Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell’Analisi Modale Lezione 2/2 Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 La risposta a carichi variabili con la stessa legge 1/4 Si consideri un vettore di carico della forma p(t) = s f (t) in cui tutte le componenti variano nel tempo con la stessa legge f (t). Il vettore s prende il nome di vettore di eccitazione e rappresenta la distribuzione spaziale, indipendente dal tempo, delle componenti del carico. Si nota che il carico equivalente a un’azione sismica ha la stessa forma della relazione precedente. Il vettore s può essere espresso nella somma di N contributi modali come segue N N i=1 i=1 s = ∑ s i = ∑ Γ i M φi Il coefficiente Γi viene detto fattore di partecipazione modale e può essere calcolato attraverso le proprietà di ortogonalità dei modi rispetto alla matrice di massa M N φ s = ∑ Γ i φnT M φi T n i=1 Prof. Adolfo Santini - Introduzione alla Dinamica delle Strutture 2 La risposta a carichi variabili con la stessa legge legge … 2/4 φnT s = Γ nφnT M φn φnT s φnT s Γn = T = φn Mφn M n Pertanto, il vettore di eccitazione modale sn assume la forma s n = Γ n M φn Si nota che sn non dipende da come i modi sono stati normalizzati, al contrario di Γn. Si osserva, inoltre, che il vettore sn è proporzionale alle forze d’inerzia associate al modo n-esimo. Tali forze, infatti, si ottengono dalla relazione fIn (t) = M u n (t) = Mφn qn (t) e la loro distribuzione è data dal vettore Mϕn, proporzionale a quella di sn. Prof. Adolfo Santini - Introduzione alla Dinamica delle Strutture 3 La risposta a carichi variabili con la stessa legge legge 3/4 Nel caso in esame, il carico modale generalizzato assume la forma N Pn ( t ) = φ p ( t ) = φ s f ( t ) = ∑ Γ i φnT M φi f ( t ) = Γ n M n f ( t ) T n T n i=1 e le equazioni del moto in termini di coordinate modali si scrivono qn (t) + 2ξnω n qn (t) + ω n2 qn (t) = Γ n f (t) n = 1, 2, ..., N Il fattore di partecipazione modale Γn, pur dipendendo da come sono stati normalizzati i modi, rappresenta una misura del grado di partecipazione alla risposta totale del modo n-esimo. Ponendo qn (t) = Γ n Dn (t) si ha n (t) + 2ξnω n D n (t) + ω n2 Dn (t) = f (t) D n = 1, 2, ..., N Queste equazioni sono formalmente identiche a quelle di un sistema lineare viscoso a un grado di libertà con massa unitaria, rapporto di smorzamento ξn, e frequenza naturale ωn, sollecitato da un carico f(t). Quindi, tali equazioni possono essere risolte utilizzando gli stessi procedimenti sviluppati per i sistemi lineari viscosi a un grado di libertà. Prof. Adolfo Santini - Introduzione alla Dinamica delle Strutture 4 La risposta a carichi variabili con la stessa legge legge 4/4 Risolte le equazioni del moto disaccoppiate e determinate le coordinate modali attraverso le relazioni q (t) = Γ D (t) n n n i contributi modali alla risposta si ottengono dalle relazioni u n (t) = φn qn (t) = φnΓ n Dn (t) Per ogni contributo modale, il vettore delle forze per il calcolo delle sollecitazioni interne assume la forma fSn (t) = Ku n (t) = Γ n Kφn Dn (t) = Γ nω n2 Mφn Dn (t) = s nω n2 Dn (t) La quantità ωn2Dn(t) ha le dimensioni di un’accelerazione e viene in genere indicata come pseudo-accelerazione. Ponendo An (t) = ω n2 Dn (t) si può infine scrivere fSn (t) = s n An (t) Prof. Adolfo Santini - Introduzione alla Dinamica delle Strutture 5 Analisi sismica di sistemi lineari 1/10 Nel caso di azioni sismiche, il vettore di carico assume la forma p eq (t) = −Mr u g (t) Si nota che anche in questo caso tutte le componenti variano con la stessa legge temporale. Ponendo s = Mr si può quindi definire il vettore di eccitazione modale s n = ( Mr )n = Γ n M φn in cui il fattore di partecipazione modale è dato dall’espressione φnT s φnT Mr L Γn = T = T = n φn Mφn φn Mφn M n in cui si è posto Ln = φnT Mr Si può quindi scrivere s n = ( Mr )n = Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture Ln M φn Mn 6 Analisi sismica di sistemi lineari 2/10 Nel caso di azioni sismiche, le equazioni del moto in termini di coordinate modali si specializzano come segue qn (t) + 2ξnω n qn (t) + ω n2 qn (t) = − Γ nug (t) n = 1, 2, ..., N n (t) + 2ξnω n D n (t) + ω n2 Dn (t) = − D u g (t) n = 1, 2, ..., N oppure avendo posto qn (t) = Γ n Dn (t) Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture 7 Analisi sismica di sistemi lineari 3/10 Risposte modali Il contributo dell’n-esimo modo alla risposta in termini di spostamenti un(t) è dato da Γ u n (t) = φn qn (t) = φnΓ n Dn (t) = n2 φn An (t) ωn Il vettore delle forze per il calcolo delle sollecitazioni assume la forma fSn (t) = s n An (t) L’n-esimo contributo modale rn(t) alla generica risposta r(t) può essere calcolato, per ogni istante di tempo desiderato, attraverso un’analisi statica della struttura sollecitata dalle forze fSn(t). Indicando con rnst l’aliquota della risposta corrispondente al vettore sn, si può scrivere rn (t) = rnst An (t) È importante sottolineare che la quantità rnst è indipendente dalla modalità di normalizzazione dei modi. Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture 8 Analisi sismica di sistemi lineari 4/10 Risposta totale La risposta totale si ottiene sommando i contributi di tutte le risposte modali, cioè N N n=1 n=1 Γn φ A (t) 2 n n n=1 ω n N u(t) = ∑ u n (t) = ∑ Γ nφn Dn (t) = ∑ Il vettore delle forze assume la forma N N n=1 n=1 fS (t) = ∑ fSn (t) = ∑ s n An (t) Il generico parametro di risposta r(t) può essere calcolato, per ogni istante di tempo desiderato, sommando i contributi di tutte le risposte modali N N n=1 n=1 r(t) = ∑ rn (t) = ∑ rnst An (t) Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture 9 Analisi sismica di sistemi lineari 5/10 Sommario del procedimento 1. Si calcolano le frequenze ωn e i modi naturali di vibrazione φn. 2. Si assegnano i rapporti di smorzamento modali ξn. 3. Il vettore di eccitazione Mr si suddivide nelle sue componenti modali sn. 4. Per ogni contributo modale si esegue un’analisi statica della struttura soggetta alle forze sn e un’analisi dinamica del sistema lineare viscoso a un grado di libertà di frequenza ωn e rapporto di smorzamento ξn, soggetto all’accelerazione del suolo ug (t). L’analisi modale consiste, quindi, nell’analisi statica della struttura sollecitata dagli N insiemi di forze sn (n = 1, 2, …, N) e nell’analisi dinamica di N differenti sistemi a un grado di libertà. La risposta sismica della struttura è data dalla combinazione delle risposte modali. Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture 10 Analisi sismica di sistemi lineari 6/10 Edifici multipiano con pianta simmetrica Si consideri il caso di edifici multipiano con due assi di simmetria in pianta e impalcati rigidi nel proprio piano, sollecitati da un’accelerazione del suolo diretta secondo uno degli assi di simmetria. In questo caso il vettore pseudostatico r ha componenti tutte unitarie e verrà indicato con il simbolo 1, cioè r =1 Nel caso specifico si ha N N Ln = L = φ M1 = ∑ miφin h n T n i=1 N M n = φ Mφn = ∑ m φ T n 2 i in i=1 φnT M1 Lhn Γn = T = = φn Mφn M n ∑mφ i in i=1 N ∑mφ 2 i in i=1 sin = Γ n miφin fSin = sin An (t) uin (t) = Γn st φ A (t) = u An (t) in n in 2 ωn in cui mi è la massa dell’i-esimo impalcato. Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture 11 Analisi sismica di sistemi lineari 7/10 Il taglio modale alla base risulta N N i=1 i=1 Tbnst = ∑ sin = Γ n ∑ miφin = Γ n Lhn = h n ( ) Lhn 2 L h Ln = = mn* Mn Mn Tbn (t) = Tbnst An (t) = mn* An (t) Si nota che il generico contributo modale del taglio alla base è dato da un’espressione analoga a quella relativa a un sistema lineare a un grado di libertà. La quantità mn* prende il nome di massa modale efficace e risulta indipendente da come sono stati normalizzati i modi naturali di vibrazione. Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture 12 Analisi sismica di sistemi lineari 8/10 Il momento ribaltante modale alla base risulta N N i=1 i=1 M = ∑ hi sin = Γ n ∑ hi miφin st bn da cui ponendo N L = ∑ hi miφin θ n i=1 si ottiene h n L θ M =Γ L = Ln Mn st bn θ n n L ) ( = h 2 n Mn Lθn = mn*hn* h Ln M bn (t) = mn*hn* An (t) Anche il generico contributo modale del momento ribaltante alla base è dato da un’espressione analoga a quella di un sistema lineare a un grado di libertà. La quantità hn* prende il nome di altezza modale efficace e risulta indipendente da come sono normalizzati i modi naturali di vibrazione. Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture 13 Analisi sismica di sistemi lineari 9/10 I contributi modali alla risposta alla base di un sistema simmetrico a molti gradi di libertà sono associati a una massa mn* posta all’altezza hn* rispetto al piano delle fondazioni. La massa e l’altezza modale efficace del modo n-esimo dipendono dalla distribuzione delle masse lungo l’altezza dell’edificio e dalla forma del modo e sono indipendenti da come sono stati normalizzati i modi. La somma delle masse di tutti gli impalcati del sistema è uguale alla somma di tutte le masse modali efficaci, infatti N ∑m i = 1 M1 = 1 s = 1 T T N T i=1 ∑s =1 T n n=1 N ∑Γ n Mφn n=1 ⎛ N ⎞ = ∑ Γ n 1 Mφn = ∑ Γ n ⎜ ∑ miφin ⎟ = ⎝ i=1 ⎠ n=1 n=1 N ( ) T N N = ∑Γ nL = ∑ h n n=1 N (L ) n=1 Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture h 2 n Mn N = ∑ mn* n=1 14 Analisi sismica di sistemi lineari 10/10 Generalmente i valori delle masse modali efficaci diminuiscono al crescere dell’indice del modo. Ciò consente di stabilire un criterio per considerare un numero di contributi modali notevolmente inferiore a N: una precisione sufficiente può essere raggiunta quando la somma delle masse modali efficaci, cioè della massa complessiva partecipante al moto, raggiunge una percentuale ritenuta sufficiente della massa totale dell’edificio, per esempio il 90%. Di solito bastano pochi contributi modali per raggiungere questa percentuale. Prof. Adolfo Santini - Lezioni di Dinamica delle Strutture 15