I farmaci - Docenti.unina

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FARMACOLOGIA
o scienza del farmaco
studia le proprietà dei farmaci e la loro interazione con
l’organismo
La medicina è una scienza in perenne evoluzione.
Nuove ricerche e sempre maggiori esperienze cliniche
portano continuamente modificazioni delle terapie
farmacologiche e nel trattamento del paziente
Qualunque sostanza o prodotto che
venga usato o che si abbia intenzione di
usare per modificare od esaminare
funzioni fisiologiche o stati patologici a
beneficio del paziente stesso
La farmacologia è una scienza
multidisciplinare
Considera:
la composizione chimica,
l’azione e il dosaggio dei farmaci,
i loro effetti biologi, farmacologici, terapeutici
gli effetti tossicologici sugli organismi viventi
il loro impiego per curare o prevenire le malattie.
STUDIO DI UN FARMACO (1)
STORIA
PROVENIENZA
PROPRIETA’ FISICHE E CHIMICHE
PREPARAZIONE
FARMACOCINETICA

Assorbimento

Distribuzione

Metabolismo o Biotrasformazione

Escrezione
Effetto dell’organismo sul farmaco, descrive l’andamento temporale
delle [F] nel corpo determinato dall’ADME
STUDIO DI UN FARMACO (2)
Effetti biochimici e fisiologici
FARMACODINAMICA
Meccanismo d’azione
Effetti del farmaco sul l’organismo
FARMACOTERAPIA
Uso terapeutico
Interazioni
EFFETTI TOSSICI (TOSSICOLOGIA)
INTERAZIONI CON ALTRI FARMACI ED ALIMENTI
FARMACOLOGIA
GENERALE
 Nozioni generali circa l’intimo meccanismo d’azione
dei farmaci a livello tissutale, cellulare e molecolare
 ADME
 Vie di somministrazione



Principi generali di Farmacodinamica
Agonismo e antagonismo
Rapporti dose-effetto

La variabilità nella risposta al farmaco

Le eventuali interazioni tra farmaci

I principali meccanismi di tossicità dei farmaci
FARMACOLOGIA SPECIALE
Classificazione basata sulla attività farmacologica
principale utilizzata in clinica
All’interno di ciascun gruppo
suddivisione dei farmaci in base
al loro meccanismo d’azione e al loro uso in terapia
evidenziarne le differenze farmacocinetiche
Scopo del corso di acquisire
conoscenza (1):
• dei principi fondamentali della
farmacodinamica e della farmacocinetica
• delle diverse classi dei farmaci e
chemioterapici
• dei meccanismi molecolari e cellulari della
loro azione
• degli impieghi terapeutici dei farmaci
• Della tossicità (effetti collaterali)
………conoscenza (2):
•
•
della variabilità di
risposta in rapporto
a fattori genetici e
fisiopatologici
delle interazioni
farmacologiche e
dei criteri di
definizione degli
schemi terapeutici
Impegno per una migliore
preparazione farmacologica
pre-laurea:
l’insegnamento della Farmacologia dovrà essere
prevalentemente orientato a formare farmacisti
esperti ed aggiornati sull’uso razionale dei farmaci,
avvalendosi di tutti i supporti disponibili (libri,
riviste, banche dati informatiche…)





Guida all’uso dei farmaci
Food and Drug Administration (FDA): www.fda.gov/
AIFA: http://www.agenziafarmaco.it/
Pubmed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/
EMEA (European Agency for the Evaluation of Medicinal
products o European Medicines Agency):
www.emea.europa.eu/
LIBRI DI TESTO
Farmacologia e Farmacoterapia I
Katzung B.G.
Farmacologia generale e clinica
ultima edizione Piccin Editore
Per approfondimenti
Goodman e Gilman
Le basi farmacologiche della terapia
Nuova edizione Mc Graw Hill Italia
?
Farmacologia Generale

Pratt e Taylor
Farmacologia Meccanismi d’azione dei farmaci
Zanichelli
Clementi F., Fumagalli G
Farmacologia generale e molecolare
UTET
I farmaci
Per farmaco si intende qualsiasi sostanza di natura vegetale,
animale, minerale o di sintesi
che induce in un organismo vivente variazioni funzionali,
la variazione funzionale determinata dal farmaco è detta
azione farmacologica.

Un farmaco è una sostanza esogena, organica o
inorganica, naturale o sintetica, capace di
indurre modificazioni funzionali in un organismo
vivente, positivamente o negativamente,
attraverso un'azione fisica, chimica o fisicochimica
Se la modificazione indotta dal farmaco è positiva
per la salute si parla di medicamento se è dannosa
si parla di tossico o veleno
In realtà molte sostanze
chimicamente definite
per determinate dosi o
concentrazioni si
comportano da
medicamenti, per dosi
superiori da tossici
Un farmaco può essere
• sintetizzato nell'organismo (ad es. gli ormoni)
• sostanze chimiche non sintetizzate dall'organismo,
cioè xenobiotici (dal Greco xenos "straniero").




Curativo
Sintomatico
Profilattico
Diagnostico
• Si definiscono abitualmente tossine veleni di origine
biologica, sintetizzati da piante od animali, a differenza
dei veleni inorganici quali piombo e arsenico
 Non
tutte le azioni farmacologiche di un
farmaco sono fruttate in terapia
 Distinzione
tra azioni dei farmaci, l’effetto
farmacologico terapeutico e quello
tossico
 Farmaci
a dosi o concentrazioni
terapeutiche si comportano da
medicamenti,
 Farmaci a dosi superiori diventano tossici.
Azione ed effetto farmacologico
Sebbene siano considerati sinonimi sono in realtà
distinti:
 L’azione si riferisce ai processi biologici che si
verificano in seguito all’interazione del farmaco
con l’organismo
 L’effetto riguarda l’evento finale
In genere i farmaci aumentano o riducono una
funzione già presente nell’organismo.
L’intensità dell’effetto è compresa tra un minimo
ed un massimo in relazione alla dose impiegata
Diversi fattori (preparazione farmaceutica,
modalità di somministrazione,
caratteristiche biologiche dell’individuo,
condizioni ambientali) influenzano
 velocità
di comparsa,
 intensità
 durata
degli effetti dei farmaci
Caratteristiche dell’azione dei farmaci
Molti hanno un unico tipo di
azione (o stimolante o
inibente), alcuni presentano più
tipi di azione (es morfina,
contemporaneamente stimola il
centro del vomito ed inibisce il
centro del respiro)
L’azione può essere anche
definita diretta o indiretta
(es. amine simpatico-mimetiche
indirette o anticolinesterasici)
Esempi di farmaci ad azione diretta o indiretta

effetti simili a quelli dell'acetilcolina possono essere prodotti da
sostanze capaci di stimolare i recettori colinergici
(parasimpaticomimetici) o di bloccare l'azione della
acetilcolinesterasi (anticolinesterasici).
La pilocarpina, si lega ai recettori
muscarinici dell'acetilcolina (agonista
muscarinico) ed è un farmaco utilizzato
soprattutto in oftalmologia per
restringere la pupilla e stimolare la
lacrimazione dell'occhio (utile nel
trattamento del glaucoma)
la fisostigmina prolunga l'azione
dell'acetilcolina bloccando la
colinesterasi






Anche i gas nervini bloccano questo enzima, facendo sì che
l'acetilcolina continui la stimolazione dei suoi recettori;
Provocano tosse, oppressione toracica, ipersecrezione bronchiale
fino all'edema polmonare, nausea, vomito, diarrea, aumento della
salivazione, miosi e difficoltà nella visione, riduzione della frequenza
cardiaca fino all'arresto e incontinenza urinaria.
A causa dell'accumulo di acetilcolina sui recettori nicotinici insorgono
invece sintomi come: pallore cutaneo, tachicardia, ipertensione
arteriosa, iperglicemia e alterazioni a carico del sistema muscoloscheletrico, in particolare astenia, tremori e crampi.
Per l'accumulo di acetilcolina la muscolatura scheletrica può essere
paralizzata e si può avere morte per paralisi muscolare in
contrazione.
Infine, gli effetti sul sistema nervoso centrale includono
contrazioni tonico-cloniche di tipo epilettiforme, fino alla depressione
dei centri respiratori ed alla morte.
La morte sopraggiunge generalmente per
asfissia dovuta a paralisi del diaframma e dei
muscoli intercostali.

Parallelamente, gli effetti dell'acetilcolina possono essere
bloccati da sostanze in grado di legarsi ai recettori
colinergici, rendendoli indisponibili al legame con
l'acetilcolina (anticolinergici).
Vediamo alcuni esempi.


Il curaro provoca morte per paralisi muscolare, agisce sui
recettori nicotinici delle membrane muscolari e distinguiamo
due categorie di f. curarici: i depolarizzanti (agonisti come la
succinilcolina) e i non depolarizzanti (antagonisti come il
pancuronio, l' atracurio, il cisatracurio, il rocuronio, il
mivacurio).
impediscono la contrazione muscolare per cui sono utili per
effettuare l'intubazione tracheale, facilitare la ventilazione
assistita, prevenire il laringospasmo e indurre una sufficiente
paralisi muscolare durante gli interventi chirurgici.
il botulino

La tossina botulinica è una neurotossina prodotta dal
batterio: Clostridium Botulinum, tossina velenosissima, la
più utilizzata appartiene al sierotipo A utilizzata in
concentrazioni infinitesimali in medicina estetica (1992)
per la correzione delle rughe mimiche del volto, ha a che
fare con l'acetilcolina;
 La tossina botulinica inibisce la liberazione di acetilcolina
nella terminazione nervosa della placca motoria con
conseguente paralisi flaccida del muscolo.
 In medicina la tossina botulinica è usata da diverso
tempo in oculistica (blefarospasmo, strabismo) ed in
neurologia (distonie, paralisi spastica, torcicollo, tics).

la tossina botulinica blocca l’apertura
della vescicola contenente il
neurotrasmettitore.

Qui vediamo i vari recettori necessari
per la liberazione dell’acetilcolina nello
spazio sinaptico. La sinaptobrevina
(VAMP) è posta sulla vescicola
contenente l’acetilcolina e tramite lo
SNAP 25 si lega alla sintaxina di
membrana e apre la vescicola
all’esterno.
In questo modo, il botulino causa una paralisi flaccida dei muscoli, divenendo
mortale quando coinvolge pesantemente i muscoli respiratori
La terapia dell’iperidrosi consiste nella effettuazione di
molteplici iniezioni subdermiche con minime quantità di
tossina in modo da coprire uniformemente la superficie
interessata dall'eccessiva sudorazione.
L'effetto inibitorio perdura per ca. 5-8 mesi; in seguito la sudorazione si ripresenterà,
all'inizio in modo lieve, aumentando poi molto lentamente. In molti casi anche dopo un
anno non viene raggiunto il livello di iperidrosi iniziale. Pertanto per la maggioranza dei
pazienti è sufficiente un trattamento annuale, da ripetersi preferibilmente prima della
stagione estiva. Purtroppo una piccola percentuale dei casi trattati (ca. 5-10%) non
risponde a tale terapia, presumibilmente a causa della presenza di elevati titoli
anticorpali contro la tossina. In qualche caso di non-responder una ripetizione del
trattamento con dosaggi più elevati può ottenere l'effetto sperato.





Per quanto riguarda
l’andamento temporale
l’azione di un farmaco o
di un tossico è definita
rapida (nitroglicerina,
ossido di carbonio,
cianuro)
ritardata
(antidepressivi,
betabloccanti),
fugace (Ach)
protratta (reserpina,
fenossibenzamina)
Sede d’azione dei farmaci
 Locale
(es anestetici locali su mucose o cute,
antiacidi non sistemici, inalazione
broncodilatatori)
 Regionale (es farmaci antiblastici epatici,
anestetici locali nelle fiale im, nel dolore
neuropatico)
 Generale o sistemica se agisce sull’organismo
in toto
Altre definizioni del farmaco o
medicamento

Quelli preparati dall’industria farmaceutica sono detti
specialità medicinali (il termine specialità indica che il
farmaco è coperto da brevetto d’invenzione o sintesi e
può essere prodotto e commercializzato soltanto
dall’industria che lo detiene)

Quelli preparati dal farmacista dietro ricetta medica sono
personalizzati e sono definiti “galenici officinali” se per
la loro preparazione si seguono le indicazioni della
Farmacopea ufficiale o “galenici magistrali” se
preparati seconda specifica ricetta del medico
Galenici
 Prodotti
medicinali
non
registrati
preparati dal farmacista
(galenici
magistrali) su richiesta di un medico per
uno specifico paziente.
 Il medico è responsabile della sicurezza
e dell’efficacia del prodotto in quel
paziente, i farmacisti della qualità e della
sicurezza del prepararato
Il nome generico del farmaco dovrebbe
essere usato per usi scientifici e medici
Laddove possibile si dovrebbe usare il nome
generico del farmaco
 L’esistenza di più nomi commerciali crea
confusione e aumenta la possibilità d’errore
 I nomi generici possono cambiare da nazione a
nazione


Nomi commerciali
Antra, Losec, Mepral, Omeprazen
cps 10 e 20 mg
f 40 mg ev

In molte nazioni la presenza del generico dà
diritto al farmacista di dispensare il farmaco
nella forma meno costosa.

Per i farmaci nuovi brevettati, che sono di
solito venduti solo dal produttore che li ha
scoperti esiste solo un nome generico e un
solo nome commerciale, ma allo scadere del
brevetto rimane il nome generico e
proliferano i nomi commerciali
bioequivalenza






Un medicinale equivalente o generico è un farmaco che, in seguito
a studi clinici appositi, si dimostra bioequivalente rispetto ad un altro.
Medicinali equivalenti di prodotti di cui è venuta meno la copertura
brevettuale sono presenti sui principali mercati farmaceutici mondiali
(es. Stati Uniti, Europa), con lo scopo di ridurre la spesa farmaceutica.
Secondo la legislazione europea due farmaci sono bioequivalenti se
le loro biodisponibilità, in seguito a somministrazione della stessa
dose, sono simili ad un livello tale che i loro effetti, riferiti ad efficacia
e sicurezza, siano i medesimi.
In particolare è necessario che l'intervallo di confidenza al 90% del
rapporto tra AUC e la Cmax dei due preparati sia compreso tra 0,8 e
1,25.
Le formulazioni parenterali sono esentate dagli studi di
bioequivalenza in quanto la biodisponibilità di una forma parenterale
è, per definizione, immediata e completa.
Per calcolare AUC e Cmax di originator e generico sono necessari
appositi studi clinici detti studi clinici di bioequivalenza
Es. paraceramolo (aminoacetofene,
in USA Taynelol®)
Da solo
 Paracetamolo
(AFOM, ALL.,
D&G, OFF,
RAT.,TEVA)
 Acetomal
 Efferalgan
 Levadol
 Puernol
 Tachipirina
In associazione con
 + Clorfenamina
maleato
(Babyrinolo,
Zerinetta)
 + Codeina
(Coefferalgan,
Lonarid, Tachidol)
Classificazione SSN
Le specialità medicinali e i medicinali a denominazione
generica autorizzati all’immissione in commercio possono
essere erogati dal SSN secondo quanto previsto dai
Provvedimenti ministeriali che li suddividono in

Classe a: farmaci essenziali e farmaci per malattie
croniche divisa poi in farmaci di
o gruppo A, distribuiti sia da strutture pubbliche e
farmacie,
o gruppo H, farmaci che per motivi di salute pubblica
sono di impiego esclusivo in ambiente ospedaliero o
negli ambulatori specialistici (sigla OSP)

Classe c: farmaci privi delle sovracitate caratteristiche
e non concedibili in SSN, ma a totale carico degli
assistiti
Classificazione ATC
cosiddetta

Anatomic Therapeutical Classification o Classificazione AnatomicaTerapeutica
Nel sistema ATC i farmaci sono suddivisi in diversi gruppi in rapporto
all'organo bersaglio, al meccanismo di azione ed alle caratteristiche
chimiche e terapeutiche.
Ciascun gruppo principale è suddiviso in 5 livelli gerarchici secondo lo
schema: livello
I: GRUPPO ANATOMICO PRINCIPALE - Contraddistinto da una lettera
dell'alfabeto
II: GRUPPO TERAPEUTICO PRINCIPALE - Contraddistinto da un numero
di 2 cifre
III: SOTTOGRUPPO TERAPEUTICO - Contraddistinto da una lettera
dell'alfabeto
IV: SOTTOGRUPPO CHIMICO/TERAPEUTICO - Contraddistinto da una
lettera dell'alfabeto
V: SOTTOGRUPPO CHIMICO - Contraddistinto da un numero di due cifre
specifico per ogni singola sostanza chimica
I14 "Gruppi Anatomici Principali" sono:

A Apparato gastrointestinale e metabolismo
 B Sangue ed organi emopoietici
 C Sistema cardiovascolare
 D Dermatologici
 G Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali
 H Preparati ormonali sistemici, esclusi gli ormoni
sessuali
 J Antimicrobici generali per uso sistemico
 L Farmaci antineoplastici ed immunosoppressori
 M Sistema muscolo-scheletrico
 N Sistema nervoso centrale
 P Farmaci antiparassitari, insetticidi e repellenti
 R Sistema respiratorio
 S Organi di senso
 V Vari
Un esempio…

ASPIRINA 10 cpr 325 mg PRINCIPIO ATTIVO: acido acetilsalicilico
ECCIPIENTI: magnesio idrossido, alluminio glicinato CATEGORIA
TERAPEUTICA: Analgesico-antipiretico Ricetta: non richiesta OTC SOS: acido
acetilsalicilico ATC: N02BA01
ATC = N (gruppo anatomico principale: sistema nervoso centrale) 02
(gruppo terapeutico principale: analgesici) B (sottogruppo terapeutico:
altri analgesici e antipiretici) A (sottogruppo chimico/terapeutico: acido
salicilico e derivati) 01 (sottogruppo chimico: acido acetilsalicilico)

CARDIOASPIRIN® 30 cpr gast 100 mg PRINCIPIO ATTIVO: acido
acetilsalicilico
CATEGORIA TERAPEUTICA: Antitrombotici. Ricetta: Ric. SOS: acido
acetilsaliilico
ATC: B01AC06 note: il medicinale è dispensabile dietro prescrizione medica;
ATC = B (gruppo anatomico principale: sangue e organi emopoietici) 01
(gruppo terapeutico principale: antitrombotici) A (sottogruppo
terapeutico: antitrombotici) C (sottogruppo chimico/terapeutico:
antiaggreganti piastrinici, esclusa l'eparina) 06 (sottogruppo chimico:
acido acetilsalicilico)
note: 1) in questo caso, l'acido acetilsalicilico viene proposto con
l'indicazione (brevetto) di antiaggregante piastrinico. 2) il sottogruppo
chimico è 06 in quanto l'acido acetilsalicilico è in un categoria terapeutica
(antitrombotici) diversa dagli analgesici-antipiretici.
FARMACI DA AUTOMEDICAZIONE
Farmaci da banco
 SOP
senza obbligo di prescrizione
 OTC
“over the counter” da banco
Allopatia e Omeopatia.




Ippocrate ha individuato due modi di curare le patologie:
Allopatia e Omeopatia.
Allopatia:Teoria e terapia medica fondata sulla
somministrazione a un malato di rimedi che producono
effetti contrari a quelli provocati dalla malattia (inibendo,
bloccando o distruggendo)
La definizione che caratterizza la visione omeopatica
è: "Similia similibus curentur " che significa il simile cura
il simile; in altre parole che una patologia è curata da
una sostanza che è in grado di indurre, in un soggetto
sano e sensibile, una patologia sovrapponibile a quella
da curare.
Nel mondo occidentale la prima forma di medicina
allopatica è stata la Fitoterapia;
Lo
studente deve ricordare tre principi
generali
1.
2.
Non nuocere
Tutte le sostanze in determinate
condizioni possono essere dei tossici
Tutti gli integratori e le terapie cosidette
alternative utilizzate per migliorare la salute
dell’uomo deve rispettare gli stessi standard
di efficacia e sicurezza dei farmaci; non
dovrebbero esserci cioè separazioni
artificiali tra farmaco etico o medicina
“alternativa o complementare”.
3.
FARMACI

ETICI o allopatici

OMEOPATICI

FITOTERAPICI


INTEGRATORI
(supplementi botanici e
nutrizionali)
Tipologie di integratori
Esistono in commercio molti tipi di integratori,
diversificati a seconda delle necessità.







Integratori sostitutivi del pasto
Integratori vitaminici
Integratori di sali minerali
Integratori energetici
Integratori a base di probiotici
Integratori di fibra
Integratori o complementi alimentari a base di
ingredienti costituiti da piante o derivati
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