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pag 2-3
Mettiamoci la faccia
Intervista al dott. Sartorello
pag 4-5
Percorsi
Ernia del disco
pag 6
Riabilitazione in pratica
Esercizi per ernia del disco
pag 7
Nuove frontiere
Space Curl 3D
pag 8
News
Una passeggiata nello
spazio
Ci siamo!
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Tel. 0424 566821
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www.magalinimedica.it
Distribuzione riservata ai pazienti
ed agli amici di Magalini Medica.
La mia storia professionale inizia con un sogno: mettere al servizio del
paziente professionisti iperspecializzati, tecnologie d’avanguardia e
conoscenze sempre aggiornate.
La passione è stata, da sempre, il motore di questo sogno che oggi
compie 17 anni ed inaugura un nuovo strumento: Magalini Medica
News.
Con Magalini Medica News vogliamo stringere una relazione ancora
più forte con tutte le persone che ci hanno consentito di sviluppare
questo sogno: i nostri pazienti, i nostri colleghi e i nostri amici.
In Magalini Medica News troverete delle informazioni per conoscere
il nostro centro e per promuovere quotidianamente la salute ed il
benessere psico-fisico.
All’interno dei vari contributi troverete rimandi a foto, video e
discussioni ospitati nei vari canali di comunicazione attivati dal nostro
Centro: la pagina
, il canale
e il sito Internet.
Prima di augurarvi buona lettura vi ricordiamo che per ricevere il
prossimo numero di Magalini Medica News è necessario registrarsi al
sito www.magalinimedica.it
Buona lettura!
Massimo Magalini
Mettiamoci la faccia
Intervista al dott. Sartorello
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Ernia del disco
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Buongiorno Dott. Sartorello. Ci parli un po’
di lei: ci dica chi è, cosa fa nella sua vita
professionale e cosa fa quando non lavora?
Ho 55 anni, da circa trent’anni faccio
l’ortopedico. Lavoro per l’ULSS di Bassano da
sette anni, prima come Primario dell’Ortopedia
di Asiago e da quattro anni come Direttore
della Struttura Complessa di Ortopedia e
Traumatologia dell’Ospedale San Bassiano.
Sono chirurgo, in maniera specifica mi
interesso della chirurgia del rachide e della
chirurgia protesica dell’anca. Fare il chirurgo
è sicuramente un lavoro da prima linea. Tutto
quello che fai, pensieri, gesti e decisioni,
tutto può essere determinante per il paziente.
A volte le decisioni debbono essere prese in
tempi brevissimi e spesso sono definitive. E’
un lavoro che ti coinvolge a 360 gradi, diventa
totalizzante, forgia il carattere e plasma la
personalità, diventi lo stesso sia nel lavoro
che nella vita privata.
Quando non lavoro sono circondato dalle
donne: mia moglie, le mie tre figlie e la
mia cagnolina…in altre parole cerco di
sopravvivere.
Quando e come è entrato nella squadra di
Magalini Medica?
Ho conosciuto Massimo Magalini nel 1988: due
giovani rampanti alla loro prima esperienza
presso l’Ospedale di Montebelluna. È stata
subito simpatia professionale e umana.
Ci siamo persi di vista per qualche anno poi,
nel 2003, Massimo mi ha chiesto di lavorare
in Magalini Medica. Ho accettato volentieri e
dal 2004 faccio parte dello staff medico della
Magalini Medica.
Come è nata la sua passione per la medicina?
In un’intervista ha affermato che ”forse ho
deciso di diventare ortopedico dopo aver
fatto il rugbista”.
In realtà il mio sogno da adolescente era fare
il pilota di elicotteri, i consigli di mio padre mi
hanno spinto verso la professione medica ed
è stato il rugby a farmi scegliere l’ortopedia
come specializzazione. In questi anni da
ortopedico per ben due volte ho ripreso in
mano i libri per cercare di prendere il brevetto
di pilota di elicottero ma farlo richiede tempo
e purtroppo non ne ho a sufficienza durante
le mie giornate.
Mettiamoci la faccia
Intervista al dott. Sartorello
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Una passeggiata nello
spazio
Ci parli dei suoi studi…
Mi sono laureato in Medicina e specializzato
in Ortopedia e Traumatologia a Padova ed
ho cominciato la mia carriera “ospedaliera”
al Centro Traumatologico Ortopedico di
Padova.
Ho lavorato per tre anni (negli anni 90-95)
in Francia a Parigi presso il Prof. Saillant per
seguire la specialità in chirurgia vertebrale
e in chirurgia dello sport, quest’esperienza
ha arricchito molto la mia capacità
professionale. Ricordo che il Prof. Saillant ha
operato Schumacher, Ronaldo e tanti sportivi
internazionali.
Ho ottenuto nel 1999 un Master all’Istituto
Rizzoli di Bologna in chirurgia vertebrale,
un secondo in cifoplastica (vertebroplastica)
presso l’Università di Amsterdam nel 2001.
Dal 2001 sono istruttore AMIS per la chirurgia
mini-invasiva dell’anca presso la scuola di
Chirurgia di Tours (Francia).
In un’intervista lei ha affermato: “Come
ogni rugbista, considero tutti gli interventi
chirurgici una sfida da vincere” e “Nessuno
aveva il coraggio di operarlo: io ho
accettato la sfida” (affermazione riferita
all’operazione svolta al rugbista della
Nazionale Italiana Sergio Parisse). Mi pare
che queste frasi rivelino alcuni tratti del suo
carattere…
Sono un tipo molto determinato (anche se
la differenza con testardo è molto sottile).
Adoro le sfide perché sono un serbatoio di
autostima, non solo se le vinci ma anche solo
se le affronti.
Da un po’ di tempo la mia citazione preferita
è: “A volte ciò che è più interessante di una
meta è il cammino per arrivarci”.
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Quali sono gli aspetti che apprezza di più
nella sua professione?
La finezza di un gesto chirurgico, il grazie
di un paziente anonimo, il sorriso di
un’infermiera che si sente parte di una
squadra. Sicuramente la cosa più bella è il
lavorare in equipe: difficile gestire uomini,
sia pazienti che collaboratori, ma fantastico
dal punto di vista umano.
Qual è il suo cavallo di battaglia a livello
professionale?
Sono conosciuto nel Veneto soprattutto per la
chirurgia vertebrale. Attualmente con il nostro
reparto siamo un riferimento per la chirurgia
mini-invasiva dell’anca, ho delle altre idee e
se mi verrà fatta la stessa domanda tra un
anno avrò altre risposte.
Ci sono delle tipologie di paziente a cui si
sente particolarmente vicino?
Sicuramente gli sportivi dilettanti, gente che
fatica e paga tutto quello che ottiene a prezzi
di inflazione. Mi emoziona la loro passione
sportiva.
Sappiamo che era uno sportivo di alto
livello, pratica ancora lo sport? E se no cosa
le manca di più?
Sono stato rugbista dal 1970 al 1983 ed ho
vinto uno scudetto con la Benetton Rugby
nella stagione ’79 – ’80. Ho poco tempo e
qualche acciacco ricordo del rugby quindi
attualmente la mia unica attività sportiva è la
bicicletta alla domenica mattina. L’obiettivo è
superare i 2000 km a stagione.
La cosa che mi manca di più è il terzo tempo del
rugby perché dopo un’operazione ne incalza
subito un’altra o c’è il lavoro burocratico da
sbrigare, e tempo per gli amici è difficile da
trovare.
Altre grandi passioni?
Sono nato alla periferia di Treviso in un luogo
dove si trovano le risorgive dei fiumi che
attraversano la città, si giocava ai ragazzi
della Via Pal con le zattere sull’acqua, amo
questi luoghi e negli anni con la sola curiosità
mi sono fatto una cultura. Ritengo di essere
uno dei migliori conoscitori delle acque
risorgive della Marca Trevigiana.
Percorsi
Ernia del disco
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Percorsi
Ernia del disco
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News
Una passeggiata nello
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Cos’è
Il “disco” è un cuscinetto che ha il compito
di ammortizzare le forze che si sviluppano
nella colonna verterbale tra una vertebra e
l’altra.
Quando la parte esterna del disco cede, si
crea una breccia che causa la fuoriuscita del
nucleo polposo della vertebra (una sostanza
gelatinosa ricca d’acqua).
Gli spostamenti della colonna vertebrale
muovono il nucleo fuoriuscito che può
premere sui nervi spinali e causare dolore.
La lesione del disco può avvenire per
microtraumi ripetuti (ad esempio: sforzi dovuti
a lavori fisicamente impegnativi, posizioni
scorrette mantenute per lungo tempo, ecc.)
o per traumi acuti più intensi.
Nei casi più gravi al dolore si possono
associare formicolii diffusi, perdita di
sensibilità, perdita di forza muscolare di un
muscolo oppure di alcuni muscoli.
Il dolore è causato dalla compressione dei
nervi e/o dal rilascio di sostanze chimiche del
nucleo irritanti per il nervo.
Sintomi
Come intervenire?
Il sintomo classico dell’ernia è il dolore
nella zona dove è avvenuta la fuoriuscita del
nucleo.
Il dolore può presentarsi in diverse forme:
• lombare: identificato dai pazienti come
mal di schiena;
• sciatico: un dolore che irradia lungo
l’arto inferiore in tutta la sua lunghezza
fino, al limite, al polpaccio e al piede;
• crurale: un dolore che irradia nella
parte anteriore o interna della coscia.
Diagnosi
Il medico può identificare l’ernia del disco
attraverso una visita accurata supportata,
se necessario, da una Risonanza Magnetica
Nucleare.
Nei quadri clinici più gravi si può ricorrere
all’Elettromiografia.
Se il dolore è dovuto alla compressione del
nervo il medico può intervenire attraverso un
intervento “meccanico” che, in casi estremi,
può essere un intervento chirurgico.
Se il dolore è dovuto alle sostanze rilasciate
dal nucleo è possibile intervenire attraverso
farmaci o “tecnologie antinfiammatorie”
innovative come il Laser ad alta potenza ed
energia (Nd-Yag).
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Percorsi
Ernia del disco
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Riabilitazione in pratica
Terapia
Nella maggioranza dei casi il dolore lombare
dovuto all’ernia può essere affrontato con un
trattamento conservativo e riabilitativo che si
compone di tre fasi:
1. Fase acuta: laserterapia
In questa fase è necessario ascoltare i consigli
del medico e/o del fisioterapista e alternare
momenti di riposo al movimento.
Esercizi per ernia del disco
Questa terapia ristabilisce il giusto grado di
scorrimento del nervo spinale, elasticità e
lunghezza delle fasce connettive e muscolari
compromesse dal dolore continuo.
3. Fase tre: rieducazione
Una volta diminuito il dolore si può passare
alla Rieducazione con esercizi mirati.
Questi esercizi rinforzano la muscolatura e
aiutano a mantenere la flessibilità e l’elasticità
della colonna vertebrale.
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Nuove frontiere
Space Curl 3D
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News
Una passeggiata nello
spazio
Vanno evitate le posizioni che provocano
dolore e sollecitano troppo la colonna
vertebrale come la posizione seduta
“incassata”.
Per superare la fase acuta si possono
utilizzare la Laserterapia ad alta potenza ed
energia, adeguata tecarterapia (“atermica”),
terapia medica (antinfiammatori, analgesici,
miorilassanti ecc).
Nei casi più gravi si può ricorrere alla Terapia
Antalgica con infiltrazioni ed, eventualmente,
peridurali.
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2. Fase due: terapia manuale
Passata la fase acuta si può iniziare a
mobilizzare la colonna vertebrale con una
buona terapia manuale.
La terapia manuale aiuta a ripristinare una
buona meccanica di movimento della colonna:
in questo modo si diminuisce la pressione del
nucleo sul nervo e si favorisce il drenaggio
delle sostanze chimiche che infiammano il
nervo stesso.
Il nostro Centro ha riscontrato che in questa
fase la Space Curl 3D è lo strumento di
riabilitazione più efficace perché è l’unica
macchina in grado di riabilitare e rieducare la
colonna vertebrale in “tre dimensioni”.
Per diminuire il rischio di recidive e ricadute
consigliamo di modificare fin da subito le
abitudini di vita scorrette così da permettere
un miglior risultato delle terapie e il protrarsi
più a lungo possibile di un buon stato di
salute.
Riabilitazione in pratica
Esercizi per ernia del disco
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Intervista al dott. Sartorello
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Percorsi
Ernia del disco
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Riabilitazione in pratica
Esercizi per ernia del disco
Posizione di partenza
A carponi in appoggio su mani e ginocchia.
Via!
alzare contemporaneamente ed estendere il braccio
sinistro in avanti e la gamba destra indietro (invertire
successivamente gli arti).
Controllate i movimenti.
Durante l’elevazione di braccio e gamba, mantenere il
busto diritto (non deve ruotare) e il bacino allineato
(non deve inclinarsi).
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Nuove frontiere
Space Curl 3D
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Una passeggiata nello
spazio
Posizione di partenza
Disteso (supino) con talloni appoggiati a due cavi
oscillanti (TRX), bacino sollevato da terra e busto
allineato.
Via!
piegare una gamba e portare il ginocchio verso il
busto, ritornare alla posizione di partenza e ripetere
con l’altra gamba.
Controllate i movimenti.
Durante il movimento della gamba, mantenere il busto
elevato da terra, allineato senza rotazioni del bacino.
Posizione di partenza
Stazione eretta, piedi sopra due cuscini destabilizzanti,
palla grande (Fitball) tra le mani.
Via!
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Alzare la palla con le braccia tese, fino a portala in
posizione sopra il capo.
Controllate i movimenti.
Durante l’elevazione delle braccia, controllare la
regione lombare, senza inclinare il busto e aumentare
la lordosi lombare (controllo muscolare simultaneo da
parte di glutei e addominali profondi).
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Una passeggiata nello
spazio
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Una macchina progettata per allenare gli
astronauti può curare il “mal di schiena”.
Nata per il programma Mercury della Nasa
questa tecnologia ha rivelato interessanti
potenzialità anche a fini terapeutici e
riabilitativi...
Grazie ad una serie di sedute guidate
da un chinesiologo di Magalini Medica è
possibile rinforzare i muscoli spinali, allenare
l’equilibrio, favorire una corretta postura per
poter affrontare con successo le insidie e i
traumi che possono interessare la colonna
vertebrale.
La Space Curl 3D che potete vedere in azione
nei nostri video in
e nelle nostre foto
nella pagina
(album “una passeggiata nello spazio”) è composta da tre cerchi
concentrici.
Il paziente si trova all’interno del cerchio più
piccolo. Attraverso dei movimenti controllati e
precisi del bacino, dei piedi e di tutti i muscoli
della colonna vertebrale il paziente sposta il
proprio baricentro innescando i movimenti dei
cerchi che gli consentono di ruotare a 360
gradi in tutte le direzioni.
L’incredibile libertà di movimento rende la
Space Curl 3D terapia d’elezione per il “mal
di schiena”: come nella vita reale la colonna
vertebrale è sollecitata su tutti gli assi
dello spazio consentendo un allenamento
tridimensionale unico.
Una seduta di Space Curl 3D, oltre ai
benefici effetti terapeutici, assicura anche
un’esperienza divertente e stimolante:
controllare direzione e velocità delle rotazioni
è meno facile di quello che sembra!
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Una passeggiata nello spazio
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Fax 0424 566305
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I pazienti entrano in Magalini Medica
per risolvere problemi o fastidi fisici che
impediscono di vivere al meglio le attività
quotidiane o gli impegni sportivi.
Purtroppo divertimento e spensieratezza non
sono stati d’animo comuni per chi entra in un
centro di riabilitazione.
Noi abbiamo dimostrato il contrario.
Il primo ottobre scorso Magalini Medica ha
aperto le porte a pazienti, colleghi ed amici
per far conoscere il suo team della salute, per
far provare ai presenti le proprie innovative
tecnologie e per presentare i nuovi spazi
ambulatoriali.
Per questa occasione il centro ha cambiato
pelle: giovani acrobati su un tappeto elastico,
i campioni del mondo di ballo in coppia
su sedia a rotella, un pianista fuoriposto,
il cristallarmonio del maestro Grisi e un
gustoso spuntino allestito in modo davvero
coreografico accompagnato da buon vino,
hanno fatto scoprire il lato piacevole della
riabilitazione.
Un’atmosfera tutta speciale che vogliamo
condividere con voi attraverso i video presenti
all’interno del nostro canale
e nel
portale bassanonet.it e le foto pubblicate
nella nostra pagina
.
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