Lez. 6-10 Da Faraday a Rutherford (la scoperta delle particelle subatomiche) Lez 6-10 1 Alessandro Volta • Nell'anno 1799 Volta costruì un dispositivo a cui diede nome di " apparato elettromotore ", che in seguito venne denominato come Pila di Volta. La pila di Volta era costituita da una serie di dischi in zinco e rame impilati uno all'altro, interposti ad essi vi erano dischi di feltro imbevuti di sostanza acida; era nato così il primo generatore statico di energia elettrica. Lez 6-10 2 Michael Faraday (Newington Butts 1791 - Hampton Court 1867), Circa 30 anni dopo l'inglese Michael Faraday proseguendo gli studi e le ricerche iniziate dal danese Hans Cristians Oersted e dal francese André Marié Ampérè scoprì che la corrente elettrica poteva essere generata da variazioni di un campo magnetico, studiò e scoprì il fenomeno dell'elettromagnetismo, gettò le basi per gli studi sugli elettroliti, inventò la "gabbia di Faraday" efficace parafulmine. Lez 6-10 3 • Studiò l’elettricità e il magnetismo. • 1821: produce un campo magnetico impiegando un conduttore attraversato da corrente elettrica. • 1831: scopre il fenomeno dell’induzione elettromagnetica e, nello stesso anno, dimostra l’interazione tra correnti elettriche. Studia i fenomeni dell’elettrolisi. Lez 6-10 4 W. Crookes (1879) 1) Viaggiano in linea retta e proiettano su uno schermo fluorescente l’ombra degli oggetti posti sul loro cammino Lez 6-10 5 Raggi catodici 2) Possiedono energia cinetica e possono far girare una ruota a pale 3) Danno fluorescenza in alcune sostanze (tubi televisivi) 4) Vengono deviati da un campo magnetico 5) Sono carichi negativamente 6) Possono attraversare sottili fogli di metallo Nel 1894 G. J. Stoney propone il nome di elettrone per indicare la Lez 6-10 6 carica elementare di elettricità negativa. Raggi catodici • Secondo la teoria elettromagnetica, una carica che si muove si comporta come un magnete e può interagire con i campi elettrici e magnetici attraverso cui passa Lez 6-10 7 (Manchester 1856 Cambridge 1940), fisico britannico, studiò all'Owens College (oggi parte dell'università di Manchester) e al Trinity College dell'univ. di Cambridge. Professore di fisica sperimentale al Cavendish Laboratory e poi direttore del Trinity Nel 1906 ricevette il premio Nobel per la fisica come College (1918-1940). Fu riconoscimento del suo lavoro sulla conduzione presidente della Royal dell'elettricità attraverso i gas. Nel corso di uno studio dei Society dal 1915 al 1920. raggi catodici scoprì l'elettrone, il principale costituente della materia e ne misurò la carica e la massa. Lez 6-10 8 J. J. Thomson •Teorico e sperimentatore, nel 1898 formulò un modello di atomo, poi abbandonato, secondo cui le particelle di carica negativa erano immerse in una massa gelatinosa di carica positiva. Lez 6-10 9 “…il valore di questa carica negativa è identico a quello della carica positiva che porta l’atomo di idrogeno nell’elettrolisi delle soluzioni….” J. J. Thomson dimostrò che la parte carica negativamente dei raggi catodici è indipendente dalle caratteristiche chimiche di un gas ionizzato, mentre la parte positiva ne dipende se è soggetta a una differenza di potenziale; la parte negativa è identificabile negli elettroni (la parte positiva corrisponde a cationi metallici, perciò Lez 6-10 10 dipende dalla natura di ogni singolo metallo). L’elettrone • Usando tubi a raggi catodici J. J. Thomson dimostrò che quando una alta differenza di potenziale veniva applicata tra due elettrodi la stessa particella veniva emessa dall’elettrodo negativo indipendentemente dalla natura del metallo usato come elettrodo. • La deflessione che i raggi subivano quando venivano applicati campi elettrici e magnetici lo portarono a concludere che erano particelle cariche negativamente che egli definì elettroni. • Aggiustando il campo elettrico e quello magnetico egli riuscì a calcolare il rapporto carica/massa per l’elettrone. Lez 6-10 11 •Robert Andrews Millikan (Morrison 1868 - San Marino, Pasadena 1953), fisico statunitense, ottenne risultati fondamentali nell'ambito della fisica atomica. Studiò alla Columbia University e alle università di Berlino e di Gottinga. Nel 1896 si trasferì all'università di Chicago dove nel 1910 gli venne assegnata la cattedra di fisica. Lasciò l'università nel 1921 per assumere la direzione del laboratorio di fisica Norman Bridge al California Institute of Technology. Lez 6-10 12 Una volta determinato il rapporto carica/massa dell’elettrone, la determinazione della massa o della carica consentirà il calcolo dell’altra. Millikan determinò la carica dell’elettrone attraverso l’esperimento delle goccioline d’olio. Le cariche delle goccie d’olio erano differenti, ma ciascuna era un multiplo della più piccola carica che egli definì carica dell’elettrone. • Il valore attualmente accettato per la massa dell’elettrone è 9.109389 × 10-28g. • Il valore attualmente accettato per la carica dell’elettrone è 1.602 × 10-19C. Lez 6-10 La massa dell’elettrone 13 •Nel 1886 Goldstein scoprì l’esistenza di una specie di radiazioni che egli chiamò raggi canale” e suppose portassero una carica positiva. Questo fu confermato da W. Wien il quale dimostrò che il loro rapporto m/e era notevolmente più elevato che nei raggi catodici. Lez 6-10 14 Il protone • Nell’esperimento dei raggi canale (1896) la collisione di raggi catodici (elettroni) con molecole gassose strappava elettroni dalle molecole. Le particelle positive formavano un “canale” attraverso i buchi nel catodi. • Il rapporto carica/massa dipende dal gas utilizzato. Ciascuna particella positiva ha un rapporto carica/massa che è multiplo di quello della particella positiva derivata dall’idrogeno. Perciò la particella fondamentale fu definita quella derivata dall’idrogeno. A questa particella RutherfordLezdiede il nome di protone. 6-10 15 Il protone • I protoni sono 1800 volte più pesanti dell’elettrone ed hanno una carica eguale ma di segno opposto a quella dell’elettrone. • Convenzione: è stato deciso di utilizzare +1 per la carica del protone e –1 per quella dell’elettrone. Lez 6-10 16 Nel 1895 W. C. Roentgen scoprì i raggi X •Henry Becquerel (1852-1908; premio Nobel nel 1903), fisico francese, scoprì che una lastra fotografica anneriva a contatto con sali di uranio U; questo avvenne durante le sue ricerche sulla fluorescenza (24-2-1896). Lez 6-10 17 •Marya Sklodowska (18671934; premio Nobel nel 1903 e nel 1911), chimica polacca, durante ricerche sulla piezoelettricità dell'uranio, ne individuò la capacità di emettere radiazioni; scoprì la radioattività (termine da lei inventato) del torio Th. Lez 6-10 Decadimento spontaneo del nucleo sotto forma di particelle alfa (nuclei di He), 18 particelle beta (elettroni), e raggi gamma (fotoni) Marie Curie e la radioattività Lavorando su tonnellate di pechblenda, riuscì a isolare e caratterizzare il polonio Po (Z=84) e il radio Ra (Z=88); la radioattività comporta anche la trasformazione di un elemento in un altro. Particella •onde elettromagnetiche •nessuna carica •nessuna attrazione •molto penetranti Particella • cariche • • positivamente attratte lamina negativa (He++) basso potereLez penetrante 6-10 Particella • cariche negativamente • attratte lamina positiva • potere penetrante 19 100 volte •(1871-1937; premio Nobel nel 1909) studiò la diffrazione di particelle a emesse per radioattività e le individuò come He2+, cioè come nuclei di elio; riuscì a calcolare il diametro dei nuclei: 10-12-10-13 cm, contro 10-8 cm circa per il diametro degli atomi (da ciò si può dedurre l'enorme densità del nucleo, circa 1011 Kg/cm3 cioè 100.000 Ton/mm3!). Lez 6-10 20 • La carica del nucleo, uguale al numero degli elettroni, è una costante fondamentale che determina le proprietà dell’atomo. • La massa dell’atomo e le sue proprietà radioattive sono determinate esclusivamente dal nucleo. Lez 6-10 21 L’esperimento di Rutherford L’atomo è costituito da una parte centrale, chiamata nucleo, in cui è<concentrata quasi tutta la massa, e da una parte periferica, molto più grande e quasi vuota, dove si trovano gli elettroni. l raggio di un atomo è circa 10.000 volte più grande del raggio del suo Lez 6-10 22 nucleo. L’atomo è praticamente quasi vuoto. IL MODELLO PLANETARIO • L’atomo è soprattutto vuoto poiché la maggior parte delle particelle passa attraverso gli atomi senza venir deflessa • Il nucleo è molto denso e carico positivamente poiché le particelle vengono respinte e deflesse. • Gli elettroni occupano lo spazio intorno al nucleo • L’atomo è elettricamente neutro. Lez 6-10 23 q q r 1 mv r 2 2 Attrazione 2 Forza elettrostatica centrifuga E maggiore E minore = r = r maggiore minore Spettri continui!!!!!! • L’elettrone è attratto dal nucleo da una forza elettrostatica. Questa forza, secondo l’ipotesi di Rutherford, è uguale e contraria alla forza centrifuga, che agisce sull’elettrone in conseguenza del suo moto circolare. Questo equilibrio di forze è analogo a quello esistente nel sistema solare fra Sole e pianeti. Lez 6-10 24 Lez 6-10 25 James Chadwick (1891-1974; premio Nobel nel 1935) scoprì nel 1932 che si potevano ottenere ioni H+ (protoni) p per bombardamento a di certi materiali: riscontrò che la carica positiva del protone ha lo stesso valore di quella negativa dell'elettrone. Scoprì anche che, per bombardamento di elementi leggeri (B, Be) si ottenevano particelle senza carica e di massa circa eguale a 1 u.m.a., che furono chiamate neutroni n. Dedusse perciò che protoni e neutroni fossero costituenti del nucleo. Lez 6-10 26 ISOTOPI “L’identità della somma algebrica delle cariche positive e negative dei nuclei, quando la loro somma aritmetica è diversa, dà quelli che io chiamo ISOTOPI”. •ISOTOPI: Atomi chimicamente identici (hanno eguale Z) ma con diverso numero N di neutroni (A è perciò diverso). Lez 6-10 27 • Molti elementi hanno massa atomica non sempre vicina all'unità (per esempio Cl 35.45; H 1.008; Ni 58.71...). Ciò è dovuto alla possibilità di esistenza di nuclei con eguale Z (perciò chimicamente eguali) e diverso A (perciò con diverso numero di neutroni nel nucleo). Questi nuclidi di uno stesso elemento si chiamano isotopi. (esempio 11H, 21H; oppure 126C, 136C) Lez 6-10 28 Nucleoni • Le particelle costituenti il nucleo, in particolare neutroni e protoni, sono chiamate in generale nucleoni; i nucleoni possono essere soggetti a mutue relazioni: A>Z Ogni atomo è caratterizzato dal numero atomico Z = numero di protoni nel nucleo (e uguale al numero degli elettroni dell'atomo neutro) e dal numero di massa A = numero di nucleoni (protoni Lez 6-10 29 e neutroni) del nucleo. Numero atomico e numero di massa • Il numero degli elettroni presenti in un atomo è uguale al numero dei protoni. Il numero dei protoni si chiama numero atomico. • Il numero dei neutroni presenti in un atomo è uguale o un po’ superiore al numero dei protoni. Il numero totale dei protoni e dei neutroni si chiama numero di massa. Lez 6-10 (A), la forza di repulsione elettrostatica che si stabilisce tra corpi carichi dello stesso segno renderebbe impossibile la formazione di un nucleo costituito soltanto di protoni. (B), le forze nucleari che interessano protoni e neutroni rendono stabile il nucleo. 30 Numero atomico e numero di massa Lez 6-10 31 Unità di massa atomica • Secondo un accordo internazionale, la massa atomica è la massa di un atomo in unità di massa atomiche. Un’unità di massa atomica (uma) è definita come una massa esattamente uguale ad un dodicesimo della massa di un atomo di carbonio-12. Il carbonio-12 è l’isotopo di carbonio che ha sei protoni e sei neutroni. Ponendo la massa atomica del carbonio-12 uguale a 12 uma abbiamo lo standard per misurare la massa atomica di tutti gli altri elementi. Lez 6-10 32 uma uma Lez 6-10 uma 33 Le dimensioni dell’atomo • Il picometro (simbolo pm) è una unità di misura della lunghezza e vale 10–12 m, cioè 0,000.000.000.001 m (un miliardesimo di millimetro). • L’unità di massa atomica (abbreviata in u.m.a.; simbolo u) è una unità di misura della massa utilizzata in chimica e in fisica atomica e vale 1,66 × 10–24 g; ciò significa che un grammo corrisponde a circa 600.000 miliardi di miliardi di Lez 6-10 34 u.m.a. Lez 6-10 35 Riassumendo: Lez 6-10 36 Il metodo più diretto e accurato per determinare le masse atomiche e le masse molecolari è la spettrometria di massa. In uno spettrometro di massa, un campione gassoso è bombardato da un flusso di elettroni ad alta •Questi ioni positivi (di massa m e energia. Le collisioni tra gli carica e) vengono accelerati elettroni e gli atomi gassosi (o le passando attraverso due lastre di molecole) producono specie carica opposta. Gli ioni che cariche positivamente, chiamate emergono sono deviati da un magnete in una traiettoria circolare. ioni, per allontanamento di un Il raggio della traiettoria dipende elettrone dagli atomi o dalle Lez 6-10dal rapporto carica/massa (e/m 37 ). molecole. •Moderna tavola periodica. Gli elementi sono sistemati secondo il numero atomico che è mostrato sopra il simbolo di ogni elemento. Con l’eccezione dell’idrogeno (H), i non metalli appaiono sulla parte destra superiore della tavola. Le due file di metalli sotto il corpo principale della tavola sono poste separatamente per evitare di avere una tavola periodica troppo larga. Il lantanio (57) dovrebbe seguire il bario (56) mentre l’attinio (89) dovrebbe seguire il radio (88). La notazione 1-18 dei gruppi è stata raccomandata dall’Unione Lez 6-10 38 Internazionale della Chimica Pura e Applicata (IUPAC) ma non è ancora di utilizzo generale. In questo testo, utilizziamo generalmente la notazione dei gruppi (1A-8A e 1B-8B). Nella moderna Tavola periodica gli elementi sono sistemati in funzione del loro numero atomico (presente come apice sul simbolo dell’elemento) in file orizzontali, chiamati periodi, e in colonne verticali, chiamate gruppi o famiglie. Elementi nello stesso gruppo tendono ad avere proprietà fisiche e chimiche simili. • Gli elementi possono essere catalogati come metalli, non metalli o metalloidi. Un metallo è un buon conduttore di calore e di elettricità, mentre un non metallo è di solito un cattivo conduttore di calore e di elettricità. Un metalloide ha proprietà intermedie tra quelle dei metalli e dei non metalli. Alcalini Alcalino-Ter Transizione Lez 6-10 Calcogeni Alogeni Gas Nobili 39 Numero atomico e simbolo degli elementi Due atomi che hanno diverso numero atomico sono diversi: questi atomi hanno proprietà chimiche e fisiche diverse. Noi viviamo respirando ossigeno (Z = 8), ma moriremmo immediatamente respirando fluoro (Z = 9). La nostra pelle può stare per decenni a contatto con l’oro (Z = 79), ma il contatto con il mercurio (Z = 80) è pericolosissimo. L’oro è solido, il mercurio è liquido. La variazione, anche di una sola unità, del valore del numero atomico causa profonde modificazioni nelle proprietà chimiche, fisiche e biologiche. H = idrogeno Na = sodio Fe = ferro C = carbonio O = ossigeno Nel 1814 il chimico svedese Jöns Berzelius propose di far corrispondere a ogni elemento un simbolo chimico, costituito dalle lettere iniziali del nome latino dell’elemento. Lez 6-10 40 Alluminio Argento Argo Arsenico Azoto Bario Bromo Calcio Carbonio Cloro Cromo Elio Ferro Fluoro Fosforo Idrogeno Iodio Litio Magnesio Manganese Mercurio Neon Nichel Al Ag Ar As N Ba Br Ca C Cl Cr He Fe F P H I Li Mg Mn Hg Ne Ni 13 47 18 33 7 56 35 20 6 17 24 2 26 9 15 1 53 3 12 25 80 10 28 Nomi, simboli e numeri atomici Oro Ossigeno Piombo Platino Potassio Rame Silicio Sodio Stagno Titanio Uranio Xeno Zinco Zolfo Lez 6-10 Au O Pb Pt K Cu Si Na Sn Ti U Xe Zn S 79 8 82 78 19 29 14 11 50 22 92 54 30 16 41 Formula empirica e molecolare • La formula molecolare è uguale o multipla rispetto alla formula empirica, Lez 6-10 42 che è la formula minima Lez 6-10 43