Scarica - Benvenuto su Dipartimento di Economia e Impresa

annuncio pubblicitario
Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Economia e impresa
Corso di Laurea magistrale in
Economia, politiche e management del territorio
Anno Accademico 2015/16
Modelli e previsioni della popolazione (I anno, II semestre, 9 CFU)
Docente titolare dell’insegnamento: Prof. Anna Maria Altavilla
Sede: Stanza n.36 Piano IV Palazzo delle scienze – C.so Italia, 55 - Catania
Telefono: 0957537940; email: [email protected] oppure [email protected]
Orario ricevimento: 1° semestre: martedì e venerdì 10-12; 2° semestre: lunedì e mercoledì 12-14
OBIETTIVI
FORMATIVI
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Il percorso formativo del Corso mira a fornire la conoscenza degli strumenti metodologici necessari
per leggere ed interpretare i fenomeni demografici e per analizzare le principali caratteristiche
strutturali e dinamiche delle popolazioni umane. Si propone, inoltre, di presentare i principali modelli
demografici e alcune importanti metodologie sviluppate per effettuare previsioni e proiezioni di una
popolazione con l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti necessari per valutare l’impatto
dell’evoluzione dei fenomeni demografici sulle modifiche della struttura per età e sesso della
popolazione e, viceversa, per valutare l’influenza che i cambiamenti di struttura producono a medio e
lungo termine sulle componenti della dinamica demografica. Durante l'intero percorso formativo, allo
scopo di verificare l'effettiva acquisizione delle conoscenze teoriche trasmesse ("sapere") mediante le
lezioni frontali, sono stimolati continui interventi e riflessioni da parte degli studenti.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):
Il percorso formativo è orientato anche all'acquisizione delle capacità operative ("saper fare") da parte
degli studenti. A tal fine si considera strumento idoneo lo sviluppo in aula di calcoli formali e la
discussione critica degli assetti futuri di una popolazione ottenuti partendo da specifiche ipotesi o
analizzando i trend passati di mortalità , fecondità e migratorietà .
Per raggiungere tali obiettivi, si ritiene indispensabile utilizzare durante le lezioni frontali attrezzature
e metodologie didattiche opportune, quali l’uso di fogli di calcolo, strumenti multimediali, data base
demografici , ecc.
Durante l'intero percorso formativo, per verificare l'effettiva acquisizione delle conoscenze teoriche e
delle capacità operative, sono proposti e discussi con gli studenti elaborati realizzati con queste
specifiche finalità.
3. Autonomia di giudizio (making judgements):
L’acquisizione di un'autonoma capacità di realizzare adeguati modelli di previsione nei diversi campi
di applicazione è uno dei principali obiettivi formativi dell’insegnamento .che, inserito in un corso di
laurea magistrale, mira a fornire le competenze non soltanto per un uso strumentale delle conoscenze
demografiche ma anche per un loro utilizzo di tipo strategico. Il Corso mira, cioè, a stimolare negli
studenti la capacità di identificare l’insorgere o l’evolversi delle principali problematiche di natura
demografico-sociale, anche con riferimento alle sollecitazioni provenienti da nuovi orientamenti
ideologici o culturali, e a valutarne le possibili conseguenze A tale scopo è orientata la continua
interazione fra docente e studenti stimolati non soltanto a un’attiva partecipazione nella definizione
degli aspetti teorici e pratici alla base dei modelli di proiezione, ma stimolati altresì, sulla base di
quanto osservato nel passato o di ragionevoli aspettative per il futuro, a identificare i possibili scenari
demografici e a valutarne l’impatto su eventuali variazioni di livello o di forma dei processi
economici, sociali e demografici stessi.
4. Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente è stimolato fin dalle prime lezioni sia a curare con precisione le assunzioni e gli sviluppi
formali dei metodi studiati, sia ad appropriarsi del linguaggio tecnico proprio della disciplina, allo
scopo di metterlo in condizione di acquisire non soltanto piena comprensione della disciplina, ma
anche di poterne trasmettere ad altri i principi, i contenuti e le possibilità applicative con chiarezza e
correttezza di linguaggio. A tal fine, durante l’analisi dei problemi concreti presentati in aula, lo
studente è spesso invitato a discutere, utilizzando il linguaggio appropriato, quanto sviluppato, nel
tentativo di stimolare anche le sue abilità sul piano della comunicazione. La verifica finale delle
abilità comunicative effettivamente raggiunte dallo studente è effettuata mediante la prova finale orale
durante la quale si chiede allo studente di esporre con linguaggio tecnico i temi proposti.
5. Capacità di apprendimento (learning skills):
Date le precipue caratteristiche di apprendimento della disciplina, nelle prime lezioni sono forniti allo
studente numerosi suggerimenti e consigli necessari per affrontare con un appropriato processo
induttivo-deduttivo lo studio dei metodi proposti e ottenere in tal modo un adeguato apprendimento
della disciplina. I suggerimenti sono forniti durante tutto il percorso formativo con l’attivazione da
parte del docente di un continuo processo d’interazione con lo studente il quale è sollecitato a
intervenire sia durante la spiegazione dei metodi sia nel momento della loro applicazione alle realtà
analizzate. L’interazione è utile non soltanto allo studente, ma anche al docente che, in base alle
domande e ai dubbi posti dallo studente, è indotto a riflettere sul grado di apprendimento raggiunto
dallo studente e sull’opportunità di integrare con diverse metodologie le modalità di insegnamento.
PREREQUISITI
RICHIESTI
Conoscenza di Excel
ORGANIZZAZIONE E
frontali in aula con ausilio di slide; presentazione in aula informatica di modelli di previsioni
METODI DIDATTICI Lezioni
mediante Excel
FREQUENZA
LEZIONI
TESTI DI
RIFERIMENTO
60 ore di lezioni frontali (di norma obbligatorie)
1.
Pressat R. Analisi demografica, Etas, Milano, 1983
Per approfondimenti sul tema dei modelli della popolazione:
2. Caselli G.- Vallin J.- Wunsch G. (a cura) - Analisi demografica - Carocci, Roma, 2001, pagg.176
Per approfondimenti sul tema delle previsioni:
3. Terra Abrami V. – Le previsioni demografiche- Il Mulino, Bologna, 1998
PROVA D’ESAME
Syllabus A.A. 2015-16
Prova pratica mediante Excel
Prova orale
Pagina 2 di 5
CONSEGNA
MATERIALE
DIDATTICO
Eventuali prove di fine corso
Per gli studenti che frequentano
assiduamente è prevista la possibilità di
effettuare le prove d’esame alla fine del
corso
Date d’esame
http://www.economia.unict.it/Didattica/D
iario-esami
Appunti ed esempi contenuti nella piattaforma Studium
Argomenti
Rif. Testo
Lezioni
*1
Definizione e campo di studio della Demografia - Le
fasi della ricerca demografica – L’analisi demografica
-Le fonti demografiche- Le osservazioni continue,
istantanee, seguite, retrospettive-La teoria della
transizione demografica
Richiami di calcolo delle probabilità.- L’analisi
longitudinale e trasversale in Demografia- Lo schema
di Lexis
Lezione 1
Lezione 2
Lezione 3
Lezione 4
Testo 1: capp. 1-5
L’approccio longitudinale nello studio della mortalità
- La tavola di mortalità per generazione e le sue funzioni
Lezione 5
Lezione 6
La tavole di nuzialità per generazione: costruzione
della tavola e sue principali funzioni - Tabella di
fecondità e sue grandezze-Tasso lordo di riproduzione
Lezione 7
Lezione 8
Interferenza fra fenomeni demografici. - Tasso netto di
riproduzione.- Descrizione dei fenomeni in alcune
coorti
Lezione 9
Lezione 10
*2
L’approccio trasversale nello studio dei fenomeni
demografici -I quozienti generici-I quozienti specifici
per età- Quozienti di 1°e 2° categoria – Quozienti tra
compleanni e per generazioni- Quozienti riferiti
all’ammontare iniziale
Probabilità ed osservazione continua completaRelazione fra quozienti di 1° categoria e probabilità
Relazione fra quozienti di 2° categoria e gli eventi
delle tavole
Somma dei quozienti di 2° categoria e somma degli
eventi ridotti- Scomposizione degli eventi in
andamento temporale ed intensità –
Relazioni fra somma degli eventi ridotti, andamento
temporale ed intensità dei fenomeni demografici in una
generazione
Syllabus A.A. 2015-16
Lezione 11
Lezione 12
Testo 1: capp. 6 e7
Lezione 13
Lezione 14
Lezione 15
Lezione 16
Pagina 3 di 5
Metodi di standardizzazione: il metodo diretto o della
popolazione tipo
Il metodo indiretto o del quoziente tipo
Lezione 17
Lezione 18
Testo 1: capp. 8, 9,
11
La mortalità infantile: vari metodi di calcolo- Lo schema
di Bourgeois-Pichat
Tavola di mortalità per anno di calendario: vari metodi
di costruzione- Le tavole di Reed e Merell- Le tavole di
mortalità tipo
Lezione 19
Lezione 20
Le misure della fecondità per anno di calendario -
Lezione 21
*3
I tassi di struttura-Effetto età ed effetto generazione
Piramide delle età: concetti teorici
Costruzione con Excel della piramide delle età
Costruzione con Excel di piramidi sovrapposte
Indici d’invecchiamento della popolazione (Indice di
dipendenza; di struttura della popolazione attiva; di
ricambio della popolazione in età attiva)
Calcolo con Excel degli indicatori di struttura sviluppati
Lezione 22
Lezione 23
Lezione 24
Lezione 25
Testo 1: cap.13
*4.
Tasso d’incremento della popolazione- Modelli sintetici
di evoluzione di una popolazione (aritmetico geometrico-esponenziale)
Il modello logistico- adattamento e analisi dei parametri
I modelli analitici di evoluzione di una popolazioneSchema di genesi di una popolazione
Il modello della popolazione stazionaria
Il modello della popolazione stabileIl modello della popolazione quasi stabile
Il tasso netto di riproduzione in una popolazione stabile
e a mortalità variabile
Lezione 26
Lezione 27
Lezione 28
Lezione 29
Testo 1: cap 14
*5
Previsioni e proiezioni di una popolazionePrevisioni sintetiche e analitiche
Il metodo cohort- component per la previsione
della componente naturale - Analisi coorte-periodo
Lezione 30
Lezione 31
Lezione 32
Lezione 33
Lezione 34
Lezione 35
Lezione 36
Differenze fra probabilità classiche e probabilità
prospettive di morte-
Lezione 37
Testo 1: cap 15
Calcolo delle probabilità prospettive di morte per le
classi d’età annuali
Calcolo delle probabilità prospettive di morte per le
classi d’età quinquennali
Calcolo delle probabilità prospettive di morte per la
classe d’età zero e per le età finali
Applicazione delle probabilità prospettive di morte nelle
Syllabus A.A. 2015-16
Lezione 38
Lezione 39
Lezione 40
Lezione 41
Pagina 4 di 5
proiezioni per classi annuali d’età
Applicazione delle probabilità prospettive di morte nelle
proiezioni per classi quinquennali d’età
Lezione 42
Calcolo e proiezioni delle nascite per classi d’età
annuali
Calcolo e proiezioni delle nascite per classi d’età
quinquennali
Lezione 43
Lezione 44
Lo scaling factr applicato alle probabilità prospettive di
morte
Applicazione dello scaling ai quozienti di fecondità
Lezione 45
Lezione 46
Proiezione di una popolazione distinta per classi d’età
annuali mediante Excel (proiezione delle componenti
naturali)
Proiezione di una popolazione distinta per classi d’età
quinquennali mediante Excel (proiezione delle
componenti naturali)
Lezione 47
Lezione 48
Le migrazioni internazionali- fonte dei dati e
ipotesi di evoluzione del fenomeno in Italia
I metodi sintetici per la previsione della componente
migratoria
Il metodo cohort-component per la previsione della
componente migratoria
Lezione 49
Lezione 50
Lezione 51
Il modello uni regionale
Il pool-model
Il modello multi regionale
Lezione 52
Lezione 53
Lezione 54
Il modello uni-regionale per le proiezioni della
componente migratoria( classi d’età annuali )
Il modello uni-regionale per le proiezioni della
componente migratoria( classi d’età quinquennali )
Lezione 55
Lezione 56
Modelli per previsioni di popolazioni locali:
il modello Top-down
Il modello Bottom-up
Le previsioni top-down e il vettore legame
Esempi di applicazione del vettore legame
Syllabus A.A. 2015-16
Lezione 57
Lezione 58
Lezione 59
Lezione 60
Pagina 5 di 5
Scarica