle composizioni a una o più voci, individualmente e in gruppo.
- Capacità di esprimere un giudizio personale e di proporre argomentazioni critiche su opere,
forme, generi o stili musicali esaminati.
- Capacità di esprimere il proprio potenziale artistico attraverso l’interpretazione,
l’improvvisazione o la composizione.
- Capacità di esprimere i concetti base dell’acustica.
- Conoscere l’utilizzo di apparecchiature di registrazione.
10
Di cui almeno 2 da consacrare alla storia della musica.
21
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
III classe
Contenuti disciplinari
Esempi di possibili percorsi
1. Elementi teorici
Approfondimento di linguaggi e grammatica musicali con riferimenti all’evoluzione del linguaggio musicale nei periodi
storici affrontati.
Stile contrappuntistico. Basso continuo. Stile galante,
Empfindsamer. Melodia accompagnata. Basso albertino.
Tonalità. Circolo delle quinte. Linguaggio romantico.
Modulazioni remote.
La Suite. Tema con variazioni. Rondò. La
sonata. Forma sonata. Rondò-sonata.
Sinfonia. Concerto. Ouverture. Recitativo
e Aria. Lied. Musica a programma.
Allemanda, Corrente, Sarabanda, Giga, Minuetto, Ciaccona e Passacaglia. Esposizione, sviluppo e ripresa nella
forma sonata.
Struttura dell’aria col da capo.
2. Storia della musica
N.B.: gli esempi relativi agli autori non implicano che
se ne sottintenda per ognuno una trattazione
esaustiva
Il Barocco
La musica strumentale. Sonate e Concerti.
Sonate da chiesa e da camera. Concerto grosso e concerto
solistico. Corelli, Geminiani, Torelli, Locatelli. Vivaldi,
Tartini. Sonate per cembalo di D. Scarlatti. Biber, Muffat.
Telemann. Couperin, Rameau.
La musica vocale. L’opera in Italia, in Zeno e Metastasio. L’aria. Aria col da capo. Tipologie
dell’aria. Opera seria e opera comica, intermezzo.
Francia, nei paesi tedeschi.
L’opera in Italia. A. Scarlatti. La scuola napoletana. Durante, Porpora, Pergolesi (La serva padrona). Vivaldi,
Caldara, Steffani.
L’opera in Francia e nei paesi tedeschi. Tragédie lyrique,
opéra-ballet, opéra-comique. Rameau. Hasse. Il Singspiel.
Oratorio.
Musica liturgica cattolica.
L’oratorio latino e l’oratorio in volgare. Carissimi, Stradella, A. Scarlatti. La messa in stile “napoletano” e quella
“alla Palestrina”.
Cantata e Passione luterane.
Buxtehude, Telemann.
J.S. Bach.
Bach. La “Bach-Renaissance”. Scelta di cantate, oratori
(Weihnachts-Oratorium) e Passioni (Johannes-Passion;
Matthaeus-Passion). La messa in Si. La produzione cembalo-organistica e le raccolte didattiche. Orgelbüchlein,
Klavier-Uebung, Le suites, Invenzioni e Sinfonie, Il clavicembalo ben temperato. Concerti (Concerti brandeburghesi e concerti solistici) e musica da camera (Sonate e
partite per violino solo). Le opere speculative (Offerta
musicale, Arte della fuga).
Haendel.
Haendel e l’opera seria (Giulio Cesare). Il Messiah e
l’oratorio inglese. La musica strumentale (Concerti per
organo, Watermusic, Fireworks Music, Concerti grossi op.
6).
22
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Aspetti legati alla prassi esecutiva.
Il Classicismo
Stile galante e nuova sensibilità.
La musica strumentale.
Dal cembalo al pianoforte.
La forma sonata
La nascita della sinfonia.
La musica da camera.
La musica vocale. Opera buffa.
Riforma dell’opera seria.
Lo “Sturm und Drang” e la musica.
Haydn.
Mozart.
Beethoven.
Esempi basati sui trattati dell’epoca. P. Tosi (Opinioni de’
cantori antichi e moderni). Quantz (Versuch einer Anweisung, die Flöte traversiere zu spielen), C.Ph.E. Bach (Versuch über die wahre Art das Clavier zu spielen), B. Marcello (Il teatro alla moda).
Clavicembalisti italiani. Galuppi, Platti, Rutini. Clavicembalisti tedeschi. W.F. Bach. Schobert. C.Ph.E. Bach (Sonaten für Clavier mit veränderten Reprisen, Rondò e Fantasie
per tastiera). Stile empfindsamer.
Dalla sonata bipartita a quella tripartita.
Sammartini. Stamic e la scuola di Mannheim. J.Ch. Bach.
La nascita del quartetto d’archi. Haydn. Boccherini e il
“Quartetto toscano”. Il quintetto per archi.
Carlo Goldoni e lo sviluppo dell’opera buffa. Galuppi,
Piccinni. L’opera buffa “napoletana“. Cimarosa (Il matrimonio segreto) e Paisiello (Il barbiere di Siviglia).
Gluck e Ranieri de’ Calzabigi. Orfeo ed Euridice. Alceste.
Parigi e le querelles. La querelle des bouffons. La querelle
fra gluckisti e piccinnisti.
Goethe, Herder e Schiller. Musica dello “Sturm und
Drang” (Haydn, Sinfonie n. 39, 44, 45 e 49; Quartetti in fa
e sol minore dell’op. 20; Mozart, Quartetto in re minore K.
173; Sinfonia K. 183).
Haydn. Sinfonie più significative (Sinfonie parigine e
londinesi). Quartetti (dalle opp. 33, 71,74,76,77). Oratori
(Die Schöpfung, Die Jahreszeiten, Die Sieben Worte des
Erlösers am Kreuze).
Mozart, sintesi di stili. I viaggi. Salisburgo. Vienna e la
libera professione. L’opera seria (Idomeneo, La clemenza
di Tito) e l’opera buffa (la trilogia dapontiana: Nozze, Don
Giovanni, Così fan tutte). L’opera tedesca (Die Entführung,
Die Zauberflöte). La musica sacra (le messe, la messa K.
427, il Requiem). Le sinfonie (sinfonie giovanili; le ultime
sinfonie). I concerti per pianoforte (K. 271 e i concerti
viennesi), per violino (K. 219), per clarinetto (K. 622). La
musica da camera (i quartetti per Haydn, sonate per
violino, sonate, variazioni e pezzi staccati per pianoforte).
Beethoven. Il linguaggio musicale. Il teatro (le versioni di
Fidelio). La Missa solemnis. Le sinfonie (3,5,6,7,9), Ouvertures, i concerti solistici (per pianoforte, n. 3,4,5; concerto per violino). La musica da camera: Settimino op. 20,
quartetti per archi (in particolare gli ultimi 5), sonate per
violino (Primavera, Kreutzer). Le sonate per pianoforte
(opp. 13, 27, 28, 53, 57, 81a, le ultime 5 sonate).
23
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Il Romanticismo
Musica strumentale, Lied e teatro musicale nell’area tedesca.
Schubert.
Schumann.
Chopin.
Liszt.
Weber.
La musica in Italia.
Opera seria, semiseria e buffa.
Rossini.
Schubert. Principali Lieder (Erlkönig, Gretchen am Spinnrade, i cicli Die schöne Müllerin, Winterreise, Schwanengesang), la Sinfonia incompiuta, il quartetto La morte e la
fanciulla, la Wanderer-Phantasie, Moments musicaux e
Impromptus.
Schumann. Il pianoforte (Papillons, Kinderszenen, Kreisleriana, Fantasia op. 17). I Lieder (principali cicli, Lieder su
testi di Heine op. 24, Dichterliebe op. 48). La musica da
camera (Quintetto e Quartetto con pianoforte, Phantasiestücke op. 88). La musica sinfonica (Sinfonie n. 3 e 4), il
Concerto per pianoforte. Il teatro (Genoveva, Szenen aus
Goethes Faust).
Chopin e il pianoforte. Salonmusik (Polacche, Mazurche,
Valzer, Notturni). Le raccolte di Studi (op. 10 e op. 25), I
Preludi op. 28, la Sonata op. 35. I 2 Concerti per pianoforte e orchestra.
Liszt. L’influsso di Paganini. Il virtuosismo pianistico e
Les années de pèlerinage.
Weber e l’opera tedesca. Il Freischütz e Euryanthe.
L’età rossiniana.
Le convenzioni formali dell’opera italiana. Scena e Aria
tripartita (cantabile, tempo di mezzo, cabaletta). La
“solita forma”. Il Duetto quadripartito. Il Finale concertato.
Rossini. Caratteristiche del linguaggio musicale: vocalità,
incisività orchestrale, il crescendo. Le opere serie (Tancredi, Otello, Semiramide), le opere buffe (Italiana, Barbiere, Cenerentola), le semiserie (Gazza ladra). Il grandopéra parigino: Guillaume Tell. Il silenzio teatrale. La
musica sacra. Stabat Mater, Petite messe solennelle.
Bellini, Donizetti.
Soggetti romantici. Nuove tipologie vocali. Bellini (Sonnambula, Norma, I puritani). Donizetti (Elisir d’amore,
Lucia di Lammermoor, Don Pasquale).
Il primo Verdi.
Verdi. La drammaturgia verdiana. L’influsso del grandopéra. Nabucco e gli “anni di galera”. La trilogia: Rigoletto, Trovatore, Traviata. Un ballo in maschera.
La musica in Francia.
Il teatro musicale.
Berlioz.
Opéra-comique. Boïeldieu, Auber, Hérold.
La nascita del grand-opéra. Spontini (Fernand Cortez),
Rossini (Le siège, Moïse, Guillaume Tell). Scribe e Auber
(La muette de Portici). Halévy (La Juive). Meyerbeer (Les
Huguenots, Le prophète, L’Africaine)
Berlioz. Il superamento dei generi. La Symphonie fantastique. Harold en Italie. Les Troyens, La damnation de
Faust.
24
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
3. Analisi
Analisi della Fuga.
Analisi di corali di Bach.
Approfondimenti e analisi dei generi e
delle principali forme musicali dei periodi
storici affrontati. Analisi armonica e funzionale.
4. Pratica vocale e strumentale
Analisi delle 48 Fughe del Clavicembalo ben temperato di
Bach.
Esposizione, Controesposizione, Svolgimento, Stretto.
Soggetto, Risposta (reale, plagale o tonale), Mutazione,
Coda, Controsoggetto, Divertimento (o Episodio), Riesposizione. Testa del soggetto, progressioni armoniche.
Aumentazione, Diminuzione. Pedale. Analisi del soggetto
(conclusivo, sospensivo, modulante).
Analisi armonica e esercizi. Modulazione. Sesta napoletana. Sesta eccedente. Progressione armonica. Esercizi
alla tastiera.
Esercizi per l’intonazione degli intervalli.
Sequenze d’intervalli da trasporre.
Melodie da trasporre.
Solfeggi in 2 chiavi.
Letture ritmiche.
Solfeggio cantato nelle chiavi di Sol e Fa.
Lettura di brani a una o più voci dei periodi storici affrontati.
Esecuzione vocale/strumentale in classe e analisi di
Pratica del canto corale.
pezzi studiati individualmente.
Audizioni vocali/strumentali in classe.
5. Scrittura musicale
Esercizi di realizzazione. Cadenze a 2 e 3 voci. Cadenze
dei corali bachiani. Movimento delle voci. Regole di
scrittura. Cadenze a 4 voci. Articolazione del basso e del
contralto (alla semiminima, alla croma). Armonizzazione
di bassi numerati e di melodie di corale. Impiego degli
accordi di settima.
Armonizzazione del corale a 4 voci.
Esercizi di scrittura musicale secondo le
regole della grammatica musicale.
Dettato melodico. Dettato armonico (coArmonizzazione a 4 voci di melodie di corale nello stile
rale a 4 voci).
di Bach ed esecuzione della stessa.
6. Organologia
Gli strumenti ad arco. Il violino. L’orchestra.
Approfondimenti sulla tecnica e la co- Dal cembalo al pianoforte. Clavicembalo, clavicordo,
struzione degli strumenti musicali prota- fortepiano, pianoforte. Altri strumenti.
gonisti dei periodi storici affrontati.
7. Tecniche di elaborazione del suono
Introduzione alla registrazione stereofonica e multitraccia.
Introduzione all’uso di strumenti virtuali.
Strumentazioni: mixer analogico, digitale, software
(DAW). Studio-in-a-box. Tecniche di registrazione multitraccia: traccia, canale. Tracking, overdubbing, punching,
mixdown. Sampling: 16-bit vs. 24 bit. Monitoraggio con
cuffie e con amplificatori. Editing non distruttivo delle
tracce. Tracce reali e virtuali.
Clipping. Normalizzazione del suono. Bilanciamento
stereofonico (pan).
Realizzazioni sonore da software di notazione musicale
(Finale, Sibelius, Musescore) o da DAW (Logic, Cubase, Pro
Tools). Inserimento dei dati in tempo reale con tastiera.
Approdondimento del protocollo MIDI. Strumenti virtuali basati su tecniche di sampling (suoni campionati) e su
emulatori (sintetizzatori). Elaborazione approfondita dei
dati (velocity, pan, articolazioni, effettistica) per una resa
realistica del brano.
25
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
5.2.4 IV classe (3° anno OS – 5 ore settimanali11)
Obiettivi generali di conoscenza e competenza
- Conoscenza dell’evoluzione della notazione musicale avvenuta nel XX secolo.
- Conoscenza delle trasformazioni, influenze e contaminazioni subite dell’opera teatrale in
Europa nell’Ottocento.
- Conoscenza dell’evoluzione della crisi del linguaggio musicale tra Otto e Novecento.
- Conoscenza del contesto storico, culturale, scientifico, artistico del primo Novecento in cui si
verifica il radicale cambiamento del linguaggio musicale.
- Conoscere e saper analizzare le principali forme strumentali e vocali dell’Ottocento.
- Conoscenza e capacità di analisi dei nuovi linguaggi musicali del Novecento.
- Conoscenza dei principi teorici e delle tecniche cui fanno capo i nuovi linguaggi musicali del
Novecento.
- Capacità di distinguere le varie tecniche di scrittura musicale utilizzate tra Otto e Novecento.
- Capacità di riconoscere, all’ascolto e alla lettura, i nuovi strumenti nati dalla tecnologia del
Novecento.
- Possedere conoscenze delle forme musicali e dei generi più diffusi.
- Saper situare nel tempo i principali compositori e le correnti stilistiche dalla seconda metà
dell’Ottocento a tutto il Novecento, in un processo di continua messa in relazione con altri
campi di studio (approccio interdisciplinare).
- Conoscere i principali aspetti della storia della vita musicale in Ticino dal Novecento a oggi
- Conoscere elementi della teoria del suono (fisica acustica e descrizione matematica).
- Capacità di leggere, riprodurre, cantare col nome delle note una melodia tonale e di trasporla
in altre tonalità.
- Capacità di trascrivere semplici dettati melodici e armonici (corale a 4 voci).
- Capacità di riconoscere all’ascolto intervalli, strutture armoniche e cellule ritmiche di base,
stili musicali diversi, strumenti musicali e differenti tipi di voce e di strumentazione.
- Capacità di effettuare un’analisi dettagliata di tutti i movimenti, le sezioni e parti di una sonata dell’epoca classica e romantica.
- Capacità di armonizzare a 4 voci una melodia data negli stili del Settecento e dell’Ottocento.
- Capacità di realizzare una breve composizione vocale/strumentale nello stile di un autore a
scelta dell’Ottocento o del Novecento.
- Capacità di cantare delle composizioni a una o più voci, individualmente e in gruppo.
- Capacità di esprimere un giudizio personale e di proporre argomentazioni critiche su opere,
forme, generi o stili musicali esaminati.
- Capacità di esprimere il proprio potenziale artistico attraverso l’interpretazione,
l’improvvisazione o la composizione.
- Capacità di esprimere i concetti base dell’acustica.
Indicativamente la dotazione oraria dovrebbe così venir ripartita: 2 ore per la storia della musica, 1 ora per la
teoria, 1 ora di analisi e scrittura, 1 ora di solfeggio e dettato.
11
26
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
IV classe
Contenuti disciplinari
Esempi di possibili percorsi
1. Elementi teorici
Approfondimento di linguaggi e grammatica musicali con riferimenti all’evoluzione del linguaggio musicale nei periodi
storici affrontati.
2. Storia della musica
Il Secondo Ottocento
Musica strumentale e teatro musicale
nell’area tedesca.
Il confronto tra Absolute Musik e Programmmusik, fra tradizione strumentale
e Nuova scuola tedesca.
Forma ciclica e poema sinfonico.
L’ideale dell’opera d’arte totale (Gesamtkunstwerk).
Verso la dissoluzione della tonalità e linguaggi del XX
secolo.
Scale esatonali e pentafoniche. Libero accostamento
accordale. Scomparsa delle funzioni armoniche. Arcaismi
modaleggianti. Scale modali difettive. Politonalità. Varietà ritmica. Atonalità. Dodecafonia. Serialità.
Jazz. Minimal music.
N.B: gli esempi relativi agli autori non implicano che
se ne sottintenda per ognuno una trattazione
esaustiva. Il docente dovrà definire un suo percorso che implichi una selezione.
Brahms. L’incontro con Schumann. Le sinfonie (n. 1, 3, 4),
i concerti per pianoforte (opp. 15, 83) e per violino op.
77. La musica da camera. Quintetto con pianoforte op. 34,
Le sonate per violino (opp. 78, 108), il Quintetto con
clarinetto op. 115. Le ultime pagine per pianoforte (opp.
116-119). Il Requiem tedesco.
Liszt. La Sonata per pianoforte e la forma ciclica. Poema
sinfonico e “idea poetica”. Ce qu’on entend sur la montagne, Tasso, Les préludes, Mazeppa. Eine Faust Symphonie, Eine Symphonie zu Dantes Divina Commedia.
Wagner. La nuova concezione drammatica. Gli scritti
(Das Kunstwerk der Zukunft, Oper und Drama). Le opere
romantiche (Die Feen, Das Liebesverbot, Rienzi) e il
dramma musicale (Tannhäuser, Lohengrin, la tetralogia
Der Ring des Nibelungen). Tristano, Parsifal. Il linguaggio
musicale. Leitmotive, melodia infinita, abolizione del
numero chiuso e struttura durchkomponiert. La crisi
delle funzioni armoniche.
La musica in Italia e in Francia.
Il Verdi della piena maturità.
Verdi. La forza del destino, Aida. Il quartetto per archi. La
Messa da Requiem. La collaborazione con Boito. Verdi e
Shakespeare. Otello e Falstaff. Evoluzione del linguaggio
musicale e trasformazione del numero chiuso.
Altri autori in Italia.
Ponchielli (La Gioconda), Boito e l’ambiente della “Scapigliatura” (Mefistofele). Catalani (La Wally).
Il teatro musicale in Francia.
Trasformazione di grand-opéra e opéracomique. L’opéra-lyrique.
Gounod (Faust, Roméo et Juliette). Massenet (Manon).
Bizet (Carmen).
L’operetta.
Offenbach. Orphée aux Enfers, La belle Hélène, La vie
parisienne.
Russia. Glinka (Una vita per lo zar), Musorgskij (Boris
27
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Centri periferici e musiche “nazionali”.
Godunov), il Gruppo dei Cinque. Čajkovskij. Il teatro
(Evgeny Onegin, La dama di picche), la musica sinfonica
(la Patetica), il balletto (Il lago dei cigni, Lo schiaccianoci). Rimskij Korsakov e l’orchestrazione.
Spagna, Paesi nordici. Paesi dell’Est europeo. Dvorak,
Smetana.
La nascita del Novecento
Declino dell’Europa e coscienza della
crisi.
La crisi del linguaggio musicale. Esotismi,
influssi extraeuropei sulla musica occidentale, Simbolismo, Impressionismo,
Neoclassicismo.
Debussy. Linguaggio musicale. Libero accostamento
accordale, evanescenza delle funzioni armoniche, arcaismo modaleggiante. Le Mélodies su testi di Baudelaire,
Verlaine (Les fêtes galantes), Mallarmé. Il pianoforte
(Children’s Corner; Preludi I & II; Etudes). L’orchestra
(Prélude à l’après-midi d’un faune; La mer). Il teatro
(Pelléas et Mélisande). Il balletto (Jeux).
Ravel, Satie, Honegger e il gruppo dei Sei.
Le avanguardie artistiche e letterarie.
“Fauves”, cubismo, futurismo, dadaismo,
surrealismo.
L’opera in Italia dopo Verdi e Wagner.
Stravinskij e i Ballets russes. L’Oiseau de feu, Sacre du
printemps, Petrouschka. Il linguaggio musicale. Scale
modali difettive, politonalità, varietà ritmica. Stravinskij
e la Svizzera (Ramuz, le Noces, Histoire du soldat). Pulcinella e il gusto neoclassico. The Rake’s Progress.
L’influsso della dodecafonia (Threni, Variations per
orchestra) e del Jazz (Ebony Concert).
Il verismo della Giovine Scuola. Mascagni e Cavalleria
rusticana. Leoncavallo e Pagliacci. Puccini. Manon Lescaut, Bohème, Tosca. Il filone esotico: Madama Butterfly.
Rinnovamento del linguaggio musicale. Trittico e Turandot.
Marinetti. Russolo e l’Intonarumori.
Le avanguardie in Italia. Futurismo e
musica.
La Generazione dell’Ottanta.
Fra tradizione tedesca e avanguardia
musicale viennese.
Casella, Pizzetti, Respighi, Malipiero.
Mahler. Lieder (Des Knaben Wunderhorn, Lieder eines
fahrenden Gesellen, Kindertotenlieder), Das Lied von der
Erde. Sinfonie.
R. Strauss. Opere teatrali (Salome, Elektra, Der Rosenkavalier, Die Frau ohne Schatten) e poemi sinfonici
(Alpensinfonie, Also sprach Zaratustra).
Dissoluzione della tonalità. Atonalità,
Espressionismo, Dodecafonia e serialità.
Schönberg.
Schönberg. Opere tonali (Verklärte Nacht, Pelleas und
Melisande). La Harmonielehre e l’emancipazione della
dissonanza. Opere atonali (Lieder op. 15, Pierrot lunaire)
e espressioniste (Erwartung). Lo Sprechgesang. Opere
dodecafoniche (Klavierstücke op. 23, Suite op. 25, Variazioni op. 31, A Survivor from Warsaw, Moses und Aron).
Berg.
Berg e la tonalità “allargata” (Sonata per pianoforte op.
1). Opere atonali (4 Lieder op. 2, 5 Lieder op. 4). Espressionismo e forme musicali. Wozzeck. Dodecafonia e
lirismo (Lyrische Suite, Lulu, Concerto per violino).
Webern.
Webern e la tonalità “allargata” (Passacaglia op. 1).
Atonalità (5 Lieder op. 3, 5 Lieder op. 4, 6 Pezzi op. 6,
Bagatelle op. 9). Forme classiche e serialità (Quartetto
d’archi op. 28, Sinfonia op. 21, Variazioni per orchestra
op. 30).
28
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Il Novecento tra USA e URSS.
Musica afroamericana, Jazz e sperimentalismo negli USA. La musica del Dopoguerra.
Il Musical. Minimalismo.
La musica nei Paesi dell’Est europeo.
Musica e Politica nell’URSS.
Opera, Balletto, Musica per film e musica
strumentale.
Il Secondo Novecento
Germania, Francia, Inghilterra.
Le avanguardie musicali del Secondo
Dopoguerra: Darmstadt, Musica concreta,
Musica elettronica. Postmodernismo.
Cenni sulla vita musicale nel Canton Ticino nel XX secolo.
Nascita e storia della Radio, della Radiorchestra (oggi OSI) e del Coro della Radio.
Principali rassegne musicali sul territorio
Compositori e musicisti ticinesi
3. Analisi
Analisi di sonate.
Approfondimenti e analisi dei generi e
delle principali forme musicali dei periodi
storici affrontati.
Gershwin. Songs e sinfonismo (Rhapsody in Blue, An
American in Paris, Porgy and Bess). Copland. Varèse.
Ellington.
Bernstein (West Side Story), Cage, Reich, Ph. Glass, Adams.
Bartok, Janacek.
Prokofiev. La musica orchestrale (Sinfonia classica,
Pierino e il lupo). Il pianoforte (Visions fugitives). Il teatro
(Guerra e pace). Il balletto (Romeo e Giulietta). Prokofiev
e Eizenstein, la musica per film (Aleksandr Nevsky, Ivan il
Terribile).
Sostakovic. Sinfonismo e musica da camera. Il teatro (Il
Naso).
Hindemith, Messiaen, Britten.
Nono, Berio, Boulez, Stockhausen. Varèse, Schaeffer,
Henry.
Edwin Loehrer, Otmar Nussio, Leopoldo Casella, Marc
Andreae, Diego Fasolis, Vladimir Askenasy.
Settimane musicali di Ascona, Concerti pubblici dell’OSI,
Lugano Festival, New Orleans Ascona, Estival Jazz Lugano, Festival organistico di Magadino.
Carlo Florindo Semini, Francesco Hoch, Luigi Quadranti,
Renzo Rota…; Rocco Filippini, Dante Brenna, Francesco
Piemontesi, Fiorenza De Donatis, Luca Pianca….
Analisi delle sonate di Mozart e Beethoven. Forma sonata. Esposizione, Sviluppo, Ripresa (o Riesposizione),
Coda. I tema (I gruppo tematico), Ponte, II tema (II
gruppo tematico), Codetta. Elaborazione tematica, Modulazione.
Forma Lied semplice e complessa.
Minuetto, Scherzo, Trio, Coda.
Rondò a 3 e a 5 periodi. Rondò-sonata a 7 periodi.
Tema con variazioni.
29
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
4. Pratica vocale e strumentale
Solfeggio cantato nelle chiavi di Sol e Fa.
Lettura di brani a una o più voci dei periodi storici affrontati.
Pratica del canto corale.
Audizioni vocali/strumentali in classe.
5. Scrittura musicale
Esercizi di scrittura musicale secondo le
regole della grammatica musicale.
Dettato melodico.
Esercizi per l’intonazione degli intervalli.
Sequenze d’intervalli da trasporre.
Melodie da trasporre.
Solfeggi in 2 chiavi.
Letture ritmiche.
Esecuzione vocale/strumentale in classe e analisi di
pezzi studiati individualmente.
Armonizzazione di una melodia data nello stile scelto
(Settecento o Ottocento) ed esecuzione della stessa.
Realizzazione ed esecuzione di una breve composizione
vocale/strumentale nello stile scelto (Ottocento o Novecento).
Dettato armonico (corale a 4 voci).
6. Organologia
Approfondimenti sulla tecnica e la costruzione degli strumenti musicali protagonisti dei periodi storici affrontati.
Gli elettrofoni: Theremin, onde Martenot. Organo Hammond. Il sintetizzatore. Sampling.
7. Tecniche di elaborazione del suono
Approfondimento nell’uso di software
musicali (notazione, DAW). Elementi di
mastering.
Sintesi del suono. Campionatori. Analisi e correzione del
segnale sonoro: rimozione di frequenze indesiderate,
clipping. Normalizzazione delle tracce. Formati di condivisione della registrazione: wav, mp3. Registrazione
analogica e registrazione digitale.
30
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
5.3 Qualche indicazione aggiuntiva di natura metodologica e didattica
Le metodologie per l’insegnamento della Musica nell’ambito dell’OS non si immagina debbano
necessariamente scostarsi in maniera radicale, per quanto riguarda l’impostazione del lavoro
didattico con gli studenti, dalle pratiche normalmente messe in atto anche durante le lezioni
della disciplina fondamentale Musica. In altre parole, v’è da immaginare che, con le “modulazioni” rese necessarie dalla specificità dei singoli argomenti nonché dal loro grado di complessità e di approfondimento, si faccia capo sia a lezioni frontali, alternate a momenti in cui prenda maggior peso il dialogo tra docente e allievi e il dibattito collettivo, sia a proposte di attività
organizzate in gruppi (con incarichi di studio e approfondimento anche in maniera autonoma,
da svolgere almeno in parte a domicilio, ecc.). Approcci didattici specifici andranno invece
adottati per l’impostazione delle attività di ascolto, nonché per la preparazione e la direzione
delle attività canore (esercitazioni vocali corali) e di musica d’assieme.
Formazione teorica / cultura musicale / storia della musica
L’insegnamento dell’OS Musica deve mirare all’acquisizione, da parte degli allievi, di conoscenze musicali abbastanza sviluppate anche se non approfonditamente specialistiche; esso
deve inoltre favorire l’apertura degli studenti verso la cultura e la pratica artistica, in modo da
renderli criticamente consapevoli, capaci di esprimere giudizi e di fare delle scelte. Parallelamente agli approcci strettamente disciplinari, alcuni temi potrebbero/dovrebbero essere
affrontati e approfonditi nell’ambito di “laboratori interdisciplinari”, eventualmente anche
nell’ambito di settimane a tema o progetti d’insegnamento per “unità tematiche” e via dicendo,
da valutare, concordare, approfondire e sperimentare d’intesa con gli insegnanti dei molteplici ambiti disciplinari con attinenze al vastissimo campo dei fenomeni musicali.
Formazione dell’orecchio / analisi
La forma e i metodi d’insegnamento per l’acquisizione di queste competenze devono adattarsi
alle specificità disciplinari (riconoscimento di timbri strumentali, elementi tematici, strutture
melodiche ed armoniche, ma anche esercizi di percezione in senso lato) e sono affrontati con
un esercizio regolare nel corso dell’intero percorso formativo.
Esercitazioni di scrittura musicale / tecniche e applicazioni pratiche
Gli strumenti in queste esercitazioni didattiche si avvalgono di tutti gli elementi grammaticali
di base e delle loro applicazioni melodiche e armoniche acquisite durante le lezioni.
Formazioni strumentali / vocali individuali
Alle condizioni indicate, è da considerare parte integrante del corso dell’OS.
Laboratori di musica d’insieme / coro / insiemi strumentali
La pratica musicale d’insieme (canto corale, musica strumentale) è aperta a tutti gli allievi;
ovviamente essa è opportuno e vivamente raccomandato che essa sia regolarmente frequentata da coloro che seguono l’OS Musica.
31
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
5.4 Esperienze d’insegnamento coordinato o interdisciplinare: qualche sommaria ipotesi di possibili campi d’indagine per sperimentazioni didattiche
La musica sviluppa stretti legami con praticamente tutte le manifestazioni dell’attività umana,
sociale e culturale, perciò essa risulta in perfetta coerenza con i contenuti del progetto formativo che ispira il percorso liceale.
In sostanza tutti i settori di studio possono avere attinenze e contatti con i fenomeni musicali
(tra parentesi si cerca d’indicare, talvolta con poche “parole chiave”, qualche possibile pista
d’indagine):
Lingue e letterature
(antiche e moderne):
Matematica e
Scienze sperimentali:
Scienze umane :
musica e letteratura intrattengono da sempre stretti rapporti dando
luogo a reciproche sollecitazioni espressive e linguistiche: una dialettica
che interessa la poesia, il teatro (si consideri, per es., l’evoluzione del
teatro musicale, che trasforma in musica drammi e sentimenti delle pagine letterarie), ma anche, soprattutto tra XIX e XX secolo, la narrativa.
Lo studio di periodi, generi e movimenti letterari (nell’ambito della poesia, come della prosa, del teatro, ecc.) offre insomma, e trasversalmente
ai secoli, molteplici possibilità di contatto e collaborazione. Oltre agli
aspetti legati all’evoluzione dei fenomeni letterari e musicali in senso
diacronico, alla radice stessa della poesia v’è un fondamentale ed imprescindibile elemento sonoro e musicale; da qui l’utilità di conoscenze e
competenze di natura anche tecnica (metrica, retorica, ecc.) che riguardano ambedue gli ambiti artistici ed espressivi.
biologia (fenomeni fisico-biologici della produzione e percezione del
suono), chimica, fisica, matematica, informatica12, ecc.
Arti:
filosofia (componenti di una struttura sistemica; il movimento e il suo
studio come evoluzione e divenire), storia (v. anche taluni aspetti evocati per le letterature), geografia (aspetti territoriali ed etnologici), psicologia (armonia come equilibrio), pedagogia, economia e diritto (regolamentazioni riguardanti il mercato musicale, i diritti d’autore, le norme
della Fondation SUISA), media, ecc.
storia dell’arte, arti visive, danza, cinema, spettacolo, regia, ecc.
Educazione fisica:
capacità motorie e sensoriali, coordinazione dei movimenti, ritmica, ecc.
Competenze tecniche:
da quelle artigianali (per es. la liuteria) a quelle elettroniche (tecniche di
registrazione, manipolazione del suono, “sintetizzatori”), ecc.
Medicina:
musicoterapia
A titolo di esempio, in un allegato si indicano (volutamente in un contesto apparentemente “altro” rispetto alla
collocazione dell’OS Musica negli ambiti non scientifici) alcuni possibili punti di aggancio con il piano di studio di
Matematica, di Fisica e di Informatica.
12
32
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
6. VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
6.1 Nota di maturità di Musica come DF (alla fine del II anno)
Alla fine della II classe, la nota di maturità di Arti è stabilita dal docente di Musica (sulla base
dei risultati raggiunti nella DF) e dal docente di Storia dell’arte secondo le modalità previste
dai regolamenti vigenti.13
6.2 Modalità di valutazione dell’apprendimento (OS MUSICA)
Si elencano qui di seguito, a titolo esemplificativo, alcune proposte (da attuare naturalmente
tenendo presente il grado di competenze e di conoscenze progressivamente acquisite dagli
studenti nel corso degli anni di studio) che si riferiscono ai cinque “cardini principali” su cui
poggia l’OS Musica (v. il cap. 1 “Obiettivi generali”).
-
-
Teoria: lettura cantata e dettati ritmici e melodici per verificare gli aspetti tecnici e
grammaticali della scrittura musicale.
Storia: ascolto di brani di diversi periodi ed autori per verificare la capacità dell’allievo
di contestualizzazione storica (nell’ambito della storia della musica sono immaginabili
sia lavori individuali sia di gruppo).
Analisi: analisi di spartiti musicali di varia provenienza storica e redazione di commenti, avvalendosi di una metodologia e di una terminologia adeguate alla situazione (ciò
comporta abilità e competenze d’uso anche di programmi informatici, mediante i quali
l’analisi puntuale dello spartito e il suo ascolto contribuiscono insieme alla costruzione
di un commento sorretto da un approccio rigoroso).
Scrittura: esercizi individuali di scrittura musicale; dalla semplice struttura melodica
alla tecnica di variazione, all’elaborazione di arrangiamenti, fino alla libera scrittura
creativa.
Organologia: verifica delle capacità di riconoscimento degli strumenti e dei timbri
dell’orchestra e del loro ruolo al suo interno.
6.3 Note semestrali e finali dell’OS Musica (II, III e IV anno)
La nota di fine anno conseguita nell’OS Musica conta a tutti gli effetti per la promozione, secondo le disposizioni del Regolamento degli studi liceali riguardanti le discipline fondamentali
e le opzioni.
Le note di secondo semestre e finale nell’OS Musica (II, III e IV classe) vengono stabilite dal
docente titolare del corso e tengono conto sia dei risultati conseguiti nell’OS sia di quelli raggiunti nella pratica strumentale o vocale sia della partecipazione attiva alle attività musicali e
corali nell’istituto (tali attività pratiche, nella ponderazione per il calcolo della nota, contano
in ragione di circa 1/3).
Il GL ritiene auspicabile che si sviluppino dei contatti e delle forme di collaborazione tra le due discipline
interessate all’assegnazione del voto finale unico di Arti, proponendo attività concordate. Ciò consentirebbe di
fare in maniera che la nota unica di maturità acquisisca uno spessore culturale finora almeno in parte disatteso
(per approfondimenti si vedano le esperienze maturate e tuttora in progettazione, per esempio al Liceo di Lugano 1).
13
33
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Per tutti gli allievi, la valutazione del profitto raggiunto nell’ambito della pratica strumentale o
vocale (svolta in istituto oppure in forma privata) viene espressa dal docente titolare del
corso di OS alla fine dell’anno scolastico, d’intesa con un docente di musica strumentale, dopo
una “audizione” della durata di una ventina di minuti.
6.4 Esame di maturità dell’OS Musica
6.4.1 Obiettivi
Lo studente che ha scelto Musica come OS deve essere in grado di confermare, anche e soprattutto in occasione dell’esame di maturità, il suo impegno e il suo interesse spiccato per:
- gli aspetti culturali del fenomeno musicale, che consentono di stabilire relazioni tra il repertorio di secoli e la creazione contemporanea;
- gli aspetti analitici, che permettono di mettere in evidenza gli elementi costitutivi di
un’opera musicale;
- gli aspetti tecnici legati alla padronanza di uno strumento che permette di affrontare un
repertorio diversificato;
- gli aspetti creativi che, operando una sintesi delle tematiche precedenti, consentono di
elaborare un'interpretazione personale.
L’esame di maturità fa riferimento essenzialmente allo studio sistematico della storia della
musica, lungo le sue principali correnti, e alla capacità di analisi di opere rappresentative ad
esse attinenti, mediante lo studio delle loro partiture e la descrizione delle loro caratteristiche
formali e stilistiche.
Oltre ad un’adeguata competenza rispetto agli obiettivi disciplinari generali, lo studente deve
saper dimostrare:
- di conoscere i principali compositori delle correnti musicali studiate, così come una scelta
di opere rappresentative;
- di possedere le nozioni di scrittura musicale necessarie per leggere e analizzare una partitura (di piano, di coro o di orchestra);
- di saper eseguire, a memoria o con lo spartito, due brani preparati, di generi e epoche
diverse, appartenenti al repertorio di propria scelta (classico, popolare, jazz, pop, rock
ecc.)
L’esame di maturità nell’OS Musica comporta una prova scritta, un'interpretazione strumentale o vocale e un'interrogazione orale.
6.4.2 Esame scritto
L’esame scritto dell’OS dura 180 minuti. Esso comporta due parti dello stesso peso, ma non
necessariamente della stessa durata.
- Parte I: Analisi: tutti gli studenti ricevono la medesima partitura di un'opera o di un suo
frammento, non trattata preliminarmente in classe ma in rapporto con la materia svolta in
particolare durante gli anni d’insegnamento, di cui dovranno redigere l'analisi. Insieme alla
partitura gli studenti riceveranno precise consegne (“domande-guida”) con i punti da trattare (concernenti aspetti storici e di genere, come pure la teoria e l’analisi musicali). Gli
34
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
studenti sono invitati a rispondere alle domande in modo chiaro e preciso, basandosi anche
su concetti tecnici.
- Parte II: si suggeriscono due diverse modalità che, a tempo debito, dovranno venir valutate
dai responsabili della sperimentazione, d’intesa con l’UIMS e con le direzioni interessate.
a) (sul modello dell’esame di maturità federale) Storia della musica: gli studenti sviluppano un
tema di storia della musica tra i tre che vengono loro proposti fra quelli che sono
stati oggetto di studio e approfondimento nel corso della formazione.
b) (sul modello adottato nel Canton Berna) Dopo l’ascolto di un brano in condizioni uguali per
tutti gli esaminandi, gli studenti rispondono in forma scritta a domande relative allo
stile, alla teoria musicale e alla composizione (con elementi d’armonia, di ritmo e
melodia, ecc.). È possibile aggiungere una domanda di dettato musicale.
6.4.3 Interpretazione strumentale (o vocale) ed esame orale
I due momenti di cui si compone questa parte dell’esame formano un tutt’uno e devono svolgersi di seguito, senza interruzione.
In un primo tempo, della durata massima di 15 minuti, lo studente canta o suona con il proprio strumento14 (o al pianoforte messo a disposizione) due brani di genere, epoca e carattere
diversi, per una durata totale di circa 8/10 minuti15. Eventualmente può essere accompagnato
da una persona di propria scelta, che tuttavia non assisterà all'interrogazione orale, o da una
registrazione. In questo caso lo studente porta con sé il materiale necessario.
Al termine dell’esecuzione, lo studente presenta un'analisi elementare delle opere interpretate e le situa nel loro contesto storico e stilistico. Risponde inoltre alle domande degli esaminatori sulla natura e le caratteristiche di queste opere così come su dettagli di natura interpretativa.16
La seconda parte dell’esame, della durata di circa 15 minuti, consiste in almeno una domanda
di storia della musica17, in una prova di lettura a prima vista (vocale o strumentale) e una
verifica relativa a conoscenze musicali ritenute fondamentali18.
L’accordatura e la preparazione degli strumenti devono essere fatti prima della prova, senza sottrarre tempo
all’esame.
15 Sono ammessi la voce e gli strumenti musicali che sono stati oggetto di studio durante il quadriennio, ad
eccezione degli strumenti elettronici che permettono la programmazione di tutto o di parte di un brano (ad
esempio i sintetizzatori); gli studenti possono scegliere i brani da eseguire da qualsiasi genere di repertorio
(classico, jazz, popolare, leggero), e possono, volendo, dedicare una parte all'improvvisazione.
16 Oltre a una prestazione solistica (eventualmente accompagnata) di 5 minuti almeno, è pure possibile optare
per un’esecuzione proposta da una piccola formazione di quattro studenti al massimo, doventi tutti passare
l’esame. Se si opta per una soluzione di questo tipo, la durata del brano proposto come ensemble tiene conto del
numero di cantanti o strumentisti che sostengono l’esame; è compito dei candidati scegliere un brano che consenta agli esperti di valutare altrettanto correttamente sia la prestazione globale sia i contributi di ogni singolo
individuo. È compito dei candidati suddividere, utilizzare interamente e non oltrepassare il tempo a disposizione.
17 Lo studente, d’intesa col docente titolare dell’OS, deve prepararsi su almeno cinque capitoli importanti della
storia della musica, opportunamente differenziando tra periodi e generi. Per ognuno di questi capitoli egli deve
conoscere in maniera approfondita una composizione (da definire col docente) oppure un musicista se avrà
scelto il jazz.
18 A questo scopo, gli esaminatori scelgono e combinano compiti pratici di lettura (anche a prima vista), di formazione dell’ascolto e di ritmo (scale, intervalli, tonalità, ritmi).
Le conoscenze e capacità musicali fondamentali cui l’esame può fare riferimento sono le seguenti:
14
-
la lettura di una partitura (pianoforte, organo, coro, orchestra);
le scale maggiori e le relative minori nelle loro diverse forme (naturale, armonica, melodica), così come le tonalità con le loro alterazioni in chiave;
35
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
6.4.4 Criteri di valutazione
Per l’esame scritto si tiene conto:
- della capacità di fondare l'analisi e il lavoro di storia della musica su conoscenze solide e
riferimenti precisi alle opere studiate e al testo musicale proposto,
- della formulazione coerente e corretta del testo, nonché dell'uso di un linguaggio chiaro e
di un vocabolario musicale preciso.
La nota dell’esame scritto è la media arrotondata al quarto di punto delle due note parziali
assegnate, con voti a punti interi o mezzi punti, alle risposte fornite nella prova di analisi,
rispettivamente in quella di storia della musica.
Per l'esecuzione strumentale (o vocale) si tiene conto:
- della qualità tecnica, in relazione al livello del candidato;
- della preparazione e conoscenza dei brani;
- dell’intonazione, della sonorità, della precisione ritmica, del tempo, della capacità e coerenza interpretativa;
- della scelta ragionevole dei brani in relazione alle possibilità tecniche e alle conoscenze
stilistiche;
- nel caso di una prestazione con accompagnamento registrato, della coerenza (sincronismo
espressivo, ritmico, dinamico);
- nel caso di un’improvvisazione, dell’aspetto creativo/inventivo, della coerenza con il tema
e della sua struttura armonica.
In generale, la valutazione non si basa su un ipotetico livello uniforme delle esecuzioni, ma
sulla qualità tecnica e interpretativa in funzione delle competenze. A questo scopo, gli esaminatori devono disporre, all’inizio della prova pratica di ogni candidato, di una lista, sottoscritta dall’interessato e dal suo insegnante, indicante tutte le opere/brani lavorati insieme durante gli ultimi dodici mesi. Lo stesso documento informa sulla durata globale dell’insegnamento
strumentale/vocale.
Nel caso di una prestazione vocale, si tiene conto:
- dell’intonazione e della qualità vocale;
- della dizione e comprensione del testo;
- della musicalità e della capacità di comunicare, di trasmettere fraseggio, stile, espressività,
qualità delle emozioni.
Per l'interrogazione orale si tiene conto, oltre che della qualità complessiva dell'espressione
verbale (chiarezza e strutturazione del discorso), della capacità di ricorrere all’uso di un vocabolario musicale preciso e della qualità delle reazioni alle sollecitazioni degli esaminatori.
Più particolarmente si valutano:
- il grado di approfondimento dei brani interpretati;
- la determinazione del fraseggio e degli aspetti ritmici, della tonalità, del modo, delle principali modulazioni;
- la determinazione dei temi principali e secondari;
-
gli intervalli e gli accordi maggiori e minori, con la capacità di riconoscerli e di cantarli;
le nozioni di tonica, dominante e sensibile;
le misure semplici (2/4, 3/4, 2/2 ecc.) e composte (6/8, 9/8 ecc.);
le forme semplici binarie (AB) e ternarie (ABA);
qualche forma più elaborata (lied, rondò, ciaccona, variazione, sonata, fuga);
qualche genere (aria, recitativo, opera, cantata, suite, sonata, concerto, sinfonia).
36
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
la determinazione della forma;
la descrizione delle principali caratteristiche di questa forma;
la conoscenza della voce o dello strumento suonato (organologia);
la conoscenza dei compositori e della loro collocazione nella storia della musica, se si tratta
di composizioni del repertorio classico;
- la capacità di situare i brani suonati, o i loro temi, nel loro contesto stilistico, se si tratta di
un'interpretazione riferita al jazz, alla tradizione popolare oppure ad elementi di improvvisazione.
-
7. SCELTA E FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI MUSICA (DF e OS)
Un progetto che si pone l’obiettivo di introdurre l’offerta di una nuova OS nella formazione
liceale del Cantone non può prescindere dal porsi qualche interrogativo anche sulla figura
dell’insegnante cui affidare la conduzione dei corsi.
In termini generali, il GL ritiene che non esista motivo per ipotizzare degli insegnamenti separati (o affidati a diversi profili professionali) per la DF e per l’OS di Musica, a maggior ragione
nel corso del II anno, in cui è prevista la presenza contemporanea dell’una e dell’altra. Ciò
detto, si immagina che, soprattutto nella prospettiva di eventuali nuove assunzioni di docenti
di musica, un profilo interessante e consono alle aspettative dovrebbe comportare un Master
in musicologia e, come previsto dalle disposizioni vigenti, il possesso di un’abilitazione
all’insegnamento della disciplina Musica nelle SMS riconosciuta dalla CDPE. Idealmente, sarebbe inoltre di grande utilità poter contare su candidati in possesso anche di un diploma
conseguito presso un Conservatorio (strumento o composizione o direzione).
Siccome il problema dell’eventuale assunzione di nuovi docenti non si pone con urgenza immediata, al GL sembra soprattutto necessario, in previsione dell’avvio dell’introduzione sperimentale dell’OS Musica, e quindi già nel corso del 2014/15, immaginare opportune occasioni
di aggiornamento e formazione dei docenti di musica attualmente in carica nei Licei, su tematiche specifiche, che andranno valutate e definite nel dettaglio nel corso dei prossimi mesi.
Il GL ritiene inoltre importante che nel processo attuativo della sperimentazione vengano
coinvolti i docenti di Musica strumentale operanti negli istituti interessati. Per questa ragione,
nei mesi scorsi sono stati già stati organizzati degli incontri informativi che, in generale, hanno suscitato molto interesse e riscosso l’adesione di tutti i colleghi coinvolti.
Sarà inoltre da prevedere, nel corso dell’anno scolastico 2014/15, un’informazione puntuale
dei Gruppi disciplinari di Musica dei Licei per il momento non coinvolti nella sperimentazione.
8.
AULA/E DI MUSICA
Un insegnamento efficace ha bisogno anche di spazi adeguati. Senza voler enfatizzare la questione (di fatto gli istituti liceali dispongono già di “aule speciali” destinate all’insegnamento
della musica), è pur tuttavia necessario sottolineare come gli obiettivi ambiziosi dell’OS Musica necessitino anche di ambienti e di attrezzature19 in grado di rispondere in maniera puntuale alle necessità molteplici della pratica musicale. Non volendo qui entrare nel merito di aspetSono da considerare come necessari apparecchi di riproduzione e di registrazione (anche digitali) di qualità
adeguata, così come di casse di amplificazione, di microfoni per l’amplificazione degli strumenti acustici, ecc.
19
37
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
ti anche di dettaglio, a titolo esemplificativo, si allega la documentazione che è stata prodotta
al Liceo di Lugano 1 in previsione di incontri coi progettisti degli imminenti restauri interni
del Palazzo degli studi (v. Allegato C).
Naturalmente anche per gli insegnamenti della musica strumentale sarebbe opportuno disporre di spazi adeguati.
9.
COSTI PRESUMIBILI LEGATI ALL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA IN DUE ISTITUTI LICEALI
A parere del GL, l’introduzione sperimentale di un’offerta formativa con OS Musica in due
istituti liceali (uno del Sottoceneri, l’altro nel Sopraceneri), dovrebbe comportare costi legati
al personale insegnante, a ciclo triennale dell’OS interamente “operativo” (II, III e IV liceo),
stimabili nel modo seguente:
- 12 ore aggiuntive di Musica come OS (3 di II + 4 di III + 5 di IV) per istituto;
- con l’offerta dell’OS “a regime” (cioè operativa dalla II alla IV classe), si avrebbe un aumento complessivo del fabbisogno cantonale di docenti di musica pari a un orario a tempo pieno (24 ore)20;
- per la musica strumentale, una stima risulta al momento più difficile, anche perché già
attualmente – stante l’offerta limitata a solo tre strumenti nell’ambito dei “corsi complementari” previsti dal Regolamento degli studi liceali – parecchi studenti seguono una formazione strumentale o vocale presso altre istituzioni o maestri privati;
- immaginando per ogni anno gruppi di all’incirca una dozzina di allievi interessati
all’offerta gratuita della scuola (per lezioni di chitarra classica, flauto traverso, pianoforte
o violino)21, sembrerebbe ipotizzabile, rispetto alla situazione attuale, un aumento complessivo del fabbisogno di docenti di musica strumentale che dovrebbe aggirarsi intorno
alla quindicina di ore al massimo per istituto.22
- Se, come si è potuto appurare per esempio nel Canton Vallese, gli istituti stessi si dotassero
di strumenti da tenere a disposizione degli allievi, occorrerebbe immaginare (su tempi
medio-lunghi) qualche investimento finanziario da destinare a questo scopo. 23
20 A fronte di tale aumento per la musica, è sensato ritenere che vi dovrebbe essere un calo di ore grossomodo
corrispondente altrove, calo distribuito fra gli altri indirizzi di studio (quelli non scelti dagli studenti dell’OS
Musica).
21 Sull’opportunità di tornare ad offrire anche uno strumento a fiato (flauto traverso) si è già detto.
22 Rispetto all’andamento abituale degli iscritti ai corsi di musica strumentale, sembra legittimo immaginare che
proprio gli interessati all’OS MUS avrebbero comunque scelto di seguire tali corsi, anche senza l’apertura del
nuovo in dirizzo di studio. Si deve inoltre considerare che, mentre il docente liceale di Musica ha un onere lavorativo pari a 24 ore settimanali, quello di musica strumentale ne ha 27.
23 Si pensa in particolare a strumenti necessari per la musica d’insieme e non facilmente trasportabili (contrabbasso, violoncello, chitarra basso, ecc.).
38
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
10. CONCLUSIONE
«Quanto più fittamente la terra si popola, e quanto più meccanico diventa il modo di vivere, tanto più
indispensabile deve diventare la musica. Verrà un giorno in cui essa soltanto permetterà di sfuggire alle
strette maglie delle funzioni, e conservarla come possente e intatto serbatoio di libertà dovrà essere il
compito più importante della vita intellettuale futura».
Elias Canetti, La provincia dell'uomo. Quaderni di appunti 1942-1972, trad. di F. Jesi, Adelphi, 1978
Con molta soddisfazione il GL ha recentemente preso atto, per il tramite del direttore
dell’UIMS, che il Dipartimento – aderendo nella sostanza alle linee di fondo e alle proposte
contenute nel Rapporto preliminare consegnato dal GL nel dicembre 2013 – intende autorizzare, come suggerito nella relazione indirizzata alla Divisione scuola, l’introduzione sperimentale del nuovo indirizzo di studio caratterizzato dall’OS Musica sia al Liceo cantonale di
Lugano 1 sia al Liceo cantonale di Bellinzona, con inizio previsto per l’anno scolastico
2014/15 (iscrizione alla I classe e scelte conseguenti all’opzione d’indirizzo) e avvio effettivo
dell’OS nelle II classi dell’anno scolastico 2015/16.
Restando naturalmente a disposizione per qualsiasi chiarimento o per eventuali richieste di
approfondimento su questioni specifiche, il GL si propone, durante l’ultimo scorcio del suo
mandato, di proseguire la riflessione e qualche ulteriore approfondimento su alcuni aspetti
specifici. In particolare, i due docenti concretamente destinati a condurre la sperimentazione
(M. Bronz e C. Frigerio)24, con la consulenza dell’esperto di materia, prof. G. Castellani, continueranno nella preparazione di percorsi didattici e di proposte di attività, coerenti coi «piani
di studio» proposti (v. l’intero cap. 5), anche in una prospettiva inter e pluridisciplinare (v.
cap. 5.7), proseguendo un lavoro di raccolta, sistemazione e affinamento di materiali che il GL
ha già iniziato a condividere da qualche tempo25. Un altro versante sul quale sarebbe auspicabile, d’intesa coi docenti interessati di Musica strumentale, immaginare qualche esplorazione più puntuale riguarda la tipologia e il livello degli obiettivi minimi da raggiungere in
ambito strumentale 26.
Affinché simili sforzi di approfondimento possano continuare in maniera proficua, il GL ritiene ora indispensabile che la sperimentazione dell’OS Musica trovi al più presto formale conferma in una specifica risoluzione del DECS, in modo tale che si possa, nel tempo che rimane
prima della conclusione del presente anno scolastico, assicurare un’informazione corretta e
per quanto possibile esaustiva dell’«utenza» potenzialmente interessata al nuovo indirizzo
di studio (allievi, genitori, docenti, direzioni, esperti, orientatori delle Scuole medie di appartenenza ai comprensori dei Licei di Lugano 1 e di Bellinzona). Oltre alla necessità di un chiaro
quadro giuridico di riferimento, è infatti evidente che una scelta consapevole e ponderata di
La proposta di iniziare la sperimentazione al LiLu1 e al LiBe si giustifica tra l’altro per il fatto che nelle due sedi
operano i docenti che hanno contribuito alla definizione del progetto, ne conoscono perfettamente origine,
motivazioni e contenuti, e potranno perciò collaborare in modo fattivo nella sua attuazione concreta.
25 Il fatto che la proposta elaborata dal GL, coerentemente col Regolamento degli studi liceali in vigore, confermi il
mantenimento di un primo anno di liceo propedeutico offre il tempo necessario ai docenti per affinare le scelte
programmatiche e per concordare la preparazione di materiali, piani di lezione e via dicendo, da mettere in
pratica durante la II classe, al momento dell’avvio concreto della sperimentazione dell’OS Musica.
26 A tal proposito, nel presente rapporto ci si limita a fornire – a titolo puramente esemplificativo, nel cap. 11.4,
Allegato D – una scheda riguardante il programma di attività per la musica strumentale (chitarra al “Livello
medio tre” presso il Conservatorio della Svizzera italiana).
24
39
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
seguire l’OS Musica al liceo dipende in misura rilevante dalla possibilità, per allievi e genitori,
di conoscerne con anticipo gli obiettivi formativi e i contenuti disciplinari generali, nonché i
piani di studio, la griglia oraria, la tipologia immaginata dei destinatari, le metodologie
d’insegnamento, le modalità di valutazione del profitto, i criteri di ammissione e le modalità
d’iscrizione.
Essendo ormai prossimi alla conclusione del loro mandato, i membri del GL desiderano infine
ringraziare le Autorità dipartimentali per la fiducia loro accordata e, in particolar modo, per
l’opportunità offerta, davvero interessante e ricca di stimoli, di condividere un’esperienza di
riflessione e di progettazione intorno ad un tema di notevole rilievo culturale, che potrebbe
aprire prospettive nuove e arricchenti nel panorama formativo dei Licei pubblici del Cantone
Ticino.
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
11. ALLEGATI
11.1 Allegato A: Risoluzione 13.191 (31.05.2013) della DS del DECS relativa alla composizione del GL e ai compiti attribuitigli
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
11.2. Allegato B27: Sommario elenco di possibili legami del piano di studio dell’OS Musica con quelli di Matematica e Fisica (in particolare per le classi di II e
III liceo d’indirizzo non scientifico)
Aspetti musicali
Matematica
Deformazione meccanica, onde sonore e musica
Anatomia delle onde
sonore (moto armonico,
(II liceo)
modi normali di oscillazione
propagazione onde acustiche, sovrapposizione e
interferenza, onde stazionarie, diffrazione, rifrazione,
assorbimento e trattenuta
suono, risonanza, smorzamento, impedenza acustica,
pressione e intensità, misure
del livello sonoro in decibel)
Combinazione dei suoni
(di diversa frequenza,
discriminazione frequenza,
analisi e sintesi armonica)
I meccanismi dell’udito
Caratteri fisici e musicali del suono
Consonanza, dissonanza
e armonia tonale (armonia degli accordi, di dominante, sottodominante, di
tonica minore)
Scale musicali e temperamenti (scala pitagorica,
scale temperate, accordatura
strumenti)
27Il
Funzioni armoniche,
funzioni trigonometriche (II liceo)
Informatica
Fisica
(II liceo)
Simulazioni
(II liceo)
Simulazioni
Battimenti
Indeterminazione tonale
Deformazione corda per
sovrapposizione con
onde stazionarie
Struttura dell’orecchio,
discriminazione delle
frequenze, assuefazione,
attitudini musicali,
riduzione capacità
uditive
Intensità e pressione del
suono, sonorità e livello
sonico di suoni puri,
scala dB, altezza del
suono, timbro o qualità
del suono
Funzione esponenziale
e logaritmica (III liceo)
Battimenti e onde
stazionarie (applicazione
formule trigonometriche)
Esempi semplici di
analisi di Fourier
Logaritmi, spirale
logaritmica (III liceo)
Logaritmi, funzione
potenza
Sintesi matematica
delle forma d’onda dei
principali strumenti,
spettro del suono
Armonia degli accordi
(scale logaritmiche,
esponenziali, rapporti).
Sintetizzatori al PC
Programmi ad hoc
(III liceo)
scale logaritmiche,
esponenziali, rapporti.
Sintetizzatori al PC
(III liceo)
Battimenti (II liceo),
trigonometria
GL ringrazia il collega Arno Gropengiesser, docente di matematica al LiLu1, per la preziosa consulenza.
43
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
La voce umana
Strumenti a corde, a
tastiera, a fiato (legni,
ottoni, organo), campane
e percussioni
Acustica degli ambienti,
il SILENZIO
Riconoscimento parlato (analisi Fourier)
Simulazioni
Descrizione tramite
funzione sinusoidali o
d’onda
Corde vocali, cassa
risonanza
Aspetti
fisici/meccanici/acustici
Suono diretto o riverberato, criteri di qualità
acustica, auditori (criteri
di costruzione)
Elettrificazione della
musica
Microfoni, altoparlanti,
strumenti elettronici
(relè circuiti elettrici, elettromagneti, filtri)
II liceo
Sintesi analogica del
suono (additiva o sottrattiva)
Sintesi e trattamento
digitale del suono
Registrazione e riproduzione del suono
Sovrapposizione e
modulazione funzioni
armoniche, modulazione di frequenza (II liceo)
Discretizzazione funzione continua, frequenza di campionamento
Controllo per mezzo di
software
Organi elettronici (circui-
Campionamento, quantizzazione
Sintetizzatori, CD, DVD
Simulazioni con programmi ad hoc
ti elettronici, microchip, ecc.)
LP, nastro magnetico,
equalizzatore, rumore
di fondo, Hi-FI, fruscio,
Dolby, sintonizzatori,
amplificatori, stereofonia.
Naturalmente molti di questi argomenti si possono sviluppare anche da un punto di vista storico.
Si veda ad esempio: A. Frova, Fisica nella musica, Bologna, 1999.
44
GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
11.3 Allegato C: Ipotesi per una ”tipologia ideale” dell’aula di musica (LiLu1)
Si immagina un’aula con due spazi distinti, o due aule attigue:
- uno spazio per le attività corali e di musica d’insieme e
- un’aula per le lezioni di musica (frontali, lavori di gruppo, ecc.)
Dotazione aula per le lezioni di Musica (Aula M)
-
Tastiera o Pianoforte (a dipendenza dello spazio disponibile).
Pc per il docente con dotazione software (Finale 2013) per scrittura musicale (idealmente occorrerebbe un computer per allievo).
Beamer per proiezione spartiti e immagini e filmati.
Impianto audio/video di qualità
Armadi a muro per deposito materiali vari ed eventualmente degli strumenti.
Dotazione aula (attigua all’Aula M) per il canto corale, la musica d’insieme e la registrazione.
-
Pianoforte.
Pedana per coro e spazio per formazioni di musica d’insieme.
Un computer (con processore veloce e aggiornato).
Una scheda sonora con entrate multiple per microfoni.
Relativo software per registrazione ed equalizzazione.
Microfoni collegati alla scheda sonora connessa con il Pc.
Telecomando per funzioni registrazione.
Impianto audio/video.
Beamer per proiezione spartiti e immagini e filmati.
Armadi a muro per custodia materiali e strumenti.
Isolazione sonora dello spazio.
Piano sistemazione per aula
destinata alle lezioni di musica
(Aula M)
Piano sistemazione per aula destinata
al canto corale, alla musica d’insieme,
alle registrazioni
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
Ipotesi due aule comunicanti (aperte / chiuse)
In questo caso tutto ciò che riguarda le apparecchiature dell’aula di musica d’insieme potrebbe essere collegato al PC del docente nell’aula per le lezioni (Aula M: microfoni e scheda sonora esterna sono collegati al PC del docente).
Il vantaggio sarebbe economico perché si eviterebbero dotazioni “doppie”.
Il limite sarebbe rappresentato dal fatto che non si potrebbero avere due attività concomitanti.
Piano sistemazione aule comunicanti
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GRUPPO DI LAVORO SULL’INTRODUZIONE DI UN’OS MUSICA NEI LICEI CANTONALI
11.4 Allegato D: Esempio di Programma di attività per la musica strumentale (chitarra
al “Livello medio tre” presso il Conservatorio della Svizzera italiana).
Mano destra:
- tocco appoggiato: pratica delle scale con le varie combinazioni (i-m, i-a, m-a).
- tocco libero: capacità di realizzare arpeggi di diverse difficoltà anche con spostamento in blocco delle dita (es.
Brouwer Studio n. 6).
Mano sinistra:
- pratica degli abbellimenti (acciaccatura semplice, mordente, trillo e appoggiatura).
Esecuzione
- Capacità di esecuzione di brani polifonici con differenziazione nell’articolazione delle voci.
- Conoscenza della sintassi musicale inerente ai brani eseguiti (riconoscere incisi, semifrasi e frasi).
- Conoscenza dei suoni armonici artificiali.
- In aggiunta a quelle richieste nei livelli precedenti, scale di Fa, Fa #, Sol, Sol #, La, Si b, Si minori senza corde a
vuoto.
Lettura
- Conoscenza delle note fino alla dodicesima posizione.
- Apprendimento delle scale di Si b maggiore e la sua relativa minore, nell’ambito di due ottave con l’uso delle
corde a vuoto. Questo studio deve approfondire la conoscenza della tastiera e della struttura tonale.
Ritmo
- Conoscenza delle seguenti figurazioni: terzina su due tempi.
- Cambi di metro mantenendo la stessa unità di pulsazione.
Esplorazione
- Esplorazione dello strumento in tutte le sue possibilità sonore.
- Pizzicato Bartòk; armonici naturali, pizzicato (étouffé), effetti di percussione (tambora, percussioni nelle varie
parti dello strumento).
- Esplorazione timbrica (al ponticello, zona media, sulla buca, alla tastiera).
Invenzione
- Sviluppo delle capacità inventive, creative e d’improvvisazione, usando le scale di Fa maggiore e Re minore.
- Ampliamento delle conoscenze nell’ambito armonico in funzione dell’esecuzione degli accordi col proposito di
utilizzarli sia come accompagnamento di canzoni sia come base per l’improvvisazione utilizzando le scale già
conosciute. Queste conoscenze potranno dare adito allo sviluppo delle ritmiche connesse agli accordi.
Musica d'insieme
- Pratica della musica d’insieme.
Conoscenza delle note in nona posizione sulle prime tre corde
- Scale
Le scale minori con estensione di tre ottave di: FA -, FA# -, SOL -,
SOL# -, LA -, LA# -, SI -, più quelle dei livelli precedenti.
- Arpeggio
per esempio:
M. Carcassi:
Studio op. 60, no. 19
M. Giuliani:
Studio op. 48, no. 5
N. Leclerq:
Brunelle, ed. H.L.
- Legature
per esempio:
M. Carcassi:
Studi op. 60, no. 4, 7, 10
D. Aguado:
Méthode de guitare, pag. 34 (De Fossa), ed. Lemoine
- Abbellimenti
Inizio della pratica degli abbellimenti
Per esempio:
M. Carcassi:
Studio op. 60, no. 21
M. Giuliani:
Studio op. 30, no. 15
D. Aguado:
Studi per chitarra, no. 28, 32, 45, ed. ESZ
M. Giuliani:
Studi op. 1b
- Armonici
F. Sor:
op. 29 no. 21, op. 60 no. 25, ed. Tecla
- Tremolo
per esempio:
J. Sagreras:
vol. 2, ed. Bèrben
M. Ponce:
Preludio no. 2, ed. Tecla
M. Carcassi:
op. 60 no. 7
- Pratica della lettura a prima vista
- Pratica della musica d'insieme
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- Brani d’obbligo
1995-96
1996-97
1997-98
1998-99
1999-00
2000-01
2001-02
2002-03
2003-04
2004-05
2005-06
N. Leclercq:
E. Cordero:
J. Kindle:
Anònimo:
J.B. Dias:
N. Coste:
N. Koshkin:
F.Kleynjans:
N. Coste:
D. Kellner:
J.K. Mertz:
Brunelle, ed. H. Lemoine
Estudio Fugaz, ed.Chanterelle
Der Fluss, ed. Hug
Mi Favorita (Mazurka), ed. R.M.
Crazy Home, ed. Evasion
Leçon n° 24 (Méthode)ed. E.PA
n° XVII La cornemuse, ed. H. Lemoine
Ariette, ed. H. Lemoine
Pantalon, ed. Sinfonica
Chaconne, ed. Combre
Valzer, ed. Transatlantiques
Esigenze d'esame per il livello Medio 3: durata massima 10’ + 5’ per scale e prima vista + 5’ per colloquio.
1. Esecuzione delle scale minori richieste nel livello più tutte le altre. Lettura a prima vista.
2. Brano d’obbligo stabilito collettivamente dagli insegnanti e consegnato agli allievi con l’inizio del 2° semestre.
Il brano comprenderà i seguenti argomenti (a scelta):
vedi Medio 1 e 2, accordatura della 3 fa#, 6 re, abbellimenti.
3. Due brani a libera scelta stilisticamente e tecnicamente differenti dal pezzo imposto.
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11.5 Allegato E: Modulo d’iscrizione all’anno scolastico 2014/15 – classe prima (LiLu1)
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11.6 Allegato F: Informazioni per chi desidera iscriversi al Liceo (LiLu1)
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11.6 Allegato F: Informazioni per chi desidera iscriversi al Liceo (LiLu1)
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11.7 Allegato G: Opzione specifica Musica: scheda informativa per studenti e genitori
(LiLu1)
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11.8 Allegato H: Offerta di un indirizzo di studio caratterizzato dall’OS MUS –
Modulo d’scrizione all’OS MUS (LiLu1)
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