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Martedì 15 Novembre 2016 Gazzetta del Sud
Spettacoli
.
Hamilton Film Festival
Toto-Festival
Pieraccioni
e Panariello
conduttori
di Sanremo
con Conti?
“Seconda primavera”
di Francesco Calogero
premiato in Canada
Successo nella rassegna
dedicata al cinema
indipendente
Tommaso Galligani
FIRENZE
Pieraccioni e Panariello insieme a Carlo Conti nella conduzione del Festival di Sanremo? «È una bellissima idea,
ma fa parte del totofestival
che c’è in questo periodo:
Giorgio e Leonardo ci sono
già stati lo scorso anno, stiamo già facendo un tour insieme. Non posso mica sopportarli sempre?».
A disinnescare con una
battuta il tam tam che gira insistente in queste ore è lo
stesso Conti, parlando nel
corso del conferimento, proprio a lui, a Pieraccioni e Panariello, delle Chiavi della
città di Firenze, direttamente
dalle mani del sindaco Dario
Nardella.
Il conduttore non ha voluto
svelare né anticipare nulla
dell’edizione 2017 del festival: a chi gli chiedeva quali
saranno le conduttrici, ha risposto solo che «quella è l’ultima cosa che si sceglie», rimandando ogni domanda alla «serata in diretta di Rai1
del 12 dicembre, quando renderemo noti i nomi degli 8
giovani in gara e dei 20 big».
Anche Pieraccioni, durante
la cerimonia, si è concesso
qualche battuta sull’ipotesi di
conduzione a tre del festival.
«Quest’anno non ci vo - ha
proclamato l’attore e regista
fiorentino - per arrivare a Sanremo ci sono troppe gallerie, non mi prende whatsapp.
Io vorrei andarci, ma come
cantante: però mi bocciano
tutte le canzoni...» E rivolto a
Conti: «Prima o poi smetteranno di farglielo fare eh, che
dite?».
Intanto i tre hanno ricevuto insieme le Chiavi di Firenze - «grazie al vostro estro,
creatività e professionalità
siete nostri ambasciatori in
Italia e nel mondo» ha detto il
sindaco Nardella -, non senza
un po’ di commozione per il
riconoscimento concesso dalla “loro” città. «Questo è un
sogno, per un bambino cresciuto a Rifredi come me. Ma
nei sogni bisogna crederci,
perché può capitare anche a
Calimero - noto soprannome
del conduttore - di conquistare un’onorificenza come questa. Ci vuole tanto coraggio e
un po’ di bischeraggine.
E poi magari uno ha anche
la fortuna di incontrare sulla
sua strada grandi artisti, amici e fratelli come Giorgio e
Leonardo».
Alessio Morganti
MESSINA
Animali fantastici e dove trovarli. La pellicola porta gli spettatori alla scoperta di una nuova era del magico mondo di J.K. Rowling
In uscita giovedì uno dei film più attesi dell’anno
Arriva “Animali fantastici”
In fibrillazione i “potteriani”
Domani, per il conto alla rovescia, in molte sale c’è la Notte della Magia
Alessandra Magliaro
ROMA
In tutto il mondo è tra i film più
attesi dell’anno, con i fan di
Harry Potter in fibrillazione da
mesi. In Italia uscirà in oltre 750
copie e si preparano raduni cosplayer con bacchette di magia
in posizione: giovedì 17 novembre, distribuito da Warner,
arriva in sala “Animali fantastici e dove trovarli”, che porta gli
spettatori alla scoperta di una
nuova era del magico mondo di
J.K. Rowling, ambientata decenni prima di Harry Potter.
Domani, per il conto alla rovescia, in molti cinema c’è la Notte
della Magia, una mini maratona con gli ultimi due capitoli
della saga, Harry Potter e I Doni
della Morte - Parte 1 e 2. Allo
scoccare della mezzanotte la
proiezione in anteprima.
E’ l’inizio di una nuova saga
che riporta in auge il fenomeno,
in verità mai sopito, del maghetto? Certamente sì visto che
di “Animali fantastici”, interpretato da un super cast guidato dall’attore premio Oscar Eddie Redmayne (La Teoria del
Tutto, The Danish Girl) nei
panni del Magizoologo Newt
Scamander, si sta già preparan-
do il sequel. Su Potter e la Pottermania si sono scritti fiumi
d’inchiostro in questi anni - 19
dal primo libro della Rowling,
15 dal primo film con Daniel
Radcliffe - e ricerche, l’ultima
delle quali, presentata dall’editore italiano delle storie, Salani, con Doxa avrebbe stabilito
che i lettori più affezionati di
Harry Potter sono anche grandissimi lettori tout court, a dimostrazione che il fenomeno è
soprattutto culturale e persino
di incentivo alla lettura stessa.
Così mentre dal 24 settembre è in libreria l’ottavo capitolo
della saga, “Harry Potter e la
maledizione dell’erede”, testo
teatrale dell’omonimo spettacolo in scena a Londra, è ormai
conto alla rovescia per il blockbuster cinematografico con la
regia di David Yates, che ha diretto gli ultimi quattro film di
Harry Potter. Il film segna anche il debutto alla sceneggiatu-
Comincia
una nuova era
del mondo fiabesco
creato
da J.K. Rowling
ra di J.K. Rowling: questo suo
script trae ispirazione dal libro
di testo adottato ad Hogwarts
Animali Fantastici E Dove Trovarli, scritto dal suo personaggio Newt Scamander.
La storia dalle highlands
scozzesi di Hogwarts si trasferisce dall’altra parte dell’Oceano,
nel magico mondo newyorkese. Siamo nel 1926 sotto la minaccia di pericoli sempre crescenti. Qualcosa di misterioso
sta seminando la distruzione
per le strade, rischiando di far
uscire allo scoperto la comunità
magica dinanzi ai No-Mag (termine americano per Babbani),
tra cui i Secondi Salemiani, una
fazione di fondamentalisti intenti al loro sradicamento. E il
potente ed oscuro mago Gellert
Grindelwald, dopo aver scatenato il caos in Europa, è sparito... e ora è introvabile. Ignaro
delle crescenti tensioni, Newt
Scamander (Eddie Redmayne)
arriva in città quasi alla fine di
un viaggio intorno al globo alla
ricerca e al salvataggio di creature magiche, alcune delle quali vengono nascoste nella sua
valigia in pelle apparentemente anonima, ma dalle dimensioni magiche.
Ma il potenziale disastro in-
Giovanardi e Quagliariello annunciano un’interrogazione parlamentare sulla fiction
“Rocco Schiavone” diventa caso politico
L’Associazione 100autori:
«Una inaccettabile
e sconcertante ingerenza»
ROMA
È stata annunciata nei giorni
scorsi la presentazione di un’interrogazione parlamentare,
sottoscritta da Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello a seguito delle feroci critiche da
parte di Maurizio Gasparri,
contro «Rocco Schiavone», la
fiction di Rai2 interpretata da
Marco Giallini, colpevole a giudizio dei firmatari di rappresentare un modello sbagliato di
poliziotto.
L’Associazione
100autori ritiene “inaccettabile questa sconcertante ingerenza che limita il racconto della
vita dei personaggi e viola la libertà di espressione artistica
che è alla base del mestiere di
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chi fa cinema e televisione in
Italia».
Secondo 100autori Rocco
Schiavone - la serie incentrata
sul personaggio creato da Antonio Manzini, e portato sul piccolo schermo dal regista Michele Soavi, con la sceneggiatura di Eleonora Fiorini, Maurizio Careddu e dello stesso Man-
Il protagonista. Marco Giallini
zini - è “una fiction di grande
qualità, sia nella scrittura che
nella realizzazione, e dimostra
che i nuovi linguaggi sanno
parlare e intercettare il grande
pubblico, come testimonia il
grandissimo successo che ha visto Rai2, rete che finalmente
ospita progetti seriali italiani,
chiudere la fascia del prime time negli ascolti come prima rete».
E Carlo Giovanardi rincara la
dose: «È la prima volta che una
tv di Stato, pagata dai contribuenti - dice a Radio Cusano
Campus - esalta la figura di un
ladro, corrotto, corruttore, procacciatore di prostitute, una roba da almeno 20 anni di galera.
Picchia i testimoni, massacra di
botte i cittadini. E questo sarebbe l’esempio da dare? Ne ho
parlato anche con Cantone, che
non l’aveva visto e che ora se lo
vedrà. Ma è vergognoso mandare questo farabutto sulla Rai,
questo è un farabutto, questo
corrompe il poliziotto vicino a
lui, gli fa dare quattromila euro. Poi si fa i cannoni, ma come
si fa? Ma vi immaginate se persone con le armi possano fare
uso di sostanze stupefacenti?».
E, intanto, dopo il successo
d’esordio, la fiction Rocco
Schiavone da domani torna il
mercoledì, nella prima serata
di Rai2. È quanto si legge in una
nota dell’ufficio stampa Rai in
cui si precisa che «inoltre la rete
diretta da Ilaria Dallatana ha
deciso di puntare sull'informazione per la serata del giovedì
dove dal 17 novembre in prima
time approda Nemo-Nessuno
escluso, il programma che racconta l’attualità senza filtri
condotto da Enrico Lucci e Valentina Petrini». 3
combe
quando
l’ignaro
No-Mag Jacob Kowalski lascia
inavvertitamente uscire dalla
valigia alcune delle bestie di
Newt, in una città già in subbuglio: una grave violazione dello
Statuto di Segretezza di cui l’ex
Auror Tina Goldstein (Katherine Waterston) approfitta, intravedendo l’opportunità di ritrovare il suo posto come investigatrice. Tuttavia, le cose
prendono una piega inquietante quando Percival Graves, l’enigmatico Direttore della Sicurezza del Mondo Magico per il
Macusa (Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), lancia i suoi sospetti su entrambi
Newt... e Tina. Ora alleati, Newt e Tina, insieme con la sorella
di Tina, Queenie (Alison Sudol)
e il loro nuovo amico No-Mag,
Jacob (Dan Fogler), formano
un gruppo di improbabili eroi,
che deve recuperare le creature
mancanti di Newt, prima che
possano nuocere.
Ma la posta in gioco va oltre
l’immaginazione di questi
quattro outsider - ora latitanti non appena la loro missione li
pone contro delle forze oscure
che rischiano di spingere il
mondo magico sull’orlo di una
guerra. 3
Prestigioso successo internazionale per “Seconda primavera”, il film scritto e diretto dal
regista messinese Francesco
Calogero, che ha vinto l'undicesima edizione dell’Hamilton
Film Festival, la rassegna canadese dedicata al cinema indipendente. Girato a Messina, e
prodotto dalla società messinese “Polittico”, in collaborazione con Sicilia Film Commission, “Seconda primavera” –
unica opera italiana selezionata nel concorso internazionale
– ha ricevuto il premio come
miglior film nel corso della cerimonia di chiusura tenutasi
domenica allo Staircase Theatre di Hamilton, centro di
scambi culturali e commerciali
nella regione dell’Ontario, a
metà strada tra Toronto e le
Cascate del Niagara. Centocinquanta in tutto i film in concorso, tra lunghi, corti e documentari, selezionati dal direttore
artistico Nathan Fleet, in una
competizione affollata di opere canadesi e Usa, ma anche
provenienti da numerosi paesi
europei, oltre che da Australia,
Argentina, Israele, e Cina.
Oltre al riconoscimento
principale per “Seconda primavera”, il premio della giuria
è andato al francese “The
Open” di Marc Lahore; miglior
attore il romeno Adrien Tofei
(anche regista) per “Be My
Cat”, miglior attrice la veterana Karen Allen (indimenticabile protagonista femminile
dei film di Indiana Jones) per
“Year by the Sea” dello statunitense Alexander Yanko, vincitore anche per la miglior colonna sonora. La migliore sceneggiatura è quella del tedesco
Thomas A. Welte, anche regista di “Vive la mort”; il miglior
montaggio è dell'ucraino Ivan
Gorb per “Under the Sun” di
Igor Parfenov; la migliore fotografia è di Ludwig Franz per il
tedesco “Hear the Silence” di
Ed Ehrenberg. Miglior documentario il canadese “Ken Foster” di Josh Lener e infine miglior corto il tedesco “Nelly” diretto da Chris Reiber.
Per la prima volta all'’Hamilton Film Festival è stato riservato anche uno spazio dedicato al mercato: al Canadian
Film Market si sono succeduti
incontri e convegni, nel corso
dei quali Francesco Calogero,
accompagnato da Mia Arfuso
che ha prodotto con lui il film,
ha tenuto a sottolineare l’importanza dei premi ricevuti nei
festival, ma anche come la presenza dei mercati apra possibilità insperate di visibilità a piccoli film indipendenti come
«Seconda primavera».
Molto partecipata pure la
proiezione del film, tenutasi
sabato all'Elaine Mae Theatre,
con un dibattito finale assai vivace: nel pubblico spiccava
una cospicua rappresentanza
di italo-canadesi, di prima o seconda generazione, che ad Hamilton costituiscono circa un
ottavo della popolazione.
La tournée nordamericana
di “Seconda primavera” continua adesso negli Stati Uniti, a
partire da domani a San Francisco, con proiezioni al Vogue
Theatre, all’università di Berkeley e a quella di Santa Clara:
un ritorno per Calogero, che
proprio nella Bay Area aveva
iniziato la sua esperienza professionale statunitense, presentando nel 1987 il suo film
d’esordio “La gentilezza del
tocco”, pure interamente girato a Messina, al San Francisco
Film Festival. L’ultima tappa
nordamericana per Calogero e
Arfuso sarà a New York: con la
proiezione domenica 20 allo
SVA Theatre di Manhattan,
che inaugurerà un ciclo di film
italiani, presentati negli Usa
dal N.I.C.E. (New Italian Cinema Events), che ha già scelto
“Seconda primavera” anche
per un ciclo di proiezioni in
Russia nell’aprile 2017.3
La tournée
nordamericana
della pellicola
continua adesso
negli Stati Uniti
Francesco Calogero. Il regista
messinese conquista il Canada
Pinelli: traduzione in inglese per attrarre il pubblico straniero
Siracusa, si pensa ai sopratitoli
per le tragedie greche dell’Inda
L’idea è stata lanciata
al World Travel
Market di Londra
Alessandro Ricupero
SIRACUSA
Sarà per la formazione, è un
ingegnere, sarà perché ha un
ruolo manageriale, ma Pier
Francesco Pinelli, oggi commissario straordinario dell’Inda, Istituto nazionale del
dramma antico, vuole introdurre i sopratitoli in inglese
nelle rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa.
L’idea è stata lanciata al
World Travel Market di Londra, dove la Fondazione Inda
ha presentato il 53esimo ciclo
di spettacoli classici: Sette
contro Tebe, Fenicie e Rane,
dal 6 maggio all’otto luglio.
“Vogliamo rendere gli spettacoli al Teatro Greco un’esperienza totalizzante – ha detto
Pinelli – e dare la possibilità
anche a chi non parla italiano
di cogliere tutti gli aspetti delle messa in scena. La nostra
idea è di introdurre i sopratitoli in inglese. Insieme alla
Sovrintendenza ai beni culturali cercheremo di individuare le soluzioni più adatte”.
Dagli schermi nell’antica
cavea ai tablet da consegnare
agli stranieri, oppure le cuffiette simili alle audio guida
(che non permettono però di
apprezzare la recitazione in
“lingua originale”). Tutti ipotesi di non facile attuazione.
Pinelli privilegia i due scher-
mi laterali, di limitate dimensioni, attraverso i quali offrire
la possibilità a chi lo volesse,
di poter leggere il testo. “Una
soluzione – dice - già messa in
atto, con successo, per la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di
Caracalla”. Eppure uno spettacolo come Le Supplici, in siciliano ed in greco, è stato già
protagonista di un tour italiano e potrebbe essere portato
anche all’estero.
«a Fondazione Inda – conclude Pinelli – è il principale
attrattore turistico della Sicilia. Con questo progetto assolviamo al compito istituzionale di diffondere la cultura
classica: oggi il pubblico non
italiano è appena il 4-5 per
cento».3