I LUF: musica vivace e dalla grande comunicativa, la vitalità del rock

I LUF
I LUF: musica vivace e dalla grande comunicativa, la vitalità del rock che incontra la
profondità e i ritmi della tradizione. Le musiche de “I Luf” creano un'atmosfera gioiosa, i
testi delle canzoni non sono mai banali, tracciano sentieri nuovi per impegno e
condivisione. Sempre maggiore è in questi tempi il seguito di pubblico del gruppo: lo
testimoniano le centinaia di concerti spesso a sostegno di associazioni di volontariato
e solidarietà internazionali. La loro musica è intrisa di folk e bagnata di rock , è
allegria e ballo, colpisce contemporaneamente al cuore e alle gambe senza
comunque cadere nella banalità dei testi che, nella tradizione di Dario Canossi, sono
pieni di riferimenti all'attualità e all'impegno sociale. Ogni concerto una festa di
allegria e impegno nella migliore tradizione della musica d’autore italiana.
I Luf nascono da un’idea di Dario Canossi, nato sulle montagne della Val Camonica,
polistrumentista che si è occupato per lungo tempo dell'organizzazione artistica di
Davide Van de Sfroos, costruendogli la nuova Band, e a cui ha spesso aperto i
concerti e ha composto uno dei brani dell'ultimo lavoro.
Le canzoni dei LUF parlano di vita comune e “camuna”, personaggi e storie vere, nel
senso più poetico del termine.Piccole perle di dialetto,amore per la
cultura,tradizione popolare e impegno sociale,tutti elementi che sono alla base
della filosofia dei Luf.
Da quelle parti “luf” vuol dire lupi e i Luf infatti sono un branco di musicisti che arrivano
da esperienze diverse e che insieme riescono a creare un impatto sonoro forte,con
una grande impronta folk-rock.Il gruppo prende forma all'alba del 2000: due anni di
duro lavoro e finalmente arriva il primo disco: "Ocio ai Luf" che ottiene un buon
successo sia popolare che di critica, bissato dall'ottima accoglienza ai concerti dal vivo
l'ambito dove i Luf si danno il meglio di se. Fanno seguito una serie di passaggi
televisivi su rai 2 in occasione del festival folk “follie rotolanti”e del programma CD Live.
Nel 2005 esce il secondo cd dei Luf “Bala e fa balà”. Il titolo riassume la filosofia dei
Luf divertirsi e far divertire ballare e far ballare . Anche questo cd avrà delle critiche
eccellenti e un ottimo ritorno di pubblico.
Esce a Maggio 2007 il nuovo cd dei Luf “Paradis del Diaol” consigliato dalla rivista
musicale “Buscadero”come uno dei migliori dischi dell’anno. Nel dicembre 2007 danno
alle stampe il cd “So nahit ‘n valcamonega” una compilation di tutti brani che i luf
hanno scritto usando la loro lingua madre il dialetto camuno.
Natale 2008: un regalo raro, un disco fatto a mano” luna di rame e d’ottone” un 45 giri
in vinile con CD, copertina in rame ed ottone tiratura limitata di 480 copie tutte
numerate, cesellate e realizzate a mano dai Luf in lunghe sere.
Sono stati ospiti per due serate al Maurizio Costanzo Show .
Flel è il risultato di un percorso lungo dieci anni in cui l'allegria e la voglia di
divertire/divertirsi dei Lupi, ha trovato il giusto equilibrio con una maturità degli
arrangiamenti e una cura dell'aspetto cantautorale che fa del disco il migliore
creato dal gruppo. Canzoni dallo spirito folk-rock che non mancano di far riflettere e di
scatenare balli e cori allo stesso tempo. In Flel il dialetto continua a essere
protagonista, con un Dario Canossi interprete che ancora una volta sa trasmettere lo
spirito delle tradizioni della sua terra e del mondo contadino in una chiave
attualissima.
"Un tempo dalle mie parti - racconta Dario Canossi - il grano si batteva con il flel,
attrezzo agricolo che permetteva di recuperare fino all'ultimo prezioso chicco. L'aia
veniva preparata, quasi fosse un palcoscenico, su cui tutti avevano il compito di
picchiare le spighe perfettamente a tempo con gli altri. Un "flel" dopo l'altro colpiva il
frumento creando una partitura unica che, amplificata dai solai, rimbalzava nei cortili
diventando la colonna sonora dei nostri giochi di bambini. Sono ormai 10 anni che
con I Luf cerchiamo di "battere" a tempo, il grano è sempre poco ma la speranza è
che questo nuovo disco possa trasmettere la stessa passione che abbiamo noi nel
continuare a "picchiare" il tempo e a sentirlo battere sopra e sotto il palco".
In Flel i suoni di chitarre, fisarmonica, violino, flauti, banjo e cornamuse si
fondono con quelli degli strumenti più moderni come basso, batteria,
percussioni, regalando all'ascoltatore una musica ricca di ritmi e sfumature
sempre nuovi che fanno correre la memoria a quelle aie contadine così lontane
da noi, con uno spirito bambinesco e divertente, unico nel suo genere.
Due ospiti "illustri nel CD Flel: la voce di Davide Van De Sfroos, che canta nel brano che dà il
titolo al disco e nella divertente "Tira la barba al fra'", e la maestria di Lorenzo Cazzaniga, tra i
migliori tecnici del suono a livello internazionale, fonico dei vincitori dell'ultimo Festival di
Sanremo e di Enrico Ruggeri. È suo infatti il mix di tutto il disco.
I Luf sostengono da tempo i progetti delle associazioni A Força da Partilha, fondata da don Marco
Tenderini, padre "spirituale" dei Luf, e Vida a Pititinga, progetto benefico ideato dal comico Enrico
Bertolino.
Formazione
Dario Canossi: chitarra e voce
Sergio "Jeio" Pontoriero: banjo, basso, djambè, darbuka,
cembalo, shaker, triangolo, batteria e voce
Fabio Biale: violino, mandolino e voce
Sammy Radaelli: batteria
Matteo Luraghi: basso e voce
Stefano Civetta: fisarmonica e voce
Pier Zuin: highland bagpipe, gralla dulce in sol, flauto traverso irlandese in re, tin whistle in re e bodhran
Cesare Comito: chitarra acustica e voce