L`AFGHANISTAN - Roberto Ienco

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Capitale
Kabul
Superficie
647.497 km2
Popolazione
24.792.375 ab.
Densità
38 ab/km2
Religione
Musulmana Sunnita (84%), Sciita
(15%)
Lingue
Persiano, Pashtu, Dari, Uzbeko,
Turkmeno
Istruzione
32%
Ordinamento politico
repubblica islamica
ISU
>0.5 (Basso sviluppo umano)
Reddito Pro-capite
1300$ per abitante
Speranza di vita
45
Analfabetismo
68,5%
Popolazione urbana:
21%
L’Afghanistan è
caratterizzata da una forte
escursione termica tra
estate e inverno; in inverno
le temperature scendono
sotto i -15°, mentre in
estate arrivano anche
sopra i 30°.
Le precipitazioni non
superano i 30 giorni di
pioggia annui.
Il paesaggio, è arido,
dominato da steppe,
sfruttate per i pascoli.
Nel paese sono presenti
4 parti di catene
montuose, l'Hindukush,
il Pamir, il Karakorum e
la nota Himalaya che
ospita la montagna più
alta della terra:
L’Everest, che non si
trova in Afghanistan ma
in Nepal.
Questo paese è denso
di montagne, molto
alte, nascono al centro
del paese e si
sviluppano verso il
nord-ovest.
L’Afghanistan ha una grossa pianura a
sud che domina sui confini dell’Iran e
del Pakistan e un’altra situata nel nord
del paese.
L’Afghanistan ha
una superficie di
647.500 km², con
una larghezza
complessiva da est
a ovest di 1240 km,
mentre da nord a
sud di 565 km.
L’Afghanistan non
ha sbocchi sul mare.
Il terr
itorio è
dominato
per lo più
da montag
ne, dove i
l
49% della
superficie
totale è so
pr a i
2000m s.
l . m.
Confina a nord con
il Turkmenistan,
l'Uzbekistan, a nord
e nord-est con il
Tagikistan e
nell'estremo oriente
del corridoio del
Vacan con la Cina, a
est e sud con
il Pakistan e a ovest
con l'Iran.
 L’Afghanistan essendo di
natura montagnosa, è
colmo di fiumi, laghi, laghi
artificiali e torrenti.
 Sono quattro i fiumi
principali: l'AmuDarya che
costituisce il confine
naturale con i paesi
settentrionali per circa
1.100 km, poi c’è il
fiume Helmand (1,300
km), il fiume Harirud (650
km in Afghanistan) e il
fiume Kabul (460 km) che
è l’unico che si unisce con
l’Indo per poi sfociare nel
mare dell’Oman,
nell’oceano Indiano.
A cura di:
Riccardo Leone
L’economia dell’ Afghanistan è molto fragile a
causa del territorio, della scarsa ricchezza e
dei continui conflitti. Tuttavia il terreno è ricco
di minerali preziosi che però non vengono
sfruttati adeguatamente.
Il mancato sviluppo di questo paese è dovuto anche
ad un progressivo degrado del suolo sia
all’eccessivo sfruttamento del territorio da parte del
bestiame, sia alla deforestazione, sia alla
desertificazione aggravata dalla siccità. Questo
paese non ha sbocco sul mare e questo influisce in
modo negativo sulla sua economia.
Inoltre un altro problema
rilevante è quello della
coltivazione illegale
dell’oppio, purtroppo
questo problema non è
contrastato e gli interventi
sono pochi. L’Afghanistan è
il primo produttore
mondiale di oppio.
Il calo dei prezzi influenza
le scelte di produzione dei
contadini afgani; di
conseguenza il calo dei
prezzi del grano fa si che ci
sia una maggior
coltivazione di oppio,
grazie al suo prezzo più
alto.
L’agricoltura, a causa
dell’infertilità del terreno e della
scarsa industrializzazione
occupa il 74% dei lavoratori,
mentre gli altri settori occupano
molti meno lavoratori.
Tuttavia, l’Aghanistan
potrebbe non essere
così povero. Alcuni
geologi americani
hanno scoperto in
Afghanistan importanti
giacimenti di materie
prime, tra cui rame e
litio. La scoperta
potrebbe offrire
un’opportunità unica
di sviluppo economico
del paese scosso da
decenni di guerra.
 La popolazione
afghana, con i suoi
30 milioni di abitanti,
è una delle più miste
al mondo in quanto a
religione, etnia,
lingua e cultura,
perché l’Afghanistan
è stato molto
influenzato dai
numerosi popoli che
l’hanno invaso.
 Secondo le stime più
recenti, la religione più
comune è quella
musulmana, ma sono
presenti molte altre
minoranze. Le stime
dicono che:
 L’84% della popolazione
afghana è Musulmana
Sunnita.
 Il 15% è Musulmana
Sciita.
 Il restante 1% crede in
altre minoranze
religiose.
 I gruppi etnici che vivono in
Afghanistan sono numerosi
e le statistiche dicono che:
 Il 35% della popolazione è
Pashtun.
 Il 34% sono Tagiki.
 Il 9% sono Azara.
 Il 9% sono Uzbechi.
 Il restante 12% è composto
da etnie diverse come
Turkeni e Baluchi.
 Questa grande differenza
etnica ha creato grandi
scontri e contese tra le
diverse comunità.
 Anche le lingue parlate in
Afghanistan sono molto
differenti. Le stime dicono
che:
 Il 65% parla il Persiano (o
Dari)
 Il 25% della popolazione
parla il Pashto.
 Il restante 10% parla diverse
minoranze linguistiche,
come il Beluchi e il Pachai.
 È molto diffuso il
bilinguismo, tuttavia la
gente fa ancora fatica a
comunicare.
 Il governo repubblicano
non ha grande potere
sul territorio e gli scontri
tra diverse etnie e
religioni sono quotidiani.
Il tenore di vita è molto
basso a causa della
scarsità di acqua e di
cibo, della mancanza di
terreno efficientemente
coltivabile e dell’intenso
sfruttamento delle
risorse da parte dei
ricchi.
 In Afghanistan è anche
in corso una pesante
guerra civile per la
supremazia politica
sulla nazione, e questo
è un grave problema in
Afghanistan, a cui si
spera che giunga presto
alla conclusione, perché
ogni giorno questa
guerra provoca morti e
feriti, soprattutto alla
popolazione civile, la
quale purtroppo può
solo subire.
PDPA
 La storia
dell’Afghanistan è piena
di guerre interne e di
invasioni da parte di
molti eserciti nemici.
 Negli ultimi sessant’anni
l’Afghanistan ha subito
una violenta guerra
interna per il potere che
l’ha logorato e ha
distrutto la sua
economia oltre ad aver
ucciso molti civili
innocenti.
 Un capitolo interessante
della storia afgana è
occupata dai talebani.
 Questa organizzazione,
composta da gente di etnie
prevalentemente afgane,
nasce come gruppo
rivoltoso verso il paese
incivile e il suo insufficiente
organo di governo. Siamo
nel 1992.
 Dopo molti attenti per
terrorizzare la gente,
l’esercito e il governo,
questa organizzazione
acquisisce potere e diventa
quindi molto pericolosa.
 Questa organizzazione
utilizza la forza per
farsi rispettare, e
mette la popolazione
sotto il suo comando
oligarchico. Tutte le
persone assoggettate
che non aderiscono al
loro culto o che non
accettano le loro idee e
i loro metodi vengono
uccise.
La NATO, dall’inizio
del suo intervento in
Afghanistan (nel
dicembre del 2001)
ha cercato di colpire
e far fallire
l’organizzazione
talebana, tuttavia
senza grandi
successi.
 Recentemente, con il
ritiro delle forze
americane
dell’afghanistan (luglio
2011), il sogno di
riuscire a risollevare
questo paese dai secoli
di guerra che ha subito
sembra svanire
lentamente, insieme al
ricordo del tentativo di
migliaia di soldati,
quello di ripristinare la
pace in Afghanistan.
ROBERTO IENCO 1°C 29/05/2015
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