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ZOOLOGIA
ZOOLOGIA GENERALE
Proprietà della vita
Caratteristiche
Unità: gli organismi viventi sono uniti da una serie di caratteri comuni, basati sull’evoluzione biologica; essi sono:
 Organizzazione in cellule: la cellula è l’unità morfo-funzionale di ogni organismo vivente;
 Uso dell’energia e metabolismo: ogni organismo vivente necessita di rifornimento energetico;
 Risposta ai mutamenti ambientali: gli organismi viventi in gran parte dei casi sono spinti da variazioni
ambientali (temperatura, umidità, catastrofi ambientali, mutazioni di flora e fauna, etc.) ad adattarsi per
sopravvivere, mutando il loro comportamento, l’habitat, le abitudini metaboliche e di riproduzione, etc.;
 Regolazione ed omeostasi: gli organismi viventi hanno la capacità di regolare i loro caratteri interni (es.:
temperatura) in risposta a mutamenti ambientali;
 Crescita e sviluppo: ogni organismo vivente durante la sua esistenza percorre un ciclo vitale che comprende
anche l’accrescimento dell’organismo ed il suo sviluppo;
 Riproduzione: in questo stesso ciclo un passaggio fondamentale è quello della riproduzione, finalizzata
all’accrescimento, alla sopravvivenza e all’aumento di variabilità genetica di una popolazione;
 Evoluzione biologica: tutti gli organismi viventi nell’arco della storia hanno subito un processo evolutivo che li
ha portati a mutare le loro caratteristiche per adattarsi all’ambiente o per mantenere viva una determinata
specie.
Varietà: gli stessi organismi viventi, però, anche se accomunati da questi principali caratteri, sono suddivisi in migliaia
di gruppi diversi, nei quali ogni individuo, anche nell’interspecificità, è diverso dall’altro; esiste perciò una varietà
infinita di organismi viventi che caratterizza la loro stessa esistenza.
Livelli di organizzazione
La materia è composta da sistemi compresi l’uno nell’altro che classificano le varie porzioni dell’universo.
 Atomo: è la porzione più piccola di materia, indivisibile per l’uomo;
 Molecola: si forma dall’unione di più atomi ed è alla base della materia;
 Macromolecola: grande molecola, la maggior parte è di tipo organico;
 Cellula: unità morfo-funzionale dell’organismo vivente;
 Tessuto: formato dall’unione di più cellule, diverso in base alla funzione svolta;
 Organo: formato da tessuti diversi in base alla funzione, svolge una o più funzioni nell’ambito della vita
dell’organismo;
 Organismo: unità vivente autosufficiente, alla base della vita biologica ed evolutiva;
 Popolazione: insieme di organismi di una stessa specie viventi in una data zona;
 Comunità: insieme di tutti gli organismi, anche di specie diverse, viventi in una data zona;
 Ecosistema: insieme di tutti gli organismi e dell’habitat;
 Biosfera: l’intero pianeta;
Meccanismi dei cambiamenti evolutivi
La vita sulla Terra si stima sia comparsa 3,5-4 miliardi di anni fa, dall’evoluzione di cellule primitive. L’evoluzione ha
potuto e può agire sugli organismi secondo due modalità:
 Discendenza verticale con mutazione
o Evoluzione “classica”
o Progressione lenta di cambiamenti
o Mutazioni benefiche
o Indotta dall’ambiente
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 Trasferimento genico orizzontale
o Evoluzione “esplosiva”
o Mutamento veloce e raro
o Indotte da necessità diverse
Classificazione
La tassonomia è la scienza che studia le classificazioni in base alle quali vengono suddivisi in vari gruppi gli organismi
viventi in base ad un progenitore comune;
Categorie sistematiche
 Domino: Batteri, Archeobatteri, Eucarioti;
 Regno: negli Eucarioti sono Protisti, Funghi, Piante, Animali;
 Phylum
 Classe
 Ordine
 Famiglia
 Genere
 Specie
Genomi e proteomi
 Genoma: assetto completo dei geni di un organismo;
 Proteoma: tutti i tipi di proteine sintetizzabili da un organismo;
Diverse classificazioni
 Numero di cellule:
o Unicellulari
o Pluricellulari
 Caratteristiche cellulari:
o
Procarioti
o Eucarioti
 Caratteristiche morfologiche, di habitat;
 Riproduzione:
o Sessuata
o Asessuata
 Modalità di ricavo dell’energia:
Autotrofi;
Eterotrofi:
 Fotoeterotrofi
 Chemioeterotrofi
Risposta all’ossigeno:
o Aerobi:
 Obbligati
 Facoltativi
o Anaerobi:
 Obbligati
 Aerotolleranti
o
o

Ciclo cellulare e cromosomi
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Ciclo cellulare
 Interfase:
o Fase G1: conformazione normale;
o Fase S: duplicazione DNA (in questa fase possono avvenire mutazioni ereditabili);
o Fase G2: organizzazione per la divisione;
 Mitosi: è quel processo di divisione che porta la cellula madre a scindersi in due cellule figlie identiche alla
cellula generatrice, è utilizzata anche nella riproduzione asessuata ed è finalizzata al mantenimento della
multicellularità. È composta da:
o Profase
o Prometafase
o Metafase
o Anafase
o Telofase
o Citochinesi
* Le cellule germinali eseguono un solo ciclo cellulare in cui la mitosi è sostituita dalla meiosi.
* Molte cellule rimandano la duplicazione o non si dividono più: si bloccano in fase G1 e questa fase di stallo viene
chiamata “Fase G0” (es.: neuroni).
* Il cancro è un’iperproliferazione di cellule prive di sistema di controllo di replicazione.
Cromosomi
I cromosomi sono la sede dei caratteri di un individuo, codificati in geni.
Questi cromosomi possono essere:
 Autosomi (cromosomi non sessuali, codificano le caratteristiche morfologiche);
 Eterosomi (o cromosomi sessuali, codificano per i caratteri sessuali primari e secondari, es.: X e Y);
L’assetto cromosomico può essere:
 Euploide: numero normale di cromosomi, caratterizza le cellule non germinali (es.: diploide - 2n);
 Assetto cromosomico dimezzato: numero dimezzato di cromosomi, caratterizza i gameti (es.: aploide - n);
 Poliploide: numero di cromosomi più che doppio (es.: triploide – 3n, tetraploide – 4n, pentaploide – 5n, etc.);
 Aneuploide: assetto cromosomico aberrato;
* In una specie diploide i membri di una coppia di cromosomi sono chiamati omologhi;
I cromosomi variano la loro struttura e conformazione durante le varie fasi del ciclo cellulare:
 Interfase:
o Fase G1: 2n monocromatici (assetto classico);
o Fase S: 2n dicromatidi (cromatidi fratelli);
o Fase G2
 Mitosi: i dicromatidi si separano e vanno a costituire l’assetto cromosomico classico in due cellule differenti.
Aberrazioni cromosomiche
 Trisomia: aggiunta di un cromosoma (2n+1);
 Monosomia: perdita di un cromosoma (2n-1) (solitamente più grave, individui malati nascono morti);
Aberrazioni cromosomiche note:
 Autosomiche:
o Trisomia 21 (Sindrome di Down)
o Trisomia 18 (Sindrome di Edward)
o Trisomia 13 (Sindrome di Patau)
 Eterosomiche
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o
o
o
o
Klinefelter (XXY)
Jacobs (XYY)
Trisomia X (XXX)
Turner (X0)
Incroci interspecie
 Alloploidi: organismi con almeno una serie cromosomica da due o più specie differenti;
 Allodiploidi: organismi con una sola serie di cromosomi da due specie differenti;
 Allopoliploidi: organismi con due o più serie complete di cromosomi da due o più specie differenti;
 Allotetraploidi: organismi con quattro serie complete di cromosomi da due specie differenti.
Processi riproduttivi
Nei processi riproduttivi vi è la trasmissione alla discendenza delle caratteristiche genetiche parentali.
Un unico individuo parentale trasmette le sue caratteristiche genetiche identiche alla prole, che di conseguenza sarà
formata da individui geneticamente identici tra loro.
Riproduzione asessuale (agamica)
In questi tipi di riproduzione non sono interessati i gameti. Questo tipo di riproduzione è meno frequente rispetto a
quella sessuata ed è caratteristica soprattutto di animali sessili o meno evoluti.
 Gemmazione: proliferazione di un corpo secondario dal corpo parentale;
(es.: poriferi, Celenterati, alcuni Anellidi Policheti, Tunicati);
 Scissione: binaria o multipla, implica la divisione in due o più parti dell’individuo parentale con conseguente
perdita dell’organismo germinativo;
(es.: Platelminti Turbellari, alcuni Anellidi Policheti);
 Poliembrionia: divisione in più embrioni di un unico zigote;
(es.: Platelminti, Insetti, pochi Mammiferi come l’Armadillo).
Vantaggi:
 Modalità di riproduzione semplice;
 Modalità di riproduzione rapida;
 Non vi è necessità di due organismi generatori;
 Ogni organismo può moltiplicarsi indipendentemente;
Svantaggi:
 In caso di mutamenti ambientali la prole non ha possibilità di variare per adattarsi;
*Alcune specie (es.: Cnidari: Polipi e Meduse) alternano le due modalità di riproduzione (gamico ed agamico). Questo
processo è chiamato metagenesi e nel caso degli Cnidari la Medusa si riproduce sessualmente ed il Polipo
asessualmente.
*Alcune specie ha capacità rigenerative, riescono cioè a rimpiazzare tessuti od organi mancanti tramite la
proliferazione di nuovi tessuti.
Riproduzione sessuale (gamica)
In questi tipi di riproduzione sono interessati i gameti, che vengono prodotti tramite meiosi.
Questo tipo di riproduzione è più frequente ed è caratteristica di organismi più evoluti, come ad esempio i vertebrati
superiori.
 Riproduzione gonocorica (o a sessi separati) : in questo caso la prole è generata dall’unione di due individui
indipendenti, uno maschile ed uno femminile, i cui gameti si fondono durante la fecondazione, andando a
formare lo zigote.
Maschio 2n  spermatozoo n
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+
Femmina 2n  uovo n
 Zigote 2n
La riproduzione sessuale gonocorica è inoltre caratterizzata la differenziamento dei due sessi per i caratteri sessuali
primari e secondari:
o Caratteri sessuali primari:
 apparato genitale esterno ed interno
o Caratteri sessuali secondari:
 Diverse dimensioni
 Quantità e disposizione dei grassi
 Colorazione del mantello
 Piumaggio
 Corna, creste, barbigli, etc.
 Maggiore o minore aggressività
 Diverso comportamento
 Etc.
 Riproduzione diorica (o ermafroditismo): in questo caso un unico individuo per meiosi produce entrambi i
gameti, maschili e femminili.
Gli apparati genitali (gonadi) possono essere:
o Distinti (es.: Platelminti, Anellidi, Crostacei Cirripedi)
o Fusi (Molluschi, Gasteropodi Polmonati, alcuni Pesci Ossei)
L’ermafroditismo può essere:
o Sufficiente, quando un unico individuo da vita alla prole per autofecondazione;
o Insufficiente, quando un organismo non è in grado di auto fecondarsi e necessita una fecondazione
incrociata per riprodursi; l’impossibilità può derivare da:
 Impedimento anatomico: gonadi incapaci di unirsi meccanicamente;
 Impedimento per ovulazione e produzione di spermatozoi in periodi diversi:
- ermafroditismo proterandrico: produzione prima di spermatozoi e
successivamente di uova (es.: orata);
- ermafroditismo proteroginico: produzione prima di uova e
successivamente di spermatozoi (es.: cernia).
*Vi è la possibilità che accada un inversione di sesso spontanea durante il ciclo vitale di un organismo: ad esempio può
accadere che un individuo nasca femmina e successivamente diventi di sesso maschile, oppure che anziani individui di
sesso femminile diventino maschi.
Vantaggi della riproduzione sessuale:
 grande variabilità genetica.
Svantaggi della riproduzione sessuale:
 complicata, lenta, nel caso della riproduzione gonocorica e diorica insufficiente necessita di un maschio ed una
femmina.
Vantaggi della riproduzione gonocorica:
 Negli invertebrati: divisione del lavoro;
 Nei vertebrati: cooperazione tra i due sessi per le cure della prole.
Vantaggi della riproduzione diorica:
 Capacità di generare sempre prole.
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 Partenogenesi: riproduzione di tipo sessuato con formazione di gameti, in cui però le uova si sviluppano senza
fecondazione, maturando attraverso il processo mitotico.
Questo tipo di riproduzione, anche se privo di fecondazione, è di tipo sessuato in quanto avviene comunque grazie
alla presenza di gameti.
La partenogenesi può essere:
o Accidentale: aploide, in genere comporta uno sviluppo incompleto dello zigote che molte volte
va’ incontro a morte prematura;
o Facoltativa: aploide
 Se le uova vengono fecondate nascono femmine diploidi
 Se le uova non vengono fecondate nascono maschi aploidi che si riprodurranno per
spermatogenesi mitotica.
o Obbligata: diploide, tipica dei poliploidi dispari, caratterizzata dall’assenza di maschi.
* L’eterogonia è l’alternanza di riproduzione partenogenetica ed anfigonica.
L’eterogonia è diversa dalla metagenesi, in quanto quest’ultima è caratterizzata da un unico ciclo composto da
una riproduzione sessuata ed una asessuata, mentre nell’eterogonia entrambe le modalità di riproduzione sono
sessuate.
Studio della riproduzione sessuale gonocorica
Ciclo riproduttivo:
 Gametogenesi per meiosi: formazione di cellule aploidi da una cellula diploide.
o Meiosi: 2n (cromosomi dicromatidi)  meiosi I (riduzionale)  n, n (cromosomi dicromatidi) 
meiosi II (equazionale)  n, n, n, n (cromosomi monocromatici)
* Durante la meiosi, a differenza della mitosi, le coppie di omologhi di cromatidi fratelli si associano tra
loro formando un bivalente ( o tetrade) tramite una sinapsi.
o Crossing over: è lo scambio fisico di loci genetici tra cromosomi che formano la tetrade, adesi tra loro
tramite un chiasma; questo processo è finalizzato all’aumento della variabilità genetica ed il numero
di processi durante una meiosi è strettamente controllato dalle cellule.
Tutti i cromosomi sono coinvolti nel crossing over, anche in più parti; una volta scambiati i loci
genetici i cromosomi (parzialmente paterni o materni) si dividono nelle cellule figlie in modo casuale:
questo processo è chiamato assortimento indipendente.
Durante la meiosi II i cromatidi, dopo aver subito il crossing over, si separano nei corrispondenti
cromosomi e potranno essere:
 Ricombinanti, se hanno alcuni geni parentali, acquisiti tramite crossing over, diversi da quelli
originali;
 Non ricombinanti, se non hanno subito crossing over e quindi presentano tutti geni di un solo
individuo parentale.
* Se il maschio ha cromosomi sessuali X0 (Y mancante), i caratteri sessuali in assenza di crossing
over si trasmetteranno invariati.
* Se il maschio ha cromosomi sessuali XY, avviene crossing over parziale solo nei punti vicini dei
due cromosomi, in quanto essi hanno forma diversa.
o Gametogenesi: produzione di gameti per meiosi nelle gonadi maschili e femminili.
 Spermatogenesi: la produzione ed il differenziamento dei gameti maschili (spermatozoi)
avviene nei tubuli seminiferi; una volta prodotti, gli spermatozoi vengono immagazzinanti e
all’occorrenza espulsi.
- Spermatogonio 2n (1) dicromatidi
- Spermatocita I 2n (1) dicromatidi  meiosi I
- Spermatocita II n (2) dicromatidi  meiosi II
- Spermatide n (4) monocromatici
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-
Spermatozoo n (4)
* Lo spermatozoo è il prodotto finale della spermatogenesi; se ne originano 4
da ogni spermatogonio.
La loro struttura comprende:
Una coda, funzionale al movimento;
Un collo, contenente mitocondri che sintetizzano energia per il movimento;
Una testa, formata dal nucleo (contenente i geni) e un cappuccio acrosomiale
(o acrosoma, contenente enzimi litici necessari per introdursi all’interno della
cellula uovo).

Ovogenesi: la produzione ed il differenziamento del gamete femminile (cellula uovo)
avviene nelle ovaie; l’ovulo si forma nei follicoli primari, viene rilasciato dai follicoli maturi
nelle tube di Falloppio dove viene fecondato o espulso; il follicolo ormai privo di ovulo
viene definito corpo luteo.
- Ovogonio 2n (1) dicromatidi
- Ovocita I 2n (1)  meiosi I
- Ovocita II n (1) + globulo polare (1)  meiosi II
- Ovulo maturo n (1) + globuli polari (3: uno prodotto dall’ovocita II e due
prodotti dal globulo polare)
* L’ovulo maturo è il prodotto finale dell’ovogenesi, se ne origina uno solo da
ogni ovogonio.
* L’ovocita I, prima della fecondazione, è solitamente avvolto da alcune
membrane:
Primaria (es.: membrana vitellina, tuorlo), sempre presente, prodotta
dall’ovocita stesso, spesso unita alla membrana citoplasmatica;
Secondaria (es.: zona pellucida), prodotta dai follicoli che circondano
l’ovocita;
Terziaria (es.: guscio, albume), prodotta da alcune ghiandole delle vie genitali
femminili, avvolge l’uovo dopo la sua uscita dall’ovaio.
Differenze tra spermatogenesi ed ovogenesi:
 Il sesso maschile produce gameti secondo un processo il cui successo è basato sulla quantità,
il sesso femminile diversamente produce gameti secondo un processo il cui successo è basato
sulla qualità;
 Temporalmente, nel maschio la produzione di spermatozoi è continua, nella femmina gli
ovogoni si moltiplicano solo nella fase fetale, bloccandosi in ovociti I durante la meiosi I;
successivamente, durante la fecondazione, avviene la meiosi II.
 Fecondazione: è la serie di processi che portano alla creazione della cellula zigotica primaria.
I gameti aploidi si incontrano ed uno spermatozoo si introduce nella membrana dell’ovulo; l’acrosoma attraverso
degli enzimi litici fonde la membrana e la testa dello spermatozoo entra nell’uovo con i mitocondri, che verranno
successivamente degradati, mentre la coda non viene introdotta e si stacca dal collo; la membrana si trasforma in
membrana di fecondazione attraverso la reazione di fecondazione, in cui sono coinvolti i granuli corticali, per
impedire altri ingressi acrosomiali. Avviene così l’anfimissi, cioè l’unione di gamete maschile e femminile.
* Nella maggior parte degli organismi i mitocondri non sono introdotti o vengono immediatamente degenerati: in
questo caso il DNA mitocondriale sarà di sola origine materna; in altri casi l’eredità mitocondriale può essere
biparentale.
* All’esterno della cellula uovo è presente un involucro gelatinoso atto al riconoscimento specifico (di specie) dello
spermatozoo.
 Sviluppo embrionale: avvenuta la fecondazione, la cellula zigotica primaria (2n) inizia un lungo processo di
sviluppo embrionale che la porterà a divenire un organismo autonomo.
 Cellula uovo  segmentazione (divisione cellulare)
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



Blastula (formata da blastomeri)
Gastrula  gastrulazione (formazione dei foglietti embrionali)
Embrione  organogenesi (differenziamento cellulare, formazione di tessuti e di organi)
Feto  sviluppo (accrescimento e maturazione delle strutture formatesi)
* Gli organismi triblastici sono quelli i cui tessuti ed organi si generano da 3 foglietti embrionali (endoderma,
mesoderma, ectoderma).
* Gli organismi possono essere:
- protostomi: organismi nei quali la bocca si origina dal blastoporo (prima cavità formatasi)
- deuterostomi: organismi nei quali l’ano si origina dal blastoporo (es.: vertebrati).
Foglietti embrionali:
 Ectoderma  Rivestimento esterno del corpo
Tubo neurale
Cresta neurale
 Mesoderma  Notocorda
Epitelio della cavità toracica ed addominale
Sistema circolatorio
Somiti
Organi del sistema urogenitale
 Endoderma  Epitelio del tratto respiratorio
Faringe
Fegato
Pancreas
Epitelio del sistema urogenitale
Transgenizzazione
La transgenizzazione è la modifica di caratteri genetici durante la fecondazione.
L’unico esempio con di successo completo di transgenizzazione è quello del Salmone Atlantico.
Quando i processi di fecondazione ed anfimissi sono conosciuti in modo estremamente preciso, come nel caso del
Salmone, è possibile modificare alcuni caratteri della specie in questione.
Conoscendo esattamente il punto di ingresso dello spermatozoo ed il momento di contatto tra ovulo e spermatozoo,
attraverso una microiniezione è possibile impiantare un gene specifico attraverso l’ingresso di una porzione del
cromosoma interessato.
Attraverso questo processo sono stati ottenuti Salmoni modificati:
- Peso medio dei transgenici 11 volte maggiore del peso degli organismi non
modificati;
- Alterazioni fisiche negative inadatte al nuoto;
- Sovra espressione “non regolata” del GH (difatti il frammento di
cromosoma inserito è quello contenente un gene di sovraesposizione del
GH).
Fino ad oggi si è cercato di regolare la crescita esponenziale del Salmone evitando di modificarne le caratteristiche
morfo-funzionali negative, con straordinari successi.
Uniformità e variabilità genetica
 L’allevamento per scopi di ripopolamento richiede variabilità genetica, cioè grande diversità individuale, per
massimizzare l’adattabilità della specie.
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 L’allevamento per scopi commerciali richiede uniformità genetica, cioè pochissima diversità individuale, per
massimizzare la produzione.
ZOOLOGIA SISTEMATICA
Caratteristiche animali
Caratteri primari
 Eterotrofo;
 Solitamente mobile;
 Reattivo agli stimoli;
 Accumula carboidrati sotto forma di glicogeno;
Caratteri secondari
 Multicellularità;
 Cellule prive di parete ed inserite in una matrice;
 Provvisti di nervi e muscoli;
 Abilità riproduttiva sessuale;
 Organizzazione in tessuti ed organi.
Classificazioni: specie e sottospecie
La specie
 Popolazione di esemplari simili;
 Illimitata interfecondità tra gli organismi;
 Capacità di trasmettere alla prole e mantenere nel tempo un patrimonio genetico stabile, cioè una serie di
caratteri geneticamente fissi;
 La specie si denomina con due nomi latini: il primo del genere, il secondo della specie;
 I caratteri specifici possono essere plastici, cioè parzialmente variabili (es.: caratteri sessuali secondari);
 La genetica di popolazione studia le evidenze biologiche evolutive nei cambiamenti;
La sottospecie (o razza)
La sottospecie (o più comunemente razza) è l’insieme di individui della stessa specie con caratteri molto simili tra loro
e viventi in uno stesso luogo, anche se comunque interfecondi con le altre razze.
* Le popolazioni di razza possono essere:
- Indigene autoctone: la popolazione si origina nel territorio in cui è presente;
- Indigene non autoctone: la popolazione si origina in un luogo diverso da quello in cui è presente.
Ibridi
Gli ibridi sono organismi nati dall’accoppiamento di individui di specie diverse;
possono essere:
 Ibridi sterili: la generazione nata dall’unione interspecifica non è in grado di produrre prole.
In questo caso l’ibrido sterile avrà numero di cromosomi dato dalla somma del numero di cromosomi paterni e del
numero di cromosomi materni.
Es.: Cavallo x Asina (Bardotto); Cavalla x Asino (Mulo); Asino x Zebra; Cavallo x Zebra.
 Ibridi fertili: la generazione nata dall’unione interspecifica è in grado di produrre prole.
o Ibridi parzialmente fertili: solo gli ibridi di sesso femminile sono in grado di produrre prole;
Es.: Tigre x Leone (Ligre).
o Ibridi totalmente fertili: gli ibridi di entrambi i sessi sono in grado di produrre prole;
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Es.: Cane x Lupo.
Gruppi animali
Molluschi
- Corpo molle;
- Strutture innovative;
- Diversificazione di forme;
- Origine antica;
- Triblastici;
- Simmetria bilaterale;
- Grandi dimensioni corporee;
- Tripartizione corporea in capo, piede, sacco dei visceri;
- Radula: membrana per alimentazione (sottostante al piede);
- Mantello: copertura del sacco viscerale, capacità di costruzione della conchiglia (carbonato di calcio);
- Cefalopodi: perdita della conchiglia;
- Bivalvi: conchiglia divisa in due, perdita della mobilità;
Crostacei
- Artropodi;
- Due antenne, mandibola, mascelle;
- Capo, torace, addome o cefalotorace e addome;
- Suddivisione in segmenti;
- Esoscheletro di chitina;
- 5 zampe ambulacrali (primo paio provvisto di chele);
- Cirripedi: animali parassitari nelle tartarughe;
- Forme: gambero, granchio, tubulare;
Cordati
- Notocorda: struttura assile formata da cellule turgide inguainate da una struttura di rivestimento, leggera,
resistente, flessibile;
- Cordone nervoso tubulare dorsale;
- Tasche faringee e fessure branchiali: alimentazione e filtrazione;
- Endostilo (o tiroide): tubulare ghiandolare;
- Coda postanale: primitivamente atta alla propulsione;
- Sistema bilaterale;
- Endoscheletro;
- Metameria: suddivisione del corpo in più parti;
- Sistema digerente completo;
Urocordati (tunicati):
- Notocorda solo nella porzione caudale, solo nella fase larvale;
- Ipertrofia della zona nervosa craniale per l’elaborazione delle informazioni;
- Tunica: rivestimento più o meno ispessito, non cellulare;
- Metamorfosi: larva libera, adulto sessile;
- Neotenia: raggiungimento della maturità sessuale allo stadio larvale;
Cefalocordati:
- Notocorda dal capo alla coda;
- Gruppi di poco interesse;
- Aspetto pisciforme;
- Affinità evolutive con i vertebrati;
- Assenza di vertebre e cranio;
Vertebrati:
- Notocorda dal capo ma non è presente nella parte preminente;
- Ipertrofia craniale per l’elaborazione di informazioni;
- Deposito di strutture ossee interne attorno alla zona ipertrofica craniale: cranio a protezione del cervello;
- Agnati: bocca non articolata, non in grado di predare;
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-
Gnatostomi: bocca articolata, suddivisione del cranio in neurocranio e splancnocranio;
Presenza di amnios negli organismi affrancati dall’acqua;
7 classi: ciclostomi, condroitti, osteitti, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi;
Tetrapterigi: 2 paia di arti, pinne;
Tetrapodi: 2 paia di arti, zampe;
Eterotermi (sangue freddo): temperatura regolabile secondo l’ambiente esterno;
Omeotermi (sangue caldo): temperatura costante;
Anamni: embrioni acquatici privi di amnios;
Amnioti: embrioni terrestri provvisti di amnios;
Pesci
Ciclostomi:
- 45 specie;
- Agnati;
- Bocca circolare a ventosa;
- Monorini: unica narice mediana;
- Composti da petromizonti e missinoidi;
- Petromizonti: anadromi (riproduzione in acqua dolce);
Condroitti:
- 1000 specie;
- Scheletro interamente cartilagineo;
- Solo movimenti orizzontali;
- Tendenza a sprofondare;
- Ricchi di acidi grassi per galleggiamento;
- Movimento costante;
- Tutti marini;
- Classificazione:
o Olocefali:
 Grosso capo
 Pelle nuda o con poche squame
 Mancanza di spiracoli
 Mascella fusa al cranio
 Poche specie
o Plagiostomi:
 Maggioranza dei condroitti
 Bocca obliqua
 Nectonici: corpo affusolato; bentonici: corpo appiattito dorso-ventralmente
 Sviluppo maggiore delle pinne pettorali per restare a galla
 Sul capo sistema di riconoscimento elettromagnetico (ampolle del Lorenzini)
 Narici a fondo cieco funzionali per stimoli chimici
 Presenza di spiracolo dietro l’orecchio
 Pelle dotata di squame a dentello di notevole ruvidità
 Polifiodontismo: denti cambiabili più volte
 Nuoto: nectonici, propulsione grazie alle pinne posteriori e direzionalità grazie alle pinne
laterali; bentonici, coda non funzionale al movimento e movimento sinusoide grazie alle
pinne laterali
 Conformazione amficelica delle vertebre: corpo vertebrale biconcavo
 Archi neurale ed emale contenenti tubo neurale ed aorta posteriore
 Cuore sub ventrale
 Linea laterale funzionale alla percezione di stimoli meccanici trasmessi dall’acqua
 Grandi abilità predatorie
 Duplicazione elicoidale della parete dell’intestino (valvola a spirale) al fine di rallentare il
flusso alimentare e aumentare la superficie disponibile all’assorbimento
 Apparato circolatorio semplice: atrio, ventricolo, cono arterioso
 Apparato escretore: mesoreni; una parte dell’urea prodotta viene immessa nel sangue per
renderlo isotonico rispetto all’acqua
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


Osteitti
Anfibi
Rettili
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Riproduzione sessuale gonocorica
Ovipari, vivipari, ovovivipari
Squaliformi o raiformi
scheletro ossificato;
30 000 specie;
Sarcopterigi (pinne carnose) o Attinopterigi (pinne a raggio);
Corpo schiacciato lateralmente;
Bocca apicale;
Branchie coperte da opercolo osseo;
Pinna codale omocerca: lobi ugualmente ampi;
Alcuni pesci possono essere condrostei (storione);
Pinne laterali stabilizzatrici;
Pinne codali per propulsione e laterali per fuga all’indietro;
Cellule mucipare nell’epidermide;
Circolazione semplice e completa;
Vescica natatoria;
Vista sviluppata;
Presenza della linea laterale;
Dentatura polifiodontica;
Apparato escretore: mesoreni; escrezione di ammoniaca;
Osmoregolazione;
Riproduzione gamica con fecondazione esterna;
Alcuni ermafroditi, proterandrici o proteroginici;
Anadromi: accrescimento in mare e riproduzione in acqua dolce; catadromi: accrescimento in acqua dolce e
riproduzione in mare;
Classificazione secondo forma del corpo, numero, struttura e posizione delle pinne dorsali, posizione delle
pinne ventrali;
derivano dai sarcopterigi;
2500 specie;
Anamni;
Eterotermi;
Assenza di collo;
doppia vita: larvale acquatica, adulta terrestre, riproduzione acquatica;
formazione di polmoni;
struttura lacertiforme (testa, tronco, coda): caudati, lunga coda, corpo sviluppato; anuri, coda corta, corpo
tozzo;
pelle nuda, priva di squame, presenta strato corneo per mantenere l’idratazione;
sottocute vascolarizzato e ricco di cellule mucipare;
gnatostomi;
vertebre: cervicali 1, toraco-lombari 7-10, sacrali 1, caudali fuse o 10;
nei caudati la deambulazione è lenta, non permette la corsa; negli anuri corpo e zampe sono specializzate nel
movimento a salti;
alimentazione: adulti zoofagi e larve fitofagi;
lingua estroflessibile;
riproduzione: sessi separati, in acqua, mai interna; uova rilasciate in cordoni o ammassi;
sviluppo larvale;
esistono alcuni anfibi che raggiungono la maturità sessuale durante lo stato larvale: neotenia;
alcuni commestibili, indicatori ecologici, alcuni velenosi;
5000 specie;
Affrancati dall’acqua;
Anche se alcuni ritornano in ambiente acquatico la riproduzione resta terrestre;
Eterotermi;
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Uccelli
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Tetrapodi o apodi;
Amnioti per adattamento alla vita arida;
Derivano dagli anfibi;
Forme: lucertola, tartaruga, serpente;
Pelle fortemente corneificata e rinnovabile tramite muta, evita la disidratazione;
Scheletro simile agli anfibi;
Sensi molto sviluppati;
Diversificazione delle vertebre;
Cranio articolato sulle vertebre e presenza del collo;
Movimenti della testa sviluppati;
Circolazione doppia e completa;
Respirazione solo polmonare;
Cervelletto molto sviluppato funzionale al movimento;
Riproduzione: sessi separati, scarso dimorfismo;
Fecondazione interna, uova simili agli uccelli;
Commestibili, molti velenosi: opistoglifi, denti in profondità, proteroglifi, denti evidenti, aglifi, denti non
velenosi per assenza di canalicolo, solenoglifi, denti velenosi per presenza di canalicolo;
Classificazione:
o Rincocefali
 Solo una specie: Sphendon Punctatus, fossile vivente;
o Coccodrilli
 20 specie
 Corpo squamoso corneificato
 Vita terrena e acquatica
o Testudinati o cheloni
 Funzionalità ridotta degli arti
 Corazza ossea che racchiude il corpo: carapace e parte ventrale
 Assenza di denti sostituiti con becco
 Marine: arti modificati in pinne
o Squamati
 Rettili più evoluti: sauri o serpenti (ofidi)
 Corpo allungato e ricoperto di squame;
 Sauri: forma a lucertola, coda lunga, 2 paia di zampe, 5 dita, terrestri, insettivori;
 Ofidi: corpo cilindrico, assenza di zampe, denti acuminati, lingua biforcuta
chemiosensoriale;
9000 specie;
Amnioti;
Omeotermi;
Arti anteriori modificati in ali;
Evoluti da rettili ancestrali;
Piume: protezione leggera e funzione termoregolatrice;
Struttura ossea leggera condizionata dal volo: ossa pneumatiche, fusioni, becco, dimensioni ridotte;
Occhi grandi per visibilità;
Respirazione anche funzionale alla dispersione di calore;
Corridori: grandi dimensioni e ossa pelviche massicce, volatori: piccole dimensioni e leggerezza ossea;
Muscoli pettorali sviluppati;
Arti posteriori: squame cornee o artigli (carattere rettiliano);
Becco: diversificazione ambientale ed alimentare;
Apparato digerente: ingluvia, slargo dell’esofago per immagazzinamento cibo; proventriglio, stomaco
ghiandolare; ventriglio, stomaco muscolato digerente;
Respirazione efficiente e funzionale al volo, con presenza di sacchi aerei in tutto il corpo;
Siringe: organo per il canto;
Riproduzione a sessi separati;
Ovipari, fecondazione interna, dimorfismo sessuale;
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Circolazione doppia e completa;
Commestibili, usati nella zootecnia, ripopolamento, allevamento, compagnia e svago; insettivori: ruolo
ecologico ambientale; portatori di malattie infettive;
Mammiferi
- Derivano dai Rettili;
- 3 gruppi: monotremi, marsupiali, placentati (successo evolutivo ampio);
- 4000 specie;
- Vertebrati, omeotermi;
- Presenza di ghiandole mammarie (carattere sessuale secondario) con produzione di secreto per nutrimento
parentale;
- Cure parentali;
- Peli: formazioni cutanee di natura cornea, funzione di omeotermia e protezione;
- Nei cetacei l’omeotermia è mantenuta dal tessuto adiposo;
- Dentatura: monotremi ridotta o assente, sostituita da becco corneo; marsupiali una sola dentizione con
dentatura completa; placentati difiodontismo, da latte e definitiva; roditori e artiodattili incompleta (no canini),
si forma uno spazio chiamato diastema;
- Denti: incisivi, canini, premolari, molari: il numero varia a seconda della specie e della funzione;
- Alcuni gruppi perdono i denti: formichiere;
- Onnivori bunodonti, carnivori secodonti, erbivori lofodonti;
- Cetacei: odontoceti, presenza di denti omodonti (non diversificati); mistoceti, assenza di denti sostituiti da
fanoni per filtrare;
- Apparato digerente: modificazione a seconda dell’alimentazione; ruminanti: cavità orale, rumine, cavità orale,
omaso, abomaso, intestino;
- Respirazione completamente separata da vie digestive per necessità di respirare continuamente;
riproduzione a sessi separati, molto dimorfismo sessuale;
- Monotremi ovipari, marsupiali ovovipari, placentati vivipari;
- Classificazione:
o Monotremi (prototeri):
 Più primitivi
 Becco
 Cloaca
 Ovipari
 Presenti soprattutto in Australia
o Marsupiali (metateri):
 Vivipari, privi di placenta
 2 uteri, 2 vagine, pene bifido
 Monofiodonti
 Cure parentali nella plica cutanea
 Presenti soprattutto in Australia
o Placentati (euteri):
 Più evoluti
 Derivanti dagli insettivori
 Vivipari
 Maggioranza dei mammiferi
 Difiodonti
 Insettivori:
 Più primitivi
 Piccole dimensioni
 Olfatto sviluppato
 Chirotteri
 Pipistrelli
 Unici mammiferi volanti
 Patagio: membrana x volare
 Senso: ultrasuoni (eco)
 Letargo in inverno
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 Fecondazione differita
Lagomorfi
 Lepri, conigli
 Specializzazione dentaria
 Diastema
Roditori
 Grande radiazione evolutiva
 Elevata prolificità
 Crescita continua dei denti
 Notevoli capacità psichiche
Carnivori
 Grandi dimensioni
 Ultimo premolare+primo molare: denti ferini
 Fissipedi: terrestri, plantigradi o digitigradi; pinnipedi: marini, arti pinniformi;
 Nei mustelidi gestazione differita
Artiodattili
 Maggior parte degli erbivori
 “dita pari”: 3 e 4 dito sviluppati
 Ungulati: unghie a zoccolo, sviluppo della corsa per la fuga
 Cinghiale, cervo, camoscio, ippopotamo
 Sottordine: ruminanti: erbivori, denti selenodonti, corna (piene o cave), rumineomaso-abomaso, cervidi (cervo, daino, capriolo)
Perissodattili
 “dita impari”: 3 dito sviluppato
 Ungulati
 Cavallo, zebra, asino
Cetacei
 Marini
 Balene, capodogli, delfini
 Odontoceti: monofiodonti, omodonti; misticeti: fanoni per filtraggio, grandi
dimensioni.
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