Università Popolare Trentina - CFP Trento GEMELLAGGI

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Università Popolare Trentina - C.F.P. Trento
GEMELLAGGI
Trento a Suzzara e viceversa
Il C.F.P. Università Popolare Trentina di Trento ha attuato nei
giorni scorsi un gemellaggio con il Centro di formazione Arti e
Mestieri “F. Bertazzoni” di Suzzara. L’iniziativa realizzata tra due
realtà formative che operano nel settore della formazione professionale, nell’area dei servizi d’impresa, viene a coronare una serie di
rapporti e contatti iniziati dal 2005 con la visita al Centro di Trento da parte del Direttore del Cfp mantovano ed è frutto di una ricerca costante di confronto con altre esperienze da parte del Centro
trentino. Il 29 marzo scorso, incontro delle due direzioni e visita di
alcuni alunni delle classi terze del Centro trentino. Supporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
per sostenere un corso di marketing.
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Il protocollo
di collaborazione
La scuola-museo
del Centro mantovano
Il protocollo di collaborazione sottoscritto dai due Centri si propone
di favorire gli scambi culturali, le
collaborazioni didattico-metodologiche, il confronto di esperienze
e la realizzazione di reciproche visite di studio. Oltre alla sottoscrizione dell’atto formale di gemellaggio
le scuole si sono impegnate in un
vicendevole scambio di esperienze e ad uno studio sulla realizzazione di iniziative comuni. Il Centro
di Trento si è dichiarato disposto a
fornire le proprie esperienze maturate attraverso la metodologia della
“simulimpresa” che interessa ormai
da anni i propri curricula e che vede
coinvolti i ragazzi in aziende simulate per imparare concretamente
l’attività lavorativa. In programma
ci sono anche lo studio della possibilità di un collegamento in videoconferenza per fruire di esperienze comuni e di aggiornamento. La
realtà lombarda della formazione
professionale è difforme da quella
trentina anche se il Centro individuato presentava caratteristiche similari all’offerta formativa della
struttura formativa di Trento.
La scuola di arti e mestieri “F. Bertazzoni” nasce a Suzzara nel 1877
e opera oggi fornendo tre tipologie di qualifiche, due legate all’industria (meccanica ed elettrica)
ed una al settore terziario. I corsi
triennali sono finanziati dalla regione Lombardia e concorrono accanto alle iniziative di corsi serali
e di aggiornamento professionale
degli adulti all’offerta formativa del
Centro. Si è avuto modo di constatare che molti fattori accomunano
i Centri: utenza straniera, collegamento con il mondo del lavoro, e
che molte iniziative formative sono
similari: tirocini e personalizzazione dei percorsi. Nell’ottica delle
iniziative legate al marketing ci si
è potuti confrontare sulle iniziati-
ve comuni di pubblicità sul territorio e sui rapporti instaurati con gli
altri attori formativi. La particolarità saliente del Centro mantovano
è l’aver saputo realizzare una scuola-museo e un forte collegamento
con l’arte. Nel Centro c’è infatti la
presenza di “pezzi storici” meccanici, ma anche elettronici e agricoli,
sapientemente collocati in tutta la
scuola. Ha impressionato i ragazzi
camminare in corridoi dove in apposite bacheche si potevano ammirare vecchi p.c., telegrafi, torchi di
incisione, pezzi meccanici, attrezzi
contadini e molte altri oggetti che
sono appartenuti alla “storia lavorativa” locale e che continuano a
vivere nella scuola.
Apertura di orizzonti
Il Centro possiede inoltre, grazie
ad un lascito, svariate opere di un
pittore-pubblicista cittadino (Dino
Villani) ora esposte in aula magna
e all’interno di altri spazi scolastici che rendono la scuola una strana
simbiosi di museo-galleria d’arte.
Per me, insegnante, è stato “bello”
constatare il rispetto e l’interesse per
queste opere da parte dei ragazzi,
che l’opinione comune considera
invece lontanissimi dal manifestare attenzione per elementi storico
artistici. L’esperienza rappresenta
un’apertura di orizzonti necessari
a fornire spunti e strumenti nuovi
e spendibili nella pratica scolastica
ed inoltre ha permesso di analizzare un esempio dell’auspicato radicamento e interscambio tra scuola
e comunità grazie al legame con il
territorio che il Centro mantovano
ha saputo attuare.
Andrea Bertamini
n.6 giugno 2007
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