O spiriti celesti
che su nel cielo vedete
l’amabile Regina,
amate ed esaltate
la sua maternità
e l’alta dignità.
Jean Baptiste de La Salle
Sui vostri santi altari
offrite sacrifici,
o miseri mortali:
così godrete il frutto,
fidenti nel suo aiuto,
delle opere che fate.
O voi che ancor soffrite
tra le brucianti fiamme
tra voi elle verrà
per rendere beati
coloro per cui preghiamo:
lei in ciel o vi porterà.
O Madre del Dio d’amore,
io voglio in questo giorno
consacrarmi tutto a te
per essere tutto tuo:
e a tutti mostrerò,
Maria, quanto ti ami.
(de La Salle, Canto XLIX)
Il Rosario
Meditato
I testi sono tratti dalle Meditazioni
(J.B.de La Salle: Opere, vol 2, Città Nuova)
a cura di Fr. Franco Corsi
Parrocchia S. Giovanni Battista de La Salle
Monserrato (CA)
28
Misteri della gioia
"Meditare i misteri gaudiosi significa enentrare nelle motivazioni ultime e nel
significato profondo della gioia cristiana. Significa fissare lo sguardo sulla concretezza del mistero dell'Incarnazione e
sull'oscuro preannuncio del mistero salvifico. Maria ci conduce ad apprendere
il segreto della gioia cristiana, ricordandoci che il buon cristianesimo è innanzitutto euanghelion, "buona notizia" che
ha il suo centro, anzi il suo stesso contenuto, nella persona di Cristo, il Verbo
fatto carne, unico Salvatore del mondo".
(Rosarium Virginis Mariæ, 20)
Preghiera a Maria, Madre della gioia
O Maria, Madre della gioia, tu un giorno lasciasti la casa di Nazareth, portando nel cuore le note del Magnificat.
Tu sei la donna del canto. Sei la donna della letizia e del sorriso.
Donaci lo sguardo limpido per vedere l’alba e il tramonto, per
gioire davanti ai fiori e alle stelle. Per benedire la vita del bambino e dell’anziano. Per cantare le gioie che Dio semina a larghe
mani dovunque. Tieni sempre accesa nel nostro sguardo una
fiammella di contentezza che è notizia della gioia di Dio.
Fa’, o Maria, che la festa del cielo ci contagi fin da quaggiù per
portarla e regalarla a tutti quelli che incontriamo.
Liberaci dalla tristezza per cantare ogni giorno con te: "L’anima
mia esulta, perché Dio è gioia, Dio è pace, Dio é festa di infinito
amore". Amen.
2
INNO alla SS. VERGINE
O santo paradiso,
o valle piena di gigli,
o aiuola variopinta,
Tu sei quel bel giardino
in cui il tuo Gesù
soggiorna amabilmente.
Io vedo mille fiori
e frutti gustosissimi
in questa terra fertile,
su cui un cielo sereno
accoglie il Sole divino
che fa gioire il mondo.
La tua bellezza, o Vergine,
giammai hai avuto uguali
né in cielo né sulla terra.
In te il sommo Dio
riflette il suo sorriso
e il suo compiacimento.
La sua divina mano,
che concepì il disegno
di renderti purissima,
vuole che tu sii la gemma
e insieme lo stupore
di tutta la natura.
27
INVOCAZIONE
alla SS. VERGINE
Primo mistero gaudioso
Vergine santissima e Madre di Dio,
tu sei la più nobile, la più santa,
la più perfetta
e la più eccellente delle Creature,
eppure sei stata la più umile di tutte,
essendoti abbassata, per umiltà,
al di sotto di ogni cosa;
ma Dio, per ricompensarti,
ti ha innalzata alla dignità
di Madre sua.
Ti supplico, in nome della tua umiltà
e dell’amore che le porti,
di avere la bontà di chiedere, per me,
al tuo adorabile Figlio,
l’amore e la pratica di questa virtù,
che hai prediletto
e che hai fatto assurgere
ai più alti fastigi della gloria.
Sono convinto
che quanto chiederai per me,
mi sarà infallibilmente accordato,
perché immenso
è il potere che hai su tuo figlio.
(de La Salle, M. O., 289)
L’Arcangelo Gabriele annuncia a
Maria che dovrà diventare la Madre di Dio.
26
Dalla
meditazione
per
la
festa
dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria,
di San Giovanni Battista de La Salle:
È in questo giorno che la Santissima Vergine fu
scelta per diventare la Madre di Dio, onore che
è senz’altro il più grande che una creatura abbia
mai ricevuto.. Uniamoci dunque alla Chiesa per
riconoscerle oggi questo grande onore. Secondo
la testimonianza di Sant’Ambrogio furono la
grandezza e l’eccellenza della sua fede che procurarono alla Vergine questo privilegio…
Maria però non si insuperbì per questo privilegio, anzi si umiliò maggiormente…
Approfittiamo oggi di un così grande esempio e
prendiamo anche noi la decisione di mettere a
frutto le grazie che Dio ci fa perché, per quanto
insigni esse siano, ci portino sempre più ad umiliarci al cospetto degli altri.
(de La Salle, M. 112, 1)
3
Secondo mistero gaudioso
Quinto mistero glorioso
Maria va a visitare sua cugina Santa
Elisabetta.
L’incoronazione di Maria in cielo Regina
degli Angeli e dei Santi
Dalla meditazione per la festa della Visitazione
della Beata Vergine Maria,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Dalla meditazione per l’Assunzione della SS. Vergine,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Ammiriamo la prontezza con cui la Santissima
Vergine andò a visitare Santa Elisabetta. Non appena conobbe la volontà di Dio, intraprese il viaggio senza indugi, nonostante le difficoltà della
strada attraverso i monti, mossa solo dal desiderio
di eseguire ciò che Dio desiderava da lei, perché le
stava a cuore.
Questa prontezza le attirò le benedizioni di Dio
durante questa visita e mosse Dio a compiere
grandi prodigi per mezzo suo.
Dobbiamo considerarci felici quando Dio ci visita
con le sue ispirazioni. Siamo fedeli ad esse, perché
è a questa fedeltà che Egli annette, ordinariamente,
un gran numero di grazie, che elargisce in rapporto
alla prontezza di chi, ricevendole, esegue la sua
volontà.
(de La Salle, M. 141, 1)
4
...Era davvero giusto che il suo sacro corpo, che era un
cielo animato - come dice san Giovanni Damasceno fosse portato in cielo subito dopo aver lasciato il mondo
e che la Madre del verbo incarnato fosse subito da lui
rapita per essere posta accanto a lui a ricevere l’onore a
cui questa ammirevole qualità le dava diritto.
È per questo motivo che fu innalzata al di sopra di tutti
gli Spiriti beati che l’onorano come la loro Regina. Era
anche giusto che la Santissima vergine, che era piena di
grazia, alla quale fu sempre fedele, fosse anche ricolma
di gloria e che il suo corpo, spiritualizzato dalla rinuncia
ai piaceri dei sensi, morisse solo per soddisfare alla legge comune e seguisse la sua anima in cielo.
(de La Salle, M. 156, 3)
25
Quarto mistero glorioso
Terzo mistero gaudioso
L’Assunzione di Maria Santissima in cielo
Gesù nasce a Betlemme nella più
estrema povertà.
Dalla meditazione per l’Assunzione della SS. Vergine,
di San Giovanni Battista de La Salle:
La Santissima Vergine fu rapita di amore per Dio durante tutta la sua vita, soffriva quindi a restare sulla terra, ma si sottomise alla divina volontà. Perciò la morte
le parve dolce e gradita e, dato che la sua anima teneva
- per esprimerci con parole umane - molto poco al corpo, morì senza soffrire.
L’estrema gioia che ebbe allora, causata dal desiderio di
vedere Dio che già occupava la sua anima, la riempì di
una consolazione così grande che passò facilmente e
senza alcuno sforzo dalla terra al Cielo. Felice scioglimento dei legami corporei dell’anima di Maria, già distaccata da tutto ciò che poteva ancora trattenerla sulla
terra.
(de La Salle, M. 156, 1)
24
Dalla meditazione per la Vigilia di Natale,
di San Giovanni Battista de La Salle:
E così, non avendo trovato alloggio a Betlemme, la santissima Madre di Gesù fu costretta a
rifugiarsi in una stalla e, mentre era lì, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo Figlio primogenito, e si vide costretta
ad adagiare Gesù Cristo suo figlio in una mangiatoia.
Vi capita mai di accogliere Gesù nel vostro
cuore che, forse, è peggiore di una stalla,
sporco e corrotto perché ingombro dalle altre
creature che gli preferite?...
… Se volete profittare della venuta di Gesù
Cristo in voi, dovete lasciargli dominare il vostro cuore ed essere docili a tutto ciò che esigerà da voi, ripetendogli spesso con il profeta
Samuele: Parla, Signore, che tuo servo ti ascolta…
(de La Salle, M. 85, 2)
5
Quarto mistero gaudioso
Gesù viene presentato al Tempio
Dalla meditazione per la Purificazione della
Vergine Maria,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Dio, riconoscente per l’offerta che suo Figlio
Gesù ha fatto di sé in questo mistero e per
l’umiltà rivelata dalla santissima Vergine, ispirò
al santo vecchio Simeone di manifestare apertamente le grandezze di Gesù rivelando che era
venuto per essere la luce e che doveva illuminare i gentili e la gloria del popolo di Israele e augurare ogni benedizione alla sua santa Madre.
Quant’è bello offrirsi al Signore! Egli, fin da
questa vita, ricompensa e riempie di dolcissime
consolazioni l’animo che si consacra a lui e
rende degno di stima e di onore chi si compiace
di vivere umilmente.
Più vi consacrerete a Dio, più Egli vi beneficherà, più sarete disprezzati davanti agli uomini, più sarete grandi presso Dio.
Terzo mistero glorioso
La discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli
Dalla meditazione di Pentecoste,
di San Giovanni Battista de La Salle:
...Ai Discepoli riuniti in assemblea apparvero lingue
come di fuoco che si divisero e si posarono su ciascuno
di loro e che da quel momento cominciarono a parlare
diverse lingue, come lo Spirito dava loro la grazia. …
Voi avete una missione che vi obbliga a commuovere i
cuori, non ci riuscirete mai senza l’aiuto dello Spirito di
Dio. Pregatelo dunque che oggi vi faccia la stessa grazia
che fece ai santi Apostoli e che, dopo avervi riempito
del suo Spirito per aiutarvi a raggiungere la santità, ve
lo dia anche per cooperare alla salvezza degli altri.
(de La Salle, M. 43, 3)
(de La Salle, M. 104, 3)
6
23
Secondo mistero glorioso
Quinto mistero gaudioso
L’Ascensione di Gesù al cielo
Gesù si smarrisce a Gerusalemme e
dopo tre giorni viene ritrovato al
Tempio seduto tra i dottori della
legge.
Dalla meditazione per L’Ascensione di N.S. Gesù Cristo, di San Giovanni Battista de La Salle:
Gesù Cristo è venuto sulla terra per darci una nuova
legge e compiere i misteri della nostra redenzione...
Compiute fino in fondo le funzioni del suo ministero di
Legislatore e di Redentore degli uomini, non c’era più
nulla che lo trattenesse in questo mondo. Restarvi avrebbe procurato una situazione violenta, poiché la sede
naturale del suo Corpo glorioso era il cielo e il suo posto era alla destra del Padre…
Voi dovete dunque liberarvi totalmente dalle inclinazioni umane che spingono verso la terra, aspirare solo al
cielo e innalzarvi sempre il vostro spirito e il vostro
cuore, perché siete fatti solo per il cielo; dovete lavorare
solo per il cielo e lì soltanto troverete il riposo perfetto.
(de La Salle, M. 40, 1)
22
Dalla meditazione della I domenica dopo
l’Epifania, di San Giovanni Battista de La
Salle:
Ammirabile lezione per tutti quelli che sono
incaricati di far conoscere agli altri le verità
cristiane. Gesù Cristo si è preparato, con la
sottomissione e l’obbedienza, a compiere la
grande opera della redenzione degli uomini e
della conversione delle anime, perché sapeva
che nulla è più capace di procurarla più utilmente e più sicuramente di un lungo periodo
di preparazione, trascorso conducendo una vita umile e sottomessa…
…Voi siete stati chiamati da Dio a compiere
una missione che vi impegna a lavorare alla
salvezza delle anime: dovete perciò prepararvi, con una lunga pratica, a rendervi degni di
un ufficio così santo e a mettervi in condizione di produrre grandi frutti.
7
MISTERI
della LUCE
"Passando dall'infanzia e dalla vita di Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci porta su quei misteri che si
possono chiamare, a titolo speciale,
"misteri della luce". In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è "la luce del
mondo" (Gv 8,12)"
(Rosarium Virginis Mariæ, 21)
Preghiera a Maria, Madre della Luce
O Maria, Madre della Luce, illumina col fuoco che porti nel grembo, Cristo Gesù nostro Signore, i bui sentieri della nostra vita. Facci comprendere, con la luce della tua umile sapienza, i misteri del
tuo Figlio. Che Gesù, splendore del Padre, sia per noi il nostro maestro e il senso della nostra esistenza. Fa' che lo ascoltiamo, lo imitiamo, lo amiamo. Concedici una nuova effusione di Spirito Santo
quando ci viene a mancare il vino della gioia: frutto della Sua presenza. Dacci la grazia di accogliere il Regno di Dio, abbandonando
quello del peccato e della morte. Fa' che la luce della trasfigurazione inondi il nostro essere, tenendo gli occhi fissi sul Cristo, nel
quale il Padre ha detto e rivelato tutto. Rendici degni di ricevere
sempre con purezza di cuore il dono sublime dell'Eucaristia,
"deposito" posto nelle nostre mani e nel nostro cuore, affinché frutt i f i c h i
p e r
l a
v i t a
e t e r n a .
Accompàgnati dunque a noi, Madre della Luce, nel tempo del nostro pellegrinaggio, poiché nera è la notte e lontana è la casa, ma
con te siamo sicuri. Non tener conto dei nostri colpevoli ritardi, ma
guidaci tu sempre più avanti, dandoci coraggio.
Aurora del mondo nuovo e Stella del mattino, prega per noi. Amen.
8
Primo mistero glorioso
La Risurrezione di Gesù.
Dalla meditazione della Domenica di Pasqua,
di San Giovanni Battista de La Salle:
La Risurrezione di Gesù Cristo deve procurarvi anche
un altro vantaggio: quello di risuscitare spiritualmente,
facendovi vivere secondo la grazia, facendovi iniziare
cioè una vita completamente nuova, una vita davvero
celeste.
Per riuscire a praticare questo e per far vedere a tutti
che, come dice san Paolo, siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù… amate le cose del cielo. Non quelle
della terra…
… Spogliatevi dell’uomo vecchio per rivestire quello
nuovo. Manifestate con il vostro comportamento, che la
Risurrezione di Gesù ha prodotto in voi effetti davvero
lieti.
(de La Salle, M. 29, 3)
21
MISTERI della GLORIA
La contemplazione del volto di Cristo non
può fermarsi all'immagine di Lui crocifisso. Egli è il Risorto! Da sempre il Rosario
esprime questa consapevolezza della fede,
invitando il credente ad andare oltre il
buio della Passione, per fissare lo sguardo
sulla gloria di Cristo nella Risurrezione e
nell'Ascensione.
(Rosarium Virginis Mariæ 23)
Preghiera a Maria, Regina delle famiglie
O Maria donna del "Sì!", l’amore di Dio è passato attraverso il tuo
cuore ed è entrato nella nostra tormentata storia per riempirla di
luce e di speranza. Noi siamo legati profondamente a Te. Siamo
figli del tuo umile "sì!".
Tu hai cantato la bellezza della vita perché la tua anima era un limpido cielo dove Dio poteva disegnare l’amore e accendere la luce
che illumina il mondo.
O Maria donna del "Sì!" prega per le nostre famiglie affinché rispettino la vita nascente e accolgano e amino i bambini, stelle del
cielo dell’umanità.
Proteggi i figli che si affacciano alla vita, sentano il calore della
famiglia unita, la gioia dell’innocenza rispettata, il fascino della
vita illuminata dalla fede.
O Maria, donna del "Sì!" la tua bontà ci ispira fiducia, ci attira dolcemente a Te, pronunciando la più bella preghiera, quella che abbiamo appresa dall’Angelo e che vorremmo non avesse mai fine:
"Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta
fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria
Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen".
20
Primo mistero della luce
Il BATTESIMO nel GIORDANO
Dalla meditazione della II domenica dopo Pentecoste, di San Giovanni Battista de La Salle:
Si stenta a immaginare che uomini nati per il cielo, e
che nel battesimo si sono impegnati a vivere santamente, trascurino i mezzi che Dio concede loro per
santificarsi, soprattutto il principale: la comunione del
corpo del Signore che, unendosi ad essi, comunica
loro abbondantemente le grazie di cui sono capaci e
che egli ha preparato per loro.
(de La Salle, M. 50, 2)
Dalla meditazione per la Natività di San Giovanni
Battista, di San Giovanni Battista de La Salle:
La vostra missione vi obbliga ad annunciare quotidianamente le verità del Vangelo: praticate quelle che
sono più in uso tra i cristiani, prima di insegnarle agli
altri. Se non potete essere un precursore, come San
Giovanni, siate almeno il suo successore nel suo ministero; convincetevi però che non fate breccia nel cuore
degli altri, se non riempite prima il vostro della divina
grazia. Fate in modo che sia così, senza tardare.
(de La Salle, M. 138, 3)
9
Secondo mistero della luce
Le NOZZE di CANA
Quinto mistero doloroso
La morte di Gesù in croce
Dalla meditazione della II domenica dopo l’Epifania,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Racconta il Vangelo odierno che Gesù fu invitato a un
matrimonio insieme a Maria sua Madre e ai suoi discepoli e che il vino venne a mancare. Gesù allora cambiò
l’acqua in vino perché pregato dalla Santa Vergine sua
Madre che disse ai servi di fare ciò che suo Figlio avrebbe detto loro. Lei sapeva benissimo che la cosa migliore che quei servi potevano fare, per impegnare Gesù
a compiere quel miracolo, era una completa sottomissione ai suoi ordini. È questa la disposizione migliore
che dobbiamo avere anche noi, se vogliamo ottenere
una tale abbondanza di grazia, che operi in noi prodigi
e, superando noi stessi, una specie di miracoli.
(de La Salle, M. 8, 1)
Dalla meditazione del Sabato Santo,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Come membra di Gesù Cristo, anche voi dovete considerarvi onorati di soffrire come lui e per lui; dovete,
sull’esempio di san Paolo, non cercare altro vanto che
nella croce del vostro Salvatore.
Prostratevi spesso dinanzi a queste piaghe divine; consideratele come la sorgente della vostra salvezza, mettete
la vostra mano nella piaga del costato, imitando san
Tommaso, non tanto per irrobustire la vostra fede, ma
per penetrare — se fosse possibile — fino al cuore di
Gesù e da lì far passare nel vostro i sentimenti di una
pazienza veramente cristiana, di una rassegnazione
completa, di una conformità perfetta alla divina volontà
e, infine, per attingervi il coraggio che vi porti a cercare
le occasioni di soffrire.
(de La Salle, M. 28, 3)
10
19
Quarto mistero doloroso
La salita di Gesù al Calvario
Dalla meditazione del Sabato Santo,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Poiché Cristo ha sofferto la morte nella sua carne, quando contemplate le sante piaghe di Gesù Cristo, riflettete
che esse debbono indurvi a morire a voi stessi, perché
chiunque è morto alla carne, non pecca più e finché resta in questo corpo mortale, non vive più secondo le
passioni degli uomini ma secondo la volontà di Dio.
Questa è la conclusione che dobbiamo trarre dalle parole del Principe degli Apostoli.
Il frutto poi che dobbiamo ricavare dalla contemplazione delle piaghe di Nostro Signore è abbandonare completamente il peccato, mortificare le nostre passioni e
contraddire le nostre inclinazioni troppo umane e troppo
naturali.
Terzo mistero della luce
L’ANNUNCIO del REGNO
Dalla 7ª meditazione del Tempo del Ritiro,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Gesù Cristo non si è accontentato di affidare agli Apostoli l’incarico di fare il catechismo; l’ha fatto egli stesso e ha insegnato le principali verità della nostra religione, come ci riferisce in molti punti il suo Vangelo,
ripetendo ai suoi Apostoli: “Bisogna che io annunzi il
Vangelo del Regno di Dio; per questo sono stato mandato”.
Dite la stessa cosa di voi e cioè che è Gesù che vi ha
mandato e che è questo l’incarico che vi ha dato la
Chiesa di cui siete i ministri. Mettete l’impegno necessario per eseguirlo bene, con lo stesso zelo e lo stesso
successo con cui l’hanno eseguito i Santi.
(de La Salle, M. 199, 2)
(de La Salle, M. 28, 2)
18
11
Quarto mistero della luce
Terzo mistero doloroso
La TRASFIGURAZIONE
L’incoronazione di spine
Dalla meditazione della II domenica di Quaresima,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Dalla meditazione del Venerdì Santo,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Leggiamo nel Vangelo che Gesù fu trasfigurato mentre
pregava su un monte appartato e molto alto per farci capire che è sulle anime che si applicano molto all’orazione e
che amano questo santo esercizio che Dio spande le sue
consolazioni. Le anime tiepide, vili e che amano poco
l’orazione, non debbono meravigliarsi di non far parte del
numero di quelle che Dio predilige e che mette a parte
della sua più intima amicizia, appunto perché non hanno
un’intima unione con lui; non si dedicano infatti
all’esercizio che unisce l’anima a Dio, nel quale si impara
a gustare Dio e ad avere, già sulla terra, una pregustazione delle delizie celesti.
Siate molto fedeli a questo santo esercizio e compite tutte
le vostre azioni in spirito di orazione.
Chi può contemplare un Uomo-Dio ridotto in questo
doloroso stato senza provare orrore per il peccato e un
grande rimorso per quelli già commessi? Non è possibile ignorare che proprio i nostri peccati sono stati la causa di queste enormi sofferenze e della sua morte. Se non
smettiamo di peccare vuol dire che vogliamo che Gesù
continui a soffrire. Sappiamo bene che quanti sono i
nostri peccati, tanti sono i tormenti che gli procuriamo.
Noi lo crocifiggiamo ancora, dice san Paolo e gli procuriamo un’altra specie di morte che è ancora più dolorosa
e più dura della prima.
(de La Salle, M. 27, 3)
(de La Salle, M. 18, 1)
12
17
Secondo mistero doloroso
Quinto mistero della luce
La Flagellazione alla colonna
L’ISTITUZIONE dell’EUCARISTIA
Dalla meditazione del Mercoledì Santo,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Dalla meditazione del Giovedì Santo,
di San Giovanni Battista de La Salle:
È l’amore tenero che Gesù Cristo ha per i peccatori che
non solo lo fece entrare nella disposizione di soffrire e
di morire per noi, ma gli fece anche concepire un desiderio immenso di distruggere il peccato...
Dovreste provare vergogna, pensando che Gesù Cristo
ha tanto desiderato la vostra salvezza e continua a desiderarla fortemente anche oggi, mentre voi corrispondete
così poco a questo ardente desiderio.
Questo santo giorno è anche un giorno fortunato per
tutti i fedeli: è il giorno in cui Gesù Cristo ha istituito il
sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. Egli si riproduce continuamente in esso per essere sempre con
essi e per renderli partecipi della sua divinità, per trasformare il loro cuore e il loro corpo in tabernacoli viventi nei quali possa riposare come in un luogo piacevole per lui e onorifico per chi lo riceve, e anche il più
vantaggioso per essi. Fu certamente in favore dei suoi
Discepoli e di quelli che hanno il loro spirito, che Gesù
Cristo ha fatto questa istituzione; è per farli partecipi del
suo spirito che ha dato loro il suo Corpo in questo augusto Sacramento.
(de La Salle, M. 26, 1)
(de La Salle, M. 25, 2)
16
13
MISTERI del DOLORE
Ai misteri del dolore di Cristo i Vangeli
danno grande rilievo [….], intuendo che è
qui il culmine della rivelazione dell'amore
ed è qui la sorgente della nostra salvezza.
Il Rosario sceglie alcuni momenti della
Passione, inducendo l'orante a fissarvi lo
sguardo del cuore e a riviverli. [….] I misteri del dolore portano il credente a rivivere la morte di Gesù ponendosi sotto la
croce accanto a Maria, per penetrare con
Lei nell'abisso dell'amore di Dio per l'uomo
e sentirne tutta la forza rigeneratrice.
(Rosarium Virginis Mariæ, 22)
Preghiera a Maria, Madre dell'attesa
O Madre, tu conosci la trepidazione e la bellezza dell’attesa. Tu hai
atteso la nascita del Figlio di Dio che ha scelto Te come culla del
Mistero. Tu hai sentito il battito del suo cuore umano e divino e hai
atteso la gioia di vedere il suo volto. Tu hai atteso l’ora decisiva di
Gesù e l’hai visto allontanarsi da casa per dare una casa a tutta
l’umanità. Tu hai atteso ogni giorno e puntualmente è giunto il
giorno della croce.
Tu hai continuato ad attendere il lungo e drammatico Sabato Santo
e hai visto la luce della Risurrezione.
Tu ora attendi per noi. Tu sei la Madre dell’attesa.
Metti olio nelle nostre povere lampade e insegnaci ad attendere il
ritorno di Gesù, gioiosamente, fedelmente, tenacemente, ogni giorno: Maranathà – Vieni Signore Gesù! La Chiesa Ti invoca: Vieni
Signore Gesù! Con Maria Ti supplica: Vieni Signore Gesù! Amen.
14
Primo mistero doloroso
L’orazione di Gesù nell’orto degli ulivi
Dalla meditazione del Martedì Santo,
di San Giovanni Battista de La Salle:
Questo atteggiamento di abbandono al Padre, dispose
Gesù Cristo ad accettare di soffrire e di morire come e
quando sarebbe piaciuto a lui. Difatti si preparò ad accettare la Passione e la Morte, ritirandosi a pregare
nell’orto degli Olivi e lì testimoniò a suo Padre che,
benché provasse ripugnanza per la morte che prevedeva
e che era vicina, disse che non si tenesse conto della sua
volontà ma di quella di suo Padre, alla quale si rimetteva interamente, come del resto aveva fatto per tutta la
sua vita, perché non era venuto al mondo per fare la sua
volontà, ma la volontà di Colui che l’aveva mandato,
come dichiara in diversi punti del Vangelo.
O amorevole abbandono della volontà umana di Gesù,
sottomessa in tutto alla volontà divina, indifferente sia
alla vita sia alla morte, sia al tempo sia al genere di supplizio in cui doveva spirare, tranne a quello che l’Eterno
Padre gli avrebbe imposto.
Siate in questo discepoli di Gesù e non abbiate altra volontà che quella di Dio.
(de La Salle, M. 24, 3)
15