CINEMA TEATRO WALTER MAC MAZZIERI Pavullo nel Frignano STAGIONE TEATRALE 2013/2014 martedì 19 novembre HEDDA GABLER di Henrik Ibsen regia Antonio Calenda con Manuela Mandracchia, Luciano Roman e con Jacopo Venturiero, Simonetta Cartia, Federica Rosellini, Massimo Nicolini, Laura Piazza scene Pier Paolo Bisleri luci di Nino Napoletano costumi Carla Teti musiche Germano Mazzocchetti Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Compagnia Enfi Teatro Gelida e altera, consapevole del proprio fascino eppure fragile nella sua intima frustrazione, nella sua incapacità di vivere serenamente la propria femminilità, ossessionata dal successo e da una deleteria intransigenza: Hedda Gabler è una delle più problematiche, febbrili e seduttive figure femminili ibseniane. Ibsen rappresenta un vertice assoluto nella letteratura teatrale ottocentesca: la sua drammaturgia abita i confini del teatro borghese con inquietudine, attraverso storie di tragedia quotidiana, aspre d’anticonformismo. I suoi personaggi, soprattutto le figure femminili, esprimono sempre nodi tematici che stanno a cuore all’autore, senza però apparire mai esemplificativi: conservano invece una vibratile complessità che assicura loro dirompenza emotiva. Scritto nel 1890, Hedda Gabler pone al proprio centro una figura che si discosta dall’ideale femminile coevo ad Ibsen. Dopo la morte del padre, il generale Gabler, con cui aveva condotto vita altolocata, la giovane Hedda sposa per interesse un mediocre intellettuale piccolo borghese, Jørgn Tesman, che ambisce a una cattedra universitaria. Rientrata dalla luna di miele, Hedda appare del tutto insoddisfatta della sua nuova vita, annoiata, confusa dalla sua stessa femminilità enigmatica e ancor più dal fatto di essersi scoperta incinta, stato che invece il marito non sa intuire. La confusione aumenta quando riappare Løvborg un antico amore di Hedda, scrittore tutto “genio e sregolatezza”. Hedda si isola in un vortice di egoismo, in un cieco slancio di volontà di potenza e di controllo del destino altrui che la distruggerà. Antonio Calenda affronta il testo dirigendo nel ruolo della protagonista Manuela Mandracchia, una fra le più affermate e ammirate interpreti del teatro italiano. martedì 10 dicembre L'AMORE É UN CANE BLU la conquista dell’Est di e con Paolo Rossi scritto con Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi con la supervisione di Riccardo Piferi musiche originali composte da Emanuele Dell'Aquila ed eseguite dal vivo da I Virtuosi del Carso Emanuele Dell'Aquila, Alex Orciari, Stefan Bembi, Denis Beganovic, Mariaberta Blašković, David Morgan La Corte Ospitale In un Paese dove la passione è scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità (un tempo chiamavasi politica), dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi, un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sull'altopiano del Carso. Una terra che non conosce anche se c‘era nato a poco più di 300 metri. Tra grotte, fiumi sotterranei, rovi e pietre questo sarà per lui l’unico luogo dove ormai vivono ancora le fiabe degli amanti perduti e delle passioni tradite. Questo spettacolo è un diario, un disegno, diventerà un film, per ora un concerto visionario popolare lirico e umoristico. Narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita. Visto che nei miei lavori ha sempre governato la troika attore - persona - personaggio avrebbe potuto intitolarsi L’uomo che amava le donne. Oppure L’uomo che non sapeva amare sia le donne che il suo partito. Non sarebbe stato male Autobiografia non autorizzata. Perché no, oppure L’uomo che raccontava barzellette ai sassi . Pensavo anche Ti amo ma non sono d’accordo con quello che provo!. O Ma cos’è questa crisi? sottotitolo ho già i miei problemi. Donne contro donne. Uomini veri, ma in fuga. Invece si chiama L’amore è un cane blu… che sono entrambi animali molto, ma molto difficili soltanto da immaginare. Ma come si dice: per incontrarli bisogna non perdersi, e per non perdersi il modo migliore è non sapere mai dove andare. Si sa, arrivano momenti in cui i racconti ascoltati nell’infanzia e i sogni e le visoni dell’adolescenza diventano più vividi dei ricordi di vita vissuta lontana o recente, o quantomeno spesso si finisce per confonderli. Qui si narrerà di ripartire in ogni trattativa – sia con se stessi, in camera da letto, in piazza o in parlamento – dalla ricchezza di un palpito coraggioso piuttosto che la misera miseria del soldo e della paura (anche se entrambi hanno la loro importanza, soprattutto la seconda). E questo è quanto. Paolo Rossi martedì 14 gennaio MISERIA E NOBILTA’ di Nanni Garella da Eduardo Scarpetta regia Nanni Garella con Vito, Umberto Bortolani e Nanni Garella scene e costumi Antonio Fiorentino luci Gigi Saccomandi musiche originali Leonildo e Marco Marcheselli Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna e Arte e Salute onlus In uno squallido appartamento abitano, campando alla giornata, Felîz Di Torrinbocca, il suo compare Pascuèl e le rispettive famiglie. La vicenda di questi squattrinati personaggi si intreccia con quella del marchesino Eugenio Favetti, il quale, innamorato dell’affascinante ballerina Gemma, non può vedere realizzato il suo sogno d’amore. Infatti il padre di Eugenio è contrario al matrimonio perché Gemma è figlia di Gaetano Semolone, detto Frittomisto perché ex cuoco arricchito e non di nobili origini. Eugenio chiede allora a Felîz di ordire una farsa mirabolante: dopo aver procurato allo stesso Felîz e ai suoi strampalati coinquilini gli abiti migliori, chiede loro di presentarsi al padre della futura sposa come la nobile famiglia Favetti. Gaetano accetta volentieri di dare in sposa la figlia, ben felice di imparentarsi con i nobili; ma attorno a questa promessa di matrimonio si scatenano colpi di scena con bugie, agnizioni e sconfessioni che faranno scoprire l’inganno. Alla fine Felîz ritroverà la a vera moglie, Eugenio scoprirà un segreto che suo padre Ottavio gli aveva tenuto celato, riportando la vicenda a un divertente quanto lieto finale. mercoledì 29 gennaio IL TEATRANTE di Thomas Bernhard regia di Franco Branciaroli con Franco Branciaroli e con Tommaso Cardarelli, Valentina Cardinali, Melania Giglio, Daniele Griggio,Cecilia Vecchio, Valentina Violo CTB – Teatro Stabile di Brescia, Teatro de Gli Incamminati Con la messinscena de Il teatrante, testo graffiante scritto nel 1985 dal grande romanziere e drammaturgo austriaco Thomas Bernhard, Franco Branciaroli continua la lunga riflessione sul teatro e sul suo rapporto con la società attraverso la memoria, che ne è l’elemento fondamentale, iniziata con Servo di scena. In un oscuro teatro di provincia, un attore-autore di origine italiana frustrato e megalomane si trova alle prese con uno spettacolo impossibile, stretto tra la propria ambizione - che gli fa scrivere testi deliranti e respingenti – e la necessità della compagnia, composta dalla sua stessa famiglia, più impegnata a sbarcare il lunario che a dare dignità al proprio lavoro. Tra invettive e paradossi sulla vita e sulla morte, sulla società e sulla felicità, il vecchio attore vedrà ancora una volta frustrato il tentativo di portare in scena La ruota della storia, testo pretenzioso e non compreso da nessuno. Nessuna arte come il teatro ha come compito - si può dire fin dalla sua fondazione mitica - di fare da collante tra i due elementi. Come l’uomo è corpo e anima, così la società ha bisogno di senso pratico ma anche di sogni. Il teatro in questo senso è la più completa delle arti. Ma i tempi cattivi sembrano condurre questo millenario sodalizio tra sogno e realtà verso il definitivo divorzio. Pessimista come nessun altro, Bernhard non dà possibilità di riscatto né al teatro né all’uomo. Eppure, proprio nel recitare il proprio fallimento fino all’ultima goccia di sangue, il teatro compie ancora una volta il proprio (forse inutile ma non meno sorprendente) miracolo. Se la visione di Bernhard è tra le più pessimiste della letteratura europea, la vitalità con cui rappresenta la propria negatività contraddice le premesse filosofiche:grottesco, comico fino alle lacrime, tutto pervaso da una ruvida tenerezza che è come il fantasma dell’ormai impossibile pietà. mercoledì 26 febbraio OTELLO da William Shakespeare regia Luigi Lo Cascio con Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta Teatro Stabile di Catania, Emilia Romagna Teatro Fondazione A partire dall’Otello di Shakespeare, un altro Otello. Mettere in scena l’intero testo e per di più nella versione compiuta e statuaria dell’originale appare impresa fuori misura. Così il regista, insieme per prudenza e devozione nei confronti del modello, ha cercato di cavarne un soggetto, ortodosso il più possibile quanto ai debiti e ai rimandi alla fonte, ma intraprendente - sempre scontando i limiti delle forze a disposizione - nella ricerca di una via, foss’anche un vicolo, da aggiungere alla mappa topografica sterminata della città infinita che raccoglie le varianti, le trasposizioni, i calchi di questa tragedia candidamente misteriosa. Fortunatamente, il fatto che l’opera di Shakespeare, pur coinvolgendo lo spazio pubblico, rapidamente converga e punti dritto al cuore di un dramma fortemente individuale, sembra autorizzare un lavoro di concentrazione e restrizione del campo d’azione. Si metteranno a fuoco soltanto alcune parti del testo di partenza, quelle che obbligano a confrontarsi con l’enigma di certe passioni umane. Saltando i preamboli e l’osservanza stretta della trama di una storia universalmente conosciuta, si osserveranno da vicino i dubbi, le contraddizioni, le debolezze dei personaggi, la loro straziante lontananza, la loro effettiva solitudine, colta solo adesso, con sguardo retrospettivo (purtroppo non profetico, troppo tardi ormai…), in quegli esordi così dolci, quando sembravano trionfare la febbre e l’entusiasmo dei primi abbracci, delle prime confidenze, dei primi sottili e garbati tremori. Aldilà del tiro infame che l’onesto Iago gioca ad Otello, è solo una serie di parvenze e malintesi il nostro universo di relazioni? Davvero anche l’amore è puro abbaglio? È forse connaturato alle passioni più travolgenti il fatto di racchiudere, nel loro cuore più intimo e sconosciuto, una luce sinistra, lama affilata che ustiona gli occhi e acceca la mente consegnandola prima al tumulto, poi al furore? Luigi Lo Cascio martedì 18 marzo CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA musical di Nacio Herb Brown regia Corrado Abbati Inscena – Compagnia di operette Corrado Abbati Cantando sotto la pioggia, il più grande e il più amato di tutti i musical sul grande schermo, è la nuova produzione di Inscena-Compagnia Corrado Abbati per la stagione teatrale 2013-2014. Uno spettacolo pieno di fascino, con gag divertenti, momenti di profondo sentimento ed una forte originalità. Chi ha amato il film con Gene Kelly sarà coinvolto dall’energia dei vivaci interpreti, dalle impennate coreografiche, dal nuovo e sorprendente allestimento e da una regia scattante: un leggendario musical che ci riporterà nell’elegante e affascinante Hollywood dei tempi in cui il cinema passava al sonoro. martedì 2 aprile LA DISCESA DI ORFEO di Tennessee Williams traduzione di Gerardo Guerrieri drammaturgia e regia di Elio De Capitani scene e costumi di Carlo Sala luci di Nando Frigerio suono Giuseppe Marzoli con Cristina Crippa, Edoardo Ribatto, Elena Russo Arman, Luca Toracca, Federico Vanni, Corinna Agustoni, Cristian Giammarini, Debora Zuin, Sara Borsarelli, Marco Bonadei, Carolina Cametti chitarra elettrica Alessandra Novaga Teatro dell'Elfo Con questo spettacolo Elio De Capitani ha firmato la terza regia di Tennessee Williams e riallacciato il filo di un lavoro iniziato diciannove anni fa - quando Mariangela Melato e il teatro Stabile di Genova lo chiamarono a dirigere Un tram che si chiama desiderio - e ripreso nel 2011 con Improvvisamente, l'estate scorsa. Opera inedita in Italia, La discesa di Orfeo è stata riletta dal Teatro dell'Elfo con gli occhi e con i corpi di chi ha assorbito dentro di sé il teatro e il cinema di Fassbinder, il suo melò sociale, sospeso tra realismo e aperture oniriche. Il testo racconta l'incontro di tre fragili sognatori: Val è un vagabondo con chitarra e giacca di pelle di serpente, Lady è figlia d'un emigrante italiano linciato dai razzisti, prigioniera di un matrimonio crudele con Jabe che la considera sua "proprietà", mentre Carol Cutrere è una giovane milionaria, fragile ma ribelle, che offre a Val un'ultima occasione di fuga. La discesa di Orfeo fu rappresentato per la prima volta nel marzo del 1957 a New York. Sidney Lumet ne realizzò poco dopo una trasposizione per il grande schermo che, con il titolo The fugitive kind (in italiano Pelle di serpente) e con protagonisti Anna Magnani e Marlon Brando. INFORMAZIONI: BIGLIETTI intero ridotto età/cinema (vedi Riduzioni) abbonati cinema essai card Io Studio € 19 € 17 € 15 € 11 Formula 6+ Sconto di € 2 a biglietto per l’acquisto di un minimo di 6 biglietti per una o più rappresentazioni con assegnazione del posto al momento dell’acquisto. Vendita biglietti - Orari biglietteria Dal 9 novembre per tutti gli spettacoli della Stagione nei seguenti orari: il giorno precedente e il giorno stesso dello spettacolo dalle 17 alle 19 e nelle serate di programmazione di cinema. Prenotazioni via e-mail e telefoniche Le prenotazioni si possono effettuare scrivendo una e-mail all’indirizzo [email protected], oppure telefonando al numero 0536/304034. I biglietti prenotati devono essere ritirati tassativamente entro il giorno precedente allo spettacolo, pena annullamento della prenotazione. Vendita biglietti online: www.emiliaromagnateatro.com Altri punti vendita: esercenti del circuito Vivaticket – www.vivaticket.it I PUNTI VENDITA DEL CIRCUITO VIVATICKET PIU’ VICINI: - Videoteca Cinecittà, Pavullo n/F (MO); - Libreria La Quercia dell’Elfo, Vignola (MO); - Eurozone, Modena; - Ipermercato La Rotonda, Modena. ABBONAMENTI Prosa 7 (7 spettacoli) intero € 100 ridotto età (vedi paragrafo Riduzioni) € 95 abbonati cinema essai € 90 card Io Studio € 60 Carnet 4 (4 spettacoli) Abbonamento libero a 4 titoli Soci Coop € 63 (una Carta Socio dà diritto all’acquisto di due abbonamenti) Studenti (fino a 29 anni) € 60 VENDITA ABBONAMENTI Prelazione Dal 21 al 26 ottobre vendita riservata agli abbonati della Stagione 2012/2013 che potranno confermare il posto occupato nella scorsa Stagione. Cambio posto Il 28 ottobre la vendita è riservata agli abbonati della Stagione 2012/2013 che desiderano cambiare posto. Cambiando posto non si conserva alcun diritto su quello occupato nella stagione precedente. Nuovi abbonamenti Prosa 7 In vendita dal 29 ottobre al 2 novembre. Abbonamento carnet 4 spettacoli Coop e Studenti Dal 4 all’ 8 novembre. Hai dimenticato l’abbonamento? Potrai assistere allo spettacolo presentando in biglietteria un documento di identità e acquistando il biglietto a € 1. Campagna abbonamenti – Orari biglietteria Durante la campagna abbonamenti la biglietteria sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30. RIDUZIONI TEATRO Per le Riduzioni Cinema consultare i cartelli esposti in biglietteria. Ridotto Età: fino ai 29 anni e oltre i 60 anni di età. - Gli abbonati alla Stagione teatrale del Cinema Teatro Mac Mazzieri hanno diritto al biglietto ridotto € 5 per le proiezioni cinematografiche di prima visione. - Presentando alla biglietteria del cinema un biglietto per uno spettacolo della Stagione teatrale si avrà diritto alla tariffa ridotta di € 6 per assistere alle proiezioni cinematografiche. Gruppi di almeno 8 persone: abbonamento ridotto. Soci Coop: sconto del 10% sul prezzo del biglietto intero per titolari di CartaSocio. Ogni CartaSocio consente l’acquisto di 2 biglietti scontati per ogni spettacolo. Inizio spettacoli ore 21. A spettacolo iniziato non sarà consentito l’accesso alla sala. La Direzione si riserva di apportare al programma modifiche che si rendessero necessarie per cause di forza maggiore. UNA BIGLIETTERIA, TANTI TEATRI! per gli abbonati: -30% sul biglietto intero (con arrotondamento ai 50 cent) per tutti gli spettacoli in cartellone nei teatri ERT Presso la biglietteria del Teatro Dadà è possibile acquistare durante tutta la Stagione i biglietti con prenotazione del posto per tutti gli spettacoli in cartellone nei teatri gestiti da ERT Fondazione: - Teatro Storchi e Teatro delle Passioni, Modena: tel. 059.2136021 – [email protected] - www. emiliaromagnateatro.com; - Pubblico – Il Teatro di Casalecchio di Reno (BO): tel. 051.570977 – [email protected] www.teatrocasalecchio.it; - Teatro Dadà, Castelfranco Emilia (MO): tel. 059/927138 - www. emiliaromagnateatro.com [email protected] - Teatro della Regina, Cattolica (RN): tel. 0541.966778 – www. emiliaromagnateatro.com [email protected] ; - Teatro Asioli, Correggio (RE): tel. 0522.637813 – [email protected] – www.teatroasioli.it; - Cinema Teatro Boiardo, Scandiano (RE): tel. 0522.854355 – [email protected] ; www. emiliaromagnateatro.com - Cinema Teatro MacMazzieri, Pavullo nel Frignano (MO): tel. 0536.304034 – [email protected]; www. emiliaromagnateatro.com - Teatro Fabbri, Vignola (MO): tel. 059.9120911– [email protected] – www.emiliaromagnateatro.com Per informazioni e prenotazioni: Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri Via Giardini – 41026 Pavullo nel Frignano (MO) tel. 0536/304034 [email protected] www.emiliaromagnateatro.com