O spiriti celesti che su nel cielo vedete l’amabile Regina, amate ed esaltate la sua maternità e l’alta dignità. Jean Baptiste de La Salle Sui vostri santi altari offrite sacrifici, o miseri mortali: così godrete il frutto, fidenti nel suo aiuto, delle opere che fate. O voi che ancor soffrite tra le brucianti fiamme tra voi elle verrà per rendere beati coloro per cui preghiamo: lei in ciel o vi porterà. O Madre del Dio d’amore, io voglio in questo giorno consacrarmi tutto a te per essere tutto tuo: e a tutti mostrerò, Maria, quanto ti ami. (de La Salle, Canto XLIX) Il Rosario Meditato I testi sono tratti dalle Meditazioni (J.B.de La Salle: Opere, vol 2, Città Nuova) a cura di Fr. Franco Corsi Parrocchia S. Giovanni Battista de La Salle Monserrato (CA) 28 Misteri della gioia "Meditare i misteri gaudiosi significa enentrare nelle motivazioni ultime e nel significato profondo della gioia cristiana. Significa fissare lo sguardo sulla concretezza del mistero dell'Incarnazione e sull'oscuro preannuncio del mistero salvifico. Maria ci conduce ad apprendere il segreto della gioia cristiana, ricordandoci che il buon cristianesimo è innanzitutto euanghelion, "buona notizia" che ha il suo centro, anzi il suo stesso contenuto, nella persona di Cristo, il Verbo fatto carne, unico Salvatore del mondo". (Rosarium Virginis Mariæ, 20) Preghiera a Maria, Madre della gioia O Maria, Madre della gioia, tu un giorno lasciasti la casa di Nazareth, portando nel cuore le note del Magnificat. Tu sei la donna del canto. Sei la donna della letizia e del sorriso. Donaci lo sguardo limpido per vedere l’alba e il tramonto, per gioire davanti ai fiori e alle stelle. Per benedire la vita del bambino e dell’anziano. Per cantare le gioie che Dio semina a larghe mani dovunque. Tieni sempre accesa nel nostro sguardo una fiammella di contentezza che è notizia della gioia di Dio. Fa’, o Maria, che la festa del cielo ci contagi fin da quaggiù per portarla e regalarla a tutti quelli che incontriamo. Liberaci dalla tristezza per cantare ogni giorno con te: "L’anima mia esulta, perché Dio è gioia, Dio è pace, Dio é festa di infinito amore". Amen. 2 INNO alla SS. VERGINE O santo paradiso, o valle piena di gigli, o aiuola variopinta, Tu sei quel bel giardino in cui il tuo Gesù soggiorna amabilmente. Io vedo mille fiori e frutti gustosissimi in questa terra fertile, su cui un cielo sereno accoglie il Sole divino che fa gioire il mondo. La tua bellezza, o Vergine, giammai hai avuto uguali né in cielo né sulla terra. In te il sommo Dio riflette il suo sorriso e il suo compiacimento. La sua divina mano, che concepì il disegno di renderti purissima, vuole che tu sii la gemma e insieme lo stupore di tutta la natura. 27 INVOCAZIONE alla SS. VERGINE Primo mistero gaudioso Vergine santissima e Madre di Dio, tu sei la più nobile, la più santa, la più perfetta e la più eccellente delle Creature, eppure sei stata la più umile di tutte, essendoti abbassata, per umiltà, al di sotto di ogni cosa; ma Dio, per ricompensarti, ti ha innalzata alla dignità di Madre sua. Ti supplico, in nome della tua umiltà e dell’amore che le porti, di avere la bontà di chiedere, per me, al tuo adorabile Figlio, l’amore e la pratica di questa virtù, che hai prediletto e che hai fatto assurgere ai più alti fastigi della gloria. Sono convinto che quanto chiederai per me, mi sarà infallibilmente accordato, perché immenso è il potere che hai su tuo figlio. (de La Salle, M. O., 289) L’Arcangelo Gabriele annuncia a Maria che dovrà diventare la Madre di Dio. 26 Dalla meditazione per la festa dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria, di San Giovanni Battista de La Salle: È in questo giorno che la Santissima Vergine fu scelta per diventare la Madre di Dio, onore che è senz’altro il più grande che una creatura abbia mai ricevuto.. Uniamoci dunque alla Chiesa per riconoscerle oggi questo grande onore. Secondo la testimonianza di Sant’Ambrogio furono la grandezza e l’eccellenza della sua fede che procurarono alla Vergine questo privilegio… Maria però non si insuperbì per questo privilegio, anzi si umiliò maggiormente… Approfittiamo oggi di un così grande esempio e prendiamo anche noi la decisione di mettere a frutto le grazie che Dio ci fa perché, per quanto insigni esse siano, ci portino sempre più ad umiliarci al cospetto degli altri. (de La Salle, M. 112, 1) 3 Secondo mistero gaudioso Quinto mistero glorioso Maria va a visitare sua cugina Santa Elisabetta. L’incoronazione di Maria in cielo Regina degli Angeli e dei Santi Dalla meditazione per la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria, di San Giovanni Battista de La Salle: Dalla meditazione per l’Assunzione della SS. Vergine, di San Giovanni Battista de La Salle: Ammiriamo la prontezza con cui la Santissima Vergine andò a visitare Santa Elisabetta. Non appena conobbe la volontà di Dio, intraprese il viaggio senza indugi, nonostante le difficoltà della strada attraverso i monti, mossa solo dal desiderio di eseguire ciò che Dio desiderava da lei, perché le stava a cuore. Questa prontezza le attirò le benedizioni di Dio durante questa visita e mosse Dio a compiere grandi prodigi per mezzo suo. Dobbiamo considerarci felici quando Dio ci visita con le sue ispirazioni. Siamo fedeli ad esse, perché è a questa fedeltà che Egli annette, ordinariamente, un gran numero di grazie, che elargisce in rapporto alla prontezza di chi, ricevendole, esegue la sua volontà. (de La Salle, M. 141, 1) 4 ...Era davvero giusto che il suo sacro corpo, che era un cielo animato - come dice san Giovanni Damasceno fosse portato in cielo subito dopo aver lasciato il mondo e che la Madre del verbo incarnato fosse subito da lui rapita per essere posta accanto a lui a ricevere l’onore a cui questa ammirevole qualità le dava diritto. È per questo motivo che fu innalzata al di sopra di tutti gli Spiriti beati che l’onorano come la loro Regina. Era anche giusto che la Santissima vergine, che era piena di grazia, alla quale fu sempre fedele, fosse anche ricolma di gloria e che il suo corpo, spiritualizzato dalla rinuncia ai piaceri dei sensi, morisse solo per soddisfare alla legge comune e seguisse la sua anima in cielo. (de La Salle, M. 156, 3) 25 Quarto mistero glorioso Terzo mistero gaudioso L’Assunzione di Maria Santissima in cielo Gesù nasce a Betlemme nella più estrema povertà. Dalla meditazione per l’Assunzione della SS. Vergine, di San Giovanni Battista de La Salle: La Santissima Vergine fu rapita di amore per Dio durante tutta la sua vita, soffriva quindi a restare sulla terra, ma si sottomise alla divina volontà. Perciò la morte le parve dolce e gradita e, dato che la sua anima teneva - per esprimerci con parole umane - molto poco al corpo, morì senza soffrire. L’estrema gioia che ebbe allora, causata dal desiderio di vedere Dio che già occupava la sua anima, la riempì di una consolazione così grande che passò facilmente e senza alcuno sforzo dalla terra al Cielo. Felice scioglimento dei legami corporei dell’anima di Maria, già distaccata da tutto ciò che poteva ancora trattenerla sulla terra. (de La Salle, M. 156, 1) 24 Dalla meditazione per la Vigilia di Natale, di San Giovanni Battista de La Salle: E così, non avendo trovato alloggio a Betlemme, la santissima Madre di Gesù fu costretta a rifugiarsi in una stalla e, mentre era lì, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo Figlio primogenito, e si vide costretta ad adagiare Gesù Cristo suo figlio in una mangiatoia. Vi capita mai di accogliere Gesù nel vostro cuore che, forse, è peggiore di una stalla, sporco e corrotto perché ingombro dalle altre creature che gli preferite?... … Se volete profittare della venuta di Gesù Cristo in voi, dovete lasciargli dominare il vostro cuore ed essere docili a tutto ciò che esigerà da voi, ripetendogli spesso con il profeta Samuele: Parla, Signore, che tuo servo ti ascolta… (de La Salle, M. 85, 2) 5 Quarto mistero gaudioso Gesù viene presentato al Tempio Dalla meditazione per la Purificazione della Vergine Maria, di San Giovanni Battista de La Salle: Dio, riconoscente per l’offerta che suo Figlio Gesù ha fatto di sé in questo mistero e per l’umiltà rivelata dalla santissima Vergine, ispirò al santo vecchio Simeone di manifestare apertamente le grandezze di Gesù rivelando che era venuto per essere la luce e che doveva illuminare i gentili e la gloria del popolo di Israele e augurare ogni benedizione alla sua santa Madre. Quant’è bello offrirsi al Signore! Egli, fin da questa vita, ricompensa e riempie di dolcissime consolazioni l’animo che si consacra a lui e rende degno di stima e di onore chi si compiace di vivere umilmente. Più vi consacrerete a Dio, più Egli vi beneficherà, più sarete disprezzati davanti agli uomini, più sarete grandi presso Dio. Terzo mistero glorioso La discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli Dalla meditazione di Pentecoste, di San Giovanni Battista de La Salle: ...Ai Discepoli riuniti in assemblea apparvero lingue come di fuoco che si divisero e si posarono su ciascuno di loro e che da quel momento cominciarono a parlare diverse lingue, come lo Spirito dava loro la grazia. … Voi avete una missione che vi obbliga a commuovere i cuori, non ci riuscirete mai senza l’aiuto dello Spirito di Dio. Pregatelo dunque che oggi vi faccia la stessa grazia che fece ai santi Apostoli e che, dopo avervi riempito del suo Spirito per aiutarvi a raggiungere la santità, ve lo dia anche per cooperare alla salvezza degli altri. (de La Salle, M. 43, 3) (de La Salle, M. 104, 3) 6 23 Secondo mistero glorioso Quinto mistero gaudioso L’Ascensione di Gesù al cielo Gesù si smarrisce a Gerusalemme e dopo tre giorni viene ritrovato al Tempio seduto tra i dottori della legge. Dalla meditazione per L’Ascensione di N.S. Gesù Cristo, di San Giovanni Battista de La Salle: Gesù Cristo è venuto sulla terra per darci una nuova legge e compiere i misteri della nostra redenzione... Compiute fino in fondo le funzioni del suo ministero di Legislatore e di Redentore degli uomini, non c’era più nulla che lo trattenesse in questo mondo. Restarvi avrebbe procurato una situazione violenta, poiché la sede naturale del suo Corpo glorioso era il cielo e il suo posto era alla destra del Padre… Voi dovete dunque liberarvi totalmente dalle inclinazioni umane che spingono verso la terra, aspirare solo al cielo e innalzarvi sempre il vostro spirito e il vostro cuore, perché siete fatti solo per il cielo; dovete lavorare solo per il cielo e lì soltanto troverete il riposo perfetto. (de La Salle, M. 40, 1) 22 Dalla meditazione della I domenica dopo l’Epifania, di San Giovanni Battista de La Salle: Ammirabile lezione per tutti quelli che sono incaricati di far conoscere agli altri le verità cristiane. Gesù Cristo si è preparato, con la sottomissione e l’obbedienza, a compiere la grande opera della redenzione degli uomini e della conversione delle anime, perché sapeva che nulla è più capace di procurarla più utilmente e più sicuramente di un lungo periodo di preparazione, trascorso conducendo una vita umile e sottomessa… …Voi siete stati chiamati da Dio a compiere una missione che vi impegna a lavorare alla salvezza delle anime: dovete perciò prepararvi, con una lunga pratica, a rendervi degni di un ufficio così santo e a mettervi in condizione di produrre grandi frutti. 7 MISTERI della LUCE "Passando dall'infanzia e dalla vita di Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci porta su quei misteri che si possono chiamare, a titolo speciale, "misteri della luce". In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è "la luce del mondo" (Gv 8,12)" (Rosarium Virginis Mariæ, 21) Preghiera a Maria, Madre della Luce O Maria, Madre della Luce, illumina col fuoco che porti nel grembo, Cristo Gesù nostro Signore, i bui sentieri della nostra vita. Facci comprendere, con la luce della tua umile sapienza, i misteri del tuo Figlio. Che Gesù, splendore del Padre, sia per noi il nostro maestro e il senso della nostra esistenza. Fa' che lo ascoltiamo, lo imitiamo, lo amiamo. Concedici una nuova effusione di Spirito Santo quando ci viene a mancare il vino della gioia: frutto della Sua presenza. Dacci la grazia di accogliere il Regno di Dio, abbandonando quello del peccato e della morte. Fa' che la luce della trasfigurazione inondi il nostro essere, tenendo gli occhi fissi sul Cristo, nel quale il Padre ha detto e rivelato tutto. Rendici degni di ricevere sempre con purezza di cuore il dono sublime dell'Eucaristia, "deposito" posto nelle nostre mani e nel nostro cuore, affinché frutt i f i c h i p e r l a v i t a e t e r n a . Accompàgnati dunque a noi, Madre della Luce, nel tempo del nostro pellegrinaggio, poiché nera è la notte e lontana è la casa, ma con te siamo sicuri. Non tener conto dei nostri colpevoli ritardi, ma guidaci tu sempre più avanti, dandoci coraggio. Aurora del mondo nuovo e Stella del mattino, prega per noi. Amen. 8 Primo mistero glorioso La Risurrezione di Gesù. Dalla meditazione della Domenica di Pasqua, di San Giovanni Battista de La Salle: La Risurrezione di Gesù Cristo deve procurarvi anche un altro vantaggio: quello di risuscitare spiritualmente, facendovi vivere secondo la grazia, facendovi iniziare cioè una vita completamente nuova, una vita davvero celeste. Per riuscire a praticare questo e per far vedere a tutti che, come dice san Paolo, siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù… amate le cose del cielo. Non quelle della terra… … Spogliatevi dell’uomo vecchio per rivestire quello nuovo. Manifestate con il vostro comportamento, che la Risurrezione di Gesù ha prodotto in voi effetti davvero lieti. (de La Salle, M. 29, 3) 21 MISTERI della GLORIA La contemplazione del volto di Cristo non può fermarsi all'immagine di Lui crocifisso. Egli è il Risorto! Da sempre il Rosario esprime questa consapevolezza della fede, invitando il credente ad andare oltre il buio della Passione, per fissare lo sguardo sulla gloria di Cristo nella Risurrezione e nell'Ascensione. (Rosarium Virginis Mariæ 23) Preghiera a Maria, Regina delle famiglie O Maria donna del "Sì!", l’amore di Dio è passato attraverso il tuo cuore ed è entrato nella nostra tormentata storia per riempirla di luce e di speranza. Noi siamo legati profondamente a Te. Siamo figli del tuo umile "sì!". Tu hai cantato la bellezza della vita perché la tua anima era un limpido cielo dove Dio poteva disegnare l’amore e accendere la luce che illumina il mondo. O Maria donna del "Sì!" prega per le nostre famiglie affinché rispettino la vita nascente e accolgano e amino i bambini, stelle del cielo dell’umanità. Proteggi i figli che si affacciano alla vita, sentano il calore della famiglia unita, la gioia dell’innocenza rispettata, il fascino della vita illuminata dalla fede. O Maria, donna del "Sì!" la tua bontà ci ispira fiducia, ci attira dolcemente a Te, pronunciando la più bella preghiera, quella che abbiamo appresa dall’Angelo e che vorremmo non avesse mai fine: "Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen". 20 Primo mistero della luce Il BATTESIMO nel GIORDANO Dalla meditazione della II domenica dopo Pentecoste, di San Giovanni Battista de La Salle: Si stenta a immaginare che uomini nati per il cielo, e che nel battesimo si sono impegnati a vivere santamente, trascurino i mezzi che Dio concede loro per santificarsi, soprattutto il principale: la comunione del corpo del Signore che, unendosi ad essi, comunica loro abbondantemente le grazie di cui sono capaci e che egli ha preparato per loro. (de La Salle, M. 50, 2) Dalla meditazione per la Natività di San Giovanni Battista, di San Giovanni Battista de La Salle: La vostra missione vi obbliga ad annunciare quotidianamente le verità del Vangelo: praticate quelle che sono più in uso tra i cristiani, prima di insegnarle agli altri. Se non potete essere un precursore, come San Giovanni, siate almeno il suo successore nel suo ministero; convincetevi però che non fate breccia nel cuore degli altri, se non riempite prima il vostro della divina grazia. Fate in modo che sia così, senza tardare. (de La Salle, M. 138, 3) 9 Secondo mistero della luce Le NOZZE di CANA Quinto mistero doloroso La morte di Gesù in croce Dalla meditazione della II domenica dopo l’Epifania, di San Giovanni Battista de La Salle: Racconta il Vangelo odierno che Gesù fu invitato a un matrimonio insieme a Maria sua Madre e ai suoi discepoli e che il vino venne a mancare. Gesù allora cambiò l’acqua in vino perché pregato dalla Santa Vergine sua Madre che disse ai servi di fare ciò che suo Figlio avrebbe detto loro. Lei sapeva benissimo che la cosa migliore che quei servi potevano fare, per impegnare Gesù a compiere quel miracolo, era una completa sottomissione ai suoi ordini. È questa la disposizione migliore che dobbiamo avere anche noi, se vogliamo ottenere una tale abbondanza di grazia, che operi in noi prodigi e, superando noi stessi, una specie di miracoli. (de La Salle, M. 8, 1) Dalla meditazione del Sabato Santo, di San Giovanni Battista de La Salle: Come membra di Gesù Cristo, anche voi dovete considerarvi onorati di soffrire come lui e per lui; dovete, sull’esempio di san Paolo, non cercare altro vanto che nella croce del vostro Salvatore. Prostratevi spesso dinanzi a queste piaghe divine; consideratele come la sorgente della vostra salvezza, mettete la vostra mano nella piaga del costato, imitando san Tommaso, non tanto per irrobustire la vostra fede, ma per penetrare — se fosse possibile — fino al cuore di Gesù e da lì far passare nel vostro i sentimenti di una pazienza veramente cristiana, di una rassegnazione completa, di una conformità perfetta alla divina volontà e, infine, per attingervi il coraggio che vi porti a cercare le occasioni di soffrire. (de La Salle, M. 28, 3) 10 19 Quarto mistero doloroso La salita di Gesù al Calvario Dalla meditazione del Sabato Santo, di San Giovanni Battista de La Salle: Poiché Cristo ha sofferto la morte nella sua carne, quando contemplate le sante piaghe di Gesù Cristo, riflettete che esse debbono indurvi a morire a voi stessi, perché chiunque è morto alla carne, non pecca più e finché resta in questo corpo mortale, non vive più secondo le passioni degli uomini ma secondo la volontà di Dio. Questa è la conclusione che dobbiamo trarre dalle parole del Principe degli Apostoli. Il frutto poi che dobbiamo ricavare dalla contemplazione delle piaghe di Nostro Signore è abbandonare completamente il peccato, mortificare le nostre passioni e contraddire le nostre inclinazioni troppo umane e troppo naturali. Terzo mistero della luce L’ANNUNCIO del REGNO Dalla 7ª meditazione del Tempo del Ritiro, di San Giovanni Battista de La Salle: Gesù Cristo non si è accontentato di affidare agli Apostoli l’incarico di fare il catechismo; l’ha fatto egli stesso e ha insegnato le principali verità della nostra religione, come ci riferisce in molti punti il suo Vangelo, ripetendo ai suoi Apostoli: “Bisogna che io annunzi il Vangelo del Regno di Dio; per questo sono stato mandato”. Dite la stessa cosa di voi e cioè che è Gesù che vi ha mandato e che è questo l’incarico che vi ha dato la Chiesa di cui siete i ministri. Mettete l’impegno necessario per eseguirlo bene, con lo stesso zelo e lo stesso successo con cui l’hanno eseguito i Santi. (de La Salle, M. 199, 2) (de La Salle, M. 28, 2) 18 11 Quarto mistero della luce Terzo mistero doloroso La TRASFIGURAZIONE L’incoronazione di spine Dalla meditazione della II domenica di Quaresima, di San Giovanni Battista de La Salle: Dalla meditazione del Venerdì Santo, di San Giovanni Battista de La Salle: Leggiamo nel Vangelo che Gesù fu trasfigurato mentre pregava su un monte appartato e molto alto per farci capire che è sulle anime che si applicano molto all’orazione e che amano questo santo esercizio che Dio spande le sue consolazioni. Le anime tiepide, vili e che amano poco l’orazione, non debbono meravigliarsi di non far parte del numero di quelle che Dio predilige e che mette a parte della sua più intima amicizia, appunto perché non hanno un’intima unione con lui; non si dedicano infatti all’esercizio che unisce l’anima a Dio, nel quale si impara a gustare Dio e ad avere, già sulla terra, una pregustazione delle delizie celesti. Siate molto fedeli a questo santo esercizio e compite tutte le vostre azioni in spirito di orazione. Chi può contemplare un Uomo-Dio ridotto in questo doloroso stato senza provare orrore per il peccato e un grande rimorso per quelli già commessi? Non è possibile ignorare che proprio i nostri peccati sono stati la causa di queste enormi sofferenze e della sua morte. Se non smettiamo di peccare vuol dire che vogliamo che Gesù continui a soffrire. Sappiamo bene che quanti sono i nostri peccati, tanti sono i tormenti che gli procuriamo. Noi lo crocifiggiamo ancora, dice san Paolo e gli procuriamo un’altra specie di morte che è ancora più dolorosa e più dura della prima. (de La Salle, M. 27, 3) (de La Salle, M. 18, 1) 12 17 Secondo mistero doloroso Quinto mistero della luce La Flagellazione alla colonna L’ISTITUZIONE dell’EUCARISTIA Dalla meditazione del Mercoledì Santo, di San Giovanni Battista de La Salle: Dalla meditazione del Giovedì Santo, di San Giovanni Battista de La Salle: È l’amore tenero che Gesù Cristo ha per i peccatori che non solo lo fece entrare nella disposizione di soffrire e di morire per noi, ma gli fece anche concepire un desiderio immenso di distruggere il peccato... Dovreste provare vergogna, pensando che Gesù Cristo ha tanto desiderato la vostra salvezza e continua a desiderarla fortemente anche oggi, mentre voi corrispondete così poco a questo ardente desiderio. Questo santo giorno è anche un giorno fortunato per tutti i fedeli: è il giorno in cui Gesù Cristo ha istituito il sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. Egli si riproduce continuamente in esso per essere sempre con essi e per renderli partecipi della sua divinità, per trasformare il loro cuore e il loro corpo in tabernacoli viventi nei quali possa riposare come in un luogo piacevole per lui e onorifico per chi lo riceve, e anche il più vantaggioso per essi. Fu certamente in favore dei suoi Discepoli e di quelli che hanno il loro spirito, che Gesù Cristo ha fatto questa istituzione; è per farli partecipi del suo spirito che ha dato loro il suo Corpo in questo augusto Sacramento. (de La Salle, M. 26, 1) (de La Salle, M. 25, 2) 16 13 MISTERI del DOLORE Ai misteri del dolore di Cristo i Vangeli danno grande rilievo [….], intuendo che è qui il culmine della rivelazione dell'amore ed è qui la sorgente della nostra salvezza. Il Rosario sceglie alcuni momenti della Passione, inducendo l'orante a fissarvi lo sguardo del cuore e a riviverli. [….] I misteri del dolore portano il credente a rivivere la morte di Gesù ponendosi sotto la croce accanto a Maria, per penetrare con Lei nell'abisso dell'amore di Dio per l'uomo e sentirne tutta la forza rigeneratrice. (Rosarium Virginis Mariæ, 22) Preghiera a Maria, Madre dell'attesa O Madre, tu conosci la trepidazione e la bellezza dell’attesa. Tu hai atteso la nascita del Figlio di Dio che ha scelto Te come culla del Mistero. Tu hai sentito il battito del suo cuore umano e divino e hai atteso la gioia di vedere il suo volto. Tu hai atteso l’ora decisiva di Gesù e l’hai visto allontanarsi da casa per dare una casa a tutta l’umanità. Tu hai atteso ogni giorno e puntualmente è giunto il giorno della croce. Tu hai continuato ad attendere il lungo e drammatico Sabato Santo e hai visto la luce della Risurrezione. Tu ora attendi per noi. Tu sei la Madre dell’attesa. Metti olio nelle nostre povere lampade e insegnaci ad attendere il ritorno di Gesù, gioiosamente, fedelmente, tenacemente, ogni giorno: Maranathà – Vieni Signore Gesù! La Chiesa Ti invoca: Vieni Signore Gesù! Con Maria Ti supplica: Vieni Signore Gesù! Amen. 14 Primo mistero doloroso L’orazione di Gesù nell’orto degli ulivi Dalla meditazione del Martedì Santo, di San Giovanni Battista de La Salle: Questo atteggiamento di abbandono al Padre, dispose Gesù Cristo ad accettare di soffrire e di morire come e quando sarebbe piaciuto a lui. Difatti si preparò ad accettare la Passione e la Morte, ritirandosi a pregare nell’orto degli Olivi e lì testimoniò a suo Padre che, benché provasse ripugnanza per la morte che prevedeva e che era vicina, disse che non si tenesse conto della sua volontà ma di quella di suo Padre, alla quale si rimetteva interamente, come del resto aveva fatto per tutta la sua vita, perché non era venuto al mondo per fare la sua volontà, ma la volontà di Colui che l’aveva mandato, come dichiara in diversi punti del Vangelo. O amorevole abbandono della volontà umana di Gesù, sottomessa in tutto alla volontà divina, indifferente sia alla vita sia alla morte, sia al tempo sia al genere di supplizio in cui doveva spirare, tranne a quello che l’Eterno Padre gli avrebbe imposto. Siate in questo discepoli di Gesù e non abbiate altra volontà che quella di Dio. (de La Salle, M. 24, 3) 15