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17 giugno 2011 delle ore 16:01
Fino al 29.VII.2011
Marco Bongiorni / Sergio Breviario
Drawings by 2
Roma, Marie-Laure Fleisch
Tracce veloci, schizzi che fermano un istante, inseguendo pensieri e perimetri di idee, s’affacciano
poi in progetti amplificati, che partono da quei segni, assumendoli come radici…
Con infinite forme il disegno interpreta
frammenti di realtà e traduce in immagini
proiezioni mentali, creando epifanie trasferibili,
che scorrono nella comunicazione, come
simboli alfabetici. Lungo la linea disegnata, con
sistemi ed esiti diversi, si muovono Marco
Bongiorni (Milano, 1982. Vive e lavora a
Milano) e Sergio Breviario (Bergamo, 1974.
Vive e lavora a Milano), in mostra a Roma con
Drawings by 2, a cura di Ludovico Pratesi,
presso la Galleria Marie-Laure Fleisch.
Il tema del ritratto e dell’autoritratto è al centro
della ricerca di Bongiorni che con segno forte
ed espressivo conduce un’indagine sulla
propria identità e le sue possibili trasformazioni,
determinate da moventi psicologici e temporali,
che scuotono e modificano i tratti fisionomici.
In Ian Tweedy’s portrait box, il volto di Ian
Tweedy (1982, Hahn, Germania, vive e lavora
a Milano) torna più volte in una sequenza di
ritratti su carta, caratterizzati da un linguaggio
espressionista che incide e "distorce” i
lineamenti, amplificandone l’aspetto "esistenziale”.
Sulla parete accanto, colpisce per intensità
Untitled 4, autoritratto "scolpito” nel nero
inchiostro, con interventi di rosso/arancio. Dal
fondo chiaro avanza il volto con l’impeto di un "
guerriero”; accanto pennellate veloci di olio
ocra scandiscono lo scomparto centrale. In
trasparenza, dal "verso” del foglio, emergono
planimetrie architettoniche. Marco Bongiorni,
che utilizza spesso fogli già usati per i suoi
supporti, traccia il suo disegno su memorie di
ambiente familiare: "ho cominciato a disegnare
grazie a mio padre che da architetto mi ha
insegnato a "pensare” con le forme...”. Forme
in continuo mutamento, istantanee veloci di
esistenze in transito, che "sostano” nelle diverse
prospettive dei suoi ritratti.
Sergio Breviario procede edificando,
costruisce site specific un piccolo antro per la
visione. Una Wunderkammer per custodire i
suoi disegni, inquieti e leggeri allo stesso
tempo. Come quando fuori piove è un
"contenitore” progettato per l’osservazione.
All’esterno un muro in cartongesso, disteso in
diagonale sul lato sinistro dello spazio
espositivo, con apertura all’estremità destra. A
metà della parete, un rettangolo nero di 32 x 23
cm, con un piccolo foro oculare. Misure non
casuali per Breviario che individua in quella
coppia di numeri (palindromi) il suo modulo
perfetto.
Appoggiando l’occhio, c’è la "prima visione”,
un enigmatico ritratto femminile. Entrando nel
piccolo ambiente, l’effetto sorpresa si amplifica
con sensazioni di straniamento. I volti
diventano due (2011 – grafite su foglio da lucido
32 x 23 cm); il primo, dentro una teca spinta in
avanti da un modulo aggettante, sembra
riflettersi sul secondo, posto sul retro della
feritoia rettangolare, in un gioco di rimandi ed
interrogativi sull’ambiguità (e distorsioni) dello
sguardo. Lungo le pareti, in verticale, corrono
lunghi triangoli rossi, creando intermittenze
ipnotizzanti. La fluidità del tempo si condensa
in quei volti disegnati e "posti in
comunicazione”, lungo quei profili "androgini
e seducenti” di Sergio Breviario che, nonostante
le apparenze, "non sono ritratti di individui, ma
di sensazioni”.
pier maurizio greco
mostra visitata il 26 maggio 2011
dal 25 maggio al 29 luglio 2011
Marco Bongiorni / Sergio Breviario
Drawings by 2
A cura di Ludovico Pratesi
Galleria Marie-Laure Fleisch
Vicolo Sforza Cesarini, 3/a (centro storico) 00186 Roma
Orario: da lunedì a sabato ore 14-20; domenica
e mattina su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel. +39 0668891936; fax +39
0668582360; [email protected]; www.
galleriamlf.com
indice dei nomi: Marie-Laure Fleisch, pier
maurizio greco, Sergio Breviario, Ludovico
Pratesi, Marco Bongiorni, Ian Tweedy
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