dedicato espressamente all'orchestra Afflatus e il Capriccio per 9 flauti del musicista e compositore italiano di
lingua tedesca Gottfried Veit.
Un recente studio ha dimostrato che La Traviata di Giuseppe Verdi è l'opera lirica più rappresentata al mondo.
Il Preludio introduttivo, brano celeberrimo grazie anche ai numerosi spot pubblicitari che lo hanno utilizzato
come colonna sonora è una sorta di rilettura a ritroso dell'opera, ripercorrendone i momenti principali. Il
primo tema è tragico e drammatico, trasmette le tensioni e le sofferenze di Violetta, la protagonista. Il
secondo tema musicale è la famosa aria che Violetta canterà nel II atto, 'Amami, Alfredo!, sintesi dell'amore e
dello spirito di sacrificio che guidano le sue azioni. Alla fine la melodia si fa via via più frivola, per introdurre
la scena con cui si apre l'opera: una festa in cui Violetta e i suoi invitati passano il tempo nell'ebrezza dei
piacere mondani.
Composto da Scott Joplin per pianoforte, The entertainer fu pubblicato nel 1902. Colonna sonora del celebre
film “La stangata”, ironicamente, la musica ragtime di Joplin non era più in voga negli anni trenta, l'epoca in
cui il film era ambientato.
Vincitore di ben tre premi Oscar come miglior film straniero, miglior attore protagonista e miglior colonna
sonora, “La vita è bella” di Roberto Benigni deve anche la sua fortuna alle splendide musiche scritte da
Nicola Piovani, stasera viene proposto un meraviglioso arrangiamento delle due melodie principali:
Beautiful that way, cantata nel film da Noa, e Buongiorno Principessa.
Chiude questo ricco e variegato programma uno dei brani sudamericani più famosi, il divertente e scintillante
Tico Tico scritto nel 1917 dal compositore brasiliano Zequinha de Abreu.
Giovedì 18 dicembre 2014 ore 19
SALA SINOPOLI - TEATRO V. EMANUELE
CORO DI VOCI BIANCHE E GIOVANILI
NOTE COLORATE
ACCADEMIA
THE ACAPPELLA SWINGERS
Merry Christmas Show
I più bei canti di Natale in stile Original Doo Wop-anni '50 a cappella
DARIO GRECO tenore
FEDERICA COMIS soprano
TERESA RANERI mezzosoprano
ALESSANDRO SPAGNA basso
Sito web: http://accfilarmonicame.xoom.it
Facebook: Accademia Filarmonica di Messina
Ufficio stampa: Marcella Ruggeri ([email protected])
ente morale
MESSINA
Sabato 13 dicembre 2014 - ore 18
PALACULTURA “ANTONELLO”
ORCHESTRA DI FLAUTI
“AFFLATUS”
GIOVANNI MUNDO direttore
PIERO BLANCA pianoforte
Domenica 21 dicembre 2014 ore 18
PALACULTURA ANTONELLO
FILARMONICA
FRANCESCO BRUNO direttore
TANIA GULLÌ piccolo e I flauto
ANGELITA CURASÌ, DEBORA PALMERI, ELIANA RUSSO,
FRANCESCO BOMBACI, CLAUDIO GAROFALO, ALBERTO ROMANO,
PIO SAGLIMBENI, ANGELICA SCOLARO flauti in do
ALBERTO VOCATURO flauto in sol
CLAUDIO FARANDA flauto basso
BARBARA VISALLI violoncello
SABRINA E SIMONA PALAZZOLO arpe
MARIO LA SPADA, MARCO GAROFALO percussioni
6 6 Stagione
a
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Siciliana
Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
2014-2015
Amministrazione Comunale di Messina
Provincia Regionale di Messina
Gli Interpreti
Programma
J. BRAHMS
(1833 1897)
- Danza Ungherese n. 5
P. I. CIAJKOVSKIJ
(1840 1893)
- Valzer dei Fiori (dal balletto "Lo Schiaccianoci)
P. MASCAGNI
(1863 1945)
- "Intermezzo" di Cavalleria Rusticana
N. GULLÌ
(1955)
- Rondeau (dedicato all' Orchestra Afflatus")
***
L'Orchestra di flauti AFFLATUS, costituita su iniziativa del M° Bruno, è composta dai suoi
migliori allievi. Il repertorio, originale e trascritto, spazia dal genere classico (dal
Rinascimento ad oggi) ad altri generi (Gershwin, Joplin, etc.). Premiata al Concorso di
Lamezia Terme "AMA Calabria" nell'edizione 2009, l'orchestra ha già al suo attivo numerosi
concerti presso Enti importanti come il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Accademia del
Flauto di Reggio Calabria, Palacultura Antonello da Messina, l'Auditorium di Pace del Mela,
l'Università di Messina e il Centro Filarmonico dell' Immacolata di Savoca, oltre che nelle
località di Taormina, Roccafiorita, Santa Teresa, Salice, S. Pier Niceto, Brolo, S. Agata
Militello. La rivista “Falaut”, giornale specialistico nazionale, ha dedicato una pagina con
foto e intervista al suo Direttore. In preparazione un CD con musiche adatte alla formazione e
brani dedicati.
FRANCESCO BRUNO ha conseguito il diploma in flauto traverso con il massimo dei voti
presso il Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina. Ha svolto attività concertistica,
suonando come solista e in formazioni da camera in Polonia, Grecia, Turchia, Germania, e in
Italia (Milano, Roma. Napoli, Pisa, Palermo, Reggio Calabria, Foggia, ecc.). Ha effettuato
registrazioni per Rai Tre. In qualità di I flauto ha collaborato con “I Solisti Aquilani”,
l'Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, l'Ars Musica di Messina. Inoltre ha collaborato con
l'Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, dell'Opera di Stato di Lipsia, suonando sotto la
Direzione di Morricone, Fogliani, Celeghin, Maestri, Pidò. Ha inciso per la Scomegna e per
Video Radio RAI Trade. È primo flauto solista della Sinopoli Chamber Orchestra, con cui
partecipa regolarmente ai festival di Taormina e alla Biennale di Venezia. Tiene corsi estivi di
perfezionamento presso Fiumara d'Arte di Tusa, Reggio Calabria, Messina, Sinagra, ecc… È
fondatore e Direttore dell'Orchestra di flauti “Afflatus”, formata dai suoi migliori allievi. In
duo con il pianista Antonino Averna, svolge attività artistica da diversi anni. È titolare di
cattedra di flauto presso il Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina.
G. VEIT
(1943)
- Capriccio (per 9 flauti)
G. VERDI
(1813 1901)
- Preludio (da Traviata)
S. JOPLIN
(1868 1917)
- The Entertainer
N. PIOVANI
(1946)
- La vita è bella
Z. ABREU
(1880 1935)
- Tico tico
Note al programma di Grazia Maria Spuria
Variegato e accattivante il programma incentrato, in massima parte, su celebri brani arrangiati appositamente
per l'Orchestra Afflatus dal M° Nicola Gullì. Si comincia con la celeberrima Danza Ungherese n. 5 di
Johannes Brahms. Bramhs inizia a comporre le sue prime 10 Danze Ungheresi per pianoforte a 4 mani appena
diciannovenne nel 1852 sino al 1869. Per esse Brahms si ispirò a melodie di compositori tzigani e le rielaborò
variamente; a quei tempi si riteneva ancora che la musica tzigana fosse autentica musica ungherese, solo i
successivi studi di Bela Bartok e di Zoltan Kodaly dimostrarono che i due generi erano cose ben differenti, ma
a quei tempi esisteva ancora questo equivoco: da qui il titolo di “ungheresi” a danze che in realtà sarebbe più
corretto definire “zingaresche”.
Dopo il grande successo ottenuto con la bella addormentata, il direttore dei Teatri Imperiali, propose a Piotr
Ilic Cajkovslij di comporre un nuovo balletto dal carattere festoso, pieno di elementi fantastici. La scelta
cadde sul libretto che Marius Petipa aveva ricavato dal racconto di Ernst Hoffmann “Schiaccianoci e il Re dei
Topi”, già noto al pubblico russo. Il balletto venne composto e presentato al pubblico nel 1892, un anno prima
della morte del musicista. Nel celeberrimo “Valzer dei fiori” Ciajkovskij prende a modello il valzer viennese:
infatti dopo una lunga introduzione in cui spicca un passo per arpa sola, prende il via il valzer vero e proprio
basato su 4 temi principali che si alternano e si intrecciano in una elaborata struttura formale in una continua e
sottile variazione di spessori, di umori e di tonalità.
L'intermezzo sinfonico dell'opera Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni è uno dei pezzi più popolari
dell'intera opera, grazie al suo carattere orchestrale ha avuto molta fortuna anche al di fuori del repertorio
operistico. In ambito cinematografico ha fatto da sfondo ad una delle più celebri scene della storia del cinema,
quella nel film “Il padrino - Parte III”. Inoltre il tema centrale è presente nella canzone “Mascagni” di
Andrea Bocelli.
Seguono due brani di autori contemporanei: il Rondeau del flautista e compositore messinese Nicola Gullì