progetti e spettacoli del teatro officina sulla memoria storica e sul

COMUNICATO STAMPA
“S - LEGAMI”
Spettacolo teatrale sul tema della dipendenza da droga
con Isabella Astorri, Domenico Cornacchione, Emanuela Fanelli, Palma Spina,
Maria Sollazzo, Lina Zappone
e con la partecipazione degli utenti e degli operatori della Comunità “Il Noce”
Regia di Gabriella Antonelli
Coordinamento artistico di Daniela Airoldi Bianchi (Teatro Officina di Milano)
Sabato 24 luglio ore 21 - Teatro “Alfieri” di Fossalto
Domenica 25 luglio ore 21 - Castello Angioino di Civitacampomarano
L’Assessorato alla cultura della Provincia di Campobasso intende valorizzare alcuni Teatri
Molisani, recentemente restaurati, rendendoli luogo di rappresentazione di un teatro che non si limiti
ad essere evento mondano e di intrattenimento. Sceglie di puntare sulle prime esperienze di Teatro
Sociale scaturite da due anni di percorso formativo che gli operatori teatrali molisani hanno vissuto
grazie ad un Progetto della Fondazione Teatro Savoia e del Teatro Officina di Milano. A questi attori
e registi molisani – provenienti per lo più dal mondo amatoriale – si è offerta una metodologia di
lavoro che consente di portare i molisani stessi a produrre spettacoli che narrano dei loro problemi
sociali, attraverso la viva voce di diretti testimoni.
Lo spettacolo “S-legami” affronta il tema – di drammatica attualità in Molise – della dipendenza
da droga, mettendo anche in scena la giornata di una comunità di recupero i cui utenti diventano
parte attiva dello spettacolo.
Nella prima parte accosta le parole di Padre David Maria Turoldo e del Pianto della Madonna di
Jacopone da Todi con un breve, teso ed efficacissimo testo scritto da Carmela Di Soccio, liberamente
ispirato a Gomorra di Roberto Saviano.
Ma la novità veramente significativa è nella seconda parte di questo spettacolo,
agita
interamente dagli utenti ed operatori della Comunità “ Il Noce” : attraverso una performance da loro
stessi creata – inventando testi e canzoni – mostrano concretamente come si svolge una loro
normale giornata di vita a “Il Noce”. Testimoniano con ironia e giocosità di cosa è fatto - nella fatica
e nella speranza - il loro quotidiano percorso di fuoriuscita dalla dipendenza dalle sostanze. Indicano
una strada possibile per uscire dal tunnel della droga che distrugge intere esistenze, fino a condurle
– come purtroppo è più volte accaduto quest’anno in Molise – alla morte.
Il Teatro Officina da più di 30 anni lavora con questo tipo di umanità, sofferente eppur vitale,
ultima e prima, e costruisce così un teatro che non è mai finzione, ma immersione nella realtà. E
questi gruppi teatrali molisani sembrano aver colto il senso profondo e la responsabilità - civile e
morale - di un nuovo modo di fare teatro.
L’ingresso è gratuito
Ufficio stampa : Daniela Airoldi Bianchi - cell 349.1622028
Associazione di cultura e spettacolo
Via San E lembardo 2  20126 Milano  P.IVA 08466870154
Tel. 02.25.53.200  Fax 02.27.000.858  e-mail [email protected]  www.teatroofficina.it
COMUNICATO STAMPA
“PER LA MISERIA”
di Mario Tanno
(liberamente ispirato ad una novella abruzzese)
Con Giuliano Camposarcuno, Massimo de Vita, Max D’Alessandro, Francesco Di
Monaco, Emanuela Fanelli, Peppino Lanese, Mirco Petti e Maria Sollazzo.
Regia di Mario Tanno
con la supervisione artistica di Massimo de Vita (Teatro Officina di Milano)
Video immagini di Nicola Lanese
5 agosto 2010 – Teatro “Fulvio” di Guglionesi
Ingresso libero e gratuito
L’Assessorato alla cultura della Provincia di Campobasso intende valorizzare alcuni Teatri
Molisani, recentemente restaurati, rendendoli luogo di rappresentazione di un teatro che non si
limiti ad essere evento mondano e di intrattenimento. Sceglie di puntare sulle prime
esperienze di Teatro Sociale scaturite da due anni di percorso formativo che gli operatori
teatrali molisani hanno vissuto grazie ad un Progetto della Fondazione Teatro Savoia e del
Teatro Officina di Milano. A questi attori e registi molisani – provenienti per lo più dal mondo
amatoriale – si è offerta una metodologia di lavoro che consente di portare i molisani stessi a
produrre spettacoli che narrano di problemi sociali.
E con lo spettacolo che viene rappresentato il 5 agosto alle ore 21 al Teatro “Fulvio” di
Guglionesi (220 posti, ingresso gratuito, aria condizionata) il tema sociale messo in campo
sembra riguardarci sempre più, in un’economia di crisi in cui i ricchi restano ricchi e i poveri
invece diventano sempre più poveri.
“Per la Miseria” è un testo del drammaturgo ripese Mario Tanno sul tema della povertà e della
distribuzione della ricchezza, un’antica favola abruzzese collocata dall’autore sullo sfondo della
globalizzazione economica.
Lo spettacolo, con la regia dello stesso Mario Tanno e la supervisione del Direttore del Teatro
Officina, Massimo de Vita – in scena anche come attore - narra del personaggio di Miseria che
va cercando per il mondo “un padrone giusto”. Attraversa mari e monti, gira in lungo e in
largo, interpella i potenti della Terra (persino il Papa), ma non trova nessun uomo con un’etica
veramente giusta. Solo la Morte gli appare come un padrone giusto, uguale con tutti. Ma nella
Vita è ancora la Miseria (e non la Giustizia) a dominare il mondo.
La struttura a “parabola” - tipica della fiaba popolare – è attualizzata grazie alle immagini in
videoproiezione che costituiscono lo sfondo scenografico dello spettacolo, scelte e create
dall’operatore televisivo molisano Nicola Lanese, erede e moderno continuatore del grande
fotografo campobassano Lefra.
La scommessa di questo testo sta nel calare gli archetipi della favola entro le coordinate sociali
ed economiche della realtà globalizzata, dove una minore povertà in una parte del mondo (la
nostra) finisce per generare miseria in un’altra parte della Terra, entro un mondo globale in cui
otto decimi dell’intera umanità vivono ancora in condizioni di miseria.
Ufficio stampa: Daniela Airoldi Bianchi – cell 349.1622028
Associazione di cultura e spettacolo
Via San Elembardo 2  20126 Milano  P.IVA 08466870154
Tel. 02.25.53.200  Fax 02.27.000.858  e-mail info@ teatroofficina.it  www.teatroofficina.it
COMUNICATO STAMPA
Con il contributo della Provincia di Campobasso
10 AGOSTO ORE 21 – CAMPOMARINO / BORGO ANTICO
Il Teatro Officina di Milano presenta
IL COMICO E IL SUO CONTRARIO
Teatro del paradosso e dell’assurdo
Stefano Grignani è un attore giovanissimo (non ha neppure vent’anni) e con una
maturità di palcoscenico da lasciare senza fiato.
Cresciuto nel vivaio formativo del Teatro Officina (allievo prima del Corso Adolescenti,
quindi di Daniela Airoldi Bianchi e poi di Massimo de Vita) è la prova vivente di come il
teatro possa essere necessario per alcune esistenze.
Lo spettacolo presenta una carrellata di materiali comici, da “Il fumo fa male” di
Cechov, ad alcune nugae di teatro surreale (“Lasciatemi divertire!” di Palazzeschi, ma
anche Petrolini e Campanile).
Sono i testi su cui Grignani è cresciuto, letteralmente: li provava a 12 anni e portava i
pantaloncini corti e li prova ancor oggi, che ha pantaloni un po’ più lunghi e studia
all’università.
Lo spettacolo è la prova provata di quanto un percorso formativo nel teatro possa
condurre non solo (e non tanto) a sbocchi professionali ma anche ad incontri, scambi,
esperienze, immersioni in realtà diverse dalle proprie. Il Teatro Officina, che ha svolto
per due anni un percorso formativo in Molise rivolto ad attori molisani, suggella il suo
intervento con questo straordinaria testimonianza di un allievo di talento.
con Stefano Grignani e Massimo de Vita
regia di Daniela Airoldi Bianchi e Massimo de Vita
ingresso gratuito
durata 1 h
[email protected]
www.teatroofficina.it
IO SONO GLI ALTRI
Memorie teatrali di amicizia, sofferenza, e ospitalità
Con Massimo de Vita del Teatro Officina di Milano, gli Operatori e gli Ospiti
della Comunità “Il Casone” di Casacalenda.
17 AGOSTO ORE 21 – TEATRO DI CASACALENDA- Ingresso libero
Il Teatro Officina ha come metodo di lavoro la raccolta delle storie degli altri: anziani,
donne, stranieri, umanità varie, attraversate anche dall’esperienza del dolore. L’incontro
dell’altro, diverso da te, ti apre il suo mondo, e ti fa prossimo a lui.
A Casacalenda opera da 25 anni la Cooperativa Nardacchione (dal nome del grande
medico umanista e filantropo che esercitò in questo paese) e vi gestisce una Comunità,
chiamata “il Casone”, dove il disturbo e la malattia mentale sono affrontate attraverso la
socialità e l’inclusione sociale.
Ed ecco che, dopo l’esperienza felice dell’anno scorso con la Comunità di recupero dalla
tossicodipendenza “Il Noce” di Petacciato, quest’anno il metodo di lavoro del Teatro
Officina viene messo a disposizione di un’altra Comunità, “Il Casone” appunto, e del
Paese che la ospita.
Memorie e storie di Casacalenda ai tempi della guerra, dei duri lavori nei campi, del cibo
che scarseggiava, vengono narrate con lo sguardo di chi le ha vissute (i racconti degli
anziani del Paese), e si intrecciano con poesie e brani teatrali. E’ quasi impossibile per lo
spettatore riuscire a distinguere la storia di vita vissuta dal pezzo di repertorio teatrale,
l’attore professionista dall’operatore, l’Ospite della comunità dal paesano.
Nel tabù e nel pregiudizio verso i malati mentali tendiamo a mettere addosso a loro “un
abito”, a vederli in un certo modo. Nell’azione teatrale ognuno (Operatori, attori, Ospiti)
prende un abito, scegliendolo liberamente fra i molti costumi di scena e, a partire da
quell’abito carico di memorie, racconterà un pezzo della sua storia, che si farà - proprio
attraverso questo atto collettivo - storia di tutti.
Perché, appunto, io sono gli altri, perché la mia identità si nutre degli altri, perché la
nostra prima libertà non è la solitudine, ma la socialità.
Associazione di cultura e spettacolo
Via San Elembardo 2  20126 Milano  P.IVA 08466870154
Tel. 02.25.53.200  Fax 02.27.000.858  e-mail info@ teatroofficina.it  www.teatroofficina.it